Apro questo topic non solo ispirandomi hai topic recenti ma anche a varie discussioni nate nel tempo...
Ovviamente ci sono gli istruttori che veramente fanno pena nel loro lavoro, che seguono solo chi ha il cavallo super figo e che non curano affatto la preparazione degli allievi (questi non fanno testo)
Però mi chiedo, é colpa loro che da soli, nel tempo, hanno perso la voglia...oppure questa perdita é dovuta anche ai clienti del centro, spesso non facili da sopportare?
Per me un maneggio é un'azienda, pochi hanno abbastanza soldi da trasformare tutto in un hobby, gli istruttori campano del loro lavoro e devono soddisfare la clientela
A me é capitato anche che l'istruttore differenziasse il lavoro a seconda della persona che si trovava davanti, c'è da considerare che noi (in questo forum) siamo tutti d'accordo che un lavoro lungo e mirato all'assetto sia strettamente necessario, ma non tutti la pensano così
Quanti ragazzini mandano i genitori a lamentarsi con l'istruttore perché non li fa saltare? O perché non li fa galoppare?
Tanti, purtroppo
Se oggi in un centro qualsiasi un istruttore tenesse gli allievi un anno alla corda, sicuramente avrebbe allievi con un ottimo assetto, però il centro sarebbe praticamente vuoto
Idem per il fatto di acquistare un cavallo..
Ho notato che quando si tratta di giovani (quindi con genitori alle spalle) all'inizio viene sconsigliato l'acquisto di più che nelle persone già adulte...però se uno insiste non é che glielo si può vietare, anche perché vorrebbe dire perdere un allievo che andrebbe a pagare la pensione in un altro maneggio
Idem per quando il cavallo va male o il cavaliere non ottiene i risultati che vuole, la prima cosa che si fa é dare la colpa all'istruttore, per carità a volte può essere anche vero, però secondo me ci sarebbe da fare anche un esame di coscienza visto che il più delle volte il problema siamo noi, non l'istruttore che cerca di aiutarci da terra!
Beh, ditemi la vostra :horse-smile:
Io ho notato che la gente e' cambiata, non si ha piu pazienza e molti peccano di presunzione...quindi anche in equitazione.
Come dici giustamente tu un maneggio e' un'azienda per cui deve seguire il mercato e di conseguenza si vedono I disastri che ci sono in giro.
I peggio secondo me sono gli adulti...che non accettano un consiglio e soprattutto non accettano di sentirsi dire che non sono pronti per un cavallo.
Se invece lo dici a un genitore che il bambino non e' pronto e rischia di farsi male allora alzano le antenne e ti ascoltano...gli proponi la mezza fida etc...etc...e fai I soldi.
Difatti I maneggi che fanno I soldi con le lezioni sono I maneggi dove ci sono tanti bambini.
Dove ci sono solo adulti ci sono tante rogne.
Ina, hai assolutamente ragione come sempre ci sono i due lati.
Da un lato ci sono istruttori incapaci, con poca voglia e poca preparazione e dall'altro lato ci sono clienti troppo presuntuosi e che si credono (o la loro prole) già olimpionici dopo 5 lezioni.
E di sicuro non è facile trattare clienti stupidi per la necessità di guadagnare ma neanche è bello essere un cliente che lascia tanti soldi e ha un niente in cambio. Stranamente si trovano sempre gli istruttori e clienti sbagliati. :horse-cool:
Kimi anche lì dipende molto dalle persone e non rispecchia la mia esperienza quello che scrivi. Ci sono adulti che hanno tanta voglia di imparare per bene e almeno capiscono velocemente e certo che ci sono quelli che si vogliono solo divertire in qualche passeggiata fregandosene dal benessere del cavallo. Come ci sono bambini che pretendono molto anche oltre le loro capacità lamentandosi con i genitori che fanno troppo poco e poi ci sono genitori che sopravalutano le capacità dei loro bimbi e per falso orgoglio spingono l'istruttore die far fare cose al bimbo che neanche esso stesso vorrebbe fare.
Comunque sia credo che gli istruttori siano nel dovere, un dovere verso il benessere dell'animale, la cultura equestre e in fine anche il bene del cavaliere allievo e dovrebbero insistere un po' su certe cose. Il tutto dipende anche come vendi determinate accortezze ai clienti, solo che la maggior parte degli istruttori non sanno vendere e non sanno spiegare nel dettaglio, che li fa poco credibili.
Ragazzi io vengo da un'esperienza pessima: il maneggio dove ero io ha una scuola adulti e pony club dove ti insegnano a stare su un cavallo senza cadere al primo scarto. Il problema è che poi se vuoi iniziare a fare equitazione seriamente, seguita da istruttori un po' più qualificati devi comprare il cavallo e passare dalla parte dei proprietari. ..dico parte perché fisicamente il maneggio è diviso in due aree quella della scuola campo esterno e interno ma piuttosto piccoli e quella dei proprietari con campi grandi. E non importa se vedono che ti vuoi impegnare e magari hai abbastanza allenamento per poter montare 3 volte a settimana nei campi grandi singolarmente e vorresti/potresti anche spenddre qualcosa in più anche se non ti puoi permettere 11000 euro minimo per un cavallo o semplicemente non ti ritieni ancora pronta a gestirne uno in toto....Se non hai un cavallo tuo non ti fanno andare avanti ...sottolineo NON TI FANNO ANDARE AVANTI! Sei un cliente di serie B, devi usare cavalli di serie B, con istruttore di serie B! Che poi i cavalli per me non erano di serie B, solo un po' vecchietti, (il cuore sanguina ancora per la mia vecchiona!,,)il problema erano le lezioni che venivano date che volutamente erano di serie B...Io spero che non sia così dappertutto questa è solo la mia esperienza...
Peperina vero anche quello! Quando vuoi far gare e' implicito che tu ti debba comperare un cavallo...che se vuoi vedere e' anche giusto pero' coi dovuti modi.
Io credo che non sia corretto comunque il comportamento del tuo maneggio, si puo' iniziare a fare le gare anche coi cavalli della scuola
Io non parlo solo di preparazione a gare io parlo proprio di normale tecnica equestre....come mai fuori da quel maneggio sembravo una principiante? In questi anni davo la colpa ai cavalli diversi che montavo in vacanza prendendo lezioni sta di fatto che adesso che sono seguita da un nuovo istruttore tutti i nodi sono venuti al pettine. Non dico che l'altro non mi abbia dato niente ma semplicemente ad un certo punto mi ha lasciato andare...come se oltre non potesse/Volesse più. ..
Citazione da: Ina:) - Marzo 31, 2016, 02:03:44 PM
....però secondo me ci sarebbe da fare anche un esame di coscienza visto che il più delle volte il problema siamo noi, non l'istruttore che cerca di aiutarci da terra!
Beh, ditemi la vostra :horse-smile:
Bella discussione Ina :pollicesu:
Diciamo che non è facile accontentare tutti e campare bene con il lavoro di istruttore.
Accanto a persone seriamente motivate e predisposte ad imparare, ci sono i navigatori internettiani o i cavalieri da biblioteca, che alla terza lezione mettono già in dubbio istruttore e cavallo da scuola (e hanno il vizio di far lo stesso con il veterinario e il maniscalco, di solito).
Poi ci sono gli istruttori bravi, ma che hanno le "mani legate" dalle regole impostegli dal gestore o dai limiti dei cavalli da scuola o della struttura in cui lavorano o tutte e tre le cose. E i clienti, che spesso non vedono/non sanno, danno la colpa a lui delle proprie insoddisfazioni.
Poi...poi ci sono quei "cavalieri" che sono proprio impediti, non ce la fanno, potresti mettergli sotto il sedere il cavallo migliore del mondo, ma non cavano un ragno dal buco. Ecco, questi un esame di coscienza non se lo fanno mai, è sempre colpa degli altri; cambiano maneggio e istruttori periodicamente e stanno sempre a criticare quelli che hanno appena lasciato, lanciandosi in vere opere da leccacu....nei confronti dei nuovi gestori/istruttori...che immancabilmente ricopriranno di emme al prossimo cambio.
cercare le colpe non serve a niente, non migliora nulla.
siamo sempre soli, comunque, a questo mondo. in tutto.
Certo il mondo è bello perché è vario....o avariato. Io tendo sempre a pensare che se qualcosa a cavallo non mi viene è perché è colpa mia. Da quando ho iniziato a montare sono stata nello stesso maneggio per 7 anni. Ho dato sempre la massima fiducia al mio istruttore e gli riconosco il merito di avermi tolto tante paure e di avermi dato molta sicurezza in me stessa. Poi però ha tradito la mia fiducia perché ha prevalso il suo interesse economico. Ora, io capisco che anche loro devono campare e so perfettamente che per una come me che si portava a casa il sottosella della scuola per lavarlo, piuttosto che s'ingrassava tutti i finimenti o comprava le protezioni nuove alla cavalla, briglie, capezze oltre che medicinali e quant'altro o che rispazzava il truciolo venuto fuori nel box per non sprecando ce ne sono tanti altri che usano il cavallo come una moto e dopo il lavoro lo buttano nel box e arrivederci, che non sono puntuali coi pagamenti, che pretendono i risultati senza faticare e che pensano che l'istruttore dopo tre lezioni debba aver trasmesso loro tutto lo scibile equestre. Detto questo, tu gestore/istruttore dovresti prima di tutto avere un'etica professionale di base e poi se sei furbo dovresti capire la differenza tra un cliente e l'altro è investire in chi ci crede. Invece sai qual'è il punto? È che anche nei maneggi si cerca di vendere in fretta i cavalli ai clienti perché sono le pensioni che portano i soldi non la scuola! Pazienza se uno non è pronto per un cavallo di proprietà. .. anzi se è inesperto è meglio, se pensa di poter saltare dopo sì è no 10 lezioni benissimo lasciamoglielo credere. D'altronde a me hanno sempre detto che per vincere basta avere il cavallo giusto! Non importa che tipo di cavalieri (?!) si è. ...
Ecco il topic di Ina rispecchia la mia situazione. Io sono una ragazza che ama i cavalli, dopo la lezione sto un ora a pulire/coccolare/viziare l'equino che ho cavalcato. Penso sempre prima al benessere del cavallo, ecc.
Questo mio atteggiamento mi ha portato ad avere un'istruttrice che se ne approfitta.
Monto da 1 anno e 7 mesi esattamente, ciò non fa di me la punta di diamante della squadra olimpionica di salto ostacoli. Eppure per lei è così. Faccio il lavoro in piano sola oppure in una lezione affollata in cui un istruttore non può ovviamente seguire tutti. Perché? Se ci sono poche persone non ci guadagna molto, quindi deve sovraffollare il maneggio interno per ottenere più soldi. Neanche accennare di voler fare una lezione individuale.
Ora infatti sono veramente stufa e cambierò maneggio, perché io pago senza avere una formazione adeguata (e non sono né la prima né l'ultima ad avere questo trattamento). e anche perché nell'ultimo periodo questa istruttrice ha fatto molte cose non corrette.
Vi sembra normale portare in gara un cavallo che una mia amica ha in mezza fida (e questa non fa gare) per farlo gareggiare con una bambina della scuola? A me non sembra, e credo sia una comportamento poco professionale.
Adesso non so cosa fare, manderò mia mamma a parlare con lei, non lo so, fatto sta che ora non so dove andare e non so che fare.
Scusate lo sfogo ma è un brutto periodo
mi autocito dall'altro topic, a far da coro a Poker:
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 30, 2016, 09:45:08 AM
la realtà è che siamo soli. l'istruttore è un fornitore di servizi. chiedigli i servizi di cui hai bisogno.
buon lavoro!
Vero Luna. Domandare è lecito, rispondere è cortesia.
L'importante è non pretendere miracoli.
Nessuno è perfetto, e lo sappiamo bene tutti... come già ho detto in un altro topic il primo maneggio l'ho cambiato per una serie di motivi non proprio piacevoli, ma alla fine è quello che mi ha permesso di iniziare un percorso che fortunatamente mi ha portata dove sono ora.. Qualcosa da loro ho imparato, non molto, ma abbastanza per stare almeno in sella...
Poi ho potuto perfezionarmi con il secondo e il terzo maneggio, ed ognuno ha saputo insegnarmi meglio alcune cose e meno altre, anche in base al metodo di insegnamento... però non per questo uno è meglio dell'altro... E' stato un bene averli provati entrambi!
Quindi Shire, il mio motto è "non tutto il male vien per nuocere" e mi ci sto ritrovando spessissimo! Quindi anche se adesso sei triste e vedi le cose in modo negativo, vedrai che se riesci a cambiare maneggio ne trarrai solo vantaggi! Pure riconoscendo comunque ciò che hai imparato fino ad ora, che alla fine non sono briciole, ed hai comunque potuto coltivare il tuo sogno!
Forza e coraggio!
Era un genio: genio e sregolatezza.
Era un'ufficiale: come tale impartiva ordini, non chiedeva e pretendeva
Era un' istruttore: prendeva dei perfetti sig. nessuno (nell' equitazione) che non sapevano andare a cavallo e dopo poche settimane di addestramento li portava in percorsi da scavezzacolli
Penso che alcuni potrebbero essere scontenti, oggi, di avere Caprilli come istruttore.
Per carità, ho preso il "Sommo" come esempio, ma , è per fare un paragone.
La cosa più difficile, a tratti impossibile, è quella di conoscere se stessi, perciò facciamo quella più facile: giudicare gli altri.
(Anonimo)
Spesso diciamo di voler imparare perchè non conosciamo, ma giudichiamo chi c'insegna e sappiamo decidere dopo pochissimo se questi è alla nostra altezza.
Spesso giudichiamo il lavoro di veterinari, maniscalchi, addestratori, etc. in base alle nostre conoscenze .... aver visto 3 cavalli in due maneggi per 10 anni dà una visione molto saggia
e completa dell' operato di un professionista che ferra o visita 10 cavalli al giorno.
Un giorno fin che si preparavano i cavalli per una lezione il mio amico istruttore mi spiega di aver un problema con una cavallo e quindi se mio figlio poteva aspettare l'ora successiva.
Gli dico, ma non devi muovere la tua cavalla da carrozza, selliamola, un'ora di lezione con quella vedrai che gli passa l'idea di saper già andare a cavallo (monta da 2 anni).
Mi guarda e ridendo mi dice, erano anni che non mi succedeva, di solito i genitori mi dicono che cavallo vogliono in base al colore dei pantaloni del figlio.
Preciso che non mi riferisco a nessuno in particolare, è semplicemente un mio pensiero personale.
Ciao Gigi
Citazione da: blackhorse68 - Aprile 01, 2016, 03:32:55 PM
La cosa più difficile, a tratti impossibile, è quella di conoscere se stessi, perciò facciamo quella più facile: giudicare gli altri.
(Anonimo)
.Ciao Gigi
Questa citazione e' bellissima e tanto vera.
A volte mi e' pero' capitato che l'istruttore non vedesse I miei limiti. Anche questo e' importante perche' se si chiede all'allievo di piu di quello che puo' dare diventa tutto controproducente e alla fine l'allievo si demoralizza entrando cosi in un circolo vizioso.
Questa e' una situazione rara me ne rendo conto pero' l'ho provata su di me...
Queste sono le eccezioni che confermano la regola:
non sempre si riesce ad avere la stessa lunghezza d'onda.
Mi permetto di provocare bonariamente:
Cadi e ti fai male, l'istruttore ti rimette in sella il più presto possibile.
Tu hai paura ed è un tuo limite.
L' istruttore insite pesantemente
Dopo 6 mesi arrivi prima alle regionali.
Era giusto rispettare i tuoi limiti o, vedendo del potenziale insistere?
Per questo ci vorrebbe fiducia, uno di quei sentimenti che mettono a dura prova le relazioni tra individui.
Buon WE
bello il tuo punto di vista in effetti non ci avevo pensato.
forse a volte ci sottovalutiamo? forse a volte gli istruttori vedono qualcosa in noi che noi non vediamo.
non so, e'una linea molto molto sottile...
io non so cosa vedesse in me il mio ex istruttore (a parte un'imbranata occhialuta con tanta passione così malriposta), ma riusciva a motivarmi e a sbloccare le mie paure. e ha saputo anche lavorare il cavallo, e creare un dialogo fra noi.
grazie a lui io e il mio cavallo non siamo solo migliorati, siamo migliori.
purtroppo ci ha lasciati troppo presto e io essendo imbranata fifona sono regredita.
c'è da dire che, benché giovane, non era uno ripescato dalla piena eh, era un cavaliere e addestratore con esperienza e capacità, oltre che un istruttore che continuava a fare stage e corsi e a migliorarsi.
tanti istruttori specie di primo livello hanno preso la qualifica per il rotto della cuffia e si son fermati lì, montano poco, non fanno più corsi, stanno in campo e poco più. questo secondo me è un grosso limite.
Citazione da: blackhorse68 - Aprile 01, 2016, 04:39:44 PM
Per questo ci vorrebbe fiducia, uno di quei sentimenti che mettono a dura prova le relazioni tra individui.
Hai centrato in pieno il punto.
La fiducia é la base per me, io so che se il mio istruttore mi fa fare qualcosa é perché mi reputa in grado di farcela. Così come quando mi spiega come fare e cosa fare, Io mi fido e lo faccio, e i risultati si vedono
A volte quando leggo certe cose mi si storce il naso. Video di gente che monta malissimo e sotto scritto "non é colpa sua é colpa dell'istruttore"... Ma non é vero! Un istruttore cerca di metterti in sella al meglio, ma se sei una capra idrofoba a cavallo c'è poco da fare.
