• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Scelta del maneggio e della disciplina

Aperto da Wild, Settembre 27, 2016, 09:19:26 AM

« precedente - successivo »

Wild

Ho scritto questo titolo perchè quello che vi voglio raccontare verte più che altro sulla scelta della disciplina equestre, su come orientarsi in un mondo così variegato, ma in realtà in discorso è un tantino più ampio.

Premessa, io stessa non ho ancora trovato la mia dimensione e il mio modo di vivere il cavallo, quindi sono l'ultima persona che può dare consigli.

La figlia di alcuni amici di famiglia, una bambina di dieci anni, vorrebbe fare equitazione, ha iniziato a un campus e, vi dirò, che è anche molto brava. Sua mamma mi ha chiesto un consiglio su come può orientarsi, perchè le discipline e i maneggio sono davvero tanti e diversi e la famiglia (come la mia) non è equitante.
Ora, al di là del fatto che qualunque risposta io le avessi dato mi sarebbe sembrata quella sbagliata, considerando l'età della bimba, le ho suggerito di trovare un maneggio con un ambiente che le piacesse in cui anche lei, come mamma, vi si trovasse a proprio agio e che il resto sarebbe venuto col tempo e, anche se dentro di me pensavo che si sarebbero dovute accontentare dell'ambiente "meno peggio", credo fosse l'unica risposta sensata da dare.

Questo mi ha portata a riflettere più attentamente sulle difficoltà di inserimento in un ambiente equestre di qualcuno che con l'equitazione non ha mai avuto nulla a che fare...pensavo di trovarle io perchè ho iniziato a 18 anni e ho dovuto e devo ancora farmi strada da sola, ma vedo che anche i più giovani e le loro famiglie riscontrano difficoltà simili, di inserimento e di orientamento.

Qualcuno ha esperienza a riguardo?
E, per quel che concerne le diverse discipline, voi come avete scelto la vostra?
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

zazolino73

io sono andato la prima volta in un maneggio a 12 anni, ovviamente scelto dai miei genitori per vicinanza a casa. ho iniziato le lezioni di monta inglese con mio cugino coetaneo. dopo poche lezioni, alla prima caduta del cugino, la mia frequentazione del maneggio si è bruscamente interrotta, con la motivazione che si tratta di uno sport pericoloso e che l'ambiente dei cavalli è popolato da gente poco raccomandabile.....
io non sono mai stato uno che si impunta per fare una cosa, sono stato "sottomesso" ai voleri di altri per un bel po' (scuola, università...fino al lavoro). alla bella età di 42 anni ho deciso che nella vita dovevo fare anche qualcosa che mi dava soddisfazione, benessere e che mi permetteva di realizzare almeno un sogno nel cassetto. tramite un'amica ho trovato un maneggio nuovo e ho iniziato a prendere lezioni. dopo 6 mesi, visto tutto il tempo perduto, ho bruciato le tappe e mi sono comprata un cavallo. la storia non sta proseguendo nel migliore dei modi perchè il mio istruttore  si è rivelato una persona spregevole e, infatti, è stato allontanato dal maneggio.
è vero che occorre porre molta attenzione nelle scelte, soprattutto se si tratta di bambini. occorre valutare la reale passione per questo sport, non tanto per una disciplina o un'altra, ma quanto per l'interazione con l'animale.

Kimimela


Io ho iniziato a montare a 7 anni presso una scuola di equitazione molto seria.
L'ambiente me lo ricordo poco, nel senso che per me l'importante era montare e interagire col pony/cavallo che la scuola mi affidava.
Mi ricordo che gli altri erano tutti abbastanza ricchi (cosa che io non ero) ed avevano la maggior parte il cavallo proprio.
Per questo motivo sono sempre stata un po' esclusa da tutti I loro giri ma ripeto....me ne fregava praticamente zero perche' andavo li solo ed esclusivamente per stare col pony.
Quando poi ho compiuto 18 anni e ho preso la patente sono scappata da quel maneggio...proprio per l'ambiente che era ed e' tuttora di garisti di medio/alto livello.
Quegli ambienti mi fanno schifo ancora oggi che di anni ne ho 42...per cui sapevo molto bene cosa avrei voluto fare con un mio eventuale cavallo di proprieta'.
Ad oggi...dopo ben 35 anni  :icon_eek: per me l'importate rimane sempre interagire col mio cavallo, se poi c'e' anche un bell'ambiente ben venga ma per me le cose fondamentali sono altre.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

BigDream

Io ho iniziato a 8 anni in un maneggio di un'amica di famiglia, lei faceva gare con i suoi cavalli (che erano gli stessi che usava per scuola) ma gli allievi erano tutti bambini/ragazzi quindi l'ambiente era piacevole (poi quandi si ha 8 anni, come diceva kimimela, non è che ci si rende conto realmente dell'ambiente, basta montare). Poi ne ho cambiato altri due, tre in tutto, prima di smettere e poi ricominciare col mio cavallo due anni fa (e ho cambiato ancora perché quello era il peggiore in assoluto). Dove sono ora finalmente mi trovo bene.

Non mi sono mai posta il problema della monta perché ho iniziato all'inglese e per me esisteva solo quella. Poi ho scoperto l'americana ma non mi è mai piaciuta. Secondo me all'inizio ci sta iniziare con quello che passa in convento, quando poi si cresce e si scoprono altri tipi di monte, si può ragionare e scegliere quello che si preferisce... se lei ha già a disposizione nello stesso maneggio diversi tipi di monte, direi che può provarli tutti e poi decidere, sicuramente avrà una preferenza per uno o per l'altro. Comunque, parere puramente personale, se parte da zero io inizierei all'inglese, e poi una volta salda in sella provare l'americana e vedere quale preferisce. È più facile passare dall'inglese all'americana rispetto al contrario, a mio parere. Poi nella vita si può sempre cambiare idea mille volte e sperimentare un sacco di cose diverse, perché ogni età porta nuove esperienze.....

Per quanto riguarda l'ambiente bé, penso ci siamo passati tutti da quelli  :pollicegiu: ... però a oggi, dopo averne viste davvero di tutti i colori, posso dire che (e non avrei MAI pensato di dirlo), il peggio del peggio lo si vede nei maneggi "di cavallari", dove vige l'ignoranza, dove la gente ha il cavallo ma non ha idea di come si lavori (ma non perché non lo sanno ancora e vogliono imparare, proprio perché certe persone sono limitate mentalmente e NON vogliono imparare), perché l'ignoranza è spesso accompagnata dall'invidia, e questi due elementi messi insieme generano una tale cattiveria che sarebbe meglio starci alla larga per bene (e cattiveria + ignoranza = il peggio ever)

Questo per dire che non per forza l'ambiente dell'agonismo è negativo e quello più "easy" è positivo. Anzi. Chiaro che c'è ambiente e ambiente, in entrambi i casi. Sicuramente bisogna girarne un po' per rendersi conto di come funziona davvero.. anche se auguro alla bimba di trovarsi bene al primo colpo.

BigDream

Citazione da: zazolino73 - Settembre 27, 2016, 09:50:11 AM
io sono andato la prima volta in un maneggio a 12 anni, ovviamente scelto dai miei genitori per vicinanza a casa. ho iniziato le lezioni di monta inglese con mio cugino coetaneo. dopo poche lezioni, alla prima caduta del cugino, la mia frequentazione del maneggio si è bruscamente interrotta, con la motivazione che si tratta di uno sport pericoloso e che l'ambiente dei cavalli è popolato da gente poco raccomandabile.....
io non sono mai stato uno che si impunta per fare una cosa, sono stato "sottomesso" ai voleri di altri per un bel po' (scuola, università...fino al lavoro). alla bella età di 42 anni ho deciso che nella vita dovevo fare anche qualcosa che mi dava soddisfazione, benessere e che mi permetteva di realizzare almeno un sogno nel cassetto. tramite un'amica ho trovato un maneggio nuovo e ho iniziato a prendere lezioni. dopo 6 mesi, visto tutto il tempo perduto, ho bruciato le tappe e mi sono comprata un cavallo. la storia non sta proseguendo nel migliore dei modi perchè il mio istruttore  si è rivelato una persona spregevole e, infatti, è stato allontanato dal maneggio.
è vero che occorre porre molta attenzione nelle scelte, soprattutto se si tratta di bambini. occorre valutare la reale passione per questo sport, non tanto per una disciplina o un'altra, ma quanto per l'interazione con l'animale.

Zazolino, puoi togliermi una curiosità? Non ci hai mai detto come ti chiami  :occasion14: lo chiedo perché dai tuoi post non si capisce mai sei sei un LUI o una LEI...  :firuu:

Kimimela

Io non mi trovo ne' nei maneggi di Cavallari ne' in quelli di agonisti.
Dove siamo ora secondo me c'e' la giusta dimensione, siamo tutti amanti dei cavalli in quanto animali e non in quanto "mezzi per..."
Questa e' la cosa che tollero meno...la mancanza di rispetto verso l'animale sia che provenga da un cavallaro della Domenica che da un agonista.

Tante volte ho pensato a come imposterei io un maneggio.
Certamente non agonistico, ma fatto di persone che col cavallo si rilassano dove il maneggio diventa anche un luogo di aggregazione.
Alla fine la passione e' piu' bella se la puoi condividere con persone che hanno I tuoi stessi interessi
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

BigDream

Giusto kimi.

Dove sono io in realtà la maggior parte sono comunque cavallari, ma finché non rompono le scatole e si fanno gli affari loro va bene... i cavalli stanno bene perché il gestore li tiene benissimo quindi va bene... poi si fanno anche due chiacchiere e c'è un ambiente rilassato. Sicuro dietro alle spalle qualcuno che sparla c'è (come dappertutto) ma finché ne parlano tra di loro e non rompono, chissene frega..

Chiaro che se hai una scuderia difficilmente dici a un cliente che vuole venire da te "no tu no perché sei un cavallaro" oppure "tu no perché te la meni"... però sicuramente se ci fossero persone che mettono zizzania le manderei a ca*are subito, perché basta una sola persona a rovinare un ambiente.

Kimimela

certamente il cliente deve pagare...questa e' la condizione primaria  :horse-cool:
poi ovvio che cerchi di selezionare un attimo ma ho ben visto che la selezione avviene da se in base a come imposti il maneggio e in base anche al costo della pensione
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Luna di Primavera

Citazione da: Wild - Settembre 27, 2016, 09:19:26 AM

La figlia di alcuni amici di famiglia, una bambina di dieci anni, vorrebbe fare equitazione, ha iniziato a un campus e, vi dirò, che è anche molto brava. Sua mamma mi ha chiesto un consiglio su come può orientarsi, perchè le discipline e i maneggio sono davvero tanti e diversi e la famiglia (come la mia) non è equitante.
Ora, al di là del fatto che qualunque risposta io le avessi dato mi sarebbe sembrata quella sbagliata, considerando l'età della bimba, le ho suggerito di trovare un maneggio con un ambiente che le piacesse in cui anche lei, come mamma, vi si trovasse a proprio agio e che il resto sarebbe venuto col tempo e, anche se dentro di me pensavo che si sarebbero dovute accontentare dell'ambiente "meno peggio", credo fosse l'unica risposta sensata da dare.


hai risposto bene
tempo al tempo

io ho cominciato da grande e quindi non faccio testo.

mia figlia sin da piccolissima l'ho portata in vari maneggi, ha anche preso lezioni e fatto le basi, ma la scintilla vera e propria della passione e della gioia di andare al maneggio si è accesa lo scorso anno quando, oltre al cavallo bravo e all'istruttrice simpatica, si è fatta un gruppetto di amici tranquilli che non hanno grossa competitività. al momento salticchia volentieri ma a mio parere è un caso, col cavallo le piace tutto.

quando si è "piccoli" la compagnia conta molto. la disciplina un po' meno, verrà dopo. secondo me.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

segreto

Consiglio banale come l'invenzione della tazzina di caffè per mancini (quella con il manico a sinistra): in Italia ci sono dei pony club della madonna, dove i bambini imparano a salire in corsa, a scendere al volo, a infilare bicchieri su paletti, a stare sul pony mentre quello si rotola: dov'è il problema? A dieci anni non si FA dell'equitazione, si impara che il cavallo è vivo, il pony ancora di più e andarci d'accordo è una vera avventura.
I maneggi per adulti sono inquinati da protagonismo e supponenza di allievi invadenti e insegnanti pigri. Ma dove ci sono i pony, altra aria (anche se i difetti dei clienti degli altri maneggi li hanno i genitori e gli insegnanti, fuori dal campo, tornano ad essere pigri).
Qui in Lombardia, per esempio, ce ne sono una manciata che non hanno niente da invidiare a quelli inglesi: vedere i filmati dei pony games per credere.
Credo che anche in altre regioni ce ne siano.

Segreto

Wild

Segreto, se nella mia zona ci fosse un pony club, ti assicuro che avrei risolto tutti i miei problemi, oltre a quelli dei bambini che mi chiedono dove potrebbero andare a fare equitazione...solo che, qui ci saranno minimo una decina di maneggi tutti molto vicini tra loro e neppure l'ombra di un pony club, spesso neppure l'ombra di un pony...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

segreto

Dieci maneggi e nessuno che pensa ai bambini?
Ahimè: evidentemente da voi non c'è domanda sufficiente. Qui da noi alcuni pony club si mettono d'accordo per promuoversi e vanno a piazzare un gazebo, portando un paio di pony, alle feste di paese (lo chiamano "battesimo della sella"). Inoltre hanno un'intensa attività come grest alla fine della scuola (non solo estate, ma anche Natale e qualche giorno a Pasqua).
Comunque un ragazzino che non passa dai pony e da un insegnante specializzato non ha un percorso d'avvicinamento corretto (parlo per esperienza: ho visto mio figlio, tanti anni fa, che con un cavallo "normale" tribolava). Se le strutture non ci sono, tu genitore o ti arrangi da solo (se hai la capacità, i soldi e lo spazio), o sei in balia della fortuna.
Non è detto che ci voglia il pony per forza, se il ragazzino arriva con i polpacci alla zona sensibile del costato; ma l'insegnante specializzato e con esperienza per trattare con i piccoli, quello sì.
In quanto ai cavalli, per fare solo un esempio, alcuni giudicano gli avelignesi inadatti, al di sotto di una certa soglia di età del bambino, perché sono troppo "a botte" e non consentono una corretta inforcatura. I problemi sono tanti, come vedi, e si rischia di pagarli con frustrazioni e un precoce allontanamento.

Segreto

Wild

"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

segreto

Ma la scuola non fa nulla per avvicinare i bambini ai cavalli.
E sapete perché? Perché mentre tutti gli altri sport adatti all'infanzia e all'adolescenza hanno la fama di essere praticabili in strutture pubbliche più o meno gratuite o presso associazioni sportive apparentemente senza fine di lucro, l'Equitazione si trascina la fama (purtroppo reale ma non certo scandalosa) di sport in cui gli istruttori sono professionisti e ci devono vivere.
Non sto parlando della necessità di creare campioni per le Olimpiadi ma, in città in cui, oltre al cagnolino o al gatto del vicino, l'unico contatto fisico con gli animali è quello con le zanzare, urgerebbe dare questa possibilità ai ragazzi. Almeno per permettere loro di avvicinare, di provare, di capire cos'è un cavallo.
Se vai da un preside e gli proponi una giornata (gratuita) di avvicinamento presso un maneggio con tutti i crismi e le carte in regola, si mette a farfugliare di pericoli, di assicurazioni, di possibilità limitate di parte delle famiglie e di altre amenità da ciulandario, salvo poi portare i pargoli a fare la settimana bianca. Ma solo quelli che possono permetterselo.
Al primo che mi dice ancora che non abbiamo nessuno sui podi internazionali faccio fare un giro di 30 a pedate nel soprasella.

Segreto

BigDream

Citazione da: segreto - Settembre 27, 2016, 08:34:41 PM
Comunque un ragazzino che non passa dai pony e da un insegnante specializzato non ha un percorso d'avvicinamento corretto

Sicuramente la scuola pony è un'ottima cosa e tutto quello che vuoi, però non sono d'accordo con questa tua affermazione. Io l'unica sorta di pony che ho montato in vita mia era un doppio pony misto arabo, ma lo montavo si e no una volta al mese. Per il resto del tempo o montavo un francese bravisssssssimo (mi ha insegnato tanto lui, era davvero un tesoro di cavallo) oppure due olandesi che andavano in gara con la mia istruttrice. Sinceramente io sono molto contenta di aver imparato con loro perché ho avuto la giusta via di mezzo: cavalli bravi con cui imparare, ma non i classici robot mezzi "rinco" che vanno da soli, della serie che impari con loro e poi appena ti mettono su un cavallo un po' più sveglio vai in panico e non sai cosa fare... E non penso si possa dire che ho avuto un avvicinamento non corretto.

Invece per quanto riguarda l'insegnante sono d'accordissimo. Dev'essere specializzato a lavorare coi bambini. E tra l'altro (forse un po' OT, scusate), trovo che questa cosa che ci sono insegnanti di 20 anni fa un po' sorridere... È vero che da qualche parte bisogna pure iniziare, ma secondo me ci starebbe di più una sorta di accostamento, non so per i primi tot anni l'insegnante giovane deve affiancare un insegnante più esperto. Io non andrei mai da un istruttore così giovane, perché per quanto possa essere bravo, non sarà MAI come avere a che fare con una persona più grande che ha MOLTA più esperienza (ma non solo nell'equitazione, in qualsiasi ambito).