Domanda generale: quando si tratta di fare delle iniezioni ai cavalli, o cmq seguire una cura, il personale di scuderia cosa è tenuto a fare e cosa no? dipende dal contratto di pensione?
Se è necessario fare delle endovenose o intramuscolari,e io non posso essere in scuderia, chi le fa? nessuno? e se c'è una colica il personale è tenuto ad intervenire?
grazie
Da noi l'uomo di scuderia (è polacco ma parla e capisce bene l'italiano è con noi da anni) somministra integratori o medicinali prescritti ai cavalli con il mangime se glieli lasciamo e avvisiamo la capa, ma sono solo bustine già dosate e non creano problemi. Altro non è autorizzato a fare.
Le iniezioni intramuscolari le faccio da sola ( mi occupo anche di tutti i tipi di iniezione che devo fare a casa a mio padre :horse-wink:) e mi arrangio da sola per la somministrazione dei "miei" integratori e del vermifugo, per le endovenose chiamiamo il vet.
In caso di colica o "eventi" più gravi l'uomo di scuderia chiama i proprietari che abitano attaccati al maneggio...sperando che non succeda di notte. Non è autorizzato a intervenire ma riesce quasi sempre a capire di cosa si tratta e a riferire con precisione cosa sta succedendo
allora, le iniezioni sono atto medico-veterinario.
nessuno se non il veterinario potrebbe farle, se non il proprietario (l'animale è una tua proprietà, se sbagli iniezione e lo ammazzi cavoli tuoi).
non puoi pretendere da NESSUNO che faccia una iniezione al posto tuo, se non è il tuo veterinario.
in caso di colica il centro deve CHIAMARE IL VETERINARIO. non può in alcun modo sostituirsi a lui. anche perchè ci sono 12.000 tipi di coliche. che vanno trattati anche diversamente, oltre che diagnosticati giusti. chi si prende la briga di diagnosticare cos'ha il cavallo? e se poi sbaglia? e se poi il cavallo muore?
della salute del cavallo si deve occupare il veterinario, fine.
poi chiaro, se si tratta di spruzzare il betadine (rischio minimo) di solito i gestori del maneggio lo fanno, a titolo di cortesia nei confronti del proprietario.
Certo, ma mettiamo il caso che il cavallo vada in colica e venga quindi chiamato il veterinario per sapere che cosa fare. Bene il vet dice di fare una iniezione , magari di spasmex (caccio a caso) e il proprietario e' fuori citta'. Il personale puo fare la iniezione? direi proprio di si... se ne il proprietario ne il vet possono arrivare nel giro di poco, bisogna agire subito, cosi come se c'e' uno shock anafilattico il personale o cmq il responsabile di scuderia DEVE saper gestire le emergenze quindi DEVE saper fare delle iniezioni e saper gestire certe situazioni, che richiedono un intervento IMMEDIATO chiaramente guidato da un veterinario. Se il gestore della scuderia a cui affido il cavallo non sa fare delle semplici iniezioni per me puo' tranquillamente cambiare mestiere.
I proprietari e gestori del maneggio sanno come agire in caso di emergenza e c'è a disposizione un "pronto soccorso cavalli" a cui solo loro e l'istruttore hanno accesso. L'uomo di scuderia no ma sa cosa deve fare e chi chiamare
Citazione da: PokerFace - Ottobre 01, 2015, 05:24:15 PM
allora, le iniezioni sono atto medico-veterinario.
nessuno se non il veterinario potrebbe farle, se non il proprietario (l'animale è una tua proprietà, se sbagli iniezione e lo ammazzi cavoli tuoi).
non puoi pretendere da NESSUNO che faccia una iniezione al posto tuo, se non è il tuo veterinario.
in caso di colica il centro deve CHIAMARE IL VETERINARIO. non può in alcun modo sostituirsi a lui. anche perchè ci sono 12.000 tipi di coliche. che vanno trattati anche diversamente, oltre che diagnosticati giusti. chi si prende la briga di diagnosticare cos'ha il cavallo? e se poi sbaglia? e se poi il cavallo muore?
della salute del cavallo si deve occupare il veterinario, fine.
poi chiaro, se si tratta di spruzzare il betadine (rischio minimo) di solito i gestori del maneggio lo fanno, a titolo di cortesia nei confronti del proprietario.
Un'altra cosa. Tutto quello che hai scritto ha una sua logica, ma e' possibile leggere la legge che regolamenta tutto cio'?
ho trovato questo del ministero della salute, penso possa essere utile
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_73_allegato.pdf
Il proprietario e colui che detiene l'equide a qualsiasi titolo (detentore)
sono responsabili del benessere, del controllo e della conduzione
dell'animale e rispondono, sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni
a persone, animali e cose provocati dall'animale stesso.
1.3 gestione e cura
Il proprietario e il detentore devono assicurare adeguate cure agli animali
malati o feriti, ricorrendo all'intervento del medico veterinario quando necessario
e sono responsabili dell'attuazione delle cure sanitarie e dei trattamenti
prescritti.
Poker, a quanto pare la responsabilità dei trattamenti prescritti dal vet non è solo del proprietario, come mi sembra avessi scritto tu.
Ciao nessuno e' obbligato a fare niente al di fuori del proprietario.
Ovvio che poi subentra il buon senso...se il cavallo e;' in colica e nel mentre che lo si aspetta c'e' da fare una puntura la si fa e basta.
Almeno tenti no? cosa fai lo guardi morire?
certo il veterinario lo devi chiamare e fare in modo che arrivi al piu presto ma non e' sempre cosi.
Da noi ad esempio le cure di varia natura le fa la proprietaria del posto (che e' anche veterinaria), il groom non fa nulla di questo.
Anche gli eventuali integratori in polvere li da la proprietaria in quanto e' lei che fa il giro del pranzo col mangime.
Ma tu hai una domanda specifica? Nel senso e' successo qualcosa?
I casi vanno valutati di volta in volta...ma tieni presente che un gestore di maneggio puo' anche non essere un veterinario e puo benissimo dirti che lui non e' in grado...
Citazione da: Kimimela - Ottobre 02, 2015, 11:40:57 AM
Ciao nessuno e' obbligato a fare niente al di fuori del proprietario.
Ovvio che poi subentra il buon senso...se il cavallo e;' in colica e nel mentre che lo si aspetta c'e' da fare una puntura la si fa e basta.
Almeno tenti no? cosa fai lo guardi morire?
certo il veterinario lo devi chiamare e fare in modo che arrivi al piu presto ma non e' sempre cosi.
Da noi ad esempio le cure di varia natura le fa la proprietaria del posto (che e' anche veterinaria), il groom non fa nulla di questo.
Anche gli eventuali integratori in polvere li da la proprietaria in quanto e' lei che fa il giro del pranzo col mangime.
Ma tu hai una domanda specifica? Nel senso e' successo qualcosa?
I casi vanno valutati di volta in volta...ma tieni presente che un gestore di maneggio puo' anche non essere un veterinario e puo benissimo dirti che lui non e' in grado...
kimi è un episodio successo in particolare non a me, ma ad una amica che detiene in suo cavallo in una scuderia dove c'è il proprietario e due dipendenti. Dato che questo è un bel posto ed è più vicino a dove vivo rispetto alla scuderia dove ho attualmente la cavalla avevo avuto una mezza idea di spostarmi ma questo episodio mi ha fatto riflettere. Praticamente il cavallo è sotto cura antibiotica per una banale tosse, l'antibiotico deve essere iniettato intramuscolo per 5 gg. Dato che lei ha un pò di paura, l'ho aiutata io a fare queste semplici iniezioni,e il cavallo è molto bravo,se si ha una mano sicura, altrimenti se si tentenna si agita un pò ma niente di che. Il rischio, per chi è un attimo pratico è nullo,davvero fa la statua.
Abbiamo cominciato Lunedi e finiamo domani, ma dato che mercoledi nè io nè lei eravamo presenti, abbiamo chiesto alresponsabile di scuderia il quale.... non lo sapevo ma... ha la fobia degli aghi (della serie, hai scelto il mestiere giusto). Quando gli ho chiesto come era andata lui ha che il cavallo gli ha pestato un piede e che le iniezioni non è tenuto a farle per legge (come diceva poker) e che il cavallo era agitato e che lui queste cose non le fa . Ora, indipendentemente dalle opinioni personali di ciascuno di noi, il codice di tutela degli equidi del ministero della salute parla chiaro: il proprietario e il detentore (quindi colui che detiene il cavallo, cioè chi ha la scuderia) sono responsabili dell'attuazione delle cure sanitarie e dei trattamenti prescritti , e qui non c'è distinzione tra iniezioni o un semplice integratore. Se qualcuno mi trova la legge che dice che le iniezioni le può fare SOLO un veterinario, sarò ben contenta di leggerla, ma per ora sono abbastanza delusa, perchè se fai il responsabile della scuderia e non riesci a gestire certe cose ...beh... lasci un pò a desiderare...
mi correggo: SOLO il veterinario e il proprietario del cavallo.
Guarda giusto ieri abbiamo avuto un caso simile da noi.
Una cavalla era in colica, la mia istruttrice ha chiamato il vet che ha prescritto delle iniezioni, lei ha telefonato al proprietario poi, su richiesta del proprietario, è andata a comprare il farmaco e ha fatto l'iniezione.
beh cosi e' corretto. Ma metti che lei avesse la fobia degli aghi... o non fosse capace.... ciao cavallo.
Eh no qualcuno in scuderia capace di fare iniezioni, medicazioni ecc. ci deve essere, o meglio dovrebbe esserci. :icon_rolleyes:
appunto , e questo "scarico di resoonsabilita'" secondo cui non puoi obbligare nessuno a fare delle iniezioni perche lo puo fare solo il vet e il proprietario , non mi torna molto, perche' chi detiene il cavallo ha ,assieme al proprietario, la responsabilita' del suo benessere e delle cure. Nessuno dei due puo' "lavarsi le mani". Aspetto di vedere la legge che conferma quello che dice poker.
http://www.trentagiorni.it/files/1269425372-11-30giorni-nov08%20-%2014.pdf
http://archiviostorico.corriere.it/1998/novembre/04/reato_fare_punture_propri_conigli_co_5_9811042219.shtml
http://www.ordinevetpd.it/circolari-fnovi/83-circolare-fnovi-abuso-di-professione
è abuso di professione veterinaria. ed è anche reato.
poi ATTENZIONE.
tu cliente chiedi a me, gestore, di fare una puntura al tuo cavallo. e se sbaglio? se va i shock? sono sicuro al 100% che mi fai un culo a capanna e mi chiedi i danni.
poi chi fa la diagnosi? tu? io? il veterinario? se c'è il veterinario disponibile in loco fa una diagnosi e cura lui, non io. se non c'è, scusa ma non so come possa fare una diagnosi. in base a cosa? alla mia descrizione dei sintomi del cavallo? e se per caso viene fuori che ho descritto male un sintomo e allora il veterinario dice che s'è sbagliato per colpa mia e tu mi chiedi i danni? no grazie.
inoltre la diagnosi, così come la cura, è un atto medico. mi spiace ma io non lo faccio.
facile pretendere e pretendere ahahahahahhahahahahahhaha.
ahahahahahahhahaha (non bastavano le risate della riga sopra).
io il mio obbligo di cura e custodia lo assolvo chiamando il veterinario e il proprietario se c'è un problema, e dando assistenza nella fase di cure. ma gli atti medici non competono a me.
poi scusa, se io ho in scuderia il B.....n, l'ho comprato con la tripla ricetta. e con la prescrizione veterinaria. non è che posso somministrarlo come piace a me e quanto piace a me. metti che non centro la vena... metti che erroneamente sbatto in vena un'intramuscolo???
cari proprietari che siete cosi bravi, fatevele da soli le iniezioni o, se non potete, chiamate il veterinario.
se sai che un giorno non puoi andare a fare la puntura avverti per tempo il veterinario (anche quello dell'asl del tuo paese) e PAGALO.
nessuno può obbligarmi ad avere competenze veterinarie e dunque a saper fare una iniezione.
Tempo fa ho letto un post su facebook scritto da un veterinario che raccontava come una decina di cavalli siano morti o abbiano subito danni gravi a causa dei veterinari fai da te...raccapricciante.
Effettivamente quando si tratta di un'intramuscolo tutti pensano che sia poca cosa...in realtà con tantissimi farmaci se becchi la vena il cavallo cade per terra stecchito nel giro di pochi secondi
Allora io gestore di maneggio, che magari già di mio faccio fare le punture solo al vet, devo davvero rischiare per fare la puntura ad un cavallo che oltretutto non sta fermo?
Io personalmente, sebbene al mio ne abbia fatte una marea ( e non é assolutamente una statua) non farei una puntura ad un altro cavallo nemmeno se mi pagassero...perchè se per sfiga faccio il danno, tu proprietario mi fai un chiulo che la metà basta
Da me le punture non le fanno, però alcuni gestori ti fanno firmare un foglio per cui tu gli autorizzi ad intervenire (sempre sotto consiglio veterinario) in casi gravissimi per cui il cavallo rischia la vita
Poker: prima di tutto il tuo terzo link riguarda la somministrazione di farmaci con il LANCIASIRINGHE, leggi bene. Iltuovetfa le punture col lanciasiringhe???ahahahahahahaahah Quell'altro link del coltivatore di conigli riguarda le VACCINAZIONI, che io so (nel caso dei cavalli)che deve essere fatta OBBLIGATORIAMENTE dal veterinario perchè è una cosa obbligatoria per legge e lui stesso deve apporre la firma sul libretto. Inoltre nessuno ha paRLato di DIAGNOSI FA DA TE, MA PROPRIO NESSUNO, IO PER PRIMA. Tu ridi pure, io intanto ancora non ho ricevuto risposta alla mia domanda.
Citazione da: Ina:) - Ottobre 02, 2015, 01:40:02 PM
Effettivamente quando si tratta di un'intramuscolo tutti pensano che sia poca cosa...in realtà con tantissimi farmaci se becchi la vena il cavallo cade per terra stecchito nel giro di pochi secondi
Assolutamente no, non è cosa da poco, devi controllare di non aver preso la vena prima di iniettare il farmaco tirando su lo stantuffo della siringa. se queste cose non le sai è meglio che non le fai. Per il resto,fare una intramuscolo è sempre più facile che fare una endovenosa per una questione di gestione. Per abituare il cavallo che non sta fermo alle iniezioni ci sono degli esercizi specifici.
alexis mi spiace :horse-scared:
secondo me un gesture non puo essere obbligato a fare iniezioni...peri' il buon senso dice che se prendi in gestione una scuderia le DEVI SAPER FARE :icon_confused:
in effetti non so se la legge lo puo obbligare...se lui non e' veterinario
brava kimi, concordo. Ripeto, io posso anche credere che nessuno, nè tanto meno il gestore sia obbligato a fare delle iniezioni,però io vorrei vedere la legge o cmq un qualcosa di ufficiale che spieghi esplicitamente quali sono gli obblighi della scuderia e quali del proprietario. Il link che ho messo del ministero della salute da una guida, ma vorrei vedere proprio la legge che dice che l'iniezione di un farmaco come un antibiotico (NON PARLO DI LANCIASIRINGHE (CHE SERVONO PER NARCOTIZZARE) NON PARLO DI VACCINI (OBBLIGATORI PER LEGGE), NON MI INTERESSANO LINK GENERICI,GRAZIE)deve essere fatta solo da un vet.
se vuoi fare le punture falle, al tuo cavallo.
tieni presente che non puoi obbligare qualcuno a farle per te.
se vuoi un parere legale, credo che tu debba rivolgerti ad un avvocato e pagare la sua parcella.
è un pò lo stesso discorso. vuoi pareri legali da utenti di forum... e vuoi atti medici da gestori di scuderia.
esistono le lauree per un qualche motivo.
e le prestazioni per cui servono certe competenze (acquisite appunto mediante la laurea, poi il praticantato, poi l'esame di stato) si pagano.
Poker, le leggi , i decreti sono visibili a tutti, e non serve una laurea o un avvocato per leggerli . Grazie per i tuoi interventi, ma se non sei a conoscenza di una cosa, puoi anche non scrivere.
sei tu che non sei a conoscenza.
fai una bella cosa, alza il telefono, chiama il tuo veterinario e chiedi a lui.
e per la cronaca, le leggi sono sempre disponibili a tutti. pertanto che ci stanno a fare gli avvocati?? ma difendiamoci da soli, che è uguale. e le vene ce le abbiamo tutti, facciamoci le endovene da soli.
capisco che per chi non possiede titoli di studio sia difficile capire il valore della cultura e dello studio, perciò provo a spiegarlo con parole semplici.
facciamo l'esempio delle persone. io ho un albergo. uno sta male nel mio albergo. io, che non sono un medico, avrò al massimo qualche nozione di primo soccorso. bene. PROVO a intervenire sull'ospite che sta male. Però se non so fare un'iniezione di adrenalina (che salva la vita in caso di arresto cardiaco) non la faccio. e nessuno mi potrà incriminare se non la faccio. Se l'ospite sta soffodando, io posso provare a fargli la famosa manovra per salvarlo. ma se non so fare una tracheotomia con la penna bic, è meglio che non la faccio. e nessuno può prendersela con me se, nel frattempo, il tizio muore.
io ho il dovere prima di tutto morale di aiutare il prossimo (anche giuridico, omissione di soccorso per dirne una) ma non ho il dovere di avere le conoscenze tecniche per compiere un atto medico.
l'iniezione è un atto medico. perchè sbagliandola si può cagionare la morte del paziente o comunque gravi conseguenze per la sua salute. quindi non la può fare chiunque. la può fare un medico e, nel caso di animali, un veterinario.
il punto non è C'E' UNA NORMA CHE DICE CHE IL GESTORE PUO' RIFIUTARSI DI FARA L'INIEZIONE.
il punto è che proprio il contrario. e cioè che non esiste una norma che lo OBBLIGA a farlo. pertanto, dal momento che non c'è un obbligo, non posso pretenderlo. se non la vuole fare non posso obbligarlo.
se un cavallo sta male, il gestore ottempera al proprio obbligo di cura e detenzione del cavallo chiamando il veterinario e il proprietario e prodigandosi a prestare le prime cure, che ovviamente sono prime cure da cittadino generico (non è richiesta alcuna specifica competenza per avere un maneggio) e cioè da soggetto che non sa una mazza di medicina veterinaria. farà passeggiare il cavallo, lo terrà al caldo, farà le cose che il veterinario gli dice di fare e sempre che sia capace di farle.
se Tizio sta schiattando e io chiamo il 118 e il medico mi dice "stiamo arrivando, nel mentre lei gli inietti dell'acqua in vena" (a parte l'assurdità della cosa, è solo un esempio) io serenamente potrò rispondere al medico del 118 al telefono che non so come si fa e non lo faccio. e nessuno al mondo, nessuno, nessun giudice, nessun tribunale, potrà dirmi qualcosa. quello che mi sento di fare o non fare dipende dalla mia coscienza e dalle mie competenze.
siccome non puoi PRETENDERE l'iniezione, se il gestore la fa bene, se non la fa bene uguale.
ecco, secondo me è un fatto di coscienza
è ovvio che se gestisco un maneggio in caso di emergenza devo almeno avere una piccola base che mi permetta di fare un'iniezione...però la verità è che non sono obbligato a farla
anche perchè mi prendo una responsabilità immane
oppure, accetto di fare l'iniezione ma ti faccio firmare un foglio dove tu dici che, nel caso succedesse qualsiasi cosa, la responsabilità non è la mia
non si parla di obblighi, ma di conseguenze...perchè se faccio la caz**ta, anche involontariamente, vado nei casini
Quindi in questo caso il gestore ha ragione, lui ha provato ma non si è sentito sicuro e piuttosto che rischiare (c'è anche la salute del cavallo in ballo, quindi in un certo senso ha fatto anche il bene del cavallo) ha detto a voi che lui non se l'è sentita, è giusto e lecito
Domanda cretina: non esiste la figura di infermiere veterinario?
