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Paure del lallo e del cavagliere.

Aperto da raffaele de martinis, Marzo 03, 2013, 03:22:18 PM

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milla

Circa l'esternare le proprie paure ci sono tecniche di psicoterapia proprio basate su questo.
Guai a tenere le nostre paure ( per quanto sciocche,futili ed irrazionali esse siano) dentro di noi,si trasformano davvero in mostri difficili da affrontare.
Parliamone invece ragazze!

Shanna

Citazione da: milla - Marzo 04, 2013, 01:58:30 PM
Circa l'esternare le proprie paure ci sono tecniche di psicoterapia proprio basate su questo.
Guai a tenere le nostre paure ( per quanto sciocche,futili ed irrazionali esse siano) dentro di noi,si trasformano davvero in mostri difficili da affrontare.
Parliamone invece ragazze!

forse è un po' ot...
invece a volte penso che nel momento in cui parli di una paura, la tiri fuori, quella diventa REALE... mentre prima, era solamente un'idea nella tua testa... sbagliato?

Mario Biserni

Se uno per montare a cavallo per fare piccole o grandi escursioni o forse anche gare diciamo non a livell omondiale, ha bisogno dello psicoterapeuta secondo il mio parere che conta meno di niente, deve cambiare sport e passatempo molto meglio l'uncinetto o il decupage...

kitiara

Shanna io la vedo così...le paure per quanto possibile vanno affrontate, finchè restano vaghe nella nostra testa non riusciamo a metterle a fuoco ed a trovare una soluzione.....soluzione che non è universale per tutti perchè le paure sono soggettive.

Mario l'equitazione deve essere un piacere ma lo sport è mettersi a confronto con i propri limiti e superarli, inoltre essendo la nostra passione e non il nostro dovere le paure si possono manifestare a cavallo ma avere radici in altri aspetti della nostra vita. Poi eh beati voi che problemi, preoccupazioni e paure non ne avete.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

raffaele de martinis

Moment...

Come ho detto aver paura è normale, non è normale secondo me, crogiolarsi confortarsi nell'esibire le proprie paure.
La paura alimenta la paura, chi ha a che fare coi lalli lo sa benissimo - poche ciance - l'unico modo per superare la paura è o affrontarla o evitarla.

Cavalcare è un'attività come un'altra, guidare l'auto comporta momenti di paura, ma nessuno di noi sale in macchina con la paura addosso.

Dunque, è legittimo aver paura mentre la nostra auto sbanda è illegittimo aver paura prima di salire in macchina.

Leggo solo ora il post di Mario, come contraddire D'Inzeo: chapeau.

Mi permetto solo di aggiungere che ormai dobbiamo accettare il fatto che esiste il lallo, dolce animale meritevole di tutti i nostri puccipucci, che non va percosso neanche con un fiore, che ha sempre ragione, e che a volte si può cavalcare...perfino!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Shanna

Citazione da: Mario Biserni - Marzo 04, 2013, 02:26:27 PM
Se uno per montare a cavallo per fare piccole o grandi escursioni o forse anche gare diciamo non a livell omondiale, ha bisogno dello psicoterapeuta secondo il mio parere che conta meno di niente, deve cambiare sport e passatempo molto meglio l'uncinetto o il decupage...

non sono d'accordo.
Se una persona ha paura ma ha passione per il cavallo e per l'equitazione (anche a livelli amatoriali) e pensa che lo psicoterapeuta, psicologo o quant'altro lo possa aiutare, buon per lui.
Secondo me, superare le paure fa sempre bene, anche per la vita di tutti i giorni.  :pollicesu:

da noi viene una bambina molto timida e insicura, che aveva paura degli animali. Ma le piacevano i cavalli. Da quando ha affrontato la paura del cavallo e monta regolarmente, ha acquistato sicurezza in se stessa e non ha più paura nemmeno degli altri animali.
Lei non ha avuto bisogno di aiuti esterni, ma l'esempio penso possa rendere l'idea. ;)

kitiara

Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2013, 02:35:04 PM


Come ho detto aver paura è normale, non è normale secondo me, crogiolarsi confortarsi nell'esibire le proprie paure.
La paura alimenta la paura, chi ha a che fare coi lalli lo sa benissimo - poche ciance - l'unico modo per superare la paura è o affrontarla o evitarla.



bhe però mi pare che chi ha espresso in questa sede le proprie paure stia cercando una via proprio per affrontarle e grazie un po' all'esperienza passata degli altri può trovare la sua chiave per risolvere la questione: io sono stata spronata, tu ti sei portato capezzone e nerbo, qualche altro si rende conto che le sue paure non sono il lallo ma hanno bisogno di un aiuto in più....  :horse-wink:
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Laura

E' talmente grande il cambiamento avvenuto nel mondo dell'equitazione dilettantistica.....
Una volta andare a cavallo era un privilegio di pochi e di certo non potevi permetterti di dire che te la facevi sotto.
Al giorno d'oggi non ci sono più i Maestri (così li dovevi chiamare) che stanno al centro del maneggio minacciandoti con il frustone in mano. Andare a cavallo è diventata un'attività più che altro terapeutica nella quale sfogare lo stress e la frustrazione della quotidianeità, e questo vale (purtroppo) sia per gli adulti che per i ragazzini.
Se anni fa, di fronte a certe scene di isteria, avrei pensato -Scendi che è meglio-, oggi il mio atteggiamento è più paziente e comprensivo e anzi, cercherò di farti superare questa paura per farti raggiungere i tuoi obbiettivi, piccolissimi o grandi che siano.

Parlo di equitazione dilettantistica, che è quella che pratichiamo tutti noi del forum.

raffaele de martinis

Citazione da: kitiara - Marzo 04, 2013, 02:44:19 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Marzo 04, 2013, 02:35:04 PM


Come ho detto aver paura è normale, non è normale secondo me, crogiolarsi confortarsi nell'esibire le proprie paure.
La paura alimenta la paura, chi ha a che fare coi lalli lo sa benissimo - poche ciance - l'unico modo per superare la paura è o affrontarla o evitarla.



bhe però mi pare che chi ha espresso in questa sede le proprie paure stia cercando una via proprio per affrontarle e grazie un po' all'esperienza passata degli altri può trovare la sua chiave per risolvere la questione: io sono stata spronata, tu ti sei portato capezzone e nerbo, qualche altro si rende conto che le sue paure non sono il lallo ma hanno bisogno di un aiuto in più....  :horse-wink:

Tengo a precisare che capezzone e nerbo sono strumenti tecnici, hanno nulla a che fare con la paura, altre volte son salito su un cavallo infame senza nulla in mano con due redini attaccate alla capezza e altre due al filetto: un frustino l'avrebbe messa in più agitazione, l'appoggio sul filetto l'avrebbe spinta ancora più in avanti, si trattava di una purosangue fuori di testa per le corse che ho rieducato alla sella...andava come un razzo, io - in piedi sulle staffe - l'accarezzavo e le parlavo dolcemente: a sessanta all'ora...ma non avevo paura, prima di montare si.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Tylara

Ci sono paure e paure, e modi diversi di parlarne.

Primo: chi ha Paura, con la P maiuscola, del cavallo e di salirci in sella, e l'avvicinarsi solo ad un maneggio è fonte per lui di stress e disagio, è ovvio che c'è qualcosa che non va.
Chi invece ha avuto paura in certe occasioni ed è preoccupato che queste si possano ripresentare, è un altro paio di maniche.

In tutti e due i casi, però, la paura va affrontata, partendo dall'AMMETTERE che paura c'è stata.
C'è chi lo ammette solo con se stesso, non ne parla ed il suo modo di affrontarla è ignorarla, e chi invece preferisce parlarne con qualcuno per chiarirsi meglio le idee e sentire parere e punti di vista esterni. In tal caso (a mio avviso), la paura viene amplificata solo se ne parli per piangerti addosso, ma è lo stesso se ti piangi addosso nella tua testa... anzi se ne parli magari trovi qualcuno che dopo averti ascoltato ti dà una svegliata.

Tornando all'esempio del tipo che si stressa solo andando in maneggio, anche lì la situazione è da valutare: capendo se lo stress e la paura derivano più che altro dall'ambiente (agonismo/non agonismo) o magari dal non trovarsi bene con istruttori e co., oppure è proprio lo sport stesso che fa paura, uno può decidere se semplicemetne cambiare maneggio o smettere proprio.
Ma se smette perchè ha paura non è meno degno di rispetto, anzi è stato coraggioso nell'ammeterlo e agire di conseguenza (e qui mi riallaccio alle prese di giro riguardo alla paura che in alcuni maneggi sono all'ordine del giorno, come diceva da uqalche parte milla).

