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Richiesta di aiuto!

Aperto da alex, Marzo 29, 2014, 06:26:33 PM

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alex

Io e Asia abbiamo un  problema. A entrambi il rettangolo fa schifo.

Per superare questo problema almeno a uno dei due deve cominciare a piacere.

Avete suggerimenti per come fare il miracolo? Badate... non sto scherzando: ve lo chiedo molto, molto seriamente.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

kitiara

Con "rettangolo" intendi il lavoro che si fa di solito in maneggio o proprio il luogo delimitato da staccionate e con forma tendenzialmente rettangolare? Per quale ragione deve iniziare a piacervi a tutti i costi?
In linea di principio tutto ciò che fai in un rettangolo puoi farlo e chiederlo anche fuori in passeggiata, curandoti magari che i terreni siano idonei, quindi del limite fisico delle staccionate che ti costringono a girare in tondo puoi fare a meno. Se però il problema è che non amate gli esercizi tipici da rettangolo direi che l'unica è chiederti perchè vi servono ed in quello trovare la motivazione per farli.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

alex

C'è una differenza notevole. In rettangolo/maneggio gli aiuti sono l'unico punto di riferimento; all'esterno tutto è facilitato dal fatto che le azioni sono "sensate" e in qualche modo prevedibili. Solo in assenza di questi riferimenti si può controllare quanto del comportamento del cavallo deriva dalla comunicazione con il cavaliere, e quanto, invece, dalla "intuizione" di cosa è logico fare.

Un conto è fare un'appoggiatina per schivare una pozzanghera (facilissimo), un conto è fare la stessa appoggiatina in mezzo a un campo unforme. Un conto è partire al galoppo là dove il terreno diventa invitante, un conto dove nulla invita.

E' incredibile la differenza fra le cose che io e Asia facciamo fuori, e le cose che sappiamo fare dentro. Lo ammetto: non riuscirei, probabilmente, a fare nemmeno un giro di galoppo sereno del maneggio; figuriamoci un circolo ben fatto.

Quello che mi interessa è approfondire il dialogo con Asia, concentrando la sua attenzione su quello che le chiedo piuttosto che su ciò che ci circonda e che guardiamo insieme; ma devo trovare il modo di farlo in maniera che le piaccia farlo; e allora piacerà anche a me.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

bionda

L'hai detto: in rettangolo hai un dialogo molto più fitto con il cavallo, sei lì solo per quello. Se questo dialogo lo sai condurre, al cavallo piacerà, se non sei sei capace, si rifiuterà in vari modi, aperti e non.

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

raffaele de martinis

#4
Non si sarà notato, ma da tempo non entro in discussioni tecniche ma solo su temi di largghi et generali principii, mi son reso conto che quello che per me è un cavallo intravato, marcante, legato, per un altro est perfettamente sciolto; ho capito che quello che per me est un lallo appena appena scozzonato, per un altro è perfettamente addestrato, ho visto che il lallo che per me "scarrozza" per un altro "cede alla ganba", detto che, può essere che sono io che sbaglii, resta comunque un discorso tra sordii.

Questo est un largo principio dunquo intervengo:

...."il lavoro in maneggio di un lallo in vista del lavoro in campagna, consiste nella sua messa in equilibrio, nel rispristino della sua rettilinearità e nello sviluppo della manegevolezza delle sue andature naturali. In questa maniera acquisterù (in campagna) una sicurezza, una potenza, un vigore e una leggerezza non meno importanti del lavoro di squola fatto in precedenza."

Poche settimane fa, venne a trovarmi un amico che avendo un polledro in fase di addestramento, volle alcuni consilii a fronte alcune difficultà, per me fu facile spiegarmi, perché da tempo Gregorio conosce quanto sopra, si trattò semplicemente di coordinare meglio gli aiuti.

Ecco, se tu ti applicassi ai corsivii, sarebbe un buon initio, ne giuoverebbe anche la lalla che mi pare ploblemi nel davanti li ha...Amore è desiderio di conoscenza.

