E' la forma più primordiale di apprendimento - perfino un'ameba ne è capace. Ma siiccome nuilla viene perduto nell'evoluzione, questa caratteristica forma di apprendimento permane, passando dal cavallo e arrivando all'uomo, che può benissimo essere visto come un conglomerato di amebe tenute insieme con un certo ordine allo scopo di far sopravvivere l'unica ameba che conta (voi sapete che l'uomo, in certi momenti, è un essere unicellulare; il resto è contorno, per permettere a quell'essere unicellulare, assai inetto, di riprodursi al riparo dall'ambiente ostile..... )
Il cavallo apprende moltissimo per abitudine; è tagliato per farlo. La sua capacità di apprendere per abitudine è tale, che può perfino fare l'abitudine al continuo cambiamento. Avviene nei lunghi trekking, dove si attraversano zone sconosciute, dove ogni notte si riposa in luoghi diversi, dove si mangia e si beve solo dove si può.... pochi giorni e i cavalli ci fanno l'abitudine.