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Capezza o cavezza? Mistero!

Aperto da shirehorse_camy, Aprile 02, 2015, 09:34:56 PM

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shirehorse_camy

E' una domanda che mi faccio da sempre....il termine corretto è capezza o cavezza? Molti dicono che si usano tutti e due ma siccome io sono pignola sto impazzendo per trovare risposta a questo mistero. Vi prego...aiutatemi voi! Se proprio non troviamo una risposta vado a vedere nel dizionario per il termine esatto, però siccome è un mattone enorme e dovrei salire in soffitta vediamo se riusciamo a trovare una risposta qui!  :horse-wink: :horse-smile:
Ti senti giù? Sali in sella!

crazycat

Citazione da: shirehorse_camy - Aprile 02, 2015, 09:34:56 PM
E' una domanda che mi faccio da sempre....il termine corretto è capezza o cavezza? Molti dicono che si usano tutti e due ma siccome io sono pignola sto impazzendo per trovare risposta a questo mistero. Vi prego...aiutatemi voi! Se proprio non troviamo una risposta vado a vedere nel dizionario per il termine esatto, però siccome è un mattone enorme e dovrei salire in soffitta vediamo se riusciamo a trovare una risposta qui!  :horse-wink: :horse-smile:

Per chi vive di parole i dizionari sono sempre a portata di mano!
Il Sabatini Coletti del 2006 riporta "cavezza, meno frequente capezza".
Il sito Lessicografia della Crusca riporta solo "cavezza", vedi http://www.lessicografia.it/Controller?lemma=CAVEZZA
Una ricerca lampo in Google ci fa scoprire inoltre che "cavezza" è usato circa 346.000 volte, mentre "capezza" ha 154.000 occorrenze d'uso (questo è solo un dato appunto sulla frequenza d'uso dei parlanti/scriventi).
Per fugare ogni dubbio quando ho un attimo magari inoltro una richiesta di consulenza linguistica all'Accademia della Crusca e vi aggiorno se e quando rispondono.

Buona Pasqua a tutti!
Giulia

raffaele de martinis

Le due palabras sono di uguale significato e derivano - plobabilmente - ambo e due da capestro (capistrum): corda per impiccare - corda per tenere gli animali per il collo.
In siciliano/in agrigentino capezza/cavezza si dice ancora capestro/capestru, nelle altre prov. si dice capizza.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

crazycat

Per quanto riguarda l'etimologia, ecco cosa riporta il DELI Dizionario Etimologico della Lingua Italiana:



Giulia

alex

Stesso problema per cavezzone e capezzone. Fra le parole derivate, ormai indipendenti dall'origine equestre,  interessante "scavezzacollo"  che predomina nettamente su "scapezzacollo", peraltro esistente, forse più dialettale. Conclusione: van bene entrambi, cavezza e capezza.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Citazione da: crazycat - Aprile 07, 2015, 09:26:56 AM
Per quanto riguarda l'etimologia, ecco cosa riporta il DELI Dizionario Etimologico della Lingua Italiana:




Ecco, il traduttore dovrebbe essere così: curioso, ricerctore instancbile sempre teso ad approfondire e mai completamente soddisfatto del suo risultato.
Io - come dissi - non sono un traduttore ma un lettore inc***ato, ma, essendo curioso per natura, mi sono appassionato a questo travaglio,  ti chiederò dei consigli.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Merlini

Io ho sempre pensato che "cavezza" fosse il termine arcaico...tipo, mia nonna dice cavezza.

Non si smette mai di imparare.

comunque mi sa che continuerò a chiamarla capezza :D

crazycat

Citazione da: alex - Aprile 07, 2015, 09:55:11 AM
interessante "scavezzacollo"  che predomina nettamente su "scapezzacollo", peraltro esistente, forse più dialettale.

Sul Sabatini Coletti del 2006 non trovo "scapezzacollo" (neanche online trovo molte occorrenze, se non principalmente in opere letterarie, vedi http://bit.ly/1y0VtkW) ma ecco cosa riporta per "scavezzacollo":


Giulia

crazycat

Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 07, 2015, 11:21:17 AM


Ecco, il traduttore dovrebbe essere così: curioso, ricerctore instancbile sempre teso ad approfondire e mai completamente soddisfatto del suo risultato.
Io - come dissi - non sono un traduttore ma un lettore inc***ato, ma, essendo curioso per natura, mi sono appassionato a questo travaglio,  ti chiederò dei consigli.

Esatto, il "travaglio" del traduttore è proprio da "*ricerctore instancabile", con stumenti cartacei tipo la prima immagine di questa emoticon :ignor: (anche se ogni tanto ci piacerebbe prendere a "dizionariate" tanti autori di testi scritti!) e ovviamente attingendo a quella vastissima marea di informazioni e terminologia che è la rete.
Per quanto riguarda l'arrivare a essere soddisfatti del risultato è proprio vero, spesso ogni volta che ci si rilegge si trova un passaggio da migliorare ma... le scadenze per le consegne imposte dai committenti impongono di fermarsi, a un certo punto.
E potrei proseguire, ma scivoleremmo fuori tema  :icon_rolleyes:
Giulia

raffaele de martinis

... scivola scivola pure, te lo dice lo scivolatore maximo di questo foro.

Scavezzacollo: in francese si dice: casse-cou - rompicollo ed è in quella lingua un sinonimo di scozzone o cozzone che si diceva antiguamente in itagliano:

† SBARDELLATORE
Verb. m. di SBARDELLARE. Che monta i polledri colla bastina, Scozzonatore. Art. Uom. Spad. (Fanf.) [Cont.] Santap N. Cav. I. 21. L'uso di Napoli, non meno antico che comune, si è di lasciare i polledri sino all'essere risoluti, spicciati, ed in parte forti, alleggeriti e fermi di testa, in mano a cozzoni che sbardellatori si chiamano.
(Tommaseo)

Questo spiegherebbe le lodi che fa il de La Gueriniere agli antichi (al suo tempo) "cavalcatori di bardella".
Il lessico francese equestre è tutto derivato dall'itagliano parlato nelle accademie di Napoli, dove vennero ad imparare i futuri grandi cavallerizzi francesi, appunto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Nella prima fase della doma, da Corte mi sembra di ricordare  che i cozzoni montassero in bardella, con il cavallo tenuto alla mano da un cavaliere montato su un cavallo "fatto", e senza neppure le redini. Il loro unico compito, non andare per le terre, per quante pazzie facesse il puledro. Poi usavano la cavezza. L'imboccatura e la sella venivano dopo.

Ironia delle parole: scavezzacolli che montano in  cavezza...
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

in bardella

Ci sei cascato puro tu.
Da tempo leggo/sento: in briglia, in alta squola, in filetto, in s.o. ecc. ecc.

Penzo che sia, una cattiva traduzione dall'americano adottata di recente, prima, si sarebbe detto: con la bardella... o no?

Chiediamo lumi a crazycat.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

crazycat

Buongiorno!
Dunque, la proposta di spiegazione di Raffaele è buona, denota una certa sensibilità e curiosità sul tema, quindi non posso che apprezzare.
In questi casi, però, più che di "cattiva traduzione", parlerei piuttosto di una generalizzata tendenza ad applicare la costruzione inglese (non sono ferrata sul caso specifico di "in bardella", ma si tratta di preposizione "in" + sostantivo) all'italiano, che "di suo" preferirebbe "con + determinante + sostantivo".
Le cause? A mio modesto parere, potrei azzardare:
- "la moda", per chi è consapevole dell'estraneità della struttura alla lingua italiana e sceglie di applicarla, magari pensando di usare appunto quasi un calco, con tutto il prestigio che ne potrebbe conseguire.
- il principio dell'economia: l'inglese in questo come in molti altri casi è più snello e leggero, usando 2 elementi, mentre l'italiano per esprimere lo stesso concetto ne impiega 3: adattare l'italiano, creando una struttura nuova, forse un po' "zoppicante" (non so voi ma sentendo "in briglia", il mio orecchio dice "ma... qui non manca qualcosa?!"), ma di sicuro comprensibile, efficace e diretta, ha optato per la soluzione più economica.
Cosa ne pensate?

Giulia
Giulia

alex

#13
Aimè. Così funziona la lingua: una alterazione, una contaminazione, una mutazione  nasce ed evolve; molte si estinguono (es. il ragioniere, per intendere il nerbo di bue, ha un destino incerto), altre, per motivi misteriosi e casuali, si diffondono e si consolidano. Con buona pace di chi amerebbe la buona vecchia equitazione lingua.

Montare in filetto sarà pure scorretto, ma è chiarissimo; e io lo uso.
La gestione del cavallo farà inorridire qualcuno; ma è un concetto chiarissimo, e io lo uso.
La crusca la lascio ai cavalli, anzi, meglio di no, nemmeno a loro  :horse-wink:.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Quello che dice Alex è sacrosanto, ma c'è un piccolo particolare,  voi ragasse pervenute di recente all'equitazione non potete giustamente capire: in filetto vi sembra efficace e perfino corretto, perché è la prima espressione che avete sentita e vi sembra un uso gergale di nicchia equestre.

Ma è sbagliato!

Perché dovreste sapere perfettamente che la preposizione "in" indica lo stato in luogo, in questo caso di un luogo immaginifico/contestuale, mentre sarebbe stato corretto usare/correttamente usavamo "con": per mezzo di qualcosa.

Puretroppo, questi storpiamentii non  sono esclusività del mondo equestre ma di tutta la lingua itagliana, siamo rassegnati... quando scrivo: cavagliere, naturalemente, cauboi, uestern, sciò, uikend espleto - con viva e vibrante soddisfazione - una mia vendetta personale verso chi sta massacrando/ha massacrato la lingua itagliana.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...