Il lallista medio, ama, ama molto i lalli, ma pensa di ottenere il suo benetre con una sella, una capezza, dei giuochetti della minchia, una dieta, inzomma spende in soldi ma non spende in desiderio di conoscenza: amore...



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Cosa significa "se tu ti applicassi ai corsivii"? E' tardi, ho lottato con vari software e server, e sono un po' annebbiato.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Citazione da: alex - Marzo 30, 2014, 12:06:21 AM
Cosa significa "se tu ti applicassi ai corsivii"? E' tardi, ho lottato con vari software e server, e sono un po' annebbiato.

Aggiungo per spiegare meglio: ho provato una viva e vibrante invidia leggendo il post "Finalmente la partenza al galoppo!"; vorrei sentire almeno un po' di quel piacere... e poi tutto, penso, sarebbe più facile. Sia per me che per Asia.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Kimimela

Alex io sono un' amante del lavoro in piano, ma a me piace, mi è sempre piaciuto. Più son difficili gli esercizi e più mi diverto.
Se non ti piace lavorare dentro trovo dura spiegarti come fare, perché mi sa che se non ti piace c'è poco da fare. La cosa che mi sento in primis di consigliarti è. Di non girare sulla pista e basta che è noiosissimo sia per te ma soprattutto per il cavallo. Fai tanti cerchi, voore, cambi di mano e transizioni. Puoi anche aggiungere dei semplici esercizi con le barriere, dei giochi se vuoi....che so, tipo creare un corridoio con due barriere e fare uno stop esattamente in mezzo. Oppure un quadrato di barrdire che serve sia utilizzato come fosse un semplice passaggio su barriere, che come un' area dove stoppare il cavallo, girarlo dentro di 360 gradi e magari uscire al galoppo.
Sto usando degli esempi tratti dal trail che è la disciplina che faccio :horse-wink:
Un altro segreto almeno per me, è non montare da sola....
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Bubba

A me piace fare campo quando ho uno scopo ( anche a lunghissimo termine, anche " inarrivabile) e credo di avere le conoscenze per arrivarci.
Provo a spiegarmi: nel mio primissimo maneggio son stara felice in campo fintanto che apprendevo le basi ( o mi pareva di apprenderle). Quando si tratto' di imparare altro mi proposero cose chiaramente senza senso/ crudeli. Chiuso il campo e via di passeggiate.
Poi trovai qualcuno che mi insegno' come distendere l' incolatura senza violenza, l' uso della redine esterna nei circoli ( srmpre a livelli infimi) , il press release e non avrei piu' smesso.
Due anni fa sono stata da un ottimo trainer un mese,   illuminante! Troppo troppo breve.
Conclusione: mi piace molto il dialogo che si crea in campo. Ma devo avere almeno le conoscenze minime per sapere cosa proporre ( il cavallo e' pronto? Fisicamente gli fa bene?) e come. Se devo mettergli le redinj di ritorno per tener giu' latesta lascio stare ed esco in passeggiata. Ma se lo posso fare solo " chiedendo in modo comprensibile".. son soddisfazioni .
Sicuramente tu hai la teoria. Forse potresti provare a fissarti un obiettivo.
Per arrivare un giorno al famoso corsivo. Chissa'

alex

Visto che è stata nominata la teoria, ecco una nota teorica: ho capito perchè la campagna è più facile (se non si fanno cose ufo) del rettangolo: per il banalissimo motivo che la campagna è ricca di quelli che sono stati chiamati "aiuti di terreno". Una stradina limitata da siepi o muretti è un "aiuto di terreno" per proseguire diritti, un bivio è un "aiuto di terreno" per girare, una discesa è un "aiuto di terreno" per "mettere sotto" il posteriore e una pozzanghera è un "aiuto di terreno" per impostare una piccola appoggiatina.

E' legittimo, è utile sfruttare questi aiuti di terreno per imparare? Certo che è legittimo: ogni cosa che aiuti il cavallo a capire un certo "concetto", all'inizio, è utile; rende le cose più facili e al cavallo piace "vincere facile"  :horse-smile:. Però poi occorre ridurre al minimo gli aiuti, compresi quelli di terreno.... e lì si deve lavorare.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

posso osare una cosa che ti parrà una sciocchezza, una roba da bambini, da principianti ecc?
la dico lo stesso, eventualmente tu la cestinerai come insulsa..

provare qualche volta a lavorare in campo con un (bravo) istruttore.

non è che lui debba saperne molto più di te, però un istruttore esperto, in gamba, che "dirige" il lavoro (se mi passi questo termine) e propone degli esercizi in maniera intelligente forse può aiutare a motivarti.

tra l'altro, indipendentemente dal proprio livello "equestre", vige la regola che non si finisce mai di imparare.. e avere a che fare, confrontarsi nel bene e nel male, con qualcun altro può essere di grande stimolo anche ai più preparati.

ammesso che quest'idea abbia senso per te, la parte difficile chiaramente è trovare la persona giusta.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

Ci ho pensato.... ho anche preso qualche lezione; ma non con Asia, sento che non posso tradirla ficcando una persona fra me e lei.

Disgraziatamente, a forza di pensare e di discutere, mi sono reso conto esistono ben pochi istruttori che siano completamente liberi da pregiudizi e abitudini tramandate da un Maestro. Sono pochissimi quelli che hanno messo in dubbio tutto, ma veramente tutto, e sono arrivati al nocciolo della questione; oppure che ammettono francamente che quello che insegnano è un metodo coerente che si basa su alcuni assiomi, prendere o lasciare, senza minimamente pretendere che tali assiomi siano giusti o sbagliati - sono solo delle fondamenta su cui si può costruire in modo coerente e logico. Esempio classico: la scuola di Karl, che non immagina nemmeno che si possa fare a meno dell'imboccatura. O la scuola di L'Hotte, così apprezzato da raffaele,  che si basa sull'assioma più volte citato dell'obbedienza che si fonda sul dolore. O la scuola di Parelli, e molti altri, che si basano sulla "leadership".

Non lo posso fare con Asia, non posso tradirla; ma lo posso fare con altri cavalli, con cui non ho "stretto un patto". Per cui accetterò il tuo suggerimento, ma a metà: non con Asia.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

kitiara

Citazione da: alex - Marzo 30, 2014, 07:10:51 PM
Non lo posso fare con Asia, non posso tradirla; ma lo posso fare con altri cavalli, con cui non ho "stretto un patto". Per cui accetterò il tuo suggerimento, ma a metà: non con Asia.

Non conosco te nè il tuo rapporto con Asia ma avrai facilmente un risultato a metà e probabilmente le avrai fatto il "torto" di non considerarla all'altezza di capire cose diverse giuste o sbagliate che siano.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Bubba

Io in realta' lo capisco.. quando ho fatto lezione non ho mai montato Bubba.
Se sei in lezione, si fa quello che dice l' istruttore. 
Io preferisco provare a capure e poi riproporre a Tom (Bubba). Pian pianino, valutando come reagisce. Cerco di ascoltarlo e se dice " non riesco" mi fermo o rallento.
In lezionw, va da se', si ascolta l' istruttore. Diventa difficile essere buoni esecutori su un cavallo con cui c' e' un patto. Prima o poi ti ritroveresti a decidere se ascoltare il cavallo o il maestro ( poi magari uno trova un maestro in grado di ascoltare il cavallo meglio del cavaliere. io uno ne ho conosciuto! Super!)
Insomma, lezioni senza Asia ( almeno all' inizio) secondo me e' un' idea buona.
Poi, se vorrai, potrai provare a riproporre

bionda

Non ho questa mentalità da scolaretti e non mi faccio problemi a dire di no all'istruttore, se mi chiede qualcosa che secondo me per il cavallo non va bene.

Effettivamente mi resta difficile immaginare se e come si possa impostare un lavoro in piano senza imboccatura. Lo si può fare, ma solo con un cavallo già addestrato con l'imboccatura. Partire da zero senza mi sembra impossibile, troppo approssimativa la comunicazione.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
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