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Per abitudine e per paura.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 08, 2014, 05:07:13 AM

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old duck

grazie Miki! aggiungo un pezzettino di conoscenza in più.
Dalla discussione emersa fin qui mi sto convincendo sempre di più che le varianti sono tante e disparate, che prima di sferrare bisogna valutare cose molto importanti come la qualità del piede, la gestione, il clima, il tipo di terreni e l'uso che si vuol fare del cavallo. Una volta considerate tutte queste questioni e quindi adottati tutti gli accorgimenti possibili per una transizione breve e non dolorosa (che nessuno ci assicura che avvenga) non è detto che il cavallo possa essere considerato "sistemato", in quanto potranno sempre manifestarsi sensibilità (vedi i PSI di Fede Spin) anche a distanza di molto tempo. Una decisione a ragion veduta è dunque per me, al momento, abbastanza complicata.
Per rispondere alla domanda di Raffaele, credo sinceramente che la ferratura fatta con competenza e giusta frequenza, non sia il "diavolo" così come non credo che il barefoot sia la "panacea". Sicuramente ci sono cavalli che possono restare scalzi, altri sicuramente no. Per quanto mi riguarda, non so se e quando deciderò di sferrare. Il mio cammino informativo è ancora lungo. Se però dovessi decidere oggi fermandomi a quanto scritto finora qui, non avrei dubbi e lascerei i ferri. Lo faccio per paura e per abitudine?
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

max

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

The Ghost

no, direi di no.
Non vedo per quale motivo debba sferrare il cavallo.
Vedo cosa? Dei personaggi che hanno determinate idee in testa un po' come i vegani etc.
Va bene, tenetevi i lalli scalzi, con le scarpette o come cavolo vi pare.

Se volete ci mostriamo pure contriti nella nostra errata convinzione della necessità di infliggere ai nostri cavalli i chiodi di Cristo in croce (ho sentito ahimé anche questa) e il duro ferro sotto allo zoccolo, con buona pace di Horses and Roads.

No ma ditemi con i ferri scivolano e senza no? hahahah  :happy_birthday-736:

PokerFace

ha ragione max. non si sferra perchè c'è il problema e l'incognita del periodo di transizione.
penso che molti non sono disposti a rinunciare a montare (facendo l'attività preferita, qualunque essa sia) per un periodo lungo, mantenendo il cavallo.
mantenere il cavallo costa caro. siamo disposti a spendere certe cifre solo e soltanto se ne traiamo grande soddisfazione.
a me guardare il mio cavallo che cammina sulle uova causa mal di piedi non piacerebbe. io lo vorrei montare e divertirmi.
è egoismo, si, ma è così che va il mondo.

max

Ho dimenticato di aggiungere la faccina al si :mrgreen:
Era una risposta breve ironica a seguito di un angoscioso pippone teorico serio :mrgreen:

Certo è che, a leggere Old, mi piglia la paura, cioè se fai ancora qualche valutazione nel tuo stile, riferro.

A parte gli scherzi, stiamo rendendo la faccenda scalzo/ferrato più grossa di quel che è.....

Cavolo Old! Proprio ora mi è venuto in mente che.... ogni volta che lo ferra prima deve levargli i vecchi.... cioè il tuo cavallo passa alcuni minuti scalzo! Subirà mica conseguenze???

Diavolo non riesco a essere serio..... scusate lapidatemi....
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

The Ghost

più che lapidarti, ti cospargeremo voluttuosamente il capo di fiande equine.

raffaele de martinis

Tutto cominciò perché la polledra - ovviamente - dopo le prime uscite, aveva lo zoccolo tutto sbriccato, dissi: non è niente, l'importante è che sotto sia sana, ha ottimi piedi e io aspetterei - per ferrarla - dopo l'estate.

