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Monta indiana

Aperto da Wild, Luglio 10, 2016, 06:57:08 PM

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Nicola

Citazione da: Jimmyhaflinger - Luglio 15, 2016, 06:22:50 PM
Citazione da: Nefferit - Luglio 15, 2016, 05:44:31 PM

C'è gente che lascia il cavallo anziano a deperire da solo in un grande paddok, senza curarsi che non è solo il prato a farlo felice, ma anche la compagnia... quindi non gli fai un gran favore, ma non lo capiscono.


sempre meglio che mandarlo a prendersi una criccata nel cervello al mattatoio...

Concordo.

Credo che un cavallo a prato, pur se solo, possa condurre una vecchiaia dignitosa.

Ben conscio dell'importanza di avere un branco, ma in assenza, meglio vivo e a prato.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Bubba

Onestamente il mio solo a prato vorrebbe compagnia.
Ma quando stava in maneggio soffriva di piu'. Lo paddockavo spesso ma comunque pareva un pazzo rinchiuso.
Portato via ha cambiato espressione ( prima aveva quasi sempre l' occhio con il bianco in vista).
Non gli piace star solo, son convinta, ma in box impazziva e credo onestamente che preferisca star fuori.
Adesso l' ho.dovuto portare in maneggio, box da fattrici, e per alcuni giorni non ha quasi mangiato. Era ammalato, ma fatalita' quando ha cominciato ad uscire ha ricominciato a mangiare.
Sapere che nell' altro box ci sia un altro cavallo non mi pare una gran compagnia.
A lui sicuramente non bastava

Wild

Penso che il cavallo abbia bisogno di due aspetti: l'essere montato bene e l'essere capito.
Se manca uno di questi due aspetti è un guaio anche se il proprietario o chi se ne occupa è bravissimo nell' altro.

Io la vedo così: se una persona non ha il proprio cavallo e non è interessata all'agonismo (come me) è bene che prima di tuto impari a montare bene, tecnicamente bene, e apprenda i rudimenti della comprensione del cavallo e della gestione da terra. Quando avrà un cavallo proprio e avrà, per allora, consolidato in maniera abbastanza soddisfacente (non finito di imparare sia chiaro, ma aver imparato il giusto per fare ciò che vorrebbe fare col cavallo senza causare danni) la tecnica equestre, dovrà concentrarsi sulla comprensione del cavallo e sull'istaurare un rapporto empatico a 360 gradi con lui, anche perché questo senza cavallo proprio sarebbe impossibile.

Non parlo di chi si prende un cavallo per finalità agonistiche perché non conosco abbastanza l'ambiente e penso che dipenda moltissimo da come una singola persona vive le gare.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Jimmyhaflinger

che poi anche dire "box" non significa nulla... conosco un posto qui in zona dove i box sono tutti aperti tra di loro, separati solo da una solida rete metallica, i cavalli possono vedersi tra di loro e anche toccarsi, hanno tanta luce e tanta aria e la lettiera in paglia che gli consente di avere qualcosa da smangiucchiare tutto il giorno... e' un maneggino economico e apparentemente fatiscente ma in realta' i cavalli ci stanno benone e sono grassi e lucidi...

purtroppo invece la normalita' nelle scuderie anche apparentemente belle e lussuose, sono i box chiusi su 3 lati se va' bene, se no' anche completamente chiusi su 4 lati, dove il cavallo passa le giornate nella noia piu assoluta, con poca luce e poca aria che entra da una finestrina alta e con la lettiera in truciolo...

Winter Mirage

E' assolutamente vero.

Così come è vero che il cavallo in box ha una mobilità "variamente" limitata (ce ne sono di molto grandi, quasi dei bilocali, e di molto piccoli dove anche solo coricarsi è un'impresa).
Il cavallo in box, al di là del suo benessere psicologico (non annoiarsi, avere tanta luce, la possibilità di vedere e toccare i propri vicini, mettere il naso fuori da 1/2 finestre e guardare gli omini di scuderia/clienti/altri cavalli che vanno e vengono per il maneggio)... ha comunque fisicamente bisogno di muoversi.