Per esempio, nelle cliniche dove operano sono tutti vet?
In qualche altro paese è diverso?
Segreto
Citazione da: segreto - Ottobre 02, 2015, 06:02:25 PM
Domanda cretina: non esiste la figura di infermiere veterinario?
Per esempio, nelle cliniche dove operano sono tutti vet?
In qualche altro paese è diverso?
Segreto
Esiste la figura di tecnico veterinario ma, sinceramente, non so di più.
Citazione da: PokerFace - Ottobre 02, 2015, 03:45:53 PM
sei tu che non sei a conoscenza.
fai una bella cosa, alza il telefono, chiama il tuo veterinario e chiedi a lui.
e per la cronaca, le leggi sono sempre disponibili a tutti. pertanto che ci stanno a fare gli avvocati?? ma difendiamoci da soli, che è uguale. e le vene ce le abbiamo tutti, facciamoci le endovene da soli.
capisco che per chi non possiede titoli di studio sia difficile capire il valore della cultura e dello studio, perciò provo a spiegarlo con parole semplici.
facciamo l'esempio delle persone. io ho un albergo. uno sta male nel mio albergo. io, che non sono un medico, avrò al massimo qualche nozione di primo soccorso. bene. PROVO a intervenire sull'ospite che sta male. Però se non so fare un'iniezione di adrenalina (che salva la vita in caso di arresto cardiaco) non la faccio. e nessuno mi potrà incriminare se non la faccio. Se l'ospite sta soffodando, io posso provare a fargli la famosa manovra per salvarlo. ma se non so fare una tracheotomia con la penna bic, è meglio che non la faccio. e nessuno può prendersela con me se, nel frattempo, il tizio muore.
io ho il dovere prima di tutto morale di aiutare il prossimo (anche giuridico, omissione di soccorso per dirne una) ma non ho il dovere di avere le conoscenze tecniche per compiere un atto medico.
l'iniezione è un atto medico. perchè sbagliandola si può cagionare la morte del paziente o comunque gravi conseguenze per la sua salute. quindi non la può fare chiunque. la può fare un medico e, nel caso di animali, un veterinario.
il punto non è C'E' UNA NORMA CHE DICE CHE IL GESTORE PUO' RIFIUTARSI DI FARA L'INIEZIONE.
il punto è che proprio il contrario. e cioè che non esiste una norma che lo OBBLIGA a farlo. pertanto, dal momento che non c'è un obbligo, non posso pretenderlo. se non la vuole fare non posso obbligarlo.
se un cavallo sta male, il gestore ottempera al proprio obbligo di cura e detenzione del cavallo chiamando il veterinario e il proprietario e prodigandosi a prestare le prime cure, che ovviamente sono prime cure da cittadino generico (non è richiesta alcuna specifica competenza per avere un maneggio) e cioè da soggetto che non sa una mazza di medicina veterinaria. farà passeggiare il cavallo, lo terrà al caldo, farà le cose che il veterinario gli dice di fare e sempre che sia capace di farle.
se Tizio sta schiattando e io chiamo il 118 e il medico mi dice "stiamo arrivando, nel mentre lei gli inietti dell'acqua in vena" (a parte l'assurdità della cosa, è solo un esempio) io serenamente potrò rispondere al medico del 118 al telefono che non so come si fa e non lo faccio. e nessuno al mondo, nessuno, nessun giudice, nessun tribunale, potrà dirmi qualcosa. quello che mi sento di fare o non fare dipende dalla mia coscienza e dalle mie competenze.
siccome non puoi PRETENDERE l'iniezione, se il gestore la fa bene, se non la fa bene uguale.
Caro poker, prima di tutto ti tranquillizzo sul titolo di studio. ho una laurea e un dottorato (se sai cos'è). Hai un po' di confusione su alcune cose, perciò.. cercherò di spiegarmi in modo semplice.
1) la tua formazione scolastica ti avrà sicuramente insegnato a leggere.
Allora avrai sicuramente letto che... ti ho dato ragione. Più volte. Parlando di responsabilità del gestore di una scuderia in generale (vedi titolo topic) mi chiedevo se esistono delle norme che tutelano l'equide a pensione e stabiliscono le responsabilità di gestore e proprietario. ti ringrazio per i link che hai messo, ma sono tutti assolutamente non pertinenti, questo denota la tua scarsa conoscenza e preparazione sull'argomento
2) siamo in un paese libero e democratico, ancora. Le leggi e le norme sono visibili e consultabili da CHIUNQUE sappia leggere. Se poi uno ha un dubbio o pensa di aver subito un torto, beh è chiaro che si deve rivolgere ad un professionista.
3) il paragone che hai fatto tra campo umano ed equino non sta in piedi. Forse non sei a conoscenza del fatto che IL CAMPO VETERINARIO HA UNA LEGISLAZIONE DIVERSA DA QUELLO UMANO. In linea generale è... più permissivo e cmq le cose stanno in modo assolutamente diverso.
Citazione da: Ina:) - Ottobre 02, 2015, 05:12:20 PM
Quindi in questo caso il gestore ha ragione, lui ha provato ma non si è sentito sicuro e piuttosto che rischiare (c'è anche la salute del cavallo in ballo, quindi in un certo senso ha fatto anche il bene del cavallo) ha detto a voi che lui non se l'è sentita, è giusto e lecito
no no l'iniezione l'ha fatta. Noi mica l'abbiamo obbligato, gliel'abbiamo chiesto e lui ha detto "si si". Si è lamentato dopo. Se non l'avesse fatta, avrebbe saltato un giorno di antibiotico, cosa sbagliatissima, perché così facendo generi fenomeni di farmacoresistenza e non avrebbe fatto sicuramente il bene del cavallo, anzi.
aggiornamento: Ho chiesto ad una mia collega veterinaria e mi ha spiegato che si, somministrare un farmaco è un atto veterinario ma non lo è ad esempio fare una flebo (ad esempio il ringer lattato) se non somministri un farmaco ,e può succedere. Insomma: non è detto che se devi somministrare qualcosa ,magari endovena, sia per forza un farmaco,quindi il discorso dell'"atto veterinario" decade, in quanto vale esclusivamente per la somministrazione di farmaci.
Ho organizzato, assieme ad un istruttore parelli (che si occuperà di fare la fase di "preparation vet", come la chiamano loro) e il mio veterinario (che si occuperà di insegnare a tutti come si fanno flebo,iniezioni,fasciature etc) un bel corso di una giornata... a parteciperà tutta la scuderia ^^
tutto è bene quel che finisce bene
Siamo in una zona grigia, in medicina umana è un'attività del personale "paramedico"; non esistendo personale "paraveterinario" la cosa è un po' confusa. Uno dei criteri dovrebbe essere la presenza di atto cruento, ossia: che lede l'integrità di tessuti vivi e comporta il contatto con il sangue. In effetti, mi pare proprio che nella rivisitazione dell'epidemiologia dell'anemia infettiva l'infezione iatrogena, ossia via ago, sia attualmente considerata forse ancora più importante della trasmissione da punture di insetto; a dimostrazione che anche un'iniezione in assenza di "farmaci" (tanto più una flebo, che espone al rischio concreto, anche se remoto, di embolia gassosa) è un atto cruento non irrilevante.
Citazione da: Alexis85 - Ottobre 05, 2015, 11:35:02 AM
Ho organizzato, assieme ad un istruttore parelli (che si occuperà di fare la fase di "preparation vet", come la chiamano loro) e il mio veterinario (che si occuperà di insegnare a tutti come si fanno flebo,iniezioni,fasciature etc) un bel corso di una giornata... a parteciperà tutta la scuderia ^^
tutto è bene quel che finisce bene
A me mi è stato insegnato prima come fare iniezioni e flebo, poi a montare a cavallo, basta fare da assistenti alle persone esperte, ho quando capita dare una mano al veterinario.
Naturalmente solo a un mio cavallo, mai mi su cavalli di altri anche con il consenso del proprietario ,tranne per cose banali e sempre dietro indicazione del veterinario , che mica può venire per semplici iniezioni da troppo lontano.
Perché se non succede niente ok, ma in casi di cose che vanno male poi la gente si rimangia la parola data e ti viene contro.
Così mi è stato detto. l'atto veterinario c'è solamente se inietti un farmaco. Una flebo di ringer lattato non è atto veterinario, a meno che all'interno non venga disciolto un farmaco ovviamente. Come già scritto, non paragonerei il campo umano con quello veterinario, sono proprio due cose davvero molto molto diverse. lo si può evincere dal fatto che in veterinaria, come giustamente hai detto tu, il personale"paramedico" non esiste.
idem, carodubbio. Il corso l'ho organizzato per la scuderia della mia amica (dove cmq conosco le persone che ci lavorano, è come una piccola famiglia, è una scuderia molto piccola) con le persone con cui già lo feci io. La parte di desensibilizzazione "al veterinario" da parte dell'istruttore parelli è molto interessante. Cavalli che si agitano, impennano , tirano con questo tipo di lavoro sono calmi e tranquilli e tu puoi lavorare in tranquillità,senza torcinaso o robe varie. Considero questa parte importante quanto saper fare delle iniezioni o saper cosa fare la momento del bisogno.
Citazione da: carodubbio - Ottobre 05, 2015, 12:00:56 PM
A me mi è stato insegnato prima come fare iniezioni e flebo, poi a montare a cavallo, basta fare da assistenti alle persone esperte, ho quando capita dare una mano al veterinario.
Nell'ambiente dell'ippica lo spettacolino dei cavalli ai due venti con grossa flebo è piuttosto comune..... e non è che la cosa mi entusiasmi. Dubito anche che il veterinario sia informato in modo sistematico. Ma forse ho frequentato le persone sbagliate.
esatto, lo sapevo anche io ... ma non l'ho detto per non sollevare un polverone.....:E :happy1:
Nel mondo degli ippodromi è alquanto comune fare flebo precorsa ed iniettare medicinali e integratori in vena.
Questo gesto viene visto spesso come sinonimo di doping e altre zozzerie, ma vi assicuro che non è così sempre. I controlli antidoping sono severissimi ormai. Almeno per il 90% delle scuderie. Poi ci sono quelle che...misteriosamente....si salvano sempre dall'antidoping...ma questo è un altro discorso.
Molte volte fare le punture è l'unica soluzione per dare integratori o altro ai cavalli da corsa. Le polverine nella biada si danno, ma molti cavalli rifiutano il cibo se ha un odore strano.
Non c'è nessun polverone da sollevare in realtà. I cavalli da corsa sono atleti che devono rendere al proprietario, e si fa tutto il possibile perche il cavallo renda al massimo.
Tornando al discorso dei gestori di maneggi, secondo me il gestore di un maneggio deve essere in grado di fare una puntura in vena, così come penso che ogni proprietario di un cavallo debba saperle fare.
Proprio l'altro ieri da noi c'era un cavallo in colica. Nessuno di quelli che erano presenti sapeva fare una puntura. Il cavallo si contorceva dai dolori. La veterinaria ci avrebbe messo più di un ora ad arrivare. Io l'ho saputo il giorno dopo altrimenti sarei andata io stessa a fare la puntura.
Secondo me è innamissibile che un cavallo soffra per non si sa quanto tempo in attesa del veterinario. Se nessun veterinario è disponibile? Che si fa? Si lascia il cavallo al suo destino? Boh
I miei 2 centesimi.
1. Il punto fondamentale è se una persona non veterinaria può fare certi atti. In particolare, può fare una iniezione intramuscolo? Può fare una iniezione endovena? Su quest'ultimo punto sembra non esserci dubbio, NON può. Perché qui stiamo parlando di situazioni di emergenza, una flebo di acqua fresca non interessa nel discorso.
2. Se un atto è lecito alla "persona comune", si tratta allora di un accordo (fondamentalmente di natura commerciale) tra le parti. Non mi risulta che ci sia alcun obbligo di legge per un gestore di maneggio. Ovvio che, per ragioni di custodia, se c'è un cavallo che sta male deve avvisare il proprietario(*), magari contattare un vet vicino. Ma basta lì.
3. Se un atto non è lecito, se uno lo fa col proprio cavallo e da questo derivano conseguenze negative, dubito che uno si autodenunci. Ma se l'atto non è lecito, gli accordi (verbali, scritti, davanti a 1000 testimoni) sono nulli, e se qualcosa va male chi lo ha compiuto si trova esposto a conseguenze soprattutto di carattere civilistico-risarcitorio (e non ci può essere copertura assicurativa).
4. Potrebbero esserci considerazioni specifiche relative a situazioni di emergenza. Qui direi che potrebbe essere rilevante la giurisprudenza in merito. Ho un po' cercato senza trovare niente (l'unico caso che ho trovato riguarda personale non infermieristico e iniezioni fatte su persone, e comunque lascia un po' di spazio ai "non professionisti").
5. Il codice di tutela degli equini vale come la carta straccia. Cioè, è interessante come indicazione di direzione, come moral suasion (ovviamente politically/ethologically/animalistically/etc correct), ma non ha potere di NORMA. Altrimenti un bel po' di maneggi avrebbero già dovuto chiudere.
(*) piccolo aneddoto. Proprio per fare fronte a situazioni di emergenza, qualche mese fa è stata affissa in bacheca la richiesta ai soci proprietari di fornire 4 numeri di telefono da contattare in casi di urgenza. A tale scopo erano stati lasciati fogli e una busta un club house. Lascio a voi indovinare quanti si siano fatti parte diligente, senza bisogno di rincorrerli con penna e foglio.
Le emergenze sono una cosetta particolare. Un eroe può fare cose che normalmente sono assolutamente illecite. Per salvare una persona con una gamba incastrata in un ostacolo in un bacino, e prossima ad annegare perchè l'acqua sta salendo, un eroe prende un'accetta e taglia la gamba liberando la vittima e salvandone la vita. Ovviamente l'atto è eroico per due motivi: primo, perchè chi lo compie ha il coraggio di farlo tempestivamente; secondo, perchè ne accetta liberamente tutte le conseguenze, ed in particolare accetta di essere giudicato da terzi per il suo operato.
beh, questa più che una emergenza è un dramma. Una scelta drammatica: o la gamba o la vita. Diciamo che le situazioni che si presentano in scuderia non sono così tragiche .A me viene in mente un mio amico che soffre di diabete giovanile. Chiaro che chi ne soffre deve essere pronto a farsi le iniezioni se succede qualcosa... e se lui sta male e gliele fa la fidanzata, lei verrà denunciata per atto improprio?
Citazione da: alex - Ottobre 05, 2015, 04:11:39 PM
Un eroe può fare cose che normalmente sono assolutamente illecite.
Ovviamente l'atto è eroico per due motivi: primo, perchè chi lo compie ha il coraggio di farlo tempestivamente; secondo, perchè ne accetta liberamente tutte le conseguenze, ed in particolare accetta di essere giudicato da terzi per il suo operato.
Deve aver pensato così anche l'operaio che ha deciso di "salvare" una mamma ed un bambino da un ascensore bloccato della metro, a Roma qualche tempo fa. Purtroppo sì è trattato di un eroe mancato, primo perché nessuno era in pericolo di vita. Secondo, perchë grazie al suo atto illecito, fatto in perfetta buona fede e "spirito eroico", il bambino, che se la sarebbe cavata con qualche mezz'ora di spavento in attesa dei soccorsi ufficiali, circostanza spiacevole ma sopravvivibile, invece ci ha rimesso la vita, e la madre, beh, non ci posso nemmeno pensare.
E penso che al tizio pesi di più avere una vita sulla coscienza piuttosto che qualunque giudizio possa mai essere formulato sull'accaduto.
Questo solo per dire che, secondo me, va bene formarsi, essere consapevoli, imparare ad arrangiarsi, ma poi improvvisarsi salva-cavalli alla amato Montenegro anche no... Soprattutto se uno non se la sente, ma anche pensarci su due volte per valutare se uno se la sente davvero. Perché magari la situazione che sembra gravissima in realtà non lo è (e viceversa), e risulta difficile valutare se il cavallo rischia meno ad aspettare un aiuto competente oppure a farsi curare in modo improvvisato.
ma silviasco, nessuno qui ha parlato dei faidate. Confondete le cose. Prima va sempre interpellato il veterinario.
Citazione da: alex - Ottobre 05, 2015, 12:15:30 PM
Nell'ambiente dell'ippica lo spettacolino dei cavalli ai due venti con grossa flebo è piuttosto comune..... e non è che la cosa mi entusiasmi. Dubito anche che il veterinario sia informato in modo sistematico. Ma forse ho frequentato le persone sbagliate.
VERO.
Ma IO ho imparato a fare flebo e punture non per seguire le strada o metodi che in molti usano,
ma ho imparato per il semplice fatto che sono cose che tornano utili, dopo anni e anni di terrore sono riuscito anche a farmi le iniezioni da solo sul lato B, è una sciocchezza ma per un fifone come me è stata una meta reggiunta ;D
ma non esageriamo! Addirittura eroi ed eroi mancati. Si tratta di sapere far iniezioni su rigorosa prescrizione medica e posologia, di saper fare qualche semplice medicazione o, anche, saper intervenire in attesa del vet nel caso di infortuni vari (non esistono solo le coliche). Io mi ritengo molto fortunata ad avere il gestore del maneggio che sa fare queste cose, che sa intervenire, che magari chiama prima il vet e poi il proprietario perchè quest'ultimo magari è a 40 km. Realisticamente, quanti hanno il vet che è in scuderia dopo 2 minuti dalla chiamata, magari di sabato o domenica, nella notte....Non si sta parlando del fai da te o dell'improvvisazione, si sta parlando di persone SERIE che dovrebbero avere una certa competenza non solo nel pulire i box. E poi se la mettiamo su questo piano, allora anche somministrare le profende può comportare rischi per la salute. Se non sai che il cavallo è allergico al mais (esempio), puoi far danno. Se l'uomo di scuderia si sbaglia e il cavallo va in colica?
Io sono per dire che bisogna sempre avere un rapporto di fiducia con il gestore del maneggio, sapendo e capendo che è un essere umano e come tale può anche sbagliare.
Oggi purtroppo si viaggia molto con le denunce pronte in tasca per ogni cavolata e queste sono le conseguenze... Concordo con Nyna e non sarei mai andata in un posto dove i gestori non avessero dimostrato una competenza a tutto campo, compreso quello delle cure e degli interventi in emergenza che, guarda caso, hanno salvato la vita al mio primo cavallo operato e sopravvissuto grazie alla tempestività del gestore del maneggio che al telefono con il vet ha saputo dare indicazioni preziose per evidenziare un ernia strozzata e ha permesso che si preparasse in tempo record l'operazione (di notte) ha chiamato il van e poi ha avvisato la sottoscritta. Ci sono situazioni dove i minuti sono preziosi
grazie, old duck. Sempre mitica, as usual :horse-wink:
Non mi sono espresso bene. Il fatto è che chi compie un'azione meritoria ed utile (il caso "eroico" era solo una esagerazione per chiarire le cose "al limite"), ma al di fuori delle sue strette competenze, nello stesso momento se ne assume anche la responsabilità e deve essere pronto a risponderne. Poi - ovviamente - quando c'è un buon rapporto fra gestore e cliente, tutto va benissimo; ma che vada sempre tutto benissimo non è affatto scontato. Per questo il limite fra atti legittimi e atti "grigi", incerti (come un'endovenosa o una flebo), va chiarito bene. Poi, chiarite le cose, ciascuno farà come il buon senso e la coscienza gli suggerisce.
Inciso OT: un altro limite interessante è quello fra atti propri della mascalcia ed atti propri del veterinario sul piede equino. In passato era diverso, attualmente, se non sbaglio, il confine è il sangue, ossia l'intervento su tessuto vitale; il campo d'azione per il maniscalco dovrebbe essere la scatola cornea, non vitale.
boh, Alex..sei molto "fumoso": atti legittimi e atti "grigi" non significano una cippa. E non si tratta di buoni rapporti tra cliente e gestore. Si tratta di essere persone di buon senso. Io che abito a 40 km dal maneggio, voglio stabulare il mio cavallo dove ci sono persone competenti e serie che sappiano intervenire in caso di bisogno ANCHE somministrando farmaci, facendo iniezioni e praticando medicazioni o interventi di primo soccorso. Ma questo non perchè, in caso di disgrazia, io possa correre dai carabinieri ma perchè mi sembra semplicemente demenziale che un vet possa venire in ogni situazione e per tutti i cavalli che ha in cura a disinfettare una ferita o a praticare una puntura.
E dove le mettiamo le situazioni di emergenza? Se un cavallo si taglia profondamente? se si pianta una cosa? se si prende un brutto calcio? Non è meglio avere persone che intanto che arriva il vet, sappiano gestire le situazioni anche VIVADDIO praticando un antidolorifico? Allora non dovrebbe esistere neppure una "farmacia" di pronto intervento...E dove le mettiamo le competenze sulle profende? sulla quantità e qualità del fieno, sulla "pietanza" sulle modalità di somministrazione? Pure queste andrebbero destinate ad un tecnico specializzato oppure demandate al proprietario.
Piccolo esempio: quest'estate sono arrivata in scuderia e ho trovato Zenit con due BUBBONI enormi (mai visto una cosa così). Allarmatissima chiamo il vet senza neppure pensare di parlare con il gestore e le mando due foto. Questa mi dice: sembrano sarcoidi in formazione. Io stavo già male. Poi arriva il gestore e mi dice: guarda che sono punture di insetto...infatti, sempre al telefono con il vet. , tocco i bubboni, trovo il buchetto del pungiglione..tutto risolto con la somministrazione di una pomata cortisonica per 4/5 gg. In questi casi, chi spalmava la pomata 3 volte al di?
Di casi come questi, ce ne sono tantissimi...una banale tosse curabile con carbocisteina messa nel mangime..
Infine: oggi i maniscalchi seri lavorano in accordo con i vet. Alcuni vet sono anche maniscalchi. Le competenze reciproche non sono così ben definite quando si parla di piede. Spessissimo, senza una lastra non si capisce il problema..ecc ecc
Per me, dal mio punto di vista, ovvero di chi sta "dall'altra sponda", il problema è tutto nella fiducia.
Nessun problema a praticare, e con rapidità, interventi come quelli descritti.
Il problema è: se poi qualcosa va male? A voce mi dici: per favore, sei un tesoro, grazie mille, e smancerie simili. Ma questo finché va tutto bene madama la marchesa.
Proprio in questi giorni è successo che un socio (e pure "amico", per lo meno nel senso che c'era anche una conoscenza pregressa alla gestione del maneggio) ha portato via dal maneggio un documento importante, dopo che era stato detto ben chiaramente e all'unisono da due persone che non poteva farlo. La cosa è rientrata dopo una telefonata piuttosto "calda". E comunque l'atto, pur se grave, non era in grado di provocare conseguenze "drammatiche".
Come si fa a fidarsi?
Poi, resto sempre in attesa di sapere fin dove arriva la "zona grigia"...
Ma viste le fumosità in contesti come quello del coggins test, ho poche speranze.
Oltre a fumosità pregresse, ne è emersa una recente, che menziono in quanto sempre legata alle responsabilità del gestore in ambito veterinario. Quanto dura la validità del coggins test in Piemonte?
Due veterinari e un tizio (non so la sua qualifica, forse è un tecnico di laboratorio) dello IZS di Alessandria mi hanno detto a voce che adesso dura 4 anni. Ma robe scritte? Circolari, ordinanze, pergamene? Non ho trovato niente. Metti caso che uno mi voglia fare una multa, o peggio che spunti un caso di positività, cosa gli dico? Che tre tizi mi han detto che dura 4 anni?
Citazione da: old duck - Ottobre 06, 2015, 11:53:14 AM
boh, Alex..sei molto "fumoso": atti legittimi e atti "grigi" non significano una cippa.
L'accesso a una vena per un'endovenosa è un "atto grigio", sono state appena riportate
opinioni discordi, nel corso della discussione. Se poi vogliamo fare polemica tanto per farla, è un altro paio di maniche. Se vogliamo invece ragionare, la scarsa chiarezza del confine fra il lecito e l'illecito che deriva dalla pletora di norme, leggi, regolamenti che sono talmente numerosi e complessi da rendere impossibile rispettarli, e che costringono a ignorarli per buon senso, è una casa assai negativa, e tipicamente italiana. L'abitudine a non rispettare le norme si estende poi dai casi in cui la norma è realmente assurda e inapplicabile ai casi in cui la norma è ragionevole e applicabile, ma fastidiosa.
Citazione da: old duck - Ottobre 06, 2015, 11:53:14 AM
boh, Alex..sei molto "fumoso": atti legittimi e atti "grigi" non significano una cippa. E non si tratta di buoni rapporti tra cliente e gestore. Si tratta di essere persone di buon senso. Io che abito a 40 km dal maneggio, voglio stabulare il mio cavallo dove ci sono persone competenti e serie che sappiano intervenire in caso di bisogno ANCHE somministrando farmaci, facendo iniezioni e praticando medicazioni o interventi di primo soccorso. Ma questo non perchè, in caso di disgrazia, io possa correre dai carabinieri ma perchè mi sembra semplicemente demenziale che un vet possa venire in ogni situazione e per tutti i cavalli che ha in cura a disinfettare una ferita o a praticare una puntura.
E dove le mettiamo le situazioni di emergenza? Se un cavallo si taglia profondamente? se si pianta una cosa? se si prende un brutto calcio? Non è meglio avere persone che intanto che arriva il vet, sappiano gestire le situazioni anche VIVADDIO praticando un antidolorifico? Allora non dovrebbe esistere neppure una "farmacia" di pronto intervento...E dove le mettiamo le competenze sulle profende? sulla quantità e qualità del fieno, sulla "pietanza" sulle modalità di somministrazione? Pure queste andrebbero destinate ad un tecnico specializzato oppure demandate al proprietario.
:quoto:
nessuno fa polemica: esprimiamo opinioni diverse, pertanto lecite. Non mi interessa polemizzare. I miei interventi vogliono semplicemente portare la discussione su un piano realistico. Se vogliamo discutere unicamente su un piano teorico/legale, allora mi tolgo subito dal topico perchè non mi interessa, nè ho le competenze per farlo. Mi pare però che le risposte su questo piano abbiano già ampiamente inquadrato la situazione. Le Leggi e le Norme vanno rispettate: dunque o ti porti il cavallo a casa e lo curi come vuole la Legge assumendoti comunque responsabilità di illeciti vari o - se lo metti in un maneggio - accetti il fatto che i gestori non possano fare una cippa di niente: nè spalmare una pomata, nè somministrare una bustina. C'è anche la terza soluzione: diventare veterinario e così te la suoni e te la canti. Si potrebbe infine provare a cambiare le Leggi...Nel frattempo come li gestiamo gli equidi? Io dico - PER FORTUNA - avendo gente brava, seria e competente che si assume responsabilità e anche qualche rischio. Poi ognuno è libero di andar dove vuole. Io per quanto mi riguarda affido il mio equide a persone sulle quali ho completa FIDUCIA e anche riconoscenza.
Ecco il problema è la fiducia.. ad oggi io ho posto fiducia solo in 2 persone.
Poi ho imparato a fare le endovene, medicare ecc e impegnarmi per fare da me quando non è la semplice bustina
Torniamo alla domanda di Alexis, che ha aperto il topic?
CitazioneDomanda generale: quando si tratta di fare delle iniezioni ai cavalli, o cmq seguire una cura, il personale di scuderia cosa è tenuto a fare e cosa no? dipende dal contratto di pensione?
Se è necessario fare delle endovenose o intramuscolari,e io non posso essere in scuderia, chi le fa? nessuno? e se c'è una colica il personale è tenuto ad intervenire?
Si parla quindi di azioni non solo accettabili, non solo lecite, ma addirittura
obbligatorie: da qui l'approfondimento su cosa è lecito e cosa rientra nella fumosa "zona grigia"; perchè, ovviamente, nessuno può essere
obbligato a compiere atti
non leciti.
il coggins in piemonte dura 1 anno.
2 anni nel resto d'italia.
fonte: mitrale family e vetrinario asl alessandria.
da qualche parte ho anche il link alla norma ma devo cercarlo
questa è la definizione di atto medico veterinario (FNOVI, ANMVI ecc)
Si definiscono "atto medico veterinario" le attività compiute, nel rispetto dei valori etici e deontologici, con l'obiettivo di mantenere e promuovere la salute e il benessere degli animali; tutte le attività di prevenzione della malattie degli animali; tutte le procedure diagnostiche, terapeutiche - comprese le medicine complementari - e riabilitative; le attività relative alla protezione dell'uomo dai rischi e dai danni derivanti dalle malattie degli animali, dal consumo di prodotti di origine animale con riguardo all'intera filiera produttiva finalizzato alla sicurezza alimentare; le certificazioni e le prescrizioni relative a tutti gli atti sopradescritti.
Le attività definite come atto medico veterinario sono di competenza dei medici veterinari iscritti agli Ordini professionali.
art 348 bis cp: Chiunque abusivamente esercita la professione medico veterinaria è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 2.500 a euro 25.000..Se dall'abuso della professione medico veterinaria derivano lesioni a uno o più animali, ovvero a una o più persone, l'esercente abusivo della professione è punito con la reclusione da due a quattro anni e con la multa da euro 5.000 a euro 50.000 ed è tenuto al risarcimento dei danni procurati.
Prot. n. 4761/2012/F/mgt
Circolare n. 11/2012
Ministero Salute: "la somministrazione di farmaci ad uso veterinario è un'attività sanitaria per il cui espletamento viene richiesto il possesso di un idoneo e valido titolo di abilitazione"
Cassazione, sez. VI, 3 febbraio 1968) "integra il reato di cui all'art. 348 del codice penale colui che pratica iniezioni ipodermiche su di un animale affetto da malattia, senza che questi sia stato sottoposto a visita da un medico veterinario, compie più operazioni a questo riservate nell'ambito della più qualificata ed inviolabile competenza professionale e cioè nell'identificazione dei sintomi, la diagnosi del male e la scelta della terapia".
Citazione da: PokerFace - Ottobre 06, 2015, 03:21:20 PM
il coggins in piemonte dura 1 anno.
2 anni nel resto d'italia.
fonte: mitrale family e vetrinario asl alessandria.
da qualche parte ho anche il link alla norma ma devo cercarlo
CVD
sentirò la "mitrale family" (compresi i familiari "acquisiti")
non male, però: almeno questa affermazione
forse è vera:
Il coggins dura o 1 anno o 2 anni o 4 annicome sono contento :blob9:
Citazione da: PokerFace - Ottobre 06, 2015, 03:36:29 PM
questa è la definizione di atto medico veterinario (FNOVI, ANMVI ecc)
...
Cassazione, sez. VI, 3 febbraio 1968) "integra il reato di cui all'art. 348 del codice penale colui che pratica iniezioni ipodermiche su di un animale affetto da malattia, senza che questi sia stato sottoposto a visita da un medico veterinario, compie più operazioni a questo riservate nell'ambito della più qualificata ed inviolabile competenza professionale e cioè nell'identificazione dei sintomi, la diagnosi del male e la scelta della terapia".
Lascio perdere la definizione ex FNOVI, ANMVI, perché mi fa solo venire in mente il detto "portare acqua al proprio mulino". A leggere quelle righe sembra che solo un veterinario possa toccare un cavallo.
Mi interessa, e molto, la sentenza della Cassazione. Che però non entra nel merito di quello che è il vero problema di cui stiamo discutendo. Ciò che si fa normalmente, in situazioni di "normale" emergenza, è di contattare un veterinario ed è lui che "prescrive" (per telefono(*)...) cosa fare. A questo punto, se c'è da fare una endovena o una intramuscolo, chi la può fare? Il primo che passa?
(*) le prescrizioni telefoniche ovviamente possono sollevare un vero ulteriore ginepraio, che penso ognuno di quelli che stanno intervenendo qui abbia ben presente.