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Leggerezza

Aperto da alex, Ottobre 02, 2014, 04:34:34 PM

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Nicola

Citazione da: Miky Estancia - Ottobre 14, 2014, 04:05:53 PM
Vi siete mai chiesti perchè pochissimi professionisti scrivono sui forum?

In Italia.....
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Nicola

Citazione da: Miky Estancia - Ottobre 14, 2014, 04:12:21 PM
personale vissuto, delle esperienze concrete quindi...non una scorreggia  :horse-wink:

Mutatis mutandis: l'esperienza concreta è fondamentale per il muratore, nobilissimo, che con grande manualità e pratica compie il suo lavoro. Per fare il Golden Gate qualche libercolo si deve leggiucchiare. :icon_pidu:

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Miky Estancia

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Nicola - Ottobre 14, 2014, 04:23:11 PM
Citazione da: Miky Estancia - Ottobre 14, 2014, 04:12:21 PM
personale vissuto, delle esperienze concrete quindi...non una scorreggia  :horse-wink:

Mutatis mutandis: l'esperienza concreta è fondamentale per il muratore, nobilissimo, che con grande manualità e pratica compie il suo lavoro. Per fare il Golden Gate qualche libercolo si deve leggiucchiare. :icon_pidu:

Nicola....sei proprio un ingegnere fatto e finito...pesante come una croce celtica di piombo  :laughter-485:

Ho scritto più e più volte che bisogna studiare...io ho studiato e studio ancora...e penso che la stessa cosa sia per gli utenti che hanno postato il loro pensiero....lo studio ti deve far crescere, maturare,aiutarti a forgiare il tuo percorso, non renderti cieco e dipendente dal vissuto altrui.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

milla

Scusate forse sono OT ma mi sembra una situazione surreale.
Qui il concetto, a mio personalissimo avviso giustissimo, è che non ci si può improvvisare, occorrono solide basi diciamo "accademiche" così per capirci, unite ad altrettanto solida esperienza.
Il muratore analfabeta difficilmente riuscirà a tirar su il Golden Gate.
Nel mio diario racconto che, essendo io ignorante ed inesperta e conscia di essere tale visto che monto da circa 5 anni e ho la mia prima cavalla da soli 3 mesi, pur leggendo, studiando ecc. preferisco affidarmi ai miei istruttori che "di mestiere" appunto addestrano cavalli. Questi hanno qualifiche "accademiche", solide basi teoriche ed esperienza di oltre 50 anni.
Ebbene sono stata subissata di critiche perchè "mi affido", perchè dovrei arrangiarmi da sola ecc.
Ne ho dedotto che, se in questo topic il muratore non può costruire il Golden Gate, in altra sede (nella fattispecie sul mio diario) si sostiene che io, muratore apprendista dovrei quantomeno tentare di tirar su il Golden Gate da sola perchè gli ingegneri (come tutti gli esperti) "vanno gestiti" :horse-scared:
Decidetevi eh.

raffaele de martinis

Mia cara, andare a cavallo è - prima di tutto - una gioia dell'anima, ridurre il tutto a fare squola con cape più o meno autorevoli o all'autoerudizione sui sacri testi mi sembra triste; partire all'alba dopo una notte trascorsa con, come cuscino, la tua sella, sapendo dove voler andare ma conoscendo vagamente le strade per arrivarci è una emozione inenarrabile... i lalli non son fatti per fare sempre zompazompa, passage o piafrer.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Mio caro concordo, ma se la gioia dell'anima mia si realizzasse facendo zompazompa, passage e piaffer (magari) con la mia capa e (un po' meno) auto erudendomi  sui sacri testi piuttosto che svegliandomi col mal di schiena dopo una notte all'addiaccio e la prospettiva di vagabondare senza meta per strade polverose e piene di mosche?

In realtà il mio commento verteva sul quesito:
arrangiarsi stracafottendosene di chi ne sa più di noi o non sarebbe forse meglio affidarsi (conservando beninteso accesi i neuroni) a chi è più savant?
Quesito valido in tutti i campi, non solo equestre.

raffaele de martinis

n realtà il mio commento verteva sul quesito:
arrangiarsi stracafottendosene di chi ne sa più di noi o non sarebbe forse meglio affidarsi (conservando beninteso accesi i neuroni) a chi è più savant?


Quello che dici è una banalità, è fuori discussione, il mio intervento ricordava tempi (per me) ormai andati, i momenti più vividi nella mia memoria dello andare a lallo.
I miei lalli appena capivano che si "faceva strada" erano visibilmente festosi, in genere, lo stare in maneggio a girare a far squola, per i lalli, non ha senzo si strarompono i cabasisi ecco perché le lezioni nella cavallerizza devono esser brevi mentre ci si può attardare in campagna.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Vi farà piacere conoscere anche la definizione di leggerezza che dà Dominique Barbier (un tizio baffuto francese abbastanza quotato), mi ci sono imbattuto stamattina.

On the Bit and Light:
Being on the bit is both a mental and physical attitude that allows the horse to be 100 percent with his rider. Lightness, as we discussed earlier in the book, is the release, the cessation of action on the rider's part, the result of which gives all the beauty to the performance.


Sulla mano e leggero:
La messa in mano è una questione mentale e fisica che permette l'unione totale tra cavallo e cavaliere. La leggerezza, come abbiamo visto prima nel libro, è il rilascio, la cessazione di azione da parte del cavaliere, il cui risultato è donare alla performance tutta la sua bellezza.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

silviasco

Questa discussione non ha ormai più nulla a che fare con la leggerezza... Potrebbe essere presa ad esempio di come litigare partendo da essere quasi d'accordo. Perché la mia sensazione è che i partecipanti di questo forum hanno una visione molto comune di cosa possa essere la leggerezza, anche se la esprimono in modo diverso.
Se la definizione di qualcosa può essere data dal suo contrario, io non so certo bene cos'è la leggerezza ma ho nel tempo acquisito una chiara consapevolezza di cosa sia la pesantezza: mani che strattonano, frustino per punire l'esercizio mal riuscito, martingale e chiudibocca a go-go, ecc.
Ora, in questa discussione, non mi pare che qualcuno abbia detto, che ne so, "leggerezza è una martingala ben tirata", per cui altri avrebbero potuto stracciarsi le vesti. Se la definizione di leggerezza deve essere quella formale, beh allora è stata già scritta, basta trascriverla per renderla disponibile a chi non ha i testi originali e finisce lì. Se l'intento della discussione era confrontare in che modo tutti noi abbiano mai sperimentato la leggerezza (come definita in originale), ogni esperienza è benvenuta, senza per questo che si pretenda abbia valore generale. Le esperienze personali hanno valore eccome, consentono di ampliare i propri orizzonti, minano le proprie certezze, aiutano a progredire!
Amplierei la discussione a questo aspetto: se un cavaliere aspira ad imparare una equitazione in leggerezza, e non ha la possibilità di fare un corso da Karl, o da un suo allievo, o da un allievo dell'allievo, o da qualcuno che abbia assimilato il concetto, è utile che faccia lezione con l'istruttore di turno o no? Con quello che se la testa va al vento ci vuole la martingala, se non sente la gamba ci vuole lo sperone, se non sente le redini ci vuole un morso più severo, ecc.? La mia personale idea è NI: serve fino ad un certo punto. Pensavo a quanto ho imparato, negli anni, in tutti i centri dove sono andata, fosse anche una sola volta a fare una passeggiata. Centri in cui oggi forse non metterei più piede, perché sono più consapevole di quel che vedo e degli effetti che ha sul cavallo. Eppure ogni istruttore mi ha dato qualcosa. Qualcuno ha smentito ciò che avevo già imparato. Ma con l'aumentare della mia consapevolezza, e di una equitazione più rispettosa del cavallo, e con la ricerca di un rapporto col cavallo, è arrivato, in ogni luogo, un momento in cui ho trovato insofferenza, o un muro. E me ne sono andata, anche a malincuore. Cerca un altro posto, cerca di fare un passo in più nella direzione che vuoi. Forse ho solo trovato il mio limite. Di capacità, di disponibilità di tempo/denaro.
Certo sarebbe differente se sapessi che (senza andare sulla luna) posso andare in un posto dove mi si insegni il lavoro da terra, un buon lavoro in piano (senza pretese competitive) e che ogni tanto organizzi pure qualche passeggiata. Non uno dove mi devo chiedere ogni volta "ciò che Tizio mi sta spiegando va nella direzione che voglio seguire io o no? Mi farà apprendere qualcosa che fra tre mesi scopro essere sbagliato e deleterio?".
Bah non so manco io dove voglio andare a parare... Magari ho solo voglia di condividere alcune riflessioni generali, e distrarvi dalla diatriba prima che si generi la divisione "noi" e "voi"  :occasion14:

max

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace

intanto non so perchè ma l'equitazione è lo sport dei ciccioni.
su 10 che hanno un cavallo 7 sono ciccioni.
quindi pesanti...
così, per dire.
ps: anche tra gli allievi/istruttori di Karl ci sono i ciccioni quindi... sono pesanti. anche se montano leggeri.

silviasco

 :laughter-485: :laughter-485: :laughter-485:
Beh un po' di "leggerezza" anche nel tono della conversazione non guasta certo!  :pollicesu:

max

Non è vero io sono circondato di belle ragazze, e snelle.
Però montano pesante lo stesso.
Non sarà che sei tu che abiti in un posto dove ci sono solo ciccioni?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Miky Estancia

Citazione da: PokerFace - Ottobre 28, 2014, 04:11:35 PM
intanto non so perchè ma l'equitazione è lo sport dei ciccioni.
su 10 che hanno un cavallo 7 sono ciccioni.
quindi pesanti...
così, per dire.
ps: anche tra gli allievi/istruttori di Karl ci sono i ciccioni quindi... sono pesanti. anche se montano leggeri.

E' che a volte c'è poca proporzione...un uomo di 120 kg su un arabo, è una cosa...lo stesso uomo, in sella ad un ardennese o un trait du nord, non dico che sembra magro ma....  :laughter-485: :laughter-485:  è l'effetto cavallo da tiro: snellisce come il nero!
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.