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cadere bene

Aperto da Shanna, Novembre 15, 2012, 09:38:37 AM

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ValeEArthur

io non connetto più quando cado.. a volte mi trovo per terra senza sapere come ci sono arrivata.. quasi sempre di testa....  :chewyhorse:
§Non esiste una cosi intima segretezza come quella tra cavallo e cavaliere§

bambolik

ehh bhe che bell'argomentino. L'idea di Laura e il suggerimento di Madam sul dicoscorso impennate e aiuto all'agilità...che dire mi paiono ottime.
Il problema principale è "sentire" che si sta per cadere e cercare di
- evitarlo con contrazioni muscolari improponibili con conseguenze forse peggiori della caduta "libera"
- Ok volo cosa proteggo
- come avviene l'espulzione dalla sella?

Io Con simpatico Maremmano le cadute iniziali (poco asstto mio anche) erano per improvvisi scarti laterali...Cosa proteggo? La tasta..Il cavallo se scarta di norma va all'opposto di dove cadi...e di norma cadi di spalla.
Evitarlo significa un colpo di reni e gambe notevole se non sei un provetto cavallerizzo e a me è capitato di rimanere su ad uno scartone in campagna sentirmi "ganza" e il giorno dopo stare da cani ..
Poi passiamo alla sgroppate quelle "serie" li...è fortuna perche se un bel cavallotto magari con le reni corte ti alza bene il posteriore di norma cadi volado solla sua testa...di testa o sedere...meglio come dice Tureviens magari tetare la caduta laterale meno pericolosa e dannosa..per il resto è buena sorte e allenamento..oltre devo dire la sella. Ho provato selle da trecking che mi davano idea di poter stare su pure in ub rodeo...qualla da salto è autoepulzione a confronto...
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

carodubbio

La cosa migliore resta sempre, cercare di non cadere . Ma visto che sono cose che capitano almeno usare queste esperienze per evitarle, poi con il mio vecchio cavallo in quasi 7 anni di tranquillità in sella, questo che ho adesso nei primi 8 mesi sono caduto 6 volte :deadhorse:, persa l'abitudine a rimanere sempre sveglio, mi è tornata subito la memoria  e cerco di evitare situazioni che possono creane una sgroppata o scarto.

Per le precauzioni metto sempre il cap visto  che le prime volte in sella dopo qualche caduta sono corso subito al riparo, poi meglio riuscire a cadere in piedi, meglio di lato, non attutire la caduta usando le braccia , cadere rilassati , cercare di rimanere con la testa in alto in terra la prima parte del corpo che tocca in teoria i piedi , per questo aiutarsi con le mani cercando un appiglio sul cavallo tipo la criniera, le redini mai le lascio , caduto in mare mi è rimasta la briglia intera in mano , sfilata del tutto  dalla testa del cavallo :laughter-485:

bambolik

Ma come carodubbio hai tolto il boccaglio al povero cavallo in mare hahahaha!  :horse-wink:
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

carodubbio

Al galoppo ma piano in acqua presa una buca il cavallo si è inginocchiato, e IO come su una rampa di lancio volato in avanti in maniera perfetta nel cercare la testa del cavallo per puntarmi con le mani , ho sfilato la testiera :running_horse-118:, il mio primo PSI un bel cavallino tutto nero passava nei frattoni tipo una ruspa, al passo , ricordare i vecchi cavalli avuto mi viene il magone

Shanna

qualcuno dice che è meglio cercare sempre di non cadere, qualcun'altro che a volte è meglio abbandonare la nave... Forse dipende da cosa si sta facendo in quel momento e da cosa sta facendo il cavallo?

Non so, se sei fuori in passeggiata credo sia sempre meglio cercare di restare in sella, altrimenti il cavallo chi lo recupera?

Io però con l'idea che fosse meglio abbandonare la nave, nel recinto del maneggio, ho fatto delle cadute che con un po' di spirito prensile in più erano evitabilissime...

Adesso cerco sempre di restare in sella, quando vado fuori equilibrio cerco subito di assestarmi.


Luna di Primavera

cadere bene, cadere tutti..............

non cado da anni, ma solo perchè monto poco, quindi mi aspetto la caduta da un momento all'altro: è statistica e presto mi tocca, lo so. speriamo bene......

anche io sono abbonata alla caduta per "scarto": il cavallo va di quà e tu come una pera cadi di là.
visto come vanno le cose col mio nuovo cavallino (dolce, lui), penso che la prossima caduta invece sarà a seguito di sgroppata/scaprettata nella partenza al galoppo.

però secondo me nel momento della difficoltà bisogna "crederci": non cadrò non cadrò non cadrò
:specchio:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Ungarina

Io ero una di quelle che alla prima difficoltà si fiondava da cavallo, qualche volta è andata bene (comodamente sulla siepe, tranne che per l'allergia) qualche volta male. Poi un giorno viene a trovarmi un caro amico in maneggio, mio fratello (sì sì ci lamentiamo degli estranei quando i primi pericoli ce li abbiamo in famiglia) pur sapendo che non si fa, decide di giocare a bordo campo con un aquilone....credo di esser salita al secondo piano e tornata giù un paio di volte, e nella mia mente dicevo: non puoi cadere davanti a M non puoi cadere davanti a M, quindi ho stretto le gambe e ho cercato di seguire il movimento, ha funzionato! Solo che da questo episodio in poi, proprio perché cercavo di non cadere mai, alla fine arrivavo a terra sfinita e nel peggiore dei modi. E più pensavo a come cadere meno ci riuscivo. Proprio impedita :D
Penso che dipenda anche dal cavallo e dal perché stai cadendo, mi piacerebbe riuscire a cadere scivolando accanto al collo per poi magari darmi una piccola spinta con le braccia e allontanarmi da lui, ma questo perché solitamente cadevo per sgroppate o smontonate che terminavano subito a piede a terra, o qualche scarto, ecco niente demoni o impennate a candela o fugoni di paura. Lì non saprei proprio che fare.
..tutto il resto è noia!
Senza fretta, ma senza sosta.

Tu Reviens

Citazione da: Shanna - Novembre 16, 2012, 08:10:26 AM
qualcuno dice che è meglio cercare sempre di non cadere, qualcun'altro che a volte è meglio abbandonare la nave... Forse dipende da cosa si sta facendo in quel momento e da cosa sta facendo il cavallo?

Non so, se sei fuori in passeggiata credo sia sempre meglio cercare di restare in sella, altrimenti il cavallo chi lo recupera?

Io però con l'idea che fosse meglio abbandonare la nave, nel recinto del maneggio, ho fatto delle cadute che con un po' di spirito prensile in più erano evitabilissime...

Adesso cerco sempre di restare in sella, quando vado fuori equilibrio cerco subito di assestarmi.




Io sono una tuffatrice pentita. I primi anni  mi sono buttata spesso  giù quando me la vedevo davvero brutta, nell'illusione che una caduta "pilotata" fosse meglio di una caduta spontanea. Mi sono fatta spesso male buttandomi giù, per cui a un certo punto ho smesso (potenza del rinforzo negativo). E ho scoperto che molte volte la caduta che sembra inevitabile non lo è, che se riesci a reggere un altro secondo la sfanghi e non succede nulla. Mi capita anche adesso - ho  preso una fila di smontonate un paio di settimane fa, per esempio - di sentire a un certo punto l'impulso di mollare la barca, di dire: basta, non ce la posso fare. Ma resisto e penso: devo reggere un altro po', si può fare...e in ogni caso giù non mi butto, devi farlo tu cavalla del cappero. Ho ridotto di parecchio le cadute modificando l'atteggiamento mentale, accettando il casino di turno - fugone, sgroppate, scarti o quel che è -  e accettando di starci dentro, fino in fondo,  invece di prenderlo come un contrattempo o una disgrazia, come facevo da principiante.

Sempre nella mia esperienza, è più facile cadere quando ci si "dissocia" dal socio. Voglio dire che il cavallo a volte fa cose che ci spaventano, che ci mettono in tensione, cose che assolutamente non condividiamo...e appena nella nostra testa si forma l'idea: ma che cavolo sta facendo 'sto cavallo? il nostro corpo si adegua dissociandosi. Vale a dire che smettiamo di stare insieme al cavallo, diventiamo più rigidi, più distanti: questo porta a maggiori difficoltà nel mantenere l'equilibrio.
Col tempo ho capito che montare è come sposarsi: insieme nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva sorte. Bisogna restare insieme al cavallo anche quando non siamo d'accordo con lui, anche quando fa vaccate. Del resto lo dicono anche i Pink Floyd: " together we stand, divided we fall" (Hey you).

Angeletta85

ah io sono una di quelle che cerca di rimanere in sella, non lo faccio coscientemente, o almeno non penso "voglio rimanere su"...eppure di sgroppate di fugoni di inpennate ne ho una bella serie alle spalle.... eppure in qualche maniera rimango su, istinto di sopravvivenza?

l uniche due volte che me la son vista brutta è stato quando in passeggiata con Angel,dopo un suo fugone per una maledetta grata della strada la mia istruttrice mi dice "scendi!!" io che non sono capace di scendere al volo sono rimasta agganciata al cavallo nelle redini,o meglio non volevo mollare ,per cui mi sono fatta un pezzetto con io che sull asfalto mi trascinava il cavallo..fortuna che dopo poco si fermo....
e l altra con la mia puledra... dopo un fugone dopo un salto ,facendo la curva ha intrampolato e io li non mi sono resa conto di nulla mi son ritrovata a rotolare a terra con gli zoccoli della mia cavalla dall altra parte...eravamo cascate entrambe...proprio per il mio istinto di non mollare mai mi ha portato giù con lei  :icon_axe:

kmq io son dell idea che è meglios tare su fino a che si puo...
...è impossibile solo se credi che lo sia...

Shanna

che bel post Tu reviens. Ti meriti un +!
anzi, te ne meritersi due per la citazione finale, ma devi aspettare 24 ore!

madamen67

Col tempo ho capito che montare è come sposarsi: insieme nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva sorte. Bisogna restare insieme al cavallo anche quando non siamo d'accordo con lui, anche quando fa vaccate. Del resto lo dicono anche i Pink Floyd: " together we stand, divided we fall" (Hey you).

Intanto il + a Tu Reviens, lo dò io   :4pres:
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

alex

#27
Ho diviso prima le cadute in "quelle con preavviso" e "quelle senza preavviso". Adesso le divido in "quelle in cui cadete voi senza che il cavallo lo volesse" e "quelle in cui il cavallo si libera volontariamente di voi". Le seconde sono potenzialmente pericolose, perchè se il cavallo  fa qualcosa per buttarvi giù, e ci riesce, il fatto di esserci riuscito è un potentissimo rinforzo positivo, che - fra l'altro - non può essere punito come si deve, cioè immediatamente e contestualmente. Penso sia necessario che venga immediatamente montato da chi sa restare in sella nonostante il tentativo, e che restando in sella faccia capire al cavallo che cercare di scaraventare il cavaliere non è una buona idea e comunque è uno sforzo inutile.

Ricordo la descrizione della doma in Corte: il puledro, portato da un cavaliere montato, veniva munito di bardella e montato da un "cavalcatore di bardella", senza redini.... tale cavalcatore aveva il divieto di fare qualsiasi cosa, e l'obbligo di farne una e una sola: restare in sella qualsiasi pazzia facesse il poledro. Immagino che questi "cavalcatori di bardella" avessero gioventù, audacia, e esperienza sufficienti per divertirsi veramente.

Mi piacerebbe incrociare frequenza di cadute (del primo tipo, quelle in cui il cavaliere fa tutto da solo  :icon_rolleyes:, si riconoscono anche perchè il cavallo non scappa, ma si ferma e si avvicina al caduto, dandogli una annusatina, come per dire: ma cosa ci fai, a terra? in quel momento: foste anche in uno stato miserevole, DOVETE RIVOLGERVI AL CAVALLO CON VOCE SOAVE E RASSICURARLO)  e tipo di sella. Ho la netta impressione che da certe selle si cada più facilmente, e più spesso.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Tu Reviens

Fa piacere vedere che ci sono varie estimatrici dei Pink Floyd in questo forum!
Riguardo all'intervento di Alex, concordo sul fatto che cadere "quando il cavallo fa qualcosa per buttarvi giù" comporti contraccolpi negativi sull'addestramento. Nella mia esperienza, tuttavia, questo tipo di problema si affronta nelle prime fasi della doma, quando fortunatamente il puledro ha meno equilibrio e meno mezzi per buttare giù facilmente il cavaliere. Se l'addestramento è corretto e l'animale è equilibrato, difficilmente negli anni a seguire tenterà di disarcionare il cavaliere per liberarsi di lui.
Purtroppo questo non esclude la possibilità di prendere una sequela di smontonate, come mi è capitato recentemente: la cavalla non ce l'aveva con me, ma con un presunto grave pericolo (generato dal comportamento insensato del groom della scuderia, che involontariamente l'ha spaventata a morte). Diciamo che in casi come questo è più facile stare su: nel mio esempio la cavalla filava come un Pendolino e nel frattempo smontonava in direzione del "nemico", ma per quanto spaventatissima era attenta a me e riduceva la portata delle difese ogni volta che mi sentiva andare davvero fuori sella. Se avesse voluto buttarmi giù, si sarebbe comportata in modo esattamente contrario. Ma lei, quella demente, voleva "salvare" tutte e due dal mostro.

madamen67

Sì ci sono decisamente estimatrici dei Pink Floyd  :azn3:! Alex ha detto una cosa molto interessante a cui non avevo pensato: per quanto riguarda le mie cadute io non ho mai mollato le redini, ma in ogni caso due secondi dopo mi trovavo il cavallo che mi guardava e annusava "preoccupato"; ho avuto quindi anche la possibilità di tranquillizzarlo sia da terra sia quando mi sono rialzata ed è servito moltissimo.
Tu Reviens ha detto delle cose altrettanto interessanti sull'atteggiamento di Raidah, che nella sua "demenza equina" probabilmente voleva salvare anche la sua amazzone: ti dirò Beatrice che più spesso vedo cavalli che perdono la testa cercando di fuggire da un potenziale pericolo senza "pensare" al bene del cavaliere, anzi, cercano di liberarsene prima possibile per non avere impedimenti di sorta. Se Raidah alla fine si è comportata così tanto di cappello!       
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio