Là dove non c'erano mai state prima, giusto nel mezzo di un sentiero che percorriamo sempre, c'era un mucchietto di bottiglie di plastica.
Se Asia fosse stata addestrata all'obbedienza, avrebbe proseguito senza fiatare, dando al massimo qualche minimo segnale di allarme.
Siccome non lo è, è stata "addestrata" da me con notevoli limiti, ha manifestato invece il suo allarme bloccandosi, inarcando il collo, soffiando e tentando di fare dietro-front.
Su dietro front l'ho bloccata usando le redini e l'assetto; ma non le ho chiesto di andare avanti con le gambe o con il frustino; mi sono limitato a costringerla a stare nella giusta direzione. Una volta che ha accettato di stare nella direzione, ho mollato redini e gambe e l'ho tranquillizzata e incoraggiata a voce, chiedendole, con calma e a bassa voce, "tocca, tocca". Tempo poche decine di secondi, si è avvicinata al "mostro" senza che la spingessi, l'ha toccato con il naso, si è tranquillizzata e ha proseguito rasserenata.
Racconto questo piccolo episodio come esemplare dei problemi di un "cattivo addestramento" e di cosa ci si può attendere montando, in campagna, un cavallo male addestrato. Le conseguenze sono state: una piccola "ferita nell'orgoglio" del cavaliere, che si rinnova adesso che lo racconto pubblicamente, e la perdita di qualche decina di secondi.
Mi piace molto il tuo "cattivo addestramento " Alex :occasion14:
Puoi approfondire il discorso sul "tocca-tocca"? :blob3:
Citazione da: Miky Estancia - Dicembre 30, 2015, 12:14:00 PM
Mi piace molto il tuo "cattivo addestramento " Alex :occasion14:
Puoi approfondire il discorso sul "tocca-tocca"? :blob3:
Ne ho parlato a lungo in un vecchio topico - appena lo ritrovo te lo linko.
@ Miky: Eccolo qua: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=438.msg10498#msg10498
Anche a me piace molto questo "cattivo addestramento" stimola la curiosità dei cavalli e pian piano diventano sempre più propensi ad affrontare le nuove situazioni.
Ho iniziato a sperimentarlo dopo aver letto una traduzione di alex, di un autore che se non ricordo male si chiamava Rarey, che sostaneva che i cavalli per superara la paura di un oggetto devono toccarlo col muso, e sono loro stessi ad avvicinarsi per istinto dopo averlo prima osservato da lontano.
Prima di questa lettura usavo prontamente la frusta, perchè pensavo che la tempestivitá della punizione avrebbe portato il cavallo a desistere immediatamente.
Tenete conto che non stavo scherzando o facendo esibizione di falsa modestia, parlando di cattivo addestramento. Come addestramento è veramente cattivo; non meriterebbe neppure la definizione di addestramento, a rigor di termini. Ne sono perfettamente consapevole; ma non me ne dispiace più di tanto.
Citazione da: alex - Dicembre 30, 2015, 01:52:27 PM
@ Miky: Eccolo qua: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=438.msg10498#msg10498
Grazie :pollicesu:
Sarai un cattivo addestratore ma un ottimo uomo di lalli, apparte la minchiata del tucatuca, hai fattto la cosa giusta nel momento giusto nella maniera giusta, robba da manuale.
Uddio, la situescion era invero "facile" ma hai seguito i principi di Tom Breastfountain, per me, il più grande addestratore moderno, figlio di padre irlandese e di madre Lakota la bellissima discendente di uno dei più capitribù di quella nazione: il Grande Capo Big-Grey.
Breastfountain ha scritto solo due libretti ma lì c'è tutto, tutto quello che dovrebbe sapere il cavagliere moderno.
Infatti lo dice a Chiara e a Lettera: punire o forzare il lallo in quella circostanza sarebbe stato controproducente, Asia avrebbe associato la punitione alle bottiglie e sarebbe stato peggio... ma si dilunga molto sul come preparare i war ponies, e, dunque evitare quell'impasse, appunto.
io ho auto una gioliva experientia simile alla tua, risolta brillantemente coll'assioma, poi ve la conto.
beh...io il miocavallo l ho preso gia grande. In campagna si girava e soffiava sempre...... tanto amore, pazienza, voglia di fare, volontà e posso dire che dopo tre anni siamo andati in ogniposto: feste di paese comprese.....certo se è carico ancora alza le orecchie ma con calma passiamo.....Penso che l addestramento non finisca mai, ogni volkta si esce a cavallo credo che sia una parte di addestramento. Ogni volta c'è qualcosa(per lo meno per chi va in campagna); animali di vario tipo, mezzi a motore, cani da pastore, cacciatori che sparano a pochi metri da te, strade che eranoaperte il giorno prima diventate bloccate a causa di qualcuno che ha scaricato calcinacci......io credo che non si finisca mai. E questo mi riempie di gioia perche vuol dire che c'è sempre margine di miglioramento, che se uno ci si mette li pian pianino ce la fa.....
Allora io sono il peggiore di tutti: in una situazione come quella scendo, la porto vicino al "pericolo" e prima che lo tocchi lei, lo tocco io.
Ormai le provette concorsiste da 135 che mi circondano non ci fanno più caso e si sono convinte che io pratichi "un'altra equitazione".
E comunque non mi permetto mai offendere la mia buona volontà definendo quello che pratico "un cattivo addestramento": è un "altro addestramento" e, come sempre, l'invito è: tiriamo pallette di cacca di cavallo a chi categorizza le emozioni creando scale di valori all'impegno.
(Ai bei tempi si diceva più semplicemente: seppelliamoli con una risata!).
Segreto
Chi sarebbe questo Tom Breastfountain? :dontknow:
Con il mio cavallo mi arrangio sempre e comunque e non sto neanche a pensare al come. Una volta, succede molto raramente, ne montavo uno che non era il mio. Questo aveva paura di un qualcosa e mi sono comportata più o meno così ...avevo anche in mente il post di alex... sono finita per terra.
Per me NON è un sistema. Se un cavallo non è calmo, probabilmente è preferibile tenerlo in movimento controllato, ma mai fermo. D'istinto l'avrei vista così anche prima, l'esperienza me ne ha convinta.
Secondo me, come tutte le cose, dipende dal tipo di cavallo che hai sotto le chiappe.
noi abbiamo una grossa "bombola" bianca a lato della strada che porta al campo esterno, in questo periodo tutti i cavalli sono spaventati da questa cosa bianca che vedono da anni..va a sapere...tra l'altro la temono solo quando vanno dal campo verso casa.
ho avuto il piacere di vedere, e sperimentare, le varie reazioni
cavallo 1. arriva a 50 m dalla bombola, fa un dietrofront rampettando..
cavallo 2. non c'è modo di mandarlo avanti, finisce che viene portato a mano davanti alla bombola e si comporta come de avesse davanti un temibile predatore
cavallo 3. mezza fughetta e stop
cavallo 4. (il mio) si agita un po' la guarda male, fa un mezzo scartino e basta
secondo me i cavalli percepiscono bene cosa è veramente pericoloso (in natura sono prede, la valutazione del pericolo è il loro pane quotidiano). dipende da soggetto a soggetto e da situazione a situazione. asia probabilmente non aveva così paura di ciò che si trovava davanti...se hanno paura, non vanno a toccare con il muso nemmeno se li costringi, secondo me :horse-wink:
è un po' come nei film horror dove i protagonisti vanno a vedere cos'è stato quel rumore sinistro in cantina/soffitta e tu pensi che non andresti a vedere nemmeno se costretto :firuu:
Quando si va a spasso a lallo, quasi sempre da soli, facendo - a volte - intiere giornate di sella, specie se quel lallo è maschio, per la nostra, l'altrui et la salute del lallo, bisogna che il bestio sia ben assiomato, punto.
Inoltre, bisogna che - come dice Breastfountain - il lallo sia accostumato alle più strane situescions e - fin da polledro - bisogna portarlo in luoghi romorosi et terrifici et puzzolenti.
Come già dissi, per questa bisogna andavo da un mio caro amico sfasciacarrosse, et attraversavamo una fetidissima et orribilissima discarica abusiva: un infierno per un lallo.
Caso volle che mi trovai in una situescion simile a quella di Alex: la strada - fatta milla volta - che portava alla masseria di un mio amico era sbarrata da una catena, resa ancor più orrenda (dal punto di vista lallino) dalla fettuccia colorata e catarinfrangente che si mette nei cantieri stradali... si quella bianca e rossa, che lietamente vibrava al fresco venticello primaverile.