Ma subito capii di aver detto una sciocchezza, i ragassi, essendo del tutto impreparati, l'avrebbero azzoppata facilmente.
Comunque essi non avevano alcuna paura nè ferravano per abitudine, semplicemente se ne straimpipavano della barefutteria, tanto più che avendo - a cominciare dal mio - alcun lallo scalzo da mostrare la mia credibilità era pari a zero.

E comunque, ammesso che gli avessi fatto un corso di barefutterìa fulimmerscion, avrebbero potuto dire: no grazie, senza per esser tacciati di paurosi o abitudinari.

Dunque, pur ammettendo che la barefutteria possa esser praticata (con scarpelle o non) con viva e vibrante soddisfazione, trovo scorretta e falsa  e strumentale l'affermazione che da il titulo al topico.

https://www.youtube.com/watch?v=7FxJvJOrIVI

Vi pare che che il più grande cavallo da ostacoli di tutti i tempi sia stato ferrato per abitudine o paura e che malgrado i ferri sia campato fino a 33 anni ?



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Raffaele, ma hai letto almeno il volume dal quale è stata estrapolata quella frase?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Caro Max, la tarantella contesto/politico/interpretativa la cognosco benissimo, e su questo piano non ho dubbi che le interpretazioni possono essere rigirate a dx e sx.

Ma, per me - questo - non ha alcun valore, perché malgrado le ottime e logiche spiegazioni contestualizzate/contestualizzabili che offrono altra e più logica spiegazione, quello che passa - in politica come in tutto il resto - è lo slogan, la frase ad effetto che rimane nel gulliver della ggente in tutta la sua falsa efficacia.

Vuoi che ti faccia un elenco di slogan falsi detti dai nostri politici ad uso e consumo prima di tutto di propri fan e poi per acchiappare, nella massa amorfa del popolo bue, altri conzenzi ?

Anche i grandi del passato - in equitatione - dicevano frasi ad effetto, ma il loro valore stava e rimane nella rispondenza nella concreta realtà, i movimenti lallisti sono pieni di frasi ossimoriche e/o reclamistiche: doma dolce, equitazione naturale, benevolo abbraccio, addestramento etologico, equitazione in morbidezza...chi si ricorda dell'equitazione in morbidezza ?

Ora, la ragione di questo topico è di far risaltare proprio questo appena detto...c'ho dovuto studiare per trovare quello che c'è di buono nella barefutterìa nascosto in frasi senza senzo e false, eccone un'altra...genetica 0/0 - ambiente 100/100.

https://www.youtube.com/watch?v=7VoKo8ODjYk

Ti pare che sto simpatico vecchietto si dia tanto da fare coinvolgendo altre 4/5 persone per ferrare il suo lallo per paura o abitudine ?




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Citazione da: Nicola - Aprile 09, 2014, 03:37:52 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 09, 2014, 02:38:24 PM
una forzatura strumentale alla demonizzazione ulteriore della mascalcia

Caro Raffaele, lungi da me il demonizzare la ferratura. Sai bene, per lunga consuetudine di rapporti "forumensi" con il sottoscritto, che sono scorbutico quanto basta, ma la mia "laicità" non mi permette di essere dogmatico.

La mia estremizzazione però è "strumentale" a far comprendere che l'atteggiamento del "chissenefrega", professato, innegabilmente, anche da molti sedicenti professionisti, è un estremo ben più dannoso dell'integralismo "natural": chi va da Sai Baba in pellegrinaggio, almeno una volta nella vita si è posto un dubbio esistenziale, che è già qualcosa. Passare dall'ignoranza orgogliosa ad una pò di dogmatismo, a mio avviso,  è indice di un percorso evolutivo, comunque. Puoi convenire su questo?

Non ti sfuggirà il fatto che, parecchio tempo fa, parlando proprio di Blasio, citato anche da queste parti, ti sottolineavo il dispiacere che provavo nella china che aveva preso l'esimio, sempre più concentrato sulla siderurgia, e sempre meno sull'ippiatria.

E' questo il tema!

Sul fatto che il taglio di capelli sia operazione chirurgica, ne sono persuaso al punto che, ormai da molti anni, l'unico soggetto abilitato a farmi da barbiere è mia moglie. Il consenso informato a mettermi con fiducia nelle sue mani, nel caso di specie, ha sapore di perpetuità.

Infatti, caro ingiegniere, non ti riconoscevo.

Riguardo Blasio, non lo conosco ma - a volte - parlo con un suo allievo diretto: Alessandro, e con un altro indiretto: Ezio, fa corsi di forgiatura - appunto - seguendo un militare uscito da sotto Blasio.

Ebbene, quando sti ragassi parlano del Maresciallo gli si illumina il volto, deve essere veramente il depositario di qualcosa di quasi sacro.

La china presa dall'esimio è spiegabilissima, il pareggio et la cura del piede è campo comune colla barefutterìa, ma sopratutto con la podologia equina specializzazione accademica; il nostro - secondo me - molto intelligentemente, ha rivolto la sua attenzione proprio alla forgiatura, l'arte peculiare del maniscalco, della quale si stanno perdendo le pratiche e le conoscenze a causa dell'industrializzazione e della approssimazione.

Come che la pensiate, ho visto un lallo che: zoppo da scalzo, marcante da ferrato, è stato messo dritto con una ferratura forgiata su misura.

Anch'io lascio il taglio dei capelli esclusivamente nelle mani di mia moglie, lo faccio ad intervalli curiosi - a volte - ogni 4/5 anni...otto anni fa - per il matrimonio di mia figlia - andai dal barbiere, servizio completo...non potevo guardarmi allo specchio, mi fece un'acconciatura che mi faceva sembrare un incrocio tra Fonzi e Mike Bongiorno; la mattina dopo, Angela dovette riparare il mal fatto, e siccome - per la mia richiesta - era incazsata come una jena, sbagliò il taglio col risultato che l'acconciatura alla Fonzie si trasformò in un taglio fratino...sembravo un burbero san Francesco d'Assisi.  :icon_rolleyes:

Ingegniere: All the best.






... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

old duck

intanto voglio ringraziare anche qui Alex che mi ha postato qualche link che mi darà l'opportunità di fare qualche buona lettura nel fine settimana. Sono molto d'accordo con Raffaele riguardo le "frasi ad effetto e gli slogan" Niente di più irritante per chi ha voglia seriamente di farsi un'idea propria partendo da basi di conoscenza reali e non dogmatiche.

Max! in effetti sto molto preoccupata nei due minuti nei quali il mio murgesone rimane scalzo. C'è di bello che non cammina e quindi non può sentir dolore.  :occasion14: Pensa che sto pensando seriamente di comprare le scarpette nel caso in cui sferri in campagna. Così mi porto avanti nel caso decidessi di barefuttare
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Nicola

Caro Raffaele, come sai io ho sferrato per convinzione e non per disperazione.
Il maniscalco che ferrava la mia cavalla, anche lui formato a Pinerolo, era molto bravo a forgiare ed anche a lui ho visto preparare ferri per cavalli che, senza di lui, sarebbero rimasti tronchi.

Ed è proprio questo fatto che mi piacerebbe approfondire:
Pagherei bene per sapere COME quei cavalli sono pareggiati e PERCHÉ di quella tecnica di pareggio, ed in egual misura pagherei per sapere con quale ratio sia stato forgiato un certo ferro.

Una parte di tatto e sentimento vi sarà, senza dubbio, ma poi, se uno è bravo davvero, c'è il metodo.

Il metodo, se è vero metodo, individua sempre i suoi limiti di applicabilità. Altrimenti è fede o rito iniziatico.

Il metodo od i metodi, quelli seri, meritano di essere conosciuti e studiati da un proprietario attento, anche se non sarà mai lui ad applicarlo.

Se una cosa va riconosciuta al Barefoot è proprio la diffusione e discussione sui metodi.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

raffaele de martinis

#102
Nicola non approfondisco, non per scortesia ma per evitare di allungare ancora il brodo.