Non tanto per il tono muscolare, al diavolo quello, ma per i piedi, per l'apparato digestivo, per la schiena, e perchè non si gonfino gli stinchi come mongolfiere (facile soprattutto ad una certa età, quando sopraggiungono gli inevitabili acciacchi).

Se il cavallo sta in box, non importa quanto bello sia, deve poter uscire.
Da solo o in compagnia, ma deve avere ogni giorno almeno qualche ora in un posto abbastanza grande da potersi muovere, o almeno uscire per essere montato (che alcuni di noi sostengono non essere proprio figo come stare a paddock, ma in mancanza di altro, amen, almeno è sempre movimento).

Notare che questa critica è prevalentemente rivolta a me stessa... visto che ero io quella con il cavallo in box 24/7, e ferrato, e pieno di mangime, e montato poco.
Un mix da suicidio, perfino su un frisone.
Anche se in effetti i box erano 4 x 4.5, pieni di luce, con truciolo sotto e paglia sopra, fieno tre volte al giorno, mangime due, sbarre sui tre lati e un finestrone sull'esterno nel quarto: senza ombra di dubbio, la più bella, pulita, nuova e ben tenuta scuderia che io abbia mai visto in vita mia.

E quello che ho ottenuto in quattro mesi, è appunto tre infortuni uno di fila all'altro ed una colica seria per la cavalla.
:firuu:



Se vogliamo tornare alla monta indiana che era l'argomento del topic e al modo in cui riformare l'equitazione...

Tutto sommato io credo che non serva  una "riforma" che dica: ecco, ora siamo tutti uguali, BISOGNA FARE COSI'.

Tolto che, cazzuola, non riusciamo nemmeno a riformare il nostro sistema di giustizia, il governo, non riusciamo a trovarci il culo con le mani nelle cose veramente importanti...!!  ...e lì sì che invece dovremmo dire: Basta, ora siamo TUTTI uguali!

Ma l'equitazione, è un modo di esprimere le nostre differenze.
Come cucinare sano o ingolfarsi di mcdonald, come andare a correre o stare sul divano, come essere cretini oppure no.

Ovvio che se uno deve scegliere in teoria sceglie di mangiare sano, essere atletico ed intelligente.

Ma la teoria in merito è assolutamente personale e suscettibile di cambiamenti.
Per esempio, io non disdegno mcdonald, non corro nemmeno se cerbero mi sgagna le caviglie eppure mi reputo relativamente intelligente.  :firuu:

Uno può tranquillamente tenere il cavallo chiuso in box tutto il giorno, montare solo la domenica durante la gita parentale, uscire in gara senza allenamento adeguato, non riuscire ad andare oltre il Campionato della Salsiccia, scassarsi fisicamente e massacrare il cavallo, montare dimmedda, aver scelto un cavallo totalmente sbagiato, fare un mare di menate, non ottenere mai nessun risultato... eppure essere la persona più felice ed entusiasta del mondo.
Viavaddio, beate quelle persone.

Noi andiamo sostanzialmente a cavallo per essere felici.
E a volte noi siamo felici sulla pelle dei cavalli.
Niente cambierà mai questa cosa.

Io, che ho la cavalla in branco, che gioca con i suoi amichetti all'ombra, oggi ho intenzione di andare a mettere su la sella e montare.
Al caldo, a sudare sette sottosella, a diventare scemi per gli insetti.
Ma onestamente non me ne frega niente: il cavallo l'ho comprato per montarlo... già monto poco, e ora sono due settimane che non metto le chiappe in sella per il caldo e gli insetti... e mo' basta, mi sono stufata: stare in sella mi manca, e stavolta Mu soffrirà la sua brava mezz'ora.
Mi sento un mostro?
Ma anche no.


Dopotutto siamo tutti diversi, e l'essere diversi ci permette di crescere, in qualche modo.
E la diversità umana si esprime benissimo in un mondo in rivoluzione come quello dell'equitazione: se ci pensate, fino al secolo scorso montavano a cavallo due categorie sociali: chi per per necessità di lavoro/spostamento/combattimento e i signorotti con il paggetto a terra.

Adesso in sella c'è di tutto: farmacisti, impiegati, professionisti del settore, disoccupati, universitari, operai, bambini, muratori, dottori, ippogenitori, e sciroccati di ogni genere e tipo.
Il cavallo sta diventando uno sport "abbordabile" anche per chi, come me, vive del suo stipendio.
Il che sta portando una marea di nuova gente che necessariamente ha bisogno di nuovi orizzonti: un blu, uno giallo, uno verde, uno rosa a pallini...

Perchè se il contadino doveva lavorare con il cavallo, cavolo se ci lavorava! Bene o male, tutti i nuovi arrivati della famiglia DOVEVANO saper gestire il cavallo. Punto e fine: era questione di sopravvivenza.
Il signorotto, dal canto suo, faceva un volo a picco pendio e decideva che lui, fanchiurlo a tutti, sarebbe andato solo in carrozza.

Oggi, che c'è tanta varietà di clientela e punti di vista, anche il modo di vedere/vivere il cavallo sta fiorendo in mille colori.

Perchè c'è chi ha scoperto di avere una paura fottiuta, ma boia chi molla, si è comprato il cavallo e ora scioperebbe pur di non ammetterlo: e si lancia in mille ed un metodi di lallificaggio, lavoro da terra, monta fiorellina... e poi va in giro fiero del proprio operato, a spandere in giro strunzerie.

C'è chi ha bisogno di appagare una parte di ego che non trova sfogo... e si lancia in gare sconclusionate facendo figure dimmedda a tutta birra, ma è comunque felice perchè quella cosa lì lo fa camminare tre metri sopra il cielo e bene che va.

Ci sono persone come me che sognavano il cavallo da bambini, e hanno puntualmente comprato quello sbagliato... e si sentono pure intelligenti perchè invece di darlo dentro per un triciclo, si sono spaccati le ossa per cercare di ottenere... niente. Solo di non ammazzarsi. Forse.

Ci sono cavalieri che vivono del proprio lavoro e devono scegliere le loro priorità così come l'impiegato con la scrivania piena di pratiche urgenti cerca di capire chi gestire per primo e chi può lasciare a macerare. E quando viene su il classico mierdone, il professionista se lo scola, magari difende il suo operato, fa presente che ha solo due mani e che le sta usando meglio che può, si prende un altro pieno e torna a lavorare, odiando chi lo ha ingiuriato, conscio che tanto a breve arriverà certamente un'altra sciacqua da qualche altra parte.

C'è il cavaliere bravino che in seguito a brutta esperienza si caca le brache... e decide che il Verbo richiede di non montare ASSOLUTAMENTE MAI in sella, ma solo di guardare i cavalli belli, ciucci e liberi in branco. Fonda un blog e si mette a spiegare a tutti che sono dei pazzi assassini perchè la sella (della quale lui ha vissuto per anni interi) è il MALE.

Ci sono le ippomamme... che iddio ci scampi e salvi... soddisfatte e felici solo quando il figliolo/a in sella ha precisamente l'aspetto, il vestiario e l'espressione necessaria per venire bene in una fotoricordo. E morte e dannazione se il cavallo in questione ha una macchietta di sporco addosso o le trecce malfatte!... che sia pelle e ossa, moribondo e decrepito, chissene, basta solo che venga bene in foto.


...capite che in un ambiente del genere, la monta indiana fa solo ridere.
E che sarà mai l'ennesimo fiorellino a strisce verde fango che si è inventato l'ennesima boiata per leccare soldi a qualcuno...
:rolleyes3:
C'è di peggio, gente, c'è di peggio.

Ma siccome c'è gente che è morta per permetterci di essere tutti diversi e pensare cose diverse... cacchiarola, approfittiamone e godiamoci tanta magnifica diversità!

Per cui, andiamo tutti a montare indiano, su!
Via le selle, via le imboccature... e poi i maschietti tutti sui purosangue con i garresi a pinna e le femminucce tutti sugli spagnoli con tre metri di escursione verticale a falcata.

...io passo la mano, grazie, tanto ho già dato.
L'ultima volta che ho montato a pelo Mu, sono finita scodellata dentro una siepe.

:limb:

Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

Wild

Sante parole, Winter!!!  :perfect:
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

carodubbio

Citazione da: Winter Mirage - Luglio 16, 2016, 09:29:52 AM
E' assolutamente vero.

Così come è vero che il cavallo in box ha una mobilità "variamente" limitata (ce ne sono di molto grandi, quasi dei bilocali, e di molto piccoli dove anche solo coricarsi è un'impresa).
Il cavallo in box, al di là del suo benessere psicologico (non annoiarsi, avere tanta luce, la possibilità di vedere e toccare i propri vicini, mettere il naso fuori da 1/2 finestre e guardare gli omini di scuderia/clienti/altri cavalli che vanno e vengono per il maneggio)... ha comunque fisicamente bisogno di muoversi.

Non tanto per il tono muscolare, al diavolo quello, ma per i piedi, per l'apparato digestivo, per la schiena, e perchè non si gonfino gli stinchi come mongolfiere (facile soprattutto ad una certa età, quando sopraggiungono gli inevitabili acciacchi).

Se il cavallo sta in box, non importa quanto bello sia, deve poter uscire.
Da solo o in compagnia, ma deve avere ogni giorno almeno qualche ora in un posto abbastanza grande da potersi muovere, o almeno uscire per essere montato (che alcuni di noi sostengono non essere proprio figo come stare a paddock, ma in mancanza di altro, amen, almeno è sempre movimento).

Notare che questa critica è prevalentemente rivolta a me stessa... visto che ero io quella con il cavallo in box 24/7, e ferrato, e pieno di mangime, e montato poco.
Un mix da suicidio, perfino su un frisone.
Anche se in effetti i box erano 4 x 4.5, pieni di luce, con truciolo sotto e paglia sopra, fieno tre volte al giorno, mangime due, sbarre sui tre lati e un finestrone sull'esterno nel quarto: senza ombra di dubbio, la più bella, pulita, nuova e ben tenuta scuderia che io abbia mai visto in vita mia.

E quello che ho ottenuto in quattro mesi, è appunto tre infortuni uno di fila all'altro ed una colica seria per la cavalla.
:firuu:



Se vogliamo tornare alla monta indiana che era l'argomento del topic e al modo in cui riformare l'equitazione...

Tutto sommato io credo che non serva  una "riforma" che dica: ecco, ora siamo tutti uguali, BISOGNA FARE COSI'.

Tolto che, cazzuola, non riusciamo nemmeno a riformare il nostro sistema di giustizia, il governo, non riusciamo a trovarci il culo con le mani nelle cose veramente importanti...!!  ...e lì sì che invece dovremmo dire: Basta, ora siamo TUTTI uguali!

Ma l'equitazione, è un modo di esprimere le nostre differenze.
Come cucinare sano o ingolfarsi di mcdonald, come andare a correre o stare sul divano, come essere cretini oppure no.

Ovvio che se uno deve scegliere in teoria sceglie di mangiare sano, essere atletico ed intelligente.

Ma la teoria in merito è assolutamente personale e suscettibile di cambiamenti.
Per esempio, io non disdegno mcdonald, non corro nemmeno se cerbero mi sgagna le caviglie eppure mi reputo relativamente intelligente.  :firuu:

Uno può tranquillamente tenere il cavallo chiuso in box tutto il giorno, montare solo la domenica durante la gita parentale, uscire in gara senza allenamento adeguato, non riuscire ad andare oltre il Campionato della Salsiccia, scassarsi fisicamente e massacrare il cavallo, montare dimmedda, aver scelto un cavallo totalmente sbagiato, fare un mare di menate, non ottenere mai nessun risultato... eppure essere la persona più felice ed entusiasta del mondo.
Viavaddio, beate quelle persone.

Noi andiamo sostanzialmente a cavallo per essere felici.
E a volte noi siamo felici sulla pelle dei cavalli.
Niente cambierà mai questa cosa.

Io, che ho la cavalla in branco, che gioca con i suoi amichetti all'ombra, oggi ho intenzione di andare a mettere su la sella e montare.
Al caldo, a sudare sette sottosella, a diventare scemi per gli insetti.
Ma onestamente non me ne frega niente: il cavallo l'ho comprato per montarlo... già monto poco, e ora sono due settimane che non metto le chiappe in sella per il caldo e gli insetti... e mo' basta, mi sono stufata: stare in sella mi manca, e stavolta Mu soffrirà la sua brava mezz'ora.
Mi sento un mostro?
Ma anche no.


Dopotutto siamo tutti diversi, e l'essere diversi ci permette di crescere, in qualche modo.
E la diversità umana si esprime benissimo in un mondo in rivoluzione come quello dell'equitazione: se ci pensate, fino al secolo scorso montavano a cavallo due categorie sociali: chi per per necessità di lavoro/spostamento/combattimento e i signorotti con il paggetto a terra.

Adesso in sella c'è di tutto: farmacisti, impiegati, professionisti del settore, disoccupati, universitari, operai, bambini, muratori, dottori, ippogenitori, e sciroccati di ogni genere e tipo.
Il cavallo sta diventando uno sport "abbordabile" anche per chi, come me, vive del suo stipendio.
Il che sta portando una marea di nuova gente che necessariamente ha bisogno di nuovi orizzonti: un blu, uno giallo, uno verde, uno rosa a pallini...

Perchè se il contadino doveva lavorare con il cavallo, cavolo se ci lavorava! Bene o male, tutti i nuovi arrivati della famiglia DOVEVANO saper gestire il cavallo. Punto e fine: era questione di sopravvivenza.
Il signorotto, dal canto suo, faceva un volo a picco pendio e decideva che lui, fanchiurlo a tutti, sarebbe andato solo in carrozza.

Oggi, che c'è tanta varietà di clientela e punti di vista, anche il modo di vedere/vivere il cavallo sta fiorendo in mille colori.

Perchè c'è chi ha scoperto di avere una paura fottiuta, ma boia chi molla, si è comprato il cavallo e ora scioperebbe pur di non ammetterlo: e si lancia in mille ed un metodi di lallificaggio, lavoro da terra, monta fiorellina... e poi va in giro fiero del proprio operato, a spandere in giro strunzerie.

C'è chi ha bisogno di appagare una parte di ego che non trova sfogo... e si lancia in gare sconclusionate facendo figure dimmedda a tutta birra, ma è comunque felice perchè quella cosa lì lo fa camminare tre metri sopra il cielo e bene che va.

Ci sono persone come me che sognavano il cavallo da bambini, e hanno puntualmente comprato quello sbagliato... e si sentono pure intelligenti perchè invece di darlo dentro per un triciclo, si sono spaccati le ossa per cercare di ottenere... niente. Solo di non ammazzarsi. Forse.

Ci sono cavalieri che vivono del proprio lavoro e devono scegliere le loro priorità così come l'impiegato con la scrivania piena di pratiche urgenti cerca di capire chi gestire per primo e chi può lasciare a macerare. E quando viene su il classico mierdone, il professionista se lo scola, magari difende il suo operato, fa presente che ha solo due mani e che le sta usando meglio che può, si prende un altro pieno e torna a lavorare, odiando chi lo ha ingiuriato, conscio che tanto a breve arriverà certamente un'altra sciacqua da qualche altra parte.

C'è il cavaliere bravino che in seguito a brutta esperienza si caca le brache... e decide che il Verbo richiede di non montare ASSOLUTAMENTE MAI in sella, ma solo di guardare i cavalli belli, ciucci e liberi in branco. Fonda un blog e si mette a spiegare a tutti che sono dei pazzi assassini perchè la sella (della quale lui ha vissuto per anni interi) è il MALE.

Ci sono le ippomamme... che iddio ci scampi e salvi... soddisfatte e felici solo quando il figliolo/a in sella ha precisamente l'aspetto, il vestiario e l'espressione necessaria per venire bene in una fotoricordo. E morte e dannazione se il cavallo in questione ha una macchietta di sporco addosso o le trecce malfatte!... che sia pelle e ossa, moribondo e decrepito, chissene, basta solo che venga bene in foto.


...capite che in un ambiente del genere, la monta indiana fa solo ridere.
E che sarà mai l'ennesimo fiorellino a strisce verde fango che si è inventato l'ennesima boiata per leccare soldi a qualcuno...
:rolleyes3:
C'è di peggio, gente, c'è di peggio.

Ma siccome c'è gente che è morta per permetterci di essere tutti diversi e pensare cose diverse... cacchiarola, approfittiamone e godiamoci tanta magnifica diversità!

Per cui, andiamo tutti a montare indiano, su!
Via le selle, via le imboccature... e poi i maschietti tutti sui purosangue con i garresi a pinna e le femminucce tutti sugli spagnoli con tre metri di escursione verticale a falcata.

...io passo la mano, grazie, tanto ho già dato.
L'ultima volta che ho montato a pelo Mu, sono finita scodellata dentro una siepe.

:limb:

100 e lode


rhox

Citazione da: Jimmyhaflinger - Luglio 16, 2016, 01:01:24 AM
che poi anche dire "box" non significa nulla... conosco un posto qui in zona dove i box sono tutti aperti tra di loro, separati solo da una solida rete metallica, i cavalli possono vedersi tra di loro e anche toccarsi, hanno tanta luce e tanta aria e la lettiera in paglia che gli consente di avere qualcosa da smangiucchiare tutto il giorno... e' un maneggino economico e apparentemente fatiscente ma in realta' i cavalli ci stanno benone e sono grassi e lucidi...

Ecco il mio cavallo in un box fatto di rete metallica dove può infilare un piede o altro non c'è lo metterei neanche pagata..
Come non lo metterei in recinzioni di pali innocenti..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Jimmyhaflinger

Citazione da: rhox - Luglio 17, 2016, 05:09:36 PM
Citazione da: Jimmyhaflinger - Luglio 16, 2016, 01:01:24 AM
che poi anche dire "box" non significa nulla... conosco un posto qui in zona dove i box sono tutti aperti tra di loro, separati solo da una solida rete metallica, i cavalli possono vedersi tra di loro e anche toccarsi, hanno tanta luce e tanta aria e la lettiera in paglia che gli consente di avere qualcosa da smangiucchiare tutto il giorno... e' un maneggino economico e apparentemente fatiscente ma in realta' i cavalli ci stanno benone e sono grassi e lucidi...

Ecco il mio cavallo in un box fatto di rete metallica dove può infilare un piede o altro non c'è lo metterei neanche pagata..
Come non lo metterei in recinzioni di pali innocenti..

e' rete metallica "elettrosaldata" da cemento armato a maglie da 10x10cm ed e' a 120 cm da terra, sotto ci sono i muri di cemento in cui la stessa rete e' immersa come rinforzo... la vedo dura che un cavallo infili un piede in una rete da 10x10 a 1.20 mt da terra...

molto piu pericolosi invece i box prefabbricati con quelle patetiche tavolette da 2,5 o al massimo 3 cm... ne vedo spesso con le tavole rotte ed una volta ho visto una scena orrenda per una tavola rotta da un calcio...

quanto alle recinzioni in tubi innocenti (da ponteggio) io ci ho costruito la pergola che fa' ombra ai box... e' vero che ho cavalli bravi e vecchi ma fin'ora non ci sono mai stati problemi

rhox

se è 1,20 è diverso che dire separati solo da una rete metallica..
comunque a 1,20 se un cavallo si imboxa può infilarci lo stesso il piede..
e una volta dentro non lo tira può fuori senza farsi male..

no grazie, la termosaldata penso sia la peggior cosa che ci possa essere in ambiente equestre..

per i tubi innocenti vanno benissimo finchè un cavallo non ci si infila con le gambe dentro.. preferisco qualcosa che si spacchi nell'evenienza..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Kimimela

Io credo che winter abbia centrato il punto: ora vanno a cavallo davvero tutti, e tra questi purtroppo ci sono persone che non sapendo nulla di cavalli si fanno attirare da questi specchietti per le allodole.
Il risultato e' purtroppo spesso disastroso....
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Luna di Primavera

io penso (e oggi, per questioni personali del w-e appena trascorso, lo dico ancora con più grinta ahahah) che ognuno col suo cavallo farà come gli pare.

a me, se ci sono persone che vanno a pelo e senza imboccatura nei boschi, mi va bene (magari, ecco, una sellina male non fa... al cavallo).
quello che mi lascia perplessa è la faccenda del "corso" dove ti insegnano la "tecnica sioux".

ora, citando il mio amico Thomas, i sioux mettevano il culo in sella da bambini e poi galoppavano a pelo nelle praterie scagliando frecce ai bisonti. ci va UNA VITA per saper montare così... dunque il corso francamente boh.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Kimimela

Anche io sono dell'idea che ognuno col proprio cavallo fa quello che gli pare. Nel momento in cui pero' diventa ingestibile e pericoloso allora non mi sta piu bene.
Purtroppo questi "corsi" creano dei mostri, cosi come molti altri corsi
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Jimmyhaflinger

Citazione da: rhox - Luglio 17, 2016, 11:02:36 PM
se è 1,20 è diverso che dire separati solo da una rete metallica..
comunque a 1,20 se un cavallo si imboxa può infilarci lo stesso il piede..
e una volta dentro non lo tira può fuori senza farsi male..

no grazie, la termosaldata penso sia la peggior cosa che ci possa essere in ambiente equestre..

per i tubi innocenti vanno benissimo finchè un cavallo non ci si infila con le gambe dentro.. preferisco qualcosa che si spacchi nell'evenienza..

stamattina mi e' venuta la curiosita' e lo ho misurato... mi ricordo male, li la rete e' a 1,45 circa da terra... 1,20 da terra invece e' nei miei box

comunque anni fa' la famigerata e fetida Irene ha tirato un doppio calcio violentissimo nel divisorio in rete elettrosaldata dei miei box... risultato: rete completamente accartocciata, ma le maglie non si sono divise in modo sostanziale e non hanno lasciato passare i piedi...

in ogni caso quel maneggio e' fatto cosi da 30 anni e non e' mai successo nulla per quelle reti...

nel caso dei tubi innocenti poi, nel mio caso sono solo pali verticali che sostengono la pergola quindi non comportano particolari pericoli

alla fine comunque tutto sta anche nell'avere cavalli tranquilli che pensano a oziare e non a mettersi nei guai... altrimenti il modo lo trovano sempre

Kimimela

esattamente jimmy allora se guardiamo tutto troviamo sempre qualcosa che non va....ma bisogna anche essere positivi  :horse-wink:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"