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Utilizzo della redine contraria

Aperto da Ina:), Settembre 02, 2014, 12:27:34 PM

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Ina:)

Elleon, sono scusa la curiosità, ma appunto da che scuola proviene la tua istruttrice?
comunque a dirti la verità non so nemmeno io...a me viene da usarla (molto d'istinto) quando il cavallo fa il cretinetto (nel senso, capisco cosa mi stai chiedendo ma non ho voglia di farlo), e nelle girate in percorso, ma ho un azione molto meno "dura" a dire il vero..di norma cerco di girare più con la pressione delle gambe che con le redini.

anche dopo aver usato la redine contraria per ottenere una certa cosa, cedo subito e lentamente torno a lavorare con la redine d'apertura..però mi sfuggiva appunto questo ribrezzo che provoca in alcuni istruttori vedere l'uso della redine contraria, che in alcuni casi, secondo me, può essere anche utile..a meno che non causi danni di tipo fisico al cavallo o ne comprometta in qualche modo la salute piuttosto che altro..Bo!


max

Un'azione è un'azione. Di per se non è né buona né cattiva.
La differenza sta in cosa produce quell'azione.

Uso la redine contraria, bene, cosa ho prodotto con quella redine? Un vantaggio o un problema?

Ho ottenuto quello che volevo, quindi un vantaggio, ma come l'ho ottenuto? La correttezza delle azioni non si valuta solo da cosa si ottiene ma anche da cosa produce in cambio. Esempio: il cavallo chiude e lascia la pista, perciò uso questa azione di redine e risolvo, ma a tentoni e con la nuca storta, quindi ho avuto un vantaggio ma in un certo senso ho prodotto anche un problema. Oppure in quel momento la redine contraria era proprio quello che ci voleva in base alle forze in gioco, ed ha aiutato a tornare in pista ristabilendo l'armonia. Non si può dire a priori.

La tendenza oggi è che sempre più capiscuola ne disincentivano l'uso, per vari motivi.
Perché redine contraria significa alla fine tirare con la redine interna, e si sa che la redine interna dovrebbe restare tranquilla, perché averla in tensione significa avere tesa la metà di cavallo che dovrebbe essere rilassata.
Perché molto facilmente storta la nuca, creando disarmonia nell'equilibrio e nei movimenti.
Perché dovrebbe essere la redine esterna a farla da padrone, sinonimo di un'equitazione di qualità, solo che avere il cavallo sulla redine esterna e ottenere con questa le stesse cose che si ottengono con la redine contraria è più giusto, ma più difficile.

Ma tutte queste cose negative sono, appunto, abusi di tale effetto di redine. Magari qualche volta una redine contraria ci sta.

Passare con il rosso è cosa da non farsi, ma magari lo fai quando stai correndo in ospedale. Insomma non c'è niente di peggio che ragionare per dogmi. Basta solo stare attenti e sapere quello che si sta facendo.

Passare o meno il garrese riguarda solo la lunghezza eccessiva di redine che capita di avere in quel momento.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

elleon

#17
Citazione da: Ina:) - Settembre 03, 2014, 12:12:49 AM
Elleon, sono scusa la curiosità, ma appunto da che scuola proviene la tua istruttrice?

Ha imparato da un istruttore di dressage " molto efficace" che ha sempre lavorato con la redine contraria al di là del garrese. Ore ed ore in circoli stretti con la bocca del cavallo piegata fino alle costole. Lei non monta affatto così ma la sua scuola l' ha fatta con lui, che io conosco molto bene. Non condivido personalmente certi sistemi, tutto qui. Per questo ritengo che forse l' utilizzo di una redine contraria al posto di una d' apertura derivi un pò da certi condizionamenti.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

elleon

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milla

Scusa ma la tua istruttrice ha imparato con un "istruttore di dressage che ha sempre lavorato con la redine contraria al di là del garrese e facendo ore e ore di circoli stretti con la bocca del cavallo piegata fino alle costole"? :horse-scared:
Ho capito bene?

max

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

elleon

Già, Milla hai capito bene. E costui è anche in gran voga dalle mie parti. Spezzo una lancia in favore della mia istruttrice ( che poi mia non è, visto che con lei ho fatto solo una lezione), non monta e non insegna come ha imparato, anzi favorisce un assetto leggero ma usa la redine contraria che a mio avviso mi pare una contraddizione con la tecnica che  insegna. Diciamo che è partita da una scuola un pò troppo " pesante" per poi avvicinarsi al metodo Parelli che utilizza come approccio alla sella. Mi piace il suo modo di insegnare ma come tutti gli autodidatti trovo qualcosa da ridire su certi insegnamenti... e infatti monto da sola...
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