Settimana scorsa in concorso ho visto una signora con un cavallino in campo prova e continuava a farlo partire un tempo prima...l'istruttore da terra cercava in ogni modo di correggerla ma lei continuava a dire che non era colpa sua
ovviamente poi la vedi in campo gara e pensi che il suo istruttore sia un incompetente, quando in realtà é lei ad essere presuntuosa e incapacr
Poi la relazione con l'istruttore é a mio avviso anche molto più complicata di una semplice relazione di lavoro. Finisce che si proiettano su di lui tutte le ambizioni e i sogni, e quando magari succede qualcosa di non desiderato le persone se la prendono manco le avesse accoltellate alle spalle e si sentono tradite
le persone tendono a valutare se stessi da come vanno a cavallo.
settimana l'altra ho fatto il mio primo zero in 35. sono uscito dal campo che potevo dare consigli anche a beerbauum, per intenderci. se uno avesse nominato dio nei paraggi, mi sarei girato, sentendomi tirato in causa.
poi il giorno dopo 2 pali nella 35 mista piccolo gp.
e lì se avessi avuto corpi contundenti avrei ammazzato il cavallo. così, perchè si. perchè quando vado bene E' TUTTO MERITO MIO e quando vado male E' COLPA DEL CAVALLO. e comunque sia, sempre, se non sono il dio dell'equitazione è COLPA DELL'ISTRUTTORE che non è stato capace di farmi progredire quanto meriterei. perchè comunque, mi ripeto, pur essendo io una specie di genio equestre, un talento naturale, ecco, pur essendo io così forte, certe cose ho bisogno che le veda qualcuno da terra. da sopra non si vede tutto, certe cose sfuggono. dopo tutto anche ehning ha il suo tecnico. anche la leprevost. e allora? e allora se non sono ancora a saltare il gran premio roma TUTTA COLPA DELL'ISTRUTTORE (E DEL CAVALLO).
Poker ma da dove ti vengono?!? :firuu: AHAHAHAHAHAHHAAAAAA
Citazione da: Kimimela - Marzo 31, 2016, 02:28:36 PM
Io ho notato che la gente e' cambiata, non si ha piu pazienza e molti peccano di presunzione...quindi anche in equitazione.
I peggio secondo me sono gli adulti...che non accettano un consiglio e soprattutto non accettano di sentirsi dire che non sono pronti per un cavallo.
Quotone. Spesso non è colpa degli istruttori ma delle persone stesse che pensano di essere già capaci dopo pochi mesi, e questo perchè come dice kimimela, c'è una gran presunzione in giro. Poi la prima volta che si cuccano un cavallo appena un po' pretenzioso si ritrovano col culo per terra (e danno sicuramente la colpa al cavallo).
Secondo me, gli istruttori migliori sono quelli che lavorano "in proprio" e non dipendono da una scuderia. Almeno, parlo per mia esperienza. E ripeto, io ho avuto la fortuna di lavorare quasi un anno alla longe, e penso ancora quasi un altro anno prima di galoppare. (Ovvio che poi stando ferma per 9 anni l'assetto l'ho perso, ma se non avessi mai smesso penso proprio che grazie a quei due anni iniziali, sarebbe ottimo). Invece come dite voi, purtroppo oggi conta solo guadagnare e tenere i clienti, e pare che oggi per tenere i clienti bisogna far credere loro di essere dei cavalieri top, prendendoli per i fondelli. Colpa di chi? Dell'istruttore (o struttura) che mente o della gente che non accetta i giudizi negativi? Difficile dirlo.... Secondo me un buon 50/50, poi chiaro dipende da caso a caso
Citazione da: BigDream - Aprile 03, 2016, 07:57:47 AM
Secondo me, gli istruttori migliori sono quelli che lavorano "in proprio" e non dipendono da una scuderia. Almeno, parlo per mia esperienza. E ripeto, io ho avuto la fortuna di lavorare quasi un anno alla longe, e penso ancora quasi un altro anno prima di galoppare. (Ovvio che poi stando ferma per 9 anni l'assetto l'ho perso, ma se non avessi mai smesso penso proprio che grazie a quei due anni iniziali, sarebbe ottimo). Invece come dite voi, purtroppo oggi conta solo guadagnare e tenere i clienti, e pare che oggi per tenere i clienti bisogna far credere loro di essere dei cavalieri top, prendendoli per i fondelli. Colpa di chi? Dell'istruttore (o struttura) che mente o della gente che non accetta i giudizi negativi? Difficile dirlo.... Secondo me un buon 50/50, poi chiaro dipende da caso a caso
Super quotone :4pres:
Citazione da: blackhorse68 - Aprile 01, 2016, 03:32:55 PM
Era un genio: genio e sregolatezza.
Era un'ufficiale: come tale impartiva ordini, non chiedeva e pretendeva
Era un' istruttore: prendeva dei perfetti sig. nessuno (nell' equitazione) che non sapevano andare a cavallo e dopo poche settimane di addestramento li portava in percorsi da scavezzacolli
Penso che alcuni potrebbero essere scontenti, oggi, di avere Caprilli come istruttore.
Per carità, ho preso il "Sommo" come esempio, ma , è per fare un paragone.
La cosa più difficile, a tratti impossibile, è quella di conoscere se stessi, perciò facciamo quella più facile: giudicare gli altri.
(Anonimo)
Spesso diciamo di voler imparare perchè non conosciamo, ma giudichiamo chi c'insegna e sappiamo decidere dopo pochissimo se questi è alla nostra altezza.
Spesso giudichiamo il lavoro di veterinari, maniscalchi, addestratori, etc. in base alle nostre conoscenze .... aver visto 3 cavalli in due maneggi per 10 anni dà una visione molto saggia
e completa dell' operato di un professionista che ferra o visita 10 cavalli al giorno.
Un giorno fin che si preparavano i cavalli per una lezione il mio amico istruttore mi spiega di aver un problema con una cavallo e quindi se mio figlio poteva aspettare l'ora successiva.
Gli dico, ma non devi muovere la tua cavalla da carrozza, selliamola, un'ora di lezione con quella vedrai che gli passa l'idea di saper già andare a cavallo (monta da 2 anni).
Mi guarda e ridendo mi dice, erano anni che non mi succedeva, di solito i genitori mi dicono che cavallo vogliono in base al colore dei pantaloni del figlio.
Preciso che non mi riferisco a nessuno in particolare, è semplicemente un mio pensiero personale.
Ciao Gigi
:perfect:
Secondo me molti più che un bravo istruttore cercano uno psicologo, o un buon amico.
I centri che hanno più allievi non hanno per forza l'istruttore migliore di tutti, ma hanno quello che sa parlare meglio con le persone, che sa come prenderle, che non ti dirà mai che fai schifo a montare, che ti lascerà nel tuo brodo senza scomporsi quando gli dici che il tuo santo cavallo 22enne è pericoloso e via dicendo.
Se noi ricercassimo in un istruttore soltanto qualità tecniche e pedagogiche, e non riponessimo in lui aspettative, speranze e sogni, sarebbe tutto più semplice.
ok discorso serio...
io odio gli istruttori che non montano sul cavallo.
quando un istruttore mi dice qualcosa di tecnico che non mi riesce di fare, gli chiedo sempre di farmelo vedere, adesso, su quel cavallo. Perchè non con tutti i cavalli puoi fare tutto. A volte, semplicemente, con quel cavallo, la data cosa X non la puoi fare così come ti viene richiesta. Mettiamo che ho una linea 4 tempi. Mi dice "vieni con poco contatto, devi sentire appena appena la bocca". Poi io vengo e magari sono lì che maciullo/trituro palato bocca barre commensure labiali, tutto. Ci riprovo, va sempre uguale. Io scendo e ti dico: "oh io se lascio tutto faccio 3 tempi, fammi vedere come fai CON QUESTO CAVALLO che devo capire come arrivarci anche io".
almeno vedo. se riesce, vedo come fa. in genere mi accorgo subito dove io faccio diverso. e quindi apprendo piu in fretta (vedere una cosa da fuori, vedere come si fa, per me velocizza moltissimo l'apprendimento). se non riesce, studiamo insieme una strategia per mettere in condizione quel cavallo, col tempo, di farcela. o magari no, magari concludiamo che il cavallo è così e che ce lo teniamo così. non c'è una regola.
però se l'istruttore non sale e non mi fa vedere E' TUTTO CHIACCHERE E DISTINTIVO!!!!
Citazione da: PokerFace - Aprile 04, 2016, 10:44:36 AM
ok discorso serio...
io odio gli istruttori che non montano sul cavallo.
quando un istruttore mi dice qualcosa di tecnico che non mi riesce di fare, gli chiedo sempre di farmelo vedere, adesso, su quel cavallo. Perchè non con tutti i cavalli puoi fare tutto. A volte, semplicemente, con quel cavallo, la data cosa X non la puoi fare così come ti viene richiesta. Mettiamo che ho una linea 4 tempi. Mi dice "vieni con poco contatto, devi sentire appena appena la bocca". Poi io vengo e magari sono lì che maciullo/trituro palato bocca barre commensure labiali, tutto. Ci riprovo, va sempre uguale. Io scendo e ti dico: "oh io se lascio tutto faccio 3 tempi, fammi vedere come fai CON QUESTO CAVALLO che devo capire come arrivarci anche io".
almeno vedo. se riesce, vedo come fa. in genere mi accorgo subito dove io faccio diverso. e quindi apprendo piu in fretta (vedere una cosa da fuori, vedere come si fa, per me velocizza moltissimo l'apprendimento). se non riesce, studiamo insieme una strategia per mettere in condizione quel cavallo, col tempo, di farcela. o magari no, magari concludiamo che il cavallo è così e che ce lo teniamo così. non c'è una regola.
però se l'istruttore non sale e non mi fa vedere E' TUTTO CHIACCHERE E DISTINTIVO!!!!
Quotone! Sono pienamente d'accordo.
Anche io, d'accordissimo. Poi c'è anche la questione di feeling.. come in tutte le cose, ci dev'essere un buon rapporto, ci dev'essere fiducia-rispetto reciproco, e comunque secondo me l'istruttore DEVE credere in te ma al tempo stesso essere SINCERO sul modo in cui monti e correggere gli errori e via dicendo.
Citazione da: BigDream - Aprile 04, 2016, 11:18:11 AM
Anche io, d'accordissimo. Poi c'è anche la questione di feeling.. come in tutte le cose, ci dev'essere un buon rapporto, ci dev'essere fiducia-rispetto reciproco, e comunque secondo me l'istruttore DEVE credere in te ma al tempo stesso essere SINCERO sul modo in cui monti e correggere gli errori e via dicendo.
non penso ci voglia feeling, non dobbiamo guardare al mentore come ad un ipotetico amicone.
Il mentore è il mentore, quello che mette a disposizione agli altri il suo sapere.
Gli altri, dovrebbero cercare, in qualsiasi caso di "raccogliere" quanto seminato.
Se poi il mentore è anche bravo a spiegare, gentile etc., niente di meglio.
Ma, almeno per il sottoscritto, non obbligatorio.
Se io voglio evolvere, in qualsiasi campo, cerco di approfondire la materia, cerco chi può darmi il miglior contributo, indipendentemente dal luogo e dal metodo.
Serve per il mio accrescimento e , a volte, anche la durezza ha il suo perchè.
Diverso se il mentore è uno che non sa spiegare perchè non sa le cose.
E se il mentore è un genio ma non sa spiegarle vuol dire che non è un buon mentore e a parte l'ammirazione non dovrebbe aver altro.
Questa dovrebbe essere la filosofia, i mentore "dona" ai suoi discepoli il sapere.
Il mentore sa di essere "superiore" e il discepolo "inferiore", poi, quando il mentore sarà soddisfatto eleverà il discepolo.
Che complica il tutto sono come sempre i soldi:
Il mentore si trasforma in' istruttore
io pago un' istruttore per farmi crescere, pagando pretendo di essere trattato bene, pagando, l' istruttore diventa di fatto un mio fornitore e come recita il proverbio:
il cliente ha sempre ragione.
Molti istruttori l' hanno capito, il cliente non vuol avere torto (certo, il tuo cavallo da 20000€ non può essere storto), se paga deve sentirsi valorizzato (accidenti, sei mesi fa non avevi mai visto un cavallo e adesso salti le crocette), in crescita ( caspita, non ho mai avuto allievi con un talento come il tuo) e consapevole dei propri risultati (vedi, ti sei impegnato e al sociale sei arrivato primo).
Vorrei vedere la reazione di molti genitori se l' istruttore competente gli dice: guardi, suo figlio, anche con un cavallo da 1.000.000 di euro e un'istruttore più bravo del sottoscritto rischia di farsi male e non ne vale la pena.
Buona serata
Gigi
Citazione da: blackhorse68 - Aprile 04, 2016, 03:29:51 PM
Che complica il tutto sono come sempre i soldi:
Il mentore si trasforma in' istruttore
io pago un' istruttore per farmi crescere, pagando pretendo di essere trattato bene, pagando, l' istruttore diventa di fatto un mio fornitore e come recita il proverbio:
il cliente ha sempre ragione.
Molti istruttori l' hanno capito, il cliente non vuol avere torto (certo, il tuo cavallo da 20000€ non può essere storto), se paga deve sentirsi valorizzato (accidenti, sei mesi fa non avevi mai visto un cavallo e adesso salti le crocette), in crescita ( caspita, non ho mai avuto allievi con un talento come il tuo) e consapevole dei propri risultati (vedi, ti sei impegnato e al sociale sei arrivato primo).
Vorrei vedere la reazione di molti genitori se l' istruttore competente gli dice: guardi, suo figlio, anche con un cavallo da 1.000.000 di euro e un'istruttore più bravo del sottoscritto rischia di farsi male e non ne vale la pena.
questo è esattamente quello che ho detto anch'io in un post precedente.
Invece per la questione del feeling, penso sia molto personale, dipende dal carattere della persona e anche dal suo livello. Io non potrei trovarmi bene con una persona che non mi piace, o se sento che io non piaccio a lui (vedi caso di Zazolino in un altro topic). Se non avessi altra scelta ok, me lo farei andare bene, ma secondo me è importante sentire che l'istruttore crede in te, e che comunque ti correggerà quando serve, che srà sincero con te. Ovvero, scarterei tutti quegli istruttori appena mezionati che non ti diranno mai "stai sbagliando, stai montando male, non stai facendo la cosa correttamente", così come scarterei quelli che ogni tre secondi ti demoralizzano (e ovviamente, inutile citarlo, quelli che ritengo incapaci o comunque non abbastanza competenti). Ma questo perché io sono così di carattere. Probabilmente altre persone danno più importanza ad altri aspetti, tipo alle competenze dell'istruttore e non al suo carattere / modo di esprimersi.
Citazioneo se sento che io non piaccio a lui (vedi caso di Zazolino in un altro topic).
per quanto mi riguarda io non credo tanto di non piacere piuttosto di essere troppo remissiva nei suoi confronti. non sono una rompina e faccio quello che mi dice di fare. quindi sono una allieva molto comoda, penso che dal basso della mia poca esperienza non mi posso permettere di fare osservazioni su come facciamo lezione. anche per le mie cadute mi ribadisce sempre che la colpa è solo mia che non so stare in sella. non contesto questo fatto, ma credo che si possa impostare il lavoro su di me e sul cavallo (che si spaventa per qualsiasi cosa) su diversi fronti.
Non intendevo che tu non piaci a lui, avrò espresso male la frase scusami, intendevo la situazione generale tra te e l'istruttore, ovvero, anche sulla base di quanto mi hai scritto in MP, non mi sembra sia un rapporto molto positivo (poi puoi contraddirmi, io mi baso su quel che scrivi). Tu sicuramente hai molto da imparare e quindi in parte è "colpa" del tuo assetto che non ti permette di stare in sella, ma come ti ho già detto diverse volte e continuo a ribadire, lui ha le sue colpe perché se tu continui a cadere significa che c'è stato qualcosa di sbagliato anche da parte sua, che possa esser stato fare esercizi a cui tu non eri sufficientemente preparata, aver troppa fretta, comunque un consiglio mal espresso riguardo all'acquisto del cavallo... insomma due domande se le dovrebbe fare anche lui come istruttore, e se tu non hai il coraggio di parlargliene significa proprio che non avete quel feeling di cui, appunto, parlato nel post precedente, che per me è comunque molto importante. Ovviamente rimane un parere personale, siamo tutti diversi.
Citazione da: zazolino73 - Aprile 04, 2016, 04:32:53 PM
ma credo che si possa impostare il lavoro su di me e sul cavallo (che si spaventa per qualsiasi cosa) su diversi fronti.
se il cavallo e' sull'occhio c'e' poco e niente da fare se non controllarlo con l'assetto.
ma scusa ma perche' non cambi cavallo?
Giusto il discorso di Blackhorse ma condivido anche quello che dice BigDream.
Io ho vissuto una situazione simile.
Nel mio ex maneggio c'era un'istruttrice considerata molto brava e magari lo era davvero, è stata una delle pioniere del dress in Italia, istruttrice Fise 3° livello, ha portato allievi fino agli Europei ecc. ecc.
Però mi ha distrutto.
Non sto a raccontare tutta la storia che molti di voi conoscono benissimo, comunque io non capivo quello che lei spiegava, lei si spazientiva immediatamente, era sempre nervosa, spesso al limite dell'offensivo, montava benissimo la mia cavalla che con lei faceva veramente tutto ma poi quando la montavo io la cavalla era parecchio su di giri e, per il mio livello, ingestibile; insomma quando me ne sono andata ero convinta di essere un' impedita, negata per l'equitazione e di aver comprato una cavalla di gran lunga troppo difficile per me.
Adesso sono seguita da una mia amica istruttrice (che ho conosciuto nel mio ex maneggio dove lavorava prima) e le cose, nel giro di pochi mesi, sono radicalmente cambiate.
Io ho assoluta fiducia in lei, so che non mi dice le cose per farmi contenta e, quando occorre, non manca di correggermi e di farmi notare i miei errori ma non mi fa mai sentire una cretina, se non capisco si ingegna in mille modi per spiegarmi, farmi sentire le sensazioni giuste ecc.
Insomma l'ex istruttrice forse era tecnicamente superiore però il suo modo di trasmettere le conoscenze era decisamente meno efficace della mia attuale istruttrice.
Quindi, secondo me, oltre alle indispensabili competenze tecniche, è importante anche saperle trasmettere efficacemente e saper "prendere" gli allievi per il giusto verso.
cribbius, l'ha appena presto sto ciuchino, falle almeno provare!!!
magari tra un paio di mesi sarà tutto fantastico. non è sicuro, ma perchè non provare? almeno per un pò...
(sto diventando un inguaribile romantico....)
per quanto riguarda gli istruttori, io ne ho avuto uno che mi faceva sentire una caccola. una puzzolente, putrefatta, vomitevole caccola. finivo le lezioni che volevo suicidarmi col nettapiedi. impiccarmi con le redini. annegarmi nella beverina................
però ho presto trovato la soluzione. dopo 5 giorni di cazziatoni, il sabato montavo durante la lezione delle 16:00 in mezzo alle ragazzine.... montavo, bello come il sole, gambe d'acciaio, senza paura, sguardo da gladiatore (d'estate facevo ache ballare i pettorali, come The Rock)... montavo in mezzo ai loro sguardi adoranti e galoppavo magnifico come un dio greco mentre loro trottavano (male) sulla pista, controllando goffamente il diagonale.
lì guarivo tutte le ferite alla mia autostima lesa dall'istruttore bastardo criticone.
poi con l'età non me ne è importato più nulla di quello che la gente pensava di me, ivi compresi gli istruttori.
ho imparato a non lasciare che il giudizio degli altri influenzasse il mio benessere e la mia serenità.
si ok, li ascolto (va beh... la mia capacità di concentrazione è scarsa, se uno parla più di 2 minuti mi si spegne il cervello) però son solo opinioni. io preferisco sempre i fatti, ecco perchè preferisco avere suggerimenti dai cavalieri che dagli istruttori. e preferisco guardare la gente che fa piuttosto che ascoltare la gente che spiega.
non so voi ma io imparo guardando.
Beh milla secondo me nel tuo caso l'istruttrice non è stata brava, perchè non ha solo sbagliato i modi, ma la comunicazione non ha proprio funzionato (tu dici che non capivi). Se fosse stata solo una nervosa di carattere ma ti avesse fatta progredire non sarebbe andata bene?
Io concordo con blackhorse, l'istruttore non è in campo per confortarmi, ma per migliorarmi. Il come (purchè sia efficace) per me è secondario.
diciamocelo, per il nostro livello (intendo la maggioranza degli amatori) non serve un supertecnico di livello olimpionico.
serve uno che sappia un minimo montare (perché come dice poker mi devi far vedere come si fa), che sappia spiegare le cose in maniera comprensibile, e che abbia una certa capacità di ascolto dell'allievo.
nel caso di zazolino certamente (ma forse anche di milla) manca quest'ultima. dire a un principiante cadi per colpa tua che non sai stare in sella è sciocco oltre che demotivante. è certamente vero che l'assetto di zazolino non è (ancora) all'altezza del suo cavallo ma è compito dell'istruttore farla progredire. e se è un istruttore di medio livello (non è che si pretende.. boh, Karl in persona, basta uno che faccia il suo mestiere) saprà anche come fare e che esercizi farle fare... e se non ci arriva da sé a capirlo, sta a zazolino chiedere e pretendere di essere ascoltata e aiutata.
poi un istruttore non dev'essere respingente. ho capito che i principianti, o gli scarponi come me, sono una palla mostruosa, ma se tu hai deciso di fare l'istruttore non è che puoi regolarmente spazientirti o incavolarti o buttarla sempre in corner. bisogna che cerchi di prendere le persone per il loro verso, non basta dare ordini e istruzioni fai così fai cosà e stop.
se le persone non capiscono cosa succede e perché succede, difficilmente progrediscono.
ma per questo, oltre ad avere esperienza come cavaliere, l'istruttore "ideale" beneficia molto dall'avere anche esperienza di addestramento. perché se l'istruttore sa addestrare un cavallo, sa anche come "addestrare" un allievo (perché i meccanismi alla fine non sono così diversi).
Non ci penso neanche a cambiare il cavallo dopo un mese!! Sarò un principiante ma almeno ci devo provare! Oggi ho chiesto un parere a un altro istruttore (donna) e mi ha consigliato di andare avanti con lui perché sul fatto che sia così reattivo si può lavorare (muovendolo alla corda, portandolo al paddock, passando tempo con lui). Le ho proposto anche di andare nel suo maneggio una volta alla settimana per montare altri cavalli ma mi ha detto che sarebbe un errore. Mi devo concentrare sul mio cavallo. Le premesse ci sono. Devo anche imparare e chiedere di più al mio istruttore in termini di spiegazioni sul lavoro che fa con il cavallo quando io non ci sono. Come persona, per quel poco che lo conosco, è un ragazzo (28 anni) con molte aspirazioni e pochi risultati concreti, un po' frustrato a volte che quando inquadra un allievo dal suo punto di vista difficilmente cerca di vedere altre qualità o altre prospettive del problema (io non so stare in sella, il cavallo è bravo, punto).
A me piace l'istruttore che osserva e riferisce i difetti.
Nell'ultimo periodo sto sviluppando un'autocriticità assurda, e persino la mia istruttrice ha cambiato atteggiamento. Ha cominciato a darmi quelli che lei chiama dati (consigli) e quando sbaglio qualcosa mi dice "trova la chiave" e mi osserva, mentre io mi scervello nel tentativo di capire che cosa sbaglio. Ora mi trovo meglio così e secondo me potrebbe anche essere un buon metodo.
Citazione da: zazolino73 - Aprile 04, 2016, 08:32:21 PM
.... quando inquadra un allievo dal suo punto di vista difficilmente cerca di vedere altre qualità o altre prospettive del problema (io non so stare in sella, il cavallo è bravo, punto).
Mmmm... molto male...
Quindi secondo lui devi continuare a cadere finché magicamente, un giorno non cadi più?
Io proverei a fare qualche lezione con l'altra istruttrice per vedere che metodo usa, nel frattempo chiederei all'attuale istruttore di farmi fare delle lezioni specifiche per migliorare il mio assetto in sella, vedrei cosa mi dice e tirerei le somme. Visto che sono io (principiante) ad evidenziare un problema che tu (istruttore) dovresti aver già capito, ti dò una chance, ma se poi continui a non filarmi...
Ti consiglio anche di fare lezione da sola senza pensare a crocette e salti vari. A me capita pochissime volte di fare lezione con altri e al massimo il mio istruttore vuole lavorare con 3 cavalieri, credimi avere l'istruttore solo per te fa la differenza. A fine lezione sentirai dei muscoli che non pensavi di avere e i progressi saranno più rapidi!
Io ho passato un periodo l'anno scorso, nel vecchio maneggio, con il vecchio istruttore in cui avevo perso completamente la fiducia in me, oltre ad aver acquisito difetti di assetto non indifferenti
Però la colpa non é sua, il suo modo di porsi per me non andava bene, perché io ho bisogno di sapere anche se sto facendo bene, non solo quando sbaglio
Per il resto, purtroppo lui tante cose mentre io ero in sella non le vedeva, ma erano anche difficili da vedere perché io e il cavallo ci compensavamo al punto da risultare più o meno corretti a vedersi, quando invece entrambi avevamo grossi problemi
Io però non avevo nessuna soddisfazione a fare la figa con le imbranate che montavano i cavalli della scuola. 😂😂 ma nemmeno fossero stati maschi l'avrei avuta, ho l'insano vizio di confrontarmi sempre con chi so essere molto più forte di me eheh
Zazolino secondo me se tu per prima consideri il tuo istruttore un "frustrato che non cambia mai idea" non riuscirai né a migliorare, né ad accettare quello che lui ti dice, perché non hai fiducia...se anche l'istruttrice dell'altro maneggio ti ha detto di nom cambiate vuol dire che questo tizio proprio sprovveduto non é.
Avere il cavallo non é stato come te lo aspettavi? Bene, prova a chiedere esplicitamente all'istruttore se ci sono esercizi per migliorare l'assetto e per fare in modo che tu riesca a stare in sella nel caso succeda qualcosa.
Però non ti aspettare che da un giorno all'altro cambi tutto, sono cose che si apprendono dopo anni, e all'inizio é più o meno uguale per tutti i l lavoro che si svolge : passo, trotto, figure di maneggio e un pochino di galoppo sulla pista.
Anche perché cosa si può chiedere di più ad un principiante se almeno le cose basilari non sono state apprese? Si rischia solo di avere persone tutte appese alla bocca o perennemente per terra, quindi a mio avviso prima di pensare a potenziare l'assetto é meglio almeno dare un impostazione e mettere la gente in sella : ecco perché esistono i cavalli da scuola, tanto buoni bravi e pazienti...
Sulle altre prospettiva...Che tu non sia tanto salda sella, non te la prendere, ma un po' avrà anche ragione, altrimenti non cadresti. Per il cavallo, bisognerebbe vedere veramente che tipo di reazioni ha.
In ogni caso, tu sei cliente pagante, quindi se vuoi che il cavallo venga messo fuori basta chiedere!
CitazioneZazolino secondo me se tu per prima consideri il tuo istruttore un "frustrato che non cambia mai idea" non riuscirai né a migliorare, né ad accettare quello che lui ti dice, perché non hai fiducia...se anche l'istruttrice dell'altro maneggio ti ha detto di non cambiate vuol dire che questo tizio proprio sprovveduto non é.
non considero l'istruttore impreparato, sono io che devo pretendere più attenzione. ho consultato l'altra istruttrice perchè per caso ho avuto il suo contatto e mi sono sentito di chiedere un parere.
Lei, comunque, mi ha consigliato (contro il suo interesse) di non montare altri cavalli, ma di concentrarmi a trovare l'intesa con il mio.
nel frattempo ho sentito anche la ragazza che montava il mio cavallo prima che lo comprassi e mi ha confermato che è sempre stato molto bravo, che ha un po' paura dei cani (effettivamente nel mio maneggio ne gira qualcuno e nella casa vicino ce ne sono alcuni che spesso abbaiano). è un cavallo che è stato sempre abituato a lavorare e non deve stare troppo fermo.
Citazione da: Ina:) - Aprile 04, 2016, 11:01:28 PM
... perché io ho bisogno di sapere anche se sto facendo bene, non solo quando sbaglio...
E' veramente strano che questo fondamentale concetto non sia applicato ad ogni forma di istruzione - umana ed equina. Il "rinforzo" è essenziale, dovrebbe essere lo strumento principale. Invece.... c'è l'idea che per imparare sia più importante la punizione.
Il problema è generale: basta vedere la nostra educazione di cittadini al rispetto delle norme. La violazione delle norme comporta una sanzione; il loro rispetto, non comporta nessun "rinforzo", nessun "premio", se non eccezionalmente. E' difficile cambiare mentalità.
Citazione da: AnnaQ - Aprile 04, 2016, 05:50:06 PM
Io concordo con blackhorse, l'istruttore non è in campo per confortarmi, ma per migliorarmi. Il come (purchè sia efficace) per me è secondario.
Però per poterci migliorare significa che appunto, il loro metodo con noi
funziona, quindi se io mi sento uno schifo perché l'istruttore mi ci fa sentire, di conseguenza il mio ego scende sottoterra, non vedo come potrei migliorare. Al tempo stesso ovviamente, se l'istruttore continua a dirmi "bravissima, perfetto" anche se in realtà sto facendo schifo, anche quello non va bene.
Quindi dico, ci dev'essere una giusta via di mezzo. Una persona che corregge quel che c'è da correggere, ma al tempo stesso che ci dia fiducia, che creda in noi. Come in qualunque altro campo, nella vita in generale. Un mentore non può non credere in te e in quello che fai e nei tuoi mezzi, altrimenti automaticamente non puoi migliorare. Io la penso così. Poi, sono la prima che ha avuto istruttori str**issimi, con caratteri improponibili, e mi hanno comunque fatta migliorare tanto, ma perché io sentivo che comunque, nonostante tutto, credevano in me
veramente, anche se sul momento mi dicevano magari "stai montando malissimo! cos'è quella roba?" ecc ecc
Citazione da: zazolino73 - Aprile 04, 2016, 08:32:21 PM
è un ragazzo (28 anni) con molte aspirazioni e pochi risultati concreti, un po' frustrato a volte che quando inquadra un allievo dal suo punto di vista difficilmente cerca di vedere altre qualità o altre prospettive del problema (io non so stare in sella, il cavallo è bravo, punto).
se 73 è il tuo anno di nascita
e lui ha 28 anni
direi che come minimo bisognerebbe che fosse un po' più gentile con una signora più grande di lui. questa è educazione, prima di tutto.
ciò non vuol dire che ti deve dire sempre "brava bene", ma che sia COSTRUTTIVO anche nelle critiche.
e poi certo, come t'abbiamo già detto tu fatti intendere: chiedigli di farti lezioni personalizzate sulle base delle tue esigenze.
le sue frustrazioni non ti riguardano.
Citazione da: BigDream - Aprile 05, 2016, 09:25:55 AM
Citazione da: AnnaQ - Aprile 04, 2016, 05:50:06 PM
Io concordo con blackhorse, l'istruttore non è in campo per confortarmi, ma per migliorarmi. Il come (purchè sia efficace) per me è secondario.
Però per poterci migliorare significa che appunto, il loro metodo con noi funziona, quindi se io mi sento uno schifo perché l'istruttore mi ci fa sentire, di conseguenza il mio ego scende sottoterra, non vedo come potrei migliorare. Al tempo stesso ovviamente, se l'istruttore continua a dirmi "bravissima, perfetto" anche se in realtà sto facendo schifo, anche quello non va bene.
Quindi dico, ci dev'essere una giusta via di mezzo. Una persona che corregge quel che c'è da correggere, ma al tempo stesso che ci dia fiducia, che creda in noi. Come in qualunque altro campo, nella vita in generale. Un mentore non può non credere in te e in quello che fai e nei tuoi mezzi, altrimenti automaticamente non puoi migliorare. Io la penso così. Poi, sono la prima che ha avuto istruttori str**issimi, con caratteri improponibili, e mi hanno comunque fatta migliorare tanto, ma perché io sentivo che comunque, nonostante tutto, credevano in me veramente, anche se sul momento mi dicevano magari "stai montando malissimo! cos'è quella roba?" ecc ecc
Sono d'accordo, anche per me è essenziale avere feeling.. se non c'è, è dura avere fiducia, che abbiamo visto essere l'elemento più importante perchè il rapporto istruttore/allievo funzioni...
Un'istruttore che sbraita, che si spazientisce, o che comunque non riesce a capirmi e fa fare sempre gli stessi esercizi indipendentemente dal binomio, non farebbe per me... in un attimo sarei col morale sottoterra... e milgiorare in quello stato sarebbe impossibile!
Anch'io ho bisogno di gente che mi sproni ad andare avanti e che certamente corregga i miei errori, ma allo stesso tempo che mi dica anche cosa faccio bene e dove sono migliorata...
Mi ripeto, ma secondo me anche il metodo fa la differenza. Una persona magari apprende meglio con un metodo rispetto ad altri... e qui dev'essere appunto l'istruttore che deve saper (e quindi avere le competenze tecniche) adattare il metodo all'allievo, o addirittura al binomio..
Una domanda sciocca a chi ha fatto qualche corso per istruttori.
Ho visto dispense di tecnica equestre, ippologia, mascalcia; ho sentito di verifiche e approfondimenti di tecnica, salto, di curriculum agonistico ecc; ma avete notizia se nei corsi per istruttori si insegna la teoria e la pratica dell'insegnamento agli allievi, la "didattica equestre"? Per farlo, e per farlo in pratica oltre che in teoria, ci vorrebbero dei principianti volontari partecipanti (aggratis ovvio :horse-wink:) ai corsi per istruttori, non no ho mai sentito parlare.
comunque è sempre fondamentale, oltre al fatto che l'istruttore deve avere le necessarie competenze tecniche, personalizzare l'insegnamento. la cosa migliore sono sempre le lezioni individuali. non sono utili le lezioni di due/tre persone nelle quali si mettono insieme i bambini con gli adulti. almeno andrebbero abbinati soggetti di età simile solo per il fatto che un bambino di 8 anni e un adulto di 40 hanno una visione diversa dell'attività che svolgono, al di là della bravura o delle capacità di apprendimento. un bambino magari apprende di più e più in fretta, ma un adulto ha bisogno di una attenzione diversa, proprio come approccio all'insegnamento, non servono solo le indicazioni di fare una cosa ma anche dare una logica al lavoro.
La cosa fondamentale durante l'insegnamento e' mettere allievi piu o meno dello stesso livello e non troppi alla volta in modo tale da far fare esercizi individuali mentre gli altri vengono richiamati in centro campo: questo e' utile non solo perche' fai l'esercizio da solo ma anche perche' poi guardi I compagni fare lo stesso esercizio e senti le correzioni dell'istruttore.
Ci sono ragazzini di 10 anni che sono molto avanti non potrebberoi mai montare con gente di 30 principante.
Non conta l'eta ma il livello.
Poi solitamente non si mettono I pony assieme ai cavalli ecco perche' non ho mai visto lezioni miste con bimbi e adulti.
Citazione da: alex - Aprile 05, 2016, 03:20:16 PM
Una domanda sciocca a chi ha fatto qualche corso per istruttori.
Ho visto dispense di tecnica equestre, ippologia, mascalcia; ho sentito di verifiche e approfondimenti di tecnica, salto, di curriculum agonistico ecc; ma avete notizia se nei corsi per istruttori si insegna la teoria e la pratica dell'insegnamento agli allievi, la "didattica equestre"? Per farlo, e per farlo in pratica oltre che in teoria, ci vorrebbero dei principianti volontari partecipanti (aggratis ovvio :horse-wink:) ai corsi per istruttori, non no ho mai sentito parlare.
Per quel che so io la fise, settore reining, si. Ti fanno fare delle " lezioni tipo". Di solito si e' a coppie e a turno uno da l' allievo e l' altro l' istruttore.
Fanno eccezione i titoli conseguiti per meriti sportivi. Ma non sono poi tante le persone diventare istruttori per aver conwuistato una,medaglia ai weg. E, personalmente,vdidattica o no, uno che prende un puledro e lo porta a brillare ai mondiali ha parecchie cose da insegnare. Pazienza se il modo non e' il massimo :firuu:
Ovviamente parlo della FISE settore monta all'inglese, quella più comunemente chiamata "sportiva". Non sottovaluterei, comunque, la enorme differenza che c'è fra sapere, saper fare, saper far fare. Se uno sa o sa fare moltissime cose, e potenzialmente avrebbe molto da insegnarmi, ma non lo sa fare......
Lo so.
Pero' , per il poco che ho visto io, chi ha raggounto certi livelli di conoscenza, ha due grandi punti a suo favore: il primo e' che capisce il cavallo, perche' fa cosi' , come correggere il " problema" ( che poi in genere e' l' allievo/ proprietario).
A me tutti han sempre detto che sono troppo delicata. Ho montato un cavallo per un mesetto, faceva un sacco di storie per galoppare. Io ero tentata di dargli due sgambate. Quello bravo mi fa" non parte perche' ci metti troppa gamba, fa cosi' e cosi". Tempo tre giorni l' equino partiva senza fiatare. E il problema ce l' aveva da sempre.
Secondo punto: magari ti sanno trasmettere un decimo di quello che sanno. Ma e' comunque tantissimo. Di solito il contrario di quel che si insegna di routine.
Io sono tiepida riguardo ai risultati sportivi raggiunti con cavalli gia' fatti ( ho fatto lezione con un.istruttore so terzo livellofise che non mi ha entusiasmato) ma uno che raggiunge i risultati con puledro domato e addestrato da se' di cose ne sa taaaante.
yessssss al corso istruttori ci sono i moduli teorici di pedagogia e psicologia e pure le tesine da fare.
e ovviamente c'è la parte pratica degli stessi in cui ti fanno fare lezione al centro campo. uno monta, un candidato fa lezione (affiancato dal docente) e gli altri guardano. poi si alternano chiaramente.
Mi piacerebbe leggere il materiale didattico per i corsi. E' disponibile online?
Mi limito a dire la mia sul titolo del topic ... Non si può parlare di colpa. Alla fine ognuno è fatto a modo suo, se non ci si capisce, se l'istruttore non riesce a trasmetterci gli insegnamenti (e non perchè non ne abbia voglia o non ci provi), non funziona e conviene cambiare, ma non condannando l'istruttore in questione. Poi potrei aprire una parentesi sugli istruttori che in realtà fanno anche i commercianti, quelli per me sono davvero TROPPO comuni e li vedo in negativo. Non dico che sia sbagliato offrire consulenze sull'acquisto del cavallo ed essere retribuiti per questo (ma la responsabilità ce la si prende nel bene e nel male a questo punto), ma non dovrebbe essere la principale aspirazione dell'istruttore.
La vedo come la maggior parte qua, l'istruttore non è pagato per far sentire l'allievo un cretino proprio perché così non progredirà mai.
La critica costruttiva e l'offesa sono due cose diverse ma sembra che per tante persone, istruttori inclusi, sia la stessa cosa.
Per far progredire l'allievo bisogna analizzare insieme a lui/ lei i problemi ed errori esistenti e come risolverli. Poi è ovvio che l'istruttore fa notare gli errori, ma senza alcun giudizio e in modo educato. Non è poi così difficile, o?
E ugualmente bisogna notare quando l'allievo ha fatto bene, perché solo così ricorderà la prossima volta.
Poi secondo me l'istruttore non solo deve sapere montare, domare/ addestrare, di psicologia equina ed umana ma anche dell'anatomia e biomeccanica umana. Tanti problemi in sella derivano da problemi fisici.
Potrei fare un esempio con un professore avuto alle superiori tanto tempo fa... Insegnava disegno tecnico all'istituto per geometri era qualcosa di inumano faceva fare le assonometrie di solidi incastrati (cono cilindro e sfera ... pensa quante ellissi e parabole uscivano fuori ... non c'era Autocad e tutti i punti di contatto se venivano più marcati lui li correggeva con il pennarello rosso (tutto da rifare) quando andavi bene prendevi 2, 2 1/2, al 4 facevi i salti di gioia... e nessuno si lamentava tutti zitti e lavorare... Insegnava ancora dopo quasi 30 anni quando l'ho rivisto e gli ho chiesto se dava ancora gli stessi voti.... Mi ha risposto " sono tutti gag.......otto e non voglio che qualcuno si butti dalla finestra per un mio voto, ma non sapranno mai disegnare o affrontare le difficoltà".... Come il professore anche l'istruttore forse non ha tutte le colpe. E non è sempre tutta sua... Se uno non è portato per andare a cavallo, deve capirlo da solo..... O no? :occasion14:
CitazionePoi potrei aprire una parentesi sugli istruttori che in realtà fanno anche i commercianti, quelli per me sono davvero TROPPO comuni e li vedo in negativo. Non dico che sia sbagliato offrire consulenze sull'acquisto del cavallo ed essere retribuiti per questo (ma la responsabilità ce la si prende nel bene e nel male a questo punto), ma non dovrebbe essere la principale aspirazione dell'istruttore.
sono pienamente d'accordo con aDy_90. occorre un giusto equilibrio tra attività professionali. Il problema è sempre nel tipo di "merce" di cui si tratta e cioè la smisurata PASSIONE che l'allievo, di solito, ha per lo sport di cui parliamo ma, soprattutto, per l'animale che è il grande protagonista. Non ci sogneremmo mai di chiedere consiglio per l'acquisto di una macchina all'istruttore di scuola guida!!!!!!!!!!!!!!!!
Una risposta breve alla domanda iniziale del topic. Secondo me l'istruttore ha la responsabilità dell'istruzione. Questo significa che se le cose vanno bene, ne ha il "merito"; se non vanno bene, ne ha la "colpa". Questo significa aver la responsabilità di un'attività. Troppo semplice?
direi perfettamente sintetico anche se visto dall'altra parte ci sono delle volte che l'istruttore non può fare miracoli soprattutto se dall'altra parte c'è supponenza, poca volontà, scarso spirito critico
E' il destino di tutti i professionisti, doversi assumere la responsabilità di quello che fanno e di come lo fanno. In caso di cattiva riuscita, dovrebbe essere ferito, soprattutto, il loro orgoglio. L'allievo che invece fa di tutto per non facilitare il compito dell'istruttore viene ferito più profondamente nel portafoglio: ha buttato via il suo denaro. Ben gli sta. :horse-wink:
Ci sono molte variabili da tenere in considerazione. La prima è che quasi tutto è regolato dal guadagno.
E questo vale a tutti i livelli .
Anche qui c'è da distinguere, il centro è una ASD ? Pratica agonismo ? E' semplicemente una cascina dove si ha la passione dei cavalli ?
L'istruttore è dipendente ? E' un istruttore freelance? Ha un contratto di collaborazione con l'associazione ASD ?
Se il centro guadagna bene allora guadagnano bene tutti, istruttore , groom maniscalco, etc.
Piu si guadagna piu c'è possibilità di comprare buoni cavalli da scuola , quindi il rapporto allievo cavallo può essere piu mirato, o comprare attrezzature per la gestione del cavallo (Lampada infrarossi per l'inverno ad esempio) o per gli insegnamenti (barriere nuove ad esempio).
Perchè questo funzioni , cioè il centro deve guadagnare , l'istruttore è costretto a fare quello che gli dice il suo capo che solitamente è il proprietario del centro e se quello dice metti 10 allievi per volta cavalli e pony tutti insieme l'istruttore se non vuole perdere il posto esegue.
Ovviamente la qualità della lezione non può essere che scadente.
L'istruttore non ha colpe ma l'allievo ha tutto il diritto di lamentarsi e chiedere di fare lezioni piu specifiche , mirate e meno numerose.
Bigdream ha detto bene, anzi per correttezza dico che sono daccordo con lui "...Secondo me, gli istruttori migliori sono quelli che lavorano "in proprio" e non dipendono da una scuderia"
Per mia fortuna io insegno motivato dalla passione, ho i capelli bianchi, vivo della mia pensione e passare tempo con i cavalli all'aria aperta , insegnare ad andare a cavallo e vedere la soddisfazione degli allievi al termine della lezione è , a mio vedere , un bel modo di trascorrere il tempo. Certo quattro soldi in piu mi fanno comodo.
Non facciamo agonismo e questo a mio avviso fa la differenza. Si respira un aria di serenità e di tranquillità.
Qualche garetta la facciamo ma fra di noi o in trasferta, ma le garette dell'oratorio ecco tanto per capirci, giusto per divertirci e tutto finisce in una mangiata.
Ovviamente ho fatto delle scelte, non facendo agonismo rinuncio anche ad una parte di guadagno che arriverebbe da portare gli allievi in gara etc etc.
Ho fatto delle scelte, perchè posso permettermelo, e quindi la lezione si basa sul massimo rispetto del cavallo e sulla qualità della lezione che si svolge al massimo con due/tre allievi. Da sella si scende solo se arriva il risultato, anche minimo , può essere semplicemente una transizione fatta meglio della settimana precedente o il saltino migliorando la posizione delle gambe rispetto la lezione precedente e infatti spesso la mia lezione dura piu di un ora.
Se vedo un allievo in difficoltà la lezione successiva la farà singola fino a quando lo riterrò necessario.
Tuttavia , pur lavorando nelle migliori condizioni qualche problema con gli allievi si trova sempre.
C'è chi si rende perfettamente conto che montando una volta sola a settimana i risultati tarderanno ad arrivare e acetta,
C'è una categoria di allievi , ragazzini, che monta una volta a settimana ma fanno altri 1000 sport e quando montano durano 20 minuti e poi non ce la fanno piu . Cosa si fa ?
Tanti non si rendono conto che nonostante sia il cavallo ad essere l'atleta anche il cavaliere un minimo di forma fisica deve averla anche se si monta poco.
Poi ci sono quelli che montano un pò e poi saltano un mese o anche due e poi riprendono. E bisogna iniziare tutto di nuovo.
Allora è difficile costruire l'assetto e l'equilibrio i risultati non arrivano e spesse volte, anche se l'evidenza direbbe il contrario, si preferisce dare la colpa all'istruttore o al cavallo.
Poi ci sono i genitori, quasi sempre mamme , che a casa fanno ripassare la lezione al proprio figliolo, metti le mani cosi, i piedi li tieni sbagliati, non devi far fare al cavallo quello che vuole etc etc.
Ecco consiglio a questi genitori di lasciare i propri figli e tornare a prenderli solo a lezione abbondantemente finita.
Di seguito allego il profilo dell'istruttore visto da quel grandissimo cavaliere e personaggio che è stato il conte Fabio Mangilli.
Mi rendo conto che quello che scrive è nella maggior parte dei casi non applicabile
L'ISTRUTTORE
L'istruttore che dirige una ripresa di allievi ha ben poco tempo da passare in silenzio. Si ottiene ben poco facendo andare gli allievi dietro un capo ripresa e facendo eseguire collettivamente delle figure di maneggio.
L'istruttore deve parlare con voce sufficentemente alta ma non deve strillare e tantomeno irritarsi con chi non riesce a fare quanto gli viene consigliato.
Si deve considerare che monta a cavallo solo chi lo fa di spontanea volontà per soddisfare un proprio piacere o per seguire una attività prescelta.
Non si può quindi pensare che chi vuole imparare faccia dell'ostruzionismo all'istruttore.
L'istruttore deve spiegare il perchè di ogni azione , come deve essere eseguita e quale è il risultato che si deve ottenere l'allievo non può costruirsi un corredo di conoscenze proprie e si abituerà ad eseguire , senza raziocinio, ciò che gli viene consigliato di volta in volta
L'istruttore trae la sua capacità ed il conseguente successo del suo lavoro esclusivamente dalla mente.
La sua mente deve essere un grande deposito di conoscenze.
In queste capacità deve trovare le indicazioni da suggerire, la capacità di spiegare come deve essere fatta un'azione cosa si vuole ottenere con essa e quale è lo scopo di ricercarne la rispondenza.
L'istruttore deve ispirare fiducia nei suoi allievi, sia con la sicurezza del suo sapere che con la linearità del suo comportamenteo.
L'istruttore deve usare un linguaggio discreto, dal quale eliminare molte parole superflue per rendere l'eloquio essenziale e chiaro.
Mai deve irritarsi per farsi intendere, quando si rende conto che un allievo , o gli allievi, non hanno afferrato un concetto, deve sospendere il lavoro per esporre con calma quanto vuol far capire.
L'occhio dell'istruttore deve correre continuamente alla ricerca dei piccoli errori di compostezza o dei modi di agire, alle varie e frequenti tensioni muscolari, agli scorretti atteggiamenti del cavallo che l'allievo non cerca di modificare.
Accade che qualche cavaliere , pressato dalle insistenti osservazioni, perda la intima calma e con essa l'obbiettività di giudizio, chiudendosi all'accettazione dei consigli di chi cerca di essergli utile.
E' importante che un istruttore non lasci un allievo scivolare in un simile stato d'animo.
La persona che si da all'istruzione equestre ,non trova una molla sufficente nel fatto che cavalieri provenienti dalla sua scuola raccolgano successi, ma deve essere spinta da una vocazione , deve sapersi imporre fatiche e sacrifici per il piacere di dare , di trasmettere , di creare.
Deve avere la forza di soffocare le sempre possibili delusioni e di andare avanti sempre cercando il meglio.
Le soddisfazioni sono, quasi sempre , solo intime, ma ciò deve essere sufficente.
Indian i tuoi allievi avranno senz'altro benefici dal fatto che insegni per passione, e dal fatto che comunque le scelte professionali che hai portato avanti ti danno soddisfazione :chapeau:
Ritrovo nelle parole di Mangilli molto del mio istruttore, anche se non tutto (come tu hai notato): posso dire di avere un istruttore con la "I" maiuscola, di sicuro. Anche se è tremendo e con un carattere non facile è davvero un ottimo istruttore.
Per quanto riguarda gli allievi... (e tanti ippogenitori non fanno la lezione a casa ma direttamente in maneggio)
Tuttavia , pur lavorando nelle migliori condizioni qualche problema con gli allievi si trova sempre.
C'è chi si rende perfettamente conto che montando una volta sola a settimana i risultati tarderanno ad arrivare e acetta,
C'è una categoria di allievi , ragazzini, che monta una volta a settimana ma fanno altri 1000 sport e quando montano durano 20 minuti e poi non ce la fanno piu . Cosa si fa ?
Tanti non si rendono conto che nonostante sia il cavallo ad essere l'atleta anche il cavaliere un minimo di forma fisica deve averla anche se si monta poco.
Poi ci sono quelli che montano un pò e poi saltano un mese o anche due e poi riprendono. E bisogna iniziare tutto di nuovo.
Allora è difficile costruire l'assetto e l'equilibrio i risultati non arrivano e spesse volte, anche se l'evidenza direbbe il contrario, si preferisce dare la colpa all'istruttore o al cavallo.
Poi ci sono i genitori, quasi sempre mamme , che a casa fanno ripassare la lezione al proprio figliolo, metti le mani cosi, i piedi li tieni sbagliati, non devi far fare al cavallo quello che vuole etc etc.
Ecco consiglio a questi genitori di lasciare i propri figli e tornare a prenderli solo a lezione abbondantemente finita.
:gflex: :gflex: :gflex: :4pres: :4pres: :4pres:
Indian hai fatto un ottimo riassunto di come dovrebbe essere un istruttore :pollicesu:
Però (purtroppo) questo è l'istruttore ideale, nella realtà bisogna scendere a patti con persone che hanno dei difetti, e cercare di prendere il meglio da questi IMHO. Io preferisco una persona che si arrabbia e si infervora ma mi insegna a montare per bene, piuttosto che una persona sempre dolce e pacata ma che non mi fa progredire. Quando incontro quello dolce, pacato e che insegna davvero bene lo sposo :chewyhorse:
Questa discussione mi ricorda molto Platone nello "Stato ideale" :chewyhorse: , magari non dobbiamo cercare questo istruttore modello, ma qualcuno che "tende" a questo ideale
il mio boss mi stava stressando perchè montavo troppo col fisico un cavallo. e fai troppi interventi e lo riprendi troppo e lo monti troppo e la gamba accostala ma non stringerla. mi irritava profondamente.
mezz ora dopo entro in campo con il catoki che ha un equilibrio favoloso, sempre rotondo e in avanti, leggero alla mano, fantastico. il boss muto. ho fatto il mio percorso (a etrea settimana prossima monto anche questo sicuramente il primo giorno nella 30 poi si vedrá) e sono stato fermo come una guardia inglese.
morale della favola... anche alla scuola ti danno rottami putrefatti zoppi di 100 anni rigidi come tronchi di sequoia con bocche di marmo sordi alla gamba e apatici a cui mancano 100 kg e poi si lamentano che non sei fermo in sella.
i cavalli hanno una grossa influenza su come l allievo imparerá a furia di montare cariatidi con un piede nella tomba si impara male
Vero anche questo ... Alla scuola a dirla tutta ricordo un pony fetente che battezzava tutti. Tranne me. O meglio, i più bravini non li scaricava perché stavano su, ma con me ci provava pochissimo, quasi niente. Era anche bello da montare e a molti insegnava a stare in sella. Io no, io imparavo proprio a montare con lui, dato che saltava bene. Sarò volata una volta per incomprensione dopo un salto (io da un lato e lui dall'altro), ma se no sempre bene. Un po' mi manca se ci penso, perché un anno dopo nessuno ha voluto pagare un intervento di colica per un pony della scuola str***zetto.
Indian :pollicesu:
Ormai l'abbiamo detto e stradetto, l'istruttore può avere le sue colpe, ma ci sono migliaia di casi di allievi che apriti cielo...... bella discussione comunque
poker mi fai morire ahaha
Ho letto l'intera discussione: topic davvero interessante. Mi trovo molto d'accordo con aDy_90 riguardo la questione delle "colpe". Io per quanto riguarda gli istruttori sono sempre stato abbastanza fortunato, ognuno ha fatto e mi ha dato qualcosa. Peccato che la gestione del maneggio abbia fatto scappare tutti i precedenti... Secondo me (ovviamente rispondo in base alla mia esperienza) la causa di tutto sono i proprietari dei maneggi che di cavalli sanno ben poco e si interessano solo ai soldi, soldi, soldi e soldi :angry2: