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Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: milla - Dicembre 06, 2014, 12:05:50 AM

Titolo: Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 06, 2014, 12:05:50 AM
Alex e Elleon in un altro topic hanno introdotto questo discorso sulla personalità del cavallo secondo il quale i cavalli potrebbero essere classificati in uno schema comportamentale ben preciso elaborato da Parelli (se ho capito eh).
Io non conosco niente del metodo Parelli e avevo sentito parlare vagamente di questa classificazione.
Il fatto che Alex, uomo di scienza ed estimatore di McLean ( scienziato e studioso del comportamento) abbia menzionato l'horsenality mi ha incuriosito.
Magari il discorso può interessare anche altri utenti quindi chi conosce l'argomento e ha voglia di spiegare di cosa si tratta esattamente può farlo qui così non mettiamo troppa carne al fuoco nel topic sui cavalli delicati di testa.

Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 06, 2014, 12:03:10 PM
L' argomento è molto più complesso di come sembra. C'è un bellissimo video sul tubo di Linda Parelli ( la moglie di Pat) che spiega molto bene il concetto di Horsenality. Diciamo che questo " pensiero o filosofia" è un buon punto di partenza per iniziare un lavoro con il nostro cavallo che ci apra la strada della comunicazione. Una volta individuata l' horsenality del proprio cavallo si capiscono molte più cose sul suo modo di agire e di conseguenza il modo migliore per avere un approccio costruttivo. Sembra che questo sia solo uno schema dove incasellare i cavalli in realtà è molto interessante e pieno di sfaccettature dove non c'è niente di statico ma tutto cambia nel corso del lavoro. Un cavallo che viene riconosciuto come cervello sinistro introverso ai massimi livelli, se lavorato nel modo giusto può raggiungere un buon equilibrio per diventare man mano meno eccessivo. Non c'è niente di provato a livello scientifico ( per ora) solo i risultati di chi ha provato e segue questo metodo che apre e cambia la nostra mentalità e di conseguenza il nostro approccio con il cavallo. Ho iniziato da poco a interessarmi di questo, ho molto da imparare e sono molto incuriosita. Mi piacerebbe conoscere il parere di chi ne sa più di me.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: carodubbio - Dicembre 06, 2014, 12:35:42 PM
Su questo tema vi dovete mettere in testa che  da sapere c'è ne,

peccato che chi lo divulga lo fa in maniera troppo dal punto di partenza di un BUSINESS , e ingigantisce troppo aspetti per creare l'alone di mistero, che mistero non è, c'è solo da scoprire lati che a non tutti vengono in mente di vedere, visto che se si usa la vista e si osserva con attenzione i cavalli nella loro vita giornaliera e nei loro comportamenti tra di loro, si imparano quello che in certi pensano di venderti come segreti 
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 06, 2014, 02:04:45 PM
Carodubbio ha ragione. Io me ne frego della parte business di questo sistema, come me ne frego se ci sono o meno ragioni scientifiche. Questi " segreti" sono accessibili forse a chi è " vergine" di cavalli, ma chi come me ha iniziato equitazione con una mentalità tipica " tu cavallo devi eseguire i miei ordini e io devo avere la grinta per impartirteli" oppure davanti a un cavallo con mille difese vince chi ha la scorza più dura e non molla per primo, questi metodi o la semplice conoscenza dell' horsenality sono una bella scoperta che ribaltano totalmente il tuo modo di pensare. Non credo che Parelli abbia inventato nulla, l' ha reso solo accessibile a tutti e lo ha messo in pratica con semplici ( che poi tanto semplici non sono) giochi che aiutano il cavaliere ad entrare in una diversa ottica. Che poi dietro a tutto questo girino soldi e interessi nessuno lo mette in dubbio. Il concetto base però è buono e lui è stato furbo a farci una miniera d' oro in un campo così scontato, che poi ripeto scontato non è, perchè la base dell' equitazione nella maggior parte dei maneggi è ancora incentrata sul " gambe gambe", " non ti fare prendere per il sedere" e risolvere i problemi con l' aggressività invece dell' autorevolezza.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 06, 2014, 02:20:01 PM
Sono molto ignorante in materia di computer e per di più avendo un Mac mi perdo. Come faccio per inviare un video di you tube?
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 06, 2014, 03:17:19 PM
Bè, cominciamo a raccontare, no?

Lo schema di Parelli si basa su due coppie di caratteristiche: quella che lui chiama "predominanza dell'emisfero destro" e "predominanza dell'emisfero sinistro" è la prima coppia; la seconda è "estroverso" e "introverso". La personalità dei cavalli risulta, secondo questo schema, da una "miscela" delle due caratteristiche; i "tipi estremi" sono quattro, destro-introverso, sinistro introverso, destro estroverso, sinistro estroverso.

Siccome la base neurofisiopsicologica della "predominanza dell'emisfero" è un pochino debole, come è debole qualsiasi ragionamento (e se ne sentono) che afferma che i due emisferi del cavallo sono indipendenti perchè mancherebbe la connessione anatomica (chi lo afferma dice una cosa audace, perchè anatomicamente la connessione c'è....), preferirei sostituire i due termini "destro" e "sinistro" con un  sinonimo; tipo "emotivo" e "solido, ragionevole, calmo" o qualcosa del genere; attendo suggerimenti appropriati da chi conosce bene la questione.

Sta il fatto che le mie due cavalline sono una "sinistra estroversa", Asia, affidabile sia perchè è sicura di sè, sia perchè esprime bene le sue emozioni ed è quindi prevedibile, anche se ci vuole un po' di mano ferma per controllarla; l'altra e "destra introversa", e bisogna starci attenti, perchè può avere impreviste reazioni di stizza senza preavviso; la classica "bronza coverta". Almeno così mi sembra di poter dire con una vaghissima conoscenza della Horsenality.

Sia come sia, mi pare una buona idea classificare i cavalli per horsenality, e poter quindi dare suggerimenti per adattare le tecniche di comunicazione e di addestramento alla personalità; come ogni schema, avrà delle rigidità, si perderanno le sfumature che un cavallerizzo eccellente coglie in uno sguardo, ma è sempre meglio che dire "non ci sono regole, le cose cambiano da cavallo a cavallo", il che è vero ma non aiuta.  :horse-wink:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 06, 2014, 03:37:24 PM
Citazione da: alex - Dicembre 06, 2014, 03:17:19 PM
Sia come sia, mi pare una buona idea classificare i cavalli per horsenality, e poter quindi dare suggerimenti per adattare le tecniche di comunicazione e di addestramento alla personalità; come ogni schema, avrà delle rigidità, si perderanno le sfumature che un cavallerizzo eccellente coglie in uno sguardo, ma è sempre meglio che dire "non ci sono regole, le cose cambiano da cavallo a cavallo", il che è vero ma non aiuta.  :horse-wink:

sono molto d'accordo.
ne so pochissimo su horsenality e parellerie quindi leggerò con interesse  :pollicesu:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 06, 2014, 04:00:54 PM
Il mio cavallo è un sinistro introverso alla massima potenza. Il classico disegno che Linda Parelli attribuisce a questa personalità è un cavallo seduto che si rifiuta di fare qualsiasi cosa non voglia. È inutile quindi tirare e tirare, si entra nel circolo vizioso del tiro alla fune e la maggior forza l'hanno loro. Sono cavalli molto intelligenti che vanno trattati con astuzia. Inoltre essendo di temperamento estremamente dominante non ha paura neanche del diavolo, si prende troppa confidenza e cerca di sovrastarmi in tutto. Sono cavalli lenti, che muovono poco i piedi ma hanno un cervello che galoppa a mille. Il lato interessante dell' horsenality è osservare il tuo cavallo com'è prma e come si sposta durante un lavoro mirato da eccessivo a moderato. Alcuni atteggiamenti verranno smussati, ridimensionati perché si andrà a creare quella sorta di comunicazione che è fondamentale per lavorare insieme.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Fioravante Patrone - Dicembre 06, 2014, 04:06:08 PM
Citazione da: alex - Dicembre 06, 2014, 03:17:19 PM
Bè, cominciamo a raccontare, no?
...

Condivido lo spirito di questo intervento di alex. Metto di mio solo una sottolineatura "da business".
Per vendere lo schema della "horsenality", che è semplicemente uno degli innumerevoli metodi di classificazione usati in innumerevoli contesti, la liturgia conta. Non è elemento accessorio. Vuoi mettere che figo dire "il mio cavallo è introverso, con predominanza dell'emisfero destro"? Per giunta senza scoperchiarne la scatola cranica! Invece di dire una cosa banaluccia come "emotivo"? Chi ti filerebbe?

Un po' come vendere acqua o monossido di diidrogeno. Mica è la stessa cosa.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 06, 2014, 04:27:51 PM
Ho come la vaga impressione che i convinti parelliani se ne stiano un po' troppo zitti; forse sono timidi, o forse sono un po' seccati di essere additati come polli da spennare. Vorrei incoraggiarli a parlare di più; a chi critica eccessivamente Parelli vorrei ricordare la favola di Esopo, quella della volpe e dell'uva  :horse-wink:

Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 06, 2014, 04:31:40 PM
Citazione
Citazione da: Fioravante Patrone - Dicembre 06, 2014, 04:06:08 PM
Citazione da: alex - Dicembre 06, 2014, 03:17:19 PM
Bè, cominciamo a raccontare, no?
...

Condivido lo spirito di questo intervento di alex. Metto di mio solo una sottolineatura "da business".
Per vendere lo schema della "horsenality", che è semplicemente uno degli innumerevoli metodi di classificazione usati in innumerevoli contesti, la liturgia conta. Non è elemento accessorio. Vuoi mettere che figo dire "il mio cavallo è introverso, con predominanza dell'emisfero destro"? Per giunta senza scoperchiarne la scatola cranica! Invece di dire una cosa banaluccia come "emotivo"? Chi ti filerebbe?

Un po' come vendere acqua o monossido di diidrogeno. Mica è la stessa cosa.

  :occasion14: esiste anche questo lato della medaglia che fa tanto snob.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: bionda - Dicembre 06, 2014, 09:56:15 PM
Questa è la "Horsenality Chart": http://www.freewebs.com/mypnh/Horsenality%20Chart.JPG

Le definizioni sono insulse, opinabili, sciocca umanizzazione, nel complesso di nessuna utilità, secondo me. Un giochino per "ragasse". Buon divertimento.

Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 07, 2014, 12:02:49 AM
Citazione da: bionda - Dicembre 06, 2014, 09:56:15 PM
Le definizioni sono insulse, opinabili, sciocca umanizzazione, nel complesso di nessuna utilità, secondo me. Un giochino per "ragasse". Buon divertimento.

Ettecredo che chi apprezza Parelli come merita (e un po' lo merita) se ne sta ben zitto.

Bionda, puoi linkare uno schema delle personalità alternativo che invece ti piace, e che sia altrettanto schematico? Beninteso, le cose schematiche non sono mai perfettamente fedeli alla realtà, ma IMHO aiutano.

Poi li confrontiamo.

Non vale dire che "chi a sensibilità e tatto sa adattare il suo comportamento alla personalità del cavallo", perchè è una cosa bella e giusta ma non aiuta.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 07, 2014, 09:40:51 AM
Visto che è un gioco per ragaSSe bene giochiamo, tanto è tempo di tombola, mercante in fiera ecc. :horse-wink:
Comunque ho visto lo schema dell'horsenality ma uno che ci deve fare? Va riempito? Come? E una volta capito in che settore è il cavallo che fanno i Parelli?
Concordo con Alex che ogni schematizzazione è inevitabilmente rigida e riduttiva ma è sempre meglio che dire "dipende da caso a caso, sta alla sensibilità del cavaliere ecc." .
Comunque può anche darsi che sia una boiata e/o una mera operazione commerciale ma prima di bocciare un metodo bisogna almeno conoscere di che si tratta, per questo ho aperto il topic...
...anzi visto che si avvicinano le vacanze ne apro pure un altro :horse-wink: :horse-wink:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 07, 2014, 10:15:51 AM
in base all'osservazione prolungata dei comportamenti del tuo cavallo, puoi stabilire in quale quadrante si posiziona.
a quel punto (correggetemi se sbaglio) cerchi di spostare il cavallo verso zone a te più congeniali attraverso esercizi, giochi e comportamenti specifici volti a "mitigare" gli aspetti della sua personalità che vanno corretti.

ossia: quello che normalmente si cerca di fare col proprio cavallo in maniera istintiva, qui viene proceduralizzato.
può piacere o meno ma è una grande idea (e un grande business, come no)

Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Winter Mirage - Dicembre 07, 2014, 04:36:37 PM
Io ho una teoria orrifica.

La mia teoria orrifica abbraccia tutti questi metodi che comprendono definizioni leggermente a muzzo dell'attitudine del cavallo: da parelli in su ed in giù, passando tranquillamente per questo qui.

Trovo che non siano metodi così idioti.
(salvo appunto il tentativo di dare una forma di procedura standard ad un rapporto fra esseri viventi... cosa del tutto folle. Non ci riusciamo fra esseri umani, e sì che noi pure PARLIAMO, come pensiamo di farcela con una bestia che ogni tanto muggisce il suo disappunto senza spiegare il perchè ? ?)

Però, da qualche parte, trovo che ci sia del saggio.

Parelli dice che il cavallo deve essere desensibilizzato al tocco.
Questo metodo qui dice che bisogna capire con precisione il carattere del cavallo per poterci lavorare bene insieme e migliorare il feeling.

Saggio, saggissimo.
Lo condivido in pieno.

Però, e qui scatta la parte orrida della mia teoria... io vedo queste cose, rifletto su questi ragionamenti e mi viene da dire un solenne..

Grazie al caxxo.


No, perchè pensiamoci...
Se un cavaliere non arriva da solo a capire che un cavallo che salta per aria quando viene sfiorato da un rametto potrebbe non essere un buon compare di passeggiate, probabilmente è meglio se si dedica al paracadutismo senza paracadute, che sicuramente è meno pericoloso... per se stesso e per gli altri.

Se un cavaliere non capisce che si deve un po' adattare al proprio cavallo e non il contrario, è meglio se si compra una Vespa, così se la trucca con il motore che fa precisamente quello che vuole lui esattamente quando lui glielo comanda.



...se davvero un cavaliere ha bisogno di qualcuno che gli spieghi cose così di base, così NORMALI, così assolutamente e totalmente arrivabili, beh... wow...
Dico: non è che abbiano inventanto l'acqua calda.
E' come quando in epoca moderna si è riscoperto il diametro della terra.
Ok, ganzissimo... ma eh... non vantiamoci troppo, ragassi...
Eratostene ci era arrivato misurandolo con un disegnino in mezzo alla sabbia del suo cortile della Grande Biblioteca ad Alessandria d'Egitto.
Quindi, voliamo basso e non crediamoci tanto dei geni, vah, che adesso per fare due tabelline ci serve la calcolatrice sul desktop, altrimenti siamo tutti fregati.

Qui è un po' la stessa cosa: fioriscono al giorno d'oggi una serie di "metodi" che annunciano nuovissimi modi di risolvere problemi, nuovissime teorie geniali e altamente specifiche che... beh... che non fanno altro che dire al cavaliere: "Si, ecco, se il tuo lallo ti carica a bocca aperta mentre lo vai a prendere in paddock, no buono. Prova a lavorarlo da terra, dargli due carezze ogni tanto, un bombo, un po' di attenzione e vedrai che cambiamento!!"

Ahhhh... ohhhh... miracolo...
:icon_rolleyes:


Io ho partecipato a tutti gli stage di questo genere che ho trovato.
No, perchè credo che uno debba conoscere il piatto in cui sputa.
E quindi me ne sono cuccati veramente tanti: questo qui, l'ho fatto, per dire.
L'istruttore non era nemmeno scemo, e nemmeno le sue idee.
Il problema è che Mu, nonstante abbia tutti i suoi mille casini, è sostanzialmente il MIO cavallo, siamo un binomio, e lei ha ricevuto una DOMA.
(che può far schifo, visto che ne sono responsabile al 90%, ma comunque è un cavallo domato, abituato ad essere maneggiato)
Risultato: abbiamo fatto la figura delle dee.
Perché?
Perchè se la mia cavalla potrebbbe essere ad un livello da terza liceo, questi metodi insegnano in gran parte cose così basilari da essere a livello dei collage dell'asilo.

E' come fare una E200 con Salinero.
Roba che lui mastica e sputa e alla fine ti guarda come a dire: "Embeh? Che avrei fatto di così fuori dal comune?"


I metodi di questo tipo possono essere utili ed interessanti nell'approccio ad un nuovo cavallo.
L'ho fatto anch'io: ogni cavallo che non conosco, lo tratto come un'incognita. Mi avvicino con garbo, con gentilezza, possibilmente con una carota...  :firuu:... lo tocco, lo accarezzo, studio se e come reagisce... E se lo devo montare, prima lo faccio montare da altri, per osservarlo ed osservare chi lo conosce all'opera... e quando salgo lo faccio delicatamente, con rispetto divino, toccando il meno possibile e chiedendo consigli al proprietario.

Ma si tratta di quanto... due settimane, sei mesi? Al massimo!!
Io ce ne ho messi quattro: ma passati i quattro mesi, avevo capito che tipo era Mu e ho ricominiciato tutto da capo cercando di prenderla per il suo verso.
Oltre questo periodo di "primo approccio", tutti questi metodi acquisiscono un che di demenziale.
L'istruttore referenziato che dice agli allievi "Ecco, Andromeda è una cavalla seria perchè ecco, la ragazza le sta tirando la coda e lei non ha paura" ... ecco... ma stiamo parlando veramente, ma veramente delle basi...
Io quella coda la spazzolo con la sega a motore, diamine... da quattro anni... ci manca ancora che io la tiracchio e lei se la prenda a male...

Un altro bellissimo commento che ho ricevuto è stato: "Ecco, Andromeda è un cavallo serio perchè ti dà il piede e poi non cerca di togliertelo di mano. E' una bellissima prova di fiducia nella sua padrona."
Gesùtuttiisantielamadonna... ma la cavalla viene ferrata a caldo da quattro dannatissimi anni... una volta ogni cinquanta giorni arrivano due bruti muscolosi che le fanno ballare la quadriglia con i piedi per aria per due ore di fila, e ci stupiamo che dà bene i piedi ? ? ?
Ma siamo cretini ? ? ?

Altro esercizio: ci hanno fatto mettere i cavalli scossi in campo (uno per volta) e poi noi dovevamo andare a prenderli.
Quasi tutti si sono fatti acchiappare subito (non c'era cibo, niente erba, non avevano niente da fare, grazie al cavolo....  :icon_rolleyes:)... un paio hanno dribblato due volte il padrone prima di farsi acchiappare.
Mu, chiaramente, viene se la chiamo.
Ho aperto il campo e lei è venuta da sola da me.
Miracolo... la prima della classe, il nuovo genio equestre.
...certo che mi sono ben guardata dal far presente che Mu viene da me perchè sa che solitamente io sono quella che le porta carote, mele, pere... o che in mancanza di tali, le mette la capezza e la porta a brucare a prato...  :firuu:

Se poi vogliamo essere pignoli, il cavallo che ha dribblato di più la sua padrona, è quello magro al chiodo, con i garretti pieni di fango perchè non se li fa pulire, e che poi è stato presentato in campo con due sottosella (di cui uno a rovescio, con i ganci alla groppa), senza agnello, sellato quasi sull'osso sacro, con i montanti del morso tre buchi troppo lunghi (filetto quasi fuori dalla bocca) e, gloria a dio,  con il filetto al rovescio.

E QUELLO, da mia esperienza, è il livello medio di chi frequenta assiduamente questi corsi... e poi mi spiega con grande serietà che il suo cavallo non la fa entrare in box e cerca di morderla mentre lo sella perchè è sinistro introverso.
:icon_eek:



Infine, Rhox oggi mi ha fatto riflettere su di una cosa fondamentale.
Fondamentale sia nel garantire il proseguire del business, sia nello smantellarlo.
L'ansia del cavaliere.

L'ansia del cavaliere è una tragedia.
Probabilmente è la causa del 90% dei problemi di un binomio (guai fisici a parte).
Ed è una cosa sottile e silenziosa che, senza che tu te ne accorga, permea la tua esistenza ed ogni tua azione.
E mentre tu credi di averla tenuta gloriosamente sotto controllo, in realtà è l'esatto contrario: è la tua ansia che controlla te... e ti fa credere l'opposto.

