Da quando provai per alcuni anni a vivere, lavorare e viaggiare senza inserire automaticamente la chiave nel solito buco di un mezzo meccanico (auto, trattore, etc..) ma attaccando i miei cavalli a un calesse per andare in paese a far la spesa o depositare i soldi in Banca, o a una falciatrice e poi al ranghinatore per fare il fieno, o a un aratro, a un erpice o coltivatore per preparare la terra dell'orto dove piantare il necessario per mangiare, ho capito che la VITA è bella quando è semplice, non artificiale, con gioie e sacrifici, ma sincera, spontanea e sostenibile. E tutto questo è possibile creando una sana relazione di rispetto e collaborazione con i nostri cavalli da tiro disponibili a sollevarci da molte fatiche fisiche. Questa è diventata una ragionevole passione che ora sto trasmettendo ad altri
attraverso corsi, giornate di formazione, consigli ed informazioni utili per iniziare e continuare ad usare la più antica ed economica forma di trazione animale nella propria attività agricola, forestale, agrituristica e sportiva.
:occasion14: che bel primo post! Benvenuto!!!
Ciao, Benvenuto.
Ciao e benvenuto...scusa se te lo chiedo ma dove vivi per poterti permettere di andare in giro tranquillo con il calesse? Che bello, tra l'altro...
Sono entusiasta dell'idea di rivitalizzare il tiro con questo approccio. Sarebbe un vero delitto lasciar morire il più antico legame fra uomo e cavallo. E chissà.... può essere che qualcuno in un futuro non remoto ce ne sarà grato; la decrescita avanza, e in fondo il cavallo è un perfetto "motore a energia solare" (quella che illumina i prati....)
Che bellezza... che grande cosa sarebbe iniziare a riservare uno spazietto per "parcheggiare" i cavalli anche nei posti comuni... un HorseParking... giusto accanto alle biciclette... basterebbe poi poco e sarebbe un modo di reintegrare il cavallo nella vita quotidiana del suo padrone.
E ha ragione Alex... quello che pare un passo indietro, potrebbe invece essere uno in avanti.
A volte nel centro di Torino si vedono ancora i vetusti cartelli di "divieto di transito a carrozze e cavalli"...
E mi viene da pensare... al tempo dei miei nonni, i ricchi andavano in auto ed i poveri a cavallo. Adesso è il contrario. Al prossimo giro che si fa, si torna allo start?
Beh, il nostro maneggio è attrezzato: la pony porta il calesse, un suo collega è in addestramento anche per gli attacchi e Mu sa perfettamente come si fa a portare una carrozza. Suma a post!