Parafrasando JDO vorrei sottoporvi questa breve riflessione:
Montare è facile, addestrare è semplice.
Sulla differenza fra "facile" e "semplice" rimando a "Dresser c'est simple", di Jean d'Orgeix, in questo forum chiamato JDO.
Chiarito che montare è cosa diversa dal fare equitazione (e per montare intendo avere la capacità di salire in sella e andare con il cavallo) noto che montare è così facile che chi pratica questa attività non sente alcuna necessità di discuterne, quindi nei forum si trovano pochi che ne parlano. L'equitazione invece è così difficile che occorre trovare un sostegno, un aiuto; e lo si cerca, e una delle possibilità sono i forum.
Io, e altri, abbiamo cominciato la nostra avventura imparando a montare a cavallo; poi qualcuno ha scoperto l'equitazione. Vedo con compassione quelli che sono stati convinti che prima di andare a cavallo occorre conoscere l'equitazione: molti non usciranno mai dal maneggio, o lo faranno solo con grande apprensione e disagio; per me sarebbe come chiedere a un bambino di non parlare, se prima non conosce la grammatica e l'analisi logica.
...esatto, quelli che montano, sensa cognoscere il minimo indispenzabile di equitatione, sono come quegli adulti - che pur facendo una vita "normale" - sono semianalfabeti, non sanno le minime regole della grammatica,/sintassi/punteggiatura, te lo dice una che ci ha messo anni per capire come funziona il punto e virgola e che ancora non ha capito bene il congiuntivo...
.... e quindi dovresti tacere.... invece parli, e con risultati niente male; esattamente così, è buono e giusto che montino a cavallo serenamente anche coloro che non praticano l'Equitazione; e chi dice il contrario, sbaglia, IMHO ovviamente, e rischia di causare uno spiacevole risultato: che gli allievi imparino qualcosa dell'equitazione (non molto, perchè è probabile che si stufino prima) ma non imparino mai ad andare a cavallo. Lo dico non in teoria, ma sulla base dell'osservazione di casi concreti.
Non solo: tu parli avendo imparato a montare a cavallo molto ma molto prima di capire cos'è l'equitazione, e lodico in base a cose che hai detto anche i questo forum; Carodubbio, mi pare, idem; sospetto che perfino Max abbia fatto un simile percorso.
Ripropongo la domanda: è bene o è male che si impari a montare a cavallo - meglio: ad andare a cavallo - PRIMA di affrontare la vera Equitazione? E' bene o è male che un bambino impari a parlare, e parli molto, PRIMA di conoscere le regole dell'ortografia e della grammatica?
Citazione da: alex - Aprile 26, 2015, 06:53:03 PM
Ripropongo la domanda: è bene o è male che si impari a montare a cavallo - meglio: ad andare a cavallo - PRIMA di affrontare la vera Equitazione? E' bene o è male che un bambino impari a parlare, e parli molto, PRIMA di conoscere le regole dell'ortografia e della grammatica?
Per un bambino imparare a parlare è condizione necessaria e non sufficiente perché impari le regole della grammatica e dell'ortografia in quanto gli permette di sviluppare l'impulso motivazionale verso questo apprendimenti.
L'andare a cavallo, o meglio il piacere di andare a cavallo, fornisce la motivazione prima che spinge alcuni ad apprendere la vera Equitazione.
Grandissima Wild questa m ê piaciuta. Ti do tutte le ragioni, credo la dinamica sia proprio questa. Ed in ogni caso una cosa alimenta l altra e l una non esiste senza l altra. Per chi vuole imparare l equitazione.
Ma per chi vuole solo imparare ad andare a cavallo... non ê detto sia cosi. Ma allora si puo dire queste persone sappiano andare a cavallo? O forse si potrebbe dire che sanno semplicemente mantenere il cavallo nei propri ordini? Ma dunque non ê detto che con tutti i cavalli questo sia possibile, dipende dal carattere Dell animale, in quanta forma egli si conceda ed anche da quello che la sua forma fisica gli concede... in tal caso, con un problema davanti, senza equitazione si vende il cavallo dandogli la colpa della propria "mancanza d informazione"... Mmm... rifletto....
per rispondere ad Alex bisognerebbe sapere cosa intende esattamente per montare a cavallo e cosa intende per fare equitazione...Secondo me sono questioni di lana caprina. Il principiante deve montare il più possibile per imparare ad avere equilibrio, assetto, conoscere l'uso di mani e gambe per dirigere il cavallo. Fatalmente, man mano che impara, l'essere ippostrasportato si trasforma in avere un principio di controllo del cavallo. La maggior parte dei principianti, più ottengono risultati e più hanno bisogno di imparare. Conosco pochissima gente che si è accontentata pur non facendo agonismo e pur non aspirando a chissà quali vette equestri. In più aggiungi il fatto che hai a che fare con un essere senziente e non tutti i cavalli sono bravi soldatini. Anche l'esperto cavaliere deve montare il più possibile per affinare, per far binomio, per mille altri motivi personali. La cosa stupenda del cavalcare è che quasi sei "obbligato" a migliorarti, anche solo per iniziare a divertirti
Cara Old, i tuoi interventi sono sempre perle di saggezza... :gflex:
La distinzione fra "montare" e "fare equitazione" è di JDO.... quindi la domanda la giro a chi ritiene di interpretare correttamente il suo pensiero.
Un punto di riferimento potrebbe essere Caprilli, come dicevo, e l'insegnamento che lui in pochi mesi, e facendo montare moltissimo e molto presto in campagna, dava alle sue reclute analfabete e zuccone: il risultato, per me, è "saper andare a cavallo".
Chi sa andare a cavallo, dal mio punto di vista, prende un cavallo, lo sella, e in solitaria fa un giro di un'intera giornata, percorrendo strade, paesi, dislivelli e piccoli corsi d'acqua, su sentiero e fuori sentiero, a varie andature, riportando indietro se stesso e il suo cavallo in buone condizioni.
Possiamo dire ispirandoci a wild e a old che "l'appetito vien mangiando"? Scusate mi viene in mente un pensiero forse un po' OT per questo topic: sabato osservavo divertita le ragazzine del corso Fise indaffarate a pulire la mia ex-cavalla dopo il lavoro. Siccome ha una coda e una criniera molto belle, si sono fatte prestare un goccio di spray sgrovigliante e lucidante per una coccola in più per lei. Abbasso gli occhi e vedo che la cavalla ha ancora il fango del campo su zoccoli e gambe: le ho fatte fermare, ho fatto osservare a tutte la "contraddizione", quindi prima abbiamo pulito insieme alla perfezione gambe e resto. Poi hanno continuato giulive con il trucco e parrucco.
Ecco, questo è il processo, l'iter di cui parliamo ma in senso figurato: non puoi mettere il lucidante a criniera e coda, che sono il tocco finale, senza aver pulito prima alla perfezione il cavallo come ha bisogno. E' difficile pensare di fare equitazione prima di aver imparato a montare, anche fossero solo i primi rudimenti. Sembra ovvio? No, per niente. Anche perchè secondo me prima ancora di montare e fare equitazione viene una cosa che sembra tanto ovvia ma non lo è : il governo del cavallo e la gestione del cavallo da terra. Ma qui si dovrebbe temo aprire un altro topic che forse c'è già. Perdonate l'invasione
Il problema è: imparando presto a "andare a cavallo", e andando a cavallo presto e molto, si impara senz'altro a controllare l'animale, ma il proprio "stile" inevitabilmente ha parecchi difetti, non da poco, difficili poi da sistemare; tocca ripartire da zero, e fare una gran fatica rivedendo tutto, dall'assetto, al corretto uso degli aiuti, eccetera. Penso che l'identica difficoltà la trovi chi deve imparare la pronuncia corretta di una lingua straniera, o chi vuole studiare seriamente musica dopo aver imparato a suonare "a orecchio".
Qualcuno quindi raccomanda di imparare bene fin dall'inizio; ma il rischio è di fermarsi lì, e di rimandare il piacere di saper andare a cavallo a tempo indeterminato.
io penso che un corretto assetto e un corretto modo di montare debba essere necessariamente imparato da subito e il più possibile bene, anzitutto NEL RISPETTO del cavallo. Correggere i propri difetti è il dovere PRIMARIO di un cavaliere. Infatti l'esempio di Caprilli che hai fatto è molto calzante. Si preparavano in tempi strettissimi le reclute del reggimento ed il rifornimento di animali era costante. Se se ne rompeva uno, ce n'era subito un altro. Il piacere deve stare nel fatto di sapere che stai facendo il possibile al meglio possibile. Se poi la voglia passa a qualcuno, tanto meglio per i cavalli.
Bello e giusto spunto Madame!
Alex, ma non si finisce MAI di saper andare a cavallo! Quando il piacere di imparare supera la fatica e a volte lo sconforto il piacere stesso c'è sempre, non è mai rimandato!
Adesso ho un cavallo nuovo da fine settembre e mi rendo conto che a volte sto ancora facendo degli errori che commettevo con la cavalla di prima e che con lui sono davvero inutili, sono io che devo correggermi...e sono ancora lì che ci lavoro ma fa anche questo parte del piacere: correggermi, non fare più quegli errori e capire meglio il cavallo che ho adesso. Ogni volta che ho cambiato (questo è il quarto, non il duecentesimo eh) è stato un ricominciare da capo. Da una parte è difficile (a 48 anni forse di più, non lo so), dall'altra è gratificante anche perchè adesso ho un cavallo davvero qualitativo.
per me si sta uscendo un po' dal tema..
montare e fare equitazione sono cose diverse secondo alex, non ci dice bene quale è il suo confine per le discipline agonistiche..
però penso che la maggior parte di noi rientri nella categoria "andare a cavallo" (secondo quel poco che ha definito alex possiamo dire che qua chi fa "equitazione" sono max, raffaele e pochi altri?) per cui si può migliorare in continuo, nessuno dice di no. tanto meno nessun dice che non sia più che soddisfacente farlo..
però perchè montare è facile, addestrare è semplice?
JDO fa una sottile distinzione fra "facile" e "semplice". La differenza è questa: che la semplicità è .... difficilissima, è il traguardo finale raggiunto al meglio solo dai veri Maestri.
non saprei Rhox, mi stona un po'. Madame non fa equitazione? eppure è agonista in una disciplina molto complicata, tanto per fare un esempio. la figlia di Bambolik non fa equitazione? Poker? mia figlia non fa equitazione? Tu stessa e Nicola? E Milla, Ofelia, le saltoostacoliste del forum (scusate ma non ricordo i nomi) non fanno equitazione? Sempre di più convinta che la questione posta da Alex e dall'acronimo sia di lana caprina. Poi dire che addestrare è facile e l'interpretazione sarebbe che la facilità è difficilissima, boh! :dontknow: Posso essere franca? mi sembra un po' una pippa mentale
se l'interpretazione è che fare equitazione è il gradino superiore al montare a cavallo.. e che montare a cavallo vuol dire saper andare in giro da soli un giorno intero..
tutti noi montiamo a cavallo! suvvia praticamente nessuno di noi è agonista ad alti livelli o il suo cavallo consentirebbe di gareggiare a tali livelli, non è un professionista, non ha voglia/tecnica per portare il cavallo al top..
nel complesso tralascio il giudizio personale sui vari utenti ovviamente eh!
sul semplice io lo interpreto così: addestrare in fondo è semplice, i modi per insegnare le cose si basano su pochi principi da usare con costanza. la cosa difficilissima è utilizzare questi pochi principi in modo coerente, costante, adatto al singolo esercizio ed avere la sensibilità per affinarli sempre più. non è difficilissimo questo?
a me non mi offende nessuno se dice che monto a cavallo e non che faccio equitazione.
o perbacco ho mille altre cose nella vita per cui devo/voglio sentirmi eccellere: io vado a cavallo per passione, miro a migliorare non per me, ma per il cavallo che ho sotto le gambe.
poi se non arriverò mai a una piroetta al galoppo o se ci arriverò perchè il cavallo che ho sotto è un genio del male vivrò benissimo con me stessa!
il problema, per me, è che ci si prende spesso troppo sul serio e se una persona prova a dire che sei un po' meno di altri sembra che ci stia accusando di chissà che!
questa è una tua interpretazione rispettabilissima che non condivido ma che comunque apprezzo. Nessuno si offende e nessuno si sente sminuito: ci si confrontava su un termine usato dall'acronimo. Faccio solo un ultimo breve appunto. Ci puoi anche stare tutto un giorno a cavallo, passare acqua, dislivelli e far andatura ma se il tuo assetto è sbagliato, se usi male gambe e mani, se non sai cosa vuol dire trottare sul diagonale, se non sai affrontare correttamente un dislivello perchè monti tantissimo ma mai nessuno ti ha insegnato come farlo BENE, alla fine nuoci al cavallo e a farne le spese è solo lui. Ci sbattiamo tanto sui forum a dire che una piccola asimmetria porta contratture e poi diciamo: "massì', basta saper star in sella un giorno intero alla spera in Dio (ho volutamente estremizzato).
Ognuno di noi dovrebbe voler "eccellere" nel suo piccolo, per se stesso e per il rispetto dell'animale
Quoto old
certo e si può fare agonismo ad altissimo livello con il cavallo che si guarda sotto la pancia..
eppure nessuno di noi dice che i fans del rollkur stiano in sella alla spera in dio o non facciano equitazione..
beh, Rhox, non forzare la discussione: il rollkur che ci azzecca? Altrimenti apriamo il vaso di Pandora
Citazione da: old duck - Aprile 27, 2015, 02:11:24 PM
questa è una tua interpretazione rispettabilissima che non condivido ma che comunque apprezzo. Nessuno si offende e nessuno si sente sminuito: ci si confrontava su un termine usato dall'acronimo. Faccio solo un ultimo breve appunto. Ci puoi anche stare tutto un giorno a cavallo, passare acqua, dislivelli e far andatura ma se il tuo assetto è sbagliato, se usi male gambe e mani, se non sai cosa vuol dire trottare sul diagonale, se non sai affrontare correttamente un dislivello perchè monti tantissimo ma mai nessuno ti ha insegnato come farlo BENE, alla fine nuoci al cavallo e a farne le spese è solo lui. Ci sbattiamo tanto sui forum a dire che una piccola asimmetria porta contratture e poi diciamo: "massì', basta saper star in sella un giorno intero alla spera in Dio (ho volutamente estremizzato).
Ognuno di noi dovrebbe voler "eccellere" nel suo piccolo, per se stesso e per il rispetto dell'animale
A dire il vero nel mio "andare a cavallo" c'è anche il requisito "e riportarlo in buone condizioni".
Un indizio su cosa significa "fare equitazione" ce lo dà JDO quando afferma che la leggerezza è
precondizione obbligata per fare equitazione (buona). La mia idea è che
è facile avere leggerezza in campagna, dove il cavallo capisce da sè, tranne che in momenti isolati, cosa c'è da fare; è invece piuttosto difficile farlo in campo, se si ha la pretesa di "ginnasticare il cavallo" e di indurlo a fare cose che per lui sono abbastanza insensate, tipo una spalla in dentro. Ho anche il fondato sospetto che sia più dannosa, per il cavallo, un'ora di "tentativo mal fatto di equitazione" che un'intera giornata di passeggiata quasi sempre a redini lunghe, con le soste adeguate e con andature rilassate, anche se varie; so che non tutti sono d'accordo, ma il problema per me resta aperto, gli argomenti che mi sono stati portati per smentire questa idea finora non mi sembrano convincenti.
Alex abbiamo una visione diametralmente opposta di questa faccenda, soprattutto quando dici che è facile avere leggerezza in campagna. Avere un cavallo ginnasticato è per me condizione imprescindibile per uscire in campagna. (se poi intendi bighellonare tra i boschi con le redini penzoloni, allora potrei anche, con molte riserve, darti ragione). Per fortuna che i cavalli non sanno parlare, altrimenti sai quanto avrebbero da disquisire arrivati in scuderia dopo una spensierata giornata tra i sentieri? I maldestri tentativi in rettangolo vanno limitati al massimo, giustamente. Per questo occorre un BRAVO maestro ed ore ed ore di lezione. Non so se ti è mai capitato di uscire in campagna con un cavallo ben lavorato e ginnasticato e poi prenderne uno che bighellona in campagna. Poi parliamo di leggerezza con cognizione di causa. In questo caso condivido l'acronimo e domando cosa serve per aver leggerezza?
Citazione da: old duck - Aprile 27, 2015, 02:28:10 PM
beh, Rhox, non forzare la discussione: il rollkur che ci azzecca? Altrimenti apriamo il vaso di Pandora
sei tu che porti ad esempio un passeggiatore folle.
per me stare fuori una giornata soli è ben più complesso che fare le 3 andature in campo e poco più..
tutt'altro Rhox: per me è folle uscire in campagna senza aver solide basi e un cavallo ginnasticato. Certo che è ben più complesso star fuori che in rettangolo ed è anche più pericoloso! Forse ci siamo perse nella discussione?
Citazione da: alex - Aprile 26, 2015, 06:53:03 PM
.... e quindi dovresti tacere.... invece parli, e con risultati niente male; esattamente così, è buono e giusto che montino a cavallo serenamente anche coloro che non praticano l'Equitazione; e chi dice il contrario, sbaglia, IMHO ovviamente, e rischia di causare uno spiacevole risultato: che gli allievi imparino qualcosa dell'equitazione (non molto, perchè è probabile che si stufino prima) ma non imparino mai ad andare a cavallo. Lo dico non in teoria, ma sulla base dell'osservazione di casi concreti.
Non solo: tu parli avendo imparato a montare a cavallo molto ma molto prima di capire cos'è l'equitazione, e lodico in base a cose che hai detto anche i questo forum; Carodubbio, mi pare, idem; sospetto che perfino Max abbia fatto un simile percorso.
Ripropongo la domanda: è bene o è male che si impari a montare a cavallo - meglio: ad andare a cavallo - PRIMA di affrontare la vera Equitazione? E' bene o è male che un bambino impari a parlare, e parli molto, PRIMA di conoscere le regole dell'ortografia e della grammatica?
Non so se ti hanno già risposto, mi scuso se pappagallo - a mia scajola - qualcuna che mi ha preceduto.
Comunque, quel percorso che ci attribuisci è evidentemente comune a tutti quelli che vanno a lallo, anco la ragasse che va in un maneggio senza aver mai appoggiato le sue giolive chiappe sulla schiena di un lallo, prima impara a montare poi - forse - l'equitatione.
Stabiliamo cos'è montare a lallo e cos'è l'equitatione, un mio amico che va a cavallo, mi ha chiamato per aiutarlo a vendere/a dare in fida due lall; già cognoscevo i due soggetti e mi presento con un mio conoscente che forse potrebbe esser interessato a prenderle in fida per l'estate.
Cavalle brave bravissime, affidabili... cosa sano fare? Passeggiate, appunto, si caricano in groppa un essere umano e lo trasportano da un punto all'altro; oltre a passeggiare, sanno galoppare, trottare e si fermano se gli tiri le redini... se le tiri un pò più forte faranno dei passi indietro, se tiri la redine dx vanno a dx se tiri la sx vanno a sx, punto.
Questo sa fare il mio amico che monta a lalloe questo le ha insegnato e loro questo fanno, le lalle e il mio amico fanno ippotrasporto.
Ora, JDO dice: prima di fare equitazione agognistica, n'importa quale, il lallo deve essere educato alla bassa squola, una cosa di assoluto buon senzo, niente di particolare che, però, sembra a qualhuno una prodezza.
Ora, secondo mua, colui che monta a lallo, pur senza fare equitazione, dovrebbe essere in grado di praticare la bassa squola e di conseguentia i suoi lalli dovrebbero essere addestrati a quella, o -
almeno secondo me -a fare questo: rispondere alla redine di appoggio, fermarsi senza tironi, passi indietro corretti, partire per presa di equilibrio, cessione alla gamba, renvers e travers, volta ordinaria e inversa, tutte hose che servono per montare a cavallo senza pretese e senza fare l'ippotrasportato.
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Citazione da: old duck - Aprile 27, 2015, 02:56:29 PM
tutt'altro Rhox: per me è folle uscire in campagna senza aver solide basi e un cavallo ginnasticato. Certo che è ben più complesso star fuori che in rettangolo ed è anche più pericoloso! Forse ci siamo perse nella discussione?
Posso essere d'accordo, ma "solide basi" non significa necessariamente "impostazione secondo i criteri dell'Equitazione" e "cavallo ginnasticato" sfuma con il concetto "cavallo allenato", che è cosa diversa.
Mi resta in mente il famoso trekking Palmanova-Roma, un mese di tappe discretamente dure, cavalieri a rotazione che o sapevano andare a cavallo, o alla fine della loro tappa avevano comunque imparato :horse-scared:, ben pochi con "impostazione formale ben fatta" e cavalli che sono giunti a destinazione in condizioni migliori di quelle visibili alla partenza. E' solo un esempio! Mi viene anche in mente quanto riferito da un tale generale, se non ricordo male riguardo la campagna napoleonica di Russia, dove molti cavalieri erano stati sbattuti in sella alla partenza senza il minimo addestramento, e giunti a destinazione montavano, a detta del generale, altrettanto bene, o meglio di coloro che avevano avuto un'istruzione formale.
No Alex per me "ginnasticato" ha un preciso significato e non vuol dire allenato. Un cavallo ben ginnasticato è in equilibrio, dritto, flesso a entrambe le mani. Un cavallo allenato è semplicemente in condizione ma non vuol affatto dire che sia dritto, flesso e in equilibrio.
Poi, davvero, mi sono un po' persa tra i vostri post. Ad esempio non capisco il termine "bassa scuola" e "criteri dell'equitazione". Nel senso che, molto semplicemente per me, da principio si deve pur partire e da principio non si saprà far una cippa e tutto ci sembrerà tremendamente complicato e difficile. Poi si progredirà per gradi e si arriverà (per quelli più bravi e preparati) ai grandi traguardi. Alcuni si accontenteranno, altri si incaponiranno ma il senso principe per me è che si deve aver coscienza e senso di responsabilità verso l'animale che montiamo. Mah, riguardo il famoso trekking Palmanova-Roma con cavalieri a rotazione, vorrei tanto sentire i pareri dei cavalli. Di certo il mio non l'avrei lasciato alle chiappe di inesperti che imparavano a sue spese.
Citazione da: old duck - Aprile 27, 2015, 03:29:03 PM
No Alex per me "ginnasticato" ha un preciso significato e non vuol dire allenato. Un cavallo ben ginnasticato è in equilibrio, dritto, flesso a entrambe le mani.
.....
Ho aperto apposta la discussione: so che al proposito ci sono idee diverse, e ogni tanto, trovato un bel riferimento come quello citato da JDO sulla differenza fra "montare a cavallo" e "fare equitazione", ripropongo la cosa. :horse-wink:
Io non darei il mio cavallo a chi fosse intenzionato (con insufficente competenza) a "ginnasticarlo"; molto meno di uno su cento cavalieri. Lo darei invece, ed in effetti l'ho dato, a chi volesse fare semplicemente una bella passeggiata, anche lunga e a varie andature, sul Carso.
Grazie Raffaele di aver chiarito cosa significa per te "ippotrasportato", io intendevo un'altra cosa: quelli che stanno in sella (tipo nelle passeggiate commerciali "di gruppo") ma semplicemente si fanno trasportare dal cavallo che sa lui cosa fare (in sostanza, seguire il cavallo che lo precede). Ovviamente questi "cavalieri" da soli non andrebbero da nessuna parte. Ok: allora rientro senz'altro nella tua categoria degli "ippotrasportati" :horse-cool:
Certo, la "bassa scuola" è già Equitazione, fatta bene, è già molto; secondo una progressione logica, vista da qualche parte, la bassa scuola finisce là dove inizia la riunione; con il termine "andare a cavallo" io invece mi riferisco a quella che viene chiamata "equitazione istintiva", che è cosa diversa dalla bassa scuola.
secondo me se la definizione di andare a cavallo è uscire in campagna e tornare illesi, penso che tutti vadano a cavallo bene o benino e benissimo.
in campagna il cavallo ha davanti a se il sentiero. se non è troppo snaturato conosce l'acqua e la attraversa. e se non è paralitico saprà passare un fossetto o un tronchetto e portarci in salite e discese. insomma, non penso che le migliaia di passeggiatori della domenica siano dei fenomeni. è una cosa molto bella e molto naturale e non richiede chissà che tecnica, se si sa ascoltare l'istinto del cavallo.
poi va beh ci sono cavalli schizzoidi e lì ci vuole qualcosa di diverso, ma non necessariamente tenica di equitazione. più che altro coraggio, perseveranza, sacrificio (in qualche caso umano ahahahah).
in campo il cavallo non sa dove stai andando o cosa vuoi che faccia. ha pochi e insulsi punti di riferimento. si diverte sicuramente di meno e il suo istinto lo potrà aiutare molto meno che in campagna.
ed ecco che, diminuendo l'apporto istintivo e naturale del cavallo, se si vuole ottenere qualcosa deve inserirsi un maggiore contributo da parte del cavaliere. in termine di tempo, istruzione, tecnica, esercizio.
io non faccio equitazione, io monto a cavallo. tecnicamente non sono eccelso e soprattutto mi annoio nella ripetizione e nel lavoro in piano. mi faccio due belotas così proprio. mi piace l'azione, adoro saltare e anche uscire in campagna e fare cose veloci. quando sarò vecchio e mi cagherò a saltare comprerò un quarter e farò qualche disciplina veloce come il barrel o i paletti o comunque qualcosa da smanettone.
quindi no, io non faccio equitazione. prendo in prestito la forza del cavallo per fare cose che mi divertono e che soprattutto, senza cavallo, non potrei fare.
la tecnica per me è importante finchè è utile a qualcosa. al 99,9% delle persone nella vita non fregherà assolutamente nulla di saper fare il passo spagnolo, per dirne una. e di sicuro non è che i cavalli che non fanno passo spagnolo siano poco ginnasticati o cessi rigidi o infelici.
se uno invece fa spettacoli e ama quelle cose lì e gli piace fare alta scuola è giusto che impari e approfondisca, però facilmente non sarà in grado di fare un percorso di salto ostacoli o di separare un vitello dalla mandria o centomila altre cose.
cos'è che è equitazione e cos'è che non lo è?
io trovo che è tutto bello quando è fatto pensando al proprio cavallo. quando ci si diverte (in qualunque disciplina) rispettandolo e non creandogli danni fisici o traumi.
Citazione da: alex - Aprile 27, 2015, 03:42:01 PM
Citazione da: old duck - Aprile 27, 2015, 03:29:03 PM
No Alex per me "ginnasticato" ha un preciso significato e non vuol dire allenato. Un cavallo ben ginnasticato è in equilibrio, dritto, flesso a entrambe le mani.
.....
Ho aperto apposta la discussione: so che al proposito ci sono idee diverse, e ogni tanto, trovato un bel riferimento come quello citato da JDO sulla differenza fra "montare a cavallo" e "fare equitazione", ripropongo la cosa. :horse-wink:
Io non darei il mio cavallo a chi fosse intenzionato (con insufficente competenza) a "ginnasticarlo"; molto meno di uno su cento cavalieri. Lo darei invece, ed in effetti l'ho dato, a chi volesse fare semplicemente una bella passeggiata, anche
lunga e a varie andature, sul Carso.
Quoto, riquoto e applaudo.
Dio salvi i cavalli dai " ginnasticatori".
Scusate ma questo topic manca di un elemento fondamentale: le definizioni delle due attività, ovvero il "montare a cavallo" ed il "fare equitazione".
Alex definisce solo la prima dicendo che (IHO) montare a cavallo è avere la capacità di salire in sella e andare con il cavallo (cito testualmente)
Alcuni post dopo parla di capacità di affrontare passeggiate di un giorno.
Quindi la contrapposizione sarebbe tra le passeggiate a cavallo ed attività (non necessariamente agonistica) di tipo diverso?
Premesso che non necessariamente chi fa passeggiate in solitaria anche di un'intera giornata sa montare a cavallo e premesso che esiste un'enorme differenza tra andare SUL cavallo ed andare COL cavallo (cosa assolutamente non facile), vorrei capire da Alex cosa intende per "fare equitazione"?
Quoto Milla e così torniamo all'inizio del topic, ovvero - a mio avviso - a questioni di lana caprina perchè fino a quando non ci si capisce sulle definizioni e sulle interpretazioni dell'acronimo non si caverà un ragno dal buco.
Bubba, ci sono diverse opinioni: guai se fossimo tutti d'accordo. Ridurre però il tutto a un "Dio ci scampi da..." lo trovo un po' riduttivo. Di sicuro per me "Dio ci scampi" da chi monta o fa equitazione (che dir si voglia) senza il rispetto per il cavallo. Poi, ovviamente, ciascheduno provvede al suo come meglio crede
Citazione da: milla - Aprile 27, 2015, 05:01:32 PM
Scusate ma questo topic manca di un elemento fondamentale: le definizioni delle due attività, ovvero il "montare a cavallo" ed il "fare equitazione".
Secondo qualsiasi dizionario "equitazione" è l'attività di montare a cavallo, oppure la pratica di una disciplina sportiva a cavallo. Quindi questa discussione a me sembra una chiacchiera a vuoto. Se tizio o caio si inventano una definizione diversa la cosa non ci deve turbare così tanto, penso io :vergogna:
Bionda infatti è così, dato che comunemente si ritiene che praticare l'equitazione significhi montare a cavallo e praticare una disciplina sportiva (che può benissimo essere anche una passeggiata di un'ora o di un giorno eh), volevo appunto capire in cosa, secondo Alex, differiscono le due attività.
Che poi si tratti di questioni di lana caprina come dici tu e Old, beh sono anch'io d'accordo.
A questo punto a essere d'accordo siamo in quattro.
Mi aggiungo anche io, quindi siamo in 5. :occasion14:
Citazione da: alex - Aprile 27, 2015, 03:54:00 PM
Certo, la "bassa scuola" è già Equitazione, fatta bene, è già molto; secondo una progressione logica, vista da qualche parte, la bassa scuola finisce là dove inizia la riunione; con il termine "andare a cavallo" io invece mi riferisco a quella che viene chiamata "equitazione istintiva", che è cosa diversa dalla bassa scuola.
Caro Alex, infatti io dissi:
secondo mua, colui che monta a lallo, pur senza fare equitazione, dovrebbe essere in grado di praticare la bassa squola e di conseguentia i suoi lalli dovrebbero essere addestrati a quella, o - almeno secondo me -a fare questo: rispondere alla redine di appoggio, fermarsi senza tironi, passi indietro corretti, partire per presa di equilibrio, cessione alla gamba, renvers e travers, volta ordinaria e inversa, tutte hose che servono per montare a cavallo senza pretese e senza fare l'ippotrasportato. Questa non è bassa squola è il minimio indispenzzabbile per condurre un lallo e non esser ippotrasportato, puretroppo, ho visto millanta penose manovre in situazioni risolvibili naturalemente se il lallo fosse stato addestrato ad indietreggiare bene o a voltare correttamente o a cedere alla gamba.
L'equitatione istintiva va benissimo ma dovrebbe essere un cicinin "regolarizzata" altrimenti, più si è istintivamente/naturalemente dotati, più si fa - efficacemente - violenza allo lallo
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 28, 2015, 04:56:28 AM
L'equitatione istintiva va benissimo ma dovrebbe essere un cicinin "regolarizzata" altrimenti, più si è istintivamente/naturalemente dotati, più si fa - efficacemente - violenza allo lallo
Questo è qualcosa su cui rifletterò - anche se in altra forma l'ho già sentita; tuttavia la mia idea è che per il benessere dello lallo una e una sola è la regola, "stare ben lontano, e ben sotto, dei limiti fisici e psicologici del cavallo e propri", ossia, in una sola parola, "
accontentarsi", il che è una specie di bestemmia sia nell'equitazione sportiva, che nell'equitazione come arte, perchè in entrambi i casi c'è una fortissima spinta a raggiungere questi limiti. Se un cavallo salta 130, chi si ferma a 80? Dopodichè, superare i limiti questione di un attimo. :horse-scared: