• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Cavallo passivo?

Aperto da The Shire, Dicembre 27, 2014, 07:04:25 PM

« precedente - successivo »

Ina:)

Shire purtroppo é difficile per noi da dietro un monitor capire e soprattutto consigliare..
quanto ai tuoi istruttori..se tu sei costretta a chiedere qui ciò che non capisci a lezione, capisci anche tu che c'é qualcosa che non va..
Comunque, quello che posso consigliarti é di cercare il più possibile di stare profonda in sella, talloni bassi e spalle aperte, e seguire il movimento del cavallo...per il resto, é difficile dire altro non vedendo te e il cavallo, cerca magari di sederti durante l'avvicinamento al salto e controllare tenendo la gamba vicina...
Però se é da tre mesi che monti dubito che tu riesca già a calcolare i tempi da mettere davanti al salto e soprattutto come farli mettere al cavallo...

milla

Shire nella tua presentazione ho letto che hai 15 anni e hai fatto qualche anno di lezione 6 anni fa, cioè quando avevi 9 anni, poi hai fatto uno stop di 6 anni, tutto ciò per dirti che aver fatto 4 anni di lezioni quando eri una bimba molto difficilmente può averti dato le basi.
Quelle che tu definisci le basi sono le fondamenta su cui costruire il tuo assetto e poi tutto il lavoro successivo e molte persone lavorano anni e anni per costruirsi basi solide, perchè è oggettivamente molto difficile.
Nessuno da dietro un pc può consigliarti cosa fare però vorrei farti riflettere su quello che stiamo dicendo tutti e cioè:
-monti da pochissimo, pare prematuro saltare oxer e ostacoli da 80 cm come hai scritto altrove
-continui a chiedere su un forum quindi sembra che tu non possa chiedere ai tuoi istruttori (che sarebbe la cosa più logica) o che loro non ti diano risposte soddisfacenti
-in 3 mesi sei caduta diverse volte, non è tanto normale cadere spesso da cavallo quindi forse non sei sufficientemente solida in sella
-molti (es il Colonnello) ritengono che non abbia senso mettere le distanze ad un cavallo, soprattutto quando si salta basso perchè il cavallo si regola da solo per istinto.

The Shire

Ina, io agli istruttori non ho ancora chiesto, perché in teoria dovrei montare la prossima lezione questo cavallo, quindi vorrei essere preparata

Ina:)


fede_nouchy

Citazione da: The Shire - Dicembre 27, 2014, 11:07:34 PM
comunque le basi le ho, anche se devo correggere ancora qualche cosina.

Allora..
Lasciatelo dire da me che monto ininterrottamente da 9 anni e ho la tua stessa età e che ogni santissimo giorno che Iddio manda in terra (compresi capodanno, natale, estate ecc...) mi faccio un chiurlo quadro, io ho molto chiaro di aver ancora così tante cose da imparare che non sono nemmeno quantificabili! Nonostante faccia dignitosi risultati in Cat. 115  (se vuoi ti do pure nome e cognome così controlli in Fise)!
te lo dico da appassionata che vuol fare del salto ostacoli la sua vita e il suo mestiere: "In equitazione chi crede di essere arrivato, non è manco partito!"
Detto questo  :ciao: Buon proseguimento
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

The Shire

Certo ti credo sulla parola, però io ho scritto che ho imparato le basi, non che ho imparato tutto

elleon

Sulle partenze grandi davanti ai salti puoi farci ben poco se non riesci ancora " a leggere" la distanza dall' ostacolo e calcolare i tempi di galoppo necessari per la battuta ideale, quindi di conseguenza " tenere o allungare" il galoppo. Puoi restare passiva e lasciare fare al cavallo ma si deve avere un buon assetto per seguire il cavallo se stacca prima o troppo sotto. Se non si riesce a seguire il cavallo e sentirlo si rischia di precederlo nelle partenze grandi con il rischio di saltare prima di lui e finire sul collo oppure di rimanere " in carrozza" lasciandosi trascinare e staccandogli 2 denti. Come già detto ci vuole tanto lavoro ed esercizio prima di affrontare anche una banale croce. Se il cavallo che monti è " passivo" ossia poco in avanti, ben venga l' utilizzo di un frustino se il tuo assetto non è ancora in grado di spronarlo ma mai prima dell' ultima battuta davanti al salto, rischi che salti subito, un tempo prima. Il frustino và usato per spronarlo davanti all' avvicinamento al salto, per assumere una buona cadenza consona all' altezza del salto, segui il movimento del cavallo e vai con lui quando salta.
Però dico io, come si fà a fare lezione dietro un computer?? Tu vuoi essere preparata per quando rimonterai il cavallo e invece dovrebbero essere i tuoi istruttori a insegnarti a montarlo.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

milla

Shire le BUONE e CORRETTE basi sono tutto :horse-wink:
è quello che stiamo cercando di dirti.
Le basi possono essere anche solo passo, trotto, galoppo, sai fare perfettamente (ma perfettamente davvero) le tre andature, seduta e in assetto leggero? Sai fare alla perfezione transizioni a salire e scendere col cavallo in equilibrio? Sai fare bene (ma bene sul serio) le principali figure di maneggio, entrando bene negli angoli e facendo circoli rotondi (e non a forma di pera, ananas ecc)?
Lascio volutamente perdere la messa in mano e le basi del lavoro su due piste.
Questo è l'ABC e c'è gente (compreso la sottoscritta) che monta da alcuni anni e sta ancora sputando sangue per essere minimamente decorosa in queste cose semplicissime (in teoria).
Stamattina in maneggio guardavo una signora (brava) che monta da noi da 8 anni e prima aveva montato diversi anni altrove che è smontata con le lacrime agli occhi perchè in un'ora non è riuscita a far fare alla sua cavalla un circolo perfetto, con la giusta flessione, impulso, senza che cadesse sulla spalla interna ecc.
Quando sono arrivata dove sono adesso avevo montato per 2 anni in un maneggio di SO, facevo senza problemi passo, trotto e galoppo e saltini.
Credevo di saper montare.
Credevo appunto.
Quando mi hanno vista i miei attuali istruttori e si sono accorti che non distinguevo neanche il diagonale su cui trottavo mi hanno detto che avrei dovuto ricominciare da capo, e quando ho visto montare i loro allievi mi sono resa conto che non sapevo niente.
Sono da 3 anni in questo maneggio e sono assolutamente consapevole che anche padroneggiare le basi per me è un obiettivo molto lontano.
Fortunatamente tu hai cominciato presto e sei molto giovane quindi hai tutte le possibilità di diventare davvero brava. Sfruttale.

lavy91

#23
Citazione da: The Shire - Dicembre 28, 2014, 03:32:23 PM
Certo ti credo sulla parola, però io ho scritto che ho imparato le basi, non che ho imparato tutto

Scusa se mi permetto... ma in qualche topic fa dicevi di non saper battere la sella. Quello è parte delle basi.
Purtroppo tanti cavalieri mancano di umiltà, e così facendo sbagliano.

Come ti hanno già detto, dopo soli 3 mesi saltare mi sembra rischioso e poso professionale, pur montando tutti i giorni (e non mi sembra il tuo caso) mi pare prematuro.
Io faccio equitazione da 10 anni ormai, e da 3 anni ho in fida una cavallina che monto almeno 4 volte a settimana in media. Eppure sento sempre di avere qualcosa da imparare, tant'è che continuo a fare lezione una volta a settimana in cambio di una mano in maneggio.
Per il resto quoto milla e tutti gli altri, qui di mancanze sembrano essercene tante così come sembra mancare molta professionalità ai tuoi "istruttori".
Puoi benissimo continuare ad andare a lezione lì, ma io, giusto per curiosità, proverei un paio di lezioni in un altro maneggio.
Frequentando solo lo stesso maneggio magari inizi a pensare che certe cose siano la norma, ed è molto sbagliato.
Purtroppo avendo iniziato anche io molto giovane (avevo 13 anni) non mi ponevo più di tante domande e magari quello che mi diceva una persona che ritenevo esperta per me era oro colato, è nel crescere e anche grazie ai forum che mi hanno messo tante domande in testa ed aiutato un po' ad aprire gli occhi su certe cose che sono "cresciuta" sotto il punto di vista equestre. Io ho frequentato 5 maneggi diversi, in cui ognuno aveva le sue teorie, e ho avuto modo di farmi anch'io le mie idee.
Nessuno dice che i tuoi istruttori siano brutti e cattivi, ma dalle tante cose che scrivi ci sorgono spontanee certe domande.
E, ripeto, il fatto che ti facciano saltare dopo 3 mesi (gli anni che hai fatto prima, personalmente non li conto, primo per il fatto che eri molto piccola e magari molte cose non le ricordi o non le hai ben apprese, secondo i cavalli non sono auto che una volta imparate le "istruzioni" poi sono uguali per tutti) è molto poco professionale, e mi ricorda molto gli istruttori che fanno sempre un sacco di complimenti ad alcuni allievi (che poi magari son TERRIBILI da veder montare) solo per appropinarsi i clienti (perchè si sa, con l'equitazione spesso purtroppo si campa un po' a stento).
Io farei un giro in altri maneggi. Poi ovviamente sei libera di restare dove sei, ma sappi che nessuno qui ti dice le cose per cattiveria, è solo che magari ci siamo già passati e come si dice... "uomo avvisato mezzo salvato".
Buona domenica  :horse-wink:
La leggerezza non è il punto di partenza, ma il punto di arrivo. -cit.

Luna di Primavera

Citazione da: The Shire - Dicembre 27, 2014, 11:13:54 PM
Che devo fare?

discuterne con l'istruttore che conosce te e il cavallo.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

The Shire

Certo lavy io mi pongo sempre domande, infatti non mi ritengo perfetta a cavallo, infatti quando ci sono da programmare le lezioni cerco sempre di beccare l'istruttrice che non fa saltare i suoi allievi ma che punta più sull'assetto e l'equilibrio (ho 3 istruttori differenti e ognuno ha il suo modo di insegnare). In quanto cambiare maneggio, prima di venire in questo ho dato un'occhiata ai dintorni... ed è uno schifo. Un maneggio fa lezione sotto un'autostrada, un'altro sta per chiudere per cause economiche, in un'altro (ho chiesto a una mia amica che era lì) non ti fanno manco galoppare e gli istruttori non sono seri. Questi sono i circoli italiani, poi ci sono quelli sloveni, che sono perfetti, peccato che la lingua non la so :(
P.S. non sapevo fare il trotto seduto

Winter Mirage

Citazione da: The Shire - Dicembre 27, 2014, 11:13:54 PM
parlare del cavallo per favore? Che devo fare?


...sa, dico ancora questo.
E poi basta.

Dare consigli ad un altro cavaliere è difficile anche dal vivo e quando si conosce bene il cavallo.
Dare consigli ad un cavaliere esperto che descrive con competenza e coerenza il comportamento di un cavallo che ha sotto la sella da anni ed anni è quasi un'impresa...

Ma dare consigli ad un allievo che monta cavalli della scuola, per di più cavalli decisamente "atipici", sicuramente doloranti, e descritti da una persona che (perdonino i tuoi quattro anni in sella, io che ne ho alle spalle 21) e che chiaramente fa grandi confusioni è totalmente utopistico.



The Shire, cerca di ragionare con noi.

Non ti possiamo dire che cosa fare con un cavallo che non è tuo, che non è nemmeno in mezza fida e su cui non hai la minima libertà di gestione.
Saremmo un branco di cretini se lo facessimo.

Continuiamo a descrivere le NOSTRE esperienze e a perplimerci per quelle che ti propongono i tuoi istruttori perchè è la sola cosa che possiamo fare, al di là delle tue giuste domande.
Che non sono così giuste... e dopo ti spiego perchè.


Tieni conto di quanto segue e, ti prego, non prenderla come una critica, perchè non lo è.
E' l'ultimo tentativo che faccio di gettare un minimo di chiarezza sulle reazioni di noi altri utenti del forum per poterti aiutare a capire come mai non siamo in grado di rispondere con la precisione che tu ci richiedi.


Seguimi in questo ragionamento...

Noi siamo cavalieri quasi tutti anagraficamente più anziani di te e quasi tutti con un maggior numero di anni in sella.
Ma la cosa veramente impressionante è che in questo forum non ci sono DUE cavalieri che montano con lo stesso metodo.
Pensaci un attimo... pensa a quanto siamo tutti diversissimi.... per nominare i primi che mi vengono in mente...

C'è Milla che fa dressage.
Madamen è una completista.
Fede salta.
Kitiara lavora in piano.
Io sono karlista.
Bubba monta western.
Rhox è un'ex amazzone da endurance.


Tutte noi viviamo di metodi davvero molto diversi e spesso incompatibili.
Ciascuna di noi, se fosse messa in sella al cavallo di cui ci parli, reagirebbe in modi diversi: ognuna di noi ti darebbe consigli diversi ed applicherebbe sistemi diversi.

...la sola cosa su cui concordiamo è che il maneggio che frequenti non ci sembra molto professionale... e anche questo magari è un segno, per quanto tu continui a difenderlo a spada tratta.


Ma il succo della faccenda è che tutte noi concordiamo sul fatto che stai montando cavalli non del tutto a posto fisicamente.
E dare consigli su come sciogliere la punta di un iceberg, non è davvero possibile.

Permetti che ti dica anche questo...
La tua domanda "Che cosa devo fare?" è una domanda che da sola denota una poca praticità dell'animale.
La risposta, la sola ed unica che si può dare con onestà e: "Fai quello che ti dice l'istruttrice"... e non perchè sia la cosa giusta... ma semplicemente perchè sei un'allieva della scuola su di un cavallo da scuola e non hai la libertà di fare nient'altro.
Nemmeno se volessi.

...poi il fatto che tu la ponga è una cosa bellissima: significa che sei sulla giusta strada, che stai ponendo delle domande, che vuoi imparare e migliorare... e questo è semplicemente FANTASTICO...

Questa è la vera base di un grande cavaliere: voler imparare.

Se c'è la volontà di apprendere tutto il resto viene poi quasi da solo.
L'importante è non smettere mai di fare domande.



Quindi ho deciso che faccio marcia indietro e ti prendo sul serio.
Ho deciso che ti tratto come un cavaliere esperto e ho deciso di dedicare a questa risposta il tempo che merita.

Ho deciso che tiro giù uno sproloquio mostruoso che non servirà assolutamente a risolvere il tuo problema, ma che magari può essere uno spunto per imparare cose nuove che ti serviranno in futuro.

E se le ragazze vogliono gentilmente fare altrettanto spiegandoti i loro metodi, avrai un sacco di campane che suonano a festa... e anche se nessuna delle nostre opinioni potrà essere d'alcun aiuto in questo momento, almeno avrai una coscienza equestre accresciuta in modo esponenziale dopo pochi post.



...quindi.
Io sono Karlista.

Che roba è il Metodo Karl?
Il metodo noto anche come "Scuola della Leggerezza" nasce dal Maestro Philippe Karl ed è, in poche parole, questo:

https://www.youtube.com/watch?v=sXUa92Sx4HM
https://www.youtube.com/watch?v=RgU5fxcmQno
https://www.youtube.com/watch?v=2ffdG9rV8k0


Quando mi chiedono in che cosa consiste, io solitamente lo descrivo con due frasi:

"Il metodo dice: pensa, ragiona, usa la testa, ascolta e cerca di capire che cosa fa il cavallo che hai sotto la sella, capisci PERCHE' lo sta facendo e reagisci come è necessario... eventualmente anche in mille modi diversi se monti mille cavalli diversi, perchè ognuno è una storia a sè."

...e poi uso sempre la frase che mi disse Rhox qualche anno fa:

"Il metodo Karl è un'ippoterapia avanzata"

...di fatto chi si avvicina a questo metodo spesso viene da esperienze sgradevoli o da infortuni e lo scopre solo perchè è alla ricerca di un nuovo modo di comunicare con il proprio cavallo.
Ed è anche vero che è un metodo che non addestra il cavallo, ma ADDESTRA IL CAVALIERE.
Ci insegna ad essere aperti, attenti, curiosi e disponibili nei confronti del cavallo: di ogni cavallo.

Quindi seguo un metodo che non è un metodo... seguo una scuola che non fa scuola...

Il Maestro ci ha detto "Usate la testa" e noi cerchiamo di fare così.

Ma soprattutto, il Maestro ci ha detto:
"Quando il cavallo fa qualcosa di sbagliato, la domanda da fare non è: - Come lo correggo? - ...ma la domanda da porsi è - Come mai il cavallo sta sbagliando? Perchè ti sta dando una risposta invece che un'altra? - ... per caso il cavallo prova dolore? E' scontento? E' una giornata storta? Ha le balle in giostra, o ce le abbiamo noi= Siamo noi in sella che abbiamo richiesto male l'esercizio? Oppure abbiamo chiesto troppo ed il cavallo non è pronto a fare quanto gli chiediamo?"


...quindi quando tu chiedi "Che cosa devo fare?"
La mia risposta da Karlista è "Devi chiederti perchè il cavallo fa così."

Se riesci a capire come mai il cavallo è intrappolato in quel loop (che sia la pigrizia o il partire grande), probabilmente sarai in grado di spezzarlo.

Bada che parlo in maniera del tutto ipotetica perchè, come ho scritto sopra, come allieva con un cavallo della scuola non hai la libertà di fare quello che vuoi, ma devi giustamente fare quanto ti viene ordinato.
E tieni anche presente che "leggere" un cavallo della scuola, sicuramente anzianotto e con tante, a volte TROPPE, esperienze è davvero difficilissimo... pertanto scasinare un cavallo da scuola è un'impresa ardua anche per un cavaliere molto esperto...

Ma siccome ho deciso che sto scrivendo per consumarmi le unghie sulla tastiera, andiamo avanti.
Posto che niente di quello che sto per scrivere ti sarà mai utile nel tuo caso specifico, spero tuttavia che possa aiutarti a capire il mio punto di vista sulla faccenda e magari servirti come spunto di discussione con colleghi cavalieri e/o istruttori.



Quindi, sempre come ragionamento teorico, vorrei capire come mai il cavallo è "passivo".
Si parte dalla motivazione più ovvia.

Un cavallo deve essere sano: quindi, se teoricamente il cavallo fosse mio, lo farei rivoltare come un calzino da Veterinario, Maniscalco/Pareggiatore, Massoterapista e Osteopata.
Una volta rivoltato al contrario il benedetto equino, verrebbero probabilmente fuori delle problematiche fisiche.
TUTTI i cavalli, se visitati in modo serio, tirano fuori delle grane.
Inclusi quelli privati: per quanto possiamo cercare di curarli come se fossero la nostra prole sacrissima... beh, di tanto in tanto un bubiro ce lo hanno anche loro.

Quindi per prima cosa vanno eliminate tutte le cause di dolore fisico.
Se il cavallo ha male a qualsiasi cosa, pretendere che lavori bello, deciso ed in avanti è da cretini all'ennesima potenza.


Eliminate le cause di dolore fisico, come Karlista, io lo vorrei per prima cosa vedere a terra.

Libero, scosso, alla corda ed infine sellato a mano del cavaliere.

Questi quattro passaggi permettono di verificare come si comporta il cavallo:
- Libero per conto suo (vedere se è allegro, se è curioso... o se proprio è un cavallo pigro di natura)
- In maneggio ma sempre libero (capire come interagisce con un bipede che eventualmente ha una frusta in mano... vedere se ha paura, se è aggressivo, se lo ignora, se ne è incuriosito... e se il cavaliere lo insegue, che cosa succede? Scappa, calcia, si offende?)
- Lavorando alla corda (qui è già "lavoro vero"... capire se conosce i comandi vocali, se è disponibile, se è in avanti o se è pigro, e soprattutto se ci sono differenze rispetto a quando era libero)
- Con il cavaliere a mano (per capire come si comporta quando ci si sta approcciando al lavoro da sella... se già qui è infelice ed indietro o se invece è attivo e curioso, se esegue esercizi alla mano o se è del tutto ignorante...)


...già queste quattro cose dicono molto di un cavallo.
Se il cavallo è tutto allegro e felice finchè è libero e quando il cavaliere lo prende inizia ad essere pigro (sempre posto che gli abbiamo levato il dolore di dosso), potrebbe voler dire che non ama il suo lavoro, o eventualmente il suo cavaliere.
Inoltre, vorrei sapere se già alla corda ed alla mano mostra i difetti che vorremmo correggere, o se invece i difetti vengono fuori solo quando è montato.
Quindi... se il cavallo salta alla longia, parte grande?
O se salta scosso, fa casini?
O invece senza il cavaliere salta correttamente?

...il motivo per cui lo vorrei sapere è ovvio:
Se il cavallo mostra anche da libero il difetto in questione, beh, posto sempre che non abbia male, che faccia una vita sana, che sia ben accudito e ben trattato... beh, potrebbe semplicemente essere il suo carattere.
E se è il cavallo è un cavallo che salta d'istinto partendo grande, beh... caspita, madre natura lo ha fatto quadrato e certamente non morirà tondo. Si potrebbe tentare un grosso lavoro per insegnargli il gesto corretto... ma richiederebbe un immenso ammontare di ore trascorse lavorando da terra ed in sella, ed un cavaliere decisamente MOLTO esperto.


Se invece in libertà il cavallo non mostra il difetto, diventa ovvio che il difetto è "causato" dal cavaliere.
E per "causato" si intendono mille ed una variabile... potrebbe semplicemente essere che il precedente proprietario lo ha malmenato e maltrattato ingranando questo loop terrificante... per cui, da montato il cavallo propone quel vizio perchè è abituato così o perchè ha paura di prendere delle botte se fa diversamente.




A questo punto il cavaliere sale in sella.
...da brava Karlista, io sul cavallo metto il meno possibile: filettone ad annelli (il più leggero ed innocuo in commercio... la briglia viene montata solo su cavalli addestrati a portarla e che hanno la fortuna di avere cavalieri che la sanno usare come dio comanda e non come dannatissimo freno a mano), testiera essenziale (frontalino, sottogola e montanti... niente capezzina perchè stringe il muso, assolutamente niente chiudibocca).
Nel modo più assoluto nessun aiuto esterno: niente redini fisse, elastiche, martingale... niente di niente: il cavallo deve essere libero di muoversi come ritiene opportuno.
Sella della misura giusta e adeguatamente ammortizzata... che sia da salto o da dress, non frega, basta che vada bene sul cavallo.
Si inizia montando "nudi"... cioè senza frusta e speroni.
Dopo i miei primi due anni di scuola Karlista, sono arrivata alle due piste e pertanto mi sono duramente guadagnata il diritto di portare la frusta.
Non credo che arriverò mai a fare passage con la mia cavalla e quindi non mi meriterò mai di portare gli speroni.


La prima cosa da verificare è l'elasticità e la mobilità degli arti del cavallo.
E quindi, flessioni, controflessioni, due piste a passo.
(da un cavallo che salta e che esegue i cambi di galoppo, mi aspetto le due piste alle tre andature. Sicuramente molto ben confermate almeno a passo e trotto. Altrimenti chi lo fa saltare è un demente.)


Questo ci può dare la misura delle capacità fisiche del cavallo (se ci sono contratture, difetti di movimento, mancanze di equilibrio, pesantezza sulla mano, orrori come il rollkur...) ed un prima impressione sul suo atteggiamento da montato.
E' diventato pigro ed indietro?
Splendido... il cavallo non ti sopporta, ecco svelato il mistero.
Il cavallo odia il lavoro che gli stai facendo fare, si annoia, si scoccia, non si diverte, non ci prova il benchè minimo piacere e soprattutto ti sta garbatamente mandando affanqualcosa...

Come ogni tanto mi ripete Rhox:
"Disonore su di te, disonore sulla tua famiglia, disonore sulla tua mucca..."
:embarrassed2:

Se il cavallo detesta il lavoro che sta facendo, probabilmente è un lavoro troppo ripetitivo.
O troppo poco stimolante.
Un cavallo che tutti i giorni fa per sei volte al giorno la STESSA LEZIONE clonata e poi riclonata e poi ri-riclonata... beh, se ci si aspetta che sia in avanti, propositivo e curioso, siamo indubbiamente dei deficienti di proporzione galattica.

...ovviamente QUESTO è precisamente quello che si fa con un cavallo da scuola. E quindi pretendere che un cavallo da scuola si comporti al livello di un cavallo in fida o mezza fida, beh, anche questo è da dementi.


Ma se, sempre teoricamente, non si trattasse di un cavallo da scuola e si potesse gestirlo come si vuole...
Beh, io, da Karlista, lo lancerei in campagna... via di passeggiate... magari un po' di vita di paddock in compagnia.
E fare in modo che ogni giorno in maneggio sia una cosa nuova.
Oggi lavoro a terra, domani si salta, dopodomani solo lavoro in piano, il giorno dopo ancora in passeggiata...
Varierei il lavoro finchè il cavallo non ritrovi la voglia di scoprire "che cosa si fa oggi"...


Quanto all'atteggiamento in sella...
Il cavallo indietro NON VA MONTATO CON FORZA.
Le speronate servono per un pochino... poi il cavallo ci fa il callo e non servono più.
Le frustate idem: un po' il cavallo si mortifica e si spaventa... poi se ne frega.
...se è un bravo cavallo...
Se non lo è, quando si è stufato di prenderle, poi inizia a restituirle, lanciando i cavalieri a destra e a manca.


Il cavallo indietro va montato solo in modo molto attento ed accorto.
Va incoraggiato e premiato per i suoi sforzi.
Di fatto, il cavallo indietro probabilmente è indietro anche perchè non ha il fisico per fare quanto richiesto.
Bisogna quindi fare in modo di iniziare con un lavoro leggero, fare fiato e muscoli... e chiedere sempre molto poco ma molto bene.
Grandi pause tra un momento e l'altro... dare sempre il tempo al cavallo di tornare in fiato, di sentirsi bene, di non essere costantemente sotto sforzo...
Perchè se un cavallo capisce che, una volta montato in sella, il suo cavaliere gli chiederà un'ora di trotto senza interruzioni o quasi... beh, capisco anche che lui miri a risparmiare le forze e che lavori, AVENDO ASSOLUTAMENTE RAGIONE, come un maratoneta... piano piano piano... altrimenti non si riescono a fare 120 km ed arrivare a casa ancora vivi.

(e questa è la spendida vita di un cavallo che fa scuola da salto con magari 5-6 lezioni al giorno. Cerca di risparmiare le forze quando può perchè altrimenti a sera non ci arriva.)

Noi vogliamo invece che sia uno scattista: che faccia i duecento metri a tutta birra... sapendo che dopo ci sarà il premio ed il riposo.
Quindi si chiede, per esempio, il galoppo... poco e molto bene. Magari anche solo un giro: ma lo vorrei perfetto... testa bassa, schiena tesa, avanzando leggero e portandosi da solo.
Fatto questo... basta!
Carezze e passo in giro per il maneggio.
Poi via da capo con qualche altro esercizio...

Se il cavallo "ingrana" questo concetto, partirà sempre come un fuoco d'artificio, sapendo che, se lo farà molto bene, gli sarà permesso di fermarsi dopo pochissimo tempo.
Mano a mano che il fisico si consolida, i giri possono diventare tre, quattro, cinque... e sempre di più.

La cosa importante è che il cavallo indietro non deve fare fatica.
Come un cavallo pigro si trova a fare fatica, molla le vele.
Deve invece fare uno sforzo coerente con le sue possibilità e sentirsi bene, sentirsi soddisfatto e premiato per quanto ha saputo fare.


Il Metodo Karl insegna anche questo:
Non bisogna creare del dolore al cavallo che si comporta male... e poi togliere il dolore come se fosse un premio se per caso il cavallo si comporta bene.

...cioè: se il cavallo è pigro, la soluzione non è prenderlo a calci o frustate. Nemmeno come "tocco".
Perchè?
Beh... perchè stiamo dicendo al cavallo:
"Guarda, caro, quando ci sono io in sella, hai due possibilità: o ti faccio male in qualche maniera... oppure non ti faccio male ma tu fai una fatica disumana. Sei contento?"

...capiamo quanto il cavallo ci sta amando...
O gli procuriamo fatica, o dolore.
Figo, no?

Un atteggiamento del genere crea un loop per cui facilmente il cavallo diventa "apatico, passivo".
Ignora il dolore quando gli viene inferto (siamo pur sempre delle pulci sopra degli elefanti) e si rifiuta di avanzare perchè non ha voglia di fare fatica.


Questo ragionamento deve essere spezzato immediatamente.
Il cavallo deve anche essere RICOMPENSATO.
Può essere una parola (io uso da sempre il "bravooona") o un istante di passo, o un momento a brucare erbetta... quasiasi cosa.

L'importante è creare un tipo di lavoro con il cavallo per cui:
"Caro, quando io sono in sella, si fa come dico io. Punto. Ovviamente non ti farò mai male. Ma se ti comporti male ti do fastidio facendoti fare un esercizio che NON ti crea dolore, che conosci benissimo e che sei in grado di fare... ma che detesti con tutto il cuore. Così impari. Ma se tu fai bene, io smetto subito di chiedere. Ti premio. Ti coccolo, ti faccio capire che sono fiero di te. E se poi fai BENISSSSSIMO scendo di sella e fine."

...ecco un'altra cosa che non si può fare con i cavalli da scuola.
Scendere di sella è un grande premio.

Ho passato tutto un inverno a scendere di sella dopo 15-20 minuti.
E perchè?
...oh, beh, perchè due inverni fa, la mia cavalla aveva solo più due andature: il passo moscio ed il "vado a tutto quello che posso".
Vie di mezzo, nemmeno una!
... quindi o passeggiavo mosciamente per il campo, oppure, se osavo chiedere un po' di impulso, la demente se ne partiva a trotto con la testa alta, scartando la qualunque e tentando di spiaccicarmi tutto dove poteva.
In quella situazione, avevo giudicato che la cavalla non ci stava con la testa. E, seguendo l'insegnamento di Karl, ho chiesto solo che si mettesse ad un trotto decente. Mi sono sempre accontentata di pochissimo, ma bene.

Se riuscivamo a fare tre giri a trotto disteso e tranquillo, scendevo subito di sella.
Tanto chiedere di più o di meglio era totalmente inutile: avremmo solo litigato e bestemmiato.
Passare un'ora a litigare con un cavallo, non serve a niente e a nessuno.
A volte è meglio riuscire ad ottenere poco e scendere di sella contenti di quel poco.


E bene o male... io monto un frisone... cavolo, per quanto avanti possa essere, resta uno stramaledetto cavallo da tiro: i suoi giorni di pigrizi assoluta ce li ha anche lei.
A volte le chiedo galoppo per mezzo giro solo perchè la smetta di trottare come un robot moscio... un istante di adrenalina fa miracoli per svegliare un cavallo che gioca a fare il morto di sonno.
Altre volte la metto a fare qualcosa che non richiede grande fatica, ma che per qualche strano motivo so che la fa arrabbiare moltissimo... come i passi indietro, le barriere a terra... o una spalla in dentro... tutte cose che sa fare, ma che lei detesta.
Sono trucchetti... trucchetti che so che fanno intabaccare la MIA cavalla... e che servono a svegliarla quando cammina dormendo.

Altre volte la lascio fare la pigra... perchè il Maestro ci insegna ad ascoltare il cavallo... e va ricordato che se il cavallo non ha la minima intenzione di accontentarci, potrebbe sempre avere i suoi motivi. Potrebbe aver dormito male la notte o essersi fatto uno stiramento, o indigestione... o semplicemente avere le balle in giostra.
Ed in quei casi, si porta santa pazienza, si scende di sella e amen: sono esseri viventi, hanno diritto anche loro ad avere una giornata dimmmedda di tanto in tanto.


Solo ieri dicevo a Rhox che Mu era un po' sulle uova... che il terreno ghiacciato ci stava mordendo i piedini.
Oggi Rhox l'ha pareggiata e sono venuti fuori due buchini di due ascessi: anteriore dx e posteriore sx... il suo diagonale scrauso.

...e così ho scoperto una delle probabili molte cause per cui Mu era un po' sulle uova.
E non aveva altro che ragione: se l'avessi forzata a lavorare nel campo ghiacciato sarei stata una vera cretina.
...ma avendola sentita un po' strana, l'ho messa nel campo coperto, che era morbido e soffice. Se fosse stata sulle uova anche lì, sarei scesa immediatamente... invece lì camminava bene e l'ho montata comunque.

Eppure, oggi mi sono sentita scema.
Perchè probabilmente lei aveva fastidio anche sulla sabbia morbida, ed io non sono stata capace di "ascoltare" bene il cavallo.





...e questa è la gestione che io applicherei ad un cavallo indietro.
QUESTA è la risposta che darebbe un Karlista al tuo problema.

Fermo restando che:

- Tu sei un'allieva della scuola e quindi sottomessa alle regole della scuola
- Monti un cavallo della scuola che probabilmente è pieno di acciacchi
- Non hai l'esperienza necessaria per fare questo percorso in autonomia
- Non hai assolutamente istruttori che ti possano seguire in questo genere di crescita

...e pertanto tutto quello che ho scritto non serve a niente.
In pratica.

Ma magari in teoria può aiutarti a capire qualche cosa di più.
...o alla peggio fornirti argomenti di discussione di livello medio-alto con i tuoi istruttori e compagni.




Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

fede_nouchy

Winter standing ovation  :ola: per te


In quanto "campana" quello che farei io è questo:

Il cavallo è indietro?
Due sono i "motivi" principali da sviscerare:
-ha male
-problematiche riguardanti il lavoro.

Bene se ha male, la strada è ovvia, vet e via
Le grane arrivano quando il problema è il lavoro!
Quindi quello che farei io è:
Salgo a cavallo, prendo le redini in mano e in un contatto leggero, se il cavallo non avanza metto le mani avanti (senza paura anche di due spanne) e metto la pressione delle game. Il cavallo mi ignora? Ottimo una bella castagna (da noi le gambate punitive si chiamano castagne hihi) e se sgroppa se ne prende quattro!
Stessa cosa al trotto e al galoppo... quando il cavallo è davvero in avanti posso prendere il contatto e iniziare a lavorare  :pollicesu:
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

milla

Bellissimo intervento Winter  :perfect: :perfect: :perfect:

elleon

Ho avuto per 8 anni il mio cavallo che era il re dei pigri. Ovvero un finto pigro. Lo lavoravo in piano in maneggio e non c' era verso di farlo collaborare, lo odiava. Lo portavo a galoppare in campagna e non lo fermava nessuno. Semplicemente mi sono adattata al suo modo e l' ho assecondato. Mi sono data al trekking che ho scoperto di amare e quando ero in campo invece di litigare per invogliarlo, gli mettevo su qualche saltino e lui si rinvigoriva. Lo scaldavo su dei saltini poi lavoravo. E dopo aver saltato un pò, era più contento e propenso ad accontentarmi. 
Come dice Winter, non puoi gestire da sola un cavallo da scuola, dovrebbero essere i tuoi istruttori ad insegnarti come lavorare ogni singolo cavallo, perchè ognuno ha esigenze diverse.
Ho fatto anch' io scuola, come tutti qui dentro e all' inizio era un pò così. Ti mettono in ripresa e tutti fanno le stesse cose. Ecco che c' è il cavallo che tira e vuole andare, quello da spingere che rimane indietro, quello che ha paura e scarta , quello che calcia che sta per ultimo e deve stare attento che nessuno gli passi vicino. Tutti insieme a fare trotto battuto, seduto e in sospensione, ognuno con i suoi problemi diversi di gestione del cavallo, quello pigro che non và se ti metti in sospensione e quello in avanti che corre come un pazzo. Gli allievi si prendono le urla degli istruttori" manda avanti quel cavallo!!!" " controlla il cavallo!!!". Si ma come ? Si passa sempre da questa strada, o per lo meno per me è stato così. Se poi provi a chiedere all' istruttore come mandare avanti un cavallo pigro ti risponde " dai le gambe e usa il frustino". Poi passa il tempo, ti fai la tua esperienza e capisci che questa risposta non vale una mazza. Con il cavallo ci devi comunicare, come dice Winter e io che non sono Karlista e non seguo nessuno mi avvalgo dei suoi stessi principi. Quando il mio cavallo non voleva galoppare in campo perchè proprio non ne voleva sapere e neanche la frusta lo smuoveva, io gli chiedevo due tempi di galoppo e appena me li regalava, lo fermavo e scendevo. La volta dopo di tempi di galoppo gliene chiedevo tre poi scendevo e se volevo farmi una mega galoppata, prendevo il cancello e uscivo per colline. Questo a scuola non te lo insegnano, o per lo meno nella maggior parte delle scuole. Qualcuna si salva ancora..
Quindi visto che da lì non vuoi andare via, chiedi all' istruttore come montare quel cavallo e cerca di seguire le sue dritte. Con il tempo acquisirai la tua consapevolezza e maggiore esperienza..
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..