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Baucher - come distinguere la 1° dalla 2° maniera?

Aperto da Idunas-Sanni, Marzo 27, 2015, 02:25:59 PM

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zeus147

Poker quello che stai descrivendo è ciò che qualsiasi cavaliere sano di mente fa quando monta un puledro le prime volte

PokerFace

appunto.
non capisco come si possa partire nella doma stando al passo............

raffaele de martinis

Difficile dialogare: Max sta parlando di arance e limoni, poker risponde colle fragole e gli ananassi...

Però, con queste frutte si fanno/chi le sa fare fa: degli ottimi succhi, delle delitiose gelatine, delle goduriose marmellate, dei squisiti gelati anco miscellandole tra di loro.

Non avevo mai assaggiata la bevanda ACE, l'ho fatto perché costretto dal mio nipotino che la beve di norma a merenda: è ottima, mi è piaciuta molto, per me il risultato è ottimo, io mai avrebbo penzato di miscelar arance e carotten!

Citazione da: alex - Aprile 07, 2015, 09:05:50 AM
Ricordo vagamente il testo di Mueseler, e la sua raccomandazione di iniziare l'addestramento del cavallo verde con un tranquillo trotto. Dalla spiluccatura del libriccino di JDO ho già trovato una interessante osservazione dell'autore sulla differenza fra la tecnica tedesca e quella francese: ribadisce che la scuola tedesca inizia con il trotto, mentre la francese inizia (e lì si trattiene a lungo, immagino) con il passo.

Cosa questo significhi bene, non lo so, ma la differenza è notevole. Sono "mondi diversi".

Sarà uno di quegli episodi, citati da L'Hotte, di controversie per rivalità di scuole, in questo caso aggravata assai dallo storico antagonismo fra Galli e Germani, che dura da alcuni millenni?  :horse-cool:

Ecco, come disse il Generale, tutte le squola hanno i sacri principi in comune, discutere sui metodi e sulle cronologie è sterile, e inoltre, se il risultato è buono, nulla osta a prender un pò di quà un pò di là ve lo dice il vostro affezionatissimo che ha esperienza di doma/addestramento dalla A alla H.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Citazione da: PokerFace - Aprile 08, 2015, 04:00:48 PM
appunto.
non capisco come si possa partire nella doma stando al passo............

La differenza, mi pare di capire, è che tu lo metti al trotto per impedire o scongiurare delle difese. Cominciare al passo insegnando attivamente delle cose a quest'andatura (e qua bisogna aver imparato da qualcuno queste cose, se no è chiaro che forse è meglio che continui a fare come fai) serve ad eliminare il motivo stesso di quelle eventuali difese e quindi il trotto diventa un'andatura come un'altra, utile quando serve, ma evidentemente non indispensabile all'inizio.

Poi è chiaro che nella ricerca del ritmo bisogna dargli il tempo di "trovarlo", e quindi si passerà del tempo al trotto, ma è proprio una visione diversa di tutto il lavoro.

Osservando appassionati delle due scuole, effettivamente viene il latte alle ginocchia anche a me a vedere gente passare ore al passo flettendo e credendo di addestrare. Purtroppo fa parte del periodo di apprendimento del cavaliere rendersi conto delle modalità giuste e dell'efficacia di ciò che si fà.

Diciamo che questo tipo di approccio è abbastanza "introspettivo" anche per il cavaliere, come dire, se ne esci ne sai di più e sei un "uomo nuovo", puoi permetterti di usare uno o l'altro metodo alla bisogna anche... diversamente se non capisci davvero la funzione delle flessioni: o resti a vita bisognoso di qualcuno che ti segua oppure molli e ne parli male : D effettivamente il rischio c'è, ma anche gli altri metodi hanno altrettanti rischi...
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Idunas-Sanni

CitazioneIl problema è:
piramidi e manuali colorati sono contemporanei alla skala o sono loro stessi interpretazioni della skala? Chi ha scritto la skala? E chi ha disegnato le piramidi e i manuali che leggi oggi che parlano della skala? E' importante sapere questo!
A me non sembra molto importante da dove o da chi deriva un sistema ma se funziona o meno.
I manuali della FN sono tutt'altro che colorati se non questo disegno della priamide. Il testo è strettamente basato sulla Heeresdienstvorschrift 12 (manuale militare, ultimo volume mi sembra dal 1937), in parte si trova ancora paragrafi copiati a parola. Quella da sua parte si riferisce molto a Steinbrecht.
In fondo è uno sviluppo continuo, una cosa viva che si corregge o si arricchisce con il tempo.
Di sicuro la piramide è più recente del testo, ma molto più recente.

Per quanto riguarda il discorso di Poker mi sembra assurdo che un puledro ha la necessità di difendersi. Secondo me a quel punto qualcosa è andato storto durante la prima fase di lavoro del puledro. Se la base era buona difese pericolose proprio non le farà.
Concordo con max che all'inizio c'è l'insegnamento degli aiuti. E pensandoci alla skala e al manuale della FN mi accorgo che a una fase del genere non viene dato nessuna importanza. Certo nessuno ti vieta di intrometterla, ma non viene neanche insegnata. Per me è una cosa normalissima, ma non mi ero mai accorta che effettivamente là manca.

CitazioneOsservando appassionati delle due scuole, effettivamente viene il latte alle ginocchia anche a me a vedere gente passare ore al passo flettendo e credendo di addestrare.
Effettivamente ci sono dappertutto quelli che non hanno capito e giustamente non possono presentare un metodo. Ne quelli che tirano la testa del cavallo fermo a destra e sinistra per un ora intero ne quelli che fanno correre il cavallo al trotto giro per giro nel rettangolo per averlo "in avanti". Insomma se ci si vuole discutere bisogna partire dal giusto e non dall'errato.
Se no è un po' come quella assurda discussione "meglio il cavallo in un box curato che in un paddock schifoso che ricorda un letamaio".  :icon_rolleyes:
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

max

Il discorso infatti era sul metodo (e su una sua progressione logica) in se, non se chi lo mette in atto lo fa bene o lo fa male. E la scala tedesca o il manuale della federazione hanno dei "buchi" questo mi pare assodato!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Non conosco per niente la scala tedesca, so solo che è sistematica e progressiva; molto metodo, poco spazio all'arte, alle sensazioni,  alle improvvisazioni. Non è una scala che ho percorso, ma nemmeno un poco; ma mi sembra, max, che tu la sottovaluti un pochettino....

Cosa assai curiosa, la stessa identica situazione si ripete in wikisource: anche in quel caso, noi "latini", italiani e francesi, siamo più fantasiosi e creativi, loro sono solidi e metodici. Ci sono differenze anche fra italiani e francesi, in confronto anoi loro sono molto più "quadrati" e organizzati, e la qualità di quello che fanno è, di conseguenza,  molto elevata; ma la differenza non è tanto grande, da non potersi capire;  con i tedeschi, niente da fare, non si riesce nemmeno a parlare.  La questione deve essere culturale, e parecchio profonda.

Il mondo anglosassone lo trovo molto più vicino a noi "latini" che ai tedeschi.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Quando si parla di latini moderni in euitatione di squola ci si riferisce a francesi et iberici, noi itagliani non esistiamo...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...