Vorrei evitare di farmi paranoie inutili, ma anche di essere eccessivamente superficiale su una questione. Il dubbio mi è venuto nella situazione descritta nel topic del "punto morto", ma è una questione distinta, e potenzialmente di interesse generale, per cui ne faccio un topic a sé.
Dovendo intraprendere uno specifico percorso di apprendimento/addestramento (sia per il cavaliere che per l'equino), che include lavoro a terra e lavoro in piano, quanto si può ritenere essenziale che il binomio faccia coppia fissa? Se una delle metà di una mezza fida fa un lavoro, e l'altra no, o meglio se la mezza fida è con la scuola, e quindi nel resto del tempo il cavallo fa altro (lezioni con vari allievi e/o passeggiate), quanto questo può vanificare il lavoro di chi ci sta lavorando in un modo specifico?
Mi riferisco infatti alla situazione in cui, non avendo un cavallo di proprietà, devo innanzitutto decidere se intraprendere un percorso fatto di stage successivi, diciamo circa uno al mese, intervallati da lavoro in autonomia; e in caso devo decidere se "usare" (passatemi il termine) uno dei cavalli della scuola, oppure cercare una mezza fida, che idealmente potrebbe essere un'altra persona interessata allo stesso percorso ma con limitate possibilutà di lavorare il cavallo in autonomia.
Io sono abbastanza restia all'idea di prendere un cavallo di scuola, perché il lavoro non sarebbe davvero in autonomia (dovrei comunque concordare ogni volta l'uso del cavallo e penso non potrei lavorarlo da sola), e perché nel resto del tempo il cavallo sarebbe maneggiato da altri, anche principianti, e temo di perdere il lavoro svolto.
Lavorare con il cavallo di uno dei corsisti darebbe ad entrambi il vantaggio di avere il cavallo preparato meglio, dato che, a quanto ho capito, nessuno potrà lavorare il cavallo durante la settimana (quando il docente consigliava almeno 4 giorni di lavoro settimanale, anche breve), e invece io sto vedendo se riesco a fare una scappata, anche breve, in pausa pranzo una o due volte. Lo svantaggio potrebbe essere dover fare a turni durante le lezioni dell'ddestratore, ma per il momento mi sembra fattibile. Altro vantaggio è avere un cavallo non "pasticciato" (al massimo solo gli errori dei due umani!).
Infine, remota possibilità, quella di prendere un cavallo in fida (forse proveniente da un'astronave aliena 👽), o addirittura comprarlo (sempre nel mondo della fantascienza), per poterlo tenere magari in un posto più vicino e lavorarlo più spesso.
Mi piacerebbe sentire i vari pareri sui pro e contro (e quanto pesano secondo voi), in particolare vorrei sentire quanto, secondo voi, può contare ai fini della progressione il fatto che il cavallo passi da diverse mani fra una sessione di lavoro e l'altra.
Citazione da: silviasco - Ottobre 09, 2016, 09:24:19 PM
in particolare vorrei sentire quanto, secondo voi, può contare ai fini della progressione il fatto che il cavallo passi da diverse mani fra una sessione di lavoro e l'altra.
ovviamente, proprio bene non gli fa, la coerenza è importante. però non è che muore eh, si adatta.
pensa ai cavalli da scuola, che sopportano mille chiappe e mille modi diversi (e magari tutti pessimi) di montare. dubito siano particolarmente felici però oh, che devono fare, sopportano e fanno quel che si può.. ossia fanno peggio con chi monta peggio e meglio con chi monta meglio.
secondo me, lo stage devi farlo per te, per imparare cose nuove te. non pretenderei di "fare" un cavallo. prendila come un'esperienza tua, da riusare più avanti con un cavallo tuo o una fida/mezzafida stabile.
penso sia facile rispondere... più il cavallo è lavorato con coerenza più semplice sarà per lui capire e per voi vederlo lavorare.
Ciò non toglie che il lavoro buono lascia comunque dei benefici anche se il cavallo non ha sempre lo stesso trattamento.
Ma quali sono I tuoi obiettivi?
Se l'obiettivo attuale e' lavorare su te stessa allora va bene qualsiasi cavallo della scuola.
