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Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: alex - Settembre 18, 2016, 05:04:12 PM

Titolo: Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 18, 2016, 05:04:12 PM
Il cavallo vede la fettuccia di un recinto elettrico come un leader alfa? No; eppure la rispetta  :horse-wink: Quando questa buffa idea del "leader alfa" sarà finalmente sradicata, sarà un bel giorno.

Immaginiamo di estendere questa "profonda intuizione" all'intera relazione uomo-cavallo o perlomeno a gran parte.

Nell'ammansimento, il cavallo apprende che l'uomo è un fastidio a cui si può fare l'abitudine.
Nella doma, il cavallo impara che l'uomo sulla schiena è un fastidio sopportabile, ma purtroppo inevitabile, basta farci l'abitudine.
Nell'addestramento, il cavallo impara che l'uomo sulla schiena è un fastidio sopportabile e inevitabile, ma che può essere controllato, e reso meno fastidioso.

In conclusione l'addestramento, per il cavallo, è l'apprendimento delle tecniche con cui può controllare il cavaliere e farlo diventare meno fastidioso possibile.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: silviasco - Settembre 18, 2016, 08:28:29 PM
Questa mi sembra una interessante rivoluzione copernicana... Quando pur vedendo il sole muoversi intorno alla terra,  riesci comunque ad intuire che è il contrario quello che accade... Penso che questo cambiamento di punto di vista sia molto interessante, ma per il momento (e per la pochezza della mia cultura equestre) non vedo quali implicazioni pratiche possa avere, a parte una generale migliore consapevolezza...
Grazie per aver postato questa considerazione, Alex!  :occasion14:
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 18, 2016, 08:56:34 PM
Be' una c'è.... cavalieri, state pronti a smettere subito di infastidire il cavallo, appena fa la cosa giusta.... ad esempio, quando ammorbidisce la mascella per ammorbidire la vostra mano  :horse-wink:

Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Winter Mirage - Settembre 18, 2016, 09:24:19 PM
Però la bandella, con la corrente, quando il cavallo ci mette il naso sopra, non dà fastidio... fa male.
Il cavallo si scansa perchè se ci resta sopra è doloroso. E più ci resta e peggio è.
Imparano a non toccare la bandella perchè fa male.

La mia cavalla distingue perfettamente il cavaliere con la frusta in mano, da quello senza.
E cambia atteggiamento, concentrazione e reazioni di conseguenza.
La sua distinzione non è in base ad un possibile fastidio, ma in base ad una possibile secca sulla groppa che potrebbe arrivarle da un momento all'altro.
Quello da cui preventivamente rifugge, è il male della frusta sbergnaccata sul sedere.


Si può dare fastidio al cavallo in modo che receda da alcuni comportamenti... ma per esempio, avendo io un cavallo con sensibilità e finezza pari a zero, il fastidio che posso darle è spesso minimo.
Oppure massimo, ma quasi sempre involontario; per esempio, so che il mio assetto o il mio peso sono fastidi per la cavalla, ma non sono per niente educativi nè io ne sono consapevole... si tratta di puri e semplici difetti che danno noia ad entrambe, sia me che lei.

Ho imparato, invece, che la cavalla sa darmi un fastidio allucinante con fatica zero.
Probabilmente, anche se è fatta a forma di equino, sotto sotto, tra noi due la bandella è lei.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 19, 2016, 08:28:49 AM
[inizio battuta]
Veramente io parlavo della relazione uomo-cavallo. Sulla relazione donna-cavallo non ho alcuna esperienza: non saprei cosa dire.
[fine battuta]
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 09:39:06 AM
boh.
concordo con winter, e aggiungo che parlando di ammansimento doma e addestramento c'è tutta la questione "fiducia" che sembri volutamente ignorare.

