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Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: Wild - Febbraio 03, 2016, 11:10:49 PM

Titolo: I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 03, 2016, 11:10:49 PM

"Citazione da: Wild - Oggi alle 12:57:27 pm


Scusami, Raffaele, una domanda, se io non ho i soldi per prendermi due cavalli diversi e se voglio andare sia a sella sia a carrozza, e se voglio sollazzarmi in qualche lavoretto agricolo e se non ho grosse pretese a sella e se mi interessa di più il cavallo dell'equitazione e se mi piacciono i cavalli pesanti e se caratterialmente non mi trovo con cavalli troppo insanguati e se voglio un cavallo sempre tranquillo e affidabile e se ......"



Citazione da Alex:
"Mi sembra che fino a qui  tu non faccia il ritratto di un cavallo da tiro pesante, ma di un cavallino mesomorfo e mansueto, quelli delle razze che, aimè, sono in gran parte scomparse per mancanza di utilizzo sportivo. Il cavallo da tiro pesante io lo vedo come cavallo fortemente specializzato fin dall'inizio, a parte il rischio concreto che con il tempo si specializzi, appunto, come cavallo da carne (mi sembra che qualcuno abbia detto che questa è  la triste situazione del TPR, spero che non sia così).

Sarebbe bello che questa richiesta di cavallini non specializzati e mansueti fosse in qualche modo organizzata e resa visibile"


C'è un gruppo fb dedicato ai TPR dove se uno dice di montare un TPR viene preso a legnate perché il TPR è un cavallo da carne, ho detto tutto...peccato non riuscire a ritrovarlo, ma ci proverò...

Alex, volevo chiederti se possiamo fare una lista di queste razze mesomorfe scomparse, mi hai messo la pulce nell'orecchio e vorrei cercare di capire quali sono e perché la descrizione che ho fatto sia più attinente ad un cavallo di questo tipo piuttosto che ad un cavallo da tiro: quelli che ho conosciuto vi corrispondono, ma ci sta che siano eccezioni o che, essendo per la maggioranza meticci, non facciano testo...

Se alla mia descrizione avessi aggiunto ad esempio lavori agricoli (generici) e, che ne so,  spettacolo sarebbero andato bene comunque cavallini più leggeri?

Ho un grande sogno nel cassettino della mia mente: allevamento di bardigiani e avelignesi vecchio tipo, ma voglio capire quali sono le altre razze italiane mesomorfe e dimenticate e quali erano/sono le loro caratteristiche...

Vorrei inoltre riflettere su come si potrebbe fare per recuperarle e promuoverle nuovamente, immaginandole anche inserite in un contesto agricolo differente da quello odierno ed ecosostenibile.

Argomento troppo vasto? Spero tanto di no: spesso mi lascio trasportare dall'entusiasmo e la curiosità...

Grazie!  :horse-embarrassed:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: alex - Febbraio 03, 2016, 11:31:02 PM
Prova a dare un'occhiata a questa razza, che Raffaele (immagino con ottime ragioni) ritiene scomparsa ma che forse non lo è del tutto: https://it.wikipedia.org/wiki/Siciliano_(cavallo)

Un cavallo che viene descritto come dolico-mesomorfo, non  grande e non pesante ma non piccolo, adatto alla sella e al tiro (ovviamente leggero), che ha la mansuetudine come carattere distintivo. L'ho pescato grazie a una citazione di Raffaele, sia la pagina di wiki che - ancora di più - la pagina dell'associazione che afferma di avere in corso un ambizioso progetto di recupero sono colme di elementi che causeranno una grave crisi anafilattica agli intolleranti al lallismo, eppure .... è un cavallino che fa pensare: sembra adatto a un uso tranquillo, non sportivo, non spettacolare, non esibizionista, non pavoneggiante, insomma: se veramente esistesse, un cavallino "come dico io".

Qui la descrizione di agraria. org: http://www.agraria.org/equini/siciliano.htm

Qui il sito dell'Associazione: http://www.sicilia-aracsi.it/

Chi va nel sito dell'ARACSI si prepari a cose del genere:
Citazione(in tal senso occorre precisare che per la zooantropologia l'animale è un'alterità, ovvero un'entità capace di arricchire l'essere umano importando nella sua Kosmopolis elementi nuovi, contaminazioni che aprono il sistema uomo a esiti antro-poietici non impliciti nelle caratteristiche della specie Homo sapiens sapiens. In questo senso va intesa la zooantropologia, che già nel nome rende implicita l'idea che non sia possibile una valutazione dell'uomo attraverso una fondazione autarchica del processo antropologico

Lo ammetto: non è per tutti, forse ci vorrebbe un warning ancora più drastico di quello che campeggia sul blog Lalli & tope.  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 04, 2016, 02:55:21 AM
La gioiosa associazione da te citata, ha poche idee ma confuse, quasi come quella del lallo sanfratellano, interessi "politici" prevalgono su quelli oggettivi, e manca la benché minima programmazione sistematica, da tempo li ignoro.

Ovviamente nulla osta al singolo cavagliere a prendere un ippopotamo e farsi delle giolive promenades, altro discorso è spacciare per lallo da sella la rassa TPR... in una escursione impegnativa - il giocondo lallone - schiatterebbe dopo due giorni.

Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: alex - Febbraio 04, 2016, 09:02:25 AM
A parte le idee confuse, sembrerebbe che qualche cavallino siciliano esista ancora, e fra gli scopi dell'associazione non sembra esserci quello di migliorarlo, il che è una bella cosa. Mi  confermi che esistono? Gli allevatori sono ben distribuiti di qua e di là nel territorio siciliano, qualcuno dovrebbe essere abbastanza vicino a te. Non faresti una gita?  Infine: mi confermi che se esistesse ancora il cavallo siciliano sarebbe "come dico io", un cavallino mansueto, rustico, frugale, adatto a molti usi diversi senza eccessive specializzazioni, senza ambizioni di eccellenza, e senza eccessive pretese?
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Miky Estancia - Febbraio 04, 2016, 09:55:51 AM
Citazione da: Wild - Febbraio 03, 2016, 11:10:49 PM

....

