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Come avete iniziato?

Aperto da FedeCege, Agosto 11, 2015, 05:31:53 PM

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Kimimela

Citazione da: Idunas-Sanni - Agosto 12, 2015, 01:51:55 PM
Anche io ho cominciato molto presto e sono stata abbastanza costante come Kimi.

I miei non avevano a che fare con i cavalli ma io fin da piccolissima ero attratta dai cavalli. Così a 4 anni i miei mi iscrissero in un maneggio per cominciare con il volteggio che ho eseguito per tre anni circa per poi passare alle solite lezioni in sezione, seguite da mezze fide fino ai cavalli propri.
Le prime pagine del mio diario racconta tutta la storia da quando ho cominciato ad oggi. Ora ho quasi 35 anni e ho smesso un paio di volte per massimo un annetto per motivi vari, ma del resto ho sempre montato oltre ad aver lavorato per molti anni con i cavalli.
tu idunas hai un'esperienza invidiabile, hai avuto la possibilita' anche di fare dei cavalla il tuo lavoro...  :love4: penso il sogno di molti di noi...
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Giorgio Di Giulio

Amo gli animali in generale ed i cavalli in particolare da sempre. Quando avevo pochi anni, avevo un cane, per me era il mio cavallo, non riuscivo a montarlo, ma lo adoperavo per portare la mia spada ed il mio scudo. Sono stato sempre molto attento nel non avvicinare un cavallo. Dicevo che sarei montato a cavallo solo quando avrei potuto possederne uno. Sarebbe stato troppo forte il dispiacere del distacco. Evitavo, per quanto possibile, di entrare nell'argomento. Credo che per me sia una questione genetica, ne spiego il motivo: mio padre è morto giovane, dopo di lui è morto suo fratello Luigi, che aveva cavalli e li domava. Al funerale dissi che io ero molto affezionato a zio Luigi, perché ritenevo che l'amore per i cavalli che io nutrivo dipendesse da lui o, almeno, perché vedevo in lui l'uomo da imitare per questa sua passione. Sua moglie e suo figlio mi risposero quasi all'unisono, guarda che il vero appassionato di cavalli in famiglia non era Luigi, era tuo padre. Perché non mi aveva mai parlato di questa sua passione? Loro, sempre insieme, risposero, perché soffriva di non poterne avere. In quel momento mi sono sentito veramente vicino mio padre. Lo avevo scoperto molto simile a me, anche lui aveva represso la sua  passione, perché non poteva coltivarla. Monto ormai da diciannove anni, da quando ho iniziato ad avere cavalli. Monto all'inglese, pratico equitazione di campagna e sono appassionato a tutto tondo della materia equestre, con un occhio particolare alla mascalcia che studio dal 2002, anche frequentando corsi e stage. Ora posseggo quattro cavalli. Il primo che ho avuto è morto di vecchiaia, ma è ancora nel mio cuore.

Luna di Primavera

al mio paese natale fanno il palio e penso che sia partito tutto da lì.

quando andavo alle medie fantasticavo di andare a scuola a cavallo  :laughter-485: chiaramente il cavallo era intelligentissimo e tornava a casa, e poi mi ri-veniva a prendere all'uscita  :pollicesu:
sull'adolescenza rompevo l'anima a mia madre che volevo imparare a montare, e qualche volta in maniera occasionale mi ha portata al maneggio...
ma erano altri tempi, soldi pochi, il maneggio era lontano... così arrivò la fatidica frase "quando sarai grande, guadagnerai i tuoi soldi e avrai la macchina, lo farai"  :bbianca2:

a 19 anni in vacanza in agriturismo mi fecero fare la classica passeggiata da ippotrasportata (!!!), e lì capii che questo interesse per il cavallo c'era ancora. così un paio d'anni dopo, coi miei primi soldi e la macchina disponibile, ho iniziato "seriamente" (si fa per dire).
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

carodubbio

Fare una attività sportiva mi è sempre piaciuto, ho fatto diversi tipi di sport sempre a livello di hobby, con i cavalli ci sono arrivato tardi verso i 30anni, sono stato rapito da questo animale forse anche dal fatto che avendo nel dna sangue contadino  diventare matto dietro a un cavallo resta molto piacevole .

elleon

Davvero belle tutte queste storie! Ci accomuna una bella malattia!! :occasion14:
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

Kimimela

Citazione da: Giorgio Di Giulio - Agosto 12, 2015, 06:47:04 PM
Amo gli animali in generale ed i cavalli in particolare da sempre. Quando avevo pochi anni, avevo un cane, per me era il mio cavallo, non riuscivo a montarlo, ma lo adoperavo per portare la mia spada ed il mio scudo. Sono stato sempre molto attento nel non avvicinare un cavallo. Dicevo che sarei montato a cavallo solo quando avrei potuto possederne uno. Sarebbe stato troppo forte il dispiacere del distacco. Evitavo, per quanto possibile, di entrare nell'argomento. Credo che per me sia una questione genetica, ne spiego il motivo: mio padre è morto giovane, dopo di lui è morto suo fratello Luigi, che aveva cavalli e li domava. Al funerale dissi che io ero molto affezionato a zio Luigi, perché ritenevo che l'amore per i cavalli che io nutrivo dipendesse da lui o, almeno, perché vedevo in lui l'uomo da imitare per questa sua passione. Sua moglie e suo figlio mi risposero quasi all'unisono, guarda che il vero appassionato di cavalli in famiglia non era Luigi, era tuo padre. Perché non mi aveva mai parlato di questa sua passione? Loro, sempre insieme, risposero, perché soffriva di non poterne avere. In quel momento mi sono sentito veramente vicino mio padre. Lo avevo scoperto molto simile a me, anche lui aveva represso la sua  passione, perché non poteva coltivarla. Monto ormai da diciannove anni, da quando ho iniziato ad avere cavalli. Monto all'inglese, pratico equitazione di campagna e sono appassionato a tutto tondo della materia equestre, con un occhio particolare alla mascalcia che studio dal 2002, anche frequentando corsi e stage. Ora posseggo quattro cavalli. Il primo che ho avuto è morto di vecchiaia, ma è ancora nel mio cuore.
bellissima storia, grazie di averla condivisa  :horse-embarrassed:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Miky Estancia

Ci sono nata con la malattia del cavallo e ho rotto le scatole ai miei genitori fino a quando non mi hanno portata in una scuola a prendere lezioni.
Ho montato con continuità in una ottima scuola con ottimi istruttori fino all'adolescenza, quando per motivi economici e di studio, ho fatto una pausa....che si è interrotta l'anno della maturità: scovai un maneggio a qualche km da casa mia, facilmente raggiungibile in bicicletta, che aveva prezzi modici e necessità di personale...ero sempre al maneggio, pure il giorno prima degli scritti e dell'orale! E sono comunque uscita dalla maturità con buoni voti, segno che il cavallo fa bene!

Ho lavorato a tempo pieno in quel maneggio fino a quando non mi hanno chiamato a lavorare in banca...e li, appena uscivo dall'ufficio, mi fiondavo in maneggio a lavorare...davo lezioni, portavo le persone in paseeggiata, pulivo i box...la fatica la tolleravo bene.

Poi, in maneggio ho incontrato il mio primo marito, che non gradiva che mi sporcassi le mani, e dal lavorarci con i cavalli, sono passata a fare la proprietaria...cavallo di proprietà in maneggio figo....bello eh, avevo una ottima istruttrice, facevo stages con ottimi istruttori....ma per me il cavallo era un altra cosa...

Passano gli anni, porto il cavallo in addestramento e ....cambio maniscalco e marito  :pollicesu:

E finalmente, ritorno a lavorare con i cavalli  :love4: e a vivere il cavallo (e la vita) come piace a me.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

FedeCege

Che belle storie! Mi è perfino scesa una lacrimuccia...  :horse-embarrassed:

elleon

Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

Kimimela

Citazione da: Miky Estancia - Agosto 13, 2015, 10:32:29 AM

Passano gli anni, porto il cavallo in addestramento e ....cambio maniscalco e marito  :pollicesu:

E finalmente, ritorno a lavorare con i cavalli  :love4: e a vivere il cavallo (e la vita) come piace a me.
:hearts-440: :perfect:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Danona23

Il mio più remoto ricordo risale a quando avevo 4 anni. Ero con la mia famiglia in un agriturismo che disponeva di alcuni cavalli. Quella fu la mia prima volta in sella, con papà che mi teneva da terra timoroso di vedermi ruzzolare a terra. Ricordo che a giro finito mi attaccai al pomello della sella e rifiutai di scendere.. Credo sia cominciato tutto da lì.
Tuttavia il rapporto che i miei genitori avevano con i cavalli e l'equitazione non era dei migliori. "E' troppo costoso", "è rischioso, puoi farti male", tutto ciò sommato al desiderio di mio padre di vedermi eccellere nel nuoto, sport che praticava anche agonisticamente da giovane. I loro tentativi di allontanarmi dai cavalli fallirono quando, a circa 8 anni, iniziai ad insistere loro di portarmi in un agriturismo dove si tenevano passeggiate in campagna, un posto incantevole. All'inizio andavamo circa 2 volte al mese, poi ogni domenica. Comprai cap, stivaletti e ghette.. Ma senza riuscire a smuovere i miei genitori dalle loro posizioni.
Poi, a 11 anni, riuscì nel mio intento grazie alla mia insistenza, ed ebbi la mia prima vera lezione di monta inglese presso un privato, ex istruttore molto competente e rinomato in zona. Rimasi lì 2 anni, poi cambiai maneggio diverse volte senza trovare quello che facesse al caso mio. Lo scorso anno trovai il mio posto.. Prezzo ragionevole, a pochi minuti da casa, istruttore competente, il migliore mai avuto finora.
Penso non mi stancherò mai e lo spero davvero..
"Preferisco la sella al tram e il cielo stellato al soffitto, preferisco il sentiero oscuro e difficoltoso verso l'ignoto alla strada asfaltata, e la pace profonda del selvaggio allo scontento generato dalle città." - Everett Ruess, 11 novembre 1934

ofelia

#26
Mia mamma viveva in una cascina prima di sposare il mio papà.
Aveva un pony di dubbia origine, grasso, di nome Caramello.

Da neonata mi ci piazzava sopra per far foto.
Lui non mi si filava di pezza e continuava nell'operazione di brucaggio.

Poi, mio nonno pace all'anima sua, nonchè proprietario della cascina, si sputtano' il tutto col gioco d'azzardo e io non ho mai avuto il coraggio di chiedere a mia mamma che fine abbia fatto il buon Caramello.

Mia mamma era fissata con la danza classica, diceva formasse il fisico e il portamento meglio di qualsiasi altro sport.
La realtà è che era il suo sogno da bambina. Non il mio.

Io giocavo con il cavallo di Ken, la carrozza della Barbie, il maneggio di Polly Pocket, i Mini Pony profumosi, il cavalluccio marino nella vasca da bagno e il cicciobello aveva disegnati stivali e kep con il pennarello nero.

Quindi, appena in grado di camminare ma non ancora capace di intendere e volere, sono stata catapultata in un teatro, con tutu' e scarpette.

Ho fatto classico per anni, ho i piedi distrutti e un portamento comunque di mierda.

La mia compagna di classe, in prima media, andava a cavallo : passeggiate, monta western.
Invidia pura da parte mia. Le avrei tagliato le gambe perchè lei poteva farlo e io no.

Non potevo perchè, oltre alla mia cariera da mini ballerina professionista che occupava tanto tempo, la scuola e il rischio di farmi male e interrompere il rimbalzo delle punte, ero anche fortemente allergica alla polvere. Ma con asma bronchiale, mica pizza e fichi.

Questo voleva dire : no tappeti, no tende, no peluche. Niente polvere o acchiappa polvere. Figuriamoci maneggio e cavalli.

Dunque, pestando i piedi, sono riuscita ad andare qualche volta con la mia compagna in questo ranch e dopo svariate crisi respiratorie e giorni di ospedale, magicamente, l'allergia è passata.
Tutti i test negativi, basta crisi, basta tutto.

Ma di equitazione non se ne parlava, io dovevo ballare.

Provino della vita : TEATRO ALLA SCALA.
Ero una bambina, non avevo intenzione di trasferirmi lì, studiare lì e prendere bacchettate sulla schiena ogni santo giorno.

Parte la musica e io rimango immobile, riparte da capo e io ancora immobile.
Mi fanno uscire, scartandomi, e la mia insegnate : "Incapace, datti all'ippica!".


Ok.

Giada88

Citazione da: ofelia - Agosto 25, 2015, 01:10:47 PM
Mia mamma viveva in una cascina prima di sposare il mio papà.
Aveva un pony di dubbia origine, grasso, di nome Caramello.

Da neonata mi ci piazzava sopra per far foto.
Lui non mi si filava di pezza e continuava nell'operazione di brucaggio.

Poi, mio nonno pace all'anima sua, nonchè proprietario della cascina, si sputtano' il tutto col gioco d'azzardo e io non ho mai avuto il coraggio di chiedere a mia mamma che fine abbia fatto il buon Caramello.

Mia mamma era fissata con la danza classica, diceva formasse il fisico e il portamento meglio di qualsiasi altro sport.
La realtà è che era il suo sogno da bambina. Non il mio.

Io giocavo con il cavallo di Ken, la carrozza della Barbie, il maneggio di Polly Pocket, i Mini Pony profumosi, il cavalluccio marino nella vasca da bagno e il cicciobello aveva disegnati stivali e kep con il pennarello nero.

Quindi, appena in grado di camminare ma non ancora capace di intendere e volere, sono stata catapultata in un teatro, con tutu' e scarpette.

Ho fatto classico per anni, ho i piedi distrutti e un portamento comunque di mierda.

La mia compagna di classe, in prima media, andava a cavallo : passeggiate, monta western.
Invidia pura da parte mia. Le avrei tagliato le gambe perchè lei poteva farlo e io no.

Non potevo perchè, oltre alla mia cariera da mini ballerina professionista che occupava tanto tempo, la scuola e il rischio di farmi male e interrompere il rimbalzo delle punte, ero anche fortemente allergica alla polvere. Ma con asma bronchiale, mica pizza e fichi.

Questo voleva dire : no tappeti, no tende, no peluche. Niente polvere o acchiappa polvere. Figuriamoci maneggio e cavalli.

Dunque, pestando i piedi, sono riuscita ad andare qualche volta con la mia compagna in questo ranch e dopo svariate crisi respiratorie e giorni di ospedale, magicamente, l'allergia è passata.
Tutti i test negativi, basta crisi, basta tutto.

Ma di equitazione non se ne parlava, io dovevo ballare.

Provino della vita : TEATRO ALLA SCALA.
Ero una bambina, non avevo intenzione di trasferirmi lì, studiare lì e prendere bacchettate sulla schiena ogni santo giorno.

Parte la musica e io rimango immobile, riparte da capo e io ancora immobile.
Mi fanno uscire, scartandomi, e la mia insegnate : "Incapace, datti all'ippica!".


Ok.
M i t i c a!!! :love4:
Thoroughbred is not just a horse, it's an adventure.

Danona23

Citazione da: ofelia - Agosto 25, 2015, 01:10:47 PM
Mia mamma era fissata con la danza classica, diceva formasse il fisico e il portamento meglio di qualsiasi altro sport.
La realtà è che era il suo sogno da bambina. Non il mio.
Anche mia madre fin da giovane ha avuto la passione per la danza..
Mi sono ritrovata molto nella tua storia sinceramente. Un po' capisco i genitori quando si comportamento in questo modo.. Anche a me piacerebbe condividere la mia passione con i miei figli, magari trasmettendogli qualcosa di mio, ma non riuscirei mai ad obbligarli a fare cose a cui loro non garbano proprio per le mie passate esperienze, come invece è successo a te e me
"Preferisco la sella al tram e il cielo stellato al soffitto, preferisco il sentiero oscuro e difficoltoso verso l'ignoto alla strada asfaltata, e la pace profonda del selvaggio allo scontento generato dalle città." - Everett Ruess, 11 novembre 1934

Ina:)

Citazione da: ofelia - Agosto 25, 2015, 01:10:47 PM
Provino della vita : TEATRO ALLA SCALA.
Ero una bambina, non avevo intenzione di trasferirmi lì, studiare lì e prendere bacchettate sulla schiena ogni santo giorno.

Parte la musica e io rimango immobile, riparte da capo e io ancora immobile.
Mi fanno uscire, scartandomi, e la mia insegnate : "Incapace, datti all'ippica!".


Ok.

Che tosta! :pollicesu: :occasion14: