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Ci complichiamo la vita?

Aperto da Miky Estancia, Dicembre 14, 2015, 06:36:13 PM

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old duck

provo ad aggiungere due elementi. Le cose, secondo me, si complicano un po' per quelle persone che cercano un cavallo da tenere possibilmente a vita facendo quindi un lungo percorso di equitazione insieme allo stesso animale. Qui diventa difficilissimo trovare il soggetto adatto: primo perchè non possiamo pensare di trovare il cavallo "perfetto"; secondo perchè dobbiamo prevedere un percorso di crescita a livello tecnico e di esperienza. Bisogna anche valutare a che punto della propria preparazione si procede all'acquisto. Molto diverso è il discorso per chi fa agonismo: certamente bisognerà cambiare cavallo e quindi diventa paradossalmente più facile indirizzare le proprie scelte.
Alla fine io penso che la vita ce la complichiamo un po' in ogni caso: dovremmo avere piuttosto la lucidità di capire quando è il caso di "desistere" e cambiare animale e quando invece si possa provare a "resistere" di fronte ai problemi piccoli e grandi che fatalmente capiteranno. La maggior parte di noi pratica equitazione per passione e la passione deve necessariamente essere anche divertimento, altrimenti chi ce lo fa fare? Qui si aggiunge una questione: trovare un centro che pratichi il tipo di equitazione a noi più congeniale o che abbia professionisti capaci di valutare le attitudini del cavaliere e soprattutto l'onestà di scoraggiare eventuali "voli pindarici" verso discipline per le quali non si ha predisposizione o capacità.
Io sono un po' empatica: credo quindi che un po' di affinità elettiva ci debba essere per un acquisto e questa affinità elettiva si percepisce nei primi momenti in cui si entra in contatto con il cavallo. Certo bisogna rimanere lucidi e non farsi troppo trasportare dal cuore ma nemmeno essere troppo razionali nell'individuare il nostro compagno. In fondo la cosa più meravigliosa dell'equitazione è che la pratichi con un essere senziente come te.

Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

alex

Giusto. Non solo: gli equitanti "della seconda categoria", quelli che antepongono il cavallo - il loro cavallo - all'equitazione, devono accettare che con il tempo (che passa presto) il cavallo invecchierà, e le sue prestazioni diminuiranno, e che quindi, se non possono permettersi più di un cavallo, la loro equitazione sarà progressivamente limitata. E' una scelta libera; mi piacerebbe che nessuno la disprezzasse o peggio ci facesse sopra del sarcasmo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

old duck

certo! Il rispetto del cavallo viene SEMPRE al primo posto e non solo quando invecchia. Questa è la prima regola che si insegna nei centri seri. Purtroppo non sempre è scolpita nella testa del cavaliere
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Shanna

Citazione da: old duck - Dicembre 16, 2015, 09:34:40 AM
provo ad aggiungere due elementi. Le cose, secondo me, si complicano un po' per quelle persone che cercano un cavallo da tenere possibilmente a vita facendo quindi un lungo percorso di equitazione insieme allo stesso animale. Qui diventa difficilissimo trovare il soggetto adatto: primo perchè non possiamo pensare di trovare il cavallo "perfetto"; secondo perchè dobbiamo prevedere un percorso di crescita a livello tecnico e di esperienza. Bisogna anche valutare a che punto della propria preparazione si procede all'acquisto. Molto diverso è il discorso per chi fa agonismo: certamente bisognerà cambiare cavallo e quindi diventa paradossalmente più facile indirizzare le proprie scelte.

Quotissimo.

Miky Estancia

Citazione da: old duck - Dicembre 16, 2015, 09:34:40 AM
La maggior parte di noi pratica equitazione per passione e la passione deve necessariamente essere anche divertimento, altrimenti chi ce lo fa fare? Qui si aggiunge una questione: trovare un centro che pratichi il tipo di equitazione a noi più congeniale o che abbia professionisti capaci di valutare le attitudini del cavaliere e soprattutto l'onestà di scoraggiare eventuali "voli pindarici" verso discipline per le quali non si ha predisposizione o capacità.


:quoto: :quoto: :quoto:

Il fatto è,  che la scelta a volte è molto limitata.
Faccio un esempio: mi piacciono i cavalli, ho una buona creatività,  fisicamente sono predisposto per il volteggio....ma nella mia zona ci sono solo maneggi di concorsisti all'inglese o di team penning. Provo l'uno e l'altro, mi diverticchio, ma sento sempre che manca qualcosa e questo qualcosa me lo potrebbe dare solo la frequentazione della Cite du Cheval di Tarascon (i corsi gestiti dai coniugi Pignon Delgado), ma non lo so e non lo sanno neanche gli istruttori delle due scuole che ho frequentato. Alla fine, se non scopro dove trovare quello per cui sono realmente portato (spettacolo, volteggio, ecc), finirò per accontentarmi e praticare una disciplina per la quale non sono realmente portato, e nella quale non potrò mai veramente eccellere....e quindi, complicazioni d frustrazioni.

Poi c'è anche il caso di quelle persone che amano il cavallo, ma magari hanno paura a montare, o fisicamente non sono adatte....e giù di complicazioni e frustrazioni, perché il cavallo "bisogna" montarlo, "bisogna" saltare o praticare per forza qualche disciplina agonistica, manco lo prescrivesse il dottore. A queste persone magari piacerebbe fare gimkability, attacchi, LiL, arte circense o semplicemente portarseli a basto in passeggiata a piedi...e invece no, tutti li a criticare, a etichettare, a tirar fuori teorie e analisi psicologiche....senza senso, perché appunto, con il cavallo, ognuno ci deve fare quel che gli piace, che lo fa star bene,  fosse anche solo spazzolarlo e fargli le trecce .
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Kimimela

Citazione da: PokerFace - Dicembre 15, 2015, 04:18:31 PM
io FORTUNATAMENTE non ho mai comprato un cavallo per le emozioni che mi da.
l'ho sempre comprato per quello che sapevano fare e per le loro qualità fisiche, tecniche ecc...
Poker sono d'accordisismo.
Le emozioni devono essere ascoltate dopo aver valutato le capacita' tecniche del cavallo.
A me e' capitato di trovare cavalli tercnicamente ottimi ma una volta in sella....ZERO, niente. E quindi mi sono detta che se per un cavallo non sento nulla non potro' in futuro risolvere quei problemini che prima o poi arrivano per tutti...
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Wild

Citazione da: old duck - Dicembre 16, 2015, 09:34:40 AM
provo ad aggiungere due elementi. Le cose, secondo me, si complicano un po' per quelle persone che cercano un cavallo da tenere possibilmente a vita facendo quindi un lungo percorso di equitazione insieme allo stesso animale. Qui diventa difficilissimo trovare il soggetto adatto: primo perchè non possiamo pensare di trovare il cavallo "perfetto"; secondo perchè dobbiamo prevedere un percorso di crescita a livello tecnico e di esperienza. Bisogna anche valutare a che punto della propria preparazione si procede all'acquisto. Molto diverso è il discorso per chi fa agonismo: certamente bisognerà cambiare cavallo e quindi diventa paradossalmente più facile indirizzare le proprie scelte.
Alla fine io penso che la vita ce la complichiamo un po' in ogni caso: dovremmo avere piuttosto la lucidità di capire quando è il caso di "desistere" e cambiare animale e quando invece si possa provare a "resistere" di fronte ai problemi piccoli e grandi che fatalmente capiteranno. La maggior parte di noi pratica equitazione per passione e la passione deve necessariamente essere anche divertimento, altrimenti chi ce lo fa fare? Qui si aggiunge una questione: trovare un centro che pratichi il tipo di equitazione a noi più congeniale o che abbia professionisti capaci di valutare le attitudini del cavaliere e soprattutto l'onestà di scoraggiare eventuali "voli pindarici" verso discipline per le quali non si ha predisposizione o capacità.
Io sono un po' empatica: credo quindi che un po' di affinità elettiva ci debba essere per un acquisto e questa affinità elettiva si percepisce nei primi momenti in cui si entra in contatto con il cavallo. Certo bisogna rimanere lucidi e non farsi troppo trasportare dal cuore ma nemmeno essere troppo razionali nell'individuare il nostro compagno. In fondo la cosa più meravigliosa dell'equitazione è che la pratichi con un essere senziente come te.

Concordo pienamente, il limite di non andare di persona sarebbe infatti quello di non aver "sentito" il cavallo, ossia non aver percepito la presenza o meno di affinità o antipatia...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

aDy_90

Citazione da: PokerFace - Dicembre 15, 2015, 03:35:25 PM
ady in centri grandi puo capitare quello che dici tu... ci sono 100 cavalli di cui 60 agonisti. purtroppo c'è una mentalità sbagliata per cui se fai le b100 non conti un membro. e conti meno di un membro se non sei fuori in gara ogni weekend e se non hai mire di andare avanti.
il commercio dei cavalli è l'anima dell'agonismo e purtroppo anche il fulcro economico di molti istruttori e maneggi.
in certi centri, se manifesti l'idea che quello è il tuo cavallo, quello rimane e monti solo a casa, improvvisamente diventi invisibile.
in altri, ogni allievo e ogni cavallo ha la stessa dignità, indipendentemente da quanto ci si possa lucrare sopra.

è fuori di dubbio che, innescate certe dinamiche nel binomio, sia piu facile ottenere il risultato X cambiando cavallo piuttosto che resettando quello che già c'è... delle volte, a mio parere, ci sono cavalli irrecuperabilmente ingranati, quanto meno per quel determinato proprietario. però è anche vero che per fallire, bisogna almeno provare. e lo stesso dicasi per riuscire. bisogna provare. poi ok, se l'istruttore c'ha provato (e non per finta) e non c'è riuscito, amen. massimo rispetto lo stesso. nessuno è infallibile e anzi gli unici che non sbagliano mai sono quelli che parlano e basta e che poi nei fatti non sanno fare niente.
certo è che se hai un cavallo ingranato marcio che si mette in piedi al suono della campana tutte le sante volte, sarà difficile che trovi un istruttore disposto a portarlo fuori in gara al tuo posto e a prendersi un bell'eliminato in banca dati solo per 30 euro e fare la famosa "figura di me**a". istruttori cosi sono rari, ma ci sono. e non c'è bisogno che giri 30 maneggi o che hai un'esperienza della madonna per capire chi sono, hanno una luce negli occhi diversa (che è poi quella del cavaliere, piu che dell'istruttore)...

con questo, non so neanche io cosa voglio dire. forse che tutti siamo umani, anche gli istruttori. tutti abbiamo le nostre debolezze. e forse nella scelta del cavallo da comprare noi mettiamo troppe aspettative, troppi sogni, troppa emotività. è meglio se ci lasciamo guidare da qualcuno che viva la cosa con razionalità e competenza, nell'interesse di tutti.
poi può andare male o bene in ogni caso. il culo e la sfiga sono entrambi bendati.

Mi ero dimenticata di rispondere a questo ... Ti appoggio in ogni parola.
Non so cosa aggiungere, potrei lasciarmi a stupidi sfoghi oppure evitare, facciamo che evito ... Perchè sarebbe comunque una mia visione personalissima e di parte su alcuni fatti e andrei a parlare di cose troppo delicate ...Questo per la prima parte di quanto hai scritto. Per la seconda hai semplicemente sacrosanta ragione.

alex

C'è anche la possibilità che il sistema maximo per complicarsi la vita sia quello di ficcarsi nel girone infernale  dell'agonismo.... invece di godersi in santa pace il proprio cavallo, senza alcuna altra mira che divertirsi; non vi pare?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

milla

Sante parole Alex, santissime!

fede_nouchy

Citazione da: alex - Dicembre 20, 2015, 05:51:57 PM
C'è anche la possibilità che il sistema maximo per complicarsi la vita sia quello di ficcarsi nel girone infernale  dell'agonismo.... invece di godersi in santa pace il proprio cavallo, senza alcuna altra mira che divertirsi; non vi pare?

Anche questo è un punto di vista. A volte l'agonismo che chi ce l'ha nel sangue!!
Io non riuscirei a montare a cavallo senza obbiettivi agonistici! E come me molti altri, mi complicherebbe la vita il modo a mio avviso troppo monotono di vivere il cavallo senza mire agonistiche.
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

aDy_90

Mi piace molto come difendi i tuoi punti di vista fede_nouchy ... Sempre gentile nell'esprimerti e molto chiara al tempo stesso.
Io ho scoperto ad esempio altre cose da fare con un cavallo, altri obiettivi diversi da quelli di andare sempre più in alto. Tu saresti un'allieva ideale per il mio centro, io ho una mentalità un po' diversa e a momenti faccio fatica a sopportare certe situazioni... In altri casi capita anche di sentirmi appoggiata eh!!! Comunque in realtà non c'è niente di monotono nel non fare agonismo, secondo me... Basta porsi degli obiettivi. Quali? Beh magari qualche stage, provare qualcosa di diverso, imparare il lavoro da terra. Ce ne sono di cose da fare, poi se te ne frega poco e preferisci le gare, ho comunque rispetto di quel che pensi.

fede_nouchy

Grazie  :occasion14:
Non intendo dire che sia monotono a priori, dalla mia visione del cavallo lo sarebbe. Poi ognuno trova quello che lo fa stare meglio con se stesso e con il proprio cavallo.
Peró non capisco quello che hanno un cavallo che gli complica la vita, appunto per rimanere in tema, e ne fanno un vanto (che sia un cavallo difficile, non adatto a quello che si vole fare ecc.. Non ha importanza)... perché lo fanno? Masochismo? Booh haha.
Mi ci metto in prima persona. Ho comprato un cavallo qualitativo, ma troppo troppo scemo, si metteva a candela, non stava mai su quattro gambe, e non aveva neanche cuore. L'ho venuto e me ne sono presa uno con più testa. Fine.
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

Ina:)


milla

Sul fatto di non intestardirsi a tenere per forza un cavallo con cui non ci troviamo bene o addirittura potenzialmente pericoloso Fede ha perfettamente ragione.
E' anche vero che ci sono persone agoniste inside ed è giusto rispettarle però è possibilissimo porsi degli obiettivi anche senza andare in gara.
Io per esempio sono perennemente in gara...con me stessa ed il mio obiettivo non è vincere una coccarda ma imparare a montare bene la mia cavalla e vi assicuro che competere con se stessi può essere molto duro  :horse-wink:
Io trovo stupendo il fatto di lavorare giorno dopo giorno per affinare anche piccolissimi articolari, un po' come fa una ballerina classica che ripete all'infinito gli stessi esercizi fino a raggiungere la perfezione ma non siamo tutti uguali e capisco benissimo chi preferisce attività più "movimentate" e l'adrenalina da gara. Credo sia una questione di carattere ed anche di età  :firuu: