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I cavalli e il macello?

Aperto da The Shire, Gennaio 29, 2015, 10:40:37 PM

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rhox

volendo ora come ora con l'etichettatura delle carni anche in una gdo un briciolo di consumo intelligente si può fare: in italia gli allevamenti estensivi sono pochissimi, in francia no.
quindi dirottarsi verso un bovino nato e cresciuto in francia potrebbe essere sinonimo di animale cresciuto in un ambiente più idoneo a lui, mentre un parente italiano ha vissuto peggio..

peccato che il discorso finisca poco oltre i bovini.. i maiali che io sappia sono intensivi ovunque, idem le galline o i conigli (sempre che non si vada sul bio)..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Luna di Primavera

mah rhox, secondo me il fattore allevamento intensivo è solo un aspetto del problema.

pensa a un vitello di 18 mesi nato in Francia e trasportato per centinaia di km a morire in Italia, pensa al problema del trasporto, alla sofferenza e all'inquinamento che causa.

francamente non so cos'è peggio.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

rhox

in italia facciamo nascere pochi soggetti, la maggior parte nascono in francia e poi li portiamo in italia a ingrassare o fare il finissaggio..
quindi il viaggio se lo fanno lo stesso! l'ideale sarebbe prendere il macellato là

la macellazione per me ha il grosso problema del benessere animale: penso che sia meglio vivere 18 mesi di cui 15 persi per le campagne francesi che 28 anni in un box  e uscire solo per essere montato..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

The Shire

Tina, io sono come te, l'unica cosa è che io sono cresciuta in campagna e ho assistito alla decapitazione dei polli, alla fine dei maiali. Una volta un pollo decapitato continuò a correre in giro per la fattoria per mezz'ora, ed essere rincorsa da un pollo decapitato a sette anni non è la migliore delle esperienze  :P però io la mangio quella carne, ancora adesso mia nonna mi manda i conigli e le galline,  però so che quegli animali hanno vissuto dignitamente fino alla morte, e quindi sono tranquilla. Forse vivere in campagna lega una persona ancor di più alla carne di una persona che ha sempre vissuto in città vedendo le mucche solo nelle foto.

Luna di Primavera

Citazione da: rhox - Febbraio 05, 2015, 03:31:01 PM
in italia facciamo nascere pochi soggetti, la maggior parte nascono in francia e poi li portiamo in italia a ingrassare o fare il finissaggio..
quindi il viaggio se lo fanno lo stesso! l'ideale sarebbe prendere il macellato là

ok prendo il macellato là e - anziché da vivo - il viaggio lo fa da morto. son sempre km su gomma, autotreni con celle frigorifere che vanno su e giù, gasolio, inquinamento...

per il vitello è meglio indubbiamente, ma nel suo complesso questo rebus (il problema legato al consumo di carne industriale, o forse il problema legato al consumo industriale di carne) ha tantissime sfaccettature.
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I. Fleming

rhox

non stiamo parlando però del consumo di carne industriale o meno, stiamo parlando dell'offerta della carne che viene fatta dall'industria..
se io trovo la carne argentina/francese/a km 0 individuabile nel supermercato posso provare a fare una scelta consapevole. se non ho niente che mi guidi posso anche comprare dal contadino dietro casa convinta di prendere le sue bestie e in realtà mi vende mezzene argentine comprate surgelate (e conosco un tot di persone fregate in quel modo).
finchè l'industria propone e noi compriamo non possiamo lamentarci in generale: spesso con le cose esotiche facciamo guadagnare tantissimo, ce ne propongono altre e noi le compriamo ancora, ecc..

dato che noi consumatori qualcosa possiamo fare, ma con dei limiti (se vivo in città probabilmente non conoscerò un contadino che macella in casa) oltre a scelte come il vegetariano, possiamo provare ad essere consapevoli dei consumi.
se c'è richiesta il mercato si sviluppa: se domani tutti chiedessero l'emissione di CO2 per ogni kg di carne prima o poi certe cose sparirebbero. 

però noi vogliamo tanto, subito e che costi poco: e non solo per la carne! anche le verdure costano relativamente poco in distribuzione rispetto a un contadino della zona e noi da chi compriamo?
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Luna di Primavera

già, noi compriamo ananas dell'ecuador a gennaio, banane del cile tutto l'anno, avocado, arance del marocco e così via.
è una cosa deprimente, inaccettabile. io l'ho detto che bisogna evolversi  :firuu:

però pian piano, dai, qualcosa si muove, la coscienza cambia e per fortuna anche la GDO comincia a offrire prodotti locali.
almeno, qua da me sia coop che simply che conad hanno il reparto "prodotti freschi locali" a costi accettabili. è incoraggiante.

(ecco, a 'sto punto, se ci vogliamo veramente fare del male, apriamo anche il discorso "pesce" e siamo a posto...)
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I. Fleming

tinatina

Citazione da: The Shire - Febbraio 05, 2015, 03:31:34 PM
Tina, io sono come te, l'unica cosa è che io sono cresciuta in campagna e ho assistito alla decapitazione dei polli, alla fine dei maiali. Una volta un pollo decapitato continuò a correre in giro per la fattoria per mezz'ora, ed essere rincorsa da un pollo decapitato a sette anni non è la migliore delle esperienze  :P però io la mangio quella carne, ancora adesso mia nonna mi manda i conigli e le galline,  però so che quegli animali hanno vissuto dignitamente fino alla morte, e quindi sono tranquilla. Forse vivere in campagna lega una persona ancor di più alla carne di una persona che ha sempre vissuto in città vedendo le mucche solo nelle foto.

Oh miseriaccia, no, il pollo decapitato no, chissà che incubo per una bambina!

The Shire

Adesso ci rido semplicemente su :) non è che mi è rimasto qualche tipo di trauma  :firuu:

bionda

Chiedo scusa, non ho seguito la discussione dall'inizio e non ho la pazienza di leggere tutto, anche se gli interventi che ho letto sono tutti "stranamente" intelligenti per un forum  :occasion14:

Una domanda per rhox: inventano tanti marchi di qualità, non è previsto un marchio apposito (non il "Bio") per carni di animali allevati "umanamente" (al pascolo o similari)? Nessuno prova a crearlo? Io quella carne la pagherei quello che costa senza problemi, non sarò mica l'unica.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

rhox

#115
bionda ora come ora non c'è richiesta del mercato. chi vuole una certa tipologia di carne solitamente ha due strade: il bio e i gas (gruppi acquisto solidali).
sicuramente un domani ci fosse richiesta nascerebbe qualcosa e magari diventerebbe anche "famoso" in poco.. ma manca ancora consapevolezza..

considera anche che in italia non abbiamo tutto questo spazio per poterci permettere di sostenere un eventuale richiesta corposa: chi ha i soldi (il nord) non ha lo spazio, chi ha lo spazio (il sud) non ha i soldi e con la sua "fama" sicuramente non attirerebbe facilmente gli acquisti (inquinamento, truffe, ecC).

peraltro ormai con l globalizzazione un marchio solamente nazionale protegge ben poco, soprattutto su un argomento in cui i nostri vicini potrebbero farci una concorrenza spietata. fosse un riconoscimento europeo allora si che potrebbe essere forte a sufficienza da muovere affari e interesse

per me la cosa più logica da fare è appoggiarsi il più possibile ai gas, si sta creando una discreta trama in tutto il paese e molte più aziende sono disposte a seguire le loro richieste.
io ho ottenuto un sacco di contatti interessanti tramite il nostro gas, seppur veramente piccolino, compresi questi allevatori che erano dietro casa, ma pubblicizzati solo come passa parola
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bionda

Sono single, non cucino mai, compro un pezzo di filetto ogni morte di papa, all'Esselunga. Non sono da GAS, non faccio volumi, per questo non mi frega del prezzo del pezzetto che mi cucino ogni tanto. Non siamo così pochi in questa condizione..........
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Udo Bürger
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alex

Perchè non sei da GAS? Certo che lo sei: o perlomeno lo saresti, se i GAS fossero più diffusi e ne trovassi facilmente uno vicino a cui associarti. Se i GAS raggiungessero una certa "massa critica" le cose cambierebbero radicalmente; il taglio secco dei costi di distribuzione (e, idealmente, di trasporto, nel caso che i GAS potessero fondersi con l'idea del "chilometro zero") potrebbe aumentare molto  il reddito per il produttore, diminuendo il costo per il consumatore. Voi tutti sapete che spaventosa differenza c'è fra prezzo pagato al produttore e costo fatto pagare al consumatore. Certo, occorre un cambio di mentalità profondo; occorre rinunciare al lusso della varietà di scelta, occorre scambiare tempo e denaro (consumare più tempo per spendere meno denaro...), occorre usare a fondo le incredibili possibilità degli scambi di informazione "anarchici" consentiti dal web trasformandoci da "bevitori di pubblicità" a "protagonisti attivi dell'informazione".... non è detto che avvenga, ma potrebbe avvenire. I mezzi ci sono :-)
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

rhox

#118
Citazione da: bionda - Febbraio 05, 2015, 10:07:00 PM
Sono single, non cucino mai, compro un pezzo di filetto ogni morte di papa, all'Esselunga. Non sono da GAS, non faccio volumi, per questo non mi frega del prezzo del pezzetto che mi cucino ogni tanto. Non siamo così pochi in questa condizione..........

guarda che i gas servono proprio a fare volumi raccogliendo chi non può farlo..
se la gente associata ha voglia di fare si può arrivare a un sacco di cose, ad esempio quello a cui siamo associati noi (che è un gas piccolo e con poca gente che compra purtroppo.. quindi non proprio un modello) offre ottime cose a ottimi prezzi. nella media come o leggermente oltre il prezzo medio del super per dei prodotti di buona-ottima qualità e per la maggior parte biologici (non che uno lo cerchi per forza, ma a pari prezzo è un valore aggiunto)

oppure puoi fare qualcosina anche nei super.. o scegliere carne con certe caratteristiche (se vuoi il benessere come già detto orientarti verso carne totalmente o quasi francese oppure fare scelte più ambientali tipo orientarti verso la carne del consorzio coalvi che garantisce che siano animali di razza piemontese allevati con qualche criterio minimo per quanto riguarda l'allevamento e che diminuisce il consumo dei trasporti)

per alex in realtà ogni volta che mi capita di andare a prendere le verdure al super mi viene la depressione: 10 tipologie tutto l'anno e solo quelle, bene o male sempre stesso livello di "bellezza", zero possibilità di scegliere con la stagionalità, ecc. andare al mercato e comprare dal contadino costa di più ma posso trovare molte più verdure che consentono un'alimentazione più varia e sana
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Wild

Scusate se riporto per un attimo l'attenzione su una priblematica più specifica e forse più vicina all'oggetto iniziale del topic, per le persone che, come me, sono contrarie alla macellazione del cavallo usato per la sella, dovrebbero boicottare completamente il commercio di questi cavalli oppure vale la pena salvarne un numero limitato e lasciare andare gli altri? Mi spiego meglio, riflettando su questi argomenti mi chiedo se non sia la stessa cosa comprare carne di cavallo e comprare il cavallo vivo che sta per essere macellato per salvarlo o perchè costa meno ( salvo casi di affezzione per un singolo soggetto già conosciuto precedentemente) non sono entrambe azioni che incentivano e finanziano questo tipo di mercato? Non sarebbe meglio rivolgersi ad allevamenti o al limite maneggi e lasciar perdere i commercianti? Questi ultimi non è che trattino molto bene i loro animali (eccetto alcune rare eccezioni) eppure noi tendiamo a comprare da loro e cosìfinanziarli per salvare qualche soggetto e lasciarne lì altri...non è come andare in canile (il canile vive grazie al volontariato e non più fare più di quello che già fa...vorrei fare condividere con voi queste riflessioni, senza entrare nel merito di chi lo fa pef mestiere e consapevolmente salvando aoggetti veramente validi e con consapevolezza come fanno Tony e Miky, che io, personalmente, stimo tantissimo, e sempre pensando che l'importante non è tanto quello che si fa, quanto farlo con consapevolezza.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli