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Opere.

Aperto da raffaele de martinis, Dicembre 19, 2013, 01:28:05 PM

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raffaele de martinis

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 19, 2013, 01:07:40 PM
Il ghepardo nella corsa - per equilibrarsi - usa la coda come bilanciere, il cavallo l'incollatura; qualcuno disse queste sagge palabras.

Mi piace mettere questo disegno, realizzato per la nostra traduzione di "Questioni Equestri", da Massimo Durando artista grafico che ha messo graziosamente a nostra disposizione le sue competenze.
Secondo me, ha fatto un lavoro eccellente sia per la forma grafica che per il contenuto tecnico; in particolare questo disegno, dovrebbe diventare il punto di riferimento per chiunque volesse impostare un discorso sulla questione dell'equilibrio del cavallo montato.



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Nel nostro Dizionario, alla voce: Incollatura (bilanciamento della...) trovate questo post, lo metto anche quà in evidenza per pubblicizzare il fatto che, in questo inclito foro, si cerca di fare cultura equestre, oltre che con le discussioni, anche con fattive iniziative specifiche del tutto originali rispetto ad altre realtà similiari itagliane ed estere: traduzioni, dizionario, storia.

Secondo me manca ancora una setione nella Sala di Lettura: il lallo nell'arte: pittura, scultura, letteratura...ci sarà tempo.

Intanto faccio un appello a partecipare al nostro dizionario, tutti i contributi (anche quelli strambi) son graditi, a farli diventare seri ci penserà Alex nella uikina a lato.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

bambolik

#1
Bella grafica sintetica (ex grafica sono tra le altre...) e noto che l'ultimo "cavalcante" da cavallerizzo stile Samur diventa "dressagista" in abbigliamento. Sul cavallo nell'arte tentai tempo fa di aprire un topic in altra sede...possiamo riprovarci ma va delimitato l'argomento perche l'arte (come quella equestre) non ha contorni e non si doma facilmente. Si parte da un quadro per poi notare la morfologia del cavallo, l'eventuale ferratura o la mera rappresentazione e tecnica artistica o per finire (senza terminare) all'uso che se ne faceva nel contesto storico...sarebbe magnifico ma davvero vasto...anche se a me piace anche la conoscenza "pindarica" si scoprono cose spesso inusuali.
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

kitiara

a tal proposito ho appena ricevuto un libro "zoccoli e criniere - il cavallo nella letteratura e nella pittura" ancora non l'ho "attaccato" vi farò sapere com'è
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

raffaele de martinis

Citazione da: bambolik - Dicembre 19, 2013, 06:32:51 PM
Bella grafica sintetica (ex grafica sono tra le altre...) e noto che l'ultimo "cavalcante" da cavallerizzo stile Samur diventa "dressagista" in abbigliamento.

Credo di interpretare Max dicendo che l'ultimo cavallerizzo ricorda Baucher, l'inventore - tra le altre cose - del ramener outré.
Avrai notato che il lallo in atteggiamento naturale è condotto dal cavaliere che fuma un sigaro, fatto sconcio ma efficacissimo per sottolineare la completa libertà  di atteggiamento dello lallo.

Ah, quanti spunti equestri si possono trovare in un quadro di Gericault o in un disegno di Vallet...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

bambolik

ho notato e da tabagista ho pure sentito il profumo del tabacco anche se è disdicevole fumar in sella ma tanto piacevole...ho anche notato che in alcune rappresentazioni i posteriori sono quasi identici e se mi permettete nella mia nullita equestre è fisicamente non possibile. Se una bilancia pende lpalto piatto si muove...è un equilibrio instabile lpequitazione. L'parte pure..Battiato cercava con ironia un centro di gravita permanente e non lo voleva alla fine ma da sicurezza , l'equitazione da piacere non sicurezza..
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

raffaele de martinis

Beh, dato che (leggi titulo) è la rappresentazione dell'incollatura/dell'anteriore del lallo, la descritione del resto del corpo è secondaria, se Max l'avesse sfumata o addirittura ignorata sarebbe stato lo stesso.
Se avessi voluto una rappresentazione veristica della realtà avrei preso 6/7 foto, ma le foto non hanno la stessa efficacia del grafico che - proprio per la sua essenzialità - resta facilmente impresso ed è più descrittivo anche se non esattamente "reale".
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

DivinityOfDarkness

Citazione da: kitiara - Dicembre 19, 2013, 06:50:15 PM
a tal proposito ho appena ricevuto un libro "zoccoli e criniere - il cavallo nella letteratura e nella pittura" ancora non l'ho "attaccato" vi farò sapere com'è

...qualcosa mi dice che potrebbe essere un'ottima idea-regalo!
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

max

Diciamo che potrebbe essere più corretto se riportassi la stessa base di appoggio che c'è in quelli centrali anche su iperflessione e incappucciamento. Gli altri sono veritieri, ricalcati da film, foto o ritratto nel caso di Baucher.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

bambolik

Citazione da: DivinityOfDarkness - Dicembre 20, 2013, 01:18:53 AM
Citazione da: kitiara - Dicembre 19, 2013, 06:50:15 PM
a tal proposito ho appena ricevuto un libro "zoccoli e criniere - il cavallo nella letteratura e nella pittura" ancora non l'ho "attaccato" vi farò sapere com'è

...qualcosa mi dice che potrebbe essere un'ottima idea-regalo!

Si infatti stavo per chiederne dettagli...magari nella sezione LIBRI se ti va Kit...
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

alex

Mi impressiona la prima immagine a sinistra..... "la testa resta libera". E che cavolo!!!! Lo propone l'Hotte, ed è stato ignorato? E stiamo ancora qui a discuterne?

La mia idea è che altre posizioni dell'incollatura siano perseguite perchè "belle"; con riferimento a un'altra discussione. In antichità suppongo che la testa "a giusto segno" fosse importante soprattutto perchè qualsiasi altra posizione avrebbe reso inutilizzabili le pesanti imboccature; e indizio di questa esigenza è anche, IMHO, il fatto che al cavallo veniva inibita violentemente la flessione laterale dell'incollatura che anzi più era rigida e fissa meglio era. Il fatto di avere un collo "molle" (ossia: flessibile lateralmente) era giudicato un grave difetto, da combattere perfino tenendo costantemente legato il cavallo ai due venti. Vero Raffaele?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Nella prima immagine, "la testa resta libera" sta a significare che è alla mascella, e non alla testa, che il cavaliere deve rapportarsi. La seconda immagine tenta di rappresentare invece il ramener di chi cerca di ricondurre alla verticale la testa infischiandosene della mascella.

"La testa resta libera" non significa assolutamente un cavallo libero che tiene l'incollatura dove vuole, significa al contrario un gran lavoro a monte basato sulla mascella e che, a seconda del soggetto, restituirà una testa più o meno nella verticale ma senza averla "tirata a se di forza".

Detto questo, chiunque persegua una o l'altra posizione solo perché "bella" (che poi i gusti variano anche a seconda di ciascuno) è solo un ignorante. Nel senso che ignora le motivazioni per cui uno debba passare da una posizione più chiusa o da una più aperta o in estensione etc etc.

Il ramener porta con sè un controllo più avanzato del cavallo, non è in discussione. Che per ottenerlo uno usi imboccature da paura o una "scienza" più corretta e rispettosa del cavallo, si spera sempre ci si dedichi a questa.
Nel passato allora come ora c'erano diversi punti di vista. C'era chi steccava i cavalli per averli dritti come barche di legno e chi li piegava in tutte le direzioni come dei gamberetti, ciascuno con la sua buona motivazione.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Quando ci sono diversi punti di vista in conflitto fra di loro, vuol dire che nessuno ha trovato la soluzione "giusta"; proprio come la presenza di molte terapie diverse per la stessa malattia significa, in genere, che nessuna è efficace e razionale, perchè se ci fosse, la sua superiorità (correttamente valutata) sarebbe stata evidente.

Ma nel caso dell'equitazione, vedo più probabile che nessuno abbia correttamente confrontato i risultati per tirare le somme; o che i pochi che l'hanno fatto siano rimasti inascoltati.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Più che altro, se ci metti in mezzo anche la possibilità che c'è modo e modo di tenere dritto un cavallo, e c'è modo e modo di fletterlo, non è detto che se anche si confrontassero i risultati si stia confrontando due cose fatte bene.

Come diceva lo stesso L'Hotte a proposito di un'altra faccenda, ma che si adatta bene un po' a tutte: se si mette a confronto chi fa bene con chi fa male, quale che sia la teoria a supporto, sarà sempre chi fa bene a risultare il migliore.
Ed è proprio così che nei secoli si son portate avanti teorie assurde solo per il fatto che a dirle era qualcuno abile nella pratica, ma che teorizzava male.
E vale anche il contrario, teorie valide che non vengono prese in considerazione perché chi le promuove non è abbastanza bravo a mostrare risultati.
Questo dimostra che il "tatto", o il talento se volete, gioca in equitazione un ruolo ben importante.

E' come se io volessi dimostrare che le gomme Pirlelli sul bagnato sono più valide delle gomme Michelini ma non sapessi guidare sul bagnato. Se davvero ne fossi convinto, forse sarebbe meglio tacere e aspettare che a dimostrarlo sia qualcuno che sa guidare, altrimenti rischio solo di "bruciare" un marchio per nulla.....
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Esattamente questo, bravo Max. Vi sono persone dotate di un talento innato tale che qualsiasi assurda teoria dà, nelle loro mani, buoni risultati. Mettici anche la straordinaria plasticità e adattabilità del cavallo; mettici infine che tutti si basano sui cavalli con cui il sistema ha avuto successo, e non conteggiano minimamente i fallimenti e i giovani cavalli che non hanno retto.... e tutto questo spiega perchè esistono principi e teorie contrastanti in modo radicale.

Ciascuna motivata ovvio.... proprio come erano motivate, e sostenute dai luminari del tempo, le più assurde teorie mediche; ognuna delle quali aveva qualche successo.

Bisognerebbe imparare a contare, e a contare bene; contare i tempi di apprendimento, la percentuale di successi coi cavalli, la percentuale di successi con gli allievi.... nessuno lo fa. Nè vengono conteggiati gli incidenti, le coliche, le laminiti; in equitazione, contare non conta.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.