Buongiorno a tutti,
volevo un vostro parere su questa indicazione che ho letto in un altro forum:
La domanda era:
"Da quello che ho capito, sembra che per il cavallo la posizione ideale per portare una persona in passeggiata sia con la distensione dell'incollatura"
Questa è la risposta che secondo me è assolutamente sbagliata
"Il cavallo abbassando l'incollatura fa semplicemente stretching, tira i muscoli della schiena e riallinea, per quanto è possibile, le vertebre e andrebbe fatto per qualche minuto ogni volta che si sale a cavallo, dopo di che si cerca la riunione del cavallo mantenendo in attivita la sua schiena ( aggoppare) perche egli possa portare il peso del cavaliere senza averne danno."
Cioè , si suggerisce che per andare in passeggiata bisogna avere il cavallo riunito
Cosa ne pensate ?
non ha nessun senso avere un cavallo riunito (aggroppato??) in passeggiata, è palese.
Magari tutti i cavalli potessero fare passeggiate in distensione!
\é quello che penso anche io, ma non solo mi è stato dato dell'incapace e in piu sono state fornite ulteriori gistificazioni del perchè si dovrebbe andare con cavallo riunito
"Sicuramente la riunione agevola lo spostamento rapido di un cavallo in qualsivoglia direzione e, aggiungerei , che questa è quanto mai opportuna proprio in un contesto esterno al maneggio al fine di potersi togliere di impiccio in qualsiasi situazione; per quanto si possa pensare, in un bosco non serve assolutamente la velocità, ma bensì è necessario rilevare gli arti per non inciampare in radici, per evitare ostacoli e via di questo passo. E qui, di nuovo di riunione parliamo. Per quanto riguarda poi aggroppare la schiena per portare un peso... credo che chiunque porti uno zaino in spalla sappia bene cosa voglia dire aggroppare la schiena per non spezzarsela in due, considerato che con una schiena concava si fa ben poca strada oltre che procurarsi gravi danni."
So che questa persona è un istruttore di dressage, almeno cosi dice lui, ma a me sembra completamente in errore
Anche a me; tanto più che è proprio l'estensione che garantisce la "schiena convessa", e che invece è facilissimo ottenere una "schiena concava" con una falsa riunione. Infine, non esiste cavallo al mondo capace di restare riunito per ore.
bem ma allora piaffiamo tutto il tempo, così il cavallo non inciampa nelle radici deglialberi!! :laugh3:
piaffiamo tutto il tempo, così il cavallo non inciampa nelle radici deglialberi!!
:laugh3: oddio, magari in alcuni momenti della passeggiata si possono provare anche degli esercizi per la riunione se il tempo e il luogo lo consentono, perchè no? Però ha ragione Laura, magari i cavalli potessero fare le loro passeggiate in santa pace e in distensione
mmmh boni però, magari non è del tutto privo di senso dire che il cavallo riunito porta meglio il peso del cavaliere, impegnando maggiormente schiena e posteriori.
è che se io prevedo una passeggiata di 2 ore, che faccio pretendo che il cavallo stia riunito per due ore filate?
mi pare che il non-sense sia questo, più che il concetto di base.
Il cavallo riunito porta meglio il peso del cavaliere?? Ma poi, che significa che lo porta meglio, in che senso??
pensavo al discorso schiena concava e posteriore impegnato, che mi sembrerebbe sensato.
di certo per la schiena del cavallo è meglio, rispetto a portare il cavaliere con la testa al vento e i posteriori che vanno a ramengo.
per esempio ho notato che in dislivello, il mio ciuchino spontaneamente si "arrotonda", perché fa meno fatica a portarmi su.
no?
ma se sbaglio correggetemi :studioso:
Nel cavallo, gli anteriori reggono normalmente il peso, i posteriori spingono. Questo avviene in tutte le andature "normali". In circostanze eccezionali il cavallo è comunque capace di portare più peso sui posteriori, fino alla "posata". Si tratta di posture bellissime e estremamente dinamiche, ma che il cavallo adotta da fermo o quasi. I cavalli nelle gare di fondo lavorano in estensione eppure sono capaci di fare 60-90-120 km e arrivare (se ben condotti) in buone condizioni alla fine.
