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partire al trotto con un anteriore piuttosto che un altro

Aperto da milla, Luglio 07, 2013, 07:22:22 PM

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milla

L'aneddoto mi sembra proprio rientrare nel personaggio Baucher ,ha ragione.

milla

Max mi pare quindi che tu concordi con il Gen l'Hotte che diceva che i libri insegnano solo a chi sa,affermazione sulla quale invece io dissento.

max

si e no al tempo stesso

possiamo leggere un testo di equitazione oggi, e capirlo in un certo modo, oppure capire solo alcuni passaggi, o credere di averlo capito, ma è solo rileggendolo dopo anni che ti accorgi di quanto la pratica e il tempo influiscano sulla comprensione di un testo

ciò non toglie che anche all'epoca della prima lettura quel "poco" che si era creduto di capire ha comunque aiutato
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.


raffaele de martinis

Citazione da: milla - Luglio 10, 2013, 10:14:46 AM
Grazie Max,in effetti con tutto questo destra-sinistra sopra avevo scritto il contrario...

Questo è il tipicotopico dove le cose facili si fanno difficili, quelle semplici complicate.

Per capire, la prima domanda da porti è: perché vuoi partire al troto all'inglese con un diagonale piuttosto che un'altro ?

Se sei in campagna, il fatto non sussiste perché un diagonale vale l'altro: cominci con uno e poi cambi in maniera simmetrica per 34 ore.

In maneggio, siccome si trotta all'inglese col diagonale esterno, il fatto ha una certa importantanza ma la partenza non è fondamentale, basta che ti accordi col diagonale esterno, come fare? la maniera più semplice è: o cominci trottando di squola o cominci trottando in piedi sulle staffe per qualche battuta; nel primo caso, quando l'anteriore interno tocca terra ti sollevi, nel secondo caso, quando l'anteriore esterno tocca terra ti siedi e vualà il giuoco è fatto: stai trottando col diagonale esterno.

La cosa acquista una importanza fondamentale se vuoi vuoi partire al trotto da fermo o dai passi indietro, ma questo esercizio si fa per affinare il trotto cadenzato da cui il paffo da cui la passeggiata, dunque, si fa col trotto di squola, quello seduto, appunto.

Detto questo, è normale che con un lallo addestrato a partire al trotto da fermo o dai passi indietro, il cavagliere si metta subito all'inglese scegliendo indifferentemente l'uno o l'altro diagonale.
Ma questo non mi sembra lo caso in quistione.




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2013, 04:08:04 PM
Per capire, la prima domanda da porti è: perché vuoi partire al troto all'inglese con un diagonale piuttosto che un'altro ?

per sfizio?

del resto è per sfizio che ho letto Chambry, ed è per sfizio che con un'amica ho verificato che il modo da lui descritto (pesare verso una staffa) funziona

quindi le modalità in totale sono:
- partire trottando seduti e cominciare ad alzarsi scegliendo poi il diagonale
- partire trottando sollevati e cominciare a sedersi scegliendo poi il diagonale
- scegliere il diagonale subito (pesando verso una staffa) e partire già su quello
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Caro Raffaele non sei stato attento! La cosa è nata perchè io sono abituata a cominciare a trottare seduta poi  comincio a battere la sella accordandomi col diagonale esterno.Orbene notai che a mano sinistra mi viene spontaneo cominciare subito sul diagonale giusto mentre a mano destra devo fare attenzione ,controllare il movimento delle spalle e poi coordinarmi per alzarmi giusta perchè altrimenti mi viene altrettanto spontaneo cominciare a trottare sul diagonale interno. Nulla di male dirai tu,si cambia il diagonale. Certo rispondo io ma ero curiosa di capire se c'era una ragione del perchè ad una mano spontaneamente mi trovo subito giusta ed all'altra sbagliata.
Un paio di utenti hanno ipotizzato che la cavalla partisse sempre col solito diagonale e che io iniziassi a battere la sella sempre dopo lo stesso numero di falcate di trotto cosa che spiegherebbe benissimo la differenza  alle due mani.
Non so se mi spiegai correttamente.
Come tu sai è una mia specialità attorcigliarmi con il trotto e la destra-sinistra.

Resto sempre in viva e vibrante attesa degli esercizi per i cavalli con lato buono e meno buono che tu annunciasti in precedenza.

carodubbio

Per arrivare a certi livelli, non basta impegno  + tempo, ma si deve avere l'animo del cavaliere, qualità rara e poco di moda tra la massa.

raffaele de martinis

Ammetto che non seguo tutti i post, ma quello che conta è la visione generale, poi da quella ogniduno scegli il suo particulare.

Il bravo cavaliero deve essere ambidestro con le mani ma anco con le gambe con le naticche e coi talloni.

Plobabilmente tu non hai ancora questa facilità ambidestra, la partenza con "un'anteriore" piuttosto che con l'altro non c'entra una beata per il semplice fatto che sei tu ad accordarti col lallo...se poi ti accordi col suo lato brutto allora son problemi.

Dunque ad un cavagliere ambidestro deve corrispondere un lallo che va "dritto per dritto", questa è la perfetione...ma la perfezione non è di questo mondo è rara, molto rara per questo concordo pienamente con Carodubbio.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Certo che sono io che devo accordarmi col lallo ecc.ecc.ecc.
Certo che non sono ambidestra
Spiegavo solo come mai era nato il discorso della transizione al trotto chiedendo un diagonale ben preciso.
Oltretutto,come dicevo nel post di apertura,tutto è nato anche da un libro che mi è capitato tra le mani,cito testualmente:

"L'aiuto per la partenza al galoppo è preceduta da una mezza fermata,e quindi da un piazzamento a destra o a sinistra,secondo la mano cui si vuole galoppare,perciò:gamba interna alla cinghia,gamba esterna indietro di un palmo,anca interna in avanti. Se ora il cavaliere spingesse in avanti il cavallo,agendo simmetricamente con le reni e le gambe e cedendo con le redini,la reazione sarebbe una partenza al trotto destro o sinistro.
Per ottenere una corretta partenza al galoppo è necessario invece avanzare energicamente il gluteo interno,inarcando le reni lateralmente dallo stesso lato mentre le gambe spingono in avanti il cavallo,l'una alla cinghia (quella interna) con maggior vigore,l'altra indietro di un palmo (quella esterna).Le redini cedono simultaneamente,eventualmente con una lieve tensione della redine esterna. "
Vincenzo De Maria:Cavallo e cavaliere ed.Demetra

milla

Ingenuamente non avevo mai pensato che si potesse ottenere una partenza al trotto destro o sinistro analogamente a quello che si fa per il galoppo.
Max mette la faccenda notevolmente più semplice solo pesando sulla staffa.
Domani provo.

raffaele de martinis

Citazione da: milla - Luglio 10, 2013, 09:47:53 PM
"L'aiuto per la partenza al galoppo è preceduta...............................Se ora il cavaliere spingesse in avanti il cavallo,agendo simmetricamente con le reni e le gambe e cedendo con le redini,la reazione sarebbe una partenza al trotto destro o sinistro.
Per ottenere una corretta partenza al galoppo è necessario invece avanzare energicamente il gluteo interno 

Mia cara, non hai capito ciò che ha scritto il famoso cavallerizzo autore della fondamentale opera citata...ma cu minchia je.  :dontknow:

A tua partiale discolpa devo dire che il periodo è scritto malissimo...quello stile non mi è nuovo, mi ricorda qualcuno,  :icon_eek: quindi ci vorrebbe uno che ti traduca l'itagliano in italiano.

In pratica il nostro tenta di dirci ciò che non si deve fare per partire allo galoppo corretto, altrimenti si ottiene una indesiderata partenza allo trotto dx o sx.

Non bisogna essere degli ainstain per capire che - essendo il trotto un'andatura simmetrica - partire con un diagonale piuttosto che con l'altro ha nessuna importanza se trotti di squola, se trotti all'inglese ti aggiusti quando vuoi, ci sono le eccezzioni che ho cittatto ma che riguardano un piccolissimo numero di virtuosi del dressage e dell'alta squola non certo noi cavallanti.

Avessi messo prima codesto scritto ci saremmo risparmiati una discussione sul nulla.




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

quel periodo che ho letto, tratto da Vincenzo De Maria e messo in pratica alla lettera, è ottimo per diventare degli inguardabili contorsionisti

buttando l'occhio attorno noto che il contorcersi in sella dei cavalieri è inversamente proporzionale alla precisione dei cavalli: tanto si muove il cavaliere, meno fa il cavallo

in realtà quelle rotazioni, spinte etc di bacino su un cavallo non addestrato non producono nulla, perché è il cavallo che deve galoppare, non è il cavaliere (che ci sta solo sopra), quindi sarà il cavallo a dover inizialmente prendere la posizione/equilibrio di partenza per il galoppo, attraverso chiari esercizi preparatori (movimenti di maneggio), la "fine" associazione alle pressioni sul seggio attraverso gli ischi viene dopo, perché all'inizio il cavallo non saprebbe interpretarli e (come si vede spesso) ci contorceremmo solo inutilmente in sella
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Max sono d'accordo con te,ho riportato il brano solo per far capire da dove mi era nata l'idea ,bizzarra secondo Raffaele,di partire al trotto con un diagonale piuttosto che con un altro.

Raffaele,avevo capito che il brano riportato spiega che facendo così e cosà si ottiene non una partenza al galoppo bensì al trotto quindi spiega cosa NON fare e tutte le "contorsioni" indicate non mi interessano,mi aveva solo incuriosito ,ripeto,il fatto di poter scegliere con quale diagonale iniziare cosa a cui non avevo pensato fino ad ora.
Diciamo che era una curiosità teorica,accademica come ti pare.

milla

La discussione non è sul nulla,la mia domanda iniziale era:
si può far sì che il lallo inizi a trottare con un diagonale piuttosto che con l'altro? In caso affermativo come si fa?
Tu mi hai risposto ."che ti frega di far ciò?"
Max mi ha risposto che si può fare e ha spiegato come.
Molto semplice