non sempre il cavallo fa una cosa per paura o per ridurre il fastidio del cavaliere. forse quando si tratta di stabilire l'obbedienza, agli inizi, sarà così. ma se il mio cavallo non vuol attraversare un passaggio che gli fa paura, e io gli do il tempo di pensarci su e lo convinco che non ci sono pericoli, lui attraverserà il passaggio perchè "glielo ho detto io".
certo posso anche cacciargli gli speroni in pancia e buttarlo di là, allora attraverserà il passaggio costretto dal "fastidio" del cavaliere. ma penso che siamo tutti d'accordo che questo non sia lo scenario preferibile.

quindi per me sì, c'è anche (e moltissimo) una questione di leadership nelle dinamiche umano/cavallo.
chi era che diceva che l'equitazione è convincere e non costringere?
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 19, 2016, 10:18:45 AM
Lo so che è un'ipotesi abbastanza provocatoria e paradossale. Ma alle volte guardare le cose da un punto di vista completamente diverso può servire. Da qualche parte ho letto che alcuni pittori capovolgono il loro quadro per vederlo da un altro punto di vista.....
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: BigDream - Settembre 19, 2016, 10:28:35 AM
Citazione da: alex - Settembre 18, 2016, 05:04:12 PM
Quando questa buffa idea del "leader alfa" sarà finalmente sradicata, sarà un bel giorno.


Buffa idea?  :laughter-485: Sinceramente non la considererei un'idea... ma piuttosto un dato di fatto.

I cavalli sono animali da branco. Come sanno anche i muri, esiste un capobranco (femmina più anziana). I cavalli del branco sottostanno al capobranco. Ma non per forza perché lo temono, ma principalmente perché si fidano, perché lo vedono come la guida a cui affidarsi. E questo non lo dico io, è un dato di fatto.

Quindi tutte queste nuove "teorie" della gente che pensa di scoprire l'acqua calda fanno sorridere... altro che "buffa idea"... ragazzi è la natura, è la realtà, ripeto sono dati di fatto. Nessuno ha inventato niente. Possiamo stare a parlarne per settimane, usare tutte le parole da sapientoni che vogliamo, girarci intorno in tutte le salse e arricchire il tutto con pseudo perle di saggezza in stile figli dei fiori, ma la realtà è quella e nessuno la può cambiare.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Zarathustra - Settembre 19, 2016, 10:42:55 AM
Citazione da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 09:39:06 AM
...
certo posso anche cacciargli gli speroni in pancia e buttarlo di là, allora attraverserà il passaggio costretto dal "fastidio" del cavaliere. ma penso che siamo tutti d'accordo che questo non sia lo scenario preferibile.
.....

Sempre nel tentativo di guardare le cose da prospettive diverse....
Il cavallo non vuole passare. Dando il "tempo per pensarci", a volte (non sempre) succede che il cavallo "equivoca" (anche il cavaliere non è convinto, la mia resistenza funziona) e/o si flippa sul proprio timore.
Quindi, A VOLTE, non sono d'accordo che l'imposizione non sia lo scenario preferibile.
Perchè, A VOLTE, succede che.....l'imposizione "fa scoprire" al cavallo che non succede niente a passare.
Qualcosa del genere accade quando avvii al salto un giovane, ad esempio.
Un pò di coercizione fa uscire il cavallo dalla sua area di comfort per fargli scoprire cose nuove.
Non sono convinto che il cavallo si faccia convincere a fare cose per lui inutili e potenzialmente nocive con l'"autoconvincimento".

Quando sia la VOLTA giusta o quella sbagliata......beh, bisogna un pò conoscere i vari caratteri, il curioso (cominante), il pavido (gregario), etc etc
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 11:16:02 AM
se il cavallo ha VERAMENTE paura, "fargli male" e costringerlo non può che peggiorare le cose, perchè già ha paura della situazione, se oltre a quello comincia ad aver paura anche di te non è bello. la volta dopo di fronte alla stessa situazione non avrà un ricordo piacevole di un ostacolo superato insieme, ma di una brutta esperienza in cui il suo cavaliere non è un alleato ma un tiranno.

vale anche nel salto eh quanti cavalli si vedono con l'ansia da prestazione, a volte anche proprio con la paura. poi ci si meraviglia che si ingranano.
le pressioni vanno dosate con intelligenza. ci devono essere, hai ragione, perché sennò il cavallo se ne sbatte delle tue richieste, ma vanno calibrate al millimetro.

e hai anche ragionissima che bisogna conoscere il proprio pollo.

sono proprio queste considerazioni che distinguono l'uomo di cavalli dal "cavallaro".
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 19, 2016, 11:16:54 AM
Citazione da: BigDream - Settembre 19, 2016, 10:28:35 AM


Buffa idea?  :laughter-485: Sinceramente non la considererei un'idea... ma piuttosto un dato di fatto.

I cavalli sono animali da branco. Come sanno anche i muri, esiste un capobranco (femmina più anziana). I cavalli del branco sottostanno al capobranco. Ma non per forza perché lo temono, ma principalmente perché si fidano, perché lo vedono come la guida a cui affidarsi. E questo non lo dico io, è un dato di fatto.

Quindi tutte queste nuove "teorie" della gente che pensa di scoprire l'acqua calda fanno sorridere... altro che "buffa idea"... ragazzi è la natura, è la realtà, ripeto sono dati di fatto. Nessuno ha inventato niente. Possiamo stare a parlarne per settimane, usare tutte le parole da sapientoni che vogliamo, girarci intorno in tutte le salse e arricchire il tutto con pseudo perle di saggezza in stile figli dei fiori, ma la realtà è quella e nessuno la può cambiare.

Che c'entra tutto ciò con la leadership alfa (ossia il supposto "boss" del gruppo)?
Un'altra cosa che pensavo subito prima di questa "ipotesi" è che in equitazione è importante avere le idee chiare; se sono chiare ma sbagliate, pazienza  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 11:26:44 AM
quello che sfugge o che viene frainteso è che, nel branco, non c'è UN capobranco che fa il bello e il cattivo tempo.

ci sono gerarchie molto liquide, in cui il cavallo più esperto in quella specifica situazione viene seguito dagli altri (es. femmina anziana che conosce i pascoli e le abbeverate).
ma in un'altra situazione, il branco potrebbe seguire un altro cavallo.

in questo video qua sotto ci sono circa 300 cavalli. mi sapreste dire chi è il boss a cui tutti i cavalli del branco sottostanno?
https://www.youtube.com/watch?v=1wBJwGiMW4I
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Nicola - Settembre 19, 2016, 11:31:49 AM
Citazione da: BigDream - Settembre 19, 2016, 10:28:35 AM
Citazione da: alex - Settembre 18, 2016, 05:04:12 PM
Quando questa buffa idea del "leader alfa" sarà finalmente sradicata, sarà un bel giorno.

E questo non lo dico io, è un dato di fatto.

... ragazzi è la natura, è la realtà, ripeto sono dati di fatto.

Bah, pur riconoscendo che:
- ho sotto osservazione un branco di pochi elementi, variabili da 8 ad 11;
- non sono nati in condizioni paragonabili alla naturalità;
- non ci sono stalloni e quindi il tema riproduttivo (fondamentale in tutti i gruppi sociali) non può svilupparsi;

Il branco in cui vivono le mie cavalle non ha affatto gerarchie stabili, e meno ancora ha un leader indiscusso.

Io non escludo che, in condizioni di naturalità piena, il branco si comporti in maniera maggiormente stabile in termini di gerarchie, ma non escludo affatto la possibilità che l'assolutismo di certe teorie sia una panzana emerita.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Nicola - Settembre 19, 2016, 11:32:24 AM
Citazione da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 11:26:44 AM
quello che sfugge o che viene frainteso è che, nel branco, non c'è UN capobranco che fa il bello e il cattivo tempo.

ci sono gerarchie molto liquide, in cui il cavallo più esperto in quella specifica situazione viene seguito dagli altri (es. femmina anziana che conosce i pascoli e le abbeverate).
ma in un'altra situazione, il branco potrebbe seguire un altro cavallo.

in questo video qua sotto ci sono circa 300 cavalli. mi sapreste dire chi è il boss a cui tutti i cavalli del branco sottostanno?
https://www.youtube.com/watch?v=1wBJwGiMW4I

APPLAUSI!
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: BigDream - Settembre 19, 2016, 11:39:08 AM
si ma il punto non era se esiste un solo capobranco o meno, io non sono entrata nei dettagli dell'argomento perché stavamo parlando di tutt'altro. Io rispondevo ad alex che parla di "buffa idea" rispetto alla leadership, quando sappiamo tutti che esiste e che non è un'idea che si sono messe in testa le persone così, dal nulla.

Citazione da: alex - Settembre 19, 2016, 11:16:54 AM
Citazione da: BigDream - Settembre 19, 2016, 10:28:35 AM


Buffa idea?  :laughter-485: Sinceramente non la considererei un'idea... ma piuttosto un dato di fatto.

I cavalli sono animali da branco. Come sanno anche i muri, esiste un capobranco (femmina più anziana). I cavalli del branco sottostanno al capobranco. Ma non per forza perché lo temono, ma principalmente perché si fidano, perché lo vedono come la guida a cui affidarsi. E questo non lo dico io, è un dato di fatto.

Quindi tutte queste nuove "teorie" della gente che pensa di scoprire l'acqua calda fanno sorridere... altro che "buffa idea"... ragazzi è la natura, è la realtà, ripeto sono dati di fatto. Nessuno ha inventato niente. Possiamo stare a parlarne per settimane, usare tutte le parole da sapientoni che vogliamo, girarci intorno in tutte le salse e arricchire il tutto con pseudo perle di saggezza in stile figli dei fiori, ma la realtà è quella e nessuno la può cambiare.

Che c'entra tutto ciò con la leadership alfa (ossia il supposto "boss" del gruppo)?

Scusa ma sei serio? Come "che c'entra?"  :icon_eek: ho parlato per caso di patate e carote? mah....

Comunque va bene eh, ognuno ha le sue opinioni. Respect  :horse-wink:
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 11:47:37 AM
diciamo che la tua frase "Come sanno anche i muri, esiste un capobranco (femmina più anziana). I cavalli del branco sottostanno al capobranco." faceva un po' pensare che tu sostenessi la tesi del leader alfa assoluto.
che invece nella testa del cavallo non esiste.

è anche per questo che i cavalli (specie quelli un po' più caratteriali e sicuri di sè) tendono sempre a metterti in discussione. perchè - non essendo tu un cavallo - ogni volta si devono accertare che tu abbia "la stoffa" di guidarlo.

poi il cavallo (essendo animale da branco) è per natura estremamente collaborativo e in generale gli sta bene che qualcuno gli dica cosa deve fare. ma questo non discende dalla sottomissione, discende dalla collaborazione.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: BigDream - Settembre 19, 2016, 12:18:26 PM
Si bé ho scritto così perché in generale è così.. almeno, in natura.. poi se ci sono situazioni particolari che richiedono un comportamento diverso, è un altro discorso. Non possiamo paragonare il comportamento dei cavalli in natura e quelli che abbiamo a casa. È normale che essendo le condizioni diverse, lo saranno anche i comportamenti.

Ho sottolineato la cosa perché se ho capito bene, alex sosteneva che tutta la faccenda della leadership non esiste. Mentre come hai giustamente detto tu "c'è anche (e moltissimo) una questione di leadership nelle dinamiche umano/cavallo." È anche vero che dipende dal carattere del cavallo, ci sono quelli più "leader" di natura, ma anche altri che invece hanno bisogno di trovare una guida di cui si possano fidare, ad esempio il mio è un sottomesso, un fifone, quindi l'ideale è che lui ti veda come suo leader.

Il succo è che fa parte della natura del cavallo seguire un leader, chi più chi meno. E, ripeto, non l'abbiamo inventato  noi..
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: PokerFace - Settembre 19, 2016, 12:28:08 PM
noi non possiamo essere il leader o il maschio alfa o la femmina alfa...
non siamo cavalli.
il cavallo mica è scemo di scambiarci per cavalli.

Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 12:36:13 PM
scusa se insisto ma in generale fra erbivori è sempre così, non esiste un leader maximo. i branchi di gnu o di zebre o di bisonti contano anche migliaia di capi, come fa ad esserci un capo assoluto? in questo senso gli erbivori, e anche i cavalli ovviamente, sono molto più vicini ai banchi di sgombri che a strutture piramidali con un soggetto (o una coppia) al vertice.

è sicuramente vero che paragonare la condizione del cavallo in natura ai nostri lallini domestici non ha molto senso, tuttavia ci sono istinti atavici che non si sopprimono con la domesticazione. uno di questi è il senso di collaborazione con gli altri.

quello che a noi idealmente serve è:
1. imparare a comunicare col cavallo, così che ci capiamo - altrimenti non si può collaborare
2. ottenere dal cavallo la fiducia che quello che gli diciamo di fare è la cosa giusta, anche quando lui non sarebbe d'accordo (e questa è leadership, anche tenendo conto di quello che dice poker, che noi non siamo cavalli e il cavallo... beh, lo sa!)
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: BigDream - Settembre 19, 2016, 01:35:30 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 12:36:13 PM


quello che a noi idealmente serve è:
1. imparare a comunicare col cavallo, così che ci capiamo - altrimenti non si può collaborare
2. ottenere dal cavallo la fiducia che quello che gli diciamo di fare è la cosa giusta, anche quando lui non sarebbe d'accordo (e questa è leadership, anche tenendo conto di quello che dice poker, che noi non siamo cavalli e il cavallo... beh, lo sa!)

Non capisco perché continui a darmi contro se stiamo dicendo la stessa cosa  :laughter-485:...... NON ho detto che noi siamo il CAVALLO alpha o che lo sostituiamo in qualche modo, sto dicendo esattamente quello che hai detto tu, ovvero che con leadership tra cavaliere e cavallo intendo essenzialmente l'ottenere la loro fiducia così che loro si fidino di quello che chiediamo loro di fare.

Mentre per quanto riguarda la faccendo del leader maximo, sinceramente non sono d'accordo con te. Sono d'accordo che all'interno del branco possano esistere ulteriori gerarchie, e che non per forza tutti seguano indistintamente il capobranco in tutto e per tutto, perché dipende molto dalla natura dell'individuo stesso. Ma da qui al dire che non esiste un solo capobranco mi sembra veramente un'assurdità... Allora sono tutti pazzi e ignoranti gli esperti che hanno studiato i comportamenti degli equini in natura per secoli....
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 19, 2016, 01:47:21 PM
@BigDream: Che la questione della leadership nei branchi di cavalli esista, moltissimi lo dicono, soprattutto per l'influenza di alcuni addestratori americani moderni. Che esista veramente, è perlomeno dubbio. Penso che l'unica cosa certa sia che i cavalli effettivamente si misurano l'un l'altro, e che nei confronti (per qualsiasi motivo avvengano) uno prevale e l'altro cede. Ma le cose cambiano da situazione a situazione, con possibili capovolgimenti di ruoli; anche una femmina timida, se ha un puledro da difendere, diventa un leone, in grado di allontanare qualsiasi cavallo.

Io ho moltissimi dubbi (e non sono il solo); sarà per l'età, che mi fa venire dubbi su tutto; un tempo ne avevo molti meno.... begli anni. 

PS: gli esperti che hanno studiato il comportamento degli equini per secoli non esistono, l'idea che dal comportamento "naturale" degli equini si possa imparare qualcosa per l'equitazione è molto recente, pochi decenni; ma la tesi ha avuto molta fortuna e si è diffusa rapidamente.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: bionda - Settembre 19, 2016, 01:58:22 PM
Citazione da: Nicola - Settembre 19, 2016, 11:31:49 AMIo non escludo che, in condizioni di naturalità piena, il branco si comporti in maniera maggiormente stabile in termini di gerarchie, ma non escludo affatto la possibilità che l'assolutismo di certe teorie sia una panzana emerita.

E' quello che ho osservato anch'io. Del resto, se si considera com'è l'habitat naturale del cavallo ed il suo stile di vita in relazione ai bisogni primari, appare molto improbabile che abbia bisogno di gerarchie, quindi è probabile che non sappia nemmeno cosa sono le gerarchie.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: BigDream - Settembre 19, 2016, 01:59:51 PM
Alex, allora temo che resteremo con i nostri dubbi all'infinito.. visto che non si può verificare personalmente  :horse-wink:

Comunque, visto che il topic NON era incentrato sull'unicità del capobranco, ma sulla leadership della relazione uomo-cavallo (credo di aver capito), direi di chiudere qui la questione dell'unico capobranco  :occasion14:
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 19, 2016, 02:41:17 PM
D'accordo BigDream, chi vuole approfondire ha studi e controstudi. La mia considerazione sulla leadership era solo un inciso marginale.

La provocazione è un'altra: pensate al fatto che il cavallo, montato da un bravo cavaliere, ha l'impressione di controllarlo, perchè ad ogni risposta giusta ha una reazione appropriata. Per "eliminare il fastidio delle gambe che premono" basta che aumenti l'andatura; per "eliminare il fastidio dell'imboccatura" basta che agisca di conseguenza (ad esempio rallentando, o via via con risposte diverse); insomma, ad ogni sua reazione "giusta" c'è - se il cavaliere è bravo - una immediata risposta. Il altri termini, il cavallo potrebbe aver l'impressione di controllare le reazioni del cavaliere. Se le cose stanno così, è abbastanza logico che talora si irriti o si innervosisca, se non trova il modo di "controllare la situazione" e di ottenere, da parte del cavaliere, la giusta reazione.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Luna di Primavera - Settembre 19, 2016, 03:06:48 PM
Citazione da: BigDream - Settembre 19, 2016, 01:35:30 PM

Non capisco perché continui a darmi contro

(..)

Mentre per quanto riguarda la faccendo del leader maximo, sinceramente non sono d'accordo con te. Sono d'accordo che all'interno del branco possano esistere ulteriori gerarchie, e che non per forza tutti seguano indistintamente il capobranco in tutto e per tutto, perché dipende molto dalla natura dell'individuo stesso. Ma da qui al dire che non esiste un solo capobranco mi sembra veramente un'assurdità... Allora sono tutti pazzi e ignoranti gli esperti che hanno studiato i comportamenti degli equini in natura per secoli....

io non ti do contro, ti faccio notare che stai difendendo un concetto (il leader maximo nel branco di erbivori) che in termini logici ed etologici non funziona.
siccome non vuoi cedere al dubbio, adesso menzioni presunti studi degli esperti (quali?) che per secoli (ma quando mai??) hanno studiato i comportamenti degli equini in natura, ma in realtà tu parli per sentito dire e per convinzione acquisita.. e non è un delitto eh intendiamoci, non ti offendere.

se ti fa sentire meglio, anche io la pensavo come te, e ci ho messo un po' (e molte discussioni con amici appassionati all'argomento) ad accettare che forse le mie convinzioni non avevano basi abbastanza forti.
vedrai che se ci rifletti bene, e provi ad osservare anche piccoli gruppi di cavalli in maneggio, cambi idea pure tu  :occasion14:

fine OT sul leader maximo
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: BigDream - Settembre 19, 2016, 03:26:53 PM
Ma come fai a paragonare la vita in maneggio alla vita in natura?! mah...

Io offendermi per così poco, ci mancherebbe, assolutamente no.

