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Cavalli e Propriocezione

Aperto da DivinityOfDarkness, Febbraio 03, 2013, 10:29:39 PM

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DivinityOfDarkness

Partendo da questo pensiero...

CitazioneLei spesso fa manovre in spazi ristretti (corridoio, box, capannine, lavaggio, boschi, sentieri, marciapiedi, addirittura pensiline del bus) ma non sfiora mai niente. Sa precisamente di avere quattro zampe, una testa ed una coda... quando si rivolta in box, io posso stare lì con lei con l'assoluta certezza che non mi piglierebbe mai.
Così anche a terra: sa di essere grossa, lunga ed alta. Si approccia alle altre creature con la ferrea consapevolezza delle sue ragguardevoli dimensioni

mi chiedo come valutate questa capacità nei cavalli che conoscete... insomma: PARLIAMONE
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

madamen67

Se non sbaglio la Tellington ha sviluppato il T-touch anche per "coltivare" nei cavalli la propriocezione, pensando che soprattutto i cavalli in box e poco a contatto con i loro simili perdano questa sensibilità. Nel mio maneggio ci sono alcuni cavalli che hanno una forte consapevolezza di sè, altri meno.
La mia sa benissimo di essere grossa e alta, e che basta un piccolo movimento per riuscire a non farsi mettere la testiera, ma con me abbassa la testa per farsela infilare. Non ama molto tutto ciò che è piccolo (me l'aveva detto anche l'ex proprietario) ma è incredibilmente curiosa e mite verso i bambini che le si avvicinano (in mia presenza) per accarezzarle il naso. E anche lei, dovendo far manovre in spazi ristretti, non tocca mai niente. Anche senza voltarsi o guardarmi lei sa esattamente cosa le sto facendo e in che punto del corpo quando la pulisco, la tocco, le metto un po' di Fissan su una piccola sbucciatura, e sa comunicarmi se gradisce o meno la cosa.
Il veterinario mi diceva una volta che esistono dei test da eseguire direttamente sul cavallo e relativi alla propriocezione per aiutare a diagnosticare eventuali problemi neurologici.         
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Winter Mirage

#2
Beh... visto che è colpa mia...  :horse-embarrassed: ...do un contributino...

Partiamo dal presupposto che sono del tutto ignorante teoricamente e che quindi la mia è un'osservazione empirica (e come tale super soggetta ad errori).

Comunque... a me saltano in mente tre cavalli del maneggio.
Mu (frisona 7 anni)
La puledra avelignese (4 anni)
Cenerino (kwpn ultradecenne).

Sono razze ed età che non c'entrano una mazza l'una con l'altra e non credo che sia un buon punto di partenza...
Ma non avendo di meglio, leggerò con gradimento le esperienze altrui!  ;)


Secondo me la propriocezione di un cavallo è dura da valutare, perchè mi pare di aver notato che sia strettamente legata alla loro educazione e talvolta è difficile distinguere

Ebbene...
Mu sa perfettamente quale sia la sua dimensione e sa precisamente in che punto dello spazio si trova.
Facendo manovre, anche azzardate, non tocca mai niente.
Quando si mette con il naso in selleria perchè è curiosa di questo posto dove non è mai entrata, ed io magari la becco da lontano... se le strillo "Eh, no, MU!" quella fa marcia indietro e non sbatte da nessuna parte. Nonostante l'ovvia fretta di levarsi le castagne dal fuoco.
C'è quest'altro fatto... che io svesto Mu davanti al box e poi la faccio entrare da sola. Siccome scivolava con un posteriore mentre entrava, ho preso l'abitudine di poggiarle una mano contro la chiappa. Sarà poca roba, ma giuro che fa la differenza... ebbene, lei da subito ha imparato a rallentare il passo del posteriore sinistro mentre entra in box, sapendo che io ci metto una mano sopra.
Quando Mu si rivolta in box perchè non vuole che le spazzoli il ciuffo mentre sta a casina sua, gira in tondo. Fa un giro e si ferma. Io la raggiungo e lei rigira dall'altra parte. Il box non è enorme, è regolamentare... e lei è abbastanza grossa. Ma comunque non mi ha mai sfiorata. E non mi becca per quanto io zompi via di lato (che non si sa mai! Restare pressata tra il muro ed il chiurlo di un frisone non è uno dei miei sogni segreti).
All'aperto, lavorando in libertà, a volte mi avvicino a Mu per toccarla e accarezzarla... se si deve girare a guardare qualcosa di "pericoloso", lo fa senza assolutamente prendermi in mezzo. Non mi ha mai toccata, nè con il naso nè con la spalla.
Un' altra cosa molto ebete che fa Mu, è guardarmi in sella. Capita, quando sono su, magari fermi in alt per qualche minuto mentre gli altri lavorano, che Mu sia così consapevole del mio piede contro il suo costato, da girarsi a darmi un buffetto (per la serie... ma scendi, giuda mannaro?!), sempre a sinistra.
Va poi detto questo... se io le devo pulire un piede, lo alza nel momento stesso in cui mi vede chinarmi. Non si sbaglia mai, e se proprio non lo tira su perchè le girano le balle, comunque ha già spostato il peso per poterlo alzare al primo urlo che le tiro.

Ora... il fatto che mi guardi in sella forse non è proprio del tutto propriocezione, ma semplice percezione di ciò che la circonda... unita al fatto che lei sa che quel piede a ciondoloni lungo il suo costato sono proprio IO.
Quanto al tirare su i piedi, direi che è all'80% buona educazione della cavalla, per un 10% abitudine consolidata... e per un 10% una sicura consapevolezza della mia posizione... sapere insomma, che deve tirare su l'anteriore destro e non il sinistro...


La puledra avelignese, dal canto suo, è in qualche modo ancora alla scoperta del mondo. Forse ha anche una minore consapevolezza di se stessa, perchè di fatto è abituata a restare incastrata dovunque. Ma davvero dovunque. Sbatte sempre a destra e a manca e dopo si arrabbia pure. Uno dei suoi classici è prendere a testate i muri della scuderia. Spesso e volentieri, distratta da qualcosa, si voltava di scatto e, rigirandosi nella posizione precendente, dimenticava di ritrarre la testa (cosa che Mu fa d'istinto) dando delle craniate pazzesche al muro dove era legata.
Abbiamo provato a legarla ai venti, ma la cosa la faceva diventare matta... si voltava a destra e sinistra per vedere quello che aveva alle spalle. Al momento viene fatta passare spesso in scuderia, con soste di qualche minuto e poi toelettata e sellata in campo di lavoro. E anche lì, riesce comunque a prendere a testate i pali dello steccato.
Reggerla a terra, vuol dire prestare sempre una grande attenzione a non finirle sotto i piedi. Non lo fa apposta (non per cattiveria, non per difesa)... ma se le chiedi di spostarsi, o se si spaventa, ti mette sotto. Di tanto in tanto se ne accorge e ti schiva, ma una volta su tre, chiaramente non si rende conto che mentre si voltava ti ha dato una testata in faccia.

...anche qui... secondo me c'è una linea sottile tra la scarsa consapevolezza della cavalla che se si gira e molla una testata al muro si fa male... e la semplice natura "cavallina" in cui le testate non sono poi una cosa così tremenda. Insomma... forse la verità è che in parte non sa di avere una testa bislunga montata su un collo allungabile, in parte non sa che prendere a sganassoni gli oggetti non è saggio.
Forse è solo che le manca esperienza...


Cenerino, invece, è un satana.
Lui sa perfettamente dov'è, quanto è grosso e grasso e sa precisamente dove poggiano le sue zampe.
Di fatto non tocca mai oggetti, muri, steccati.
Ma rampa (solo tre giorni fa mi si è messo a candela davanti al naso... davvero un bello spettacolo, vah!) e molla pestoni, spallate, all'evenienza calci. E di rado manca il bersaglio... sia un cane, l'asino, sua sorella o il suo cavaliere.

Questo è lunico esempio in cui sono certa che il cavallo abbia un'ottima consapevolezza di se stesso, e di come fare a combinare un casino.
Ma in lui la mancanza di educazione è talmente evidente che si tratta certamente di un problema "caratteriale".




Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

kitiara

Finchè ero al maneggio pensavo a questo post, riflettevo (e sto riflettendo) su come e quanto il mio cavallo si percepisca....devo dire che non sono ancora giunta ad una risposta ma so solo una cosa: ha una propriocezione assente della sua lingua.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Wild

Se posso vorrei inserirmi con una domanda che mi frulla per la testa da un po', ossia...può essere che la manipolazione del puledro appena nato da parte dell'uomo interferisca con questa capacità dei cavalli di percepirsi cone diversi rispetto a noi e di capire che potrebbero farci del male e che devono aiutarci in alcune sittuazioni (ad esempio mettere e togliere la capezza)?
E poi, è vero, come dicono alcuni, che i cavalli si sottomettono all'uomo perchè lo vedono come più grosso di loro? Come facciamo noi a sapere come ci vedono? Perchè a me, per la poca esperrienza che ho, sembra priprio che loro sappiano benissimo, se non altro, che sono più bassa di loro e che non arriverò mai a toglierli la testiera se non abbassano il testone!!!
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

rhox

i cavalli sanno benissimo che dimensioni reali abbiamo.. il resto sono leggende metropolitane :horse-wink:

ci sono alcuni cavalli che non hanno ben idea del loro corpo, hanno problemi di propriocezione e per lo più derivano da problemi fisici.. sugli arti spesso sono i pareggi al piede che provocano squilibri e problemi circolatori, nel resto del corpo sono magari muscoli contratti che falsano la percezione fisica..
poi ci sono quelli maldestri, esattamente come ci sono uomini scoordinati e che anche proponendogli molte attività faticano a raggiungere certe capacità coordinative.
un po' è magari un fisico poco dotato, una grande parte spesso deriva dalla mancanza di esperienze durante la crescita che formino i vari "sensi" che partecipano alla percezione di sè (in primis l'equilibrio).
si dice sempre più che è fondamentale nei bambini proporgli più attività fisiche possibili, diverse in modo che imparino a conoscere schemi di movimenti sempre più complessi e molto diversi.. allenando le loro capacità propriocettive.

i bendaggi nel metodo tellington hanno molteplici funzioni, hanno scopi e applicazioni diversi tra cui quello di fornire un contatto minimo sulla pelle che "definisca" i confini fisici a cavalli che non ne hanno bene idea.
funzionare funziona, bisogna però saperlo applicare nel modo e nel momento giusto se no si può falsare il tutto..

per il resto nella media i cavalli nati e cresciuti in ambienti naturali e stimolanti hanno più capacità perchè sono stati stimolati di più. queste cose si possono perdere nel tempo non esercitandole più.
poi si deve aggiungere la questione problematiche fisiche che possono "addormentare" certe parti del corpo, creare disequilibri, ecc e in questo ci metterei l'enorme capitolo morfologia: la posizione degli occhi e la loro dimensione, difetti di appiombo, sensi poco sviluppati, ecc hanno tutti un loro peso nel percepire la propria dimensione
e infine c'è il grosso capitolo educazione che porta un cavallo a sforzarsi o meno di fare attenzione a come si muove

WM se ti può consolare la fisioterapista mi dice che fino ai 6 anni è normale che i puledri siano molto scarponi e sbattano pressochè ovunque.. del resto tu ti lamenti dell'avelignesina, io che devo dire della mia che ha tentato di sfondarsi il cranio? :icon_pidu:
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

ValeEArthur

Citazione da: madamen67 - Febbraio 03, 2013, 11:19:11 PM
Se non sbaglio la Tellington ha sviluppato il T-touch anche per "coltivare" nei cavalli la propriocezione, pensando che soprattutto i cavalli in box e poco a contatto con i loro simili perdano questa sensibilità. Nel mio maneggio ci sono alcuni cavalli che hanno una forte consapevolezza di sè, altri meno.
La mia sa benissimo di essere grossa e alta, e che basta un piccolo movimento per riuscire a non farsi mettere la testiera, ma con me abbassa la testa per farsela infilare. Non ama molto tutto ciò che è piccolo (me l'aveva detto anche l'ex proprietario) ma è incredibilmente curiosa e mite verso i bambini che le si avvicinano (in mia presenza) per accarezzarle il naso. E anche lei, dovendo far manovre in spazi ristretti, non tocca mai niente. Anche senza voltarsi o guardarmi lei sa esattamente cosa le sto facendo e in che punto del corpo quando la pulisco, la tocco, le metto un po' di Fissan su una piccola sbucciatura, e sa comunicarmi se gradisce o meno la cosa.
Il veterinario mi diceva una volta che esistono dei test da eseguire direttamente sul cavallo e relativi alla propriocezione per aiutare a diagnosticare eventuali problemi neurologici.         

quoto tutto, solo in versione maschile!  :horse-embarrassed:
§Non esiste una cosi intima segretezza come quella tra cavallo e cavaliere§

Shanna

Io non saprei definire come si percepisce la mia bestiona...
a tratti mi sembra molto consapevole delle sue dimensioni, si gira in spazi ristretti senza toccare nulla ecc. ecc... invece a volte è come se fosse in modalità "tonta", si sbuccia nel box, sbatte contro le cose... insomma, sembra un po' come dice rhox, maldestra e scoordinata (mi ricorda qualcuno... chi si somiglia, si piglia?  :firuu:).

Mi sembra però che dipenda dal grado di attenzione che ci mette nel fare le cose...

Una domanda, da montati cambiano la loro percezione?

rhox

in teoria no, ma bisogna vedere che da montati non nasca una serie di problematiche (doloretti o brutte esperienze che portano ad ansia o paure) o distrazioni (ma che cosa vuole questo qua agitandosi così?)..

diciamo che in alcuni casi può migliorare perchè il cavaliere mantiene l'attenzione del cavallo più alta di quella che avrebbe da libero..

comunque se volete parlare in generale di propriocezione, come si può migliorare e cosa comporta la persona giusta è nicola
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

chiarablu

Citazione da: rhox - Febbraio 05, 2013, 09:00:57 AM
comunque se volete parlare in generale di propriocezione, come si può migliorare e cosa comporta la persona giusta è nicola

Trovo questo bellissimo topic solo ora... :firuu:

Possiamo riesumarlo, coinvolgere Nicola, aggiungere link/letture per approfondimenti?

Dai dai  :blob9: