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Istruttori e umità

Aperto da Melis, Ottobre 22, 2016, 09:58:10 PM

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Melis

Per quale motivo, secondo voi, gli istruttori si sentono dio in terra e non permettono ai loro allievi di avere curiosità all'infuori della loro portata (dell'istruttore)?
Perchè c'è questa paura di essere fallibili? di essere minati nella loro autorità?
Ovviamente non parlo di tutti, ma ogni tanto trovi 'sti soggetti.

Vi racconto 'sta cosa.
Quando ho venduto il nano, l'ho venduta ad un'istruttrice che però per un periodo, all'inizio ho seguito. Con delle sorte di "lezioni".
Premetto che lei è brava e monta bene.
Io andavo da lei al mattino, per comodità di entrambe.
Quando una volta le ho chiesto di fare il pomeriggio, è successo il finimondo. I proprietari del posto non accettano che l'istruttrice faccia lezioni di fronte ai suoi allievi.

Ora, se io non avessi un'istruttore che a sua volta prendesse lezioni da qualcun'altro, mi preoccuperei.

Quando propongo gli stage a istruttori, la risposta è (quasi) sempre no, perchè? Perchè loro sanno già tutto, non c'è bisogno di prendere lezioni.

Ed è proprio questo atteggiamento che poi preclude, secondo me, l'insegnamento agli allievi. Quando sorgono dubbi, domande, quando si vuole provare un metodo diverso, si viene confinati al sapere dell'istruttore. Che spesso non soddisfa le curiosità dell'allievo.

è un peccato, davvero, penso che ci vogliano persone più umili, per insegnare.
Esperienze?


Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

Luna di Primavera

Io la penso come te. Diffido da un istruttore che a sua volta non ha un istruttore, non fa corsi, non si mette in discussione  in prima persona, non è curioso di altri metodi o altre discipline. Uno così ovviamente non permetterà nemmeno agli allievi di essere aperti e curiosi.

Forse è anche questione di gelosia, di voler fidelizzare l'allievo a tutti i costi ponendosi (o magari anche sentendosi.. )  come l'unico professionista davvero affidabile.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Melis

Mah, secondo me è anche una questione di soldi.
Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

bionda

In che senso questione di soldi?

E' un modo di ragionare molto ignorante e primitivo. Per me è scontato che l'istruttore valga poco, se non prende a sua volta lezioni. Diciamo che è uno dei criteri possibili per capire se un istruttore vale qualcosa oppure no.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Bubba

Nella mia esperienza gli istruttori che non vogliono domande lo fanno per un solo motivo: non hanno risposte.
E non vogliono assolutamente che tu metta il naso fuori dal maneggio, perché magari non solo trovi la risposta ma ti rendi conto di esserti affidata ad un " parolaio".

Diffidate dagli istruttori che vi vogliono tenere legati. Quelli che sanno tutto e gli altri son scemi. Quelli che non hanno vinto mai niente ma continuano a dire che sono 20 anni che insegnano.
Io ho visto diventare istruttore gente che voi.....
Diffidate, diffidate sempre. Per la salute del vostro cavallo.
E se oltre a diffidare potete fare stage con professionisti validi.. Beati voi :horse-wink:

rhox

Concordo in linea di massima con le idee di diffidare da chi non vuole guardare fuori.
Ma penso non sia solo un problema degli istruttori, ma in generale della gente.. quella che sa tutto perché ha letto 2 libri, fatto due corsi, è nato con la scienza infusa, ecc.

Lo si vede bene nelle dinamiche qua dentro no?
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

carodubbio

Dunque,

per quello che ho passato come esperienze sono a favore della linea degli istruttori ,loro ti possono portare fino a un certo punto,al  resto ci devi arrivare da solo.

Poi l'equitazione essendo vasta e complessa richiede non solo la figura di un istruttore ma anche quella del ;

veterinario
dirigente della scuderia
maniscalco
e uomini di cavalli .

Ogni figura di insegna cose che sommate insieme fanno la differenza, dall  restare a livello basso di competenze generali

segreto

Citazione da: Melis - Ottobre 22, 2016, 10:53:35 PM
Mah, secondo me è anche una questione di soldi.
Penso che l'argomento si esaurisca con la risposta che Melis si dà da sola.
Viviamo in un sistema capitalistico a base apparentemente privata.
Esaminiamo prima l'allievo: se vuoi comprare un cavallo devi esaminare l'offerta e fare un investimento di fiducia. E scegli un cavallo tra tremila. Non c'è un "giudice di pace" che garantisca il cliente.
Se vuoi imparare a montare esamini variabili complesse e imprescindibili (per i tuoi valori) come "comodità di accesso", "presenza di amici", "consigli di altri praticanti", "simpatia (feeling?) dell'istruttore", "capacità di infinocchiare da pare del titolare del maneggio", "innamoramento per un certo cavallo che hai visto lì" e altre amenità simili. Poi scegli un maneggio tra tremila.
Quando hai poi iniziato a prender lezioni, ecco che sei "preso nel giro" e, finché non ti stufi/cadi/litighi, accetti tutto.

Ora passiamo ad esaminare l'istruttore, vero oggetto del topic: visto quanto sopra, vista la difficoltà di portare ad esito il nuovo rapporto con un cliente e visto l'esiguo pollaio di allievi che ti ritrovi, tu istruttore hai forse voglia di farti chiudere in un angolo e mettere in minoranza denunciando "coram populo" che NON SAI TUTTO e prendendo lezioni (che ti servirebbero) IN PUBBLICO? Ma sarai mica scemo!
I Clienti (e lo scrivo maiuscolo, che così chi lavora in proprio capisce bene) vanno rassicurati da una scenografia rosa. Non da colleganze non richieste.
Ergo: gli istruttori, anche quelli ottimi, NON possono e NON vogliono indebolire la propria immagine. Aggiungerei, visto il livello medio degli allievi, che NON devono.
Se poi sono cessi (gli istruttori), tutta esperienza per il novizio: a me, ai tempi, son serviti anche i mediocri.
Poi, se hai talento, capisci, se no, pazienza: non esiste il diritto al rispetto della mediocrità.

Melis, a me pice molto il tuo approccio all'equitazione: un misto di spirito creativo condizionato da forte conoscenza tecnica, mi par di capire. Ma il mondo alimenta i mediocri per il bel contrasto che fanno con i talentuosi. Come si farebbe a vendere eccellenza se non ci fosse il contraltare della mediocrità, che per taluni è sicuro business e rifugio?

Segreto

segreto

Correggo: non "pice" ma "piace".
Odio i refusi: rompono il ritmo della lettura.

Segreto

Winter Mirage

Tanti istruttori cercano di fidelizzare la clientela giurando e spergiurando che al di fuori del loro caldo abbraccio, l'allievo tremante si troverebbe in una landa gelida dove sopravvivere è impossibile.
(una ha ritenuto di dirmi che, una volta lasciato il suo maneggio, se mi fossi trovata con la cavalla più tranquilla, era solo perchè certamente era stata sedata a mia insaputa, cosa che LEI non si sarebbe mai permessa di fare  :icon_rolleyes:)

Alla lunga istruttori che gravitano attorno ad un unico polo, finiscono con il crederci a loro volta, sinceramente e di tutto cuore.
Ragionarci diventa impossibile.
Anche quando seguono un metodo "decente", diventano dei maramao totali, assumendo a divinità un uomo/donna, un addestratore, una persona di cavalli che, ovviamente come tutti gli altri, ogni tanto finisce di chiappe per terra.

Il maneggio karlista che frequentavo io, era del genere: se l'istruttore non era accreditato al metodo, non lo si voleva.
Ho conosciuto gente interessantissima, grazie a questo sistema, e ne sono entusiasta.
Però insomma... c'è anche altro, tipo, non so... mezzo mondo di esperienze diverse?
...se solo volessimo ammirare un po' dopo il buio oltre la siepe.


Ma un istruttore del genere, esiste perchè esistono degli allievi di dubbio comprendonio che pensano che in campo equestre esista il Verbo.
La Parola.
Vogliono possedere il metodo perfetto, completo, definitivo, che funziona sempre e funzionerà sempre, con qualsiasi cavallo e qualsiasi cavaliere.
Basta avere fede nel Verbo e tutto andrà bene.
Basta fare esattamente quello che dice il creatore del Metodo, e tutto andrà benissimo: se lui si dipinge il chiurlo con il catrame e si impiuma a ferragosto, tutti dobbiamo fare altrettanto.

E se il Metodo funziona, il Creatore diventa un santo, un dio vivente; morte e dannazione a tutti quelli che praticano diversamente.
Se il Metodo non funziona... è perchè tu non ci hai creduto abbastanza.
Ritenta che sarai più fortunato.
E intanto paga per i corsi, per attrezzature ridicole che mediamente potresti costruire con una scopa ed un po' di spago, paga un marchio, venera un dio, non guardare assolutamente altrove, sii talebano al massimo, e cerca pure di convertire gli infedeli... così il Verbo agisce meglio.

Esecrabile surrogato di socialità umana, dove si crede di aver valore solo per contrasto con le mancanze attribuite agli altri.


Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

segreto

Citazione da: Winter Mirage - Ottobre 23, 2016, 09:27:26 PM
Ma un istruttore del genere, esiste perchè esistono degli allievi di dubbio comprendonio che pensano che in campo equestre esista il Verbo.
La Parola.
Vogliono possedere il metodo perfetto, completo, definitivo, che funziona sempre e funzionerà sempre, con qualsiasi cavallo e qualsiasi cavaliere.
Basta avere fede nel Verbo e tutto andrà bene.

Bella lì, Winter: la tua sembra proprio, al di là del linguaggio poco accademico e molto colorito, una lezione di antropologia del momento attuale.

Segreto

sissy

riporto le mie esperienze.
Sono seguita essenzialmente da un solo istruttore (anche se nel maneggio che frequento vi gravitano almeno tre istruttori oltre al mio,che sono a loro volta allievi del mio  e ogni tanto mi fanno lezione o giudicano il mio operato).

Il mio insegnante ha esperienza da vendere,fa questo mestiere da una quarantina di anni  e mi dice sempre che anche lui spesso deve "resettarsi" e rifare il punto della situazione.Da qualche anno ha smesso (per il momento,credo),di far gare,anche perchè ha poco tempo.

All'apparenza può non sembrare umile, anzi, da proprio l'impressione contraria, invece, parlandoci, entrando in comunicazione con lui, risulta aperto al diagolo,alle spiegazioni e non ha niente in contrario a far provare "cose nuove".

Qualche volta l'ho fatto,sono andata in altri maneggi a fare lezioni "prova" e ho fatto qualche stage con dressagisti,ma il "succo" del discorso non cambiava, anzi,il mio istruttore sa quali sono i problemi miei e del mio cavallo e va subito al sodo per correggerci, un altro istruttore che ci vede per la prima volta, deve orientarsi sul nostro tipo di lavorare  e occorre tempo.

Ho esperienze indirette di altri istruttori che "se la prendono" se l'allievo prova altre esperienze,il mio no, anzi,mi dice "vai,prova,fai e poi giudica quanto ti insegno io".

E' anche per questo che cerco di andare spesso in gara, per provare il giudizio tecnico e "super partes" di chi lo fa per mestiere.

Mi confronto con gli altri, ma non per spettegolare sulle loro performances.ma per capire se c'è una disparità di insegnamento, se quello che viene insegnato a me è diverso dalla "media".

Leggo,mi informo,provo, osservo altri cavalieri, altri insegnanti,ma i principi sono sempre gli stessi, caso mai il difficile è metterli in pratica

Wild

Sissy, hai trovato una miniera d'oro!


Se io avessi trovato un istruttore del genere non avrei avuto motivo di cambiare maneggio così spesso: il mio grosso problema con gli istruttori (fino ad ora) è proprio stato il fatto che mi pongo tante domande e vado a cercare le risposte un po' ovunque, spesso voglio sentire più campane quindi se anche il mio istruttore mi ha dato una risposta, vado a vedere se qualcuno fa in un altro modo perchè non si sa mai nella vita cosa può succedere ed è sempre meglio conoscere una strategia in più che una in meno. A volte poi una specifica cosa può non riuscirei per nulla naturale, o spesso proprio ostica, quindi, se trovo il modo di a girare l'ostacolo e ottenere un dato risultato in un altro modo, lo faccio, non sto a incaponirmi sul fare così perchè sì.

Lo faccio con semplicità e naturalezza, non inficia minimamente la mia fiducia o il mio rispetto per l'istruttore fino a che lui o lei non se la prende a male e allora...ecco, se tutti i clienti fossero come me, gli istruttori dovrebbero cambiare atteggiamento per tenerseli: non mi piace sentirmi ingabbiata e/o limitata da qualcosa o, peggio, qualcuno...è non è questione di "pago quindi faccio quel che voglio" assolutamente, è curiosità e voglia di soddisfare,  è consapevolezza del fatto che non ci sono dei in terra, è non avere idoli tra gli uomini, sapere che nessuno è onnisciente e che si può e si deve imparare da tutti perchè tutto tornerà utile quando dovrai cavarsela da solo.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

alex

Io guardo il bicchiere mezzo pieno, trovo conferma, da quello che è stato raccontato, dell'alto livello di competenza di Melis e prendo al tempo stesso atto che Melis partecipa al forum.... la conclusione (scontata, ma non troppo) è che cavalieri di alta competenza partecipano effettivamente a questo piccolo  forum; lo sapevo già, ovviamente, ma è una piacevole ulteriore evidenza.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Citazione da: Melis - Ottobre 22, 2016, 09:58:10 PM
Per quale motivo, secondo voi, gli istruttori si sentono dio in terra e non permettono ai loro allievi di avere curiosità all'infuori della loro portata (dell'istruttore)?
Perchè c'è questa paura di essere fallibili? di essere minati nella loro autorità?
Ovviamente non parlo di tutti, ma ogni tanto trovi 'sti soggetti.

Vi racconto 'sta cosa.
Quando ho venduto il nano, l'ho venduta ad un'istruttrice che però per un periodo, all'inizio ho seguito. Con delle sorte di "lezioni".
Premetto che lei è brava e monta bene.
Io andavo da lei al mattino, per comodità di entrambe.
Quando una volta le ho chiesto di fare il pomeriggio, è successo il finimondo. I proprietari del posto non accettano che l'istruttrice faccia lezioni di fronte ai suoi allievi.

Ora, se io non avessi un'istruttore che a sua volta prendesse lezioni da qualcun'altro, mi preoccuperei.

Quando propongo gli stage a istruttori, la risposta è (quasi) sempre no, perchè? Perchè loro sanno già tutto, non c'è bisogno di prendere lezioni.

Ed è proprio questo atteggiamento che poi preclude, secondo me, l'insegnamento agli allievi. Quando sorgono dubbi, domande, quando si vuole provare un metodo diverso, si viene confinati al sapere dell'istruttore. Che spesso non soddisfa le curiosità dell'allievo.

è un peccato, davvero, penso che ci vogliano persone più umili, per insegnare.
Esperienze?

Esperienze....
Allora .... La differenza regna sovrana e la paura di perdere lo status di dioscesointerrainfallibile e di conseguenza gli allievi, è altissima, quindi...noi noi proponiamo mai nulla, a meno che non ci vengano a cercare.
E se ti vengono a cercare, è perché sono umili...e ci si lavora molto bene.
Abbiamo collaborato con alcuni centri e durante lo stage, hanno partecipato anche gli istruttori che ci avevano chiamato.
In seguito, gli stessi istruttori (precisiamolo:donne  :love4:), visti i risultati, hanno voluto continuare il percorso è hanno coinvolto tutti gli allievi e...pure l'istruttrice loro amica, di un altro maneggio che è venuta con i suoi allievi.

Com'è stata l'esperienza? Fantastica. Donne con gli attributi, che si sono messe in gioco di fronte ai loro allievi e...la loro posizione ed immagine ne è uscita rafforzata e presa ad esempio dagli allievi.
Per gli allievi, partecipare insieme al loro istruttore, era uno stimolo e una sicurezza in più, un sentirsi tutelati e maggiormente seguiti.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.