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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

Lascio aperta la parente a favore di Alex, così chiude il suo pipponcino,  :icon_eek: dopo di ché continuo il mio pippone.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

.... la prova: il tuo ostinato silenzio.

Mi scuso se sono criptico, ma ho già buttato via inutilmente troppe parole.

Continua pure.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Ho cercato di fare un ritratto di JDO nei grandi cavallerizzi e ho portato a voi ragasse alcuni spunti dal suo librello che mi è molto piaciato, non è nelle mie intenzioni/nelle mie possibilità/nelle mie capacità fare un'analisi critica della sua opera.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#978
Gli aiuti consistono nei diversi movimenti della mano di briglia, nel richiamo di lingua; nel fischio e tocco di frusta, nel movimento delle cosce, dei garretti e dei polpacci; nel pungere delicato dello sperone e, infine, nel modo di pesare sullle staffe.

Questa è la traduzione offerta dalla SIAEC per migliorare il testo prodotto alcuni anni or sono...  ALCUNI ANNI OR SONO? ALCUNI ANNI OR SONOOOO?

La sola traduzione itagliana dell'opera del La Gueriniere e del !825... 182 anni sono ALCUNI ANNI OR SONOOOO?

Ora, tradurre un testo del 600 implica una scielta: o si traduce attualizzando il linguaggio oppure versandolo nell'italiano corrispettivo dell'epoca (cosa difficilissima) mettendo un mucchio di note a piè pagina.

Pereché?

Ho cominciato da poco a leggere i libri di equitatione: poco più di vent'anni, bene, non ci capivo una beatissima minchia, mi direte: ma tu sei un igniorante cavallaro, giusto, ma nelle mie conditioni erano pure altra giente sicuramente aculuturata:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2010/08/un-lettore-irritato.html

pertanto mi metto sempre dalla parte del lettore partendo dal principio che non è tenuto a cognoscere la parlata 600esca o 800esca nè il linguaggio/il gergo equestre.

Se Giulia mi leggie , è gradito un suo commento.

Gli aiuti consistono nei diversi movimenti della mano di briglia, nel richiamo di lingua; nel fischio e tocco di frusta, nel movimento delle cosce, dei garretti e dei polpacci; nel pungere delicato dello sperone e, infine, nel modo di pesare sullle staffe.

Questo periodo - ad una ragassa appena arrivata nel mondo equestre - pare arabo, è incomprensibile

dunque, possiamo tradurre attualizzando e sarebbe facilissimo oppure dare delle note là dove servono, ma prima dobbiamo sapere cosa sono gli aiuti nel 2015

Se leggiete il topico quà sotto saprete cosa son gli aiuti,

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/04/gli-aiuti.html

Personalmente cerco di attualizzare il testo (faccio una traduzione libera), ma, quando ci sono passaggi particolarmente interessanti, riporto il testo originale con le relative spiegationi, nel brano in quistione ci sarebbero da spiegare:

mano di briglia
richiamo di lingua
movimento
cosce
garretti

pippon limit
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#979
Come si sa, mi sollazzo ad aprire parenti, dunque, prima di concludere l'argomento sopra ne apro un'altra per anticiparvi la mia parola contraria su un tema molto interessante, ho scritto:

Il lallo considera dominante il mio nipotino di 5 anni... se questo ha in mano un bastone.


In realtà non ho mai osservato una cosa del genero, ma ho esattamente descritto la scena di mio nipotino che con una canna in mano ha fatto scappare (per gioco) i due cani di famiglia, una bastardina e un meticcio maremmano da 40 kili, naturalemente l'ho subito ripreso e sgridato, so perfettamente che quel giuoco potrebbe esser pericolosissimo.

Il cagnone e la cagna come è giusto che sia, sono messi - gerarchicamente - al grado più basso della loro famiglia (humana) di appartenenza...

Ma non anticipiamo, concludo il tema iniziato e poi ne sentirete delle belle aproposito di confusione, chiusa parente.





... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#980
Vediamo.

