Ciao ragazzi
Navigando in internet mi sono imbattuto su un sito di una scuola in toscana che
Praticano l'equitazione naturale nel rispetto del cavallo.
Vedo che vengono montati senza filetti e morsi vari , e senza usare aiuti , solo con delle piccole pressioni dei piedi e dei piccoli movimenti delle mani.
Devo dire che la cosa mi ha suscitato molto interesse perché si avvicina molto alla mia filosofia di gestione del cavallo.
Voi cosa ne pensate?
A mio parere può essere una bella cosa, se il cavallo lavora lo stesso bene. Senza filetto non vuol dire senza dolore, anzi la pressione sul naso può essere molto dolorosa, inoltre se il cavallo non lavora, corre a caso o non ha impulso e sta con l'incollatura rovesciata allora direi che preferisco l'equitazione standard in questo caso.
Come tutte le cose dipende...
Aprendo la discussione non sapevo bene cos'avrei trovato; il termine "equitazione naturale" indica anche la "rivoluzione" di Caprilli, e comunque non mi entusiasma: "naturale" è un termine inflazionato, che con "attacca" bene con l'equitazione e men che meno con un approccio "umano" al cavallo; la natura è durissima, spietata.
Non ho capito bene a quale scuola ti riferisci: perchè non metterne il link? Poi ne parliamo più a ragion veduta.
Non ho postato il link perché non so se si può.
Se posso lo posto
Se posso osare uno spunto di riflessione, peraltro non coniato da me: tutti mescolano la stessa minestra ognuno col suo mestolo.
Voglio dire che i principi dell'addestramento e dell'equitazione sono sempre gli stessi, le varie scuole poi li declinano e li "rivendono" (questo verbo non è scelto a caso) ognuna a modo suo.
Non è che l'equitazione "tradizionale" non avvenga nel rispetto del cavallo... così, per dire.
Concordo molto con the shire, tuttavia cosa hanno di buono normalmente questi metodi "naturali" è che insegnano al cavaliere molte cose sulla comunicazione e sui meccanismi di apprendimento del cavallo, cosa che nei maneggi "tradizionali" a volte è un po' trascurata.
Un "colpetto di Google" con equitazione naturale toscana mi fa trovare due centri - entrambi condividono l'approccio Parelli. Stiamo parlando del metodo Parelli o di metodi che si ispirano al metodo Parelli?
In Toscana però c'è anche un'altra cosa, un "centro di equitazione etica", e qui siamo oltre Parelli. A qualcuno verrà un'eruzione allergica; a me no, affatto.
Si Chiama asvanara
http://www.asvanaraexperience.com
Alex cmq dai video che ho visto i cavalli hanno delle semplici carezze di corda e basta.
Sono un po' sul mistico / energetico / spirituale, ma non sono certo gli unici a montare in capezza (che fra parentesi può essere tutto fuorché dolce). Il posto mi sembra bello cmq.
Il centro Asnavara era Parelli italia, se ne è distaccato per questioni di tipo commerciale/di maerchio: http://www.ilportaledelcavallo.it/articolo.asp?id_articolo=1148
Suppongo che questo "divorzio" non abbia modificato sostanzialmente l'approccio con il cavallo: in sostanza è una questione di nomi. Quindi, Asnavara, penso, è più o meno Parelli; con tutti i suoi chiari e i suoi scuri. Se ci sono differenze sostanziali nel metodo e nei suoi presupposti teorici, mi piacerebbe che qualcuno che le conosce me le elencasse.
Nel metodo non so se ci siano differenze, però come ha detto luna si sono orientati più su un pacchetto "completo" di aspetti spirituali quasi religiosi
Citazione da: alex - Febbraio 19, 2017, 06:12:05 PM
In Toscana però c'è anche un'altra cosa, un "centro di equitazione etica", e qui siamo oltre Parelli.
ma no, nei concetti più o meno siamo lì. non farti abbagliare.
Parlandone in maneggio, a una ragazza dell nostro maneggio hanno regalato il corso ad asvanara,
Quando lo fa mi faccio raccontare e poi vi dico 😀
A mio modestissimo parere le parole "equitazione" e "naturale" non vanno d'accordo.
Non c'e' niente da naturale a montare un cavallo, ne a chiuderlo in un box...etc...etc...ne a mettergli una capezza.
Per cui per quanto mi riguarda...son tutte boiate.
Piuttosto mi concentrerei sulla conoscenza e sul montare bene, per arrecare meno danno possibile all'equino
Purtroppo o per fortuna non viviamo piu come gli uomini delle caverne quindi il cavallo "naturale" dove lo possiamo trovare? Credo in pochissimi posti al mondo. Ma nel momento in cui decidiamo di fare equitazione, dobbiamo toglierci dalla testa la visione bucolica del cavallino che ci ama tanto e che ci nitrisce per amore quando ci vede...piuttosto lo ripeto...cercare di imparare il piu possibile a montare bene
Citazione da: Luna di Primavera - Febbraio 20, 2017, 09:35:30 AM
Citazione da: alex - Febbraio 19, 2017, 06:12:05 PM
In Toscana però c'è anche un'altra cosa, un "centro di equitazione etica", e qui siamo oltre Parelli.
ma no, nei concetti più o meno siamo lì. non farti abbagliare.
Non lo so, ma avendo avuto un contatto con la cosiddetta "equitazione zooantropologica" assicuro che potrebbe esserci una certa differenza. Parelli è una buona implementazione dei meccanismi di apprendimento basati sul
condizionamento operante, effettivamente ben utilizzati; utilizzare maggiormente modalità di apprendimento più avanzate (l'apprendimento basato anche sulle
facoltà cognitive del cavallo) potrebbe effettivamente essere una differenza abbastanza importante, anche perchè, com'è secondo me giusto, diminuisce la "distanza mentale" fra uomo e animale. Ma per un'analisi più approfondita occorrerebbe saperne di più; io ho solo una debole infarinatura.
Beninteso: tutte le equitazioni di ogni tempo, anche senza affermarlo esplicitamente, si basano sul condizionamento operante (premio-punizione), la novità di Parelli è di usare questo meccanismo per bene e sempre (sia il cavallo maneggiato a terra, sia il cavallo maneggiato dalla sella; il meccanismo di apprendimento è lo stesso); l'approccio "zooantropologico", diminuendo la distanza mentale fra uomo e animale, potrebbe essere piuttosto un ritorno al passato, al tempo in cui si attribuivano agli animali capacità quasi umane.