Comunque, se la mettiamo così, anche tu parli per sentito dire.. non penso proprio che tu abbia le prove scientifiche di quel che dici. Comunque, liberissima di pensarla come vuoi, ci mancherebbe. Se mai un giorno qualcuno riuscisse a farmi cambiare idea, ben contenta di cambiarla. Solo gli stupidi non la cambiano. Per ora rimango ferma nelle mie convizioni :horse-wink:
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 19, 2016, 03:43:24 PM
Prima ho detto una cosa che poteva sembrare una battuta, ma invece è seria, molto seria. L'importante è avere idee chiare, anche se talora sono sbagliate. Non è una battuta; chi sente di avere chiaro un concetto, ne trae sicurezza e coerenza nel suo comportamente. La coerenza è un gran bene per il cavallo! Importa poco se le "basi teoriche" di quella coerenza non sono robuste.... quindi BigDream, se la tua idea di leadership ti permette un comportamento  sicuro e coerente con il cavallo, poco importa se è o non è vera.

Avrai senz'altro già notato quante diverse teorie e quanti diversi approcci abbiano, sostanzialmente, gli stessi buoni risultati: quella - la coerenza - potrebbe essere la spiegazione di questa stranezza.

Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: BigDream - Settembre 19, 2016, 03:46:17 PM
Citazione da: alex - Settembre 19, 2016, 03:43:24 PM
La coerenza è un gran bene per il cavallo! Importa poco se le "basi teoriche" di quella coerenza non sono robuste.... quindi BigDream, se la tua idea di leadership ti permette un comportamento  sicuro e coerente con il cavallo, poco importa se è o non è vera.

Avrai senz'altro già notato quante diverse teorie e quanti diversi approcci abbiano, sostanzialmente, gli stessi buoni risultati: quella - la coerenza - potrebbe essere la spiegazione di questa stranezza.

Bella osservazione questa, mi è piaciuta  :occasion14:
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: segreto - Settembre 19, 2016, 10:03:10 PM
Citazione... il cavallo, montato da un bravo cavaliere, ha l'impressione di controllarlo, perchè ad ogni risposta giusta ha una reazione appropriata. Per "eliminare il fastidio delle gambe che premono" basta che aumenti l'andatura; per "eliminare il fastidio dell'imboccatura" basta che agisca di conseguenza (ad esempio rallentando, o via via con risposte diverse); insomma, ad ogni sua reazione "giusta" c'è - se il cavaliere è bravo - una immediata risposta. Il altri termini, il cavallo potrebbe aver l'impressione di controllare le reazioni del cavaliere. Se le cose stanno così, è abbastanza logico che talora si irriti o si innervosisca, se non trova il modo di "controllare la situazione" e di ottenere, da parte del cavaliere, la giusta reazione.

Trovo la tua intuizione geniale. Quando ero molto giovane ho praticato per anni la marcia. L'allenatore era un dio e il giudice di marcia era il padre degli dei. Il regolamento era complesso, tecnicamente faticoso e il giudice poteva squalificarti anche a pochi metri dal traguardo.
Ebbene, ricordo che il nostro stato d'animo era simile a quello che tu attribuisci al cavallo: gli occhi, l'espressione e i gesti di allenatori e giudici erano gli "aiuti" ed erano il fastidio da rimuovere.
La risposta giusta a quegli "aiuti" faceva tornare alla normalità (il non-disagio).

Segreto
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 19, 2016, 10:55:19 PM
Bum! Addirittura geniale!  :blob3:

Ma andiamo avanti. Povere bestie, non è facile trovare la soluzione ai vari problemi. Loro capiscono poco noi come noi capiamo poco loro. E così l'uomo (forse anche la donna  :icon_rolleyes:) forte della sua corteccia cerebrale, ha scoperto il modo di facilitargli il compito.... con dei suggerimenti.... aiutini.... aiuti.  :horse-wink:
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: rhox - Settembre 20, 2016, 07:15:29 AM
Beh Alex di fondo è tipo il clicker: la cavalla di Nicola sono sicurissima che si vanta con chiunque che riesce a farmi fare click in un sacco di occasioni e a mangiare tantissimo :horse-cool:
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 20, 2016, 07:45:37 AM
Bell'esempio.

Poichè nel clicker, come nell'addestramento tradizionale, il cavallo usa prevalentemente quel modello di apprendimento "per tentativi ed errori", che pomposamente viene chiamato condizionamento operante, e che l'uomo condivide al 100% con il cavallo e non solo, sia Segreto che tu indicate che è possibile immedesimarsi nel cavallo senza umanizzarlo; forse siamo noi che, nel farlo, ci bestializziamo?  :icon_rolleyes:

Ma no, è solo per il fatto che il nostro cervello e quello di un cavallo hanno più analogie che differenze.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: grinta - Settembre 20, 2016, 09:44:55 AM
Citazione da: alex - Settembre 19, 2016, 02:41:17 PM
D'accordo BigDream, chi vuole approfondire ha studi e controstudi. La mia considerazione sulla leadership era solo un inciso marginale.

La provocazione è un'altra: pensate al fatto che il cavallo, montato da un bravo cavaliere, ha l'impressione di controllarlo, perchè ad ogni risposta giusta ha una reazione appropriata. Per "eliminare il fastidio delle gambe che premono" basta che aumenti l'andatura; per "eliminare il fastidio dell'imboccatura" basta che agisca di conseguenza (ad esempio rallentando, o via via con risposte diverse); insomma, ad ogni sua reazione "giusta" c'è - se il cavaliere è bravo - una immediata risposta. Il altri termini, il cavallo potrebbe aver l'impressione di controllare le reazioni del cavaliere. Se le cose stanno così, è abbastanza logico che talora si irriti o si innervosisca, se non trova il modo di "controllare la situazione" e di ottenere, da parte del cavaliere, la giusta reazione.

quindi , sarebbe l'assioma applicato dal punto di vista del cavallo ?

"Nessun cavaliere ci obbedirà per compiacerci tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."


si traduce quindi ,che , il binomio nasce dalla sopportazione reciproca e nell'eseguire magistralmente gli ordini da ambedue le parti , per ... limitare i danni ?
:icon_eek: non linciatemi se ho detto una castroneria !
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: alex - Settembre 20, 2016, 09:59:52 AM
In qualche modo, sì, hai ragione, è il cuore dell'assioma, ma in cui il cavallo ha una partecipazione più attiva: il cavallo è di fronte a un problema e lo risolve, in qualche modo, per conto suo; non è tanto obbedienza a un ordine, ma una intelligente scelta (puramente utilitaristica, niente leadership, niente senso del dovere, niente affetto, niente cooperazione... ). Ovviamente a una ragassa piace l'idea che il cavallo risponda per affetto, a un militare piace l'idea che risponda per obbedienza militaresca.... entrambi potrebbero sbagliare (ma L'Hotte, guarda caso, di meno...)
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: grinta - Settembre 20, 2016, 10:11:40 AM
quindi ciò che accomuna uomo e cavallo è l'opportunismo ?

opportunista : Profittatore di situazioni o circostanze favorevoli, anche se in contrasto con l'intima coerenza e dignità.
Titolo: Re:Ipotesi sulla "relazione" uomo-cavallo
Inserito da: Nefferit - Settembre 20, 2016, 11:01:15 AM
non per affetto ... semmai per rispetto
e il rispetto lo ottengo anche con la coerenza, se dimostro di sapere cosa fare, come farlo e quando smettere di farlo... allora sono meritevole di rispetto.

io penso che il cavallo cerchi una "guida" nel proprio cavaliere, così come cerca la collaborazione all'interno del branco, ogni cavallo ha un proprio compito e se lo svolge bene, garantendo sicurezza al gruppo, nessuno del branco metetrà in discussione la sua leadership in quel dato compito.
Appena il soggetto si dimostra in qualche modo inadatto al compito, un altro cercherà di prendere il suo posto, per il bene del branco.

Quindi se io non midimostro all'altezza della situazione, il mio cavallo deciderà per se e per me cosa sia meglio per portare le chiappette a casa... per loro è sempre questione di sopravvivenza.