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Della distrazione e della falsa messa in mano

Aperto da Fra287, Agosto 09, 2013, 01:18:41 PM

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alex

Sì, aggiungerei il principio "You get what you reward", ossia: "Ottieni quello che ricompensi"; il che significa, che occorre ricordarsi sempre di ricompensare OGNI azione corretta, in modo sistematico. Non serve una vagonata di carote.... basta un cenno, una parola, un leggero rilascio delle redini.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Winter Mirage

Sì, straquoto Alex...

Una volta chiacchiarando con Rhox&Nico venne fuori proprio questo discorso...
A volte si dà per scontato che quando il cavallo fa il bravo, beh... caspita è il suo DOVERE... e quindi zitti e filare. Ci mancherebbe ancora altro.

Solo che non è la strada migliore...
Più di una volta mi hanno dato della testabacata perchè, con Mu che faceva menatissime, io le dicevo bravona di qua e bravona di là...
Montando un simpatico bardigiano gli ho detto che era un genio mentre faceva una fughetta...
Spesso ringrazio Mentuccia per una rampatina...
Quando ho montato la puledra avelignese le ho fatto i complimenti per una sgroppa...

...Ma... viste in prospettiva... è anche giusto, quando è giornata nera e sei su un cavallo che fa pateticamente lo strunz, fare i complimenti quando smette e lavora bene, anche solo per n. 3 secondi di fila...
Il bardigiano inchiodatissimo, se mi fa una fuga, mi rende feliceeee!!!
Mentuccia, se invece che mettersi a candela si limita a tirare su due zampe, si merita già taaaaante carezze...
La puledra che sgroppa ad ogni benchè minimo accenno di richiesta, se mi molla una mini sgroppetta e poi fa quello che deve, è degna di ricompensa...

...sì, non ha un tubo a che fare con la messa in mano...
Ma è per spiegare in modo logorroico quello che ha già detto Alex  :horse-embarrassed:...

A volte, nel casino, nell'infelicità, nei pastrocchi, nelle incomprensioni... ci si scorda che comunque un complimento (ma non seimila parole... due-tre al massimo, sempre quelle, riconoscibili) sono moooooolto d'aiuto.

Quando siamo a terra, è facile richiamare il cavallo e dirgli "Ma bravo puccipuccidellamammaammmmoresantissimo" e mollargli una carota...
Da sella è un po' più un casino... sopratutto quando stiamo premiando non un esercizio (metti zampa qui, zampa lì, bravo! Ora rifallo uguale, please!) ma stiamo cercando di ottenere un atteggiamento, un "umore"... ecco...
Voce, appunto, e nel mentre cessare il disturbo o la richiesta  (di mano o d'assetto) sono modi istantanei per dire al cavallo... deh... mo' sei bravo!!
...e se tu stai bravo, sto bravo anch'io...

Certo... è una pax romana...  perchè appena accenni a rifare quello che non va, mi inquizzo subitissimo e ti rimetto lì... ma pur sempre pace è.


Ecco... tornando nello specifico alla messa in mano...
Vedendo lavorare una mia amica alle prime armi, mi sono venute in mente un sacco di difficoltà che avevo io e che poi ho rimosso completamente.
Ad esempio....
Bionda ha ragione sul fatto che partiamo dalla mano...
(invece non concordo sul fatto delle andature... a volte bisogna andare più dietro al cavallo che non alla progressione standard... solito esempio pirla... Mu è un cavallone da tiro che ha una certa fatica a mettere impulso sulle basse andature rispetto ad un sanguecaldo. Risultato: tante cose che richiedono ampiezza di movimento, come la cessione, vengono molto meglio e molto prima al trotto... mentre al passo sono lungamente da studiare...  :horse-wink:)

E dunque... quando chiediamo con la manina?
Risposta?
Eh... drammone...
Se si chiede sempre, solo e sempre chiedere... ovviamente dopo un po' il cavallo ci sfancula: si inquizza o spegne il cervello...  :icon_pidu:
Se si chiede una tantum, il cavallo non capisce una cippa... dico: ma prima sì, ora no, poi sì... ma dove cacchio sta la differenza ? ? ? :icon_eek:

Quindi?
Ecco... boh.
Proprio vedendo questa mia amica mi è tornata in mente quella casineria lì.
E anche la risposta dei miei istruttori karlisti... appunto: boh.
Sta alla sensibilità del cavaliere decidere come, quando, quanto e con quanta frequenza...

...altro motivo per cui, senza vedere la gente in sella, essere stati in sella allo stesso cavallo e averne diretta esperienza... beh, è difficilottto dare consigli.
Si possono al massimo snocciolare le nostre esperienze personali, nella speranza che una di quelle possa essere utile a qualcuno... quantomeno come fonte di ispirazione per una lampadina che si accende!
:happy_birthday-736:


Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

Fra287

Citazione da: Luna di Primavera - Agosto 11, 2013, 11:49:36 AM
io io! io c'ho il cavallo che non mi caga... o meglio, mi ascolta, e pigramente, se e solo se per una strana disposizione d'animo di quel momento gli sta bene farlo.

e così, alti e basi peggio che le montagne russe... un giorno sono stra-contenta perchè - che so, riusciamo a fare le figure di maneggio decentemente senza morire, e il giorno dopo sono ultra-frustrata perchè non vuole assolutamente camminare sulla pista, zig-zaga, mi tira in giro, oppure resiste, oppure si pianta oppure tutte queste cose insieme. gli dico va a destra e lui mi tira a sinistra, gli chiedo passo dall'alt e lui va indietro.. cose così, dovute non certamente a mancanza di comprensione dei miei comandi, che saranno pure dati male non dico di no, ma soprattutto ad una resistenza "psicologica" del cavallo.

poi l'istruttore in quattro e quattr'otto ci monta e chiaramente il cavallo fa tutto. e io piangerei.
e, sempre in quattro e quattr'otto, la soluzione che mi dà è "eh beh devi importi".

bene, bravo. sarebbe a dire? "ti devi far obbedire, ti devi far sentire, metti gamba, metti mano"
proviamo... ma porca paletta possibile che per tenerti sulla pista ti debba staccare un dente e martellare il costato, spenzolandomi sgraziatamente verso la recinzione, nel tentativo (vano) di spostare - di peso - 500 kg di cavallo?

ma non s'è detto che l'equitazione è convincere, non costringere? senza contare che col cavolo che vinco io. in tutta franchezza mi sento in un vicolo cieco.

poi magari domani lo monto e lui chissà perchè ci si mette di buona volontà, sempre un po' spento eh, però almeno se gli dico "gira di qui" ci va senza fare storie, se provo un taglio longitudinale va dritto, se chiedo trotto parte subito.

e io, contenta, contentissima certamente, sotto sotto lo strozzerei. perchè io facevo schifo ieri e farò schifo anche domani, a montare... dunque perchè tu cavallo ieri ti opponevi e domani no?

oh, scusate lo sfogo, mi è venuto così.

Luna posso capire quello che provi. La cavalla che sto montando non è a questi livelli, se le chiedo di girare gira ma ad esempio se stiamo lavorando in circolo  e lei vede qualcosa di interessante fuori dal campo gira ostinatamente la testa per guardare. Non mi calcola.
Il tuo post mi ha fatto venire in mente un'altra cosa: la cavalla è stata ferma per parecchi mesi in cui ha lavorato in modo discontinuo. Penso, ma magari sono solo miei film mentali, che ormai abbia cambiato atteggiamento e predisposizione. Ha 17 anni, avendo visto la bella vita che può fare non ha più voglia di lavorare in campo. Mi chiedo se sia solo questione di farla rientrare nell'ottica del lavoro o ormai c'è poco da fare. Vedremo con due mesi di lavoro cosa e come cambierà.
Quello che mi preoccupa è che mentre trotta non prestandomi attenzione inciampa e, spesso, mi cade con i posteriori. Non so come spiegarmi: come se li perdesse via e facesse una scivolata. Quando succede uso frusta sulle chiappe (non forte, per svegliarla), gambe e voce ma ho paura che questa possa ribaltarsi o che possiamo cadere entrambe.

madamen67

..altro motivo per cui, senza vedere la gente in sella, essere stati in sella allo stesso cavallo e averne diretta esperienza... beh, è difficilottto dare consigli.
Si possono al massimo snocciolare le nostre esperienze personali, nella speranza che una di quelle possa essere utile a qualcuno... quantomeno come fonte di ispirazione per una lampadina che si accende!


Questa è una delle ragioni fondamentali per cui io leggo molto e scrivo pochissimo.
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Fra287

Winter e Madamen, avete assolutamente ragione! Però è estremamente interessante leggere le vostre esperienze, possono sempre dare uno spunto. Per esempio non avevo pensato ai circoli come a esercizi difficili da eseguire o alle transizioni come adatte a un cavallo coi nervi saldi, come ha suggerito Winter  :occasion14:

milla

Saggia Madam come sempre

In realtà i circoli FATTI bene sono DIFFICILI da eseguire.

Winter Mirage

Massì... tanto siamo tutti qui per sbrontolare in compagnia...  :occasion14:

Fra... mi hai fatto pensare ad una cosa...
La cavalla è diciamo una signora matura... ma comunque appartiene ad una razza sconfinatamente potente... tutti i suoi confratelli che conosco (salvo quelli supemassacrati) sono estremamente attivi... Valkiria, mezza psi e mezz trotter, ha 17 anni... ma non la manda mica a dire a nessuno...





Però va detta una cosa... che sono cavalli maledettamente difficili da tenere in forma.
Restano sempre e comunque bellissimi, ma il muscolo cala insospettabilmente, soprattutto su soggetti non di primisssssimo pelo.
E sti balenghi non sudano mai, restano belli perfetti senza nemmeno ansimare... perchè ne hanno da vendere e da appendere.
Ma anche se traboccano di sangue ed energia, magari è un po' fuori tono il muscoletto che serve a mantenere una buona postura della schiena... ed il sangue può compensare fino ad un certo punto.

Quindi potrebbe essere, molto semplicemente, che lei SA fare, si RICORDA come si fanno le cose, e quando le fa ti dà l'impressione di andare benissimo...
Ma magari si sottrae o si inquizza o trova le scuse per spaventarsi semplicemente perchè non è più del tutto in fiato o in muscolo.

Potrebbe anche solo volerci tantissima calma, pazienza, ed una ripresa di lavoro graduale, che comunque è sempre l'ideale per un cavallo che ha lavorato pochetto.
Come quando riprendi a montare dopo l'inverno piovoso: non è che zompi in sella, cancelli gli ultimi sei mesi e parti per un trekking.
Certo: l'estate passata il cavallo ce la faceva... ma dopo sei mesi di lavoricchiamento mongolo, gna fa più...


...sempre ovviamente un altro sparo nel buio...
... ma non puoi fare un videoooooooooooO!!???
Che non è che risolva tutti i problemi, ma almeno ci avviciniamo un pochetto a voi due!!!

:hugs-216:
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

Fra287

Vedete ragazzi il bello di partecipare ai forum? Che tutti hanno pensieri, esperienze, intuizioni e conoscenze diverse e, anche se non si possono dare giudizi su un binomio che non si conosce, ecco che spunta un suggerimento, un modo diverso di vedere le cose.
Winter, mi hai appena dato una grande idea.

CitazioneMa magari si sottrae o si inquizza o trova le scuse per spaventarsi semplicemente perchè non è più del tutto in fiato o in muscolo.

Ora che ci penso, le volte in cui si è spaventata "seriamente" avevamo già iniziato da tempo a lavorare e, probabilmente, senza aver fatto pause adeguate. Domenica e oggi l'ho montata lavorandola in modo leggero con tante pause di passo e poco galoppo: un giro, due circoli (oggi un pochino di più) e basta, cambio mano. Ed è già la seconda volta che, cambiata mano, la sento un po' affaticata col respiro, allora mi fermo subito.

Per i video cercherò di fare il possibile, ma non viene mai nessuno a vedermi  :cry1:

rhox

purtroppo invece spesso i forum mostrano alcune lacune nell'insegnamento.. non ce l'ho ovviamente con te fra287, ma su chi pensa sempre che il cavallo fisicamente possa "fare tutto" senza pensare alla corretta progressione di fiato e muscoli..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Fra287

Dipende dall'esperienza. Ho sempre fatto scuola, quindi i cavalli erano abituati a fare un'ora con passo, trotto e galoppo ripartiti in un certo modo. Penso sia normale non rendersi subito conto di quanto un cavallo può dare o fare senza conoscerlo, non mi sento nemmeno di accusare i miei vecchi istruttori per questo (mentre per altri aspetti assolutamente no!).  :horse-embarrassed:
Ho anche fatto una lezione molto intensa, prima dei fatti riportati, con un istruttore e la cavalla ha risposto bene. Riflettendoci, credo che i suoi spaventi siano dovuti a un mix di: insicurezza (quando in campo c'è anche solo una persona che guarda è molto più tranquilla), mancanza di allenamento e anche noia a fare sempre le stesse cose. Magari sono tutti film miei ed è il caldo a tenerla moscia senza voglia di spaventarsi  ;D

rhox

ho preso il tuo caso per un discorso più generale..
ho conosciuto moltissime persone che non sapevano da dove partire per un discorso di progressione di lavoro o capire che un cavallo possa avere problemi muscolari (se non perchè tirandolo fuori dal box è rigido).. non solo principianti, ma anche agonisti o istruttori..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

bionda

Citazione da: rhox - Agosto 13, 2013, 10:25:10 PM
ho preso il tuo caso per un discorso più generale..
ho conosciuto moltissime persone che non sapevano da dove partire per un discorso di progressione di lavoro o capire che un cavallo possa avere problemi muscolari (se non perchè tirandolo fuori dal box è rigido).. non solo principianti, ma anche agonisti o istruttori..
aliere

Difficilissimo sempre, visto che loro non parlano.
Però serve a poco la dietrologia, se la messa in mano non c'è per semplice ignoranza della mano del cavaliere.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Luna di Primavera

sono in ferie  :blob3: ma ho letto tutto... grazie dei consigli e della solidarietà... e comunque penso che l'unico modo di migliorare sia non mollare e insistere: prima o dopo troveremo la nostra strada... ce la faremo pure noi!
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

milla


alex

Tornando alla vera messa in mano, si potrebbe dire lapalissianamente: ci vuole mano, per una buona messa in mano.

Approposito: chi di voi sa che Jacques de La Palice, da cui "lapalissiano", non era affatto noto per dire ovvietà? Sembra lapalissiano che La Palice dicesse ovvietà.... ma ogni tanto, anche le cose lapalissiane sono meno lapalissiane di quanto sembrano  :blob3:

(Tu  Raffaele che citi spesso La Palice, lo sapevi? Io, fino a due-tre minuti fa, nemmeno)
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.