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Il Parere degli Esperti => Pareggio e Barefoot => Topic aperto da: piciopacio - Luglio 30, 2012, 03:03:34 PM

Titolo: il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 30, 2012, 03:03:34 PM
Ieri prime prove nel campo dove si farà lo spettacolo.
I gestori di quel maneggio, per farci cosa gradita, hanno fatto arare il campo, un signore accanto a me - vecchio uomo di lalli - ha detto: - quel cavallo marca.
Anch'io stavo guardando quel cavallo: il Caimano, ho detto: - non marca, è scalzo e non è abituato/non è stato abituato a lavorare su quel fondo.

Il fondo era pieno di zolle e zollette di terra appena smosse ma dure come pietre, dunque ho fatto fermare il cavallo, oggi verrà uno schiacciasassi per ricompattare il terreno.

Per contro il frisone - sapientemente ferrato - ma ad un grado di addestramento infinitamente inferiore ad Oddo non ha fatto una piega.

Cosa si deduce? Cosa deducete ?
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: rhox - Luglio 30, 2012, 03:05:46 PM
che un domani il caimano non si farà una sobbattitura picchiando il proprio piede su una pietra, il frisone sì..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Luglio 30, 2012, 03:34:16 PM
Mi sarebbe piaciuto vedere il cavallo in movimento, giusto per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Non escludo che il cavallo semplicemente si muovesse con attenzione per evitare il rischio di prendersi una storta, rischio di cui il cavallo ferrato potrebbe non aver avuto la minima consapevolezza a causa della mancanza di sensibilità (intesa come capacità di sentire) dovuta al ferro.
Ma senza vedere, sono solo congetture..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 30, 2012, 05:56:05 PM
Vedi, probabilmente tu avresti detto che il cavallo marca come ha fatto quel signore, e quel signore tratta lalli da più tempo di me.

La differenza sta nel fatto che io conosco quel lallo come le mie tasche, inoltre lui parla, mi ha detto: - dove beata mi hai portato?
Come me lo ha detto ?
Oltre al fatto che sembrava che marcasse, al primo cambio di galoppo - cosa per lui di normale amministrazione - ha cambiato ma ha arato il terreno di un metro e mezzo, cosa mai fatta prima neanche quando stava apprendendo,
Subito li ho fermati.

Alle 19 vado a vedere come hanno combinato quel campo, certo avremmo potuto usare il frison come schiaccia sassi ma non ha la vibrazione...mi hanno spiegato che - per fare un buon lavoro - ci vuole un rullo che oltre a comprimere deve vibrare...boh !
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Nicola - Luglio 30, 2012, 08:42:02 PM
la vibrazione serve per uniformare la granulometria del terreno che deve essere compattato
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: sputnik - Luglio 30, 2012, 09:49:02 PM
Arare...dalle mie parti si dice anche coltrare...

Picio lavori i cavalli sui terreni coltrati?

Io neppure se fossero ferrati, scarpettati, ramponati e unti di sugna...

Picio, se i lalli scalzi non vanno ci sono tanti motivi sai. Transizione, alimentazione etc etc...gestione

(I 4 segreti di Fatima)

Se metti un cavallo non pronto, anche in un campo "arato"...probabilmente non andra'.

Spesso non capisco dove e' esattamente che ti poni il problema. E ascoltare chi ha molta esperienza nei lalli e' segno di rispetto. Ma probabilmente non crede in quello che credi tu.

Ciao
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 30, 2012, 11:49:30 PM
Il campo è stato passato collo schiacciasassi più volte - la cosa è possibile perché abbiamo i mezzi a disposizione a gratis...compris? - appena i lalli ci son passati sopra, tutto è tornato come prima.

Oddo ha provato solo il numero con la garrocha...lo ha fatto male molto male, speriamo bene.

Il numero senza mani è semplicissimo: - cambi di galoppo sull'otto, piroetta a dx, galoppo rovescio a dx, cambi di galoppo ai 4 tempi in linea, galoppo disteso stop e passi indietro; cambi di galoppo sull'otto, piroetta a sx, galoppo rovescio a sx, piroetta a sx, cambi di galoppo in linea, galoppo disteso, passi indietro, levata e uscita.
Impossibile da provare su quel terreno con il lallo scalzo.

Ho preso la decisione, domani il Caimano sarà ferrato con solette parasuola, vedremo.

Non mi parlate di scarpette...le piroette alla vaquera con le scarpette...sstt !!

(http://img585.imageshack.us/img585/7250/centauroz.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/585/centauroz.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 31, 2012, 12:41:24 AM
Non hai qualche foto del terreno?

Comunque o credo che ilterreo fosse coltrato, con tanto di solchi, ma credo fosse smosso ma più o meno livellato, seppur con zollette e tocchetti duri di terra. Sennò manco il frisone sarebbe stato dritto, seppur ferrato.

Probabilmente il Caimano non ha 'calleggiato' abbastanza per sopportare il rigore di quel fondo. Poichè lo spettacolo è a brevissimo, condivido la scelta di proteggere il piede con ferratura temporanea cum solettas. Io avrei una paura boia di far fare esercizi su un terreno, sapendo che il cavallo ha fastidio. Avrei il terrore di creare delle resistenze poi difficili da spianare con l'addestramento.

Probabilmente il Caimano su quel terreno arato adava drittissimo al passo, ma appena richiesto un po' di più s'è arreso.. :tongue2:
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 12:59:07 AM
MOD: ho tolto il quote del messaggio...visto che quello che hai quotato è quello immediatamente precedente la tua risposta

Il campo è un terreno sciolto, livellato ma pieno di pietruzze e più o meno piccole e zolle di terra sciolte e dure.
Somiglia al terreno agricolo arato ma - in questo caso - pareggiato con una griglia di ferro, oggi ci hanno pasato il rullo con effetti risibili.

In passeggiata, il Caimano affronta quei terreni al trotto e anche al galoppo, ma va dritto, e, se è il caso, rallenta, lo si lascia rallentare.

Lì si tratta di fare evoluzioni abbastanza impegnative, e a rallentare non se ne parla nemmeno; non c'è storia: - o si rinuncia o ferri con solette.

Tra una settimana tornerà nel suo paddocco Xenophon, spero latino, gli toglieremo subito i ferri...lasciarlo lì dentro coi ferri non ha senso...i ferri - magari - li salviamo per una prossima volta.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 31, 2012, 01:21:36 AM
Yes, allora è esattamete ciò che intendevo. Tutto ok finchè....non si chiedono degli esercizi specifici e impegnativi. Credo che sì, il lallo scalzo abbia delle esigenze ;)
..non capisco perchè, talvolta, sia così inconcepibile..  :dontknow:
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 01:38:02 AM
Mi permetto di completare, quegli esercizi, il Caimano li fa giornalmente nel suo campo in sabbia, se lo spettacolo si tenesse lì non ci sarebbero problemi, il problema è che quel terreno non è adatto al lallo scalzo e forse neanche al lallo ferrato.

Va beh, che sta gente ha camion escavatori ruspe ecc. ecc. ma : - preparare il fondo, portare una decina di camion di sabbia, spianarli e livellarli per due giorni di spettacolo non mi sembra proprio il caso.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Mario Biserni - Luglio 31, 2012, 09:21:42 AM
Moltissimi hanno montato e lavorato cavalli nel terreno arato e livellato tanto soffice da fare andare sotto di un bel po' i garetti.. Lo facevan ocon cavalli particolarmente focosi e poco alla mano appena arrivati (all'ora dalla Polonia o da altri paesi dell'est) dopo poche sedute non erano sicuramente a posto, ma molto più gestibili... Anche i maremmani vecchio stile hann oavuto la loro dose di terra lavorata nelle gambe..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Luglio 31, 2012, 09:26:32 AM
Faccio solo presente che state parlando di uno specifico caso, per di più gestito in maniera un po' "anomala" e non seguito in maniera regolare da uno specialista.
Non mi sembra qualcosa da cui poter trarre delle conclusioni che abbraccino più del singolo caso.
Il Caimano su quel terreno era in difficoltà perchè non vi era stato abituato? Eppure vive su un fondo ben più impegnativo, o sbaglio? Non ci sarà qualcos'altro che è sfuggito?
Poi per carità, io sono a 1000 km, Piciopacio il cavallo ce l'ha sotto agli occhi, ma a me rimangono un sacco di domande aperte, visto che conosco cavalli scalzi in grado di lavorare su fondi ben più impegnativi di un campo arato, e che non godono nemmeno dei vantaggi di un paddock come quello di Oddo..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 10:33:34 AM
Citazione da: Ipparco - Luglio 31, 2012, 09:26:32 AM...conosco cavalli scalzi in grado di lavorare su fondi ben più impegnativi di un campo arato, e che non godono nemmeno dei vantaggi di un paddock come quello di Oddo..

Caro Ipparco, il problema non è lavorare su quel fondo, ma quale lavoro quel lallo deve fare, quale lavoro gli si richiede di fare su quel fondo.
In pratica, Oddo lavora solo di galoppo: - riunito, disteso, in alcune fasi di carriera, con cambiamenti vuoi di precisione (senza mani) vuoi di agilità (garrocha).
I problemi li ha di più nel lavoro di precisione, credo che quel fondo non sia adatto al lavoro di precisione neanche per un lallo ferrato.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Luglio 31, 2012, 10:44:34 AM
Questo però è un altro tipo di discorso.. E' chiaro che il cavallo scalzo ha dei punti di forza diversi da quello ferrato, ma un fondo instabile è instabile con i ferri e senza ferri..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: max - Luglio 31, 2012, 11:47:28 AM
gli è capitato sto fatto, sto fondo infame, facciamolo sperimentare e sentiamo cosa succede..
qualsiasi caso, isolato o meno, porta sempre a capire qualcosa in più..
dato che sono assolutamente certo della buona fede e trasparenza nel riportare le cose di PP, qualsiasi conclusione potrà trarne ce la dirà..

resto convinto però che una foto è sempre meglio di nulla, un video è sempre meglio di una foto, esserci di persona è sempre meglio di un video, e dopo aver preso visione di tutto quello che si può, se le cose le sai le dici chiare, altrimenti è comunque un tirare a indovinare anche a essere lì sul posto
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Luglio 31, 2012, 12:17:10 PM
Un esperimento interessantissimo: tieni gli occhi ben aperti, piciopacio, sulle differenze delle andature e sulla "latinità". Poi dicci.

Sono convinto che una ferratura di breve durata non causerà alcun danno permanente. Ovviamente tu assisterai alla ferratura pronto a "spezzare i braccini" al maniscalco che tentasse di asportare un millimetro di suola più dello stretto indispensabile, vero? E anche in questo caso, sarebbe solo questione di un po' di pazienza (qualche settimana - qualche mese) per riparare al danno eventuale.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: PokerFace - Luglio 31, 2012, 12:22:05 PM
io non ci entro mai nei campi arati.
piuttosto faccio dietrofront e torno a casa
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: carodubbio - Luglio 31, 2012, 01:02:15 PM
E fai molto bene a cambiare strada, di tanto posto perche uno deve passare su un campo minato
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: old duck - Luglio 31, 2012, 01:07:18 PM
io invece questo esperimento non lo farei proprio su quel terreno, sopratutto al galoppo e con quel copione di spettacolo.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Luglio 31, 2012, 01:17:23 PM
Ehi, piciopacio non è mica uno spacca-cavalli.... avrà ben valutato i rischi, conoscerà ben lui il suo "lallo". In generale, i terreni difficili io li evito con un cavallo che si spaventa e perde la testa, con la mia Asia invece li percorro: è una cavalla che "ha testa" e il terreno difficile/difficilissimo è un'ottima scuola. Giusto l'altro giorno ho attraversato un terribile terreno carsico, fuori pista, in cui grossi massi appuntiti erano seminascosti dall'erba alta. Asia procedeva "palpeggiando" il terreno prima di appoggiare il piede.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 01:39:25 PM
Non c'è tempo, il lallo, dopo 5 anni di sferratura avrebbe bisogno di almeno un paio di settimane di transizione prima di poter cominciare a lavorare decentemente coi ferri.

Sono appena tornato da un consulto col maniscalco, intelligentemente, mi ha fatto notare che - proprio perchè il piede è così duro - le vibrazioni saranno quasi per niente ammortizzate e si trasmetteranno pari pari ai chiodi con conseguente fastidio generalizzato.

Stasera vedremo.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: old duck - Luglio 31, 2012, 02:40:14 PM
Ale, non mettermi in bocca parole che non ho detto: su terreni non idonei IO personalmente eviterei di impegnare il cavallo in esercizi quali quelli descritti. Il problema non sono solo i piedi ma anche le gambe.
Il cavallo deve andare ovunque ma su terreni difficili il mio ce lo tengo rigorosamente al passo, facendo attenzione a dove mette i piedi. Io non mi metto a far andatura sulle pietraie, men che meno su terreni arati, nè in discese ripide... A me hanno insegnato così, poi ognuno fa quel che vuole
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Nicola - Luglio 31, 2012, 02:41:54 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 01:39:25 PM
Sono appena tornato da un consulto col maniscalco, intelligentemente, mi ha fatto notare che - proprio perchè il piede è così duro - le vibrazioni saranno quasi per niente ammortizzate e si trasmetteranno pari pari ai chiodi con conseguente fastidio generalizzato.

Questo è interessante davvero.

In alcuni studi fatti sui mustang, cavalli che vivono tendenzialmente su terreni sassosi e secchi, i piedi presentano, generalmente talloni molto elastici (ovvero possono essere facilmente compressi verso il fettone). Questa elasticità darebbe ragione del fatto che i piedi del Caimano sono addirittura troppo duri per quei terreni
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Luglio 31, 2012, 03:07:44 PM
Citazione da: old duck - Luglio 31, 2012, 02:40:14 PM
Ale, non mettermi in bocca parole che non ho detto: su terreni non idonei IO personalmente eviterei di impegnare il cavallo in esercizi quali quelli descritti. Il problema non sono solo i piedi ma anche le gambe.

A dire il vero mi riferivo a chi ha suggerito  di evitare del tutto i terreni difficili. Non ho mica detto che quell'orrenda e insidiosa pietraia l'ho percorsa al trotto o al galoppo.  :icon_rolleyes:

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: old duck - Luglio 31, 2012, 03:12:08 PM
e menomale! altrimenti il tuo Homo Caballus ti avrebbe preso a testate  :fiori:
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: PokerFace - Luglio 31, 2012, 03:39:44 PM
boh io preferisco non rischiare.
di cavallo ne ho uno solo, se si stendina sono Mazzi amari.
sul duro è un altro discorso, ma il problema dei terreni arati è proprio che vai dentro fino ai garretti.
io il mio cavallo non ce lo porto in quei terreni.
mi mangerei troppo le mani a tornare a casa col cavallo su 3 gambe per una cosa che potevo tranquillamente evitare di fare.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Luglio 31, 2012, 03:58:56 PM
Citazione da: PokerFace - Luglio 31, 2012, 03:39:44 PM
sul duro è un altro discorso, ma il problema dei terreni arati è proprio che vai dentro fino ai garretti.

:icon_rolleyes: mmh, mi sa che ci stiamo confondendo.. PP ha parlato di terreno sì arato, ma compatto, duro e con tante e varie sporgenze... quindi terreno lavorato, non solo 'rotto a zollettone'
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: PokerFace - Luglio 31, 2012, 04:01:30 PM
va beh il peggio del peggio molle la terra e piena di sassi e zolle dure.
no way.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 05:27:51 PM
Citazione da: Nicola - Luglio 31, 2012, 02:41:54 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 01:39:25 PM
Sono appena tornato da un consulto col maniscalco, intelligentemente, mi ha fatto notare che - proprio perchè il piede è così duro - le vibrazioni saranno quasi per niente ammortizzate e si trasmetteranno pari pari ai chiodi con conseguente fastidio generalizzato.

Questo è interessante davvero.

In alcuni studi fatti sui mustang, cavalli che vivono tendenzialmente su terreni sassosi e secchi, i piedi presentano, generalmente talloni molto elastici (ovvero possono essere facilmente compressi verso il fettone). Questa elasticità darebbe ragione del fatto che i piedi del Caimano sono addirittura troppo duri per quei terreni

Prima di portare Oddo nel maneggio di Giuseppe, il mio campetto, d'estate diventava duro come l'asfalto...ci lavoravo lo stesso, ovviamente senza spingere: - riducevo i tempi e i carichi di lavoro.

Mai avuti problemi.

Ho l'impressione che il rimbalzare del terreno relativamente duro aiuti il piede del lallo al galoppo, il campo in sabbia attuale l'ho fatto costruire io : - tufina compattata sul terreno agricolo, per tenere sotto le pietre, sabbia quanto basta per ammortizzare e non sprofondare, (Nicola ??) l'altro campo - quello da ostacoli - hanno fatto la stessa cosa, solo che c'è troppa sabbia...non voglio che Oddo ci lavori.

E' bello parlare da Bustoarsizio di Canicattini, il brutto è decidere a Canicattini...devo decidere.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Nicola - Luglio 31, 2012, 05:58:13 PM
Stabilito che odio la geotecnica con tutte le mie forze, direi che il tufo (immagino che la tufina sia sostanzialmente tufo) ha ottime caratteristiche meccaniche, e per essere un materiale da costruzione ha un buon modulo elastico.

La sensazione di facilità al galoppo deriva dal fatto che, probabilmente, il terreno da una buona risposta elastica. Al limite potrei dire che Bartabas, quando fa il galoppo all'indietro, lo fa su assi di legno anche per sfruttarne l'elasticità.

In generale il problema per cavalli con unghia molto dura dovrebbero essere i fondi duri ma non elastici (esempio cemento) mentre su un parquet da basket potrebbero, salvo la cera, trovarsi come papi
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 06:15:42 PM
Lasciando perdere i galoppi, in linea di principio direi che il fondo ideale potrebbe essere quello in erba: - campo di calcio, salvo scivolate se è bagnato e ci vai senza tacchetti/senza ferri.

Ma questo dovresti esser tu a confermarlo. Ciao, vado, il campo mi aspetta !
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Nicola - Luglio 31, 2012, 06:22:27 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 06:15:42 PM
Ma questo dovresti esser tu a confermarlo.

Confermo.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 11:40:47 PM
Domani mattina porteranno 4/5 camion di sabbia da mettere solo sul palcoscenico.

Sono solo 4 giorni che Oddo è in box, e già si comincia a notare la differente consistenza del fettone.
All'aperto, d'estate - nel paddocco Xenophon - muraglia, suola e fettone avevano tutti - fino a 4 giorni fa -   la stessa consistenza del marmo.

Questo fatto lo conoscevo da tempo, questa è solo l'occasione per segnalarlo agli amici esperti e al pubblico pagante di codesto spettabile foro.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Agosto 01, 2012, 12:10:23 AM
Come dicevo, il rapidissimo deterioramento del "piede modello Great Basin" dei mustang messi in cattività è noto e segnalato. Un po' di genetica e di selezione ci sarà pure..... ma poca  poca, in confronto dell'influsso dell'ambiente e del suolo.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 01, 2012, 12:56:17 AM
Va beh !

Una suola sottile geneticamente trasmessa (psi) rimarrà tale sia secca che in ammollo.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Agosto 01, 2012, 08:55:28 AM
Citazione da: piciopacio - Agosto 01, 2012, 12:56:17 AM
Va beh !

Una suola sottile geneticamente trasmessa (psi) rimarrà tale sia secca che in ammollo.
Questa purtroppo è l'ennesima leggenda metropolitana (o agreste?) riguardo allo zoccolo: i PSI possono produrre ottimi zoccoli se gestiti correttamente (ho messo le foto nel topic "Bando alle chiacchiere" dei due che seguo come pareggio al momento). Il problema è che, per la maggior parte, fin da giovanissimi (ben prima dei due anni) vengono gestiti in maniera tale da precludere uno sviluppo corretto dei piedi.
A mio avviso la suola sottile o spessa dipende quindi anch'essa in modo preponderante da fattori ambientali o storici, anche se non sono ancora chiarissimi tutti i meccanismi che stanno alla base di queste differenze. Comunque è un aspetto oggetto di ricerca da alcuni anni, e si spera che nell'arco dei prossimi 5-10 anni si arrivi a capire a fondo anche questo aspetto.
Un fatto ormai accertato è che parte del materiale che va a costituire la suola su un piede sano viene prodotto dalle lamine demiche, migra distalmente insieme a quelle epidermiche e poi va a contribuire alla formazione del callo periferico della suola, e che questo meccanismo viene a mancare nel caso di separazione laminare, riducendo quindi il materiale disponibile per l'ispessimento della suola.
Altri fattori che sono in fase di valutazione vanno dalla perfusione delle papille del corion soleare all'alimentazione, possibili eventi traumatici, fenomeni degenerativi conseguenza di patologie ecc.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Agosto 01, 2012, 09:11:16 AM
Mi interessa molto il rapporto fra alimentazione e spessore della suola; ho giusto sott'occhio un caso di un cavallo argentino con piedi niente male per quanto riguarda muraglia e fettone, e con connessione laminare che sembra OK, eppure con una sensibilità assolutamente fuori del comune, estremamente frustrante, e sembra dipendere proprio da una suola molto sottile. L'altro giorno vedevo cosa/quanto mangia, e ho scoperto che il cavallo, al momento pressochè fermo, si fa fuori almeno 3 kg/die di sostanzioso fioccato misto. Beninteso: non sto facendo nulla, sono solo spettatore.

Recupererò il nome/il link di una ragazza croata che tiene alcuni PSI sferrati in condizioni xenophon da molto tempo e che mi diceva che avendo il coraggio e l'opportunità di farlo si constatata che i loro zoccoli rispondono esattamente come gli zoccoli di altre razze. Appena lo ripesco te lo passo, Ipparco; se vuoi provare a rintracciarla tu stesso, dovrebbe bastare informarsi presso Uncas (sei in contatto con lei? Secondo me merita).

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 01, 2012, 10:12:08 AM
Citazione da: alex - Agosto 01, 2012, 12:10:23 AM
Come dicevo, il rapidissimo deterioramento del "piede modello Great Basin" dei mustang messi in cattività è noto e segnalato. Un po' di genetica e di selezione ci sarà pure..... ma poca  poca, in confronto dell'influsso dell'ambiente e del suolo.

Rapidissimo deterioramento ?? E perché ? "Il piede modello Great Basin ?" E perché ?

Il deterioramento non è un decadimento ma un adattamento.

Il piede modello G.B. è un modello assai relativo, non assoluto.

Di questo son sicuro, adesso rispondiamo ai perché, siete capaci ?

Io no.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Agosto 01, 2012, 10:35:18 AM
Il "piede modello Great Basin" (nota le virgolette) si "deteriora" (hai ragione, mancavano le virgolette; però che severo sei...)  perchè quando si modifica "non corrisponde più al modello Great Basin" (nota ancora le virgolette).

Quanto al tuo indovinello potrei risponderti con le parole su per giù testuali di Ramey. Quali? Dove? Perchè?  :love4:
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: carodubbio - Agosto 01, 2012, 12:28:19 PM
E tutto collegato , una buona digestione facilità il cavallo nella sua piu totale buona forma fisica.

Il cavallo deve avere una vita sana , sa ha difficoltà nel digerire assimila male , e tutto il meccanismo si inceppa
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 01, 2012, 01:53:42 PM
Citazione da: alex - Agosto 01, 2012, 10:35:18 AM
Il "piede modello Great Basin" (nota le virgolette) si "deteriora" (hai ragione, mancavano le virgolette; però che severo sei...)  perchè quando si modifica "non corrisponde più al modello Great Basin" (nota ancora le virgolette).

Quanto al tuo indovinello potrei risponderti con le parole su per giù testuali di Ramey. Quali? Dove? Perchè?  :love4:

Rispondere a delle domande con altre domande non è simpatico...forse denuncia l'incapacità di risposta ?
(sto rispondendo alle domande con una domanda: - incapacità di risposta ???????
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Agosto 01, 2012, 02:39:47 PM
Concettualmente, a volte è difficile distinguere con certezza un adattamento da una mera conseguenza di una serie di fatti o condizioni. Non è possibile affermare con certezza che il piede del mustang sia un "adattamento" o non piuttosto una mera conseguenza del suo stile di vita, così come non lo si può dire dei piedi di un cavallo che viva in box.
Diciamo che il piede del mustang ha alcune caratteristiche che ci "piacciono", così come le hanno i mustang nel complesso, e che quindi quello sembra essere un buon modello di riferimento.
Quello che ho potuto vedere io su cavalli che sono passati da una gestione a paddock a una in box, a mio parere è più plausibilmente un degrado che non un adattamento, degrado dovuto principalmente al maggior contatto del piede con le deiezioni rispetto alla situazione iniziale, e in minor misura alla mancanza di movimento, al fondo meno abrasivo, al mancato utilizzo di parte dell'energia ingerita ecc.
Perchè lo ritengo un degrado? Perchè il corno che costituisce la superficie plantare dello zoccolo diventa, in condizioni ottimali o quasi, una superficie dura, lucida e compattissima, adatta a resistere all'azione meccanica delle asperità del terreno, mentre su cavalli che vivano in ambienti poco puliti, o su fondi troppo soffici ed igroscopici, come la maggior parte delle lettiere, la superficie plantare perde questa resistenza.
Data la funzione di protezione che deve svolgere il corno, un degrado delle sue proprietà meccaniche, a mio avviso è da vedere come un peggioramento, un deterioramento, appunto, delle sue prestazioni.
Una modificazione dei piedi in funzione dell'ambiente e del terreno può sicuramente avere anche una componente di tipo "adattativo", ma la mia opinione è che in questo caso non debba cambiare tanto la consistenza dell'unghia, quanto piuttosto la sua geometria.
Possono comunque esserci delle eccezioni a questo ragionamento, e un esempio molto interessante è quello che fa Ramey quando cerca di spiegarsi il perchè del tarlo e della stessa laminite: potrebbero essere dei meccanismi di difesa del cavallo contro una lunghezza eccessiva degli zoccoli qualora l'animale si trovi improvvisamente in un rigoglioso "eden" erboso in cui venga meno l'esigenza di spostarsi continuamente in cerca di cibo. In questo caso, la possibilità di "sbarazzarsi" in fretta dell'unghia di troppo facendola spezzare in grossi pezzi potrebbe essere utile.
Si tratta comunque di meccanismi che richiedono più di pochi giorni per attuarsi, di solito, e anche per questo penso che quello che succede nella maggior parte dei casi quando si mette un cavallo in box sia a tutti gli effetti un degrado dovuto a fattori ambientali.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: max - Agosto 01, 2012, 03:12:39 PM
i lalli del great basin sono interessanti perché gli unici ancora casualmente inseriti in quello che è stato il loro ambiente evolutivo naturale prima di diventare domestici, nel senso che si hanno ritrovamenti fossili di equus caballus solo a determinate latitudini e condizioni, simili al great basin... basare dunque degli studi sugli zoccoli di cavalli in finlandia, portati lì dall'uomo, porterebbe a commettere errori perché al di fuori dell'ambiente naturale del lallo, un po' come studiare l'apparato respiratorio dell'uomo sulla luna porterebbe a concludere che l'uomo ha difficoltà a respirare......

queste, almeno, le motivazioni jacksoniane
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 01, 2012, 05:36:20 PM
Citazione da: piciopacio - Luglio 31, 2012, 11:40:47 PM
Domani mattina porteranno 4/5 camion di sabbia da mettere solo sul palcoscenico.

Il lallo scalzo ha le sue esigenze, è maledettamente vero !!

Forse l'esempio che ho portato è un pò spinto perché è stata fatta una grande escortanata, se avessero lasciato il campo duro - probabilmente - non avremmo avuto tutti sti problemi.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 02, 2012, 01:28:41 AM
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Ruspe e schiacciasassi e sabbia troppa sabbia troppa sabbia...ci stavano lavorando ancora.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 04, 2012, 02:47:42 PM
Due creature/due mie creature/una mia creatura - stanotte - ha dato emozioni e piacere e bellezza al pubblico pagante che ha applaudito sinceramente coinvolto; lagrime non più trattenute hanno bagnato la mia barba...stasera si replica.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 05, 2012, 12:33:56 PM
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Stanotte si è chiuso il sipario sul Sogno del Centauro e sul castello di Rampinzeri, un posto incantato tra l'altro fresco/freschissimo in questa torrida estate siciliana.

Ieri, siamo andati in overbooking, centinaia di persone - per ragioni di sicurezza - non son potute entrare.

Lo sforzo è stato grande e in questa esperienza ho affrontato situazioni del tutto imprevedibili.

Per tornare al tema di codesto topico ho capito che le esigenze del lallo scalzo mal si conciliano con le necessità di un professionista.

Se questo progetto crescerà e avrà un futuro, bisognerà rivedere molte cose, tra le quali ripensare all'uso del lallo scalzo: - trovare un compromesso o rinunciarvi del tutto.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 08, 2012, 06:50:09 PM
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Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Agosto 09, 2012, 03:33:48 PM
Congrats!

Curiosità:quanto è durato lo spettacolo?
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 09, 2012, 04:59:55 PM
...un'ora e mezzo (?.?.)

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Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Amaranth - Agosto 09, 2012, 06:40:57 PM
bellissime foto, adoro questo genere di spettacoli. se non fosse così lontano verrei volentieri a vedervi. queste immagini in parte mi ricordano Bartabas, direi che è un ottimo complimento!
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 11, 2012, 02:09:17 AM
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La cosa che più mi ha colpito dello spettacolo sono stati i ragazzini del volteggio, niente rispetto gli artisti di Luraschi e Bartabas, ma il loro entusiasmo, il loro impegno, la loro fresca partecipazione mi hanno commosso.

Io inserirei per legge delle lezioni di volteggio nel programma gambegambe degli istruttori italioti.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 11, 2012, 02:21:31 AM
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Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: piciopacio - Agosto 13, 2012, 10:29:27 PM
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Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 02, 2012, 10:06:03 PM
La prossima settimana i ragazzi andranno a Verona, portiamo due lalli, Miano quello per il volteggio: ferrato, e Oddo ovviamente scalzo.

Il Caimano farà una piccola esibizione bardato alla siciliana, è un programma che conosce a menadito ma c'è un problema.

E' cambiato il clima atmosferico, piove è umido, gli zoccoli hanno cambiato consistenza e suono e durezza e dunque resa.

In maneggio fa sempre le stesse cose, solo adesso è contratto, le andature si sono rattrappite ha perso la scioltezza e la elasticità abituale.

Invece, il lallo da volteggio - ferrato - come andava a Luglio col solleone va oggi a Novembre colla brina e colla umidità...forse il lallo scalzo non è cosa da professionisti.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 02, 2012, 10:39:15 PM
Quante volte lo devo ripetere. Il ferro è fatto per andare oltre i limiti fisici del cavallo. Tutti i limiti, ed in particolare i limiti dei suoi zoccoli. Il cavallo sferrato non è costantemente "No limits".

Un grande in bocca al lupo per  Verona. Quando si esibisce? Tu ci sarai?
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 02, 2012, 11:45:38 PM
Non ci sarò, per motivi molto seri, non ci potrò essere.

Ci saranno dei ragazzini, fanno volteggio...dato l'ambiente, le possibilità, le strutture, la cultura: - un miracolo...un miracolo fatto da Giuseppe Cimarosa: Peppino.

Marina, Francesca, Giacomo, Vito, Valentina, Beatrice, Gianni, Daria, quando li vedo alle prove me li abbraccerei tutti...Marina in particolare: una farfalla, libellula, uno scricciolo ma quanta eleganza e grazia e leggerezza.

Il lallo scalzo non è mai no limits.

Finora non me ne ero accorto: piove, c'è umido?...pazienza aspettiamo il bel tempo. Il campo non è morbido abbastanza?...non lavoro, oppure mi sposto in un altro campo. La strada è sassosa ? Lento pede la si fa lo stesso, e se arrivo in ritardo chissenefrega.

Ma se uno ha preso un impegno ?

I ferri fanno andare oltre i limiti fisici ?
Forse era vero per il passato, attualmente - la maggior parte dei lalli - non lavora, dunque restano ben al di sotto dei loro limiti fisici, ma scalzi vanno incontro ai problemucci che ho descritto.

Credo che nel mio caso, i ferri avrebbero consentito di omogeneizzare le prestazioni.

Limiti...sto parlando di una esibizione di 4 minuti nella quale il lallo - all'asciutto - dava 100, ora con l'umido dà 50.

Domenica si parte/partono, probabilmente il Caimano non potrà essere al 100%, certo potrà andare scalzo in giro per la Fiera ma dubito che possa esibirsi al meglio nel passeggio e nei cambi di galoppo che ha perfettamente acquisito...spero di sbagliarmi.

















Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 03, 2012, 12:01:10 AM
Dimenticavo, le esibizioni si produrranno alla Area B: Talenti & Lalli ogni giorno da Giovedì a Domenica dalle ore 12.30 alle ore 14.

Se ci vai fatti riconoscere da Peppino, parlo spesso di te.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 03, 2012, 12:37:52 AM
Grazie! Se ci andrò, ci vado una volta ogni tanto ma potrei andarci per far provvista di ferri (del mestiere... capisco adesso quanto poco dura una raspa, a volerla tagliente come si deve...) non mancherò di farmi riconoscere, così Peppino mi indicherà a dito sghignazzando  coram populo :happy_birthday-736:

Oddo apprezza la voce soave qualsiasi cosa gli si dica? Quanto mi piacerebbe avvicinarlo....  il momento in cui avvicino qualsiasi cavallo nuovo è un momento magico; ma Oddo è una specie di cavallo mitologico, per me.

Quanto ai limiti, non intendevo certo i limiti assoluti... ma anche quelli momentanei; il 50% a cui accenni, insomma, durasse solo una mezza giornata. E' duro accettare questo limite, che si manifesta all'improvviso. Ehi voi del forum: chi passa a Verona, non manchi le esibizioni di Peppino e dei suoi allievi!
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2012, 06:45:00 PM
Bene, il Caimano e Peppino hanno vinto il premio Talenti & cavalli alla Fiera Lalli di Verona: sono arrivati primi.

Per i barefutti nostrani ci sono due notizie: una bella e una brutta, comincio dalla bella: -

il lallo ha fatto il suo numero scalzo.

La brutta: siccome era scalzo e siccome siamo nella stagione umida, il cavaliere non gli ha potuto far fare l'uscita prevista che era programmata al gran passage.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 11, 2012, 07:34:33 PM
Congratulazioni a entrambi!

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 12, 2012, 12:34:13 PM
Stamane ho parlato un pò più a lungo con Peppino, mi ha detto che ha attraversato il centro commerciale della Fiera cavalcando Oddo, gli altri facevano il giro, il pavimento è di marmo.

http://www.fieracavalli.it/it/giuseppe_cimarosa_vincitore_di_talenti_and_cavalli



Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 12, 2012, 01:31:28 PM
Bè, intanto ripubblico qui la foto dei vincitori:

(http://www.fieracavalli.it/files/9313/5265/3033/FotoEnnevi_111112_IMG_0159.jpg)

E' stato un onore conoscerli entrambi. A dire il vero, se non avessi saputo che c'erano loro mica sarei andato a Verona....  per una volta ho colto l'attimo fuggente. :icon_rolleyes:

Raffaele, spiegami quella cosa del gran passage.... perchè, scalzo, non ha potuto eseguirlo? E visto che ci siamo, così non maschero la mia ignoranza: precisamente, cos'è il gran passage?
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 12, 2012, 04:38:03 PM
Come hai visto, a Verona c'era una sarabanda infernale forse per questo non hai avuto l'accoglienza che avevo dettato.

Beh, una decina di anni fa insegnai al Caimano un simil passage: gli anteriori rilevatissimi i posteriori al traino, aria assai scorretta ma spettacolare e per le feste di piazza tanto bastava.

Peppino è tornato da poco più di un anno e io ci ho messo mano veramente da 6/7 mesi con l'intento di fare un lavoro professionale.

Tra l'altro ci siamo impegnati a correggere quel passeggio, il risultato è stato ottimo: merito di Giuseppe ma sopratutto per l'attitudine del lallo abituato ad alzare tanto, quando a questo ha unito la spinta in avanti il risultato è stato il gran passage.

Un passeggio rilevato ma esplosivo, dunque, con un impatto al suolo per diagonali assai importante.

Da quando ha cominciato a piovere, il lallo si ritrae, raccorcia le falcate, si rattrappisce e se viene punito si rimette a fare quell'aria scorretta di prima istanza.

Tieni presente che al caldo, il lallo si faceva mezzo giro di maneggio usciva e raggiungeva le scuderie (passeggiando sull'asfalto per un centinaio di metri) senza - quasi mai - perdere quel ritmo.









Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 12, 2012, 05:08:33 PM
L'accoglienza è stata cordialissima, sono io che non ho voluto far perdere nè concentrazione, nè tempo.  :occasion14:
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 12, 2012, 05:57:57 PM
http://www.facebook.com/giuseppe.cimarosa.7

Questo è l'indirizzo feisbuc di Giuseppe, chiedete amicizia vi sarà data specie se dite che vi manda Raffaele.

Troverete un piccolo filmatino della esibizione del primo giorno a Verona.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2012, 11:48:29 AM
Stamattina sono tornati, grande accoglienza, entusiasmo indescrivibile.

Poi son rimasto una mezzoretta a parlare con Giuseppe, conclusioni: - il lallo ha dato il 40% di quello che sa fare perché era scalzo con tempo umido.

L'anno prossimo - per la loro vittoria - hanno diritto di partecipare al Galà di Verona.

Tra 15 giorni il cavallo riprenderà ad essere ferrato.



Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Novembre 13, 2012, 12:13:11 PM
Che dire, complimenti vivissimi per la bella soddisfazione.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2012, 12:29:40 PM
Grazie.  :occasion14:

Questo lallo è stato per oltre 5 anni scalzo, è andato benissimo in quanto non avevamo esigenze particolari anche se il suo maneggio era abbastanza raffinato.

Ho sempre detto che in particolari circostanze avrei ferrato senza problemi.

Ma immaginavo una ferratura temporanea: una lunga escursione, una quintana o qualcosa del genere, ora, preparare ed affrontare una esibizione ad un certo livello richiede un impegno costante a lungo termine, dunque bando alle ciance si fa quello che si deve fare.

Comunque voglio ripristinare una vecchia saggia abitudine: prevedo di lasciarlo sferrato il prossimo mese d'Agosto: - sferrato per ferie.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2012, 02:27:13 PM
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Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 13, 2012, 03:35:47 PM
Le foto non rendono il tintinnio di moltissime  campanelle! Dovete immaginarvelo!
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Tu Reviens - Novembre 13, 2012, 07:25:09 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 11, 2012, 06:45:00 PM
Bene, il Caimano e Peppino hanno vinto il premio Talenti & cavalli alla Fiera Lalli di Verona: sono arrivati primi.

Per i barefutti nostrani ci sono due notizie: una bella e una brutta, comincio dalla bella: -

il lallo ha fatto il suo numero scalzo.

La brutta: siccome era scalzo e siccome siamo nella stagione umida, il cavaliere non gli ha potuto far fare l'uscita prevista che era programmata al gran passage.

Che bellezza, complimenti a tutti e tre!
Sferro anche io la mia nei mesi estivi, quando è al pascolo, e mi trovo benissimo.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 13, 2012, 07:45:38 PM
Citazione da: alex - Novembre 13, 2012, 03:35:47 PM
Le foto non rendono il tintinnio di moltissime  campanelle! Dovete immaginarvelo!

Cianciana - ciancianedda in siciliano significa sonaglio, campanella.

Anticamente, i carrettieri siciliani mettevano le cianciane e le ciancianedde di differenti suoni alle bardature dei loro lalli, in maniera tale che ogni carro avesse un suono caratteristico, particolare, personale riconoscibile a distanza...
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 18, 2012, 05:03:03 PM
Ho rivisto i filmini della manifestazione, stavolta li ho guardati con senso critico e noto quanto segue rispetto a quanto sa fare quel lallo: trotto rattappito, cambi di galoppo forzati, levate troppo frettolose.

Come già era preventivato, il ragazzo neanche ha tentato la piroetta al galoppo, il piaffo e la spettacolare uscita passeggiata.

Hanno vinto comunque perché siamo a livello dilettanti e forse è stata notata la genuinità dell'addestramento presentato, l'affiatamento cavallocavaliere, la spettacolarità dell'esercizio, oltre le bardature assolutamente originali e la musica adattissima.

Le mancanze sono accadute perché, siamo in autunno, piove il tempo è umido e il cavallo ha sensibilità ai piedi scalzi, forse ha dolore o forse teme di farsi male e non fa quello che sa fare.

Lo stesso problema lo abbiamo avuto anche in estate col cambiamento di campo, (come potete vedere in questo topico), vi sopperimmo con camionate di sabbia...e lì andò abbastanza bene.

Nelle feste di Natale, ci sarà un gala di festeggiamento per la vittoria con relativa esibizione, a Febbraio il binomio è stato invitato al Carnevale Romano a Roma, nel periodo estivo si prevedono altre uscite e infine a Novembre il clou: si esibiranno nel Gala d'Oro alla Fiera di Verona.

Tra pochi giorni il Caimano - barefutto da 5 anni - sarà ferrato di nuovo, verrà apposta il miglior maniscalco della zona: - Alessandro Clemente da Bagheria.

Cosa faresti tu amico barefutto integralista: - gli metteresti le scarpelle ? la resina ? Hai idea di cosa sono le piroette e i cambi di galoppo ? Le hai mai fatte con le scarpelle ?

Comunque, nulla mi osta a dire: - Bravo Giuseppe, siete stati veramente bravi; dopodiché, prendo il lallo e me lo riporto a casa e ci dedichiamo - come prima - al maneggino e alle passeggiatine di salute.

Caro barefutto integrlista, faccio questo ?
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: max - Novembre 19, 2012, 08:38:27 AM
quello che non si prende carico la schiena lo devono prendere in carico le gambe e i piedi (oppure un fondo più morbido)
perciò è anche un problema di addestramento ad una corretta riunione
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2012, 09:30:20 AM
Raffaele mi costringi a pensare.

In Norvegia, mi ha scritto una volta Ramey a mia domanda: come vanno i cavalli scalzi sul ghiaccio? i cavalli scalzi sono di due tipi. Quelli che mai sono stati ferrati con i ramponi, e quelli che sono stati, per qualche tempo, ferrati con i ramponi. I primi sono a loro agio sul ghiaccio; scivolano, ma sanno come compensare e sanno fino a dove possono spingersi; non hanno, in sostanza, problemi. I secondi, mai più riacquistano la stessasicurezza.

Uno dei principi di Rarey è: fate in modo che mai il cavallo si renda conto della sua forza. Probabilmente, i cavalli che si sono resi conto della loro forza nei confronti dell'uomo poi, per sempre, nonostante ogni tentativo di rieducazione, sono diversi da quelli che non hanno mai avuto questa esperienza.

Chi cade nell'alcoolismo, deve rassegnarsi all'idea che, anche se smette di bere per anni, per sempre sarà un alcoolista, mai ritornerà nella condizione di chi non ha avuto questa esperienza.

Forse, il cavallo che è stato ferrato mai riacquisterà la condizione mentale di chi non è mai stato ferrato.

Conclusione: chi vuole ottenere il massimo possibile con un cavallo sferrato, lavori su un cavallo che mai è stato ferrato. E chi sferra un cavallo, si accontenti; il risultato è comunque pienamente soddisfacente - secondo me - per il 99% dei cavalieri; forse il  Caimano ricade - visto il ruolo che adesso ricopre, di "alfiere della razza", oltre che molte altre cose - dell'1% rimanente.




Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2012, 01:22:32 PM
Hai risposto ad un'altra domanda, in effetti già da prima, e te lo dissi, le passeggiate invernali erano differenti da quelle estive, il cavallo me lo diceva che aveva i piedi sensibili o meno insensibili d'inverno.

Avrei voluto che guardassi i piedi di Oddo a Verona, ha un callo della suola bellissimo, e questo nessun barefutto/nessun pareggio lo può far fare.

Il problema - a questo punto - non è: sferrato o vergine, ma la condizione della suola e del fettone; un lallo mai ferrato può avere suola fine e delicata, sarà quasi impossibile farlo lavorare scalzo decentemente (recente esperienza diretta), ora, probabilmente il callo solae in condizioni di umido diventa sensibile o forse protegge meno chissà.

Dunque, niente piroetta al galoppo, niente rimbalzi troppo decisi...via la passeggiata ecc. ecc.

Forzato il Caimano li avrebbe fatti, comunque li avrebbe fatti, una schifezza ma li avrebbe fatti: - non era il caso di Verona.

Dunque il problema non è ferri si ferri no ma un lallo portato ad alti livelli può lavorare senza ferri ?

La risposta è si: - il Caimano l'ha fatto.

La risposta è no: perché non ha potuto dare quello che può.

E' giusto ???????
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Novembre 19, 2012, 03:22:55 PM
Non si può generalizzare troppo quando si parla di organismi biologici. Ci sono cavalli che lavorano scalzi senza limiti di sorta (cose anche più impegnative di un lavoro in campo, per quanto intenso) e altri che a parità di gestione non ci riescono.
Evidentemente Oddo, vuoi per genetica, vuoi per il suo trascorso, o per mille altri possibili motivi, in questo momento non è in grado di reggere alle richieste che gli vengono fatte.
Quindi?
Ammettendo d'aver escluso tutte le più comuni cause di dolenzia, se si vuole far lavorare il cavallo e si ritiene che le scarpette non sarebbero adatte allo scopo, si ferra, cercando il miglior compromesso tra salute del piede ed esigenze lavorative.
Quindi ferri il più fini e leggeri possibile, giusta frequenza, qualche mese senza ferri tutti gli anni ecc..

Per quanto mi riguarda sarei curioso di poter approfondire su Oddo, su cosa mangia, sullo stadio di sviluppo delle strutture interne dei suoi piedi ecc..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2012, 03:45:47 PM
I sanfratellani sono rusticissimi, mangia la qualunque, durante il pascolo solo erba e un pò di granaglie per tenergli in forma i denti, altrimenti fieno, se mancava quello in ballette: fieno in pellet, poi è passato al fieno pannunzio: fieno integrato ed equilibrato che non abbisogna di altre integrazioni...forse poco riempitivolui si aiutava con la paglia della lettiera.

Ora: fieno di buona qualità e mangime Morando da mantenimento.

Fiorello, mio cavallo di prima di Oddo, uno PSI (un quasi PSI), non sarebbe sopravvissuto. Infatti morì di colica malgrado la dieta calibrata dal veterinario.

Caro Ipparco, il problema sta solo nel cambiamento del clima, probabilmente alla fiera del Cairo o di Dubai, Oddo avrebbe fatto un figurone anche da scalzo.

Leggi, un mesetto fa: preparazione per Verona, fase di affinamento: splendidi movimenti, passage confermatissimo, cambi e piroette al galoppo sciolti.

Eravamo molto contenti.

Primi acquazzoni, piove di brutto, due o tre giorni fermi, alla prima uscita e fino ad ora: - un altro cavallo

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 19, 2012, 04:49:12 PM
Temo che il problema sia nella sensibilità alle piccole (ma importanti, a quel livello) differenze di prestazione. Se la mia Asia un certo giorno ha il trotto "rattrappito", io semplicemente non me ne accorgo.  :dontknow:

E non penso di essere il solo, a cui manca questa sensibilità per le finezze.... semplicemente, è una sensibilità che non mi serve e ci rinuncio senza troppo rimpianto. Non è la sola sensibilità che mi manca! Inutile farne una tragedia o una questione di puntiglio....

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: rhox - Novembre 19, 2012, 06:28:16 PM
personalmente per quello che ho visto fino ad ora il fatto che con 2 giorni di pioggia cambi così tanto non è una cosa normale..

al di là che concordo con ipparco, ci sono delle situazioni in cui per il cavallo bisogna scegliere un compromesso diverso da un altro.. purchè sia il meglio possibile per quelle condizioni..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2012, 07:08:22 PM
Credetemi sulla parola: Oddo ha dei piedi d'acciaio, eppure ogni anno mi accorgevo del cambiamento, solo non mi interessava e lo ignoravo, gli chiedevo di meno e meno mi dava.

Da mettere agli atti: - c'è gente che va a cavallo da 20anni e non si accorge se il cavallo marca, c'è gente che va a cavallo da 30anni che si accorge che il lallo marca ma non sa dire su quale piede.

Detto questo, una cosa è fare una passeggiata nel bosco umido sotto la pioggia altra cosa è chiedere figure che richiedono precisione ritmo e scioltezza coi piedi sensibili perché c'è l'umidità.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: rhox - Novembre 19, 2012, 07:18:56 PM
non lo metto in dubbio e mi torna in mente il discorso della hindle che ferra i suoi cavalli davanti per le competizioni per ottenere un medio da buon punteggio (pur lavorandoli scalzi a casa)..

la questione è una pioggerellina che cambia così tanto.. sarà il clima, ma le nostre cavalle pur avendo vissuto per mesi coi piedi nel fango non hanno cambiato performance sulle pietre a tutte le andature.
non sarà precisione, ma se avessero avuto qualche sensibilità aumentata non avrebbero spontaneamente offerto andature a salire a prescindere dal terreno
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 19, 2012, 07:46:35 PM
...ma le nostre cavalle pur avendo vissuto per mesi coi piedi nel fango non hanno cambiato performance sulle pietre a tutte le andature...

Certamente non volevi dire questo: col lallo scalzo o ferrato che sia, mai andrei al galoppo sulle pietre, a meno ché: una banda di feroci assassini mi inseguisse a cavallo col chiaro intento di farmi la pelliccia.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: rhox - Novembre 19, 2012, 07:58:23 PM
non si parla di galoppate sulle pietraie, ma le cavalle stavano in un posto di sole strade bianche, ovvero per lo più terra con un po' di ghiaia sopra..
la mia cavalla è capacissima di gasarsi e trottare e galoppare sul posto qualsiasi cosa abbia sotto i piedi mio malgrado..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Novembre 20, 2012, 12:13:10 PM
Alcuni dei cavalli che seguo trottano e galoppano su sassi e ghiaia senza problemi, anche per lunghi tratti, senza bisogno di particolare incitamento.
Altri no, e per altri ancora sono il primo a sconsigliarlo vivamente ai proprietari.
Certo, l'umidità non aiuta a mantenere lo zoccolo duro e compatto, ma vista la sistemazione che hai creato per Oddo, non dovresti vedere tutti questi problemi, almeno non così in fretta. Nel suo paddock Xenophon, i piedi dovrebbero restare belli asciutti anche se diluvia..

L'alimentazione che descrivi non è esattamente quella consigliata per ottenere i migliori risultati col cavallo scalzo (magari descrivi la composizione del mangime da mantenimento, per curiosità).
E' quello il problema? Boh! Difficile a dirsi da qua. Ci sono cavalli che ingurgitano kg su kg di mangime senza troppi problemi, e altri che vanno in laminite solo a guardare un secchio d'avena.
A quale categoria appartiene Oddo? E chi lo sa? Però, curiosamente, i cosiddetti cavalli "rustici" sono spesso insulinoresistenti, perchè questa caratteristica aiuta a sopravvivere in tempi di carestia, e quindi nei secoli è stata involontariamente selezionata in molte razze "rustiche".
Magari d'estate "regge" grazie al secco, mentre d'inverno fa fatica..
Tanto per fare un'ipotesi "al buio"..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2012, 02:08:41 PM
Bah !

Per mia esperientia diretta, i lalli - specialmente i più esperti - anche se ferrati, tendono a scegliere la strada buona, inoltre mi hanno insegnato che sui fondi sconnessi non si galoppa mai...tranne che non si vada alla carica del nemico o non si voglia sfuggire ad una banda di assatanati che vogliono farci il cubo.

Detto questo, innumerevoli volte Oddo si è messo a galoppare (anche da fermo) sul duro, risultato ?

Delle orrende sbreccature, lui se ne fregava, io pure.

Mi ripeto, il lallista medio neanche se ne accorge che Oddo ha problemi con l'umido...vedi Verona.

Io/noi - che abbiamo preparato il lallo in una certa maniera - siamo costretti ad accorgercene.

L'influenza della alimentazione è relativa, già dissi che uno PSI non sopravviverebbe a quella di Oddo, e poi se quell'alimentazione - secondo te della beata - va bene d'estate, perché non andrebbe bene d'inverno ?

Lo dico sinceramente, l'alimentazione - per noi barefutti - è un alibi, se è vero che la corretta alimentazione è importante per un lallo barefutto (che si trova nelle migliori condizioni di gestione de piede possibile), dovrebbe essere vieppiù importante per un lallo ferrato (che si trova nelle peggiori condizioni  di gestione del pede possibile).

Ti ricordo, ma lo ricordo a chi ci legge, che la ferratura inchiodata l'inventarono i celti nelle brumose umide lande della britannia e non dagli arabi delle aride zone del medio oriente....e gli arabi, fin dall'antichità,  erano dei formidabili cavaglieri.



Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Novembre 20, 2012, 05:31:18 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2012, 02:08:41 PM
L'influenza della alimentazione è relativa, già dissi che uno PSI non sopravviverebbe a quella di Oddo, e poi se quell'alimentazione - secondo te della beata - va bene d'estate, perché non andrebbe bene d'inverno ?
L'alimentazione POTREBBE non andar benissimo nè d'estate nè d'inverno, con la differenza che magari d'estate il secco aiuta a limitarne gli effetti, mentre d'inverno questo vantaggio non ce l'hai. Sempre ricordando che non ho mai visto nè cavallo nè piedi... Potresti benissimo aver ragione tu. Però in linea generale, quelli che passano sotto il nome di mangimi da mantenimento altro non sono che dei gran misti di fioccati, di solito. Non un granchè, per i piedi, a prescindere dal cavallo e dall'attività..

Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2012, 02:08:41 PMLo dico sinceramente, l'alimentazione - per noi barefutti - è un alibi, se è vero che la corretta alimentazione è importante per un lallo barefutto (che si trova nelle migliori condizioni di gestione de piede possibile), dovrebbe essere vieppiù importante per un lallo ferrato (che si trova nelle peggiori condizioni  di gestione del pede possibile).
Fallacia logica, se mi permetti.
Premesso che le peggiori condizioni possibili di gestione del piede sono tutt'altro che una ferratura ben fatta e rinnovata regolarmente, un'errata alimentazione si esprime spesso con una crescita scarsa e debole, qualitativamente scadente, e in certi casi anche con degli stati infiammatori cronici del piede.
Il ferro, PER UN PO', può mascherare, coprire, le conseguenze di tale alimentazione.
Il cavallo tira avanti, a volte per anni, per poi arrivare al capolinea, senza che i veri problemi dei piedi siano mai stati affrontati.
Ne vedo in continuazione, di storie del genere, non parlo di teoria astratta..
Proprio recentemente ho cominciato a seguire una cavalla in condizioni pietose a causa di una dieta completamente inadeguata: due settimane a solo fieno ed è già cambiata dalla notte al giorno..

Poi vedi tu, si fa per parlare..

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: max - Novembre 21, 2012, 08:35:18 AM
l'ufficiale de martinis non si arrenderà mai, nemmeno di fronte all'evidenza
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 21, 2012, 10:09:40 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2012, 02:08:41 PM
Per mia esperientia diretta, i lalli - specialmente i più esperti - anche se ferrati, tendono a scegliere la strada buona, inoltre mi hanno insegnato che sui fondi sconnessi non si galoppa mai...tranne che non si vada alla carica del nemico o non si voglia sfuggire ad una banda di assatanati che vogliono farci il cubo.

Confermo la prima, ho già raccontato che Homocaballus (che estate e inverno tiene i suoi cavalli in un paddock talora estremamente fangoso, e sempre senza riparo ad eccezione di alcuni alberi) alla mia domanda: ma i tuoi cavalli, con i loro zoccoli perfettamente funzionanti, scelgono l'erbetta a lato del sentiero? la sua riposta: "Yes! They are sound, not stupid" (Sì! Sono latini, non stupidi").

"Mi hanno insegnato...": chi ti ha insegnato? Sono avventato se dico che chi te l'ha insegnato non avrebbe mai immaginato che un cavallo può lavorare duramente senza ferri? le radici profonde delle tue conoscenze equestri mi incuriosiscono assai; non vorrei che alcune cose le avessi accettate inconsapevolmente in base al "principio di autorità", fin da bambino, e sarebbero principi duri da sradicare, o almeno da sottoporre a implacabile revisione. Puoi  garantirci che tutti, nessuno escluso, fra questi principi li hai sottoposti a revisione critica sistematica?

Dice Jackson (che pure, temo, è diventato "autorità" a cui credere senza discutere..):

Citazione"Every system of horsemanship practised in the horse world today should come under scrutiny" (Ogni aspetto del rapporto fra uomo e cavallo praticato oggi  dovrebbe essere sottoposto a attenta revisione)

Jaime Jackson, 1992

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 21, 2012, 10:37:40 PM
Prontissimo a qualsiasi revisione:

Lavorare duramente: che vuol dire ?

Dimmi dove hai visto un lallo scalzo trainare un carro da mille kg 6 giorni su sette per tutto l'anno, per salite e discese e io revisiono.

Galoppare nelle pietraie: che vuol dire ?

Dimmi dove hai visto un lallo fare 10 km di galoppo nelle pietraie ogni pomeriggio senza azzopparsi e io revisiono.

Altro?

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 22, 2012, 12:21:02 AM
Ok, tolgo il "duramente".  (ma non avevi detto che i cavalli non devono mai galoppare sulle pietraie, ferri o non ferri?)

Ma non essere evasivo: accetti l'idea, la sola idea, che alcune delle cose che ti sono state insegnate fin da bambino potrebbero essere non dico sbagliate, ma da sottoporre a revisione e collaudo? Che potrebbero essere basate solo sul vecchio "principio di autorità"? Non è una critica! Tutti ne abbiamo, di queste idee. E non è affatto facile metterle in discussione.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 22, 2012, 04:55:49 AM
Bene, via duramente e mettiamoci moderatamente e siamo d'accordo: è una vita che dico: - un lallo coi piedi buoni (buoni alla Xenophon) può lavorare scalzo moderatamente anche su terreni duri.

Siccome, nel nostro mondo nessun lallo o quasi lavora duramente tutti i lalli potrebbero stare scalzi (a certe condizioni).

Per quanto riguarda la mia istruzione elementare, direttamente (poco) e indirettamente (molto) è stata di stampo militare ma vieppiù pratica/diretta.

Tu sai come i militari (la mentalità militare) mi stà sui cabasisi, ma è innegabile che le basi che danno/davano per l'equitazione  sono valide, confermate da secoli di pratica diretta in condizioni di lavoro e di giornaliera consuetudine col lallo .

(ma non avevi detto che i cavalli non devono mai galoppare sulle pietraie, ferri o non ferri?)

confermo, anzi dirò di più/i militari dicono di più per puro buon senso: - in terreni sassosi è bene non trottare, ad evitare al cavallo, oltre l'indurimento dei tendini, qualche spiacevole storta o sobbattitura alla suola.

La regola fondamentale che si insegnava era la prudenza ad avvicinare i lalli (mai la paura) ti ricordo un vecchio detto militare che predicava proprio questo: "Davanti ai cavalli, dietro i cannoni ....e lontano dai superiori".

Più che la revisione oggi è di moda la rottamazione, io sono rottamatore per definizione, largo ai giovani ben vengano le idee nuove...a condizione che le idee nuove siano buone, se sono delle simpatiche escortanate, mi tengo quelle vecchie di idee...consigliare ai ggiovani di galoppare nelle pietraie - anche se è una idea nuova - mi sembra una scemenza.




Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: rhox - Novembre 23, 2012, 09:21:55 AM
quindi quando facevano le tappe forzate se trovavano la ghiaia si mettevano al passo? :horse-wink:

quindi tutti quelli che fanno endurance azzoppano i loro cavalli dovendo fare certe medie su qualsiasi terreno trovano (quindi ghiaia, asfalto, ecc)?
tutti quelli che fanno trekking in terreni pietrosi e si concedono un galoppino sulle strade migliori azzoppano i cavalli?

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 23, 2012, 02:10:06 PM
Ormai Oddo è ferrato, oltre il clima ci si è messo anche il campo di Verona, mi dicono fosse di sabbia grossolana.

Secondo Alessandro, il maniscalco che l'ha ferrato, il poverino, per difendersi marciava sulle punte, un altro pò e si sarebbe azzoppato.

(http://img62.imageshack.us/img62/2494/p1050292k.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/62/p1050292k.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: max - Novembre 23, 2012, 02:32:47 PM
e tu ci credi?
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: carodubbio - Novembre 24, 2012, 08:11:35 PM
Mi sono fatto una idea tutta mia sul fatto che un cavallo cammina sulle punte, ho i talloni sentono dolore o il cavallo non scende con i talloni perche ha dolore causato da navicolare
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: rhox - Novembre 24, 2012, 09:43:54 PM
non è un'idea solo tua carodubbio :horse-wink:

sono le idee di quasi tutto il mondo barefoot
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 24, 2012, 11:56:03 PM
Pareggio, scarpette e solette ben studiate hanno proprio questo scopo: evitare che il cavallo senta dolore durante il lavoro, e che "si fidi" ad appoggiare il piede bene e a lavorare bene. Per questo il pareggio non basta: il pareggio corregge alcune deformazioni dovute   alla cattiva andatura e alla cattiva postura, ma quello che guarisce è il lavoro, purchè sia fatto "bene". Altrimenti si instaura un circolo vizioso: dolore alla stimolazione della parte posteriore del piede-atterraggio di punta e scarsa stimolazione delle strutture della patrte posteriore del piede-ulteriore indebolimento della parte posteriore del piede-aumento del dolore eccetera.

Le scarpette sono come i ferri? Ma nemmeno per sogno. Innanzitutto, si usano solo quando servono; in secondo luogo, permettono di procedere con piccoli pareggi frequenti; in terzo luogo, permettono all'incirca lo stesso elaterio che avrebbe il piede scalzo; ancora, è più facile provare e riprovare fino a trovare  le solette più adatte, e di solette  c'è una bella  varietà di spessori, di forme, di consistenze.

Il principale ostacolo all'uso delle scarpette è l'amor proprio del cavaliere, costretto a dare spiegazioni sul suo "insuccesso" nell'ottenere un cavallo sferrato senza alcuna traccia di sensibilità su qualsiasi terreno.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2012, 12:17:26 AM
Una ferratura ben fatta non impedisce l'elaterio se non in minima parte, in quanto i chiodi vanno infissi in punta e nelle mammelle parti pressoché rigide dello zoccolo, le strutture che partecipano all'elaterio: quarti e talloni e barre vanno lasciati liberi.

I piccoli pareggi frequenti possono essere sostituiti dall'autopareggio progressivo e continuo (esperienza diretta).

Oggettivamente i chiodi indeboliscono la muraglia e il ferro trasmette vibrazioni, ma esistono leghe metalliche che assorbono lo scioc dinamico meglio del corno dello zoccolo equino.

Per il resto, la maggior parte dei danni è provocata dal cattivo uso del lallo: scalzo con scarpe o ferri non fa differenza.

Titolo: uando fai queste affermazioni
Inserito da: alex - Novembre 25, 2012, 03:07:09 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2012, 12:17:26 AM
Una ferratura ben fatta non impedisce l'elaterio se non in minima parte, in quanto i chiodi vanno infissi in punta e nelle mammelle parti pressoché rigide dello zoccolo, le strutture che partecipano all'elaterio: quarti e talloni e barre vanno lasciati liberi.

Purtroppo non è vero e puoi sperimentarlo tu stesso. L'elasticità di un oggetto curvo (prova con un filo di ferro piegato come ilmargine inferiore della muraglia) dipende dalla possibilità di deformarsi dell'intero oggetto. Immobilizzare la punta diminuisce molto, e non poco, l'elaterio e interferisce quindi con la circolazione di sangue nello zoccolo. Valuta tu stesso la differenza di temperatura che puoi sentire a mano nuda negli zoccoli ferrati e sferrati: gli sferrati sono tiepidi e i ferrati freddi. Non solo: nel punto di transizione fisso-elastico si crea uno sforzo anomalo, e io sospetto fortemente che il "falso quarto", che si realizza se non sbaglio proprio in quel punto, dipenda proprio da questo.

CitazioneI piccoli pareggi frequenti possono essere sostituiti dall'autopareggio progressivo e continuo (esperienza diretta).

Vero se il cavallo lavora bene, ma falso se lavora male, ossia nello zoccolo patologico. Nello zoccolo patologico spesso si instaurano circoli viziosi che provocano usura e pressioni irregolari, che peggiorano la situazione invece che migliorarla. I piccoli pareggio frequenti sono essenziali nella riabilitazione; ma tu non ne vuoi parlare e quindi non parliamone.

CitazioneOggettivamente i chiodi indeboliscono la muraglia e il ferro trasmette vibrazioni, ma esistono leghe metalliche che assorbono lo scioc dinamico meglio del corno dello zoccolo equino.

Non ci credo.

CitazionePer il resto, la maggior parte dei danni è provocata dal cattivo uso del lallo: scalzo con scarpe o ferri non fa differenza.

Quando fai queste affermazioni senza alcuna esperienza diretta, ossia senza alcuna evidenza ma solo sulla base di ragionamenti, non ti capisco. E' un peccato,  perchè mi metti sempre in crisi: non so mai quando i tuoi sono giudizi, e quando sono pregiudizi.
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2012, 08:02:57 PM
1)Infatti dissi che l'elaterio è soffocato in minima parte, la prova la vedi quando sferrando un lallo, i quarti e i talloni sono consumati dall'attrito dalla loro frizione col ferro, dunque - dato che il ferro è rigido/fisso - si è mosso lo zoccolo,l'elaterio (in minima parte costretto) è avvenuto.

2) Già patologie, ma io non parlo di quelle.
Il mio interesse per lalli malati scalzi è nullo, esiste una categoria di professionisti ai quali affidarsi in situazioni del genere: - i veterinari +maniscalchi e/o barefutti.

3) Appena riesco a trovare la fonte la pubblico, ci fu uno studio (anni 80/90) su una ferratura in materiali combinati che ammortizzava meglio del corno equino, la cosa - evidentemente - non è andata avanti per gli alti costi e per effetti collaterali...non ricordo se era eccessivo consumo/troppa fragilità o qualcosa del genere.

4) I lalli si azzoppano oggi, come ieri, come l'altrissimo ieri quando i lalli erano tutti scalzi, dunque, trattasi di esperienza indiretta da cui ricavo: deduzioni logiche, conclusioni lapallissiane: se si usa male o se si abusa di un lallo, questo prima o poi si azzoppa...prima se è scalzo, poi se ferrato.

Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: carodubbio - Novembre 25, 2012, 08:43:59 PM
Molti anni fà nel girovagare su internet , mi sono imbattuto su un tipo che cercava di piazzare ferri in RAME , elogiando il loro potere curativo
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: alex - Novembre 25, 2012, 11:23:11 PM
Anticamente ho sentito parlare anche di ferri di argento.... disinfettante ancora migliore del rame  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: DivinityOfDarkness - Novembre 26, 2012, 01:13:51 AM
...ma argento e soprattutto il rame, si consumano molto più facilmente di quanto non faccia il ferro normale. Sono metalli più malleabili e duttili...

Interessante sarebbe l'applicazione di uno strato di questo materiale all'interno di scarpette o tra ferro e zoccolo..

http://video.corriere.it/media/fa35692e-6784-11dc-8226-0003ba99c53b (http://video.corriere.it/media/fa35692e-6784-11dc-8226-0003ba99c53b)
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: rhox - Novembre 26, 2012, 09:38:30 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2012, 08:02:57 PM
2) Già patologie, ma io non parlo di quelle.
Il mio interesse per lalli malati scalzi è nullo, esiste una categoria di professionisti ai quali affidarsi in situazioni del genere: - i veterinari +maniscalchi e/o barefutti.

3) Appena riesco a trovare la fonte la pubblico, ci fu uno studio (anni 80/90) su una ferratura in materiali combinati che ammortizzava meglio del corno equino, la cosa - evidentemente - non è andata avanti per gli alti costi e per effetti collaterali...non ricordo se era eccessivo consumo/troppa fragilità o qualcosa del genere.

in merito al punto due i piedi incastellati dello spagnolo sono/erano patologici eppure mi sembra che l'autodafè sia stato fatto lo stesso.. se ben ricordo era stato pareggiato dalla pareggiatrice "ufficiale" e non contenti era stato pareggiato e gestito da voi come volevate e non come suggerito..
e di cavalli coi piedi patologici senza che la gente lo sappia ce ne sono a gogò purtroppo... i patologici non sono solo setole, laminiti, navicoliti..

per il terzo punto il fatto che quello studio sia rimasto dov'era mi fa pensare a quanto "inutile" fosse visto che non rispetta le necessità di proteggere il piede.
e visto che i chiodi per attaccarlo al piede sono di ferro qualsiasi materiale si metta che dissipa meglio le vibrazioni viene comunque disturbato dalla presenza del ferro che invece le vibrazioni le trasmette con le sue caratteristiche
hanno provato anche con la plastica, ma sempre attaccati con ferro e molto più consumabili..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: Ipparco - Novembre 26, 2012, 11:12:53 AM
Citazione da: alex - Novembre 24, 2012, 11:56:03 PM
Le scarpette sono come i ferri? Ma nemmeno per sogno. Innanzitutto, si usano solo quando servono; in secondo luogo, permettono di procedere con piccoli pareggi frequenti; in terzo luogo, permettono all'incirca lo stesso elaterio che avrebbe il piede scalzo; ancora, è più facile provare e riprovare fino a trovare  le solette più adatte, e di solette  c'è una bella  varietà di spessori, di forme, di consistenze.
Aggiungo due considerazioni:
l'elaterio non è l'unica deformazione elastica a cui va incontro lo zoccolo. Forse non è nemmeno la più importante.
A mio avviso sono almeno altrettanto importanti l'appiattimento in fase di carico dell'arco talloni-punta (effetto balestra) e la deformabilità differenziale del retro del piede, che protegge in parte le articolazioni dagli effetti di fondi sconnessi.
Entrambi i fenomeni concorrono allo sviluppo delle cartilagini alari e del cuscinetto plantare, e a lungo termine concorrono a migliorare la qualità e le capacità del piede.
Il pareggio fatto per ferrare elimina l'arco talloni-punta (piede pareggiato piatto invece che arcuato) e la rigidità del ferro interferisce pesantemente con la deformabilità differenziale.
La scarpetta rispetta maggiormente queste esigenze del piede in quanto consente di mantenere il pareggio arcuato del piede "naturale" e interferisce meno con la naturale flessibilità del retro del piede grazie ad una maggior deformabilità.

C'è quindi una differenza concettuale enorme rispetto ad un ferro metallico.

Sul fatto che un ferro metallico possa assorbire urti e vibrazioni meglio del corno, temo che sia fisicamente impossibile viste le differenti proprietà meccaniche dei metalli e dei tessuti biologici.
Diverso il discorso con altri materiali come plastiche, resine e compositi di varia natura.
Resta poi sempre da valutare anche l'aspetto economico: se anche esistesse una ferratura perfetta, senza effetti negativi e mille vantaggi, ma costasse 1000€ a giro, non sarebbe comunque una soluzione perseguibile se non per pochissimi eletti..
Titolo: Re:il lallo scalzo ha le sue esigenze.
Inserito da: raffaele de martinis - Novembre 26, 2012, 02:10:45 PM
Citazione da: DivinityOfDarkness - Novembre 26, 2012, 01:13:51 AM
...ma argento e soprattutto il rame, si consumano molto più facilmente di quanto non faccia il ferro normale. Sono metalli più malleabili e duttili...

Interessante sarebbe l'applicazione di uno strato di questo materiale all'interno di scarpette o tra ferro e zoccolo..

http://video.corriere.it/media/fa35692e-6784-11dc-8226-0003ba99c53b (http://video.corriere.it/media/fa35692e-6784-11dc-8226-0003ba99c53b)

Lo jettatore è pernicioso per chicchessia: qualche volta anche per se. Così scriveva Giuseppe Pitré, noto etnoantropologo siciliano...quindi consigliava gli opportuni rimedi per difendersene: - il ferro è una vera panacea contro il malocchio, ma mirabilissima è quella del ferro di cavallo.

Ma precisa che il ferro deve esser trovato, infatti, è proprio il ritrovamento che ne fa un vero portafortuna.

Questa descrizione ha le sua fondamenta rinascimentali, a quel tempo le pubbliche relazioni erano ancora da inventare e principi e sovrani o gente di alto lignaggio, per accrescere il proprio appeal presso il pubblico pagante, quando passavano per nuove contrade, facevano applicare ai loro lalli dei ferri d'argento tenuti solo con due o tre chiodi in maniera tale che potessero esser facilmente persi;
si mettevano ai posteriori perché - come ben sappiamo - il lallo sferrato di dietro - non ha grossi problemi.

Dunque, gli ingressi trionfali di cotanti personaggi, in paesi e città, erano magnificati anche da questi preziosi rinvenimenti che accrescevano la loro fama e creavano dei fortunati...quelli che trovavano i ferri da lallo, appunto.

Il generale Carlo Volpini, alla fine dell'800, scrive: - Probabilmente le benefiche virtù attribuite al ferro di cavallo, sono una reminiscenza del benefizio che la ferratura arrecò all'uomo che poté utilizzare pienamente il cavallo, ma anche asini, muli e buoi.

Ma se trovassimo un ferro di cavallo ? Accertiamoci che sia un posteriore, sono quelli più portafortuna...specialmente il sx !

Queste simpatiche facezie sono tratte liberamente da: - donne cavalli e re di Gaetano Basile - Flaccovio Editore

(http://img407.imageshack.us/img407/7227/gaetano.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/407/gaetano.jpg/)

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Gaerano Basile: giornalista e scrittore palermitano, erudito in storia e storie siciliane, ottimo amico e - in altro tempo - compagno di viaggio a cavallo.