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Consiglio del Colonnello

Aperto da milla, Dicembre 12, 2016, 01:18:30 PM

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gi.

Certamente!  Deve prevalere sempre il buon senso. Come correttamente dice Kimimela, accanirsi non serve. Stare con i cavalli, montarli deve essere piacevole, pur essendo una disciplina dev'essere  divertimento, se viene a meno, ti fa passare la voglia.

Nel mio caso con la puledra nel paddock mi sentivo proprio preso in giro dalla cavalla, perchè erano settimane che non riuscivo più a montarla. Visto che all'epoca avevo circa 18 anni e abbastanza fiato,  ho reagito (un po' sicuramente d'istinto) in quel modo. ...Ho pensato : vuoi correre ?  Corri! Tra me e me : chi la dura la vince. Però non ero così sicuro. Alla fine ho avuto la meglio, ma credetemi ero marcio di sudore anch'io! Senza incitarla, mi avvicinavo velocemente e  lei ripartiva,praticamente "fece tutto da sola".   

rhox

Parelli, Roberts ecc fondano parte del loro metodo nel far correre il cavallo fino a che "non ragiona" (detto molto alla spicciola) e dargli riposo quando è vicino a noi.
Niente di molto diverso dall'inseguirlo a paddock per insegnargli a farsi prendere.

Per me sinceramente far trottare il cavallo 1 ora è noioso. Sicuramente toglie parte delle bizze, ma fa si che non si concentri su cosa sta facendo se non le direzioni. Se poi ripropongo il lavoro e nel caso lo rimetto alla corda lo annoio ancora. Magari non resta senza fiato, ma sicuramente è stanco almeno dalla monotonia
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

klystron

Rhox, secondo me e' proprio il contrario. Se il cavallo va in difesa, di certo sta pensando a tutt'altro rispetto al trottare come dico io (calmo). Se invece trotta calmo e bene, allora l'obiettivo e' raggiunto, e si puo' passare ad altro, non c'e' bisogno di star li per un'ora. Se riprende a fare lo scemo, si rimette alla corda, e cosi via.
Non credo che si debba farlo trottare un'ora a prescindere da tutto sempre e comunque. Poi c'e' da dire che il lavoro alla corda per come lo intende il Colonnello non e' esattamente monotono.

rhox

La premessa è di girarlo alla corda per molto più di 1 ora è poi provare a montare. Se non funziona ripartire..
So come dice di girare alla corda, ma per quanto vari dopo 1 ora è noia
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

gi.

Un cavallo che lavora bene ed è tranquillo un'ora è un'eternità.

Personalmente mi sono capitati cavalli che pur essendo collaborativi, perciò buoni, erano molto esuberanti e per un bel quarto d'ora facevano di tutto.sgroppavano , galoppavano, trottavano con energia, senza che io riuscissi a fermarli o metterli al passo.Passato quel "momento" potevo iniziare il  lavoro, solitamente una mezzoretta. A conti fatti un'oretta scarsa mi ci voleva.
Come scrive correttamente Klystron, il lavoro alla corda come lo intende il Colonnello non è monotono. Alterna il lavoro in circolo con il lavoro da terra,  con il lavoro guidato a mano.Passa anche del tempo standogli semplicemente vicino con il cavallo fermo far "nulla", accarezzandolo e premiandolo. Il Colonnello sa quando è ora di farsi sentire e quando il cavallo dev'essere premiato.
Tornando all'argomento le indicazioni che da riguardo quel puledrone di 5 anni è di farlo lavorare alla corda tenedolo lungo, e  di farlo camminare e trottare standogli di fianco,lungo la pista per far sì che proceda dritto e che ascolti.   

klystron

boh, io non ho letto un'ora nel post del Colonnello. Dice "a lungo", che a seconda del cavallo puo' voler dire 2 ore o 20 minuti. Poi lui consiglia sempre un lavoro simile, e generalmente parla di ottenere la calma alla corda.
Che sia noia, per il cavaliere non ci sono dubbi, per il cavallo....se sgroppa e fa il cretino vuol dire che non si annoia poi tanto.
E condivido il pensiero che non tutti abbiamo tutto questo tempo a disposizione, quindi non sempre e fattibile (a parte la gran rottura)

Idunas-Sanni

Scusate ma se rileggete il post di milla scrive che il suggerimento è stato di farlo trottare per molto più di un'ora e solo al trotto per poi montare e rigirare alla corda se propone di nuovo un atteggiamento aggressivo verso gli altri cavalli in campo.
L'esempio di gi presenta una situazione completamente diversa.
Io vorrei capire come il cavallo potrebbe associare "aggressività verso una altro cavallo = muoversi fino alla stanchezza" perché nient'altro è se si gira il cavallo per questi tempi prolungati. Nessuno cavallo riuscirebbe di lavorare seriamente e correttamente per tutto quel tempo. A prescindere però da questo il cavallo non farà la suddetta connessione. Perché tra il suo comportamento, il nostro atterraggio e il momento che abbiamo attaccata la longe e lo faremo ripartire passa troppo tempo. Magari si crea il nesso "aggressività = atterraggio del cavaliere". Che bello!
In poche parole non credo che l'atteggiamento in questione si risolve con il lavoro alla corda e / o un lavoro prolungato.

Del resto concordo con nyna, gi.  e rhox.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

klystron

Milla ha scritto piu' di un'ora, forse per riassumere, ma non e' quello che stava scritto nel post del colonnello (che dice solo "a lungo").
Poi uno puo' essere d'accordo o meno eh, ma e' giusto per puntualizzare.
Personalmente, in genere sono d'accordo con il consiglio, ma in questo caso (aggressivita' verso altri cavalli) non so quanto possa essere efficace; uno puo' sempre provare. Mi pare piu' sensato il consiglio di metterlo sottomano, ma certo ci vuole piu' esperienza (io non l'avrei per esempio).

Luna di Primavera

#38
questo è l'estratto dal testo del Colonnello.
"molto più di un'ora" è riferito al lavoro sottomano, il che ha perfettamente senso a mio parere.

"Cosa deve fare? Primo: mettere il cavallo alla corda a lungo, solo trotto, e insegnargli a rispondere ai comandi della sua voce. Secondo, fatto questo primo indispensabile passo, abituare il cavallo a stare sotto mano, lei in sella a un cavallo tranquillo e sicuro, alla sua destra, con una corda da scuderia tenuta dalla sua mano destra, agganciata (moschettone) all'anello interno del filetto (obbligatorio filetto snodato con stanghette), la testa del cavallo sotto mano all'altezza della sua gamba destra. Passo e trotto, a lungo (molto più di un'ora) e per tanti giorni. Mi faccia conoscere, se gradisce e metterà in pratica il mio consiglio, il risultato. Poi le indicherò come procedere. Un cordiale saluto e buon lavoro. Paolo Angioni"

siccome l'interlocutore non può lavorare sottomano, il Colonnello suggerisce come soluzione alternativa quanto segue: 
"Appena il cavallo dovesse fare qualche difficoltà, anche solo un accenno d'inizio di difficoltà, non intervenga, non cerchi di correggere o combattere stando in sella. Smonti immediatamente e rimetta il cavallo alla corda, a lungo, per tutto il tempo che ha a disposizione, solo trotto alle due mani, come sopra. Rimonti. Alla prima difficoltà, piede a terra e lavoro alla corda. Poi riporti il cavallo in scuderia. Questo lavoro va ripetuto per tutta una settimana. Mi faccia conoscere il risultato. Poi le scriverò che fare. Buon lavoro. Angioni."

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

gi.

Anch'io ho letto il post ed effettivamente non dice di lavorarlo alla corda per più di un 'ora, dice a lungo, prendendosi tutto l tempo a disposizione, dice che il cavallo deve essere quasi stanco( perciò non sfiancato) e di lavorarlo non solo in circolo ma muoversi con il cavallo, se possibile correre alla sua altezza, alle due mani e, con l'ausilio del frustone puntarlo contro in modo che il cavallo sia obbligato a trottare in linea retta( che non vuol dire essere aggressivi) .Questo serve perchè il cavallo in questione fa dei dietro front, delle difese, non avanza dritto, deve imparare a procedere dritto ascoltando il suo cavaliere.
Se vogliamo precisare dice alcuni post prima, ma riferiti al lavoro sotto mano, di fare passo e trotto, a lungo (molto più di un'ora) e per tanti giorni. Un'ora stando in sella con un cavallo sotto mano, vola, per esperienza personale. Se poi si esce fuori, di più ancora.D'altra parte quando usciamo in passeggiata solitamente  montiamo anche più di un'ora, no?
Capisco che tutto ciò comporta tempo e dispendio di energie, però se si vuole cercare di ottenere qualcosa( con questi soggetti) bisogna essere disposti a "perdere" del tempo.

gi.

Scusa Luna, non mi ero accorto che avevi nel frattempo postato dopo Klystron

milla

" Per tutto il tempo che ha a disposizione" è un po' vaga come indicazione non vi pare?

Altra mia perplessità è che tutto questo lavoro a corda serva ottimamente per allenare il cavallo ma per il resto ho qualche dubbio.
Ho visto un'istruttrice tentare questo approccio con un cavallo troppo in avanti, lo girava a corda a lungo poi montava ed al minimo cenno di casino smontava e lo faceva trottare e così via; all'inizio pareva funzionare, dfopo una mezz'ora il cavallo si sgasava, si stancava e lavorava benino però col passare dei giorni il tempo da passare a corda prima di raggiungere una relativa calma si allungava sempre più finchè la cosa dovette essere abbandonata perchè diventata inefficace.
Anche con la mia cavalla fu tentata una cosa analoga, però lei si scalda via via che lavora quindi il sistema era addirittura controproducente.

Un'altra cosa che mi era venuta in mente è la stessa che ha evidenziato Idunas: ho sempre saputo che il premio o la punizione devono seguire IMMEDIATAMENTE l'azione da premiare o punire, altrimenti il cavallo non riesce a fare l'associazione; allora se il cavallo fa il cretino, io smonto, tiro su le staffe, attorciglio le redini, prendo la longia e l'attacco all'anello del filetto, prendo il frustone...quanto tempo è passato? Almeno due minuti penso, quindi non è che poi il cavallo fa l'associazione fare il cretino=cavaliere che smonta?


raffaele de martinis

Cara Milla, scusa se il mio "razzismo" non mi fa leggere le decine di risposte che hai avuto e può darsi che abbiate già affrontato questi due ploblemi:
in primis: ma sto lallo che si agita è intereo?
Nel qual caso - nella stramagna totalité dei hasi - portalo "arrenato" ad un altro lallo è l'ultima hosa da fare per noi ragasse.

In secundis, far trottare in circolo ad andatura sostenuta un lallo a lungo et ripetutamente  è la miglior manera per  causagli: laminiti, navicoliti, tendiniti, gengiviti e orchiti.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

No è un castrone.

Anch'io avevo pensato a problemi di tendini ecc. ma, per la verità, il Colonnello dice di lavorare non solo in circolo ma anche di correre accanto al cavallo mandandolo in linea retta...di certo il sistema sarebbe perfetto per cavalieri in sovrappeso e/o asmatici  :firuu:

Kimimela

ma nello specifico cosa fa questo cavallo? tenta di calciare, fugge...cosa?
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"