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Tecnica o cuore

Aperto da Kimimela, Luglio 18, 2016, 09:59:09 AM

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Idunas-Sanni

No io non credo. Secondo me si può imparare, tenendo conto che qualche eccezione c'è sempre.

Adesso io non ti ho mai visto in sella e da quello che leggo nei tuoi interventi spesso non mi trovo d'accordo con te (altre invece molto) però comunque mi sembra che tu sia un bravo cavaliere proprio perché il cavallo riesci a sentirlo e ad agire oramai intuitivamente. Per me questo rientra nel tatto equestre.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

milla

Kimi a noi è capitato esattamente come alla tua amica.
Alla Capa la mia cavalla piaceva parecchio quindi mi aveva detto che era indispensabile che la montasse lei, il risultato era che la cavalla (che già in partenza era molto più brava di me) diventava sempre più brava mentre io, che in pratica pagavo per restarle a guardare, rimanevo al palo e il divario tra noi aumentava sempre più; oltretutto la Capa era una tipa parecchio nervosa e, forse di conseguenza, anche la mia cavalla diventava schizzata. :pollicegiu:

Winter Mirage

Stavolta do ragione a Poker: quella grande sensibilità, o ce l'hai o non ce l'hai.
Puoi simularla, riempiendo i vuoti con l'esperienza, ma non è la stessa cosa.
E non lo sarà mai.

Però.

Però io firmo sempre con la solita frase di Cicerone che, tradotta, significa più o meno "La pratica costante supera il talento e l'ingegno"... e lo faccio perchè anch'io non possiedo il tocco magico con i cavalli.
Tutt'altro: dopotutto sono un pandacinese, mi intendo di canne (di bambù), non di cavalli.

Eppure, negli anni infiniti ho superato almeno tre persone che invece possedevano suddetto talento.
Ovviamente, perchè loro non lo hanno coltivato: si sono accontentate entrambe di quello che sapevano fare per magnifico e glorioso istinto, non hanno mai studiato, non hanno mai cercato nuove occasioni e sono rimaste entrambe chiuse nella loro bolla felice.

Quello che loro sono riuscite a fare in due mesi, per me è stato un lavoraccio di due anni.
Ma loro sono rimaste ferme lì, ai due mesi, felici di quello che riuscivano a fare e senza chiedersi come fare di meglio.
Io ci ho messo due anni a pareggiare il conto... ma nei successivi due le ho lasciate anni luce indietro.
E so benissimo che a loro basterebbero 6 mesi per surclassarmi, se volessero... ma non vogliono, perchè non sentono il bisogno di studiare certe cose, mentre io sì.
Tutti felici, insomma.


Quanto alla tecnica Vs cuore, io la vedo in un altro modo.
Per come la penso io, ci sono momenti per la tecnica, e ci sono momenti per il cuore.

Quando il cavallo pirla ti viene incontro a trotto dal paddock nitrendoti un "ciao tu!!" , è chiaramente un momento in cui la tecnica ti dice che lo sta facendo perchè vuole una carota. O perchè vuole uscire da paddock dove ha appena finito di litigare con tutti. O gli insetti gli stanno rompendo le balle e vuole del repellente.
Ma in quel momento te ne freghi: ci metti il cuore e pensi "che beeeeello!" ...perchè sono piccoli momentucci che fanno bene all'animuccio di noi cavalieri. Perchè pensi: beh, almeno non mi odia, almeno non mi considera un mostro assassino... e tanto basta per essere felici.

Quando sei in sella, quello è il momento della tecnica.
Punto.
Il cuore lo lasci nel bauletto insieme alle spazzole.
Poi puoi avere pensieri lallisti, tipo: poveretto, è stanco, non lo forzo (mentre sai benissimo che sta facendo finta e che ha ancora 4 marce da innestare), ma sotto sotto lo sai benissimo e accetti perchè ti sta bene (hai caldo, sei stanco, un tafano ti ha punta sulle tette...).

Ma se la mia cavalla si spaventa per qualcosa, ok, lo capisco, andiamo a vederla per bene... dopotutto so, tecnicamente so, che sei un animale da fuga, per cui già mi è piaciuto che non sei scappata via come una pazza... ora andiamo a risolvere il problema con calma e cerchiamo di smetterla di fare gli scemi ogni volta che passiamo di lì.
E va bene.

Ma se mi scarti il nulla, sempre nello stesso punto, cinque volte di fila, e io ti blandisco, ti tratto bene (perchè ti voglio bene) e cerco di mettermi un po' anche nei tuoi panni, ti faccio vedere il problema, ne discutiamo ragionevolmente... e tu continui... e allora poi basta.
Alla sesta volta che scarti, ti legno.
Punto e fine.
Fosse anche solo un furtivo calcetto nelle costole o la frusta sparata gentilmente sul collo. Quel tanto che basta a capirsi.

Ci può stare la volta, una ogni mille, in cui sei veramente incline a fare minchiate... e passi (ma una volta ogni tanto: perchè le minchiate fatte con il cuore poi le paghi. Vedi me, il giorno in cui Mu ha deciso che era in vena e mi faceva delle partenze a galoppo da alt che erano un sogno... e mi sono talmente gasata che ne avrò fatte trenta, tutta felice, con il pubblico in delirio. Così che adesso se sbaglio un po' situazione quella mi scappa via come un calippo totalmente per conto suo.  :thump: E mi ci vorranno altri due mesi per levarle dalla testa una cagata di due ore, e bene che mi sta.)... ma di solito in sella si sta con la testa.
E il cavallo a terra si gestisce con la testa.
Almeno provarci... perchè anche quando ci provi, poi le cacate le fai lo stesso, e te ne accorgi solo dopo.

Perchè ci sono momenti della vita equestre in cui il cavallo è un potenziale pericolo (non solo per noi, quanto per tutti gli astanti) e questi momenti devono essere tenuti sotto controllo.
Bisogna prestare la dovuta attenzione, essere competenti, essere mediamente vigili... perchè già facendo tutto per bene, c'è sempre l'imprevisto che fa succedere le minchiate (vedi bimbo che esplode fuori da un buco, cavallo che strappa e corre libero per il cortile...) figurarsi se prendiamo pure le cose sottogamba.


No, il cuoricino in scuderia va limitato alle piccole cose innocue: il cuoricino serve per quando il cavallo fa le facce cretine mentre si dedica alla speleologia nella rotoballa e ne esce con la parrucca bionda.
O mentre chiede disperatamente una carota, sporgendosi oltre la bandella elettrificata... ma in realtà è tre metri indietro (perchè lo SA che poi fa bzzzz!) con il naso tutto in avanti. E tu idem, tre metri indietro con il braccio tutto in avanti (perchè lo SAI che poi fai bzzzz!) e sembrate due deficienti, due novelle Creazioni di Michelangelo, con le dita che non si toccano mai (perchè poi fate bzzzz!).


Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

Luna di Primavera

secondo me tutta questa discussione ha un po' poco senso.

cosa vuol dire montare con la tecnica o col cuore? se non hai la tecnica, puoi metterci tutto il cuore che vuoi ma col cavolo che il cavallo ti fa un'appoggiata.
quindi il cuore (cioè impegno, passione, attenzione, intuito etc) ce lo devi mettere sì, ma per imparare la tecnica.

poi ci sono persone più dotate che imparano prima e altre che non impareranno mai, e questo è forse il tatto equestre o il talento.

infine ci sono i cuoricini (li chiamerei lallismi) di cui parla winter, che in sella ti portano quasi esclusivamente a fare pasticci.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

PokerFace

poi a volte il cuore incontra la tecnica.
la storia dell'equitazione, anche recente, è piena di grandi storie d'amore tra grandi cavalieri e grandi cavalli.
binomi in grado di fare grandi cose, cosa a cui si arriva solo se, oltre la tecnica, c'è dell'altro.
Pierre Durand e Jappelup per esempio.
Jhon Whitaker e Milton.
Marcus Hening e For Pleasure.

... lasciatemi essere romantico....

Kimimela

Non e' vero che questa discussione non ha senso perche' per cuore intendo istinto (non lallismo pucci pucci), per tecnica ovviamente tecnica equestre.
Deve esserci sempre un mix e questo e' il famoso tatto equestre che non tutti hanno. Puoi raggiungere buoni risultati certamente con l'impegno e una giusta guida ma il tatto equestre e' cosa a pochi riservata.
Milla e' l'esempio di quello che intendevo, cosi come la mia amica.
Quando si usa troppa tecnica o si cerca di usarla a volte succede che paradossalmente poi non riesci piu a montare il tuo cavallo.
Io credo che arrivati a questi punti, se ci si accorge in tempo, si debba tornare un pelino indietro e montare piu col cuore/istinto.
Secondo me funziona, ovviamente se non sei un agonista.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Kimimela

Citazione da: PokerFace - Luglio 19, 2016, 09:33:26 AM
poi a volte il cuore incontra la tecnica.
la storia dell'equitazione, anche recente, è piena di grandi storie d'amore tra grandi cavalieri e grandi cavalli.
binomi in grado di fare grandi cose, cosa a cui si arriva solo se, oltre la tecnica, c'è dell'altro.
Pierre Durand e Jappelup per esempio.
Jhon Whitaker e Milton.
Marcus Hening e For Pleasure.

vero...ma non tutti sono in grado di arrivare a certi livelli, me per prima  :horse-wink:
per questo ho intavolato questa discussion...diciamo per I comuni mortali che vanno a cavallo
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

PokerFace

ma vale per tutti, anche per le piccole cose.

quando monti un cavallo che ti piace e con cui hai intesa, sicuramente puoi fare cose che - stando al tuo livello di tecnica - con altri cavalli non riesci a fare.

bisogna amare i propri cavalli. pensare che siano i cavalli migliori del mondo. stimarli.
conosco un sacco di cavalieri professionisti che odiano i cavalli. funzionano all'inizio, prendendoli con le cattive un pò di sorpresa. ma poi col tempo i cavalli ti danno quel che ricevono.

Bubba

Bellissimo ed angosciante al contempo

alex

Il cuore serve per lanciarlo lontano, come minimo  :horse-wink:
"Lanciate il cuore oltre l'ostacolo": mi sembra lo dicese quella mammoletta lallista di Caprilli.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Kimimela

Citazione da: alex - Luglio 19, 2016, 10:36:20 AM
Il cuore serve per lanciarlo lontano, come minimo  :horse-wink:
"Lanciate il cuore oltre l'ostacolo": mi sembra lo dicese quella mammoletta lallista di Caprilli.
e chi non fa salto??  ;D :laugh3:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Luna di Primavera

no scusa non mi prendere in antipatia ma o io non capisco o stiamo dicendo cose senza senso.

cosa vuol dire che "se monti con troppa tecnica non riesci più a montare il tuo cavallo"?? questo davvero davvero non ha senso. se hai la tecnica (che a mio parere, sarà che io sono scarsa, non è mai troppa) come fai a non riuscire più a montare il tuo cavallo?
nel caso di milla non era lei ad avere "troppa" tecnica, era l'istruttrice. ovvio che milla non riuscisse più a montare un cavallo troppo avanzato per il suo livello (e lì hai voglia di metterci il cuore........)

e cosa vuol dire che devi fare un passo indietro: che devi disimparare la tecnica?? che devi far finta di non sapere come si mette la gamba o come si usa la redine?? ma dai su. e come fai a montare "con più istinto"? l'istinto o c'è o non c'è, non è una cosa che puoi "dosare" oggi ce ne metto di più domani di meno.

boh. io non ho capito.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Kimimela

Mi sono spiegata male.  :horse-scared:
Intendevo: se pretendi di usare troppa tecnica, ma non sei in grado, perche' qualcuno ti sta montando il tuo cavallo...portandolo cosi a un livello tale per cui tu poi non sei piu in grado di capirlo.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Idunas-Sanni

Poker, chapeau!!! Questo ultimo tuo intervento bisognerebbe incorniciare.

Comunque anche io con cuore non intendo il pucci pucci che intende Winter ma piuttosto ciò che dicono Luna e Kimi. Ecco perché dico insieme è il tatto equestre.

Tecnica e cuore o diciamo sentimento si sviluppano reciprocamente. L'uno non va senza l'altro o almeno non salirà mai oltre certi livelli. Pensandoci bene direi pure che il sentimento è un po' più importante.
Perché se il tuo istruttore ti dice di prendere il contatto con la bocca e dare una mezza fermata ma tu non senti se il contatto c'è o se il cavallo è dietro la mano o sopra anche la mezza fermata per quanto tecnicamente può essere corretta non farà una mazza. Giusto come esempio.

Quella cosa dei cavalli portati troppo avanti invece la vedo molto diversa. Un cavallo addestrato veramente bene è solo un vantaggio per il cavaliere meno esperto. Se uno non riesce più a montare il proprio cavallo dopo che è stato in mano di un professionista io mi chiederei quanto professionista è davvero. Perché quella teoria significherebbe che un principiante dovrebbe cominciare con un cavallo giovane che sa poco e niente e solo se hai fatto grandi progressi sarai in grado di montare cavalli addestrati correttamente. Non mi sta in piede questa teoria.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)