Lovviamente non c'erano telefonini e non cognoscevo strade alternative, faccio piede a terra per vedere se c'era la possibilità di aggirare l'ostacolo, niente, o si salta o si torna indietro.
Fiorello cognosceva i cavalletti e saltava qualche crocetta con mia figlia nel nostro campetto, con me non ha saltato manco il pasto.
Attenzione, la catena era messa a 80 cm/un metro d'altezza, niente di particolare, ma fatto in quelle condizione e con una bardella vaquera non era affatto sollazzante.
Mi arrischiai al salto perché confidavo nell'assioma: quando quel lallo sentiva lo sperone andava, che davanti ci fosse acqua o foco non importava.
Presa una gioliva rincorsa e siamo passati, di certo lo stile non fu quello di D'Inzeo - per non sbagliare per evitare indecisioni - prima della battuta l'ho aiutato con la terribil voce: EEEEEHHHHH... è volato.
Poi vi racconto del ritorno (due giorni dopo), fu assai simpatico...
saltare le catene è pericoloso.
io salto panchine, tavolini, sbarre di ferro, lavatoi, staccionate, muretti, fossi, tronchi ma le catene no.
non si vedono bene. è facile fare un capottone d'altri tempi, magari sul duro.
non centra una mazza ma ho una domanda. quando giro in giro e faccio pezzi di strada, qualche volta al bordo nell'erba (dove cerco di passare per non fare l'asfalto) ci sono rifiuti vari. tra i quali a volte bottiglie i vetro e pezzi di vetro vari. ma i cavalli si tagliano? il vetro delle bottiglie, se calpestato, può bucare i piedi? finora ho calpestato un pacco di bottiglie rotte e non mi è mai successo nulla però mi sale un pò d'ansia tutte le volte e tutte le volte, appena tornati sul sentiero normale, scendo e controllo i piedi.
Raffaele. hai avuto fegato.... hai fatto una cosa che io non avrei mai fatto, perchè avrei esitato. E quindi mi sarei spataccato.
No, niente fegato, solo fiducia in un lallo da me addestrato, da me imbozzolato, come dice JDO - chapeau!
Già, coi lalli bisogna essere come una pittima veneziana non arrendersi mai stargli sempre addosso fino a quando le risposte saranno automatiche.
Con un altro lallo - non assiomizzato - sarebbe stato un vero rischio
Poker, l'ostacolo era infimo: meno di un metro, era visibilissimo: c'era la fettuccia, e poi: se una vacca salta un metro tette al vento comprese, cosa vuoi che siano 90 cm per un quasi PSI?
Siamo stati un paio di giorni per i boschi, poi son ripartito, lovviamente avevo raccontato della mia "prodezza" e delle maledizioni che avevo lanciate a chi aveva chiuso quella strada.
Parto la mattina presto e il mio amico Lillo e suo figlio mi vogliono accompagnare per un tratto, arrivati al passo chiuso, il ragazzino smonta, si avvicina alla catena e la fa cadere a terra... ebbene, c'era una falsa maglia bastava guardare con un pò di attenzione.
Mi hanno preso in giro per un mese... mi chiamarono "Occhio di Falco" per un bel pò.
Mi pare di ricordare che Caprilli saltasse non le catene, ma il filo spinato..... :horse-scared: Suppongo che anche Caprilli "si impossessasse" dei lalli. Chissà cos'è successo, il giorno che è caduto in una banale uscita in solitaria.
Ho aumentato un po la baida al cavallo e somministarto un mangime integratore per aiutare un po il cavallo in inverno..... Stamane, stesso giro di sempre ,uniche due novita: dei gatti in un rovo che sembravano bambini posseduti dal demonio che gridavano e si azzuffavano, facevan stranopure a me e a meta via qualcuno ha buttato una busta di immondizia ........ risultato 4-5 scartoni al galoppo.......uscire in campagna ha sempre cose nuove.....mi son messo li e fattopassare il cavallo prima facendogli vedere che non cera satana. Poi passare al passo , poi trotto poi galopp...un po quando per un uccellino ha scartato mi son anche arrabbiato, perche siamo insieme da anni e so che non è da lui aver paura, quindi se lo fa è per distarzione eccitazione, alla fine con pazienza , abbiamo ottenuto tutto, ma mi ha fatto faticare. Inoltre stavoprovando la sella nuova. Io monto sempre in inglese e in caso di pericolo serro le ginocchia e resto li attenagliato. Con la trekker coi fender, non hai nulla davanti al ginocchio su cui puntarele gambe, si basa piu sullo star bene in sella tra sederino e piedi in staffe.....Non si finisce mai, tutto è un divenire, si continua a imparare noi e loro e per forutna sia cosi....per questo io credo che la cosa piu importante sia avere sempre la mente aperta e lucida, usare intelligenza, perche il lavoro da fare è prima in noi e poi sul resto.
Un proverbio dice: senza fretta ma senza sosta....
Ot. Si tende ad aumentare la biada in inverno. In realta', io ho l' impressione che i cavalli perdano peso in estate. In inverno secondo me stanno bene. Pero' spesso vengono mossi di meno , gli si aumenta la biada e loro non riescono a smaltire tutta l' energia.
Uso il metodo di Alex (a parte il toccatocca) da parecchi anni. In questo sono stata ottimamente addestrata dalla mia cavalla. E' accaduto anni fa, eravamo in campagna noi due da sole, e ci siamo trovate a dover passare davanti a un recinto pieno di pecore, orridi mostri per lei. Da brava araba si è bloccata e si è subito prodotta in una serie di soffi, balletti, saltelli. Se riuscivo a farle fare tre passi avanti, subito ne faceva quattro indietro. Siamo state lì a lottare per un quarto d'ora, finché mi sono stancata, ho mollato le redini, mi sono seduta comoda e rilassata sulla sella e le ho detto che per me potevamo star lì anche tutto il giorno, se voleva tornare a casa doveva passare. Neppure due minuti e da sola ha preso l'iniziativa ed è passata davanti ai mostri, tutta storta, soffiando, ma è passata. Da allora non cerco più di convincerla con la forza: quando (molto molto raramente), si rifiuta di andare dove voglio, lascio che consideri la situazione, magari annusi l'orrido ostacolo e si convinca che non c'è alcun pericolo, e allora passa tranquillamente. Sono convinta che molte delle difese avvengano proprio perché il cavaliere vuole agire con la forza, diventa teso e nervoso, e il cavallo si convince di trovarsi davanti a un pericolo tremendo. Infatti, usciamo insieme in campagna da 14 anni, e le uniche due volte in cui la cavalla si è rifiutata di andare è stata in occasione di due passaggi che non mi piacevano per niente (l'attraversamento di una doppia serie di binari delle ferrovie dello stato e un punto in cui temevo lei potesse farsi male). Io facevo di tutto per mandarla avanti, ma lei sapeva che in realtà non volevo perché avevo paura.
Citazione da: PokerFace - Dicembre 31, 2015, 12:07:18 PM
non centra una mazza ma ho una domanda. quando giro in giro e faccio pezzi di strada, qualche volta al bordo nell'erba (dove cerco di passare per non fare l'asfalto) ci sono rifiuti vari. tra i quali a volte bottiglie i vetro e pezzi di vetro vari. ma i cavalli si tagliano? il vetro delle bottiglie, se calpestato, può bucare i piedi? finora ho calpestato un pacco di bottiglie rotte e non mi è mai successo nulla però mi sale un pò d'ansia tutte le volte e tutte le volte, appena tornati sul sentiero normale, scendo e controllo i piedi.
Il fettone in particolare è la parte più sensibile del piede, e sì, potrebbe conficcarsi un pezzo di vetro che gli farebbe davvero molto male... io evito sempre vetri o calcinacci, o qualsiasi cosa che potrebbe conficcarsi nel piede del cavallo... se vedo che l'erba in parte alla strada è "sporca" di questa roba, piuttosto cammino sull'asfalto, ritengo sia molto meglio!
Riporto su questo topic per circostanza simile che si è verificata ieri con la mia Sissi...
La differenza sta che lei non voleva passare per nessuna ragione un cordolo stradale a strice bianche e gialle, che da sempre abbiamo superato senza problemi.... quindi non è la prima volta che lo vede, e non è cambiato nulla...
Però, chissà perchè, ieri ne aveva una paura folle, l'ha guardato un attimo e ha fatto un balzo indietro, soffiando! Quindi rifiutava di avanzare!
Ho riprovato due-tre volte, e memore di questo topic e dei consigli dati, ho appositamente lasciato le redini molto lunghe in modo che se avesse voluto avrebbe potuto abbassare la testa tanto da toccare l'ostacolo... ma non l'ha fatto, e nemmeno gli interessava per il vero...
Quindi sono scesa e con calma, mooolta calma ci siamo avvicinate al cordolo (che non guardava più, nemmeno se mi abbassavo appositamente), abbiamo camminato quindi a fianco del cordolo per un po', e poi ho riprovato a farglielo a passare ma si bloccava terrorizzata...
Alla fine, dopo ben 10 minuti di tentativi è passata... non ho potuto riprovare, essendo sulla strada (fino a quel momendo deserta, e all'improvviso trafficata... :icon_eek:)...
Ma in questo caso, come avrei potuto risolvere il problema, secondo voi?
Nessuno ha qualche consiglio da darmi? :icon_rolleyes:
Il lavoro preparatorio sul "Tocca" (in situazione non stressante) è essenziale perchè nella condizione stressante l'invito "Tocca" sia tranquillizzante. E' stata giudicata una minchiata :icon_rolleyes:, ma in realtà ho dei dubbi che lo sia. Una volta capito, il comando "Tocca" veicola vari messaggi, compreso "Non c'è niente da temere, anzi, alle volte arriva pure una ricompensa!".
Io penso che a volte il tocca tocca, l'assioma e tutto quel che vogliamo, semplicemente non funzionino perché se partono con la testa non c'è santo che tenga
Il mio é un caterpillar. Non ha paura di nulla, né in campagna, né in campo...gli puoi mettere qualsiasi riempitivo e non gli frega, fuori va dappertutto senza problemi alle tre andature
Eppure un giorno mi ha fatto una scenata assurda per una pozza d'acqua stagnante in cui é sempre passato
Si é inalberato e non soni riuscita a farlo passare, né lasciandolo "libero" né dando due leghe secche.
Anche con una seconda persona a terra munita di frusta, non c'è stato verso.
Alla fine io sono rimasta in sella, e da terra é stato messo in un circolo stretto in modo che entrasse
Se fossi stata sola, l'unica soluzione sarebbe stata scendere. O passare di fianco alla pozzanghera, ma non l'avrei permesso
Citazione da: alex - Gennaio 19, 2016, 11:20:20 AM
Il lavoro preparatorio sul "Tocca" (in situazione non stressante) è essenziale perchè nella condizione stressante l'invito "Tocca" sia tranquillizzante. E' stata giudicata una minchiata :icon_rolleyes:, ma in realtà ho dei dubbi che lo sia. Una volta capito, il comando "Tocca" veicola vari messaggi, compreso "Non c'è niente da temere, anzi, alle volte arriva pure una ricompensa!".
Non ho mai lavorato su questo, ma potrebbe essere interessante! In effetti sino a questo episodio non mi era mai capitata una cosa del genere.. qualche volta ha preso spaventi (soprattutto di rumori provienti dalla parte dell'occhio cieco), qualche volta è stata tibutante ad avanzare, ma mai prima di ora aveva rifiutato così un passaggio...
Mi puoi linkare per favore il topic dove parlavi del "Tocca"?
Citazione da: Ina:) - Gennaio 19, 2016, 11:44:02 AM
Anche con una seconda persona a terra munita di frusta, non c'è stato verso.
frustare un cavallo spaventato credo che sia la cosa più controproducente che tu possa fare... :horse-wink:
il punto è che il cavallo non mi pare che fosse spaventato:
Citazione da: Ina:) - Gennaio 19, 2016, 11:44:02 AM
Eppure un giorno mi ha fatto una scenata assurda per una pozza d'acqua stagnante in cui é sempre passato
direi che si era "impuntato". motivo? boh.
a volte (ho detto a volte) in questi casi può (ho detto può) servire un richiamo all'ordine. ma se non funziona allora bisogna usare qualche trucchetto (il circolo stretto che ha usato Ina, oppure smontare e passare a mano) per "sbloccare" il cavallo zuccone.
bisogna anche saper valutare un po' il cavallo e la situazione, non penso che ci sia una formula magica per risolvere tutte le circostanze.
Ally lui non ha paura di niente...roba che posso andare a galoppare con una mietitrebbia di fianco e rimane tranquillo
Però capita che ogni tanto si impunti su qualcosa..e ha una capoccia di marmo, per cui non c'é verso.
C'è stato un periodo, per esempio, in cui il cavallo veniva maneggiato solo da me...quando sono stata operata l'ho fatto girare dalla signora che gestiva l'ex maneggio, é finita che sono dovuta intervenire io perché il cavallo si era piantato. Avrei potuto picchiarlo ma non avrebbe ceduto...(gli ho fatto schioccare un paio di volte la frusta addosso, ed era come se niente fosse successo) non si muoveva più, una cosa assurda. Eppure non é che la tizia gli avesse fatto chissà che
Ci sono voluti poi dei mesi a combatterci per riuscire a farlo girare alla corda...
Comunque con un cavallo spaventato dire che la frusta non serve mi pare azzardato.. Diciamo che é il cavaliere che deve avere le bolas di usarla, ma per un cavallo è un ottimo incentivo a ritrovare il coraggio
Dipende sempre da qual é la paura e che cavallo si ha sotto la sella
A volte invece si é costretti a scendere e affrontare il problema in modo diverso!
Citazione da: Ina:) - Gennaio 19, 2016, 05:31:01 PM
Ally lui non ha paura di niente...roba che posso andare a galoppare con una mietitrebbia di fianco e rimane tranquillo
Però capita che ogni tanto si impunti su qualcosa..e ha una capoccia di marmo, per cui non c'é verso.
C'è stato un periodo, per esempio, in cui il cavallo veniva maneggiato solo da me...quando sono stata operata l'ho fatto girare dalla signora che gestiva l'ex maneggio, é finita che sono dovuta intervenire io perché il cavallo si era piantato. Avrei potuto picchiarlo ma non avrebbe ceduto...(gli ho fatto schioccare un paio di volte la frusta addosso, ed era come se niente fosse successo) non si muoveva più, una cosa assurda. Eppure non é che la tizia gli avesse fatto chissà che
Ci sono voluti poi dei mesi a combatterci per riuscire a farlo girare alla corda...
Comunque con un cavallo spaventato dire che la frusta non serve mi pare azzardato.. Diciamo che é il cavaliere che deve avere le bolas di usarla, ma per un cavallo è un ottimo incentivo a ritrovare il coraggio
Dipende sempre da qual é la paura e che cavallo si ha sotto la sella
A volte invece si é costretti a scendere e affrontare il problema in modo diverso!
si scusa...sono stato frettoloso nella risposta...
dipende cosa si intende per usare la frusta :horse-wink:
Mah, la frusta si usa per accarezzare lietamente il nostro amato lallo, a volte si può anche adoperarla per fare dei saporiti grattini o per lisciare quel pelo un pò arruffato che tanto ci disturba...
Il vostro affezionatissimo - nel suo periodo cozzone - si trovò a percorrere una strada di paese in groppa ad una polledra di PSI già maneggiata in cavallerizza ma inesperta all'esterno.
La strada era tagliata - per tutta la lunghezza - da una stretta griglia in ghisa che raccoglieva le acque, che ancora scorrevano nella canaletta sottostante con un allegro fruscio.
Non avrei dovuto esser la, perché la lalla non era ferrata per l'asfalto, ma ormai c'ero, la lalla, al orribil romore, fece un elegante dietro front su due zampe e sarebbe voluta scappare a tutto gas nelle direzione opposta.
In questi casi, o si fa finta di niente e si evita la discussione andando da altra parte, oppure, si discute sapendo di avere argomenti convincenti, pur sapendo che non avrei potuto usare l'argomento convincente perché ero sull'asfalto, scelsi la seconda ipotesi.
Lavoravo la polledra da un paio di settimane e sapevo come fare per passare senza delle liete nerbate. la tranqullizzai e comincia a fare esercitii semplici che l'animala ben cognosceva avvicinandomi all'orrido loco a poco a poco...
In questi casi, l'unica cosa da non fare è scendere, fare piede a terra, perché i nostri furbissimi 4upedi in fase di squola - equivocando - si sentono premiati dalla vostra discesa e ripeteranno ostinatamente la loro difesa convinti - a ragione o torto - che sia stata la causa del "grande premio".