Quando poi sarai pronta puoi lavorare sull'eventuale binomio.
Non sapendo cosa vuoi fare e che strada vuoi intraprendere e' difficile consigliarti.
Io ho due cavalle mie ed e' ovvio che il rapporto che si instaura e' di un certo tipo e il percorso e' sul binomio.
Ma quando non avevo il cavallo lavoravo comunque su me stessa, un po' mi manca montare cavalli diversi. Non posso farlo per questione di tempo, ma arricchisce molto.
Ovviamente non parlo di cadaveri di 30 anni con le ossa di fuori, ma di cavalli della scuola ben addestrati e svegli
Citazione da: Kimimela - Ottobre 10, 2016, 11:57:21 AM
Se l'obiettivo attuale e' lavorare su te stessa allora va bene qualsiasi cavallo della scuola.
Quoto con decisione.
Avevo impostato la domanda in senso generale in modo che le risposte potessero essere di interesse generale, ma vabbè. Il punto non è tanto che obiettivi ho io, ma come è strutturato questo stage (o serie di stage). Certo, partendo da un buon cavallo da scuola, già ben addestrato (merce rara, ma forse una di quelle che monto ci sta), è probabilmente possibile seguire tutto il percorso (a meno che in qualche passaggio non si distacchi dall'equitazione "solita", come potrebbe essere, perché credo che questa persona si ispiri alla scuola karlista o qualcosa del genere:non abbiamo discusso i dettagli del metodo che intende seguire). Così facendo, però, non posso imparare molto sul versante "addestrativo"; cioè, come insegnare al cavallo a fare certe cose, e viene un po' meno il senso di tutto ciò; diventa una serie di stage di lavoro in piano, che può anche andare bene, ma è il 50% dell'apprendimento previsto.
Ad esempio, la prima lezione era incentrata quasi tutta sul lavoro a terra, desensibilizzazione, rispetto degli spazi... e meno male che il cavallo prescelto per fare la dimostrazione qualche piccola resistenza ce l'aveva, altrimenti non avremmo imparato molto su come applicare la tecnica quando questa davvero serve (perché serve se il cavallo ha qualche problemino, se non ne ha non serve), o come accorgerci se sta funzionando o meno e come correggere/progredire nel lavoro. Chiaro che sarebbe eccessivo provarla direttamente su un cavallo sdomo, ma sarebbe anche inutile provarla con un cavallo sereno e rispettoso in tutto.
Altro esempio: se uno degli scopi dello stage è insegnare al cavallo a rispondere con precisione ad aiuti leggeri, secondo me è importante che nel frattempo non sia "smanacciato" da altri. O no? Potrebbe distinguere e reagire diversamente a seconda che lavori con me o con "l'allievo x"? Questo era il mio dubbio fondamentale. Se l' istruttore degli stage si ispira a metodi karlisti, il cavallo che abitualmente lavora per una scuola "gambegambe" riesce a seguirmi sui lavori più fini o me lo perdo per strada?
Il mio obiettivo è trarre il massimo da questa opportunità, perché, come dicevo, non capita di frequente, e non vorrei aspettare altri dieci anni (il tempo passato da quando ho conosciuto questo signore ad un primo stage di lavoro a terra, ad ora). Poi è chiaro che sono abituata ad accettare quel che passa il convento, sono vent'anni che lo faccio; ma se riesco a combinare diversamente, forse è meglio, o no?
Non conosci nessuno che ha un cavallo nullafacente o che magari a causa di qualche problemino suo o del cavallo non lo lavora quasi mai? In tal caso potresti chiedergli di prestare lo per gli stage, tu avresti un cavallo gratis e lui non dovrebbe pagare un addestratore e glielo ridire stiamo migliore di prima.
due considerazioni: primo non "cadere" nella trappola di vedere il cavallo ubbidiente e bravo con l'istruttore e pensare che "sia troppo facile" o che sia un cavallo già di suo molto bravo, spesso la sola presenza dell'istruttore, con il suo bagaglio di esperienze e capacità mettono il cavallo in condizione di eseguire meglio e prima le richieste, specie nel lavoro da terra sul rapporto.