La mania della riunione è appunto una mania, senza logica. Quando al cavallo serve, si "riunisce"da solo (es. nelle discese, come dice giustamente Luna di primavera). L'unica logica è che il cavallo riunito è più "spettacolare", più pronto a richieste improvvise di cambiamento di direzione ecc. Proprio come un cavallo che sta attaccando un rivale o che si sta difendendi o che sta giocando. Ma protrarre artificialmente questo atteggiamento, naturale ma "eccezionale", non è certo un favore che gli facciamo; è un favore che facciamo al nostro personale piacere di pavoneggiarci.
E francamente, letti i testi antichi, ho idea che anche la questione della "testa sulla verticale" con il benessere e la comodità del cavallo non c'entri nulla; penso invece che quella posizione semplicemente renda l'imboccatura più efficace e il "controllo del cavallo" più agevole.
Penso che a quell'istruttore un trekkig di tre-quattro giorni farebbe un gran bene; ma con il suo cavallo, non con il mio, che non gli darei nemmeno se mi pagasse e nemmeno se fosse appesantito da una montagna di trofei di dressage.
l'equitazione di campagna ben fatta è EQUITAZIONE.
Non si parla di riunione per un cavallo che debba affrontare percorrenze su terreni e dislivelli diversi bensi di equlibrio, piede (intendendo cavallo che sa dosare il proprio corpo e andature a seconda dei terreni variati ed è una dote che si puo far sviluppare ed un tempo era basilare) resistenza e testa...nel possibile di un animale "preda".
Il mio veterianrio tempo fa mi consiglio di portare i cavalli in collina per fargli fare su e giu in modo che istintivamente per una legge fisica sin alita o discesa il cavallo portasse sotto i posteriori distendendo il collo..è cosa "vecchia" e risaputa...un bravo cavallo da campagna o trecking si fa "da solo" il corpo se viene lasciato libero e corretto in eventuali problematiche morali. In campo poi si possono sviluppare muscoli e doti dibverse..Io ho grande stima dei "rari" oramai cavalli da diporto..(e non intendo i poveri equino di qualche agriturismo che mangiano il giusto e hanno il pilota automatico...)
Quando un cavallo inciampa lo aveta mai visto? Cosa fa di istinto?
La sciena piu di distende l'incollatura e maggiore è la pendenza piu si farà...
Citazione da: indian - Novembre 22, 2013, 02:30:50 PM
"Sicuramente la riunione agevola lo spostamento rapido di un cavallo in qualsivoglia direzione e, aggiungerei , che questa è quanto mai opportuna proprio in un contesto esterno al maneggio al fine di potersi togliere di impiccio in qualsiasi situazione; per quanto si possa pensare, in un bosco non serve assolutamente la velocità, ma bensì è necessario rilevare gli arti per non inciampare in radici, per evitare ostacoli e via di questo passo. E qui, di nuovo di riunione parliamo.
A me hanno sempre detto di lasciare che il cavallo guardi l'ostacolo, in modo che fa da se a tirar su i piedini!
:dontknow:
Poi prima dice che in passeggiata non serve la velocità, ma bisogna stare riuniti per spostarsi rapidamente..??
Inoltre lasciare che il collo faccia da bascula non facilita i movimenti per il cavallo nelle situazioni più difficili (salite per esempio)? E quando siamo in pianura non è bello che anche il cavallo si goda un po' di tranquillità? A che serve stare riuniti in una passeggiata? Almeno per la passeggiata che intendo io, 'na cosa tranquilla!!
Direi che abbiamo la stessa visione. Sono daccordo con Alex e con Bambolik.
Per Luna di primavera ,sono daccordo con il tuo ragionamento. Io avanzavo dubbi sul fatto che in passeggiata si debba riunire il cavallo.
Dipende cosa significa uscire in passeggiata, un cavallo redini ciondoloni non sta passeggiando ma semplicemente porta in avanti i posteriori senza troppo impulso.
Dopo un bel po' di volte che torna fuori questa idea della "passeggiata" come svogliato procedere colle redini a ciondoloni, vi illustro la "nostra" (mia e Asia) passeggiata tipo. 10 km prevalentemente di strade bianche; passo, trotto e galoppo con molte transizioni; solo o in compagnia o anche un cavaliere con due cavalli; dislivello di un centinaio di metri di altitudine; andature variate e perfettamente controllate, dal trotto così lento da essere più lento di un passo veloce a un trotto più veloce di un galoppino; ogni volta, almeno un tratto difficile (l'ultimo, ho fatto in sella un sentierino stretto, serpeggiante, con rami bassi e tratti ripidi che non immaginavo di poter fare).
Tutte queste cose, con contatto zero tranne isolati "messaggi"; in bitless, e con mezza scarpetta.
Ora, mica dico che questa sia una prestazione straordinaria; ma corrisponde alla tua decrizione di "un cavallo redini ciondoloni non sta passeggiando ma semplicemente porta in avanti i posteriori senza troppo impulso"?
Il problema non è stare a cavallo con le redini penzoloni ( che faccio tranquillamente visto che è normale), ma stare in sella a SACCO DI PATATE differenza molto abissale da stare in sella in maniera giusta e corretta
Ok.... ma mi raccomando: non ripetere l'espressione "con le redini a penzoloni" come fosse sinonimo di "montare male, essere ippotrasportati". Alimenti - senza volere - il noioso preconcetto che il contatto di redine continuo sia necessario, sempre, e che distingua una equitazione "almeno passabile" da un'equitazione pessima. Non è vero (IMHO). Il contatto di redine non è che uno dei diversi metodi per mantenere un legame, un "dialogo continuo" con il cavallo; per diventare quel "una cosa sola" con il cavallo che distingue a colpo d'occhio chi, almeno un poco, sa montare, da chi deve ancora imparare.
Però esistono anche altri mezzi di comunicazione con i cavalli, la postura, la voce etc. Il continuo contatto in bocca seppur leggero è davvero necessario sempre. :horse-wink:
Non capisco bene se la seconda frase è detta seriamente o no... il cavallo che fa l'occhiolino mi confonde.
Mettiamo che tu non stessi scherzando: se fosse vero, come sarebbe possibile montare in collare senza redini? beninteso: non dico affatto che il collare sia un aiuto "leggero", un freno da bici è un collare "severo" che fa male eccome, un collare un po' rigido (come si consiglia che i collari siano, in genere) qualsiasi spostato giusto sotto le ganasce e usato con forza può far stramazzare a terra un cavallo per soffocamento.... ma comunque non esiste "contatto in bocca".
Che un contatto costante serva, sono d'accordissimo; che questo contatto debba per forza avvenire con le redini, locontesto; che poi questo contatto debba per forza avvenire con le redini applicate a un'imboccatura, ossia che conti solo se agisce su bocca e/o labbra, questo è chiaro che non è vero, come qualsiasi bravo cavaliere in bosal dimostra.
Se poi si dice che senza contatto in bocca non si possono ottenere effetti di alta scuola..... bene, quanti di noi hanno il coraggio di affermare di montare a livello di alta scuola?
Le redi in mano si regolano, ogni posizione serve a uno scopo. Per questo un cavallo va addestrato a essere sensibile alla redine e a rispettare i vari ordini del cavaliere, che quando tiene un contatto leggerissimo il cavallo deve rimanere calmo ma non fregarsene di chi sta sopra continuando a avanzare senza zizzagare
premesso che credo che l equitazione sportiva , il dressage in particolare, necessiti del controllo dell incollatura , ergo del contatto.
non escludo , sebbene non l abbia mai sperimentato nè ne sia stata mai testimone, la possibilità di arrivare al traguardo dell assenza del contatto (collare etc) , ma escludo la possibilità di addestrare i cavalli ( non uno , caso isolato, parlo di metodo di addestramento verificabile in generale) senza alcun contatto .
CitazioneSe poi si dice che senza contatto in bocca non si possono ottenere effetti di alta scuola..... bene, quanti di noi hanno il coraggio di affermare di montare a livello di alta scuola?
Io penso sia possibile fare eseguire ad un cavallo addestrato dei movimenti di alta scuola senza contatto in bocca (senza scomodare l alta scuola, teoricamente anche nel dressage il piaffe non dovrebbe avere , o avere molto poco, contatto) ;
non credo, come dicevo già sopra, sia possibile addestrare un cavallo senza alcun contatto , banalmente perchè vengono meno le condizioni di controllo della connessione posteriore -incollatura che, nella fase addestrativa (ma per la verità in tutta la vita sportiva) sono necessarie per formare il fisico.
detto questo, credo che la cosa più saggia sia quella di chiarire bene in mente cosa si intende fare quando si monta, quali sono le finalità , gli obiettivi e quali strumenti/metodi si è disposti ad utilizzare (ovviamente sto parlando di cose base, sella, testiera e filetto , piuttosto che BB o capezza etc, non parlavo di strumenti "extra").
quando monto con la luce , anche a me piace passeggiare, magari dopo il lavoro, ma non ritengo quello che faccio "formativo" per quello che ho intenzione di fare col mio cavallo.
Mi spiego meglio, non intendo dire che sia una cosa inutile ( anzi !!) , ma passeggiare a redini lunghe, alternare tratti di trotto senza grandi richieste se non la direzione , qualche galoppino etc , non sono
lavoro .
E' movimento, divertente, a tratti impegnativo magari, interessante, etc , ma non "costruisce" nulla , nel mio caso ovviamente.
IMHO bisognerebbe essere talmente onesti intellettualmente da saper riconoscere che, focalizzandoci su qualcosa in particolare (può essere il dressage nel mio caso , come il SO, come le passeggiate, la monta naturale etc) , si rischia di trascurare il resto.. ed è anche normale, non si hanno ahinoi 24 h da dedicare ai cavalli e a qualcosa dovremo rinunciare.
Immagino dipenda cosa si intenda per monta sportiva. Vi e' una soecialita dove ai WEG il contatto viene penalizzato :horse-wink:
mi riferivo al dressage in particolare, l ho specificato nella prima riga.
Con tutto il rispetto per l'arte del dressage.... mi ricorda il Deserto dei tartari: una lunga preparazione per qualcosa che non arriva mai.
non capisco perchè sinceramente :horse-scared:
poi beh, io non sono una fondamentalista di niente, ma ho l impressione che a volte (NON è riferito a nessuno , tantomeno ad alex) si parli di cose che si conoscono troppo poco.
Un tempo, il maneggio era il luogo dove si imparava a montare.... per fare qualcosa a cavallo: spostarsi, andare a caccia, lavorare, combattere. Il dressage (agonistico: NON inteso come addestramento e ginnastica propedeutiche a "far altro") mi dà l'idea di una specie di circolo vizioso: si impara e si impara e si impara..... e basta.
ah ok ho capito ora ! :horse-wink:
beh, seguendo questo ragionamento però, tutta l equitazione sportiva non ha dei fini che esulano dall ambito sportivo !
cioè, il dressage non "porta a nulla" se non imparare, il salto ostacoli idem , il completo pure, idem la monta western .. partendo dal presupposto che nessuno qui ( o magari qualcuno sì ,non so) ha necessità di un cavallo per sposarsi, combattere o andare a caccia, teoricamente stiamo tutti imparando , imparando , imparando , imparando.... e basta :horse-wink:
Vorrei vedere un dressagista farsi un viaggio o treking a cavallo.... Andate in campagna e capite il
Cavallo e sentitene il corpo e il morale tornate in campo e lo apprezzerete di piu!
posso suggerire che l'equitazione, in ogni sua forma, abbia semplicemente lo scopo di "divertirci"?
va beh dai, è il solito discorso che quando si ha conosciuto una realtà si tende a pensare che TUTTO il resto sia così.
Bambolik, non so che dressagisti tu conosca, io ho esperienze ben diverse.
Ma chi ha detto che un dressagista in campagna non ci va ? La squadra olimpica inglese ha fatto parte della preparazione in campagna !! Forse avete conosciuto una realtà fuorviante e limitate l esperienza a quella, ma basterebbe guardare oltre ai confini per vedere che c è molto di più di quello che offre il maneggio medio italiano o l aspirante Sdressagista di turno.
Citazione da: Roy - Novembre 23, 2013, 09:14:28 PM
cioè, il dressage non "porta a nulla" se non imparare, il salto ostacoli idem , il completo pure, idem la monta western .. partendo dal presupposto che nessuno qui ( o magari qualcuno sì ,non so) ha necessità di un cavallo per sposarsi, combattere o andare a caccia, teoricamente stiamo tutti imparando , imparando , imparando , imparando.... e basta :horse-wink:
Questo è vero. Sono certamente condizionato dalle mie passioni; e da un eccezionale interesse - mi verrebbe da dire:
amore, ma è termine troppo melassoso - per il paesaggio, la vegetazione, la fauna selvatica, in una parola: per la natura. Da quando ho scoperto che la natura percorsa a cavallo assume un aspetto nuovo, alternativo, ricchissimo, "illuminante", il cavallo è diventato parte del mio interesse per la natura, perchè la vedo insieme con i miei occhi, e attraverso gli occhi del cavallo. Cosa c'è di più emozionante che guardare là dove guarda il cavallo, e scorgere un capriolo nel bosco, fermo che ti guarda? Cosa c'è di più interessante che percorrere i sentieri e osservare i cambiamenti della vegetazione, giorno per giorno, conoscendo ciascun albero e ciascun cespuglio non solo per nome scientifico, ma come
individuo unico e particolare, quasi un amico?
Per questo non riesco a immedesimarmi nella passione equestre di chi non ama uscire dal maneggio se non per rilassarsi. L'uscita "in passeggiata" è, per me, il fine ultimo e tutto il resto è preparazione a questo momento magico; ammetto che è una visione limitata e personale. Però.... se la natura vi interessa.... sono convinto che potete capirmi. :horse-smile:
CitazioneQuesto è vero. Sono certamente condizionato dalle mie passioni; e da un eccezionale interesse - mi verrebbe da dire: amore, ma è termine troppo melassoso - per il paesaggio, la vegetazione, la fauna selvatica, in una parola: per la natura. Da quando ho scoperto che la natura percorsa a cavallo assume un aspetto nuovo, alternativo, ricchissimo, "illuminante", il cavallo è diventato parte del mio interesse per la natura, perchè la vedo insieme con i miei occhi, e attraverso gli occhi del cavallo. Cosa c'è di più emozionante che guardare là dove guarda il cavallo, e scorgere un capriolo nel bosco, fermo che ti guarda? Cosa c'è di più interessante che percorrere i sentieri e osservare i cambiamenti della vegetazione, giorno per giorno, conoscendo ciascun albero e ciascun cespuglio non solo per nome scientifico, ma come individuo unico e particolare, quasi un amico?
Ti capisco PERFETTAMENTE, in passato uscivo molto più spesso e confesso che , a tratti , mi manca. Sono sincera, mi piace anche (cioè, in questo momento mi basta questo) il giretto post lavoro senza grande impegno , o la passeggiata sostitutiva ma sempre in chiave relax.
Però cpisco le sensazioni, figurati che provo le stesse cose anche quando mi capita di fare passeggiate col cavallo a mano .. :horse-wink:
Condivido pienamente i tuoi sentimenti Alex, domenica scorsa ho pensato le stesse cose, incontrando il mio amico agrifoglio nel bosco dei lecci che, come ogni anno, si è decorato di palline rosse all'avvicinarsi dal Natale e poco più avanti mi sono messa in ginocchio sulla sella per cogliere corbezzoli maturi per me e la mia cavalcatura. I "miei boschi" ...sempre uguali da anni e sempre diversi ad ogni uscita :horse-smile:
Citazione da: alex - Novembre 23, 2013, 09:54:03 PM
Citazione da: Roy - Novembre 23, 2013, 09:14:28 PM
cioè, il dressage non "porta a nulla" se non imparare, il salto ostacoli idem , il completo pure, idem la monta western .. partendo dal presupposto che nessuno qui ( o magari qualcuno sì ,non so) ha necessità di un cavallo per sposarsi, combattere o andare a caccia, teoricamente stiamo tutti imparando , imparando , imparando , imparando.... e basta :horse-wink:
Questo è vero. Sono certamente condizionato dalle mie passioni; e da un eccezionale interesse - mi verrebbe da dire: amore, ma è termine troppo melassoso - per il paesaggio, la vegetazione, la fauna selvatica, in una parola: per la natura. Da quando ho scoperto che la natura percorsa a cavallo assume un aspetto nuovo, alternativo, ricchissimo, "illuminante", il cavallo è diventato parte del mio interesse per la natura, perchè la vedo insieme con i miei occhi, e attraverso gli occhi del cavallo. Cosa c'è di più emozionante che guardare là dove guarda il cavallo, e scorgere un capriolo nel bosco, fermo che ti guarda? Cosa c'è di più interessante che percorrere i sentieri e osservare i cambiamenti della vegetazione, giorno per giorno, conoscendo ciascun albero e ciascun cespuglio non solo per nome scientifico, ma come individuo unico e particolare, quasi un amico?
Per questo non riesco a immedesimarmi nella passione equestre di chi non ama uscire dal maneggio se non per rilassarsi. L'uscita "in passeggiata" è, per me, il fine ultimo e tutto il resto è preparazione a questo momento magico; ammetto che è una visione limitata e personale. Però.... se la natura vi interessa.... sono convinto che potete capirmi. :horse-smile:
Capisco molto bene cosa intendi, visto che IO ho iniziato così poi con il tempo mi sono rovinato seguendo l'istinto a fare agonismo
Sono pienamente d'accordo con Alex!!! Anche il mio fine è quello delle passeggiate, che possono essere più o meno impegnative, ma l'importante è stare a contatto con la natura!!
E ritornando al discorso iniziale secondo me anche il cavallo dovrebbe divertirsi ad uscire in passeggiata, che poi a mio avviso se è rilassato e sereno risponde anche meglio ai comandi, quindi è inutile quanto infruttuoso tentare di tenerlo sempre riunito....
:ciao:
Roy ne conosco di due specie...
i puristi...e i misti spesso ex completisti.
i secondi fanno praticamenti TUTTO col cavallo senza problemi e paradigmi a seconda della situazione...altri applicano UN metodo unico per situzioni diverse...
CitazioneRoy ne conosco di due specie...
i puristi...e i misti spesso ex completisti.
i secondi fanno praticamenti TUTTO col cavallo senza problemi e paradigmi a seconda della situazione...altri applicano UN metodo unico per situzioni diverse...
massì, non voglio fare l ottusa, so perfettamente che ci sono quelli che non fanno nulla se non, appunto , dressage (o qualcosa del genere visti i risultati).
Però ci sono anche , e
dovrebbero essere la norma, che credono nel dressage come pura ricerca del benessere psico-fisico e , di conseguenza, concepiscono un addestramento vario, certamente finalizzato alla qualità del lavoro in piano , ma senza trascurare la campagna, i saltini, le aperture di fiato in pista etc..
Nel mio piccolissimo cerco di seguire questa filosofia e , non essendomela inventata, sono sicura che anche in Italia ci siano istruttori di dressage che credono nella varietà del lavoro .
Io di base sono contraria agli estremismi, tutto qui :horse-wink:
Citazione da: Roy - Novembre 25, 2013, 09:42:19 PM
Però ci sono anche , e dovrebbero essere la norma, che credono nel dressage come pura ricerca del benessere psico-fisico e , di conseguenza, concepiscono un addestramento vario, certamente finalizzato alla qualità del lavoro in piano , ma senza trascurare la campagna, i saltini, le aperture di fiato in pista etc..
Facendo così però probabilmente non si può
mirare all'eccellenza in un settore sportivo specifico. E chi se ne frega. :happy_birthday-736:
CitazioneFacendo così però probabilmente non si può mirare all'eccellenza in un settore sportivo specifico. E chi se ne frega.
no anzi !! Quando citavo prima la squadra Olimpica Inglese (che ha vinto tutto il vincibile !) non estremizzavo dicendo che hanno fatto parte della preparazione olimpica in campagna..
Laura B. ,un paio di settimane prima dell inizio delle gare , andava a galoppare in campagna , Carl H. era addirittura contrariato che le gare fossero "sparse" e i cavalli nei giorni off non potessero andare a prato..
Anche Balkenhol (che inglese non è ) , con tutti i puledri, fa campagna e saltini .
Ricordo un video in cui il Dr. Bechtolsheimer parlava dell importanza dei cavalletti alla corda nei cavalli di tutte le età e di tutti i livelli di lavoro..
Poi beh, non voglio necessariamente essere esterofila, sicuramente ci saranno esempi altrettanto validi anche in Italia .
Probabilmente al nostro livello (quindi con orari limitati, un lavoro che ci porta via la maggior parte del tempo, capacità limitate -io perlomeno- etc) non riusciremo mai a specializzarci davvero in qualcosa, pur tenendo in considerazione il resto , ma mi piace che il presupposto sia , per il benessere del cavallo appunto, la varietà massima.
Anche ai livelli dei top rider poi , non è che sia concepita la polivalenza totale, i saltini di cui parlo che fanno i dressagisti che ho citato prima sono proprio micro saltini , cavalletti etc, niente a che vedere con un percorso !
però insomma, credo sia molto positivo riconoscere che esistano degli esempi migliori di quelli che, sfortunatamente, ci è capitato di incontrare.
:horse-smile:
Veramente una volta il metodo "variato" inclusi cavalletti e campagna era la "norma" del cavallo e cavaliere sportivo incluse le "passeggiate" che erano defaticanti (10 km almeno)...come te io sono per un lavoro da "bosco e da riviera" e non mi specializzero mai proprio perche come dici faccio "altro" per vivere...e francamente "me ne infischio" di iperspecializzarmi e credo pure il cavallo sia piu contento...
CitazioneVeramente una volta il metodo "variato" inclusi cavalletti e campagna era la "norma" del cavallo e cavaliere sportivo incluse le "passeggiate" che erano defaticanti (10 km almeno)...c
forse non riesco a spiegarmi :dontknow:
quello che voglio dire è che non è che "una volta" e basta si faceva così.. non è una cosa sparita, intendevo questo !
Citazione da: Roy - Novembre 26, 2013, 11:21:52 AM
CitazioneVeramente una volta il metodo "variato" inclusi cavalletti e campagna era la "norma" del cavallo e cavaliere sportivo incluse le "passeggiate" che erano defaticanti (10 km almeno)...c
forse non riesco a spiegarmi :dontknow:
quello che voglio dire è che non è che "una volta" e basta si faceva così.. non è una cosa sparita, intendevo questo !
meglio ...anche se è molto diminuita la confidenza con la campagna del cavallo e cavaliere medio!
ah ok sì, su questo sono daccordo..
probabilmente è anche una questione "territoriale".. se ci guardiamo intorno è pieno di maneggi, centri, scuderie private etc .. non tutti magari hanno la fortuna di trovarsi in campagna o non lontano dalla natura.
però questo è un altro discorso ancora :horse-wink: