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Il mito dell'atterraggio di tallone

Aperto da max, Luglio 06, 2014, 11:27:16 PM

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max

Mi tocco volentieri ma ha solo una morfologia parecchio orrenda, una vecchia e grossa cicatrice trasversale (nel video si intravede il pelo bianco) che quasi sicuramente gli causa fastidio, e per il resto non ha problemi. E' abbastanza ben controllato. Se vuoi vederlo coprire al trotto (o comunque trottare da cavallo e non da cammello) devi faticare, ma è sempre stato così da che aveva tre anni... non credo abbia problemi oltre all'essere frisone...

In più anche dagli altri vari video di cavalli scalzi, vedo accentuata la tendenza ad atterrare di tallone nei posteriori, la cosa non può essere casuale... probabilmente l'ipotesi scientifica da cui è partito tutto non è così sbagliata...
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Abbiamo scoperto che anche il cammello atterra di piatto (oltre al fatto che ambia)!

Purtroppo neanche l'altra cam in prestito mi dà troppe soddisfazioni, non è poi tanto meglio della mia...

Diciamo che, dai primi video di prova, anche il puledro che ho filmato atterra saltuariamente di tacco solo coi posteriori, esattamente come il friso... curioso, no?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Ipparco

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 28, 2014, 11:03:37 PM
Bene, vallo a dire ad Ipparco che due giorni fa affermava che il suo obiettivo era proprio quelo:

Questo è quanto. Per mio conto, continuerò a tenermi buono l'atterraggio di talloni come obiettivo. Senza forzare o disperarmi se appoggia di piatto, ma sapendo che si può fare meglio..

I salassi, gli impiastri fatti con ali di pipistrello, insetti, et erba miracolosa sono realtà bizzarre di ieri anco per l'humanae medicina; la comparatione deve essere contestuale.

Atterrare di tallone è praticamente impossibile sia per motivae dinamici sia per ragioni fisiologiche, i talloni e iglomi attaccati sono la parte più morbida, più indifessa dello zoccolo, sarebbe un controsenso deputarle una funzione di primo impatto; la punta - viceversa - è quella più dura perché è "concepita" per aggraffare e per proteggere, appunto.

Siamo a due, la prima: genetica 0% ambiente !00% è evidentemente un'altra ***ta.

Attenzione, state parlando con un cavallaro che se ne straimpipa della mascalcia, non faccio il tifo per i ferri o per le scarpelle, si limita ad osservare e a cercare di capire partendo da un assioma: i lalli moderni (da sollazzo) non lavorando potrebbero stare scalzi...a quali conditioni?

I dogmi di Strasser e Jack e Ramey non mi impressionano affatto, sono studiati per voi parvenus, semmai cerco di trovare qualcosa di valid (cen'é) nell'indecente marchetingo che voi non riuscite a vedere.
Non sono stato a leggere tutte le 6 o 8 pagine seguenti di pipponi, come usa dire da queste parti. Mi limito a linkare qualcheduno dei numerosi video che mostrano atterraggi di tallone al passo, trotto e galoppo. Aggiungo che la maggior parte dei cavalli che seguo appoggiano di tallone a tutte le andature, e che ci sono precise ragioni BIOMECCANICHE, FISICHE, che rendono opportuno/preferibile l'atterraggio di talloni. Il retro del piede è flessibile per ammortizzare ed assorbire energia. Fisica. E' ciò che oggi si sta insegnando in molte università americane, per inciso.
https://www.youtube.com/watch?v=qtumluThPes
https://www.youtube.com/watch?v=OOnd5t9k4VA
https://www.youtube.com/watch?v=KD7G_LKlt0w
https://www.youtube.com/watch?v=msLtoRBspLA
https://www.youtube.com/watch?v=WfwZQXmI4Tg

Ricordatevi che il fatto che una cosa sia FREQUENTE non significa affatto che sia NORMALE o CORRETTA.
Saluti
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
www.leonardodecurtis.it
"La semplicità è la sofisticazione finale"
Leonardo da Vinci

carodubbio

Tutti i cavalli con i quali ho fatto le mie esperienze provenivano dal macello, tutti ATTERRAVANO di punta.

Sono riuscito sempre a rimetterli in condizione fisica + mentale e a ottenere risultati positivi in pista, senza avere nessuna particolare attitudine nel settore solo quella di avere una testa dura e quando mi metto in testa di riuscire a fare una cosa ci metto impegno e sacrificio. Con il tempo osservando e toccando il meno possibile lo zoccolo di un cavallo , resto dell'idea che il cavallo si pareggia da solo , noi dobbiamo solo gestirlo in maniera giusta senza chiedergli troppo, tranne quando è in forma fisica ottimale

raffaele de martinis

Caro Ipparco, premesso che io non ci vedo bene, gli atterraggi che hai postato sono di piatto tranne che nel primo, ma pare - secondo il linco postato da Max - che anche in Amerika stiano rivedendo questo mito dell'atterraggio di tacco...

... che ci sono precise ragioni BIOMECCANICHE, FISICHE, che rendono opportuno/preferibile l'atterraggio di talloni. Il retro del piede è flessibile per ammortizzare ed assorbire energia. /i]

Lovviamente quello che tu dici è vero, ma altrettanto lovviamente, una cosa è assorbire e ammortizzare energie, altra cosa è affrontare l'impatto: punta e sola sono anatomicamente predisposte a far ciò.

In omaggio a Carodubbio, beccatevi questo linco:

https://www.youtube.com/watch?v=TwMi462PUMs



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#96
Penso che Ipparco, Raffaele, e moltissimi altri siano preda inconsapevole di un mito ben più pervasivo, e non se ne rendano conto: il mito dell'impatto.

Io ritengo - con Laidely e pochissimi altri - che in realtà normalmente non ci sia nessun impatto, nessun "urto", e soprattutto nessuna "percussione", ma un appoggio in un momento di velocità istantanea nulla o quasi, sia in senso orizzontale che in senso verticale; seguito, certo, da pressioni rapidamente crescenti, di entità notevolissima, ma un conto è un "urto" e un conto è una "pressione rapidamente crescente"; e lo dico perchè se veramente ci fosse, ad ogni passo, una "percussione" non vi è struttura al mondo che non si disintegrerebbe rapidamente; e perchè il rumore di Asia al galoppo, scalza, sull'asfalto, è del tutto insignificante, un leggero "suono di nacchere".

Vi invito a rivedere i filmati ad alta velocità per verificare se è vero, o è falso, che nell'attimo dell'appoggio il piede, rispetto al suolo, è pressochè immobile.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Va bene chiamiamolo appoggio:

FASE DI APPOGGIO: E' la fase in cui il tallone viene a contatto con il suolo. Nel preciso momento dell'impatto con il terreno, si scarica sul piede una forza pari a circa tre volt il peso corporeo. In un solo passo un runner medio di 70 kg deve sopportare una shock di 210 kg. le vibrazioni si trasmettono di riflesso verso l'alto, interessando la muscolatura, i tendini e le ossa dell'intera gamba, del bacino e della colonna vertebrale. Ecco che "cushioning" e "stability" risultano determinanti al fine di attutire l'impatto col suolo e prevenire seri traumi a tendini, legamenti ed articolazioni.

... ecco perché la cosa più plobabile che possa accadere al rag. Fantozzi, costretto ad un furioso scatto di 50 metri, è una distorsione, uno stiramento, una fratturina.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Tu rispondi solo a una domanda "fisica" da cui partire con il ragionamento.

E' vero o non è vero che nel momento dell'appoggio il piede è quasi fermo, sia in senso orizzontale che in senso verticale, e che la forza si sviluppa solo negli attimi successivi, in modo progressivo? Non negare che questo "modello" è molto anti-intuitivo, sembra quasi assurdo.... ma forse è proprio per questo che non viene preso in considerazione e "interiorizzato".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Ipparco

Mi sottovaluti, Alex ;)
E' mia personale convinzione che l'arto anteriore del cavallo lavori in maniera abbastanza simile ad una ruota. Di fatto, una volta terminata la fase di protrazione, quello che fa è proprio di "ruotare" attorno alla spalla. Come in ogni ruota, il punto di contatto a terra è fermo (salvo slittamenti). Tuttavia ci sono piccole differenze tra una ruota e una gamba: la ruota, idealmente, tocca terra solo in un punto, e ogni punto tocca terra solo per un istante, mentre l'arto, per forza di cose, deve toccare terra per un tempo più lungo. Questo lo può fare grazie al nodello che "accorcia" la gamba (l'equivalente dello schiacciamento del pneumatico, in parte). Tuttavia questa differenza implica che vi sia una componente di velocità verticale prima del contatto. Quindi di fatto un piccolo impatto c'è. A prescindere da questo, che sicuramente è trascurabile in termini di energia, una ruota deve anche ammortizzare l'energia cinetica di quello che ci sta sopra! Non per niente le automobili hanno gli pneumatici, non le ruote di ferro! Anche in assenza di impatto, avere una struttura in grado di assorbire le irregolarità del fondo, di adattarsi elasticamente ad esse e di RESTITUIRE energia è importante per un "rotolamento" privo di scossoni, vibrazioni e traumi ed efficiente da un punto di vista energetico.
Io vedo il cavallo un po' come una carriola, di fatto: una "ruota" davanti, e un bipede dietro che spinge. Però mi concederai che una carriola con una ruota pneumatica è più silenziosa, facile da usare e maneggevole di una con la ruota di legno. O di ferro. No?
Leonardo de Curtis, AHACP, PHCP
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Leonardo da Vinci

raffaele de martinis

Uddio !! Siamo arrivati alla rota!

La ruota non esiste in natura, punto, l'infelicissimo paragone: lallo - carriola fu proposto da Dupaty de Clam 150 anni fa e fu spernacchiatissimo per questo.

Nell'Ottobre del 1879,  la scuola di Saumur  ospitava 189 cavalli di quella razza: dopo un scrupoloso esame dei loro arti,  fu compilato un dettagliato elenco delle tare riscontrate. Risultò che la giarda, se presente in uno solo dei garretti,  colpiva con frequenza doppia il garretto destro rispetto al sinistro,  mentre per lo spavenio  le percentuali si invertivano.
     Bisogna capire il motivo:  la causa  potrebbe trovarsi nelle curve dell'ippodromo che - facendosi sempre a mano destra - sollecitano soprattutto la parte esterna del garretto interno e la parte interna del garretto esterno, che sono quelle maggiormante sollecitate e caricate dall'inclinazione del cavallo assunta nelle curve.


Che sia fermo o meno il pede prima che impatti il suolo, l'appoggio  :icon_eek: produce uno sciocco che si ripercuote su tutto l'arto.

A parte l'esempio sopra citato, diecine di lalli - in tutte le attività equestri - si spaccano i pedi e le gambe proprio per questo: l'impatto o se preferisci l'appoggio collo terreno.

Se quello che dicono gli studiosi di dinamica umana è vero, un lallo lanciato in corsa sopporta su di un pede  - se scosso - 1500 kili, si avvicina ai duemila kg se montato...o no?
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alex

#101
@Ipparco: Sono lietissimo di aver equivocato. E sono soddisfattissimo di annoverarti fra i (pochi) sostenitori dell'"ipotesi ruota". Il fatto è che anche tu avevi nominato il famoso "impatto", parola estremamente suggestiva di qualcosa che non esiste (secondo me). Nessuno direbbe che un pneumatico "impatta" sul terreno.... nemmeno in un autotreno da qualche decina di tonnellate, altro che i pochi quintali di un cavallo. E a ben vedere, la superficie d'appoggio di un pneumatico sull'asfalto è una striscia abbastanza sottile.... proprio come è piccola la superficie d'appoggio di uno zoccolo.

Non ho trovato misurazioni quantitative, ma sono quasi certo che sull'asfalto un cerchione di ferro (tipo ruota di carro) si consumi più rapidamente di un cerchione di gomma, a parità di velocità e carico; il che avvalorerebbe quell'altra cosa assolutamente anti-intuitiva, l'ipotesi che la muraglia di uno zoccolo scalzo si consumi meno di un ferro di cavallo, nonostante sia meno "dura"; ma questo è un altro discorso.  :horse-wink:

@Raffaele: un martelletto leggero maneggiato da un bambino può lasciare un segno sul ferro, con un colpo; prova tu a lasciare lo stesso segno con una pressione: ti accorgerai della differenza fra "colpo" e "pressione". O prova a pensare all'effetto del rinculo di un fucile un po' potente sulla spalla di chi spara (una pressione rapidamente, molto rapidamente crescente, ma non un "impatto") e all'effetto dell'impatto del proiettile sul corpo di chi lo riceve....
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Come che sia: impatto, pressione, appoggio o come minchia lo vuoi chiamare, in realtà il peso del lallo + accessori da qualche parte si deve scaricare: mettiti colla panza all'aria e aspetta che il lallo al galoppo faccia pressione sul tuo torace e poi ti vengo ad intervistare... io dico che ti trovo col torace sfondato, ma sono pronto a raccogliere l'intervista se ti alzi spolverandoti la camicetta...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 06, 2014, 10:23:38 PM
Come che sia: impatto, pressione, appoggio o come minchia lo vuoi chiamare, in realtà il peso del lallo + accessori da qualche parte si deve scaricare: mettiti colla panza all'aria e aspetta che il lallo al galoppo faccia pressione sul tuo torace e poi ti vengo ad intervistare... io dico che ti trovo col torace sfondato, ma sono pronto a raccogliere l'intervista se ti alzi spolverandoti la camicetta...

Parli a uno che è stato calpestato, e che si è tenuto il segno del ferro sull'addome (già, allora Asia, me stupid, era ferrata...) per vari mesi. La pressione si è scaricata attraverso gli organi addominali sulla spina dorsale, proprio dove corre l'aorta. Sono rimasto illeso, perchè era una forte pressione, non un impatto.

Ok, tu hai detto al galoppo, e Asia non era al galoppo; tu hai detto torace, e invece era addome; quindi hai buon gioco a dire "non vale"  :horse-wink: Ma vuoi vedere che si trovano, sul web, casi di calpestamento al galoppo, con calpestato illeso o perlomeno: non spappolato? Odio Youtube quasi quanto odio Facebook; ma se qualcuno vuole fare una ricerchina....
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

carodubbio

Impatto si o no lo zoccolo è costruito per assorbirlo insieme al pastorale e nodello.

Sul fatto che il tallone sia costruito da una parte molle per attutire il contatto con il terreno mi ispira ma non convince del tutto visto che se un cavallo atterra di punta in questo caso dovrebbe avere molti d'anni non avendo nessun smorzamento dalla forza dell'impatto svolto dal tallone.

Il fettone è molle perché deve mettere in moto un meccanismo che faciliti la circolazione del  sangue, questo avendo un contatto con il terreno fa tipo un effetto ventosa favorendo la circolazione sanguinea, che sia costruito per attutire l'impatto mi convince poco