Ieri è stata una bella giornata! Sonia e Aristide....ops...ma questa è quasi la metà della storia, forse è meglio che comincio dall'inizio.
Sonia è una mia carissima amica, di quelle super impegnate, con lavoro fuori casa, due bei bambini, lavoro in cascina...con la quale mi diverto ad andare a far shopping (selvatico e selvaggio, come lo definiamo noi), andare a mangiare schifezze da Mc Donald e tante altre cosette che si fanno di solito tra donne...ma soprattutto condividiamo la passione per i cavalli.
L'anno scorso a fine agosto, Sonia ha deciso di comperarsi un puledro Trait Comtois e noi l'abbiamo aiutata nella scelta.
Questo è il momento del primo contatto tra la mia amica e Aristide des Rampes, allora maschio intero di razza Trait Comtois di un anno e qualche mese
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e qui, Tony gli mette il "segno della vita", si, perchè Aristide è arrivato in Italia per essere macellato, ed è stato molto molto fortunato...
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Passati i giorni canonici per l'espletamento delle pratiche burocratiche (coggin test e registrazione all'APA), Aristide è arrivato da noi, all'Estancia, per le prime fasi di doma. Come tutti i puledri che arrivano da macello, Aristide era bello selvaggiotto: mai messo una capezza, mai avuto contatti ravvicinati con l'uomo, niente di niente, quindi, una bella lavagna da scrivere completamente.
I primi tre giorni, sono stati molto impegnativi: Aristide pesava già più di 4 quintali e non ne voleva sapere di venire a capezza: per insegnarglielo senza traumi, ci siamo fatti aiutare dal nostro Snoby, con il sistema argentino, la collarada
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Dopo tre giorni, Aristide ha capito come funzionava la cosa e non ha più dato nessun problema. Ha imparato subito a dare i piedi e ha accettato di farsi toccare e strigliare.
Ha subito mostrato un carattere pacifico e per niente incline alle rallegrate, tanto che dopo una sola settimana di lavoro, Tony ha potuto chiamare Sonia per imparare a lavorare e gestire il suo puledro.
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Prima in tondino libero e poi, dopo avergli fatto conoscere i finimenti...
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Durante il periodo di permanenza da noi (circa un mese), Sonia e Aristide hanno imparato un bel pò di cose: lavoro in libertà, tondino, uso dei diversi inredinamenti, lavoro alle redini lunghe. Tutto questo, per dar loro un bel pò di cose diverse su cui lavorare nel periodo invernale, in attesa della bella stagione per portare avanti l'addestramento.
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Dopo circa un mese di lavoro da noi, Aristide e Sonia erano pronti per cominciare la loro avventura da soli e quindi glielo abbiamo consegnato a casa.
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Prima annusatina con la sua nuova compagna di casa, Dolly
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Nella sua tettoia col fieno
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Un bel puledro, non c'è che dire...
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Un paio di mesi dopo, Sonia decide di partecipare con Aristide a uno dei nostri stages di Gimkability, che si svolge presso La Manada de Caballos, il maneggio dei nostri amici Rino e Arianna.
Aristide si comporta molto bene, non è affatto turbato dal nuovo ambiente, dai cavalli sconosciuti e da tutti i giochetti che gli vengono proposti...
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La situazione sembra quasi idilliaca: Aristide progredisce nel lavoro, riconosce Sonia, le va incontro quando lei entra nel recinto, è sempre molto buono, educato e volenteroso, fino a febbraio....
Un paio di settimane di gelo polare e neve in grandi quantità e Aristide fa vacanza....Dolly, la sua compagna, comincia ad andare in calore e Aristide comincia a diventare irrequito e a mettere alla prova Sonia: lei forse non si accorge dei piccoli test ai quali viene sottoposta a una sera si ritrova chiusa nella capannina con un Aristide aggressivo, che arriva ad impennarsi.
L'ozio è il padre dei vizi ed è giunta ora di castare Aristide.
Dopo la castrazione, tutto ritorna come prima, Aristide è di nuovo pacioso ed educato.
Pronto per la fase successiva del suo addestramento.
Aristide è di nuovo all'Estancia.
Poichè Sonia è un pò preoccupata e teme scene da rodeo, Tony la tranquillizza subito: sella subito Aristide e lo porta in tondino. Un pò di lavoro per rinfrescare i comandi vocali e posturali
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Un pò alle redini lunghe per valutare il grado di precisione nelle risposte
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E poi piede nella staffa e dà peso
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La sella non era stretta al massimo e gira anche un pò, ma Aristide non si scompone minimamente, si piazza solo meglio per sopportare il peso.
http://www.youtube.com/watch?v=z-p4uO_Bl1o
Sonia è contenta e soprattutto più tranquilla, mentre il marito, Luca, è deluso: lui un pò di rodeo lo avrebbe visto volentieri :evil3:
A questo punto, ci si divide i compiti: io mi occupo di mettere in equilibrio aristide col lavoro in tondino e di lavorarlo in libertà e Tony si concentra sul resto: lavoro agricolo, conoscenza del mondo esterno, attacco.
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Attaccato al calesse tirato da Snoby: così impara a seguire e conoscere il mondo esterno, senza rischi
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Quando viene Sonia, le insegno l'uso delle nuove bardature e insisto parecchio sul suo modo di porsi con Aristide: ho notato che con lei a volte è meno reattivo, si approfitta della dolcezza della mia amica e questo non mi piace, voglio che Sonia diventi un vero capo per Aristide!
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Proseguendo nell'addestramento, da dietro si passa davanti
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E poi da solo
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http://www.youtube.com/watch?v=l0nZv-XePhU
E' molto importante che Sonia segua i progressi di Aristide e tocchi con mano quanto è bravo: questo la tranquillizza e le toglie tutte le ansie, quindi Tony li porta fuori insieme
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Il mio lavoro in tondino ha dato buoni risultati: Aristide sta cominciando a prendere un buon equilibrio, al trotto è ben flesso sulla circonferenza e i posteriori sopravanzano gli anteriori. A mano destra non è ancora perfettamente dritto, ma ci si lavora. Ai comandi vocali è perfetto, tanto che posso lavorarlo alle tre andature, stando comodamente seduta sulla sedia in centro al tondino. E' ora di cominciare a montarlo.
Per questo, dopo le prime fasi fatte da Tony, chiamiamo un nostro giovane amico: Diego.
Iniziamo in tondino, col puledro tenuto alla longe per sicurezza.
Le sessioni di lavoro inizialmente sono brevi, sui 15-20 minuti e poi man mano si allungano. Aristide si comporta sempre molto bene, è attento, molto calmo, ben disposto, mai un cenno contro l'uomo.
Alla terza sessione di lavoro montato, non c'è più bisogno della longe e Diego riesce a far girare Aristide molto bene sia al passo che al trotto.
E siamo arrivati alla parte dell'addestramento preferita da Tony: da qui in poi, sistema argentino.
Molte persone, per scarsa informazione, hanno una cattiva opinione della doma e dell'addestramento argentini. Questo sistema, quando viene applicato nel modo corretto, dà invece ottimi e duraturi risultati.
Per proseguire nel lavoro, Aristide deve passare a lavorare in spazi più ampi e poi fuori, in passeggiata. Matador è un abile "padrinador": energico ma ai comandi, dominante ma non aggressivo.
Eccovi il video
Lavorando in questo modo, si è sempre in sicurezza.
Tony ha il suo sitema: per lui i cavalli vanno testati, messi di fronte a varie cose, imprevisti, difficoltà. Solo così si può avere un quadro preciso di come è il cavallo e lavorare di conseguenza. Lavorare di conseguenza, non vuol dire evitare le difficoltà o i pericoli, ma affrontarli ed eliminarli.
Durante la passeggiata con Diego, prima hanno praticato i sentieri conosciuti da Aristide (quando viaggiava attaccato al calesse con Snoby) e poi sono andati a cercare un pò di cose nuove. Essendo in campagna, non hanno dovuto faticare per trovare trattori, rimorchi, moto, quad, cani, cancelli elettrici, fossati, pantani, fuochi, ecc.
Questo per motivi molto semplici: il puledro deve fare esperienza, deve imparare a passare ovunque senza far storie, le sue reazioni devono essere controllabili, deve passare ovunque perchè gli viene chiesto di farlo e non perchè da solo si accerta che la cosa non è pericolosa, deve fare perchè si fida del cavaliere.
E queste cose le deve imparare da subito, deve entrare in un ordine mentale per cui non c'è spazio per le "balle"....
Ovviamente, visto tutto il lavoro fatto a monte, Aristide si è comportato come un vero cavallo da guerra, è andato ovunque senza far storie o incertezze, il che, per un puledro di due anni e qualche mese, è una gran cosa.
Intanto Sonia cominciava a manifestare un certo desiderio di montarlo...
E siamo giunti alla giornata di domenica, della quale ho accennato nel primo post del topic.
Sonia è arrivata da noi e non sapeva ciò che sarebbe successo: conoscendola, non le abbiamo detto nulla, così era bella tranquilla.
Tony la aspettava con Aristide e Matador sellati e lei non ha capito cosa stava per succedere fino a quando Tony non le ha detto di montare su Aristide e a me e alla mia amica Roberta di andare ad aprire il cancello
Una bella passeggiatina di un'ora abbondante, con Aristide tranquillo e sereno e Sonia molto molto soddisfatta! Peccato che Aristide ha inciampato e Sonia, che non se lo aspettava e che ha qualche problemino alla schiena, si sia insaccata un pò la schiena, ma dura come una roccia, ha rifiutato il passaggio sul quad ed è voluta rientrare in sella al suo Aristide.
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Io e Roberta seguivamo a distanza
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Decisamente, una bella giornata, la prima di moltissime altre.
Ed ora...domande?
Il lavoro su Aristide continua: Diego lo ha montato ancora in tondino e lui è sempre più preciso e volenteroso
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Mai un rifiuto o una difesa, tanto che, si decide che è giunto il tempo che Sonia se lo riporti a casa.
Un'ultima sessione di lavoro insieme per darle gli ultimi consigli e per il programma di lavoro che dovrà seguire (sempre girarlo in tondino prima di montare)
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sessioni di lavoro montato (in campo) di circa 30 minuti ciascuna (da aumentare progressivamente)
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e poi, quando si sentirà sicura, potrà uscire in passeggiata accompagnata dal marito Luca con...Matador.
Si, perchè Luca ha problemi con la sua cavalla Dolly e ha voluto mandarcela in rieducazione e noi gli abbiamo prestato Matador sapendo di fargli cosa gradita!
che bellissima storia!!!! :love4:
Mi piace questo bel puledrone! :horse-smile: Quanto crescerà ancora?
A parte l'ovvio... bel cavallo.. belle foto.. ben raccontato... utile... interessante...
Mi piace moltissimo il sistema utilizzato. Personalmente non ho mai assistito (questa in video è la prima volta!) alla doma argentina... ma ne ho visto i rsultati su cavalli adulti. Magnifico.
Come dici tu: se ben fatta, il cavallo che ne esce, è un cavallo sicuro di se stesso e convinto delle forza del binomio.
Ecco... la sola cosa che mi dispiace della monta inglese è questa: sono cavalli addestrati per divertire e non per lavorare... spesso purtroppo il loro primo approccio alla doma non è molto costruttivo e si consuma con un essere umano... mentre trovo bello e disciplinante che possano avere l'esempio di altri cavalli.
In questo senso ho scelto la mucca anche perchè domata agli attacchi... unica disciplina nostrana in cui il cavallo giovane viene quasi letteralmente addestrato da uno più esperto.
Oltre alla sensatezza del concetto, mi sono sempre trovata bene con i cani... ho sempre avuto cagnoloni avanti con gli anni presi dai canili... quindi non proprio dei puledri... certamente non pericolosi... ma solo ignoranti e decisi a vivere a modo loro. Tuttavia, entrando nel mondo dell'uomo, l'animale riceve sostentamento, coccole, cure, attenzioni... ma deve apprendere a dare in cambio obbedienza. L'esempio del cane già in casa è sempre stato fondamentale per i nuovi arrivati: di generazione in generazione, i "vecchi" hanno insegnato ai "nuovi" a non fare certe cose (se mettevano naso fuori dal cencello, partiva come una saetta il pastore tedesco e andava a riprenderli a morsacchiotti e li riportava indietro) e a farne altre (aprendo la porta della macchina o di casa, i cani entrano uno ad uno, con ordine, quando chiamati.
Non credo che sia diverso con i cavalli... e mi fa molto piacere che, per quel poco che ho visto, ho notato che l'allevatore della mucca ama far lavorare a sella le cavalle con il puledro in campo che, naturalmente, la segue.
Non è doma argentina, ma lo considero un grande approccio all'uomo...
Citazione da: Morina - Giugno 06, 2012, 01:25:50 PM
Mi piace questo bel puledrone! :horse-smile: Quanto crescerà ancora?
Dovrebbe diventare più o meno come Prince, quindi circa 153 cm al garrese, per più o meno 650/670 kg.
Che bello leggervi e seguirvi tutti!!
Citazione da: Winter Mirage - Giugno 06, 2012, 02:37:42 PM
A parte l'ovvio... bel cavallo.. belle foto.. ben raccontato... utile... interessante...
Mi piace moltissimo il sistema utilizzato. Personalmente non ho mai assistito (questa in video è la prima volta!) alla doma argentina... ma ne ho visto i rsultati su cavalli adulti. Magnifico.
Come dici tu: se ben fatta, il cavallo che ne esce, è un cavallo sicuro di se stesso e convinto delle forza del binomio.
Ecco... la sola cosa che mi dispiace della monta inglese è questa: sono cavalli addestrati per divertire e non per lavorare... spesso purtroppo il loro primo approccio alla doma non è molto costruttivo e si consuma con un essere umano... mentre trovo bello e disciplinante che possano avere l'esempio di altri cavalli.
In questo senso ho scelto la mucca anche perchè domata agli attacchi... unica disciplina nostrana in cui il cavallo giovane viene quasi letteralmente addestrato da uno più esperto.
Il mio sistema di doma e addestramento, è un mix di tutte le esperienze che ho maturato nel corso degli anni: sistema classico, argentino e quanto appreso da vari artisti e addestratori francesi. Il mio sistema è in costante evoluzione proprio perchè sono sempre alla ricerca di risposte.
Il sistema argentino è quello che amo di più perchè mi permette di avvalermi della collaborazione del cavallo già addestrato: il bello di lavorare insieme, collaborare per ottenere un risultato. E mentre il puledro si addestra, il cavallo anziano migliora sempre più, diventa sempre più esperto e tutto si fa più facile e veloce. Quando scendo dalla sella, sento sempre un profondo senso di gratitudine per Matador, che mi ha permesso di lavorare bene e in sicurezza: una bella soddisfazione.
Per i cavalli all'inglese, quello che ho sempre notato, è che nella maggior parte dei casi, sono molto ben addestrati, ma non altrettanto domati. Magari sono impeccabili in rettangolo o in campo ostacoli, ma mancano di quell'educazione che viene impartita nel momento della doma. Educazione ed addestramento per me devono andare di pari passo.
Sì, intendevo proprio questo... spesso purtroppo sono atleti e non compagni.
Ma questo anche perchè spesso NOI vogliamo essere atleti e non compagni, spesso è la mentalità del cavaliere che rende il cavallo magari supercoccoloso, ma incapace di reagire in situazioni estranee ponendo fiducia nel rapporto con il cavaliere invece che nell'addestramento.
CitazionePer i cavalli all'inglese, quello che ho sempre notato, è che nella maggior parte dei casi, sono molto ben addestrati, ma non altrettanto domati. Magari sono impeccabili in rettangolo o in campo ostacoli, ma mancano di quell'educazione che viene impartita nel momento della doma. Educazione ed addestramento per me devono andare di pari passo.
questo è molto interessante.
ti va di spiegare un po meglio questa cosa con degli esempi magari ?
Nella prima foto dove Tony mette il segno della vita, l'immagine è sgranata, in cosa consiste?
Penso che si tratti di un semplice segno sul corpo del cavallo per 'identificarlo' nel mucchio come "cavallo comprato: non macellare"... credo...
Citazione da: Roy - Giugno 19, 2012, 03:19:10 PM
CitazionePer i cavalli all'inglese, quello che ho sempre notato, è che nella maggior parte dei casi, sono molto ben addestrati, ma non altrettanto domati. Magari sono impeccabili in rettangolo o in campo ostacoli, ma mancano di quell'educazione che viene impartita nel momento della doma. Educazione ed addestramento per me devono andare di pari passo.
questo è molto interessante.
ti va di spiegare un po meglio questa cosa con degli esempi magari ?
Cavalli che hanno un buon addestramento, che magari gareggiano in SO o in dressage con discreti e buoni risultati, che sanno eseguire ottime appoggiate, cambi di galoppo, ecc. ma che ti spintonano, alla longhina ti portano dove vogliono loro, non si fanno fare una doccia, non stanno fermi da legati, entrano ed escono dai box o dai recinti travolgendo chi li porta, mordono, si fanno strigliare da un lato e dall'altro no, ecc.
Citazione da: DivinityOfDarkness - Giugno 20, 2012, 04:35:23 PM
Penso che si tratti di un semplice segno sul corpo del cavallo per 'identificarlo' nel mucchio come "cavallo comprato: non macellare"... credo...
Esatto. Individuato il soggetto da salvare, bisogna distinguerlo dagli altri. Con un gesso particolare o con una bomboletta spray gli si fanno un pò di segni in modo che il commerciante possa distinguerlo, isolarlo dagli altri, pesarlo, identificarlo e fare il prezzo.
Non è sempre facile: a volte ci sono anche una quindicina di puledri per recinto, che si spintonano e scappano e magari ti travolgono...
Credo che non sia facile nemmeno psicologicamente andare lì nel mucchio e decidere chi vivrà, perchè scegliere un capo automaticamete è condannare chi non viene scelto..
Un po' come quando al canile vai..e ti senti in colpissima per averne preso uno, dopo aver guardato negli occhi gli altri 100.. che però hai 'scartato'..
Infatti Divinity, non è facile. Noi ci siamo abituati e cerchiamo di andare con l'occhio "critico" senza farci prendere dal sentimento, ma a volte, chi viene con noi a scegliere il suo primo puledro, patisce la situazione.
Il nostro compito è cercare di salvare il soggetto più meritevole dal punto di vista caratteriale e fisico. Niente pietismi per i soggetti visibilmente debolucci fisicamente o con qualche difetto: il cavallo ci deve accompagnare per un lungo tratto di vita ed è meglio che sia in perfette condizioni per farlo.
Anche se ci abbiamo fatto l'abitudine però, non nego che ogni volta ce n'è almeno uno che mi porterei a casa. A volte siamo fortunati e riusciamo a piazzarlo al cliente successivo, ma la maggior parte delle volte no, e quando si ritorna, il puledro è già stato macellato.
Mi ero particolarmante impuntata su un puledro, un bel Comtois alezan foncè crin blanc.... l'ho visto a fine novembre e tutte le volte che siamo andati lo abbiamo sempre ritrovato: per sua fortuna era molto giovane e magro. Poi a fine febbraio una coppia di amici ha deciso di comperarsi un puledro e ci hanno chiesto di aiutarli nella scelta. Avevo la foto di quel puledro sul pc e gliel'ho mostrata: gli è piaciuto subito. Siamo andati subito dal commerciante e per fortuna era ancora lì...ma oramai era bello grasso e pronto per la macellazione. Per fortuna la coppia ha subito deciso e lo abbiamo salvato...adesso è in un maneggio a 5 minuti da casa mia e posso vederlo ogni volta che mi pare.
Ma non è così sempre. Anzi. Purtroppo ci sono ancora poche persone che scelgono un trait comtois come compagno...purtroppo c'è ancora molto pregiudizio ed ignoranza su questa razza...
Faccio parte degli ignoranti... non ne avevo mai sentito parlare prima di leggere voi e le vostre storie... ma già mi viene voglia... sono fatti proprio come piace a me: grossi e tosti!! :love4:
Ci parli un po' delle caratteristiche fisiche? Come sono di carattere generalmente... i mantelli... la morfologia...
Vorrei essere un po' più dis-ignorantata in merito!! :)
Hai voglia di renderci edotti di qualche dettaglio tipico?
Citazione da: Winter Mirage - Giugno 26, 2012, 09:41:03 PM
Ci parli un po' delle caratteristiche fisiche? Come sono di carattere generalmente... i mantelli... la morfologia...
Vorrei essere un po' più dis-ignorantata in merito!! :)
Hai voglia di renderci edotti di qualche dettaglio tipico?
Miky, potresti davvero scrivere qualcosa riguardo alla razza!! Sarebbe interessantissimo e sono CERTO che nulla più di un'esperienza diretta può suscitare interesse in una razza di cavalli poco nota o sottostimata.
Magari fallo qui http://www.cavalloplanet.it/index.php?board=24.0
_________
Già, per il puledrone v'è andata bene.. ma ero certa che, seppur abituati, sentiate una stretta al cuore quando andate via con un solo cavallo..e soprattutto quando tornate e vedete che un soggetto visto magari più volte in passato non c'è più.
PS: qui lo dico e qui lo nego: se e quando potrò mettere mano su un certo terreno, ti contatterò per cercare di prenderne uno. Mi sono innamorata... e anche il mio damo..
Ma URGE saperne di più. Assolutamente!!
Eh...diciamo che bisogna per forza razionalizzare...magari una volta vai e ce ne sono 3 o 4 meritevoli, ma solo uno è quello che risponde alle esigenze del cliente (peso, età, colore, stima di crescita, carattere, ecc.), scoccia proprio che gli altri facciano una brutta fine. Tu sei lì, li guardi e hai potere di decidere chi vive e chi muore...
Quando andiamo devo fare attenzione a mia moglie...ce n'è sempre qualcuno che si vorrebbe portare a casa...ma abbiamo già troppi cavalli, anzi, ne devo vendere uno (Matador). Comperarli, domarli e addestrarli e poi venderli, sarebbe bello, ma adesso con sta crisi non è il momento e poi, c'è ancora troppa disinformazione su questi cavalli perchè abbiano mercato.
Fastidiosissimo invece, quando c'è gente che vuole solo ficcare il naso: ascolti le loro esigenze, li porti li, ci sono magari un paio di soggetti e questi sono più attenti alle condizioni della stalla che a quello che gli fai vedere, li guardano, poveriiini, e poi se ne escono con la frase "ci penso"....ma che ci pensi...mentre ci pensi il puledro è già stato macellato.
Una volta ho portato un cliente. Mi ha fatto andare là tre volte. Tutte le volte c'erano almeno 2 puledri molto belli. L'ultima volta ce n'era uno magnifico. Selezionato, messo il segno della vita, poi vengo a sapere che lo ha lasciato là perchè per pochi euri non si è messo daccordo col commerciante. Pochi euri...e un puledro bello buono e sano è finito in bistecche.
Ci è poi tornato da solo una quarta volta (io mi sono rifiutato di perdere tempo ancora), ha scelto una cosa magra e bruttina (eh, ma costava meno) e ha già speso un bel pò di soldi col veterinario...e se vorrà combinare qualcosa, dovrà cambiarlo...
faccio una domandina... sono uno un po pratico, la teoria cerco di impararla dalle risposte che mi da il cavallo.
Quando ti trovi davanti a un cavallo maleducato, come ti comporti?
Mi spiego meglio.
Il cavallo non si fa strigliare a sinistra (prendo una cosa che hai detto in precedenza), cosa fai praticamente?
Io (reduce da tuoi consigli passati, non per la striglia ma per l'acqua della doccia) concedo la reazione atteggiamento tranquillo appena e calmo riprendo quello che stavo facendo con molta calma e tranquillità, altra reazione idem... ergo non ho fretta, reagisci, l'importante è che alla fine capisci che non ti sto per uccidere, quindi guadagno un po della tua fiducia.
Ovvio parlo di cose semplici, mi troverei un po più in difficoltà con un cavallo che mi chiude nel box, li credo di reagire un pochetto alterato.
una seconda domandina per un piccolo problemino che sto provando a risolvere
Come crei impulso in un cavallo che non ne ha in campo?
Ciao Teo, scusa il ritardo ma non avevo notato il tuo post.
Allora, coi cavalli maleducati....ti posto questo mio video con la Zaby, che faceva apposta la maleducata (dopo il lavoro in tondino) per mettermi alla prova....come vedi, niente botte, niente sgridate (inutili) a voce, nessun movimento brusco, solo calma, calma, calma, calma....(reagisco con la correzione solo se il cavallo cerca deliberatamente di farmi male e nel video come puoi vedere, la puledra cerca solo di farmi allontanare)
Per i cavalli che cercano di chiuderti nel box, idem: alterarsi, arrabbiarsi, urlare, gesticolare, non serve a nulla. Basta un frustino lungo....e ti riposto un altro video, sempre con la Zaby...
Per i cavalli che non hanno impulso in campo, faccio un passo indietro e ritorno in tondino: riprendo tutto dalla base e quando ho una buona ripsondenza al comando vocale in tondino, di solito in sella non ho più problemi. Lavoro molto sulle transizioni, sull'attenzione e sull'equilibrio.
Ti pongo un'altra domanda.
Parliamo del primo video, non ho mai visto mettere la corda in quella maniera.
Una parte va sul naso e noto che un paio di volte l'hai alzata, immagino per cercare di non andare sulle cartilagini del naso e poi c'è una parte della corda che spesso abbassi.
Messa in quella maniera, è per evitare che ci sia forza nelle vertebre cervicali e che sia pericoloso per il cavallo, o evita che si alzi troppo perchè spinta più in basso (si impenna meno) o cosA?
Citazione da: Midnight - Ottobre 05, 2012, 09:38:15 AM
Ti pongo un'altra domanda.
Parliamo del primo video, non ho mai visto mettere la corda in quella maniera.
Una parte va sul naso e noto che un paio di volte l'hai alzata, immagino per cercare di non andare sulle cartilagini del naso e poi c'è una parte della corda che spesso abbassi.
Messa in quella maniera, è per evitare che ci sia forza nelle vertebre cervicali e che sia pericoloso per il cavallo, o evita che si alzi troppo perchè spinta più in basso (si impenna meno) o cosA?
Allora, se ho ben capito, ti riferisci al video dove Zaby è legata ed indossa due capezze: la prima è una normalissima capezza, il secondo, bianco, è un capezzone anti-strappo (tipo il capezzone maremmano) che io stesso confeziono intrecciando i cordini sintetici dei ballotti di fieno.
Questo tipo di capezzone, è molto morbido e resistente e...non si strappa. La Zaby infatti aveva provato a tirare indietro e scappare via dopo aver rotto tutto col suo anziano proprietario e si trattava di doverle insegnare che questo non si fa.
Nel video lo posiziono in modo che quando lei tira indietro, questo non vada ad agire in punti dannosi ma la contenga semplicemente senza provocare dolore.
E' interessante notare come, dopo la sessione di lavoro, con tutti i "capricci" che ha fatto, la puledra non aveva neanche un graffio, una minima sbucciatura....ha sempre fatto estrema attenzione a non andare ad urtare il muro di legno...furbizia 100, spaventata zero...
Citazione da: Tonymatador - Ottobre 05, 2012, 11:03:29 AM
Nel video lo posiziono in modo che quando lei tira indietro, questo non vada ad agire in punti dannosi ma la contenga semplicemente senza provocare dolore.
Si si... mi era chiaro tutto, cercavo solo di capire appunta se portare la parte posteriore del "capezzone" così basso sotto la nuca servisse solo per evitare di premere sulle vertebre cervicali più alte, o avesse anche una azione "meccanica" apposita per non farla alzare troppo.
Ho notato (ma forse è un caso) che quella posizione la fa rimanere più bassa con le zampe (insomma non mi so spiegare bene) ma non si ha la classica posizione del cavallo che tira e quasi si mette seduto.
Ma questo forse è solo un caso
No, non è un caso....e tu sei un ottimo osservatore!!! :occasion14: :pollicesu:
Non lo avevo mai visto e mi sembra davvero una cosa funzionante, meno rischi alla pase del cranio e azione smorzata sul nascere.
Ho visto parecchi cavalli tirare, il mio, nonostante tutto alcune volte lo fa ancora soprattutto quando armeggio sotto il suo collo, e i movimenti che fa sono stamati chiari nella mia mente, testa dritta e chiurlo in basso...
Questo sistema lo strozza sul nascere.
Grazie Tony, spero di non aver svelato il trucco del prestigiatore! AHAHA :)
Complimenti veramente questi video sono una manna e un tesoro nel caso ci si trovi in questi casi anche se un esperto non puo essere emulato da un inesperto.
La puledra di che razza era?
Cavalli che hanno il vizio di calciare "alla vaccina" come li trattate?
Mizzeca che simpaticona la ragazza!!!
Ma sta puledra è divertente come un riccio di mare nelle scarpe!!! :icon_eek:
Furbissima, sì... Chiara si era beccata tempo fa una puledra che faceva più o meno la stessa cosa: aveva rotto tanti di quei cordini di sicurezza che ormai sapeva che poteva mollare due strattoni e poi scapparsene per i fatti suoi.
Cavolo, avessi mai visto usare queste capezze prima!!!
Ma per fortuna la furbacchiona in questione era meno dura di testa e dopo un paio di settimane che facevamo finta di legarla alla barra, ma in realtà la stava reggendo il capostalliere, ha capito perfettamente che non sempre tirare come un asino basta per andare a fare i cretini in cortile... :horse-smile:
Ma mi sa che siamo stati fortunati!!
Complimenti per la tua calma davvero olimpica!!!
Citazione da: Midnight - Ottobre 05, 2012, 04:08:12 PM
Non lo avevo mai visto e mi sembra davvero una cosa funzionante, meno rischi alla pase del cranio e azione smorzata sul nascere.
Ho visto parecchi cavalli tirare, il mio, nonostante tutto alcune volte lo fa ancora soprattutto quando armeggio sotto il suo collo, e i movimenti che fa sono stamati chiari nella mia mente, testa dritta e chiurlo in basso...
Questo sistema lo strozza sul nascere.
Grazie Tony, spero di non aver svelato il trucco del prestigiatore! AHAHA :)
Non c'è di che, siamo tutti qui per aiutarci a vicenda :horse-wink:
Citazione da: bambolik - Ottobre 05, 2012, 10:40:24 PM
Complimenti veramente questi video sono una manna e un tesoro nel caso ci si trovi in questi casi anche se un esperto non puo essere emulato da un inesperto.
La puledra di che razza era?
Cavalli che hanno il vizio di calciare "alla vaccina" come li trattate?
Grazie bambolik!
Se non ricordo male era un incrocio tra una fattrice purosangue inglese e un arabo.
Calciare in quel modo è una bruttissima cosa....manea redonda...metodo argentino....c'è nei primi secondi di questo video.
Bellissimo quest'ultimo!!!!! :gflex:
..manea redonda? Occheè? Quel coso legato al collo e al pastorale posteriore sx? Ma poi...ti sei messo a pareggiare il cavallo da sdraiato? come mai?
Già che ci sono ti chiedo...e per cavalli che, legati, raspano con gli anteriori? Che approccio adotti?
No, la corda rotonda e rossa che impacchetta il puledro come un pacco regalo e gli impedisce di muoversi velocemente e di calciare è la manea redonda. La corda mordida e piatta bianca serve per impedirgli ulteriormente di calciare all'indietro e abituarlo a trovare l'equilibrio su tre piedi.
Il puledro non era capezzato e non era abituato a farsi toccare dall'uomo quando è arrivato due giorni prima a casa mia (nei video - Asrael 1 e 2 - ci sono le due fasi di doma precedenti)...470 kg di puledro per 13 mesi di vita.
Con questo trattamento, nel giro di una mezz'ora si è abituato a farsi toccare tranquillamente ovunque senza sparare cannonate :firuu:, poi ho proseguito il lavoro in tondino e alla fine l'ho fatto sdraiare per confermare il rapporto di fiducia....e come ben si vede, il cucciolone si fa fare la pedicure bello rilassato e conferma ulteriormente il legame instaurato seguendomi in libertà alla fine...il tutto in tre sole sedute di lavoro, il che non è male per un puledro allevato brado, ma....è un Trait Comtois, oserei dire che è normale, con loro non si perde tempo :pollicesu:
Per cavalli che raspano quando sono legati....bisogna andare a monte e capire il motivo dello stress: ansia da prestazione, troppo cibo, poco lavoro, ansia da separazione dai suoi simili.... Se non si ha il tempo (o la voglia o la possibilità) di agire direttamente alla radice sulla causa che provoca questa azione, si possono adottare le maneas (le balze), però rimane lo stress e il cavallo cercherà un altro modo per esternarlo.
Altrimenti si va dritti al punto e si risolve...non so come mai, ma i cavalli in rieducazione che mi arrivano con questo atteggiamento, lo perdono dopo poche sedute di lavoro...sarà perchè se li vedo raspare, li accontento subito con ancora un pò di sano e rilassante lavoro? :firuu:
Ti dirò, il maniscalco tirò fuori l'argomento del raspare parlado di stalloni, dicendo che è tipico degli interi.
Il cavallo che raspa, lo fa quando c'è gente intorno per richiamare l'attezione, perchè si stufa a star lì legato, soprattutto se vede circolare del cibo. E' pallosissimo, perchè quado aveva i ferri i alluminio, se li 'rullava' (e male) da sè, sminchiando tutta la ferratura.
Raspano anche se sono legati da soli e nessuno li guarda quando hanno il vizio... ve ne racconto una che ha del comico....
Avevo a casa la cavalla diabolica, quella di cui si è già parlato in un topic, che non stava bene da nessuna parte e per la quale consigliai al proprietario l'abbattimento, che non fu praticato e anni dopo la cavalla sfasciò la testa con un calcio, ad una bimbetta (non a casa mia!).
La suddetta cavalla, Yuma, aveva capito il giochino: se raspo e lui mi vede, mi fa lavorare di nuovo. Ebbene, sta fetente, se mi vedeva in giro o mi sentiva parlare, non raspava, appena sparivo dalla sua visuale, ricominciava. Ricomparivo, smetteva subito.
Allora, la riprendevo e la rifacevo lavorare....finchè lei ha elaborato....lo sento che sale le scale, va in casa e non mi vede (così pensava lei, visto che dopo una cert'ora non avevo proprio più voglia di scendere e farla lavorare)....e certo, in casa ho le finestre e la vedevo...insomma, un gioco al massacro....alla fine, nei buchi che ha scavato ci ho piantato comodi comodi le piante di kiwi e ho adottato le balze...e poi fuori dai marron...con certe bestie è inutile perdere tempo...mica dovevo trasformare casa mia in un frutteto... :horse-wink:
Grazie Tony, è sempre utile e istruttivo vedervi all'opera. Ho avuto questo problema risolto con altra via (con adeguata persona) magari in modo piu lungo ma a saperlo prima forse avrei fatto prima. Ci vuole davvero istinto e conoscenza in questo modo di trattare i cavalli. Complimenti.