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Cavalli viziati

Aperto da milla, Gennaio 02, 2017, 03:00:41 PM

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milla

Ho saputo di un "caso" talmente assurdo (ma assolutamente vero) che mi costringe a dar ragione a RdM sugli effetti deleteri della lallosità di alcune di noi ragasse.

Dunque si tratta di un cavallo (a fine carriera, anziano e cagionevole di salute) che non si fa prendere a paddock costringendo proprietaria e gestore ad estenuanti tentativi di riacchiappare la bestia per riportarla in box la notte.
La proprietaria ha raccontato che il problema è annoso e che, quando teneva il cavallo a casa, per poterlo prendere e sellare per farci una passeggiatina non poteva presentarsi con la tenuta da equitazione perchè il lallo la riconosceva e le faceva marameo (un cavallo riconosce un tipo di abbigliamento?  :icon_eek:) quindi usciva di casa in pigiama munita di un po' di mangime così che la bestiola (vedendola appunto in pigiama) non si preoccupasse di dover lavorare, ed in questo modo il lallo si lasciava avvicinare, incapezzare e legare, dopo di che la proprietaria rientrava in casa, si cambiava e poteva procedere a vestire il lallone.
Quando ho sentito questa storia non sapevo se ridere o piangere.

madamen67

#1
No beh qui siamo anche oltre gli effetti deleteri della lallosità  :icon_eek: del resto dalla lallosità alla maleducazione del caro equide il passo può essere breve
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Angeletta85

mah......... :chewyhorse:
secondo me più che per il pigiama il cavallo riconosceva il mangime.......
...è impossibile solo se credi che lo sia...

gi.

Il mangime sicuramente si. L'abbigliamento per montare anche. Riporto ciò che già ho scritto su di un altro post, dove sottolineo il fatto che l'abbigliamento per montare lo riconoscono eccome, come riconoscono le leccornie (sul pigiama non so).

Posso dirvi che a me è servito anni fa(tantissimi) con una puledra di 4 anni, in modo diverso. Ogni volta che mi avvicinavo al paddock con ila capezza in mano , o indossavo gli stivali, non riuscivo più a prenderla, una vita infernale. MI avvicinavo e lei partiva pancia terra per pochi metri, Si fermava e come mi riavvicinavo, ripartiva per fermarsi poco più in la. Mi prendeva per il naso. Un giorno pensai bene di andarle dietro, senza frusta ne altro. Mi misi nei punti più strategigi del paddock, in modo che non potesse fermarsi se non per pochi istanti, o per lasciarsi prendere. Corse parecchio, fece tutto da sola, divenne marcia di sudore. Poi stanca si fece prendere. La sellai e la montai per un quarto d'ora, con molta calma e praticamente quasi solo passo. Due giorni dopo stessa scena. Scappò nuovamente, ma per meno tempo. Il terzo giorno fece due giri scarsi. Il quarto giorno fece un lento tentativo e si fermò, si lasciò prendere. La premiai con qualche leccornia e carezze e la montai per poco. Che dire i giorni a seguire quando entrando nel paddock era lei a venirm incontro per fermarsi di fronte?  Stentavo a crederci, aveva capito. Da quel giorno ogni volta l'ho sempre premiata, e lei al suo debutto posso dirvi che premiò me. Con altri cavalli invece fu sufficiente premiarli  una volta presi. Ogni cavallo ha il suo carattere e il suo tempo per comprendere le cose................... però è bene che apprenda, altrimenti si sarà costretti a montare in pigiama  :horse-wink:


Angeletta85

si ma la tua cavalla non si faceva prendere punto.
questo dice che si fa prendere solo se si presenta col mangime ed in pigiama.
sarebbe interessante capire se senza mangime ma col pigiama si fa prendere.
...è impossibile solo se credi che lo sia...

gi.

Hai ragione. Dubito molto sul pigiama. Se si fa prendere con il mangime va già bene, è un bravo cavallo. Però dice anche che non si lascia prendere se indossa abbigliamento equestre. La mia cavalla non si lasciava prendere a priori, come ha i detto tu, però se arrivavo vicino al paddock con stivali e magari la sella in mano, partiva via il più distane possibile. Questo qualcosa vorrà dire. Sul pigiama però non mi convince!

alex

#6
C'è una bella descrizione del "fenomeno" in un libretto di Rashid, dove racconta appunto la tattica del suo mitico old man con un cavallo che, a sera, non veniva al cancello del paddock (dove i cavalli stavano in gruppo). per farsi incapezzare e portare in box.

L'old man semplicemente lo ignorava e lo lasciava solo.

Alla fine era il cavallo a chiedere - per favore.

Il caso non è lo stesso, ma il problema mi ha fatto ricordare quel racconto, che Rashid inserisce nel contesto "passive leadership"  - il suo old man ne era un maestro.

Mi viene in mente anche un'altra cosa. Per molti cavalieri, RdM compreso, il premio maximo per un buon lavoro in maneggio è l'immediata interruzione del lavoro, dissellaggio e accompagnamento in box. Sono convinto che molti cavalieri abbiano questa esperienza e l'abbiano verificata millanta volte, con continue conferme. Mi viene però un dubbio: tali cavalieri non lavoreranno forse in maneggio in un modo che per il cavallo lavorare è una grandissima rottura di palle? Funzionerà il metodo ugualmente bene, se il cavallo trova il lavoro in maneggio decentemente gradevole? Quei cavalieri non lo sapranno mai.  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

madamen67

Ma per i cavalli lavorare è una grandissima rottura di palle: loro se ne starebbero felici a brucare e a razzolare in un prato. Siamo noi che dobbiamo essere in grado di rendere il lavoro piacevole e per quanto ne penso io ci si accorge eccome se il cavallo trova il lavoro "gradevole" o no.
Se il lavoro con il cavallo è fatto bene non occorre stare ore a sfracicargli le bolas: quando lavoro in piano e il cavallo è sereno e leggero, decontratto, riesco a fare in una quarantina di minuti tutta la "ginnastica" che occorre senza stancare tutti e due e a tutte le andature. Poi magari ci metto un po' di più perchè a volte mi soffermo un po' sulle barriere al trotto con e senza transizioni prima e dopo, a volte al galoppo si fanno esercizi anche al galoppo rovescio con passaggi in diagonale o mezze volte rovesciate...insomma, non è una grandissima rottura di palle se io torno al box felice con il cavallo che mi segue di buon passo rilassato ma non stanco. E così è anche quando salto: mi dispiace quando l'istruttore mi fa ripetere perchè non è soddisfatto, ma il lavoro va concluso bene. Senza arrivare al rompimento di bolas per tutti. Con i cavalli maleducati e viziati diventa tutto più complicato
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

milla

Mah io capisco che un cavallo non voglia farsi prendere se ci vede arrivare con la sella ma la manfrina del pigiama a me sembra assurda, oltretutto quando il cavallo era da noi non si faceva prendere nè dai gestori nè dalla padrona e nessuno di loro era in abbigliamento per montare e scappava con una serie di coppiole impressionanti sia che uno avesse in mano del mangime sia che non ne avesse.
Io, senza aver letto Rashid, avrei fatto esattamente la stessa cosa, scommetto che dopo un paio di notti passate da solo in paddock si sarebbe fatto riprendere senza tante menate.

madamen67

Si si e senza tante storie. Però quella del pigiama mi mancava  :laugh3:
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

rhox

E se il cavallo in quel paddock ci vive?  :firuu:

La miglior cosa è far si che non sappia mai cosa gli capita quando esce: una volta passeggiata, una volta solo grooming, una volta campo, una solo a mangiare erba, ecc.. quando la routine dell'uscire dal paddock solo per lavorare è spezzata forse non serve più il mangime...
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

milla

Vero Rhox  ma da anni il cavallo non lavora più, sta a paddock tutto il giorno e viene fatto rientrare in box la notte su richiesta della proprietaria e in box gli.viene dato fieno, mangime ecc.

rhox

Certo parlavo in generale, non solo del tuo caso.
Per il resto mi chiedo se un cavallo non vuole tornare in box la sera perché farlo se si può evitare..
Ma su questi discorsi mi rendo conto che spesso ragiono e
per i miei meccanismi, non quelli più comuni..

Comunque un cavallo che non vuole rientrare pur se ottiene solo vantaggi dal farlo può essere gestito insegnandoglielo come ha fatto luna col suo o gi.
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Luna di Primavera

#13
Giovane o vecchio, per lavoro o per altri motivi, il cavallo che non si fa prendere al paddock va semplicemente riaddestrato. Andarci col mangime o ingannarlo col pigiama è stupido, il cavallo in breve mangia la foglia e il comportamento si radicalizza. Anche lasciarlo a vita al paddock non va bene: e se serve prenderlo per un pareggio, una visita?
Che ci vadano con la frusta e lo facciano galoppare. È una lotta, lo so, ma va fatta. È vecchietto, magari basta poche volte, con determinazione. Funziona.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

milla

Ussignur Luna che dici mai! Il lallo è cardiopatico e non può galoppare. ..secondo la proprietaria perché quando si cerca di prenderlo sgaloppazza eccome  :laughter-485: