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Transizioni a scendere: uso corretto delle gambe?

Aperto da silviasco, Settembre 10, 2015, 11:41:03 PM

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max

#75
Tenere gli allievi alla corda per dei mesi o anni si faceva nelle accademie come scelta di vita, dove si studiava e si viveva a tempo pieno e dove comunque si faceva anche altro. Come oggi chi sceglie l'accademia aeronautica mica comincia a volare dal giorno dell'iscrizione: fa altro, come si dice, la gavetta. Ma è una scelta di vita in previsione di un titolo di studio che apra altre porte. Oggi con l'equitazione è improponibile tenere una persona un anno a studiare e alla corda prima di affidargli un cavallo tutto suo, a che pro?! Come lo sarà fra diecimila anni l'aviazione: quando l'esercito userà solo navi spaziali gli aeroplani saranno giocattoli che tutti vorranno pilotare subito (succede già con i droni).

Hemmm.... bene... si diceva dell'assetto.....

L'assetto di per se non fa ottenere nulla. Succede che su un cavallo addestrato lo puoi usare quasi per tutto ma su un cavallo verde o non messo bene non fa ottenere nulla.

Allora le transizioni a scendere le fai con la mano. Punto.

Poi siccome che prima di usare la mano modifichi un po' il tuo assetto (c'è chi raddrizza il busto e chi invece si ingobbisce, dipende) il cavallo se è sveglio capisce che quella variazione di assetto precede sempre una transizione a scendere e gioca d'anticipo, allora sembra che la mano non serva più, ma non è vero: è servita prima.

La mano serve perché regola il davanti. Dato che a un'andatura corrisponde anche un'uso specifico dell'incollatura, la mano va a modificare (o bloccare) l'uso che il cavallo fa dell'incollatura per mantenere quell'andatura e così scende a quella inferiore. Non solo, se siamo più esperti, la mano deve lo stesso intervenire prima, per dire al cavallo come vogliamo che si fermi: rilevandosi oppure allungandosi.

E' chiaro che usando male la mano magari non solo un cavallo non scende all'andatura inferiore ma si inquizza e passa pure a quella superiore, ma in quel caso non è colpa della teoria.

Dopodiché cominciamo con le gambe.

Dato che una variazione di assetto di un tizio che pesa 60 chili sopra un'altro tizio che ne pesa 450 può risultare alquanto impalpabile, viene comodo usare anche un "codice" con le gambe per essere più chiari: stretta continua e crescente che precede l'arresto; tocchi elettrici e intermittenti che precedono il "vai/riparti".

Siccome che oltre che dall'uso dell'incollatura le andature sono caratterizzate da oscillazioni del tronco e continue contrazioni e rilassamenti dei muscoli del tronco, stringendo le gambe (tralascio volutamente la questione speroni) li si va bloccare/inibire un pochetto, ma a gambe nude l'effetto è davvero proprio poco poco poco, difatti si parla solo di "codice delle gambe" perché comunque anche qua le prime volte si userà la mano per associare il significato delle gambe. Stesso discorso di prima sull'assetto quindi: il cavallo sente chiudere le gambe prima che la mano lo fermi e dopo giocherà d'anticipo, allora sembrerà che la mano non serva più, ma non è vero: è servita prima, con il vantaggio che chiudere le gambe per il cavallo è più chiaro di una variazione d'assetto.

La RIUNIONE, o il PORTARE SOTTO i posteriori, in tutto questo, c'entra e non c'entra. Dipende. Se non usi bene le gambe nelle transizioni non arriverai mai ad una riunione completa, ma nonostante questo usare le gambe durante le transizioni non porta automaticamente alla riunione....... :icon_rolleyes:
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.


SilvyCH

d'accordo anche io con max

una volta stabilito un codice base, si possono creare tantissime sfumature addestrative personali e utili, sul proprio cavallo.

di certo su un cavallo di scuola montato da tantissime persone diverse, ci si accontenterà di lasciare le gambe tranquille al loro posto e chiudere le dita e portare il peso indietro, anche perché addestramento di qualità o meno, é garantito che se ti aggrappi con le gambe e tiri, non succederà mai quello che speri  :chewyhorse:


Nicola

Citazione da: max - Settembre 15, 2015, 10:46:47 PM

Allora le transizioni a scendere le fai con la mano....

Non sono d'accordo.

A mio avviso è importante che la fase di addestramento cominci con l'insegnamento delle transizioni a voce.

Qualsiasi puledro, prima che indossi la sella, farà un lavoro mirato alla conduzione e verrà fatto lavorare alla corda.

Una volta saliti in sella, se le transazioni alla voce sono confermate sarà semplice aggiungere la mano o l'assetto.

Il cavallo lavora tanto meglio quanto più mette impegno nella esecuzione di una richiesta,  e, almeno per la mia esperienza,  l'addestramento alla voce non ha paragoni su questo punto
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

max

Bravo, bella mossa.
Solo che io sono pragmatico, con qualche esperienza e non mi freghi.

Allora, siamo alla corda con il cavallo al trotto, voce che dice passoooo e quello resta al trotto... usi il tuo corpo e i tuoi gesti per indurlo a rallentare dicendo di nuovo passooooooooo e quello resta al trotto... a questo punto stringi il circolo flettendolo, oppure oscilli la corda, o lo mandi contro la cavallerizza, o verso un angolo, eccetera eccetera fino a che non rompe al passo. In tutti i casi hai dovuto mettere MANO alla longia.

Domanda: è stata la voce a riportarlo al passo?

Se hai un cavallo che fa una transizione a scendere a voce sei semplicemente sopra un cavallo che ha passato un periodo preliminare ad associare la voce alle transizioni fatte con... con cosa tieni la corda di solito? Con la mano. Esattamente come gli esempi di prima riguardanti l'assetto o le gambe: non cambia nulla, usi la voce ma prima c'è stata la mano (o qualcosa di altrettanto convincente).

PS - I cowboy che usano la recinzione per associare l'alt al verso "holà" hanno sostituito la fence alla mano, ma il succo del discorso non cambia e comunque siamo già in un ambito particolare, quei cavalli si fermano bruscamente, malamente. Se uno vuole un minimo di finezza deve imparare a usare la mano.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

max

Sempre per pragmatismo: "gli aiuti come gli amici si vedono nel momento del bisogno".  :mrgreen:

Siamo a passeggio a redini a penzoloni ed un gruppo di altri cavalieri ci sorpassa d'improvviso al galoppo panciaterra. Il nostro cavallo ovviamente segue a ruota. Cosa fai d'istinto? Dimmi cosa ti viene di fare. Ti viene da dire forse hooohooooo senza null'altro? O recuperi le redini piùvelocedellaluce e le usi anche?

Le transizioni a scendere si fan con la mano.
Tutto il resto è un di più, oppure un ripiego, dovuto al fatto che la mano da sola può non bastare o essere usata male.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

SilvyCH

in realtà max per associare la voce a una fermata o un rallentare l'andatura alla corda si può usare il corpo e la frusta (o altro), perché mettendosi davanti alla testa del cavallo si ottiene spesso una fermata o rallentamento che poi si premia e così si crea un'associazione.

però resta il principio base più "fisico" che rallentare/ fermarsi = incollatura in alto (cambio di equilibrio naturale) quindi la mano resta un aiuto inequivocabile soprattutto quando il cervello é "distratto".

max

beh appunto, io che ho detto?

Citazione da: max - Settembre 16, 2015, 01:35:59 PM
usi il tuo corpo e i tuoi gesti per indurlo a rallentare

Il succo del discorso è che un cavallo che per motivi suoi non ascolta il linguaggio del corpo nè la frusta nè altro, per fermarlo puoi solo fare due cose, e una delle due non è certo farti asfaltare mettendoti davanti: una è stringere il circolo/fletterlo e l'altra è usare la parete/staccionata (giacché un muro non può trapassarlo). Per portarlo verso la parete ok che ti sposti anche tu, camminando, ma la mano la usi, altrimenti che tieni la corda in mano a fare?

Tutti lavoreremmo il cavallo fin da subito in libertà da terra se la mano non servisse, così come tutti monteremmo senza testiera se la mano non servisse.

In effetti sono divertito da come tutti usiamo una testiera, tutti teniamo in mano delle redini, ma poi "aaaah no la mano è l'ultima cosa"..... Non trovate sia divertente? Io la mano la uso, eccome!!! Altimenti, appunto, monterei senza testiera....
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Nicola

Max sa bene che io sono un polemico rompiscatole,  e sa che lui é stato uno dei pochi a montare la mia cavalla perché le mani le sa usare.

Detto questo il mio discorso é legato al contesto in cui il Topic é stato presentato: lavoro in piano,  uso delle gambe in fase di transizione discendente.

Che la testiera,  con o senza imboccatura, sia un freno nessuno lo nega.

Ma per far rallentare un treno non é detto che serva il freno di emergenza.

Sbaglio?
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

SilvyCH

ah vabbé stiamo dicendo tutti più o meno la stessa cosa...io volevo solo precisare che se da terra insegni un comando vocale poi da sella é un grande aiuto per associare la richiesta delle transizioni a scendere senza dover alzargli l'incollatura o fletterlo per forza di cose (come dice Nicola quando parla di freno di emergenza).

Io ho fatto così e ho provato anche le flessioni e l'alzar l'incollatura (in capezza, magari ti ricordi o qualcosa hai visto del mio lavoro con Diamante) e mi é sembrato che la cosa accettata meglio e che squilibrava meno era la voce.

max

#85
Si lo so Nicola e se cambiassi non saresti più tu  :blob3:

Il treno lo puoi rallentare anche solo togliendo gas, cosa che dà luogo ad un rallentamento blando (abbandono delle redini e cessazione delle richieste), oppure usando il freno vero e proprio con intensità a seconda della bisogna (mano) e in ultimo, se sei nei guai, azioni il freno di emergenza (mano e speroni che bloccano o staccionata, o flessione in circolo, etc).

Lasciando perdere i treni e tornando ai cavalli, la mano quindi non è un freno di emergenza. La mano regola, piazza il davanti, funge da freno se vuoi, ma mica di emergenza. Senza di lei la transizione può anche venire, ma come viene? Non lo puoi sapere, perché viene come viene al cavallo e i cavalli non sono tutti uguali.

Il problema di fermare i cavalli solo con la mano è che la tensione che si dà alle redini per ottenere la transizione causa delle contrazioni che si oppongono alla buona esecuzione della transizione stessa. Sembra un paradosso. Da qua tutte le scuole di pensiero che tendono ad evitarne l'uso.

Ma non è l'uso in se della mano che è sbagliato, se si tende a volerne fare a meno evidentemente è sbagliato il modo. La mano deve agire per fare il suo dovere, anche in modo forte se necessario, solo che quando la transizione si palesa progressivamente cede.
Sia che si tratti della transizione di un cavallo verde (dove la cessione sarà vistosa perché la transizione sarà luuunga e leeenta con l'incollatura che si abbassa), che si tratti dell'alt istantaneo di un cavallo fatto (dove l'incollatura sembra quasi non si sposti mai), la mano inizia a cedere nell'istante in cui la transizione si manifesta di modo che la tensione sulle redini vada via via a diminuire per non causare contrazioni nefaste.

La voce ce la metti, certo, puoi dire quello che ti pare, io anche non mi sto mai zitto, ma non prendiamoci in giro perché è con la mano che fai la differenza. Non è che adesso quello che ha la voce più bella tra di noi addestra meglio, eh!

Poi se sei davvero bravo puoi aggiungerci anche la gamba, ma se la mano tantoquanto va sempre bene (sortisce nell'immediato sempre gli stessi risultati) su quale che sia il cavallo, per usare la gamba nelle transizioni con risultati buoni serve preparare il cavallo di modo che sappia come comportarsi quando la sente, perché non è affatto detto che mettendola quello vada sotto con i posteriori a prescindere.

L'assetto fa da "collante" tra tutto questo, se è buono le cose vengono subito, se non è buono tutto resta un po' annacquato.

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.