Arrivando infine psicoerapeuta, a mio parere nella società attuale ne avremmo bisogno tutti  :horse-wink:... ed inoltre parlare tra amici o persone che hanno la stessa passione non mi sembra alla stessa stregua di una seduta dallo psicologo, anche se alle volte può dare gli stessi benefici risultati. E non ci vedo nulla di male. :horse-smile:

old duck

Io credo che tutti qui, poco, tanto, bene o male montiamo tutti e quindi già non ci crogioliamo nelle nostre paure. Le affrontiamo direi abbastanza serenamente e razionalmente. Non ci sottraiamo alla prova perchè ci sostiene la passione. Ogni persona ha i suoi tempi, i suoi modi ed il proprio carattere. La condivisione di un problema è sempre positivo purchè dall'altra parte ci siano persone disposte ad ascoltare e ad aiutare.
Molta responsabilità ce l'hanno gli istruttori: quelli vecchi come quelli "moderni". Magari saper un attimino interpretare il binomio alle volte spronando, alle volte gratificando, alle volte tornando sui propri passi, significa anche saper fare mestiere
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

bionda

Mettersi paura o farsi mettere paura è uno dei giochi più popolari anche per i bambini piccolissimi. Quelli che come noi amano qualche sport o attività un po' adrenalinica non fanno altro che continuare in questo gioco. La paura far parte del divertimento. Chi ha paura "vera" a cavallo non ci va, come non va a fare un sacco di altre cose.

Poi ognuno ci gioca a modo suo. A me piace giocarmela a tu per tu con il cavallo, non mi piace che interferisca qualcuno, tipo un istruttore. Qualcun altra invece ama lamentarsi sempre e circondarsi di "aiutanti". Io ci gioco come a scacchi, un altro ci gioca come alla guerra. Sempre gioco è, a ognuno il suo.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

raffaele de martinis

... 'Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare"... il buon don Abbondio così disse ed è maledettamente vero...ma anche nò!

Ecco, io preferisco parlare di coraggio e di come darselo, piuttosto che di paura.

In effetti, spesso la paura si rivela infondata, siamo noi a crearla o a ingigantirla e ripeto: si ha paura dell'ignoto, dello straniero, del diverso che - una volta conosciuti - non fanno più paura.

Per completare, quel lallo che potevo montare solo se tenuto da due persone, poco a poco lo montavo da solo prima legato all'anello con l'aiuto di un nodo scappatoio, poi senza particolari precauzioni.

E' evidente che già la seconda o terza volta che lo montavo non ne avevo più paura, lo conoscevo e lui conosceva me...diventò un buon cavallo da maneggio.

Vi immaginate se ne avessi dovuto avere paura ogni volta che lo montavo ?
2 volte il giorno per un mesetto, il tempo che durò la sua rieducazione ?
Sarei morto d'infarto da tempo.

Dunque, gentili cacasotto capovolgete il discorso: siete coraggiosi/coraggiose la prova ?
Non vi siete dedicate all'uncinetto...per ora.  :occasion14:

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Pippokid

noto una crescente irritazione in diverse persone che stanno partecipando a questa discussione. 

ognuno vive le sue paure come crede, ovviamente, e c'è chi le supera, chi seguita a combatterle e chi rinuncia.  tutte reazioni plausibili, nessuna di queste è colpevole.

comprensibile quindi che non piaccia, quale che sia il proprio modo di reagire, sentirsi dare del cacasotto o vedersi invitare a dedicarsi a uncinetto o ad altre simili attività.

chiedo quindi che la discussione si svolga, nel seguito, tralasciando inviti e commenti del genere

Tylara

vedi che parlarne può farti vedere le cose da punti di vista differenti? :horse-wink:

da cacasotto, apprezzo il complimento e mi accorgo che il tuo discorso non fa una piega, raffaele... ;) per ora... e per sempre possibilmente, perchè non ho intenzione di darmi all'uncinetto!  ;D

...che non è nemmeno del tutto vero: lo imparerei volentieri per poter creare cuffiette!