Dico questo perchè recentemente ad uno stages è stato preso il cavallo "mostro" di un partecipante e l'istruttore ha impiegato 10 sec. a fare tutto il previsto...
seconda cosa, finchè non lavori un cavallo solo tu sarai sempre soggetta a questi dubbi, i cavalli capiscono e si adattano, certo che se il lavoro è anche fisico/muscolare sarà un po' più difficile per lui fare questo e quello, secondo me ne devi parlare con l'istruttore, solo lui sa cosa vi insegnerà e quindi ha una maggiore chiarezza di obiettivi e risultati. Potrà inoltre aiutarti nel lavoro con un cavallo non tuo consigliandoti come fare le cose anche per lui.
ben detto nefferit e wild :pollicesu:
non ti preoccupare che se anche l'addestratore segue la scuola x, i principi dell'addestramento e del lavoro a terra sono gli stessi per tutti: cambiano magari alcune sfumature ma in sostanza ognuno gira la solita minestra col proprio mestolo.
Leggendo l'altro topic "punto morto" mi è venuta in mente una cosa riguardo alla coerenza.
Proprio per l'esempio che fai tu della cavallina della scuola che non sta ferma quando sali.. mi era capitato già con un altro cavallo della scuola, mi sono impuntata personalmente per togliere questo fastidioso (e potenzialmente pericoloso) vizio, e ce l'ho fatta, solo che.... poi il cavallo montato da altri, e un po' pasticciato, ha ripreso la normale routine...
Quindi secondo me, un cavallo da scuola per quanto bravo, ubbidiente e in forma, ma abituato ad un certo tipo di lavoro, cercando di affinarlo per un lavoro più di precisione e finezza sarebbe un po' tempo sprecato.. certo impari tu, ma il cavallo quando ritorna a fare le classiche lezioni quasi "dimentica" il lavoro di precisione che gli hai insegnato, e quando lo riprendi in mano tu devi tribulare il doppio per farlo ritornare sui suoi passi...
O almeno questo è il mio parere, avendo purtroppo già avuto esperienza al riguardo...
si ma perdonatemi ma qui state parlando di "lavoro di precisione" e di "insegnare al cavallo"...ora senza offesa ma per arrivare a questi livelli bisogna essere cavalieri molto molto Avanti o professionisti.
Citazione da: Kimimela - Ottobre 11, 2016, 01:34:55 PM
si ma perdonatemi ma qui state parlando di "lavoro di precisione" e di "insegnare al cavallo"...ora senza offesa ma per arrivare a questi livelli bisogna essere cavalieri molto molto Avanti o professionisti.
anche a me era uscito questo pensiero... io quando faccio uno stages cerco di imparare "per me" ... certo poi penso al beneficio per la mia cavalla, ma so già che lei sarà una povera "cavia"... almeno all'inizio.
Riporto la mia piccola e spero utile esperienza:
Attualmente monto 2 cavalli abbastanza diversi. Il primo è della scuola è abbastanza "indipendente" come mentalità. Essendo stato della scuola ha imparato ad arrangiarsi, soprattutto sul salto. Il secondo è sempre stato un cavallo di proprietà e solo nell'ultimo anno è diventato un cavallo della scuola "privilegiato"(perchè era l'ex cavallo dell'istruttrice e lei non vuole che lo montino completi principianti). Ho notato che invece lui si affida molto di più al cavaliere e che non fa quasi mai qualcosa "da solo". Mentre il primo cavallo interpreta in qualche modo i confusi aiuti e capisce più o meno, il secondo si agita e va nel pallone.
Quindi secondo me un cavallo della scuola intuisce prima e meglio ciò che gli chiedi, anche perchè con la moltitudine di stimoli diversi che ha ricevuto, riesce ad avere una consapevolezza di ciò che gli chiede il cavaliere superiore a molti cavalli privati che conosco. Se intraprenderai questo percorso con un cavallo della scuola (in mezzafida, ecc.) stai tranquilla che i risultati arrivano. Se devono essere duraturi probabilmente non lo saranno come dice fede, ma nell'immediato o futuro prossimo li ottieni i risultati :pollicesu: