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Codice deontologico degli istruttori di equitazione

Aperto da Wild, Settembre 08, 2015, 08:07:02 PM

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Wild

Pochi giorni fa su facebook girava un post che parlava del codice deontologico degli istruttori di equitazione (neppure sapevo esistesse!) e in particolare diceva che un istruttore non dovrebbe commerciare cavalli. Volevo chiedervi se la notizia è vera e se è possibile rinvenire il testo dell'articolo collegato al post o meglio il testo integrale del codice deontologico.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

segreto

Probabilmente dice "... non commerciare cavalli."
Ma certo non dice " ... non fare il mediatore di compravendita."  :cheesy3:

Segreto

Wild

si si, dice di non commerciare, mentre regolamenta l'attività di mediatore. A me interessava approfondire l'argomento commercio e avere il testo integrale del codice...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

"L'istruttore non deve commerciare cavalli perché sono due attività in conflitto d'interessi.  Deve invece trasmettere ai propri allievi la passione per il lavoro e per i risultati ottenuti esclusivamente per il suo tramite, senza scorciatoie.

Deve invece essere il consulente dei propri allievi nell'acquisto di un cavallo: per questa attività può pretendere un'equa percentuale sul prezzo di acquisto (max 10%)."


http://www.lastriglia.com/pony/l-istruttore.html

Non era questo l'articolo, ma viene ribadito anche qui, il che mi conferma nell'idea che esista un codice e che, da qualche parte, lo si possa reperire...

Quanti istruttori, mi chiedo, conoscono l'esistenza di questo codice?
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Fioravante Patrone

#4
Avevo scritto:
"ho guardato la pagina da te linkata, ho cercato deont... e mi dà 0 risultati"
ma poi ho notato che dici che la pagina non è quella.

Bene, non sono un istruttore (sarebbe una vergogna se lo fossi), ma un pochino di queste cose ne so.
A me non risulta che esista nessun codice deontologico.

Fioravante Patrone


Wild

Grazie per l'aiuto! Non so quanto conti l'ANIE effettivamente...Qui trovo moltissimi articoli o intenzioni apprezzabilissimi per quanto riguarda i doveri e le responsabilità dell'istruttore nei confronti degli allievi, e sarebbe già molto se venissero seguiti da tutti gli istruttori, anche se sono certa che la maggior parte già li segue per buon senso o sensibilità personale. Tuttavia non trovo nulla riguardo la "proibizione" nel commerciare, si parla del servizio di mediazione, ma non si accenna al commercio...Dunque ho letto una bufala o l'articolo di qualcuno che ha capito qualcosa che non c'è o ho compreso male io...Ci sta tutto...

Nel caso in cui non esistesse un codice deontologico degli istruttori di equitazione sarebbe l'unica professione in ambito sociale a non averne uno e forse, in un momento storico come il nostro i cui valori comuni, identità e spirito di appartenenza vanno progressivamente a perdersi, la cosa potrebbe essere piuttosto triste...vale la pena di rifletterci, secondo me...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Lux

Scusa ma perché sono in conflitto di interessi?
Da voi non è mai capitato che l'istruttore sia anche addestratore e che qualche cavallo lo compra, lo addestra e lo vende? Se le cose vengono fatte con onestà, non ci vedo niente di male...
Se si vuole vedere il marcio allora l'istruttore potrebbe benissimo mettersi d'accordo con qualche commerciante e guadagnare ben più del 10%!
Il codice deontologico secondo me lascia il tempo che trova.

Kimimela

anche secondo me non c'e' nessun conflitto di interesse.
un istruttore puo' benissimo commerciare in cavalla, non vedo dove sia il problema ne' l'illegalita'
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

mr. Ed

"istruttore-commerciante in confitto di interessi" for dummies:

1- tu, istruttore, hai un allievo con ambizioni sportive
2- dato che l'istruttore sei tu, che l'allievo ha fiducia in te e che gestisci tu il lavoro del binomio, hai potenzialmente tutti gli strumenti per convincerlo che il cavallo che gli hai venduto in precedenza sia ormai obsoleto per gli obbiettivi sportivi che desidera raggiungere
3- quindi gli proponi un cavallo alternativo che ritieni più adatto ai suoi obbiettivi, preso dal tuo parco cavalli, magari un rientro di un altro tuo allievo che è passato a categorie superiori
4- quando viene il momento di acquistare il nuovo cavallo gli offri una permuta, l'allievo ti rende il cavallo che tu hai decretato obsoleto e sempre tu gli vendi quello che tu hai ritenuto più adatto ai suoi obbiettivi
5- il cavallo obsoleto lo rivendi a un allievo più inesperto
6- il ciclo ricomincia

è illegale? non direi.
è deontologicamente corretto? temo di no, perchè sei tu in vece di istruttore a definire i limiti dei cavalli che vendi come commerciante. fai il bello e il cattivo tempo (almeno finché l'allievo ha fiducia in te) ed è quello a porti in conflitto di interessi, al di là che tu sia professionalmente corretto o meno: semplicemente da istruttore non dovresti metterti in quella posizione, in quanto un istruttore "puro" (che non commercia) dovrebbe avere esclusivo interesse ad ottenere il massimo coi mezzi del cavallo a disposizione del proprio allievo; non sono sicuro che un istruttore-commerciante abbia una motivazione altrettanto forte nell'ottenere il meglio da un dato cavallo quando può guadagnare di più vendendone uno nuovo.

non sto affermando che per un istruttore debba essere tabù addestrare e commerciare in cavalli, solo penso che non dovrebbe venderli ai propri allievi. magari è proprio per questo che nei paesi dove c'è maggior cultura equestre si tende a tenere distinte le due figure.

Fioravante Patrone

#10
nulla da obiettare alle considerazioni di mr. Ed, però...
a mio parere, come si usa dire, il problema è un altro

uno va a cavallo e ha un po' di ambizioni agonistiche, facciamo riguardino salto ostacoli, ma va bene ogni altra disciplina

si deve (vuole...) comprare un cavallo

se lo compra per i fatti suoi? Se parliamo di un allievo standard, equivalente al classico brevetto fresco di giornata, se se lo compra lui il rischio di prendersi un bidone è altissimo

allora si rivolge a una persona di fiducia, e questa di solito è l'istruttore
che cerca per lui e con lui un cavallo adatto

secondo me qui sta il punto: che la figura di fiducia, allo stato attuale delle cose, è ed è solo (salvo poche eccezioni che ci son sempre...) l'istruttore
se manca (e non la vedo spuntare neanche all'orizzonte) questa figura terza, allora il conflitto di interesse c'è ed è forte. E poco importa se i cavalli li "produce", commercia, direttamente l'istruttore o se questo va da un commerciante di sua fiducia

per cui, stante le cose, tutto è rimesso all'etica (generale, mica solo professionale, o deontologica) dell'istruttore
e con la mia breve esperienza in questo strano mondo, ho ben presenti casi di istruttori la cui etica dev'essergli finita sotto al tavolo, o forse non l'hanno mai avuta (e non vendevano loro cavalli, non erano "commercianti"). La cosa raccapricciante è che allievi imbrogliati e di brutto hanno continuato a dargli fiducia!!!

Lux

Grazie per il dummy mr. Ed   :chewyhorse:

mr. Ed tu parli di grandi realtà agonistiche, io queste non le ho mai vissute perché nell'agonismo non ci sono mai entrata.  Comunque continuo a non capire perché la cosa è diversa se io istruttore (scorretto) invece che far passare i cavalli sotto la mia proprietà, ho un amico che fa il commerciante, che mi fa favori e prendo percentuali. L'allievo lo convinco lo stesso, risulto "pulito" ai suoi occhi perché il cavallo che gli sto facendo comprare non è il mio, ma in fin dei conti l'ho convinto che il cavallo va cambiato e ci guadagno.

Le persone dovrebbero ritrovare l'orgoglio e la bellezza che c'è nel fare le cose per bene ed onestamente, senza essere obbligati dalla legge (codici). Fatta la legge, trovato l'inganno si dice...

alex

#12
Per inciso: ho dato un'occhiata alla definizione attuale di "professione" e ho scoperto che avevo (guarda caso) le idee estremamente confuse; in particolare riguardo all'esistenza di "professioni non regolamentate", comprese quella dei pranopratici: https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_24.wp

Poi c'è quello interminabile delle professioni regolamentate: file:///C:/Users/alessandro.brollo/Downloads/Elenco%20delle%20professioni%20regolamentate.pdf

La parola "equitazione" non compare in nessuno dei due elenchi, ma non ho cercato bene. Rinuncio a sviscerare ulteriormente: mi deprimerei.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

mr. Ed

tolti i problemi legati all'allevamento nostrano, credo che gli scarsi risultati internazionali dell'equitazione italiana siano in parte imputabili proprio a questa "stortura deontologica": rispetto all'istruttore puro, l'istruttore-commerciante avrà la tendenza a "cambiare la bici" anziché "allenare il ciclista" o a lavorare sul binomio, perché per lui è più semplice e più redditizio. ma vien da sè che meno impegno significa anche meno risultati (mi sembra siano sotto agli occhi di tutti).

Lux, non parlo di "grandi realtà agonsitiche", parlando di salto ostacoli il discorso che ho fatto io puoi applicarlo alle garette con gli shetland come ai secondi gradi.
a cercarlo, il marcio c'è qui e c'è sicuramente anche all'estero, dove le due figure sono ben distinte. penso però che evitare l'equivoco a priori separando due le figure già aiuti parecchio a migliorare la situazione. se sto cercando un cavallo e il mio istruttore mi porta dal suo allevatore di fiducia non c'è niente di male, se però non trovo niente che mi piaccia esigo che si cerchi anche altrove. ci diversi sono istruttori-commercianti che se non compri da loro ti mettono alla porta... di sicuro è un atteggiamento non fa bene all'equitazione.

Fioravante, penso che la consulenza del proprio l'istruttore sia fondamentale durante l'acquisto e che solo lui possa rappresentare la figura di fiducia che intendi tu. sa come monti e quali sono i tuoi limiti e sa cosa vuoi ottenere. è giusto che venga retribuito per questo (il famoso 10%) in quanto oltre ad uno sbattimento pratico (cerco presso i commercianti e ti accompagno a provare i cavalli) è anche una presa di responsabilità a doppio taglio. chi altri se non lui?

Kimimela

Citazione da: mr. Ed - Settembre 09, 2015, 01:03:12 PM
Fioravante, penso che la consulenza del proprio l'istruttore sia fondamentale durante l'acquisto e che solo lui possa rappresentare la figura di fiducia che intendi tu. sa come monti e quali sono i tuoi limiti e sa cosa vuoi ottenere. è giusto che venga retribuito per questo (il famoso 10%) in quanto oltre ad uno sbattimento pratico (cerco presso i commercianti e ti accompagno a provare i cavalli) è anche una presa di responsabilità a doppio taglio. chi altri se non lui?
d'accordissimo.... :horse-cool:
La Medicina (Canto Apache)
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