Chi di voi sottopone il proprio equino a massaggi o sedute simili?
Con che scopo? Con che frequenza?
Io sono stata dall' osteopata " per umani" e in effetti in una sola seduta mi ha risolto un problema ( almeno per un po').
E' la stessa cosa con i cavalli?
E' necessaria una certificazione per esercitare?
Sarei curiosa di sentire le vostre esperienze
Definiamo Bubba! L'osteopatia è una cosa, la chiropratica un'altra, i massaggi un'altra ancora (con molte varietà). Francamente ho in testa un po' di confusione.... massaggio e stretching, sì, facciamo un "check up" periodico, e ne siamo soddisfatti. Ma nulla a che fare con l'osteopatia.
Interessante dialogo fra Still e Palmer, fondatori rispettivamente dell'osteopatia e della chiropratica: http://www.tuttosteopatia.it/conoscere-osteopatia/osteopatia-e-chiropratica/osteopatia-e-chiropratica/
Io faccio due cose sole, prima e dopo il lavoro: metto il braccio sinistro di traverso sotto la coda del cavallo, verso la radice, e con l'altra mano prendo la coda e la tiro verticalmente in basso. Le piace moltissimo, come piaceva all'altro mio cavallo. Credo sia una specie di blando allungamento dei lombari e sacrali, con distaccamento delle vertebre. E tiro di brutto, mica carezzine. Poi, da davanti, una mano a destra del collo e una a sinistra, energico massaggio che non servirà a niente, ma lei gradisce. Qualche grattino sul garrese e via in campagna o nel paddock.
Adesso voglio provare quella cosa che si fa da sotto e manda in su la schiena.
Segreto
Io ho sia una massaggiatrice che fa anche agopuntura che una osteopata. Sono due lavori diversi, compatibili tra loro e che servono a risolvere problemi diversi.
Uno lavora sulla struttura ossea e viscerale, l'altro sui muscoli..
Il problema è che ora una è a Parigi e una in florida.. se no la frequenza è di almeno un controllo semestrale e poi in base al risultato della seduta si decide se e quando ripetere
IO ho fatto fare da un fisioterapista alcuni esercizi di stretching a un mio cavallo, per mancanza di tempo non si poi dedicato a approfondire le sue conoscenze in questo specifico settore (equino) anche se era interessato , ma con l'aumento della clientela ha fatto scorrere la faccenda, mi ha fatto vedere semplici manovre per rilassare i muscoli del collo e dei posteriori, a livello base.
Il fatto resta che se un cavallo lavora in rettangolo in maniera positiva con posture corrette non c'è bisogno di altro,
qui si cade in situazioni dove chi è causa di dolori non li toglie chiamando il guru, visto che anche se il guru toglie poi chi li provoca li continua a produrre
I cavalli vivono in condizioni innaturali e non è sufficiente 1 o 2 ore di lavoro ben fatto a ripristinare il resto dei danni.
Poi ci sono contratture, posture, piccoli infortuni che solo un massaggio può sciogliere
Personalmente ho sempre avuto dolori di schiena da ragazzo, una volta tenendo di continuo una posizione sbagliata per troppo tempo mi sono beccato una contrattura al collo, la prima volta con 6-8 sedute risolto la faccenda, con il tempo quando a causa del mio lavoro devo ricorrere al fisioterapista le sedute per tornare al benessere aumentano,
ora devo andarci quasi 1 volta l'anno dal fisioterapista.
Potrei cambiare lavoro, dall'edilizia passo al lavoro quadrupede ;D
Nel corso degli anni ho provato qualche volta a sottoporre Olliver a qualche osteopata (naturalmente tutti molto rinomati). Non ho mai riscontrato un vantaggio. Altre persone che non hanno particolari aspettative al riguardo mi confermano la stessa cosa. Per me, chi ci trova un vantaggio è perchè ce lo vuole vedere, suggestione insomma.
Io ho una discreta confusione in testa, mi spiegate per favore la differenza tra chiropratico, fisioterapista, osteopata e massaggiatore.
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Ritengo che se fatti al momento giusto sia l'osteopatia che l'agopuntura siano trattamenti validi. Per patologie invalidanti dove serve ricorrere a farmaci difficilmente faranno differenza, anzi certamente no. Bisogna capire il problema e come intervenire in ogni caso. Se il vet o l'osteopata risolvono un problema e io con un lavoro e/o una gestione errati il problema lo faccio tornare sono punto e a capo. Lo si dice più per le infiltrazioni, ma penso sia vero per qualsiasi trattamento. Il trattamento da solo spesso non è risolutivo.
La mia cavalla fa una seduta di fisioterapia ogni 3 settimane più o meno ed io mi occupo solamente dello stretching semplice con la carota dopo il lavoro. Trovo differenza dopo il trattamento anche se le contratture riscontrare sono davvero di piccola entità. Il controllo con l'osteopata è ogni 6 mesi, più o meno.
Citazione da: milla - Dicembre 08, 2016, 09:28:34 PM
Io ho una discreta confusione in testa, mi spiegate per favore la differenza tra chiropratico, fisioterapista, osteopata e massaggiatore.
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L'osteopata si occupa dello scheletro e lavora sulla struttura ossea, il massaggiatore sui muscoli, il fisioterapista sui muscoli e articolazioni, dà esercizi specifici di lavoro in caso di problemi riscontrati con un vet e di solito fa trattamenti di tecar/laser/magnetoterapia etc accompagnandoli a quelli manuali (non solo come routine ma anche in caso di infortuni).
L'osteopatia e la chiropratica fanno parte delle cosiddette "medicine alternative" o "medicine complementari"; a seconda degli Stati, sono riconosciute, o meno, come attività professionali mediche. Appartengono allo stesso gruppo, per dire, dell'agopuntura e dell'omeopatia e di millanta altre medicine "altre".
La fisioterapia è invece professione riconosciuta, proprio come, per dire, il lavoro dell'ostetrica o dell'infermiere: vedi elenco delle professioni sanitarie riconosciute in http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=91&area=professioni-sanitarie&menu=vuoto
La massoterapia non figura in tale elenco.
Questo ovviamente vale per gli umani.
Condivido la convinzione di Bionda.
E dato che gli umani applicano il loro metro (giustamente? Giustamente! Vabbé, giustamente.) anche ai loro compagni animali, l'equivoco, l'aspettativa, il plagio, l'entusiasmo, l'esito valido ma temporaneo, la ricerca, la consolazione, l'onere economico sono tutte categorie dello spirito (e non solo) che diventano universali.
Mia nonna Bigina* andava dalla "medegona", che stava due colline a ponente, facendosi chilometri tre all'andata e tre al ritorno, con me bambino al traino, per un suo ginocchio. Questa riceveva nel "soggiorno" della sua casa di corte (servizi esterni), tutto scuro (non per culto del mistero ma per consuetudine contadina), una bottiglia di acqua della Madonna di Lourdes sulla credenza. Imponeva le mani al ginocchio ostile e prescriveva un impiastro di certe erbe che poi mia nonna avrebbe cercato in collina. Il passo successivo era la preparazione dell'impiastro che veniva applicato dopo rigorosa macerazione.
Tutto questo faceva molto bene al ginocchio. La fisioterapia involontaria generata dalle camminate in collina, intendo. Non l'impiastro. Sulla strada del ritorno mia nonna Bigina rubava pere e mele e a casa mi faceva la frutta cotta.
Segreto
* Marialuisa in pavese.
Le cose che si fanno hai cavalli sono efficaci se sono eseguite da persone che sanno quello che fanno, anche semplici gesti che saranno pure innocui e illusori ma se fatti con perizia hanno un risultato anche se ottengono un effetto PLAGIO sulla psiche del cavallo, ma abbinate a medicinali somministrati da un VETERINARI si conquista una fiducia in noi del cavallo migliore.
Perchè i cavalli distinguono molto bene 2 cose ;
1) azioni che provocano dolore
2) azioni che provocano solievo
Naturalmente la numero 2 resta quella che accettano volentieri e per questo ci donano la loro VITA :ciao:
Giusto te Carodubbio, pensavo a cose che hai detto più volte e a un curioso proverbio: "Una buona strigliata vale una passeggiata". Non sarà mica che senza volere una buona strigliata rappresenti un buon massaggio involontario?
personalmente ho riscontrato buoni risultati dopo il trattamento dell'osteopata sui miei due trotter, uno dei due non riusciva ad andare in distensione, nemmeno con l'utilizzo di redini ausiliarie alla corda; dopo il trattamento ha iniziato a riuscirci senza alcun aiuto, in capezza e anche a sella. :) :happy_birthday-736:
presente!
ogni 6 mesi faccio trattare Africa in quanto necessita di essere sbloccata a livello anche e cervicale sinistra.
lei ne ha bisogno in quanto si irrigidisce e lavorarla bene non e' sufficiente.
d'altra parte io vado dall'osteopata una volta al mese...da quasi 8 anni :horse-scared:
io sottoponevo il nanetto a trattamenti periodici, ho sempre notato benefici, ma non sempre erano duraturi.
L'idea che mi son fatta comunque è che
A) non tutti gli osteopati sanno quello che stanno facendo (e soprattutto cosa ti serve, a te e al cavallo)
B) per vederne i benefici realmente, il cavallo dovrebbe essere in lavoro, lasciatemi dire "pesante". è ovvio che chi non esige e non mette sotto pressione, non vedrà gli stessi benefici di chi invece lo fa.
C) L'osteopatia non è nulla senza un seguito. Ovvero, un osteopata capace darà anche dei consigli su come riscaldare il cavallo, come lavorarlo per risolvere determinate rigidità. Ignorarli rende il trattamento inutile. Così come non posso sperare in miracoli dopo il trattamento se poi inchiodo il cavallo in "quella posizione lì".
l'osteopata che è venuto per la mia cavalla. non esce a trattare cavalli di persone che poi non se ne occupano più.
Scusate, ma qual'è la qualifica di un osteopata che opera sugli equini? Chiedo perché non ne conosco.
Intendo: lui cos'è? Un medico, un fisioterapista, o cosa? Esistono scuole riconosciute per quel ruolo?
Sarà mica un autoreferenziante, avrà qualche "cancello" da passare, o no?
Segreto
Quello che viene da noi é un vet ed ha fatto corsi di specializzazione.
In Italia, comunque, non é riconosciuta nè la figura professionale dell'osteopata, né quella del fisioterapista per equini.
Non è richiesta nessuna qualifica. Se cerco con Google "osteopatia bufala", il primo link che mi esce è questo, e dice quasi tutto, ma ovviamente chi ama credere a queste cose non lo leggerà: http://medbunker.blogspot.it/2016/01/osteopatia-e-chiropratica-scienza-o.html
Carino anche questo link: http://www.fisiosportpavona.it/2016/02/09/osteopatia-tra-scienza-e-fantascienza/
anche il mio e' un medico veterinario specializzato in osteopatia...
Non posso che ringraziare Bionda per i link: non sapevo neppure che esistesse un simile universo.
Ora che mi son fatto due risate torno a cercare di annodare una capezza di corda. Ho già disfato tutti i nodi tre volte.
La capezza non riuscirò a farla, ma ora le mie dita sono scioltissime: ho inventato la nodoterapia e cercherò di "venderla" come approfondimento di un qualche metodo di equitazione naturale.
Prometterò a tutti una mano leggerissima e dita chiacchieranti con la bocca del cavallo. Come auspicava quel francese là, gran cavaliere, che è andato a Calcutta in canoa (Jd'O?).
Segreto
Io sono tendenzialmente molto scettica sulle "medicine alternative", ma per dovere di cronaca devo riportare che qualche anno fa ho sofferto di episodi di vertigine piuttosto seri. In quel frangente, furono i medici "ufficiali" (otorinolaringoiatra e neurologo) a non capire nulla delle cause del mio disturbo (purtroppo le vertigini sono una di quelle patologie per cui spesso non è nota una causa, e le poche cause certe sono cose poco simpatiche come tumori del nervo acustico o del cervello), e ad avere un atteggiamento poco corretto (soprattutto il neurologo mi dismise con una diagnosi di "otolitiasi", nonostante il test diagnostico specifico fosse negativo!). Ero molto preoccupata perché, documentandomi, appresi che in casi di vertigini gravi a causa non nota la medicina "ufficiale" propone il taglio del nervo cocleare, o la distruzione chimica delle cellule ciliate responsabili della percezione dell'equilibrio: in pratica, l'equivalente di una amputazione. Su consiglio di una dottoressa mia conoscente, mi rivolsi ad un osteopata. Lui si accorse, non ditemi come, che gli occhiali da vista avevano un ruolo in tutto ciò. Riscontrava delle differenze se li portavo o no, e mi consigliò di usare le lenti a contatto per un po'. Decisi di rivolgermi a un ottico, che mi confermò che erano ormai disallineati con l'asse ottico, una cosa di cui in qualche modo mi ero già accorta da tempo ma non ero riuscita a identificare con certezza; e me li rifeci nuovi. Nel frattempo feci un lungo periodo solo con le lenti a contatto, e i sintomi migliorarono fino a divenire rari, e scomparire.
Ora, le vertigini sono anche un po' così, succede che vanno e vengono (quelle senza cause certe), e sono consapevole che potrebbero essere passate anche per conto proprio, e che magari fra un mese tornano (spero di no, corna facendo). Ma a me torna l'idea che il disallineamento degli occhiali mi avesse alterato la postura e mandato in qualche modo in tilt il sistema dell'equilibrio, e se non fosse stato per l'osteopata non avrei risolto. In ogni caso non è che l'osteopatia mi ha guarito, ma mi ha aiutato a identificare una possibile causa ed a rimuoverla, una causa che nessun medico ufficiale avrebbe pensato di considerare.
Per inciso, durante i trattamenti lui ha ipotizzato, sulla base di quel che sentiva, altre patologie, mi pare disturbi digestivi, che non ho e quindi ho risposto di no, e la cosa è finita lì.
Cosa concludo? Che nel dubbio, e soprattutto per cose strettamente connesse all'apparato muscolo-scheletrico, io l'osteopata lo sentirei. Magari non per una gastrite, ma sarei curiosissima di vedere, ad esempio, se risolvesse la sinusite cronica di mio marito (ho sentito almeno due persone che hanno risolto la sinusite grazie a trattamenti osteopatici). Se riesco a convincerlo ad andare si vedrà :icon_rolleyes:
Una rondine non fa primavera, si sa, ma in certi casi tentar non nuoce, se non al massimo al portafoglio :firuu:
Penso che applicherei lo stesso principio per un cavallo, quindi, magari badando a che sia anche un vet possibilmente.
Immagino che segreto si riferisse al sito "debunker" (debunker è colui che "svela l'inganno". C'è una breve voce su wikipedia sull'argomento, la considero molto equilibrata perchè prende in considerazione anche la critica al debunking; sono temi che hanno a che fare con le credenze e con l'atteggiamento verso le credenze, e se si esagera nell'entusiasmo si rischia lo stesso errore che potrebbe commettere chi è ateo militante; ossia, quella di cadere da una credenza a una credenza opposta, da una religione assunta come certa a un'altra religione (l'ateismo) ugualmente presa come certa.
Molto migliore un atteggiamento ragionevolmente agnostico; io penso che in medicina nelle nozioni scientifiche vi sia molto di vero, ma non tutto (e chi di scienza lo capisce lo sa già, la ricerca continua serve proprio a correggere gli errori); nelle medicine alternative c'è molto di falso, ma non tutto (purtroppo molte medicine alternative non lo ammettono).
@ Alex:
Ahimé, Alex: non è questa la sede ma penso tu meriti una risposta che vuole essere un invito alla cautela semantica.
Il contenuto del termine "religione" è abbastanza condiviso e preciso: presuppone atteggiamenti e soprattutto effetti che è ben difficile riscontrare nell'universo dell'ateismo.
i due termini implicano realtà di pensiero con meccanismi diversi, aspettative diverse, risultati diversi.
L'opzione agnostica che tu suggerisci è certo più cauta (non credo si possa usare il termine "ragionevole") e lascia spazio a tutto.
Inoltre "ateismo" non è il contrario di "religione". Ateismo è il contrario di teismo, come ben sai.
Forse il contrario di "religione" è "laicismo" in senso russelliano.
Quanto al credere, mi piace pensare che il mondo non si divida tra "chi crede" e "chi non crede", ma, in ultima analisi tra chi pensa di avere un'anima e chi pensa di non averla. Io, come molti, penso di non averla.
Segreto
Racconto un fatto;
il gestore di un maneggio dove vado di rado per il fatto che mi resta fuori mano, ha preso in regalo un PSI scarto della pista che dopo una corsa dove ha vinto si è stirato un tendine, non avendo ne fretta ne capacità di stare in sella a un soggetto da corsa che fa? nel primo periodo lo a tenuto fermo , poi lo faceva sellare saltuariamente da un ragazzo semi professionista, una volta tornato in condizione per tenerlo in forma da corsa lo lavora con una macchina.
Metodo vecchoi dalle nostre parti, 1 guida l'auto , il 2 tiene il cavallo in capezza con la lunghina , si fa di regola un trotto da lavoro .
Il cavallo è tornato a vincere in pista.
Allora i danni chi li fa? chi ci sta sopra :ciao:
Citazione da: carodubbio - Dicembre 17, 2016, 01:08:30 PM
Racconto un fatto;
il gestore di un maneggio dove vado di rado per il fatto che mi resta fuori mano, ha preso in regalo un PSI scarto della pista che dopo una corsa dove ha vinto si è stirato un tendine, non avendo ne fretta ne capacità di stare in sella a un soggetto da corsa che fa? nel primo periodo lo a tenuto fermo , poi lo faceva sellare saltuariamente da un ragazzo semi professionista, una volta tornato in condizione per tenerlo in forma da corsa lo lavora con una macchina.
Metodo vecchoi dalle nostre parti, 1 guida l'auto , il 2 tiene il cavallo in capezza con la lunghina , si fa di regola un trotto da lavoro .
Il cavallo è tornato a vincere in pista.
Allora i danni chi li fa? chi ci sta sopra :ciao:
La MORALE di questo fatto è la seguente:
i cavalli in natura sono delle prede, l'unica loro arma vincente resta una fuga veloce e potente, per restare in forma la natura gli ha donato doti particolari che l'uomo per vari motivi li porta all'eccesso,
ma i cavalli si curano da soli dalle loro malattie basta non continuare a rompere le scatole di continuo, il tempo cura ogni dolore al cavallo se questo è messo in grado di autogestire i suoi movimenti. :ciao:
Speriamo!
Comunque che i danni vengano da sopra credo sia una triste verità'
Silviasco ma qui si parla di osteopati e non di medicine alternative.
L'osteopata e' un medico non uno stregone...per cui sa quello che fa :horse-cool: .
Medicina alternative puo' essere l'agopuntura....e qui mi trovi d'accordo.
Un osteopata serio sa bene quel che fa e ti spiega tutto...almeno il mio fa cosi sia quello dei cavalli che il mio che tratta me, in giro purtroppo ci sono un Sacco di ciarlatani che si spacciano per "massaggiatori"...occhio che questi non sono medici
Se è per quello, nemmeno i nostri fisioterapisti o massaggiatori sono medici...
Sono professionisti che, a diagnosi fatta, aiutano il recupero da un infortunio o la risoluzione di un problema...
Citazione da: Kimimela - Dicembre 19, 2016, 09:39:58 AM
Silviasco ma qui si parla di osteopati e non di medicine alternative.
Non facciamo confusione; ci sono moltissimi medici che praticano medicine alternative; il titolo di studio non c'entra nulla. resta il fatto che l'osteopatia appartiene alle medicine complementari o alternative che dir si voglia.
L'osteopata di cui parlavo io è fisioterapista, non medico, e non si è mai spacciato per medico. Ciarlatano per me è uno che millanta titoli o capacità che non ha, e che tenta di abbindolarti. Questa persona non rientra certo in tale categoria, sempre stato molto corretto.
Che io sappia in italia l'agopuntura è praticata da medici, ossia i corsi delle principali associazioni sono riservati a medici. E sempre per quel che ne so, fra le medicine alternative è quella che sta messa meglio rispetto alla medicina "ufficiale", nel senso che ad esempio ci sono studi decenti che dimostrano l'efficacia di alcuni trattamenti, mi viene in mente quello per il rivolgimento dei bimbi podalici in pancia, o qualche trattamento analgesico.
Ho una mia personale scala di affidabilità delle medicine alternative, in cima ci sono agopuntura ed osteopatia, in mezzo l'omeopatia, di cui sento dire un gran bene ma con cui decisamente non mi trovo, più in basso fiori di bach e in fondo in fondo cose bislacche come l'iridologia o la riflessologia plantare. Ma di nessuna di queste faccio gran consumo, devo dire. Al massimo ricorro alla fitoterapia, che non considero "medicina alternativa", semmai una abbordabile "medicina fai da te" per malanni banali o per rafforzare il benessere e le difese.