Esco regolarmente con i miei due cavalli. Per me non esiste " non passo, non ci vado". L' incoraggiamento ad avanzare deve essere fatto in modo graduale, è ovvio. Voce, gambe e determinazione. Se non si ottiene risposta interviene il frustino in progressione. Prima piano poi sempre più forte. Non scendo da cavallo se non in quelle situazioni in cui c'è pericolo per lui e per me, tipo un dirupo. In campagna l' obbedienza è l' ingrediente fondamentale.
Elleon non ti é mai capitato di non riuscire a farceli andare?
Io nell'episodio che ho descritto sopra, non sarei riuscita in nessun modo. Alla fine come difesa appena mettevo la gamba, o gli giravo la frusta sulla groppa, faceva il passo del gambero.
Poi nella mia situazione sarei potuta anche passare di fianco, però non accettavo che non facesse quello che dicevo io. Considerando anche che poi in una situazione in cui é necessario passare in un certo punto il cavallo deve passare e stop.
Quindi l'essere scesa è stato un errore.. riproverò senz'altro a passare da quella strada e vedremo che mi combina!
Citazione da: FedeCege - Gennaio 04, 2016, 12:00:17 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 31, 2015, 12:07:18 PM
non centra una mazza ma ho una domanda. quando giro in giro e faccio pezzi di strada, qualche volta al bordo nell'erba (dove cerco di passare per non fare l'asfalto) ci sono rifiuti vari. tra i quali a volte bottiglie i vetro e pezzi di vetro vari. ma i cavalli si tagliano? il vetro delle bottiglie, se calpestato, può bucare i piedi? finora ho calpestato un pacco di bottiglie rotte e non mi è mai successo nulla però mi sale un pò d'ansia tutte le volte e tutte le volte, appena tornati sul sentiero normale, scendo e controllo i piedi.
Il fettone in particolare è la parte più sensibile del piede, e sì, potrebbe conficcarsi un pezzo di vetro che gli farebbe davvero molto male... io evito sempre vetri o calcinacci, o qualsiasi cosa che potrebbe conficcarsi nel piede del cavallo... se vedo che l'erba in parte alla strada è "sporca" di questa roba, piuttosto cammino sull'asfalto, ritengo sia molto meglio!
Molti anni fa, mentre galoppavo su una strada collinare, lo zoccolo posteriore sinistro ha urtato una sceggia di bidet che faceva parte di un contributo di inerti che un imbecille aveva scaricato per riempire una buca.
Non avete idea di come tagli quel materiale.
Si aprì una setola
orizzontale (!!!) con fuoriuscita di sangue. Da defecarsi addosso solo a vederla, scusate l'espressione.
Abilissimo intervento del Grande Roby da Rimini: dopo la disinfezione chiuse tutto con una pezza di para fissata con Attack, con la raccomandazione di riattaccarla se si fosse staccata ("Fallo subito e non aspettare me, che sto a duecento chilometri").
Per fortuna la posizione non era altissima sulla muraglia e in tre mesi di crescita la crepa è uscita dall'unghia.
Da allora, piuttosto che passare sul rottame, pesto l'orzo o il mais.
Segreto
CitazioneCitazione da: Ina:) - Gennaio 19, 2016, 11:31:55 PM
Elleon non ti é mai capitato di non riuscire a farceli andare?
Io nell'episodio che ho descritto sopra, non sarei riuscita in nessun modo. Alla fine come difesa appena mettevo la gamba, o gli giravo la frusta sulla groppa, faceva il passo del gambero.
Poi nella mia situazione sarei potuta anche passare di fianco, però non accettavo che non facesse quello che dicevo io. Considerando anche che poi in una situazione in cui é necessario passare in un certo punto il cavallo deve passare e stop.
Mi è capitato e mi capita tutt' ora di affrontare situazioni in cui i cavalli che monto non vogliono andare. Se sono da sola la risolvo in fretta. Il cavallo ascolta me e non ha condizionamenti da altri cavalli. Se sono in gruppo, fermo tutti e finchè non la risolvo, gli altri aspettano... :icon_rolleyes: Preferisco cadere che rinunciare. Se rinuncio, la volta dopo sarà anche peggio e certi vizi diventano pericolosi in campagna. Ogni cavallo necessita di un modo diverso per affrontare le paure. Capire quale è il metodo giusto, spetta a noi. Ho due cavalli e utilizzo metodi diversi perchè sono l' opposto l' uno dall' altro.