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il lallo scalzo ha le sue esigenze.

Aperto da piciopacio, Luglio 30, 2012, 03:03:34 PM

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alex

#90
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 20, 2012, 02:08:41 PM
Per mia esperientia diretta, i lalli - specialmente i più esperti - anche se ferrati, tendono a scegliere la strada buona, inoltre mi hanno insegnato che sui fondi sconnessi non si galoppa mai...tranne che non si vada alla carica del nemico o non si voglia sfuggire ad una banda di assatanati che vogliono farci il cubo.

Confermo la prima, ho già raccontato che Homocaballus (che estate e inverno tiene i suoi cavalli in un paddock talora estremamente fangoso, e sempre senza riparo ad eccezione di alcuni alberi) alla mia domanda: ma i tuoi cavalli, con i loro zoccoli perfettamente funzionanti, scelgono l'erbetta a lato del sentiero? la sua riposta: "Yes! They are sound, not stupid" (Sì! Sono latini, non stupidi").

"Mi hanno insegnato...": chi ti ha insegnato? Sono avventato se dico che chi te l'ha insegnato non avrebbe mai immaginato che un cavallo può lavorare duramente senza ferri? le radici profonde delle tue conoscenze equestri mi incuriosiscono assai; non vorrei che alcune cose le avessi accettate inconsapevolmente in base al "principio di autorità", fin da bambino, e sarebbero principi duri da sradicare, o almeno da sottoporre a implacabile revisione. Puoi  garantirci che tutti, nessuno escluso, fra questi principi li hai sottoposti a revisione critica sistematica?

Dice Jackson (che pure, temo, è diventato "autorità" a cui credere senza discutere..):

Citazione"Every system of horsemanship practised in the horse world today should come under scrutiny" (Ogni aspetto del rapporto fra uomo e cavallo praticato oggi  dovrebbe essere sottoposto a attenta revisione)

Jaime Jackson, 1992

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Prontissimo a qualsiasi revisione:

Lavorare duramente: che vuol dire ?

Dimmi dove hai visto un lallo scalzo trainare un carro da mille kg 6 giorni su sette per tutto l'anno, per salite e discese e io revisiono.

Galoppare nelle pietraie: che vuol dire ?

Dimmi dove hai visto un lallo fare 10 km di galoppo nelle pietraie ogni pomeriggio senza azzopparsi e io revisiono.

Altro?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Ok, tolgo il "duramente".  (ma non avevi detto che i cavalli non devono mai galoppare sulle pietraie, ferri o non ferri?)

Ma non essere evasivo: accetti l'idea, la sola idea, che alcune delle cose che ti sono state insegnate fin da bambino potrebbero essere non dico sbagliate, ma da sottoporre a revisione e collaudo? Che potrebbero essere basate solo sul vecchio "principio di autorità"? Non è una critica! Tutti ne abbiamo, di queste idee. E non è affatto facile metterle in discussione.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Bene, via duramente e mettiamoci moderatamente e siamo d'accordo: è una vita che dico: - un lallo coi piedi buoni (buoni alla Xenophon) può lavorare scalzo moderatamente anche su terreni duri.

Siccome, nel nostro mondo nessun lallo o quasi lavora duramente tutti i lalli potrebbero stare scalzi (a certe condizioni).

Per quanto riguarda la mia istruzione elementare, direttamente (poco) e indirettamente (molto) è stata di stampo militare ma vieppiù pratica/diretta.

Tu sai come i militari (la mentalità militare) mi stà sui cabasisi, ma è innegabile che le basi che danno/davano per l'equitazione  sono valide, confermate da secoli di pratica diretta in condizioni di lavoro e di giornaliera consuetudine col lallo .

(ma non avevi detto che i cavalli non devono mai galoppare sulle pietraie, ferri o non ferri?)

confermo, anzi dirò di più/i militari dicono di più per puro buon senso: - in terreni sassosi è bene non trottare, ad evitare al cavallo, oltre l'indurimento dei tendini, qualche spiacevole storta o sobbattitura alla suola.

La regola fondamentale che si insegnava era la prudenza ad avvicinare i lalli (mai la paura) ti ricordo un vecchio detto militare che predicava proprio questo: "Davanti ai cavalli, dietro i cannoni ....e lontano dai superiori".

Più che la revisione oggi è di moda la rottamazione, io sono rottamatore per definizione, largo ai giovani ben vengano le idee nuove...a condizione che le idee nuove siano buone, se sono delle simpatiche escortanate, mi tengo quelle vecchie di idee...consigliare ai ggiovani di galoppare nelle pietraie - anche se è una idea nuova - mi sembra una scemenza.




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

rhox

quindi quando facevano le tappe forzate se trovavano la ghiaia si mettevano al passo? :horse-wink:

quindi tutti quelli che fanno endurance azzoppano i loro cavalli dovendo fare certe medie su qualsiasi terreno trovano (quindi ghiaia, asfalto, ecc)?
tutti quelli che fanno trekking in terreni pietrosi e si concedono un galoppino sulle strade migliori azzoppano i cavalli?

Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

raffaele de martinis

Ormai Oddo è ferrato, oltre il clima ci si è messo anche il campo di Verona, mi dicono fosse di sabbia grossolana.

Secondo Alessandro, il maniscalco che l'ha ferrato, il poverino, per difendersi marciava sulle punte, un altro pò e si sarebbe azzoppato.



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... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

carodubbio

Mi sono fatto una idea tutta mia sul fatto che un cavallo cammina sulle punte, ho i talloni sentono dolore o il cavallo non scende con i talloni perche ha dolore causato da navicolare

rhox

non è un'idea solo tua carodubbio :horse-wink:

sono le idee di quasi tutto il mondo barefoot
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Pareggio, scarpette e solette ben studiate hanno proprio questo scopo: evitare che il cavallo senta dolore durante il lavoro, e che "si fidi" ad appoggiare il piede bene e a lavorare bene. Per questo il pareggio non basta: il pareggio corregge alcune deformazioni dovute   alla cattiva andatura e alla cattiva postura, ma quello che guarisce è il lavoro, purchè sia fatto "bene". Altrimenti si instaura un circolo vizioso: dolore alla stimolazione della parte posteriore del piede-atterraggio di punta e scarsa stimolazione delle strutture della patrte posteriore del piede-ulteriore indebolimento della parte posteriore del piede-aumento del dolore eccetera.

Le scarpette sono come i ferri? Ma nemmeno per sogno. Innanzitutto, si usano solo quando servono; in secondo luogo, permettono di procedere con piccoli pareggi frequenti; in terzo luogo, permettono all'incirca lo stesso elaterio che avrebbe il piede scalzo; ancora, è più facile provare e riprovare fino a trovare  le solette più adatte, e di solette  c'è una bella  varietà di spessori, di forme, di consistenze.

Il principale ostacolo all'uso delle scarpette è l'amor proprio del cavaliere, costretto a dare spiegazioni sul suo "insuccesso" nell'ottenere un cavallo sferrato senza alcuna traccia di sensibilità su qualsiasi terreno.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Una ferratura ben fatta non impedisce l'elaterio se non in minima parte, in quanto i chiodi vanno infissi in punta e nelle mammelle parti pressoché rigide dello zoccolo, le strutture che partecipano all'elaterio: quarti e talloni e barre vanno lasciati liberi.

I piccoli pareggi frequenti possono essere sostituiti dall'autopareggio progressivo e continuo (esperienza diretta).

Oggettivamente i chiodi indeboliscono la muraglia e il ferro trasmette vibrazioni, ma esistono leghe metalliche che assorbono lo scioc dinamico meglio del corno dello zoccolo equino.

Per il resto, la maggior parte dei danni è provocata dal cattivo uso del lallo: scalzo con scarpe o ferri non fa differenza.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#101
Citazione da: raffaele de martinis - Novembre 25, 2012, 12:17:26 AM
Una ferratura ben fatta non impedisce l'elaterio se non in minima parte, in quanto i chiodi vanno infissi in punta e nelle mammelle parti pressoché rigide dello zoccolo, le strutture che partecipano all'elaterio: quarti e talloni e barre vanno lasciati liberi.

Purtroppo non è vero e puoi sperimentarlo tu stesso. L'elasticità di un oggetto curvo (prova con un filo di ferro piegato come ilmargine inferiore della muraglia) dipende dalla possibilità di deformarsi dell'intero oggetto. Immobilizzare la punta diminuisce molto, e non poco, l'elaterio e interferisce quindi con la circolazione di sangue nello zoccolo. Valuta tu stesso la differenza di temperatura che puoi sentire a mano nuda negli zoccoli ferrati e sferrati: gli sferrati sono tiepidi e i ferrati freddi. Non solo: nel punto di transizione fisso-elastico si crea uno sforzo anomalo, e io sospetto fortemente che il "falso quarto", che si realizza se non sbaglio proprio in quel punto, dipenda proprio da questo.

CitazioneI piccoli pareggi frequenti possono essere sostituiti dall'autopareggio progressivo e continuo (esperienza diretta).

Vero se il cavallo lavora bene, ma falso se lavora male, ossia nello zoccolo patologico. Nello zoccolo patologico spesso si instaurano circoli viziosi che provocano usura e pressioni irregolari, che peggiorano la situazione invece che migliorarla. I piccoli pareggio frequenti sono essenziali nella riabilitazione; ma tu non ne vuoi parlare e quindi non parliamone.

CitazioneOggettivamente i chiodi indeboliscono la muraglia e il ferro trasmette vibrazioni, ma esistono leghe metalliche che assorbono lo scioc dinamico meglio del corno dello zoccolo equino.

Non ci credo.

CitazionePer il resto, la maggior parte dei danni è provocata dal cattivo uso del lallo: scalzo con scarpe o ferri non fa differenza.

Quando fai queste affermazioni senza alcuna esperienza diretta, ossia senza alcuna evidenza ma solo sulla base di ragionamenti, non ti capisco. E' un peccato,  perchè mi metti sempre in crisi: non so mai quando i tuoi sono giudizi, e quando sono pregiudizi.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

1)Infatti dissi che l'elaterio è soffocato in minima parte, la prova la vedi quando sferrando un lallo, i quarti e i talloni sono consumati dall'attrito dalla loro frizione col ferro, dunque - dato che il ferro è rigido/fisso - si è mosso lo zoccolo,l'elaterio (in minima parte costretto) è avvenuto.

2) Già patologie, ma io non parlo di quelle.
Il mio interesse per lalli malati scalzi è nullo, esiste una categoria di professionisti ai quali affidarsi in situazioni del genere: - i veterinari +maniscalchi e/o barefutti.

3) Appena riesco a trovare la fonte la pubblico, ci fu uno studio (anni 80/90) su una ferratura in materiali combinati che ammortizzava meglio del corno equino, la cosa - evidentemente - non è andata avanti per gli alti costi e per effetti collaterali...non ricordo se era eccessivo consumo/troppa fragilità o qualcosa del genere.

4) I lalli si azzoppano oggi, come ieri, come l'altrissimo ieri quando i lalli erano tutti scalzi, dunque, trattasi di esperienza indiretta da cui ricavo: deduzioni logiche, conclusioni lapallissiane: se si usa male o se si abusa di un lallo, questo prima o poi si azzoppa...prima se è scalzo, poi se ferrato.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

Molti anni fà nel girovagare su internet , mi sono imbattuto su un tipo che cercava di piazzare ferri in RAME , elogiando il loro potere curativo

alex

Anticamente ho sentito parlare anche di ferri di argento.... disinfettante ancora migliore del rame  :icon_rolleyes:
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