Il tema è questo: per abitudine e per paura; la frase - assai efficace - mentre colpisce il parvenus, irrita - direbbe un mio amico - il cavallaro con qualche tempo di esperienza, tal quale: genetica 0% - ambiente 100%. in quanto non corrispondono, anzi, sono diametralmente opposte alla sua constatazione diretta.

Che succede ?

Il cavallaro superficiale legge, non comprende, deduce che l'affermazione è falsa, giudica la barefutterìa una escortanata e chiude il discorso.

Il cavallaro curioso approfondisce, trova elementi validi e percorribili e possibilmente prova a scalzare, ma comunque giudica lo slogan uno slogan falso, appunto.

Ovvio che il target barefutto non è il cavallaro, ma ora la domanda è questa: la strategia comunicativa (americana) barefutta è ancora valida ?

Io credo di no, se mai lo è stata, ora non più.

Il lallista sta maturando, i contatti, l'esperienza diretta, il toccar con mano la realté gli stanno facendo capire molte cose, e, pur rimanendo aperto alle novità, si domanda su queste arcaiche e tribali pratiche tipo l'addestramento classico dei lalli e la ferratura; dunque sta superando gli slogan e comincia ad avere un sano senso critico verso i guru di qualsiasi squola.

Ottimo l'atteggiamento di O.Duck: capire, confrontare, provare...provare ?...ma anche no !

https://www.youtube.com/watch?v=TQOMdZqMQ7g

Che fa ? Stanno ferrando per abitudine o paura ?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

La tua Raffaele è semplicemente un'opinione di un amatore che pesca video dal tubo contro quella di un professionista.
Se mi mettessi a pescare video di cavalli scalzi dal tubo sono sicuro che te ne trovo altrettanti, ma resterebbe sempre una gara di video pescati dal tubo da due amatori.

Abbiamo invece un opinione di un maniscalco professionista, tale Pete Ramey, che dopo mezza vita di lavoro, resosi conto di una serie di cose, scrive quella frase. Una frase estrapolata da un discorso più articolato di un libro che aveva scritto, quindi non uno slogan. Evidentemente aveva le sue ragioni nello scriverla e nel libro le riporta abbondantemente.

Quanti cavalli in lavoro hai scalzato Raffaele? Quanti ne hai ferrati? Quanti cavalli in lavoro puoi dire di seguire attualmente scalzi e documentarli? Non ti piace la frase, va bene, ma bisogna prenderla per buona perché noi non abbiamo l'esperienza o i numeri sul campo per contestarla.

Siamo dunque ad uno stallo: ci sono professionisti che dicono che il ferro è necessario e altri che dimostrano che non lo è. Fine della fiera. Se ne riparla tra cento anni con più numeri alla mano.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

#104
Giusto max. In effetti non si può contestare una risposta se non si è definita bene la domanda.. secondo me, questa risposta vale quando la domanda è: "perchè coloro che non sanno perchè si ferrano i cavalli (per il semplice motivo che nemmeno si sono posti la domanda) li ferrano ugualmente?"

Raffaele sa bene che io questa domanda me la sono posta; e se l'è posta di certo ogni cavaliere esperto, curioso, e consapevole. Raffaele sa bene che io ho anche ipotizzato una semplice, ragionevole risposta, alla domanda "perchè si ferrano i cavalli"; ma siccome l'ho già detta e ridetta, mi secca ripeterla.

Beninteso: gran parte delle risposte a questa banalissima domanda, "perchè si ferrano i cavalli", sono semplicemente sbagliate; e dal  fastidio che si prova a scoprire che sono sbagliate, che sono sostanzialmente delle giustificazioni fasulle, nasce in parte la fortuna del movimento di reazione.

Invito quindi Raffaele a prende in considerazione tutte le motivazioni fasulle che circolano a sostegno della necessità della ferratura, e a smentirle con la stessa foga con cui smentisce sdegnosamente questa cosa del fear and use.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.