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Quanto possono i cavalli amare quello che fanno con noi ?

Aperto da Hadban, Marzo 01, 2016, 01:58:53 PM

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Wild

Io concordo in generale con Poker, eccetto che per il lavoro in libertà che personalmente apprezzo proprio come lavoro che è possibile distinguere dal gioco ( i cavalli giocano tra di loro, con me lavorano, perché altrimenti non saprei come non correre rischi, mi piacerebbe saper giocare in sicurezza con i cavalli, ma non lo so fare).
Vorrei solo sottolineare un aspetto dell'autorevolezza che ritengo molto importante e che forse non è stato ancora proposto in questa sede di riflessione: saper venire incontro ai bisogni del cavallo, assoluti o momentanei, riconoscerne quindi i segnali, distinguere "il capriccio" dalla "necessità" e concedere di buon grado alcune piccole libertà nel momento in cui ne manifestano il bisogno. Non so spiegarmi meglio se non con questo esempio: sto lavorando col cavallo, il lavoro sta andando bene, vedo che si sta impegnando, non ho nulla da rimproverargli, a un certo punto dimostra di essere stanco o, forse rende meglio l'idea, avere sete, me ne accorgo, lo fermo, smonto o resto in sella in base alle mie abitudini, e insieme andiamo all'acqua, io lo conduco all' acqua, soddisfo il suo bisogno, gli dimostro di aver compreso il suo segnale, di essere un leader di cui può fidarsi e di essere in grado di condurlo alle risorse. Ecco, credo che questo sia importante perché il cavallo viva serenamente il lavoro con noi.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

PokerFace

si però le necessità sono una cosa.. la volontà è un'altra cosa.
necessità: il cavallo deve fare la cacca.
volontà: il cavallo vuole uscire dal campo.

necessità: il cavallo ha  bisogno di riprendere fiato.
volontà: il cavallo vuole partire come un missile.

ovviamente sulle necessità non si discute. ammesso di capirle (capire quando il cavallo ha bisogno di bere, quando ha bisogno di riprendere fiato ecc) esse vanno soddisfatte.
sulla volontà è tutto un altro discorso.

poi intendiamoci, anche io ho spesso la sensazione che certi cavalli (ma a tratti quasi tutti, salvo rarissime eccezioni) vogliano quello che voglio io. però non è così, è una bella illusione. è che mi conoscono talmente bene che sanno quello che sto per fare, appena accenno anche involontariamente una cosa la eseguono. per esempio quando voglio mettere calma in un avvicinamento, qualche cavallo esegue prima che io faccia l'azione ma mentre sto pensando di farla. mi anticipa di un decimo di secondo (so che sente il mio corpo, il mio peso, le variazioni di postura anche minime, però sembra quasi che siamo sulla stessa lunghezza d'onda).

in realtà questa specie di volontarietà nel lavoro, questo sembrare che il cavallo faccia di sua volontà le cose, significa solo che è stato assiomato alla massima potenza. ha talmente appreso l'assioma che non serve neanche l'aiuto, non serve neanche il comando, ma basta la sua preparazione, anche impercettibile a occhio umano.
questo però non vuol dire niente sul fatto che gli piaccia quello che fa. anzi, potrei scommettere che in molti casi i cavalli che tendono a anticipare l'aiuto di una frazione di secondo sono stati addestrati severamente.

la cosa strana dell'equitazione è che si può arrivare alla massima leggerezza con l'uso spietato (ma coerente) del dolore. si può arrivare tramite il dolore all'assenza di qualsiasi aiuto doloroso/fastidioso/scomodo. si vis pacem para bellum. se vuoi la pace devi passare per la guerra (io sostituirei il devi con il puoi).
se addestro un cavallo con una certa imboccatura severa, poi facilmente lo potrò montare in collare o senza niente, scosso del tutto, semplicemente con il peso. ho visto certi quarter fare cose fantastiche senza niente in testa e ho come la sensazione che sia merito del morso che hanno avuto in bocca prima. è difficile riuscire ad avere lo stesso risultato addestrando in filetto o in bitless... però si può fare immagino...

raffaele de martinis

Bello: "assiomato".

Se l'equitazione necessita dell'assioma, la relazione della beatissima ne fa del tutto a meno, ecco perché la confusione regna sovrana anche in personaggi che ormai dovrebbero avere le idee chiare.
Il fatto è che il lallo ha una memoria di ferro e una intelligenza associativa, oltre che ai comandi volontari o involontari del cavaliere, il lallo associa le sue risposte: al luogo, alla posizione, ai segnali  naturali del corpo umano (vedi clever Hans).

Ad esempio, c'ho un lallo che quando mi vede, mi manda i bacetti, sì,  schiocca le labbra ripetutamente fino a quando non gli dò una delicatessa.
L'ho addestrato?
NOOOOO

Semplicemente ho sfruttato una sua fortuita espressione di stress: siccome mi vedeva dare delicatessen al suo vicino di scatola, per attirare la mia attenzione - non sapendo come fare - si è messo a fare quel rumore colle labbra, io ho capito al volo e gli ho dato subito la delicatessa et complimenta, da allora immancabilmente - quando mi vede - si mette a sbaciucchiare, e siccome lo premio, il vizio si è incancrenito.
Da notare che fuori dalla scatola, non sbaciucchia, ma - a questo punto - sarebbe facile trasferire quel comportamento in altre situescions, ad esempio quando gli dico con voce da cretino: bacinibacini...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Bell'intervento Poker. Anche perchè sottolinea la differenza fra "si deve" (assiomatica) e "si può". Fintanto che qualcuno eccellente, e riconosciuto da tutti come tale, non ci prova seriamente, non si sa quale delle due sia vera. Di certo, l'esperienza di chi è "assiomatico", ossia: non prende nemmeno in considerazione l'idea di provare, purtroppo è del tutto inutile.

Se poi l'assioma viene portato al punto "non ci credo nemmeno se lo vedo", allora non ha senso nemmeno iniziare la discussione; agli assiomi non si comanda.  :horse-wink:

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Giusto, ma dimmi chi ha mai visto fare equitazione senza l'assioma?

Dove? Quando?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Te l'ho appena detto: ci vuole uno bravo che ci provi seriamente, da zero, con qualche cavallo. Se quelli bravi costruiscono sistematicamente sull'assioma..... per secoli eccellenti matematici hanno indagato problemi complicatissimi, trovando soluzioni eccellenti a teoremi intricatissimi, basandosi sugli assiomi della geometria euclidea;  assiomi così "evidenti" che il buon senso suggeriva che fossero rocciosamente veri..... poi è stata immaginata un'altra geometria basata su assiomi diversi. Altrettanto vera, peraltro, anche se non intuitiva.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.