Gli aiuti consistono nei diversi movimenti della mano di briglia:

I diversi movimenti non sono altro che le azioni fatte dalla mano della briglia, così è chiamata in itagliano la mano sx colla quale si conduce il lallo lasciando la destra libera per menar mazzate, governar le mandrie, portare un mazzolin di fiori alla dolce donzella, etc. etc.; mano di briglia è la traductione alla letterissima dal francese: main de la bride.


nel richiamo di lingua:

altra traductione alla letterissima di: apel de la langue.
Se il traduttore voleva usare il linguaggio arcaico doveva rendere con truscio di lingua così come scrivevano il Grisone et compagnucci per indicare lo schiocco della lingua, il primo suono che imparano tutte le ragasse che avvicinano il lallo; verso che tutti noi chiamiamo: rana o raganella.

nel fischio e tocco di frusta:

niente da dire.

nel movimento delle cosce, dei garretti e dei polpacci:

movimento sta - come di pria - per azione; cosce e polpacci li capiamo perfettamente, mentre rimaniamo un cicinin interdetti nel leggere garretti, che anco l'homo ha i garretti.  :icon_eek:

Il vostro affezionatissimo ma igniorante cavallaro consulta Treccani:

garrétto (o garétto) s. m. [der. del celt. *garra, che aveva lo stesso sign.]. – 1. Regione anatomica dell'arto posteriore dei mammiferi domestici e selvatici, che ha come base scheletrica le ossa del tarso. 2. Nel linguaggio com. e letter., la parte posteriore della caviglia nell'uomo, o più genericam. la parte che va dal calcagno al polpaccio...

e scopre che anche voi ragasse avete i garretti, nella posizione chiaramente indicata dal dizionario; ma la cosa non torna, non è quello che vuol dire il precisissimo de La Gueriniere, perché, parte dalla cossia, passa al garretto e giunge al polpaccio, dunque, secondo il Maestro francese il garretto si trova tra la coscia e il polpaccio, allora si riferisce al ginocchio, infatti...

jarret (n.)
garretto, piega del ginocchio, cavo popliteo.

il signore de La Gueriniere, nella sua pignolaggine, indica proprio la parte interna/il cavo popliteo del ginocchio che fa i movimenti affinché nessuno di noi possa pensare che il cavagliere usasse il fronte della rotula per comunicare col suo lallo.  :icon_eek:  :icon_eek:

nel pungere delicato dello sperone e, infine, nel modo di pesare sulle staffe.

niente da dire.

Ora, tutto il malloppone si pote tradurre alla letterissima, cioè con una prosa involuta, arcaica e oscura, ma, fatta questa scielta bisogna mettere note e noticine altrimenti il lettore itagliano si sente un andicappato.

Devo dire che Angioni ci prova e mette molte note nelle sue traduzioni assai interessanti, pereché tutto possiamo dire al buon Colonnello tranne che è un incompetente, nel caso della SIAEC - sempre lodevolissimo nelle intenzioni - non c'è neanche una nota, il lectore deve arrangiarsi da solo... la lettura è pesante, pesantissima anco per me che sono un aficionado del Tommaseo, figurarsi per le ragasse parrellate.

P.S.

Il signore de La Gueriniere indica il trotto come base dell'addestramento lallino... un francese ha impostato la squola tedesca, ma questo già lo sapevamo dato che il suo trattato è considerato la Bibbia Equestre in Austria e Germania.

pippon limit superato, sorri...  :dontknow:



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Parrelli è in ottima compagnia: L'Hotte non ha inventato l'assioma di L'Hotte.

Per ora - fino a prova contraria - l'attribuiamo a La Gueriniere, poi vedremo, appunto.

... poiché i lalli obbediscono solo per paura delle punitioni, gli aiuti non son altro che un avvertimento per il cavallo, che sa - che se non si sottomette alla loro azione - sarà inesorabilmente punito.  :icon_eek:  :icon_eek:

http://books.google.it/books?id=wvHZWDekTtsC&pg=PA93&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=4#v=onepage&q&f=false
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

La versione di Gueriniere non la condivido al 100% come assioma (ritengo che sia, per ora, una fondata ipotesi, una congettura, non un assioma) ma se la tua traduzione è fedele la condivido di più dell'assioma L'Hotte; si parla genericamente di punizioni, non di dolore e di mezzi che possono provocare un dolore non sopportabile, che "costringe all'obbedienza".

L'assioma di L'Hotte è, per vari versi, peggiorativo; non è una critica, potrebbe semplicemente essere più onesto e più sincero; io continuo a sperare che qualcuno di quelli bravi possa smentirlo. Con fatti, non con le debolissime critiche di chi, come me, non può dimostrare con i fatti una beata minchia.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Non c'è nulla da smentire... è così! Noi stessi la marmellata non la rubiamo, ma se la vogliamo lo chiediamo per favore o la compriamo, per lo stesso meccanismo: qualcuno ha inculcato la paura di un giusto castigo.

L'assioma non è bello per l'uso della parola "dolore", già!!!! Sott'intende la lecita somministrazione dello stesso, il che non porta a un bell'addestramento : (

Ma è fuori di dubbio che ad un certo punto (vedi topic sui circoli viziosi/virtuosi) bisogna convincere il cavallo a fare qualcosa che naturalmente non farebbe, fosse anche solo la correzione dell'asimmetria naturale, ed a quel punto bisogna avere i mezzi per convincerlo: che volente o nolente siamo in grado di fargli usare il suo corpo come diciamo noi e non come vorrebbe lui.

Il dolore o castigo nudo e crudo può essere mitigato dall'intelligenza (arrivare allo stesso risultato più gradatamente, meno bruscamente, cosa che porta anche ad avere un cavallo meno rigido nei movimenti, è vero) ma la realtà di Gueriniere e L'Hotte non è smentibile, non se vogliamo presentare in campo gli stessi risultati di quei due. Se invece non ci importa di raddrizzare asimmetrie o di presentare un addestramento completo su qualunque cavallo, ma solo qualche figura di base e magari fatta solo sui cavalli che possono eseguirla, rinunciando sugli altri, allora son valide tutte le teorie che non impongono nulla di "spiacevole" all'animale (ma anche qua, non ho ancora visto nessuno che davvero non imponga nulla, nemmeno quelli che dicono di non farlo).
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

L'altro giorno stavo percorrendo l'autostrada, mi ha sorpassato una macchina che almeno andava a 180 all'ora dato che io - che ero sui 100 -  a confronto sembrai fermo.

Mi venne da pensare: se all'ingresso dell'autostrada si attaccasse al veicolo un aggeggio tecnologico che - automaticamente - mettesse le multe, togliesse punti, ritirasse le patenti agli eccessi di velocità, sono sicuro che  le regole andrebbero rispettate.

Ecco, quest'aggeggio sarebbe un aiuto, un aiuto perfetto dato che dopo un pò si potrebbero mettere degli aggeggi finti sulle macchine certi che i guidatori non infrangerebbero comunque il codice data la certezza della pena.

Questo è il "rigore" di cui parla JDO, senza il quale, poche possibilità di incocciare un autovelox o una pattuglia della stradale, c'è gente che si lancia giolivamente in autostrada come se fosse ad Indianapolis.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Narrano che inaugurando la famosa "tolleranza zero" Giuliani non abbia affatto iniziato a non tollerare accoltellamenti, risse, rapine; abbia semplicemente, invece, ottenuto che non venisse tollerato viaggiare sulla metropolitana senza biglietto ossia: non è partito da ciò che era difficilissimo reprimere, ma da quello che era facilissimo. le pene per chi viaggiava senza biglietto erano senz'altro non particolarmente severe, nè impiccagione, nè squartamento, una semplice multa; ma il fatto di praticarla inesorabilmente era una rivoluzione.

Sembra che la cosa abbia funzionato, perchè ha cambiato la mentalità della maggior parte dei cittadini, e pure dei controllori.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Bene, passo all'argomento a cui accennavo: dominanza sottomissione; tutte voi ragasse che vi siete avvicinate all'equitazione negli ultimi 20/25 anni siete state condizionate da una "narrazione" del lallo che si attaglia perfettamente alla vostra conditione di parveus ma che non corrisponde alla realtà.

Qualcuna di voi dice che il lallo distingue il soggetto humano dominante al quale il lallo si sottomette dal   soggetto humano predatore dal quale il lallo scappa.
Per far questo il lallo deve avere nei suoi codici filogenetici i comportamenti innati che lo predispongono a questo tipo di reazioni, così non è.

Infatti, ci sono:
1)specie animali molto sociali dove convivono assieme maschi femmine e immaturi.
2)Specie a "socialità limitata: le femmine e gli immaturi convivono tranquillamente, mentre i maschi che hanno un harem non tollerano la presenza di altri maschi adulti neanche nelle vicinanze del proprio branco.
3)Specie asociali, gli individui conducono una vita solitaria e cercano il contatto con i conspecifici solo nel periodo degli amori e dell'allevamento della prole.

Il lallo appartiene alla seconda categoria, dunque, non ha sviluppato

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

... questo incipit mi piace, ma ti attendo al varco su due questioni: il peer attachment e le naturali comunicazioni interspecifiche.

Considerati "raganellato": avanti!
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Già, ma andiamo per ordine.

Il lallo appartiene alla seconda categoria, dunque, non ha sviluppato - se non maniera minimale - quei comportamenti inibitori dell'aggressività intraspecifica che - fondamentalemente - sono segnali stereotipati di sottomissione che permettono una convivenza "pacifica" in animali  più o meno aggressivi.

Curiosamente, animala "dolcissimi" similmente allo lallo conservano una aggressività intraspecifica incontrollata ecco degli esempi.

Esperienza diretta:
... due lalli che si ammazzarono non erano miei: non so per quale ragione, una mattina, andai da questo tizio che aveva un capannone con vari box più o meno sgarrupati.
Durante la notte, uno PSI, ricordo che era grigio, sfondò la porta del suo riparo e dette piglio alla violenza contro un castrone che era legato alla posta.
Scena da grand guignol, in natura non è previsto che due lalli maschi stiano confinati in spazi chiusi, specialmente in presenza di femmine...


Comportamento descritto da Mainardi in un suo libro che riporto a memoria:
I colombi hanno per confine i cieli, mettete due piccioni maschi nella stessa gabbia, uno solo sopravviverà e il sopravvissuto sarà talmente malconcio che sarà meglio tirargli il collo spennarlo e servirlo assieme alla sua vittima ben farciti con salsa champignon.

Esperienza diretta:
Quando i miei figli erano piccoli gli fu regalato un criceto, naturalemente, lo tenevamo in una gabbietta, siccome i bimbi erano due e il criceto uno, fu giocoforza comprarne un altro e lo mettemmo in quella  stessa gabbietta, il mattino dopo trovammo uno dei due graziosissimi pelusc che si stava rosicchiando il cervello dell'altro ormai cadavere... erano due maschi.

Queste tre specie (ma ce ne sono tante altre) non hanno segnali di sottomissione, non si sottomettono perché, una volta stabilito chi è il più forte - spesso senza neanche cominciare un vero combattimento - il "perdente" se ne va/si da alla fuga/si allontana e il "vincitore" di solito non insiste più di tanto nell'inseguimento.

Come sappiamo, l'aggressività è legata al sesso/al testosterone, peretanto, la castrazione è necessaria per maneggiare/utilizzare animala pericolosi/aggressivi: cavalli, tori, cammelli, cammelli, maiali, montoni... una volta vi racconterò di quella volta che fui attaccato da un montone.

Ho visto cavalli collaborativi, disponibili, militarizzati, automatizzati, rassegnati, abbrutiti in una sorta di obbedienza timorosa, ma mai ho visto e nessuno ha visto e mai vedrà un cavallo sottomesso perché la sottomissione è un comportamento che esula dalla specie equina salvo che per un breve periodo prepuberale; ma anche allora, lo snapping - segnale di sottomissione infantile - non sempre funziona come deterrente all'aggressività intraspecifica. (Questo comportamento è ben descritto in questo libro che è tradotto anche in itagliano http://www.amazon.com/Behaviour-Relation-Management-Training-Kiley-Worthington/dp/0851316883)

Nella terminologia equestre italiana si usa correttamente una bella espressione: "sottomissione agli aiuti", che indica perfettamente a cosa si può sottomettere il cavallo, agli aiuti, appunto, mentre psicologicamente ed intimamente il cavallo rimarrà sempre un essere indipendente e libero... per nostro tornaconto e per il nostro sollazzo lo abbiamo reso uno schiavo ma nessuno ne ha fatto e mai potrà farne un servo.

pippon limit raggiunto e superato.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...