Vorrei inoltre riflettere su come si potrebbe fare per recuperarle e promuoverle nuovamente, immaginandole anche inserite in un contesto agricolo differente da quello odierno ed ecosostenibile.



Ti posso raccontare la nostra esperienza.
Il recupero e la promozione sono strettamente legati.
Bisogna recuperare e quindi produrre (e immettere sul mercato), ottimi soggetti e promuoverli portandoli in piazza impeccabili (e qui, bisogna imparare a capire cosa vuol dire impeccabile e cosa vuol dire ottimo soggetto).

Se non hai soggetti impeccabili, alla gente non vien voglia di comprarli, specialmente in ambito agricolo.
Chi acquista un cavallo per il lavoro agricolo, lo vede come un investimento a rendere, richiede una certa polivalenza all'animale (lavoro e svago), bassi costi di mantenimento (la preferenza quindi va a razze rustiche senza tare agli arti) e un animale bello esteticamente e bravo (bello perché l'immagine, nella vendita di un prodotto, conta;  bravo perché chi lavora con la trazione animale non può tollerare i rischi che comporta lavorare con un cavallo non adatto mentalmente ).

Quindi...il problema è  che se allevi, con lo scopo di viverci, devi sapere come fare per tirar fuori soggetti che soddisfino le esigenze del mercato e mettere in conto che dovrai eliminare i soggetti in surplus o inadatti.
Altrimenti il rischio di fallire è altissimo.

Una volta che ti ritrovi in mano soggetti buoni, belli e sani, devi addestrarli in modo impeccabile e portarli in giro per farli vedere e dimostrare coi fatti, che stai proponendo animali validi. Devi proporre assistenza post vendita e formazione ( non tutti sono già utilizzatori) e....avere una certa reputazione supportata da fatti e risultati concreti.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 04, 2016, 11:16:28 AM
Mi ero fatta un'idea totalmente opposta del cavallo siciliano: i soggetti che arrivano su tramite alcuni commercianti non si può dire che corrispondano a queste descrizioni e a queste foto proposte da Alex.

Miky, ti ringrazio tantissimo per la chiarezza e la sintesi riguardo la promozione e il recupero, il tutto conferma il fatto che prima che io abbia acquisito tutte le capacità richieste dal lavoro sarò talmente anziana da non poter più lavorare, il che i sta anche bene dato che si dice che senza sogni si muore  :firuu:

Mi basterebbe mostrare a qualche giovane cavaliere le potenzialità dei cavalli che io definisco "dimenticati" italiani o meno, in modo che ci sia qualcuno a conoscenza di questo e che le promuova efficacemente.

Per il momento abbiamo quindi messo in lista:
-Siciliano
-Avelignese (vecchio tipo)
-Bardigiano
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Ungarina - Febbraio 04, 2016, 11:40:50 AM
Io ho montato due siciliane, entrambe grigie, che dire? Gli manca la parola. Certo non hanno il fisico dei cavalloni da salto ma in passeggiata non ci sono tronchi, dislivelli e ostacoli vari che li possano mettere in difficoltà, anzi. Il mio ha preferito passare tra cancello e dirupo che saltare il cancello, la nanetta siciliana ha saltato senza nemmeno scomporsi. Poi li chiami e vengono, a mò di cane, credo dipenda anche dal legame col padrone.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 04, 2016, 12:30:27 PM
Citazione da: alex - Febbraio 04, 2016, 09:02:25 AM
A parte le idee confuse, sembrerebbe che qualche cavallino siciliano esista ancora, e fra gli scopi dell'associazione non sembra esserci quello di migliorarlo, il che è una bella cosa. Mi  confermi che esistono? Gli allevatori sono ben distribuiti di qua e di là nel territorio siciliano, qualcuno dovrebbe essere abbastanza vicino a te. Non faresti una gita? Inoltre: perchè hai nominato, in questo contesto, il TPR e la questione della equitazione erotica, che in questo topico (vedi il suo titolo) non c'entrano una cippa? Infine: mi confermi che se esistesse ancora il cavallo siciliano sarebbe "come dico io", un cavallino mansueto, rustico, frugale, adatto a molti usi diversi senza eccessive specializzazioni, senza ambizioni di eccellenza, e senza eccessive pretese?

Certo non si può negare che esistono gli indigeni siciliani, anche Oddo sarebbe stato ammesso in quella rassa se non fosse stato già marchiato sanfratellano, già, uno dei dirigenti, quando lo vide, mi chiese di iscriverlo come stallone.
Ma l'antico lallo siciliano era "curtu e nanu", un piccoletto arabegiante ma con tanta rustichezza, forza ed energia, gli indigeni attuali (ottimi lalli) sono più alti, eleganti, forse simili agli AA o ai cavalli sardi.

http://www.sicilia-aracsi.it/cavallo-siciliano-indigeno.html

Guarda i lalli delle monete, come quelli del Partenone, dei mosaici di Piazza Armerina, ecc. sono piccoletti in proporzione agli uomini che - allora - erano bassetti pure loro.

I lalli mongoli, arabi, berberi, turchi sono dei nanerottoli a confronto delle razze pregiate da sport attuali, eppure in groppa a questi lalli, si son sviluppate le cavallerie più forti della storia: quelle  orientali; i cavalieri europei montati su lalloni/su destrieri pesanti presero da queste - quasi sempre - dure legnate... vedi le crociate.



Stranamente, questi lallini erano anche "coraggiosi", sembra un ossimoro ma io credo al Generale quando dice che i lalli limousin (quelli dei tempi del Generale sono oggi scomparsi e dovevano essere più o meno come i siciliani) erano "mangiatori di baionette".
(http://static.cibocanigatti.it/animali-da-cortile/cavalli/limousin_N2.jpg)
Già, i popoli equestri selezionavano: velocità, agilità, resistenza e... coraggio e "testa", loro se ne fregavano della bella presenza e gli sports equestri non esistevano ancora.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: segreto - Febbraio 04, 2016, 09:57:01 PM
Sull'ultimo numero di "Vita in Campagna" c'è un servizio di due pagine sui cavalli selvaggi dell'Aveto (parco in provincia di Genova, sull'alto appennino ligure-emiliano).
Dice che possono essere definiti "selvaggi" e non "inselvatichiti. Sono monitorati ma non infastiditi. Si riproducono spontaneamente e le ultime generazioni non sono mai state a contatto con l'uomo. Morfologicamente sono dei bei bardigianotti bai con groppa doppia. Una meraviglia.
Segreto
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 04, 2016, 10:08:56 PM
Citazione da: segreto - Febbraio 04, 2016, 09:57:01 PM
Sull'ultimo numero di "Vita in Campagna" c'è un servizio di due pagine sui cavalli selvaggi dell'Aveto (parco in provincia di Genova, sull'alto appennino ligure-emiliano).
Dice che possono essere definiti "selvaggi" e non "inselvatichiti. Sono monitorati ma non infastiditi. Si riproducono spontaneamente e le ultime generazioni non sono mai state a contatto con l'uomo. Morfologicamente sono dei bei bardigianotti bai con groppa doppia. Una meraviglia.
Segreto

Concordo, li adoro!  :love4:
Prendere dei puledri da loro per rimetterli in cattività sarebbe però un vero sfregio alla loro particolarità, il loro branco è una risorsa tutta italiana da preservare e mantenere intatta, ma senza disturbarne l'essenza, almeno questo secondo me...






Ora mi state facendo venire voglia di dare un'altra possibilità ai cavalli siciliani.





Il Norico è inseribile nella lista? E il pony di Monterufoli?
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 05, 2016, 03:09:40 AM
Se è per questo i cavallini della Giara stanno lì da alcuni millenni, fino a qualche tempo fa era normale cacciarli, prenderli a fucilate come un camoscio o un cinghiale.

La loro storia meriterebbe un capitolo a parte, la loro origine è ancora controversa, qualcuno - addirittura - li fa risalire al lallo ariano, progenitore delle rasse leggiere... teorizzando il loro arrivo in Sardegna attraverso un istmo che in tempi antidiluviani collegava l'Africa alla Sardegna.

Una volta, andammo - mia moglie ed io - nell'altipiano di Gesturi, parcheggiai la moto all'ingresso della riserva e proseguimmo a piedi, dei lallini neanche l'ombra, solo rare vacche in un paesaggio da favola.

Domandai ad un custode: e i cavallini?
Non si fanno avvicinare, è' possibile vederli solo la sera all'abbeverata e, comunque, bisogna avvicinarsi con molte precauzioni.

Sono largamente usati dai ragazzini per la Sartiglietta... una volta li vedemmo a Torre Grande il giorno di Ferragosto - spettacolo!

https://www.youtube.com/watch?v=RxEWMDN2gs8
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Hadban - Febbraio 05, 2016, 08:20:57 AM
Tanti tanti anni fa andavo in un maneggio dove avevano acquistato dal commerciante di zona oltre ai classici argentini dinversi cavalli che definivano siciliani. La tipologia era tutta simile. Teste arabi giganti molto molto belle, pelo anche in inverno raso e brillante, altezza sui 155-160,  colore baio sauro, conformazione  più piazzata di un arabo, carattere brillante, generoso, alcuni da principianti altri nk
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 11:53:40 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 05, 2016, 03:09:40 AM
Se è per questo i cavallini della Giara stanno lì da alcuni millenni, fino a qualche tempo fa era normale cacciarli, prenderli a fucilate come un camoscio o un cinghiale.

La loro storia meriterebbe un capitolo a parte, la loro origine è ancora controversa, qualcuno - addirittura - li fa risalire al lallo ariano, progenitore delle rasse leggiere... teorizzando il loro arrivo in Sardegna attraverso un istmo che in tempi antidiluviani collegava l'Africa alla Sardegna.

Una volta, andammo - mia moglie ed io - nell'altipiano di Gesturi, parcheggiai la moto all'ingresso della riserva e proseguimmo a piedi, dei lallini neanche l'ombra, solo rare vacche in un paesaggio da favola.

Domandai ad un custode: e i cavallini?
Non si fanno avvicinare, è' possibile vederli solo la sera all'abbeverata e, comunque, bisogna avvicinarsi con molte precauzioni.

Sono largamente usati dai ragazzini per la Sartiglietta... una volta li vedemmo a Torre Grande il giorno di Ferragosto - spettacolo!

https://www.youtube.com/watch?v=RxEWMDN2gs8

Li avevo  smarriti per un anno nei meandri della mia mente...

I risultati del trattamento che hanno subito direi che sono chiari a tuti, ancora ora non sono sufficientemente valorizzati, forse perché la Sardegna non guadagna in alcun modo dalla loro presenza: il turismo in Sardegna c'è e ci sarà per altre ragioni, ma in Liguria non è proprio così, la valorizzazione e l'impegno nei confronti di questi cavalli potrebbe essere un'attrazione per i turisti moderni. In questo anche l'ambiente gioca la sua parte: i cavalli dell'Aveto vivono in mezzo al verde, i Cavallini della Giara vivono in un habitat esteticamente meno attraente, almeno a quanto mi risulta...
Non vedo altro modo se non il turismo per valorizzare i branchi selvaggi italiani.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 12:01:05 PM
Torniamo in topic, per carità, prima di incasinare anche questo in discorsi e controversie inutili...

Il topic si riferiva in origine a come possiamo rivalorizzare le razze italiane da sella e da lavoro e si proponeva di elencare queste razze che vengono sempre meno valorizzate mettendone in luce le caratteristiche, i punti di forza e i punti deboli, ipotizzando un loro recupero e le cause che le hanno portate quasi all'estinzione o comunque a una selezione che ne ha cambiato radicalmente l'essenza originaria.

Ci siamo poi spostati, senza però proseguire il discorso originario del topic, ad esaminare la situazione dei branchi selvaggi italiani, che però, pur essendo una risorsa da proteggere e valorizzare, non sono, proprio per questo, introducibili in cattività, almeno secondo me.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: maya - Febbraio 05, 2016, 12:05:28 PM
Wild ho appena postato uno stralcio di articolo nel topic della manifestazione Cavalli a Roma, a proposito del cavallo Romano, cavallo da sella, pochi esemplari rimasti, conosco un paio di allevatori che stanno facendo di tutto per tirare fuori bei soggetti e dargli un po di pubblicità :horse-wink:
I branchi vivono allo stato brado, nei miei giri in montagna ne ho incontrati parecchi :horse-smile:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 12:20:38 PM
Cavallo Romano della Maremma Laziale.
ATTITUDINE: monta da lavoro per gestione del bestiame brado, sella per turismo equestre, tiro leggero, attacchi per lavori agricoli, soma, produzione di carne di alta qualità e di latte per uso pediatrico, alimentare e cosmetico;
temperamento: docile e coraggioso.

(fonte: http://www.agraria.org/equini/cavallo-romano-della-maremma-laziale.htm )

Questi sono gli allevatori che meritano gli applausi, altro che storie!  :pollicesu:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Elisa89M - Febbraio 05, 2016, 01:01:13 PM
Citazione da: Wild - Febbraio 05, 2016, 11:53:40 AM

Li avevo  smarriti per un anno nei meandri della mia mente...

I risultati del trattamento che hanno subito direi che sono chiari a tuti, ancora ora non sono sufficientemente valorizzati, forse perché la Sardegna non guadagna in alcun modo dalla loro presenza: il turismo in Sardegna c'è e ci sarà per altre ragioni, ma in Liguria non è proprio così, la valorizzazione e l'impegno nei confronti di questi cavalli potrebbe essere un'attrazione per i turisti moderni. In questo anche l'ambiente gioca la sua parte: i cavalli dell'Aveto vivono in mezzo al verde, i Cavallini della Giara vivono in un habitat esteticamente meno attraente, almeno a quanto mi risulta...
Non vedo altro modo se non il turismo per valorizzare i branchi selvaggi italiani.
Mah...da ligure ti posso dire che in Liguria c'è ben altro da vedere più che 4 cavalli sgrausi abbandonati a loro stessi che nella migliore delle ipotesi finisco sotto qualche macchina o nei piatti di qualcuno. Hanno fatto un cinema per sta cosa che a guadagnarci non saranno sicuramente quelle povere bestie
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 02:03:58 PM
Non ho mai detto che siano un'attrazione turistica ora, ma che dovrebbero essere valorizzati in modo che la diventino.
Anch'io sono nata, cresciuta e vivo in Liguria, ma al di fuori delle Cinque Terre, che attirano gente praticamente solo in estate, e l'acquario di Genova con il porto annesso, non vedo molto altro. Ad ogni modo, anche se ci fossero mille cose da vedere oltre al branco in questione, non toglierebbe che vale la pena valorizzarlo.

Quanti branchi di cavalli "selvaggi" ci sono nel mondo? Credo molto pochi. Quanti in Italia? Ben due razze diverse. E allora? Converrà che ci rendiamo conto che i branchi sono importanti e che, proteggendoli, potrebbero diventare una vera risorsa per il nostro paese?


Mi sono accorta che ho scritto "anno" invece che "attimo", scusate  :horse-embarrassed:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 05, 2016, 02:27:33 PM
Citazione da: Wild - Febbraio 05, 2016, 12:20:38 PM
monta da lavoro per gestione del bestiame brado, sella per turismo equestre, tiro leggero, attacchi per lavori agricoli, soma, produzione di carne di alta qualità e di latte per uso pediatrico, alimentare e cosmetico;temperamento: docile e coraggioso.

Ora, va bene valorizzare le razze, ma sai quanti lallini trovi/trovavi così senza documenti, senza certificati, senza lignaggio?
I lalli dei pecurari, dei contadini erano tutti così, per il semplice motivo che - se così non fossero stati - andavano dritti al macello.
Ricordo una cavallina saura di un dottore, nata e vissuta assieme alle vacche che quando - in escursione - si trovavano vacche o vitelli bradi, "andava a radunarli"... bastava lasciarle le redini sul collo.

Inoltre, tra questi lalli puoi trovare delle liete sorprese:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/12/i-cancelli-del-cielo.html

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/03/benvenuto_31.html
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: alex - Febbraio 05, 2016, 03:35:54 PM
Belle storie, ma questi sono CdC, che possono sempre capitare.... a chi ci prova. Fissare i caratteri voluti in una razza non è altro che rendere il CdC meno dipendente dal fattore C.

Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: maya - Febbraio 05, 2016, 04:34:32 PM
Ah beh certo se vogliamo guardare il pelo nell'uomo ci sono migliaia di meticci bravissimi e perfetti, se l'avessimo scritto sono sicura che al grido dell'ommioddio,per carità ci sono razze selezionate appositamente....etc etc bla bla bla...

Siccome è' stato aperto un topic per individuare razze diciamo più di nicchia,pensavo fossimo in tema,inserendo il link sul cavallo romano... :icon_rolleyes:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Miky Estancia - Febbraio 05, 2016, 04:53:14 PM
Citazione da: Wild - Febbraio 05, 2016, 02:03:58 PM
Ad ogni modo, anche se ci fossero mille cose da vedere oltre al branco in questione, non toglierebbe che vale la pena valorizzarlo.

Quanti branchi di cavalli "selvaggi" ci sono nel mondo? Credo molto pochi. Quanti in Italia? Ben due razze diverse. E allora? Converrà che ci rendiamo conto che i branchi sono importanti e che, proteggendoli, potrebbero diventare una vera risorsa per il nostro paese?


Concordo!
Purtroppo siamo in Italia, la patria del calcio. Tutti a guardar la partita che dei cavalli non gliene frega nulla a nessuno e nessuno muove un dito  :icon_rolleyes: e chi lo muove...viene criticato o ignorato..
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: PokerFace - Febbraio 05, 2016, 05:01:15 PM
veramente in Italia (tra italia e svizzera) ci sono anche i cavalli del bisbino.
anche loro vivono liberi.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 05, 2016, 06:04:43 PM
Tutti i lalli sono meticci, razze pure non esistono, punto.

Solo l'arabo, lo si può definire - per convenzione - Puro (Asil) quando la genealogia del soggetto porta per linea diretta ai lalli del deserto.

Gli ippologi, per capirsi tra di loro distinguono:
Razza: colla maiuscola.
razza: con la minuscola.
popolazione equina.
razzetta.
mandria.
Queste due ultime denominazioni sono di fatto in disuso...





Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 06:35:46 PM
Citazione da: maya - Febbraio 05, 2016, 04:34:32 PM
Ah beh certo se vogliamo guardare il pelo nell'uomo ci sono migliaia di meticci bravissimi e perfetti, se l'avessimo scritto sono sicura che al grido dell'ommioddio,per carità ci sono razze selezionate appositamente....etc etc bla bla bla...

Siccome è' stato aperto un topic per individuare razze diciamo più di nicchia,pensavo fossimo in tema,inserendo il link sul cavallo romano... :icon_rolleyes:

E infatti il cavallo Romano è perfettamente in  topic, non lo sono i meticci in quanto non selezionati appositamente per avere certe caratteristiche  e lo sono a metà i branchi di cavalli selvaggi (mi ha fatto molto piacere che Segreto abbia introdotto il discorso nel topic, non ci avevo pensato) in quanto valorizzabili per quello che sono e non tenuti in cattività, ma risorsa insostituibile tutta italiana.

Come possiamo fare a valorizzare i meticci se ognuno è una cosa a sé? Dovremmo valorizzare il singolo soggetto...Che poi, capiamoci, non ho nulla contro i meticci, i cavalli migliori che ho conosciuto non erano di razza, però...però non si possono considerare i meticci una risorsa italiana: quello che interessa in questo topic è ricordare quelle razze ben riuscite e selezionate in Italia, che però gli italiani stessi non apprezzano e dimenticano, capire perché sono quasi estinte o snaturate e valorizzarle nuovamente. Non si può fare con i meticci in quanto ognuno fa storia a sé.


Citazione da: Miky Estancia - Febbraio 05, 2016, 04:53:14 PM

Purtroppo siamo in Italia, la patria del calcio. Tutti a guardar la partita che dei cavalli non gliene frega nulla a nessuno e nessuno muove un dito  :icon_rolleyes: e chi lo muove...viene criticato o ignorato..

:perfect:

L'Italia non si rende conto di essere patria di moltissime cose belle: i cavalli, forse tra i migliori selezionati, forse eh, per poliedricità, versatilità e rusticità, l'arte, l'opera lirica, le nostre città e i nostri paesaggi sono tra i più belli del mondo, abbiamo paesaggi per tutti i gusti, mari, montagne, colline, pianure, fiumi, di tutto e di più eppure...nessuno se ne accorge...  :vfncl:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: maya - Febbraio 05, 2016, 06:40:19 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 05, 2016, 06:04:43 PM
Tutti i lalli sono meticci, razze pure non esistono, punto.

Solo l'arabo, lo si può definire - per convenzione - Puro (Asil) quando la genealogia del soggetto porta per linea diretta ai lalli del deserto.

Gli ippologi, per capirsi tra di loro distinguono:
Razza: colla maiuscola.
razza: con la minuscola.
popolazione equina.r
razzetta.
mandria.
Queste due ultime denominazioni sono di fatto in disuso...

Si vabbè' come direbbe qualche comico.....CIAONE!!!!! :icon_rolleyes:

Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 06:43:00 PM
Cavalli del Bisbino

http://www.cavallidelbisbino.com/

Non ne sapevo nulla, grazie Poker!
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 06:50:17 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 05, 2016, 06:04:43 PM
Tutti i lalli sono meticci, razze pure non esistono, punto.

Solo l'arabo, lo si può definire - per convenzione - Puro (Asil) quando la genealogia del soggetto porta per linea diretta ai lalli del deserto.

Gli ippologi, per capirsi tra di loro distinguono:
Razza: colla maiuscola.
razza: con la minuscola.
popolazione equina.
razzetta.
mandria.
Queste due ultime denominazioni sono di fatto in disuso...

Qui, per favore. Grazie.

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4779.0
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 07:35:33 PM
Cavallino di Monterufoli

http://www.monterufolino.it/index.php?option=com_content&view=article&id=69&Itemid=57
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 05, 2016, 07:41:36 PM
Se ad oggi volessi una cavallo italiano, bello da vedere, che possa tirare una carrozza piuttosto grande, ovviamente a pieno carico, quale razza dovrei cercare?
Il Norico?

http://www.redinilunghe.it/i%20norici.htm
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Bubba - Febbraio 06, 2016, 11:40:55 AM
Norico o TPR ( o cavallo agricolo italiano o quel che l' han chiamato adesso).
A me esteticamente il norico piace di piu' ma i tpr son brillanti. Per lo meno i pochi che ho visto io son intelligenti e hanno cuore. Son grossi ma si muovono volentieri e non si risparmiano. Hanno uno sguardo vivo e alla femmina ho visto fare cose incredibili ( tipo strisciare il tarassaco sullo spinato per separare le radici terrose dalle foglie :icon_eek:)
Poi seguiva il proprietario senza longhina, un metro dietro , passo trotto alt. Non glielo avevano insegnato, rra uns pivera bestia buttata la' a far puledri, senza tante cerimonie. Aveva pure un galoppo brioso, con un bel tempo di sospensione.
Una volta la coprirono con un aa. Il puledro divento' piu' bello del padre


Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: alex - Febbraio 06, 2016, 11:52:44 AM
Raffaele parla malissimo dei TPR ma "il Maresciallo" (chiamato così per gli incredibili baffoni) che Cimarosa ha portato a Verona con i suoi ragazzi, TPR è. Soltanto una cosetta.... qui si parla di cavallini, e non definirei cavallino nè il norico, nè il TPR   :firuu:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 06, 2016, 12:11:02 PM
Ahahah vero, Alex, scusa, colpa mia...sul "quasi scomparsi" però ci siamo...più o meno...
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: maya - Febbraio 06, 2016, 12:47:56 PM
Si il norico ha linee molto più aggraziate,rispetto ad un TPR che resta più massiccio,testone gigante su corpo altrettanto importante.

Di TPR da me ce ne sono una marea,credo che ci siano anche delle sovvenzioni per il loro allevamento,quindi nei trekking se ne vedono parecchi,non sono dei velocisti,ma nemmeno troppo indolenti,molti coprono le loro fattrici con angloarabi e hanno ottenuto cavalli rustici,massicci e con quel brio che ti fanno divertire parecchio in montagna :horse-wink:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 09, 2016, 10:58:40 AM
Ricapitolando abbiamo elencato:

1) I grandi cavalli da tiro italiani:

- TPR: ad oggi selezionato quasi esclusivamente per la carne e quindi reso per la maggior parte inadatto al lavoro per cui è nato, recuperare la razza potrebbe essere una vera risorsa per l'agricoltura italiana. Si potrebbe pensare alla selezione di linee leggermente più leggere ed eleganti, senza mescolanze di sangue estraneo alla razza stessa, per la sella, lo spettacolo o il tiro in manifestazioni, non solo agricolo quindi.
I vantaggi della razza: forza e rapidità.

-Norico: cavallo da tiro pesante, avente già una certa eleganza, peccato sia quasi estinto. Adatto al tiro, alla soma, al trekking e in generale al lavoro in montagna.

2) I cavalli selvaggi italiani:

-Dell'Aveto
-della Giara
-del Bisbino

Tutti e tre i branchi andrebbero valorizzati maggiormente e protetti quale vera e propria risorsa per il territorio, soprattutto turistica.
I cavalli del Bisbino sono, ad oggi, protetti da alcune famiglie unitesi in un'associazione, quelli dell'Aveto hanno un'associazione a loro dedicata, quelli della Giara muoiono di fame e sete, quando non vengono presi a fucilate, ed altro non so...

3) Vero argomento del topic: I cavallini quasi scomparsi:

-Siciliano: cavallo mesobrachimorfo non troppo basso, con attitudini alla sella e al tiro leggero, dall'indole collaborativa e con giusta nevrilità. Perfetto per la sella, con buone attitudini per il trekking.
Peccato si tenda a chiamare "siciliano" tutto ciò che i commercianti acquistano dalla Sicilia e questo non fa bene al nome della razza.

-Romano della Maremma Laziale: Cavallo forte, coraggioso e robusto, dal temperamento docile. Adatto per il lavoro col bestiame, per il tiro, la soma, la produzione di latte e di carne. Convertibile nel trekking e nel lavoro al fianco delle forze dell'ordine.

-Cavallino di Monterufoli: pony piccolo ed elegante, frugale, agile e dal piede sicuro anche nei trekking molto impegnativi, docile, obbediente e intelligente, coraggioso, sensibile e dalla giusta nevrilità, per nulla testardo. Attitudine per la sella, specie nei trekking e per il tiro leggero. Può dare grandissime soddisfazioni agli allievi più giovani, che ancora non hanno l'età giusta per montare i cavalli, ma che sono abbastanza bravi per poter gestire un pony dal temperamento come il suo.

-Avelignese (e hafflingher, più grande e alto dell'avelignese, ma per il resto simile al parente Trentino): Adatto al trekking, alla soma e al tiro, dal piede sicuro anche in montagna, adatto anche alla produzione di latte e carne. A volte testardo, poco o per nulla nevrile, carattere forte e coraggioso, collaborativo, ristico, frugale e resistente.
Attualmente la selezione si sposta verso soggetti più leggeri adatti allo sport che però finiscono per snaturare la razza e ottenere risultati nella media, senza eccellere in alcuna disciplina in particolare, per quanto mi piacciano messi nel reining. Nel cavalli selezionati per quest'ultima disciplina si può ancora intravedere il vecchio cavallo rustico e tranquillo di una volta e, forse, si potrebbe partire proprio da questo sport, praticato amatorialmente, per rivalorizzare la razza: cavalli a basso costo, robusti, rustici, frugali, che possono dare soddisfazione agli amatori di una delle discipline che oggi vanno più di moda. Con l'indole tranquilla, la stazza contenuta, la bellezza di mantello e criniera, la schiena ampia, possono essere buono compagni per l'ippoterapia, la riabilitazione equestre e il volteggio ludico educativo.
Alcuni soggetti tendono a diventare padronali, personalmente questo mi piace, me è un coltello a doppio taglio.

-Bardigiano: Piccolo, massiccio, rustico, frugale e resistente, testardo e coraggioso, adatto alla soma, al tiro, al trekking, anche su percorsi molto lungi, resistenza e dal piede sicuro su ogni tipo di terreno. Necessita di buon addestramento che contrasti la sua testardaggine anche se da terra si rivela un compagno sicuro e mansueto. (continuo dopo, batteria a terra)
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 09, 2016, 11:15:11 AM
Non dimenticare il tolfetano:
http://www.agraria.org/equini/tolfetano.htm
dovrebbe essere il lallo ideale per barefutti:

Il cavallo tolfetano deve il suo nome al territorio del quale è originario e al quale è fortemente legato: i Monti della Tolfa. In particolare, la razza tolfetana è una razza spontanea che si è sviluppata e selezionata in un'area montagnosa che si estende all'estremo nord della provincia di Roma e che presenta un territorio paesaggisticamente magnifico ma anche difficile, in quanto pietroso, con scarsi pascoli e ricoperto da boschi e macchia. Proprio la selezione naturale, determinata dalle difficoltà ambientali e climatiche, ha di fatto finito con il forgiare le caratteristiche principali di questo cavallo come la sua robustezza, la rusticità e una taglia non eccessiva.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Bubba - Febbraio 09, 2016, 11:21:31 AM
Haflinger e avelignese soni lo stesso cavallo, per quel che so.
Sui tpr inadatti al lavoro son dubbiosa. Sia io che Maya abbiamo visto buoni soggetti. Se possono uscire sellati in campagna perche' non dovrebbero tirare? I ragazzi dell' istituto agrario ( di Verona?)a Fieracavalli ne presentano sempre.sia montati che attaccati. Figurano bene. Ce n' era uno ( Uriundo, mi pare) che io e una mia amica aspettavamo sempre di vedere.
In.Sicilia ci sono anche Sanfratellani e pso.
E abbiamo dimenticato un cavallino molto interessante ( secondo me): il catria
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 09, 2016, 11:32:53 AM
I sanfratellani non sono cavallini, come i TPR del resto, i PSO possiamo considerarli "arabi" a tutti gli effetti che non possono esser iscritti come tali perché gli archivi dove si conservavano i loro documenti sono andati distrutti  e la WAHO non li ha riconosciuti proprio perché non è stato possibile dimostrare la continuità genealogica che porta ai lalli del deserto.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Bubba - Febbraio 09, 2016, 11:50:11 AM
Vero.
Allora.. i giara? Li mettiamo i pony della giara?


Sull' avelignese non direi che non eccelgono. Sul salto vanno molto bene (per quel che so), in campagna ci sono, in trail ci sono, sotto le stanghe ci sono.. Non ti porteranno ai WEG ma decisamente sono ottimi cavallini
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 09, 2016, 12:02:38 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 09, 2016, 11:15:11 AM
Non dimenticare il tolfetano:
http://www.agraria.org/equini/tolfetano.htm
dovrebbe essere il lallo ideale per barefutti:

Il cavallo tolfetano deve il suo nome al territorio del quale è originario e al quale è fortemente legato: i Monti della Tolfa. In particolare, la razza tolfetana è una razza spontanea che si è sviluppata e selezionata in un'area montagnosa che si estende all'estremo nord della provincia di Roma e che presenta un territorio paesaggisticamente magnifico ma anche difficile, in quanto pietroso, con scarsi pascoli e ricoperto da boschi e macchia. Proprio la selezione naturale, determinata dalle difficoltà ambientali e climatiche, ha di fatto finito con il forgiare le caratteristiche principali di questo cavallo come la sua robustezza, la rusticità e una taglia non eccessiva.

Grazie, Raffaele, per il tuo contributo a questo topic che, lo avrete capito, mi è particolarmente caro.

Citazione da: Bubba - Febbraio 09, 2016, 11:21:31 AM
Haflinger e avelignese soni lo stesso cavallo, per quel che so.
Sui tpr inasatti al lavoro son dubbiosa. Sia io che Maya abbiamo visto buoni soggetti. Se possono uscire selkati in camoagba perche' non dovrebbero tirare? I ragazzi dell' istituto agrario ( di Verona?)a Fieracavalli ne presentano sempre.sia montati che attaccati. Figurano bene. Ce n' era uno ( Uriundo, mi pare) che io e una mia amica aspettavamo sempre di vedere.
In.Sicilia ci sono anche Sanfratellani e pso.
E abbiamo dimenticato un cavallino molto interessante ( secondo me): il catria


Grazie anche a te Bubba, sicuramente il Catria va inserito. Il pony della Giara invece c'è già.

Avevo letto che Hafflinger e Avelignese sono la stessa cosa, ma che il primo risulta più alto e "grosso" del secondo e me ne sono convinta quando ho potuto confrontare due cavalli uno Hafflingher e uno Avelignese e vedere i loro documenti. Inoltre, se non sbaglio, l'avelignese viene allevato dalla parte italiana, mentre l'hafflingher dalla parte di là dei monti del Trentino- Alto Adige.

Anch'io ho visto TPR buoni per il lavoro e il tiro, uno l'ho anche montato, ma parlavo di maggioranze. Che ci sia ancora qualcuno che li valorizzi è una gran bella cosa, ma la maggioranza degli allevamenti e degli appassionati sembra vederli come cavalli solo da carne.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Bubba - Febbraio 09, 2016, 12:09:33 PM
Ma avelignesi e haflinger hanno documenti diversi??  :icon_eek:
Urge studio  :studioso:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 09, 2016, 12:16:02 PM
Secondo me sì, perché i due documenti in questione erano diversi, ma non mi sono più informata poi, sinceramente, i cavalli avevano una certa età, non so se ora le cose stanno diversamente. Studierò anch'io!
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 09, 2016, 12:23:16 PM
Non è che un documento era scritto in italiano e uno in tedesco perché la provenienza dei cavalli era diversa?
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: blackhorse68 - Febbraio 09, 2016, 12:31:57 PM
Dal nome di Hafling (Avelengo), paese vicino a Merano, ha preso nome la Razza: il Cavallo di Hafling, o Haflinger, ha da sempre indicato il cavallo da montagna allevato in quelle zone, da lavoro e non molto pesante. Il nome Avelignese, invece, non è che la diretta conseguenza dell'italianizzazione del nome Hafling che veniva indicato con il nome di Aveligna o Avelengo. (da http://www.haflinger.it/test/index.php?option=com_content&view=article&id=49&Itemid=111&lang=it (http://www.haflinger.it/test/index.php?option=com_content&view=article&id=49&Itemid=111&lang=it))

Non mi risulta ci siano distinzioni, il cavallo è autoctono del Sudtirolo, in particolare di un paese ben definito, da cui prende il nome.
Una volta era più "pesante", adatto sia alla sella che ai lavori agricoli, ora lo si predilige più "snello" per l'uso prevalentemente a sella.
Come si può notare esistono varie linee di sangue che distinguono a grandi linee, appunto il tipo di utilizzo.
Mi sa che i documenti di questa razza sembrano due perchè, se non ricordo male,  scritti sia in tedesco che in italiano.

Ciao Gigi
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Bubba - Febbraio 09, 2016, 12:40:57 PM
Anche secondo me. Diciamo che son quasi certa ma nel dubbio ho scritto una mail all' associazione allevatori. Chissa' se risponderanno  :horse-smile:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Wild - Febbraio 09, 2016, 01:29:53 PM
Cavalli del Catria: Non li conosco di persona quindi mi rifaccio al link http://www.agraria.org/equini/cavallodelcatria.htm
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Bubba - Febbraio 09, 2016, 01:38:50 PM
C' e' una bella discussione qui sul forum :horse-cool:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: blackhorse68 - Febbraio 09, 2016, 02:22:18 PM
Per l' Avelignese:

L'Associazione Nazionale Allevatori Cavalli di Razza Haflinger - Italia (A.N.A.C.R.HA.I.), è stata fondata il 20 Dicembre 1971 dalle Associazioni Provinciali Allevatori di Arezzo, Firenze, Grosseto, Pisa, Pistoia, Rieti e dalla Federazione Provinciale Allevatori Cavalli Avelignesi dell'Alto Adige (Bolzano). Lo scopo dell'Associazione è la valorizzazione e la diffusione della Razza Haflinger, soprattutto attraverso la gestione del Libro Genealogico.

Con Decreto del Presidente della Repubblica 5-10-1974 N° 637 all'Associazione è stata

conferita la personalità giuridica.

A.N.C.R.HA.I.  ha sede in Scarperia (Fi).

Dall'anno 2000 l'Associazione ha variato ufficialmente la ragione sociale, abbandonando la vecchia denominazione di Associazione Nazionale Allevatori Cavalli di Razza Avelignese (ANACRA) in A.N.A.C.R.HA.I.  (da http://www.haflinger.it/test/index.php?option=com_content&view=article&id=43&Itemid=71&lang=it

quindi non dovrebbero esserci differenze, sempre che per qualche motivo, non si stacchi un ramo e ripristinino ANACRA.

Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Bubba - Febbraio 09, 2016, 02:34:10 PM
No, son troppo svegli per dividersi  :firuu:
haflinger avanti tutta!
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 09, 2016, 02:40:46 PM
Tanti anni fa, ci capivamo subito quando si diceva poni e quando si diceva cavallino.

Poi con l'incremento delle "montature" per i ragazzini garisti e non si capisce più nulla, la distinzione è per l'altezza, dunque, sotto il limite stabilito (che non ricordo) son tutti poni, inoltre, le denominazioni internazionali sono in inglese e quelli chiamano poni pure i lalli del polo che poni non sono dunque son poni pure quelli che chiamiamo cavallini.

Cavallino della Giara - Quaddeddu.
Cavallino di Monterufoli - monterufolino.
Cavallino di Esperia - cavallino ciociaro.

In effetti si tratta di cavallini, hanno le proporzioni di un cavallo in miniatura, mentre i poni, oltre la bassezza hanno ossa pesanti, arti brevi, pelo ruvido e grossolano... così era, ora tutto è cambiato;per lo vero ho letto uichipidia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Pony

dopo di ché le idee son più confuse di prima.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: blackhorse68 - Febbraio 09, 2016, 03:00:58 PM
I più "anziani" associano il concetto di pony alla razza Shetland, quella che quando eravamo piccoli e vedevi un cavallo piccolo e rotondo chiamavi appunto pony.
Almeno dalle mie parti, c'erano i cavalli, di qualsiasi razza, e i pony, per l'appunto i Shetland.
Adesso il concetto di pony moderno stà nell'altezza, per gareggiare nella categoria pony, il cavallo indipendentemente dalla razza deve essere sotto 1.50
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: Bubba - Febbraio 09, 2016, 03:13:27 PM
Tecnicamente sotto 1.50 pony, sopra cavalli.
Il che fa ridere perche' arabi e quarter sono sia pony che cavalli .. a seconda del soggetto :icon_rolleyes:
Io ho superato il " trauma" decenni fa, quando leggevo Piuma Rossa sul Giornalinoe lui diceva cose tipo " e' un buon pony", " i pony indiani" e io guardavo i disegni e mi parevano cavalli..

In realta'  anche certe canzoni cantano " with my pony.."

I western horses eran pony, bestiole sotto il metro e mezzo per lo piu' ( o almeno cosi' ho capito io).


Anedotto: due estati fa ho ospitato una pony con puledra come dame di compagnia per il mio argentino.
Mi aspettavo appunto delle pony.. invece erano una cavallina sul metro e trenta ( 1.20?) e la figlia con padre avelignese.
Mio papa' e' ancora convinti di esser stato "preso in giro " :laugh3: :laugh3: :laugh3:
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: alex - Febbraio 09, 2016, 04:58:11 PM
Ci giurerei che i cavalli del Pony express non erano pony.  :icon_rolleyes:

Mi pare di ricordare che in Gran Bretagna, nel momento in cui di cominciò ad attuare il progetto di miglioramento dei cavalli locali, una delle prime regole sia stata quella di escludere dalla riproduzione i cavalli al di sotto di una certa altezza. Con i cavallini di piccola statura si possono fare un mare di cose, si può fare pure il giro del mondo a cavallo, ma non si può vincere nelle competizioni sportive; nè di velocità, nè di salto. Si dovrebbe poter vincere nelle gare di addestramento (dressage)  ma aimè, non conta solo l'addestramento, conta anche la "qualità" del movimento che richiede per forza una certa struttura fisica.

Quindi, la decadenza dei cavallini potrebbe essere correlata alla diffusione della MI sportiva; e la loro ripresa potrebbe avvenire oggi, visto che non tutti coloro che praticano equitazione per forza vogliono fare MI sportiva; c'è anche altro, e non necessariamente MW. C'è l'equitazione-e-basta, nè MI nè MW, e per quella i cavallini andrebbero benissimo.
Titolo: Re:I cavallini quasi scomparsi
Inserito da: blackhorse68 - Febbraio 09, 2016, 05:20:46 PM
Concordo con Alex, la maggior parte di quelli che vanno in campagna dovrebbero usare un cavallo dal quale poter salire e scendere senza aiuti.
Pare impossibile, i piccoli vogliono sempre cavalli alti  :dontknow:

Per quanto riguarda i Pony Express copio ed incollo:
Fu così che una società di trasporti del Kansans, la "Leavenworth & Pikes Peak Express", il 27 Gennaio del 1860 si trasformò in "Central Overland California and Pikes Peak Express Company" per il rapido trasporto della posta in California. ?I soci, William Hepburn Russell, William B. Waddell e Alexander Majors, battezzarono la nuova linea "Pony Express", incorporata in modo sussidiario nella società primaria. ?Alla realizzazione operò attivamente A. Majors con un nuovo socio Ficklin, progettarono 190 stazioni per 1966 miglia (3106 Km), previsero d'operare con 50 Cavalieri e 500 cavalli e di inaugurare il primo viaggio il 3 Aprile 1860.?
Majors acquistò oltre 400 cavalli tra i quali Purosangue, Mustang, Pintos e alcuni cavalli di sangue Arabo Gershwing, d'altezza media 1,47 mt per un peso medio di 410 Kg; per questo il nome "Pony" , riferito all'altezza, risulterà appropriato
(da http://www.farwest.it/?p=5062 (http://www.farwest.it/?p=5062))

Ciao