Ecco... dopo averne frequentati un po', inizio a vedere uno schema in chi segue questi corsi.
Un loop di ansia mostruoso.

Ansia che il cavallo non ti capisca. O che ti capisca troppo. O che non capisca niente.... perchè noi non capiamo quello che lui capisce quando non ci capisce...
Ansia che il cavallo stia male. E che sia colpa tua. O dello stalliere. O dell'amico che abita a Kualalampur. O di Saturno nei Gemelli.
Ansia che il cavallo non ti voglia bene. E, ovviamente, questo è colpa DI TUTTI!!! ... tranne che tua, beninteso.
Ansia che il cavallo non ti renderà mai una mammina fiera. Perchè non sarai mai in grado di fare cose così belle da seppellire tutti gli altri di murda e poi vantartene da qui all'equatore.

Ogni singola cosa della vita quotidiana, diventa fattore di stress.
E, questo lo sappiamo tutti,  niente come avere sulla schiena un essere terrorizzato fa schizzare fuori di testa il più sereno dei cavalli.
Mediamente, chi segue questi corsi, è pieno di ansie e cerca disperatamente qualcuno che gli dia spiegazioni e rassicurazioni, non importa quanto strampalate... purchè siano ASSOLUTE.


E ci riflettevo perchè io SO di avere le mie ansie in sella.
Ma credo anche di riuscire a dominarle. Cosa che non è vera per niente.

Stamattina, in giro per campi, Rhox mi ha fatto notare che lei ieri mi ha portato la cavalla in zona sellaggio recuperandomela dal paddock. Io ero in ritardo e loro me l'hanno portata gentilmente su.
Abbiamo sellato, loro se ne sono andati con le tre cavalle ed io, sola soletta, mi sono arrampicata sul mio bel muretto e sono zompata in sella, raggiundendoli poi a valle.

Ecco, ieri questa mi è parsa una cosa del tutto logica da farsi.
Ma Rhox mi ha fatto notare che non lo avrei mai fatto un paio di mesi fa.
E ha ragione.
Perchè avevo una fifa boia.
Fifa di montare in sella in zone non recintate, fuori dal campo di lavoro, avevo paura se c'era troppo rumore o troppo poco... paura che Mu fosse pazza (soprattutto d'inverno) e l'avrei girata alla corda prima per sincerarmi delle sue condizioni. E sicuramente mai e poi mai sarei zompata in sella dando le spalle alle tre zie che se andavano nella direzione opposta con Rhox&Nicola.


Oggi ho levato il pettorale a Mu.
Praticamente è la prima volta da due anni e mezzo che monto senza.
Paurapanicoeterrore.
Mi sembrava di aver lasciato a casa la copertina di Linus, che è inutile e zozza, ma dà tanta sicurezza.
(e molle come l'avevo regolato, quel pettorale non serviva veramente, ma veramente a niente... però mi faceva sentire tanto al sicuro...)

E, sempre in preda all'ansia, ho anche fatto la scenetta isterica di far vedere a tutti come si girava la sella se mi appendevo e che se fossi salita sicuramente mi sarei ribaltata.
Ed, in effetti, la sella girava un sacchissimo.
...eh... sì, ma non così tanto più del solito...
Quindi mi sono data un calcio nel chiurlo e sono zompata su. Seduta lì, perfettamente dritta (e molto sorpresa di esserlo), Nicola ride e mi fa con aria sorniona:
"Ti sei girata?"

Gli ho fatto il dito.
Che altro dovevo rispondere ad uno che ha così odiosamente ragione?
:vfncl:



Eppure tale è il potere dell'ansia.
Così immenso e devastante che la cosa più logica e banale diventa impossibile.
E se non hai un guro che te la spiega, ti sembra che non sarai mai in grado di farcela da solo.
E compito del guru, non è capire poi tanto di cavalli o di metodi equestri... ma capire di persone.
Perchè se il guru del metodo Cicciainsella piuttotso che quello del sistema del Carotealvento trova il sistema di tranquillizzare ed educare un minimo il cavaliere... se riesce a farlo smettere di fare cose del tutto cretine, probabilmente il rapporto con l'equino si risolverà quasi da solo.
Naturalmente se l'equino è un bravo e perfetto cavallino.

Se il cavallo è un minimo al di sopra della media in fatto di cervello, non c'è "metodo" che tenga. Mai visto uno solo avere successo. Perchè se il cavallo è un cavallo serio, e le basi sono già acquisite, questi metodi non ti possono insegnare altro.
Per risolvere eventuali incomprensioni serve di ben meglio, in termini di cultura ed esperienza.


Prova e dimostrazione sono gli ottimi risultati che appunto questa mia amica (che pratica questo metodo) ha raggiunto con il suo cavallo. Un cavallo di cui lei non riusciva a venire a capo e che adesso è un cavallo abbastanza sicuro e con cui riesce a fare molto.
Ex cavallo da scuola. 23 anni. Comprato che ne aveva 19.

Altrettanto prova e dimostrazione è invece la famosa Pellina, la puledra avelignese, cavalla di 5 anni e tutt'altro tono e dimensione di carattere, la quale ha masticato e sputato il tutor, rifiutandosi di fare qualsiasi altra cosa che galoppare pancia a terra e calciare all'interno un rispettoso  :vfncl:.

Ma che, quando la sua padrona ha deciso "basta, ora la disintegro" ha capito che in sella aveva un cavaliere molto più deciso e molto meno molliccio... ed ha preso a filare dritta. Per poi dimostrare ricadute ogni qualvolta vacillasse la serenità dell'amazzone.


E finchè il cavallo è calmo e tranquillo, se è un buon compagno di weekend fra amici, se ti fa ridere quando mangia le mele e se fa le facce sceme quando vede l'erba buona... beh... se poi proprio non fa la spalla in dentro come Jerich Parzifal, sicuramente non mi verrebbe mai e poi mai in mente di sbolognare quattrini a palate per fare stage che mi insegnano a capire se è introversa destra solo nei giorni pari o introversamente sinistra tifosa dell'Inter nei secondi quarti di luna di ogni anno bisestile.





Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 07, 2014, 05:27:02 PM
Winter i tuoi interventi sono sempre molto divertenti e contengono sempre un fondo di verità.
E' assolutamente vero tutto quello che dici sul fatto che tutti questi metodi sono un po' la scoperta dell'acqua calda sull'ansia del cavaliere che è responsabile del 99% dei problemi che abbiamo in sella per cui ci si avvicina a questi metodi per avere guru e verità assolute che plachino le nostre paure.
Però prima di buttar via tutto a me piace conoscere e in ogni caso in qualunque metodo c'è del buono quindi mi fa piacere se continuate a spiegare. :pollicesu:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Winter Mirage - Dicembre 07, 2014, 05:45:36 PM
Citazione da: milla - Dicembre 07, 2014, 05:27:02 PM
Però prima di buttar via tutto a me piace conoscere e in ogni caso in qualunque metodo c'è del buono quindi mi fa piacere se continuate a spiegare.

...sì, questo è ovvio.
Se non si conosce non si può dire... anche perchè certe volte, qualche buona idea, appunto, la si trova.

Il problema dello spiegare questi metodi è che la spiegazione è estremamente soggettiva.
Io partivo prevenuta, non lo nego, però ho partecipato alla lezione cercando di tenere la mente aperta.
Ero scettica, ora non più: a mio parere, è una menata.

All'opposto troverai grandi sostenitori e grandi amanti di queste teorie.
E nessuno saprà mai convincere l'altro.

Da un lato io posso dire che scientificamente sono menate, dall'altro sentirmi rispondere che a livello "di pelle" ci sono grandi miglioramenti.
E non si va da nessuna parte.

Non credo nemmeno che possa essere utile a capire meglio come funziona il metodo.
L'unica cosa che serve di sicuro, è fare uno stage.

Certo, devi avere chiurlo... perchè questi istruttori sono un po' come la massoneria... che ci sono e non ci sono...
Come Batman... rivelano la loro identità segreta solo se sono certi di trovarsi in un ambiente dove non verranno lapidati... il che è molto probabile e di fatto li spinge a nascondersi.
Tutto dire, senza dubbio.
:icon_rolleyes:

Fatto sta che questo istruttore che ha fatto lo stage da noi è venuto appunto perchè una di noi era sua allieva e gli ha assicurato comprensione da parte nostra. Lui, in pubblico, si dichiara (ed è certificato) istruttore parellista. Poi in privata sede pratica questi riti impuri.



Capita con un sacco di istruttori e dopo tutto è il loro bello: Giulia Gaibazzi è allievo istruttore Karlista ma applica le basi di Parelli nella doma dei puledri e nell'avvicinamento del bambino al cavallo.
Roberta Camoni, istruttore karlista, ha seguito i corsi della scuola Tellington...

Voglio dire: farsi la pippa di seguire UN solo metodo, è probabilmente una menata di per sè.
L'apertura mentale è bellissima a priori: meglio ancora è provare in prima persona e farsi un'opinione diretta.

Dopotutto, la Verità sta una goccia in ogni bicchiere, e tocca bere una sorsata da ciascuno per sapere se è sidro o aceto...
:firuu:






Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 07, 2014, 06:13:15 PM
A dire il vero parlavamo solo di Horsenality. Il nome della cosa può irritare, ma .... se vi ricordate, tutto nasce da una osservazione di Raffaele sull'espressione "delicato di testa" a cui lui ha contrapposto il neologismo "solido di testa", ammettendo comunque che non capiva bene cosa fosse un cavallo "delicato di testa". Dopodichè ha spiegato, non del tutto brevemente e non del tutto chiaramente, qual è il suo cavallo ideale; ho il sospetto che usando lo schema della horsenality, gli sarebbero bastate due parole: "sinistro estroverso"  :horse-wink: e tutti coloro che conoscono il "codice" avrebbero capito bene a cosa si riferiva.

Il problema è: queste categorie della horsenality - a prescindere dal metodo Parelli, a prescindere dalle spiegazioni neurofisiologiche e etologiche, e ci mancherebbe: Parelli non è nè un neurofisiologo nè un etologo, cosa pretendiamo? - descrivono sufficientemente bene, anche se in modo approssimato, la realtà delle cose? Se le descrivono in modo più o meno fedele, buono; se non le descrivono ma sono teoria senza riscontri con la realtà, no buono.

Tutto qui, per me.

Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 07, 2014, 10:02:58 PM
Vabbè continuiamo il gioco.
Ammettiamo che un proprietario compili l'horsenality card e poi?
L'dea sarebbe quella di trasformare un cavallo XY in uno XX?
Però se non esiste una "combinazione ideale" a cosa mira il metodo? :icon_confused:
E comunque come fa il metodo a trasformare un cavallo di un tipo in uno di un tipo diverso?
Girando in rete ho trovato solo i "giochi" , ha dato un'occhiata superficiale ma sono rimasta un po' perplessa, non ne capisco tanto lo scopo.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Shady - Dicembre 08, 2014, 07:55:31 AM
Citazione da: milla - Dicembre 07, 2014, 10:02:58 PM
...Ammettiamo che un proprietario compili l'horsenality card e poi?
L'dea sarebbe quella di trasformare un cavallo XY in uno XX?...

Non conosco l'horsenality ma penso che non si voglia "cambiare" il cavallo ma solamente capire il tipo di cavallo in modo da utilizzare il giusto sistema per lavorarlo. Cioè: se io devo interagire con un cavallo avrò un miglior risultato se conosco il suo carattere e saprò "come prenderlo".

Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 08, 2014, 10:41:19 AM
Veramente Luna diceva che, una volta stabilito che "tipo" di cavallo abbiamo è possibile "spostarlo" verso zone più congeniali a noi con vari giochi ecc.
In ogni modo mi pare strano che Parelli, che si è preso la briga di elaborare tutta questa horsenality card poi in pratica la lasci inutilizzata, cioè che senso ha elaborare un metodo che ti consente di inquadrare il cavallo (lasciamo stare se sia una boiata o no) se poi non ti dice cosa fare se hai un cavallo XX piuttosto che YY? E' un metodo monco, manca un pezzo.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: bionda - Dicembre 08, 2014, 07:28:22 PM
Capirei un metodo che ti desse dei criteri per valutare i tratti caratteriali di un cavallo, dei test. Ma nella horsenality questo non c'è, compilando lo schemino ne emerge solo la tua, soggettiva, visione di quel cavallo. A che serve?
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 08, 2014, 08:35:40 PM
Infatti è quello che mi domandavo:
già la schematizzazione è arbitraria, non c'è oggettività nella compilazione della card ed infine una volta compilata che ce ne facciamo? Si incornicia e si appende nel box? :dontknow:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 08, 2014, 10:21:12 PM
Direi che sarebbe il caso di esaminare le varie voci una per una; alcune non sono mica molto ambigue. Se un cavallo morde, morde; se un cavallo rampa, rampa; se invece calcia, calcia; eccetera. Certo, i padroni dei cavalli possono essere ciechi e sordi, ma insomma....

Secondo punto. Il fatto che esista una scheda non significa affatto che per compilarla correttamente non ci vogliano delle precise istruzioni. Provate a compilare un modello Unico senza istruzioni e sappiatemi dire. Le istruzioni, suppongo, vengono date anche nei corsi.

Terzo punto. E certo che ci sono anche istruzioni operative su come usare questo schema! Nulla di nuovo; da secoli si sa che le tecniche di addestramento devono essere modificate e modellate in base alla personalità del cavallo, e che la stessa identica tecnica può essere efficace e ottima per un cavallo, inefficace e rovinosa per un altro. Come variare le tecniche per ottenere un certo risultato, anche questo è oggetto di specifico apprendimento.

In realtà, avendo le idee chiare su cosa si vuole ottenere, e avendo capito bene i principi del "condizionamento operante" (ossia: "bastone e carota"), non ci sarebbe bisogno d'altro; perchè i principi del condizionamento operante si basano sull'osservazione del risultato di uno stimolo, e tale risultato è proprio il prodotto stimolo x personalità del cavallo; quindi, basandosi semploicemente sul risultato, già si tiene conto implicitamente della personalità del cavallo. Ma siccome, come ho avuto modo di constatare, i principi del condizionamento operante sono troppo astratti per essere capiti prontamente, figuriamoci per essere applicati in modo sistematico e coerente, allora ciascuno si inventa dei metodi meno astratti per insegnarli.... e anche qui, la bntà del metodo si può giudicare dai risultati.

Io ho visto persone che attraverso lezioni di base parelli o parelliformi hanno perso la paura del proprio cavallo, hanno dimenticato  l'ossessione di "perdere il controllo dell'animale". Questa paura li aveva accompagnati per molti anni, e a nulla era servita l'equitazione, come comunemente praticata. Nel momento in cui è svanita l'ossessione di perdere il controllo, queste persone hanno avuto il completo controllo dell'animale. Questo è un risultato oggettivo: e, a mio giudizio, è un risultato ottimo.

Chi non ha superato la paura di perdere il controllo dell'animale, non esce in campagna senza nient'altro che una capezzina....  :horse-wink:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 08, 2014, 10:38:11 PM
Molto giusto Alex infatti uno dei punti fondamentali di questi corsi (Parelli, MR ecc.) ed una delle ragioni del loro successo è proprio il fatto di lavorare in realtà sulla componente umana del binomio, cioè, come dicevi tu, l'umano si rilassa, perde le proprie paure e la relazione col cavallo migliora.

E' anche vero che più o meno tutti si basano sui principi del condizionamento operante però da un lato noto che  questi concetti "scientifici" è come se venissero volontariamente occultati sotto una veste new age, di naturalità, approccio etologico, esotico, esoterico non so come definirlo.
Prendi Mc Lean: dice in pratica le stesse cose senza fronzoli, card, stick e balle varie, anzi sottolineando la scientificità delle sue affermazioni, riportando studi ecc. ed è misconosciuto.

Altra cosa che mi è balzata agli occhi è che mentre nel caso di Mc Lean trovi subito articoli molto chiari e semplici che espongono la sua teoria (anche merito di Alex), è molto più difficile trovare materiale concreto, non vago e fumoso, per capire in cosa consistono gli altri metodi, sembrano sette segrete!
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 08, 2014, 10:47:41 PM
Non sono certo che siano "volontariamente occultati". In un libro di Parelli ho trovato uno svarione su rinforzo e punizione; ok, era una traduzione, ma non mi sembrava affatto un errore del traduttore.

In altri termini: forse i principi del condizionamento operante alcuni grandi addestratori non li hanno proprio capiti, dal punto di vista teorico..... ma li sanno applicare in pratica.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 08, 2014, 11:03:51 PM
E io che credevo che fosse una tecnica di marketing :icon_confused:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Kimimela - Dicembre 09, 2014, 01:05:05 PM
questo disegno e' abbastanza esplicativo, credo pero' che racchiudere le varie personalita in soli 4 tipi sia alquanto riduttivo...

(http://i60.tinypic.com/sgo6mb.jpg)
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 09, 2014, 01:10:42 PM
Non sono quattro categorie; sono quattro "punti cardinali" in mezzo ai quali ci sono tutte le possibili sfumature, come una "rosa dei venti". Come schema, non mi sembra malaccio.

I  7 giochi sono esercizi per sviluppare sensibilità e tatto del cavaliere; la horsenality è un esercizio di osservazione, per sviluppare la sensibilità cercando di "schematizzare" un po' le cose. Per chi ha tatto e sensibilità innate o apprese fin dalla più tenera età, questi esercizio sono, come dice Raffaele, delle minchiate. Per tutti coloro che non hanno questo dono, sono cose piuttosto preziose, che pochi insegnano. Altro che minchiate...
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: PokerFace - Dicembre 09, 2014, 03:44:31 PM
io non ho capito. mi potete descivere esattamente i 4 caratteri?
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 09, 2014, 09:46:44 PM
Non esistono 4 caratteri, sarebbe troppo facile. Però dall' atteggiamento del tuo cavallo puoi già partire a costruire uno schema. E' un cavallo in avanti? Corre? Tende a prendere la mano? Entra nel panico e tende alla fuga in situazioni di pericolo o spavento tanto da perdere la testa e travolgerti? Di solito si tende a dare a questi cavalli la definizione di " pazzi" mentre Parelli li ha incasellati in cervello destro estroverso. Da qui parte tutto un lavoro su come sarebbe meglio gestire questo carattere per acquisire man mano la fiducia del cavallo e renderlo più sereno e collaborativo. E' un pò come tra noi umani, capisco come sei fatto e cerco di prenderti dal lato giusto. Apro un canale di comunicazione. Come ha detto giustamente Alex, ci sono persone che a prima vista riescono a capire come avvicinarsi a un cavallo, altre che usano gli stessi metodi con tutti i cavalli. Le prime sono avvantaggiate e avranno la strada spianata perchè dotate di una certa sensibilità e apertura mentale, altre che invece per capire come comportarsi con un determinato cavallo ci impiegano mesi o anni. Ecco che arriva Parelli e ti spiega anche solo come infilare una capezza in modo diverso a seconda del tipo del cavallo che hai davanti. A me personalmente mi ha aperto la mente, mi ha reso più ascoltatrice e osservatrice. Mi soffermo di più a guardare un cavallo per capire dal suo linguaggio del corpo cosa mi trasmette e poi agisco di conseguenza. Sembrano cose banali ma in realtà per alcuni sono davvero la scoperta dell' acqua calda.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Kimimela - Dicembre 10, 2014, 12:41:20 PM
ecco una chiara spiegazione tratta da:
http://www.vezzoni-istruttoreparelli.it/il-metodo-parelli/horsenality.html

a. Extroverted | Estroversi
I cavalli "Estroversi" tendono a:
•   Avere molta energia
•   Essere veloci
•   Essere cavalli con più "go"
•   Avere la tendenza a correre

b. Introverted | Introversi
I cavalli "Introversi" mostrano di più questi aspetti:
•   Poca energia
•   Più "whoa"
•   Essere cavalli lenti
•   Hanno la tendenza a fermarsi

c. Left-Brain | Cervelli Sinistri
I cavalli che utilizzano maggiormente il "Cervello Sinistro" tendono a essere:
•   dominanti
•   coraggiosi
•   confidenti
•   calmi
•   tolleranti

d. Right-Brain | Cervelli Destri
I cavalli che utilizzano maggiormente il "Cervello Destro" tendono a essere:
•   sottomessi
•   impauriti
•   non confidenti
•   nervosi
•   reattivi

Le personalità dei cavalli si possono quindi combinare secondo questo schema:
•   Right-Brain Extrovert
•   Right-Brain Introvert
•   Left-Brain Extrovert
•   Left-Brain Introvert

Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 10, 2014, 12:49:15 PM
A parte qualche espressione gergale (che vor dì essere più whoa) mi sembra di non vedere cose troppo difficili da apprezzare. Per valutare i parametri, chi ha più esperienza potrebbe verificare che in genere le caratteristiche dei vari "profili" camminino insieme (ossia: tendano effettivamente a manifestarsi nello stesso cavallo).

Quanto alla traduzione in parelliano delle due espressioni "delicato di testa" e "solido di testa", da cui tutto è partito, mi pare confermato che il "solido di testa" è il cosiddetto "left brained" e che il "delicato di testa" è il cosiddetto "right-brained".

C'è un aneddoto guerresco che ho letto da qualche parte e che racconta che non-so-chi si è salvato fuggendo dal campo di battaglia dopo una sconfitta, usando una cavalla molto veloce. Per scappare veloci, userei una right-brained estroversa.... per affrontare una battaglia invece un left-brained estroverso.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Kimimela - Dicembre 10, 2014, 01:07:23 PM
"piu' whoa" e' in gergo di monta western, e' il comando per fare stoppare il cavallo...per cui e' un cavallo che tende piu a fermarsi che ad andare  :horse-wink:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 10, 2014, 03:15:19 PM
Il lato positivo di questo schema è che sono state adottate parole molto semplici e atteggiamenti subito visibili in un cavallo. Davanti a una situazione di pericolo il cavallo tende a scappare con un bel fugone come primo istinto o si paralizza con le orecchie dritte e si irrigidisce? Questo è un esempio per iniziare ad analizzare il comportamento del cavallo e le nostre possibili azioni. E' solo un inizio si intende ma è un punto di partenza da non sottovalutare. Guardare i video fatti da Pat Parelli mentre lavora con differenti cavalli a cui attribuisce un diverso carattere che lui incasella nel suo schema, rende chiaro a cosa si riferisce. Che poi lo schema da lui proposto sia opinabile sui termini da lui adottati è un altro discorso. Io, personalmente lo trovo molto semplice e alla portata di tutti. La difficoltà viene dopo, ossia il corretto atteggiamento del cavaliere davanti a queste differenti personalità. Il concetto non è, cambiare il nostro cavallo ma cambiare noi stessi. Modificare il nostro modo di porci davanti al nostro cavallo e leggere le sue reazioni. Se il nostro modo di agire e di pensare cambia allora cambierà anche il modo di interagire del nostro cavallo e si riuscirà a smussare certi lati per ottenere una migliore comunicazione e collaborazione.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 10, 2014, 03:32:08 PM
Citazione da: elleon - Dicembre 10, 2014, 03:15:19 PM
Il concetto non è, cambiare il nostro cavallo ma cambiare noi stessi. Modificare il nostro modo di porci davanti al nostro cavallo e leggere le sue reazioni. Se il nostro modo di agire e di pensare cambia allora cambierà anche il modo di interagire del nostro cavallo e si riuscirà a smussare certi lati per ottenere una migliore comunicazione e collaborazione.

ecco questo è interessante e certo molto più corretto di come ho cercato malamente di esprimerlo io.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: PokerFace - Dicembre 10, 2014, 03:38:51 PM
allora la mia cavallina di sicuro è una CERVELLOSINISTROESTROVERSO.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 10, 2014, 03:51:19 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 10, 2014, 03:38:51 PM
allora la mia cavallina di sicuro è una CERVELLOSINISTROESTROVERSO.

The best....  :occasion14:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: PokerFace - Dicembre 10, 2014, 04:16:49 PM
pensa che quando la vedono lavorare (a casa come in gara e soprattutto in campo prova) mi chiedono sempre quanti anni ha, e quando rispondo "quattro" si stupiscono dicendo che sembra una sette anni.
sono stato fortunato.
eppure quando l'ho presa era paurosissima. non si faceva incapezzare, se le appoggiavo la coperta o il sottosella ci mancava poco che si sdraiava per terra talmente s'abbassava, quando la giravo alla corda mi trascinava fuori dal coperto stile sci nautico le prime volte.
poi ha capito che essere brave, buone e belle era più pratico, conveniente e piacevole. e da allora non ho più avuto un problema che sia uno. va nei posti nuovi e nitrisce. avverte "è arrivata la capa", coda in alto, batte i piedi. non guarda niente, riempitivi, cancelletti, fosso, gente, striscioni. sale da sola su van e trailer.  va a saltare con energia e coraggio qualunque cosa. e con gli altri cavalli, cani e umani è di una dolcezza rara, coccolona, baciona, curiosona. mai una scortesia. non morde, non calcia, non scappa, non invade mai i tuoi spazi (al massimo trotta sul posto e sbuffa e nitrisce se si deve far bella, ma sempre stando al suo posto), è dolcile e vigorosa.

però come si spiega il cambio di carattere? forse a 3 anni non hanno ancora la personalità definita (va beh che ora ne ha 4)? oppure era così impaurita perchè veniva dal paddock ed era stata poco maneggiata?
adesso è una delle cavalle piu sicure che ci sono in scuderia anche se è piccola e spesso la faccio provare o maneggiare o girare o portare/ritirare da paddock anche a principianti amici ecc... è vecchia dentro ahahaha
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Kimimela - Dicembre 10, 2014, 04:37:28 PM
pokerface direi che tu hai trovato la sua chiave di lettura.
come dice elleon non bisogna cercare di cambiare il cavallo ma ci si deve adattare a lui e cercare di fargli capire come affrontare meglio le cose.
probabilmente il tuo cavallo ha lo stesso carattere di un anno fa ma tu ti sarai posto in un certo modo e le hai fatto capire come incanalare la sua energia. complimenti!!! :pollicesu:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 10, 2014, 04:40:44 PM
ma, appunto, ciò dimostra come parelli sia l'invenzione della ruota per coloro che spontaneamente "ci sanno fare" coi cavalli (vuoi per esperienza acquisita, per frequentazione assidua o per sensibilità naturale).
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: PokerFace - Dicembre 10, 2014, 05:08:12 PM
mm non lo so. io non ho fatto nulla.
semplicemente è cambiata da quando la monto. prima (quando ancora non la montavo per l'ovvia ragione che era appena appena incapezzata e pure male) era impaurita. da quando l'ho domata e quindi da quando la monto è cambiata tantissimo. forse si è abituata alla vita di scuderia mentre prima aveva ancora in mente le verdi distese erbose e il cazzeggio equino. non lo so.

secondo me io non ho fatto niente per renderla così brava. era brava di suo, sotto sotto. la bravura è venuta fuori col tempo.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Luna di Primavera - Dicembre 10, 2014, 05:12:17 PM
forse è vero ma senz'altro tu hai avuto un ruolo nella sua maturazione, nella vostra interazione.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Kimimela - Dicembre 10, 2014, 05:26:26 PM
Sicuramente l'hai saputa leggere...se invece di te avesse trovato un'altra persona magari le sue paure si sarebbero duplicate diventando cosi un cavallo ingestibile come ce ne sono molti in giro.
A volte e' una dote natural oppure e' il binomio che si trova!
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 11, 2014, 02:54:39 PM
Anche la mia è sinistra estroversa.
Se solo imparasse a non correre sempre come un razzo...
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: rhox - Dicembre 11, 2014, 05:56:36 PM
dal disegno la mia psi è sinistra introversa, dalla descrizione è sinistra estroversa.. :icon_eek:
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 11, 2014, 11:24:14 PM
Non riesco a postare un video ( dannato Mac), comunque se andate su you tube e digitate " class horse tv, serie Parelli" escono tutte le puntate dedicate a questo metodo. Una in particolare, credo sia la quarta parla appunto dell' horsenality, con schemi e spiegazioni molto precise date da Linda Parelli che io trovo molto interessante. Il mio istruttore di Parelli che tra l' altro è uno di quelli che ha partecipato a questa serie su Class Horse Tv aveva dato a noi allievi durante il primo stage il compito di guardare e studiare queste puntate. Offrono spunti interessanti e aiutano a capire di cosa stiamo parlando. Chi non conosce il metodo e non ha mai fatto uno stage può trovare difficile capire come lavorano, un metodo che si basa molto sul linguaggio del corpo e sull' osservare il cavallo che si ha davanti ma se qualcuno ha un' infarinatura può offrire spunti interessanti di lavoro.
Quando ho iniziato questo metodo, nella sua semplicità, non ci capivo una mazza, poi giorno dopo giorno la mia mente si è aperta e ho fatto uscire tutto quello che in una normale scuola di equitazione ti insegnano nell' approccio al cavallo, per far entrare nozioni nuove. Il mio modo di comportarmi con i cavalli è cambiato, non sono più io il centro del discorso ma sono loro, aspetto e guardo per cercare di capire chi ho davanti prima di agire. La cosa fondamentale di questi metodi è di non accanirsi per trovare " la verità e il giusto" ma divertirsi e imparare qualcosa di nuovo. Se poi si ottengono dei risultati, tanto meglio. Non si troverà mai un istruttore Parelli che dice che i suoi metodi non servono, anzi diranno sempre il contrario. Però io qualche risultato lo avevo ottenuto con il mio cavallo, ero riuscita ad arrivare dove mai ero arrivata. C'è un motto tipico di Parelli che accompagna il lavoro quotidiano con il nostro cavallo che è " chiedere poco e accontentarsi molto". Ed è la chiave. Quando si ottiene un minimo, minissimo di quello che abbiamo chiesto, stop, fermare il cavallo e premiarlo come se ci avesse dato la luna. Ogni giorno ci darà qualcosa in più.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 11, 2014, 11:44:29 PM
Il detto "chiedere poco, accontentarsi molto e premiare tantissimo" non credo sia stato coniato da Parelli, anche noi ci fermiamo quando abbiamo ottenuto il risultato richiesto, anche un minimo progresso, in modo da chiudere la sessione con un' impressione positiva per cavallo e cavaliere eppure non seguiamo il metodo Parelli.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 12, 2014, 12:04:32 AM
Parelli non dice affatto che il suo metodo è originale in ogni aspetto - anzi ringrazia, nella sua prefazione, tutti coloro da cui ha imparato. Io avrei gradito citazioni più precise, punto per punto, ma insomma, mica scrive trattati scientifici. Quindi non c'è assolutamente nulla di strano e non c'è mistificazione nello scoprire che una affermazione di Parelli è stata già detta da qualcuno prima di lui, o addirittura che fa parte di quei "principi generali della buona equitazione" che prima o poi dovremmo elencare.

La cosa buffa è che molti di noi, da anni nel mondo dell'equitazione, questi "principi generali della buona equitazione" li hanno sentiti per la prima volta in un corso Parelli o da un istruttore Parelli; e a molti sono sembrate delle novità. Perlomeno a me è successo questo. Non è colpa di Parelli, non è colpa nostra, ma di qualcuno dev'essere colpa.



Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: elleon - Dicembre 12, 2014, 10:53:08 AM
Esatto Alex, quando facevo salto ostacoli mi era stata inculcata la mentalità di stare in sella finchè il cavallo non eseguiva l' esercizio corretto. Tutto l' esercizio. Che fosse stato un cambio di galoppo, una transizione ben eseguita o un salto, dovevo lavorare e lavorare finchè il cavallo non eseguiva. Poi eseguito si chiedeva la conferma per vedere se aveva capito. Stavo in sella anche 2 ore, innervosendomi mentre la mia istruttrice continuava a dirmi " dai, dai, di più, insisti" con il risultato che schifavo il cavallo e me stessa. Iniziato Parelli ho capito che in giorno solo non devo chiedere al cavallo di passare un ostacolo come dico io ( faccio un esempio di esercizio) ma accontentarmi se mette un piede al di là della barriera. Tante carezze e via, si passa a fare altro per poi tornarci il giorno dopo e chiedere di mettere due piedi al di là della barriera. E così via. Per alcuni sarà banale, per me è stata la scoperta dell' acqua calda. Per un cavallo come avevo io la cosa fondamentale era non schifarlo maggiormente di quanto non lo era già ma un istruttrice federale e altri nomi importanti dell' equitazione non lo avevano capito. Arrivo a fare il primo stage di Parelli e questo istruttore mi ha insegnato poco per volta a uscire da questa mentalità. Il risultato si è visto già dopo poco lavoro.
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: Kimimela - Dicembre 12, 2014, 11:30:51 AM
Io ho a ache fare con due cavalle opposte:

Kawica: sinistra-estroversa :love4: IL MEGLIO!
Africa: e' un mix di sinistra/destra- ma sicuramente introversa

Mi piacerebbe lavorare sul discorso di portarla piu verso sinistra, qualcuno ha esperienze in merito?
Africa e' del destro
- dominanti SPESSO
•   coraggiosi NO
•   confidenti NON SEMPRE
•   calmi SPESSO
•   tolleranti PER NIENTE

mentre del sinistro ha:

•   sottomessi POCO
•   impauriti SPESSO
•   non confidenti SPESSO
•   nervosi QUASI MAI
•   reattivi QUASI MAI
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2014, 02:37:33 PM
Mi spiegate meglio il significato esatto di "confidente"?
Che si fida dell'uomo?
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: alex - Dicembre 12, 2014, 02:47:39 PM
Penso sia una mezza traduzione di confident (sicuro; fiducioso; self-confident: sicuro di sè).
Titolo: Re:Horsenality
Inserito da: milla - Dicembre 12, 2014, 08:55:28 PM
 :pollicesu: