Prendo spunto dalle osservazioni di Raffaele nel topic "I cavallini quasi scomparsi" per aprire un topic a sé stante sul meticciaggio.
In questo topic spero vengano espresse opinioni riguardo i meticci, ad esempio: quali incroci sono meglio riusciti, secondo voi? Ossia quali danno più probabilità di ottenere un buon soggetto? Perché?
Inoltre spero vogliate condividere vostre esperienze con i meticci che avete conosciuto. Ovviamente lo farò anch'io nel corso del topic.
Ma prima definiamo cos'è il meticcio: un incrocio tra razze conosciute, un incrocio tra razze sconosciute, un generico cavallo senza documenti?
Tecnicamente e' di razza il cavallo iscritto al registro di razza e meticcio quello senza documenti.
Detto questo ha ragione Raffaele. Tutte le razze sono frutto di incroci. L' allevamento dell' arabo e' mescolato con la religione dai tempi di Maometto e certe linee sono state conservate "pure " fino ad oggi.
Curiosita': i beduini ovviamente non scrivevano e le genealogie venivano tramandate oralmente. Fatti i test del dna si e' visto che il tutto corrispondeva. Che spettacolo! Quanta passione!
Poi ci sono le popolazioni che son state isolate per un po'. I criolli per 400 anni nella Pampa han creato un gruppo omogeneo selezionato dalla natura.
Io son contraria agli incroci, perche' e' gia' difficile selezionare bene dentro la razza.
Se proprio deve essere.. incrocerei col purosangue. In effetti e' il miglioratore per eccellenza
Io sono d'accordo con Bubba
Però sinceramente l'incrocio quarter/PSI proprio non lo capisco
Quarter psi non e' un incrocio, e' proprio un quarter. Lo iscrivi.
I capostipiti dei qh erano psi puri iscritti ( anche) come quarter. Oggi puoi tranquillamente mettere sangue psi ( almeno, fino a qualche anno fa. Non credo sia cambiato).
I quarter non sono solo reining ( bassi larghi) e i psi non sono solo alti e fini.
Hai presente le foto di Seabiscuit? Ho visto quarter meno " quarter" di lui.
Curiosita': i beduini ovviamente non scrivevano e le genealogie venivano tramandate oralmente. Fatti i test del dna si e' visto che il tutto corrispondeva. Che spettacolo! Quanta passione!
Passione?
Puro calcolo utilitaristico, necessità belliche.
I bedù erano/sono predoni e guerrieri, avere un lallo come l'arabo era "la marcia in più" per quelle gioconde attività, lo stesso Maometto - prima carovaniere - quando fuggi alla persecuzione fu accolto dei beduini coi quali si dedicò coscienziosamente al nobile sport della razzìa di carovane, appunto..
Il ladrone, che partecipava all'allegra impresa montando un asil, aveva il doppio del bottino rispetto al compagnuccio che montava un lallo comune.
L'allevamento del lallo era un precetto religioso, e i pitigri, trasmessi oralmente, facevano capo alle giumente, gli stalloni potevano esser citati ma anche no... e si capisce bene anche il perché della scelta per linea femminile.
L'accoppiamento tra i "puri" avveniva in presenza di un testimone che era responsabile della fecondazione e della eventuale contaminazione - sia pur essa incidentale - della giumenta asil; assisteva al parto e - entro 7 giorni - doveva redigere il certificato che si apriva con un versetto del Corano.
Per questa prestazione il "padrino" riceveva una ricompensa, per tradizione, vestiti o stoffe preziose.
Nessuno metteva in dubbio l'attendibilità di queste testimonianze, per un motivo molto semplice: in caso di un suo comportamento scorretto, il giolivo testimone sapeva che gli sarebbe stata sterminata tutta la famiglia.
Ciao Bubba! Insonnia?
Ecco, l'immissione di "sangue nobile" o di soggetti estranei alla razza, è possibile in quelle razze (con la minuscola) che hanno lo Stud Book aperto, mentre nelle Razze come il PSI, la lipizzana, l'araba, ecc. si accettano solo i prodotti di soggetti già iscritti in quel libro.
Sono assolutamente contrario ai lalli fantasia, mentre, i meticci ai quali mi riferivo io erano prodotti da pecurari, contadini o appassionati che con una o due giumente avevano la loro "razzetta" di famiglia, ben conosciuta in paese e - a volte - in tutta la provincia...
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/05/lultima-chinea.html
Niente insonnia, un setter a guardia.. sveglia per sveglua ho fatto uscire la mia e mentre aspettavo ho letto :firuu:
La razzetta e' interessante. Probabilmente se uno ha un' ottima fattrice si ritrova una produzione di pregio. Figlie, nipoti..
Ormai nel reining piu' che del padre ci si informa sulla madre. Un mio amico ha una meravigliosa fattrice, figlia e nipote di meravigliose fattrici. Pur cambiando lo stallone ha sempre prodotto cavalli eccellenti. Lui non e' interessato a tenere le figlie, produce per vendere. Ma avrebbe potuto crearsi una " razzetta", pur dentro il qh.
In Veneto conosco un' altra cavalla simile, tantissimi figli vincenti ( pensandoci, pure lei ha le radici nello stesso allevamento dell' altra). I fratelli si somigliano molto, un piccolo gruppetto omogeneo.
Sicuramente esistono " dinastie e famiglie" anche tra i cavalli non iscritti.
Citazione da: Bubba - Febbraio 06, 2016, 03:37:19 AM
Quarter psi non e' un incrocio, e' proprio un quarter. Lo iscrivi.
Lo iscrivi come quarter o come appendix?
Io conosco due appendix, una è uscita proprio male però c'è da dire che la madre non era eccellente e neppure il padre si faceva notare, l'altra...una meraviglia, ottima genealogia sia da parte della madre sia del padre, un vero spettacolo costato un'occhi nella testa, particolare e meravigliosa, alta e larga e chissà come diventerà: ha solo tre anni ora! Ha un carattere bello: forte ma di indole buona. L'unico difetto? La pelle troppo sottile e i piedi fragili. Per il resto, be', fortunata la sua giovanissima proprietaria ad aver ricevuto un regalo del genere!
La cavallina si è sempre fatta notare fin da piccolissima quando la portavano assieme agli altri cavalli sui campi gara ma senza iscriverla, solo per farle tastare il terreno e respirare un po' di adrenalina, ora che gareggia da grandi soddisfazioni. Addestrarla non è stato facile per gli istruttori, molte cose mi hanno fatto davvero impressione (era la prima volta che le vedevo e il primo puledro che vedevo addestrare ex-novo), ma i risultati si vedono eccome!
Sono proprio quarter , li iscrivi all' AQHA.
Prova a controllare sul sito AIQH. Potrebbero aver cambiato le cose ma dubito
Appendix o non appendix?
Da quel che ho capito li iscrivi all' AQHA, ti fanno i documenti ma inseriscono il puledro "in appendice", con una x davanti al numero di certificato.
Se vuoi far sparire l' appendix l' equino deve accumulare dei punti in qualche specialita', cosi' diventa un quarter effettivo.
Altrimenti resta con la x davanti al numero e i suoi figli dopo di lui.
Non ho capito se dopo tot generazioni che copri con qh te lo iscrivono quarter sulla fiducia ( 80% sangue quarter?).
La storia della x davanti al numero mi par na stupidaggine ma forse e' vera. Cosi' pare
Le razze secondo me o sono in purezza o sono degli incroci, magari ottimi ma pur sempre incroci.
Come dice Bubba, se prendi una qh e gli dai un psi, puoi iscriverlo come qh, se è femmina e gli dai ancora psi, puoi ancora iscriverlo come qh, e via così. Dopo qualche generazione se fai due conti ti trovi più sangue psi ma documenti qh. Diversa la storia se incroci varie linee di sangue della stessa razza.
Citazione da: blackhorse68 - Febbraio 06, 2016, 04:07:18 PM
Le razze secondo me o sono in purezza o sono degli incroci, magari ottimi ma pur sempre incroci.
Come dice Bubba, se prendi una qh e gli dai un psi, puoi iscriverlo come qh, se è femmina e gli dai ancora psi, puoi ancora iscriverlo come qh, e via così. Dopo qualche generazione se fai due conti ti trovi più sangue psi ma documenti qh. Diversa la storia se incroci varie linee di sangue della stessa razza.
Vedo che a volte chiamiamo razze degli incroci con acquisita capacità di conservare tratti somatici e attitudini.
Ma sono incroci lo stesso, dal Budjonni al Sanfratellano, cavallo "lombardo di sicilia" (lombardo, non "di Lombardia"), passando per tutto quello che scalpita sui campi ostacoli, compresi certi tedeschi che vengono sì da lombi magnanimi ma cosmopoliti. Forse gli unici "di razza-razza" sono quei cavallotti che vediamo, nei filmati della mongolia, correre come matti nel vento.
Il resto è selezione, umana ed ambientale.
Ma allora perche ci piace tanto il concetto "di razza"? Siamo un po' snob?
E' un po' come tra noi umani che ci diciamo di razza bianca, nera , caucasica, araba, salamadonna. Ma non siamo razze. Alex forse può spiegarci meglio cosa diavolo è, scientificamente, una razza.
Per il momento io preferisco chiamarli "modelli".
Segreto
Citazione da: segreto - Febbraio 06, 2016, 10:26:45 PM
E' un po' come tra noi umani che ci diciamo di razza bianca, nera , caucasica, araba, salamadonna. Ma non siamo razze. Alex forse può spiegarci meglio cosa diavolo è, scientificamente, una razza.
No. :dontknow:
Come non detto.
Segreto
... però mi sono un po' informato, niente di che: basta la voce di wikipedia sul termine "razza", la cosa importante è - come già sapevo - che sulla classificazione degli esseri viventi in sottogruppi all'interno della spessa specie c'è un'enorme confusione, proprio come - per alcuni aspetti - nella loro classificazione in gruppi più ampi della specie (generi, famiglie....); diciamo che il solo concetto abbastanza robusto, eppure in certi casi problematico, è quello di specie.
Quanto al concetto di razza, attualmente viene usato solo per gli animali domestici, è un termine zootecnico; per applicarla correttamente all'uomo, bisognerebbe immaginare prima di applicare alla riproduzione umana i principi della zootecnia - riproduzione sistematicamente controllata e selezione implacabile della progenie; non che qualcuno non ci abbia pensato, ma fortunatamente il progetto è miseramente fallito.
In effetti una razza è un prodotto umano ben definito. Tutto il resto come i Mustang, i cavallini della Mongolia, i Brumby australiani sono popolazioni.
Per quanto la purezza dipende. Il PSI per esempio è un elemento di miglioramento ed è ammesso in tante razze. Non direi che per quello non siano più pure.
Anche nel Lipizzano scorre sangue PSA, e mi sembra che nel passato hanno pure provato di incrociare con PSI, come in quasi tutte le razze. In certe ha dato un risultato buono in altre un po' meno ed è stato eliminato.
Il Lipizzano è frutto di incroci tra cavalli autoctoni, arabi, Kladruber, Frederiksborgher e Neapolitani. Ha vissuto cambi di utilizzo e con questo un cambio delle morfologia. In Romania mi sembra si usa ancora come cavallo da lavoro agricolo.
Anche tra i tedeschi non si può proprio dire che non ci siano cavalli puri. Il Trakehner ha il libro genealogico chiuso, come anche il l'Holsteiner. Che poi nell'ultima si ammettono singoli soggetti PSI o di altre razze per migliorare la razza non significa che non si alleva in purezza.
In fondo lo stesso vale per il resto dei tedeschi che poi non sono razze diverse ma la razza è una: il sella tedesco. Entro il quale si alleva in varie zone con studbook delle regioni dove poi vengono iscritti - i Zuchtgebiete. In effetti un puledro che nasce in Baviera viene iscritto nel libro bavarese anche se il papà era Oldenburg e la mamma Hannover. E così vale viceversa, proprio perché la razza è una sola.
Sicuro è che razze che si basano solamente sul colore del mantello di razza vera e propria hanno ben poco. Spesso vengono ammessi tutti i tipi di cavalli pur di avere il colore desiderato senza badare tanto alle caratteristiche importanti per il loro utilizzo.
Bello l'approccio tedesco! In pratica, invece che alla razza, si bada alla nazionalità. Tenete conto a quanto è importante la nazionalità nell'uomo (intesa come comunanza di cultura, di apprendimento, di ambiente, di stile di vita, di linguaggio fin dal momento della nascita), applicate le stesse idee a un cavallo e.... c'è da chiedersi se anche nei cavalli la nazionalità non sia una cosa estremamente importante.
Io gli incroci non li capisco, anzi li trovo a dir poco assurdi in tutti gli animali.
Nei cavalli ancor di piu...ma che senso ha?
Abbiamo cosi tante razze ben definite e onguna col le sue caratteristiche che non vedo il senso di fare mischiotti senza mercato :dontknow:
Citazione da: Kimimela - Febbraio 08, 2016, 09:27:55 AM
Io gli incroci non li capisco, anzi li trovo a dir poco assurdi in tutti gli animali.
Nei cavalli ancor di piu...ma che senso ha?
Abbiamo cosi tante razze ben definite e onguna col le sue caratteristiche che non vedo il senso di fare mischiotti senza mercato :dontknow:
Bè, bisogna distinguere due tipi di mercato: quello che commercia i cavalli in base alle loro prestazioni e quello che invece commercia i cavalli in base al loro valore procreativo-allevatoriale. Esempio classico: un cavallo che vale decine di migliaia di euri nel mercato 1 può avere un valore 0 euri nel secondo mercato, per il semplicissimo motivo che è un castrone (eccellente, ma castrone).
Il primo mercato potrebbe giovarsi del fenomeno della "fioritura degli ibridi/dei meticci"; se si azzeccasse un eccelente, e riproducibile mix fra due razze, tale da dare una progenie eccellente e migliore di ciascuno dei due genitori, avrebbe senso sia produrre soggetti "da prestazione", meticci, sia soggetti "da riproduzione", puri.
Il trottatore italiano è il risultato di un lungo processo di selezione e di allevamento che ha inizio nella seconda metà dell'Ottocento con l'incrocio di stalloni purosangue inglese e di fattrici di razze diverse con attitudine al trotto. Il primo importante trottatore nato in Italia fu Vandalo (1862- 1888). (Da www.agraria.org)
Il risultato ha prodotto soggetti come Varenna. Vuol dire che se io metto in piedi una razza oggi, incrociando un percheron con un avellinese , scrivendo il libro genealogico etc, producendo buoni soggetti per il lavoro nei campi, riuscissi a venderli con profitto, chiamandoli razza "montana del Veneto", i miei nipoti potranno dire che hanno un'allevamento di famiglia da più di 100 anni, ma in fin dei conti sarebbero un'incrocio.
Buona giornata
Gigi
Il cavallo del Ventasso è un altro esempio: è il risultato di incroci con razze estere per selezionare nuovamente una razza autoctona (?) ormai scomparsa. Ho sentito pareri discordanti su questo tipo di selezione, io non mi sono ancora fatta un'opinione precisa: credo che i caratteri tipici della razza non siano ancora ben delineati e marcati in tutti i soggetti, aspetto che la selezione riesca a prendere una direzione precisa prima di esprimermi dato che attualmente vi sono soggetti che mi piacciono moltissimo e che porterei subito a casa e soggetti invece che mi suscitano sensazioni totalmente opposte...vedremo...
Ho letto ad esempio che vogliono selezionare l'occhio azzurro, scelta che francamente non comprendo, dicono che gli esemplari originali lo avevano, ma il non averlo di quelli odierni non sarebbe forse un vero miglioramento della razza?
Un incrocio che tenterei e l'Avelignese X Quarter, per il mio piacere personale, non per la vendita: ho visto uscirne bellissimi soggetti che hanno le attitudini del QH ma con un piede e arti decisamente migliori e più robusti, quindi non sembrano più cavalli enormi su zampette e piedini sottili e questo li rende adatti al lavoro in campo come i QH, ma ottimi anche in trekking come gli Avelignesi. Il problema è che, parlando di avelignesi di linea barocca (diciamo) viene persa l'attitudine al tiro e alla soma, mentre del Quarter va perso un difetto, quindi non viene valorizzato appieno il sangue Avelignese. Vero anche che ad oggi non sono molti gli interessati al tiro e un cavallo del genere potrebbe essere una risorsa per un maneggio perché potrebbe offrire un buon servizio nelle discipline western e nel trekking indistintamente.
Non essendo razza però non si può essere certi del risultato.
No aspettate un momento, ma qui non si indendono cavalli incrociati a caso? Quindi fantasia?
So anche io che molte razze sono frutto di incroci selezionati e studiati e su questo non ci piove.
Il resto, ripeto...per me non ha senso incrociare cavalli cosi per esperimento.
Quarter x avelinese? Sicuramente e' carino ma che senso ha?
se vuoi un piede forte per I trekking ti prendi un argentino, un criollo...etc...etc...
Argentino a Criollo, sì, è bravo, ma non tanto quanto il Quarter in campo e ha meno fiato di un Avelignese fuori. Se voglio un unico cavallo che mi faccia bene entrambe le cose posso pensare a un incrocio del genere.
Se voglio un piede forte per il trekking e voglio fare solo o prevalentemente trekking mi cerco uno dei nostri cavallini quasi scomparsi di cui si parla nel topic apposito.
"Fantasia" lo interpreto in generale, incroci a caso o incroci pensati ma non per dar vita a una razza (VS cavallo del Ventasso) o che comunque non migliorano una razza (VS. Appendix), insomma sempre di fantasia si tratta.
Ripeto: un conto è cercare l'incrocio per creare una razza, o migliorarla; un conto è invece studiare quale incrocio fra razze produce in prima generazione dei cavalli migliori di entrambi i genitori, senza alcuna pretesa di allevamento. Bisognerebbe ragionare come nella produzione dei muli, non c'è niente di particolarmente nuovo o innovativo.
Partendo da riproduttori con caratteri ben stabili, "di razza definita", mi aspetto che la prima generazione sia costituita da meticci con caratteristiche piuttosto ben definite e intermedie fra quelle dei genitori; al contrario, incrociando i meticci, nella progenie può succedere di tutto.
Quindi, non ho niente in contrario a che si producano puledri "fantasia", a patto che NON vengano destinati alla riproduzione.
Mah, qua si sottovaluta una cosa fondamentale : non puoi decidere come sarà il puledro.
Facciamo l'esempio del avelignese×quarter...magari ti nasce con gli arti fini del quarter e la struttura pesante del avelignese e peggiori la situazione.
Abbiamo l'esempio lampante del barock pinto, i più fanno schifo, poi ti nasce un soggetto bellissimo come quello che aveva postato winter tempo fa (non ricordo più il nome)...ma i restanti soggetti sono penosi
Io non sono d'accordo a incrociare in modo...amatoriale. Magari poi l'amatore si tiene il cavallino tutta la vita e basta, ma a quel punto ne potrebbe trovare benissimo un altro, già adulto e con il carattere formato (visto che i puledri sono imprevedibili, e l'amatore medio non ha il tempo/le capacità per domare un puledro...figuriamoci un puledro di carattere) e dargli una casa e una vita migliore finché non schiatta.
Invece se uno ci crede e decide di dedicare la sua vita a selezionare avelignesi×quarter fino a formare una nuova razza, allora mi sta bene, perché comunque attua una selezione atta ad avere cavalli performanti, esteticamente piacevoli e mentalmente stabili.
Non degli aborti allucinanti!
Citazione da: Ina:) - Febbraio 09, 2016, 08:08:27 PM
Facciamo l'esempio del avelignese×quarter...magari ti nasce con gli arti fini del quarter e la struttura pesante del avelignese e peggiori la situazione.
Dipende tutto dalla genetica: quali caratteri sono dominanti e quali remissivi? In base a questo puoi prevedere con buona probabilità come sarà il puledro. Ovviamente parliamo di puledri di buona genealogia da entrambe le parti dato che la genetica tiene conto anche dei nonno e dei trisnonni e chissà mai che torni fuori qualche gene da qualche antenato sconosciuto. Vero che si parla di probabilità, la certezza assoluta non si può avere, ma neppure un allevatore esperto potrà mai averla, il puledro non perfetto nasce prima o poi...
Non sto parlando affatto di incroci fai-da-te, anzi, sarebbe un problema che potrebbero affrontare veri esperti, lavorando sull'incrocio di linee molto pure; sono abbastanza convinto che l'incrocio di prima generazione sarebbe piuttosto costante, proprio come sono costanti i muli (mica vengono una volta simili alla madre, una volta al padre....); il pandemonio succederebbe invece reincrociando gli incroci, allora si che può succedere di tutto....
Ma sto tirando a indovinare, ci vorrebbe l'opinione di qualche vero esperto di questioni di genetica equina.
Fra l'altro, niente impedisce che l'incrocio Femmina razza A x Maschio razza B sia costantemente diverso dall'incrocio Femmina B x Maschio A. Il caso del mulo vs bardotto lo suggerisce.
Ma si per carità
Però devi già calcolare di dover comprare la fattrice, comprare il seme, gestire la cavalla durante la gravidanza, mantenere cavalla e puledro e domare il puledro
Se sei un amatore normale, nel senso che hai il tuo cavallo con cui fai le tue cose e basta non ne vale la pena... Proprio perché non sai come diventerà il puledro, quando invece cercando, potresti trovare un cavallino che soddisfi in pieno le tue esigenze
Se vuoi allevare invece é diverso, ma a quel punti dovresti pensare al mercato che avrebbero i tuoi prodotti, sempre prendendo per esempio un eventuale avelignese×qh (con avelignese vecchio stampo?) sarebbe destinato alla monta western, al trekking e magari al tiro leggero (agricolo/sportivo)
Avrebbe mercato? Nel mondo western secondo me lo guarderebbero storcendo un po' il naso, mi é parso che in alcune cose, soprattutto riguardo ai cavalli da sport, i cavalieri western siano molto "puristi"... E probabilmente incrociando con un soggetto più pesante, il cavallo perderebbe in parte l'agilità e la velocità che lo caratterizza (magari no, ma magari anche si)
Per il trekking...ecco i soggetti che fanno trekking potrebbero essere buoni acquirenti, il problema con questa categoria però é che, come diceva Alex, non ricercano un cavallo specifico, basta che sia affidabile e con il piede sicuro...solo che allevando, tu dovresti presentare soggetti già domati (se li domi tu é un prezzo, se te li fai domare un anno) e venderli appena dopo la doma, quindi per guadagnarci qualcosa dovresti prima di tutto avere lo spazio per metterli e non dover pagare la pensione e poi soprattutto venderli giovani, altrimenti non rientri mai nelle spese
Per quanto riguarda il tiro leggero/sportivo non so, però anche lì, la fetta di mercato a cui rivolgersi, considerando la concorrenza é ridotta
Le scuole cavalli/pony comprano soggetti in età avanzata e con tanta esperienza alle spalle
E per i lavori agricoli o per tirare la carrozza ci si dirige su soggetti più pesanti, come i comtois, perché penso siano molto più performanti e soprattutto molto più "freddi" mentalmente...poi oh non é detto
Tutto questo per dire che a mio avviso, far nascere un puledro "miscuglio" se sei un amatore non ha molto senso
E che se intendi allevare ti servono strutture tue e un capitale consistente per iniziare, altrimenti non ne vale la pena, se cerchi bene, un cavallo con le caratteristiche che cerchi lo trovi, senza per forza doverne far nascere un altro... :horse-cool:
Sisi Alex però mi sfugge il senso di farlo...cioè lo fai per curiosità? Secondo me non ne vale la pena, e fai nascere un cavallo senz'arte né parte...poi ognuno é libero di fare quel che vuole, per me potrebbero anche far incrociare una giraffa con un somaro, e finché non li devo mantenere io mi sta benissimo
I muli poi sono sterili, quindi il problema di eventuali altri incroci non si pone :firuu:
Non so, i muli/ bardotti sono ibridi. Forse seguono regole diverse.
Tra i cavalli vengono diversi a volte i fratelli pieni. I fratellastri di padre , stessa razza, possono essere molto diversi.
Pero' non me ne intendo .
Parlando una volta con il presidente quarab mi sembra di ricordare che i puledri a volte sembrano piu' arabi e a volte no. Non scommetterei sugli incroci di prima generazione..Ma, appunto, non me ne intendo.
Per il resto concordo con Ina, tanti soldi per un risultato dubbio. Mentre magari cavalli di razza vengono mangiati. O non nascono perche' non hanno mercato.
Ultimamente si lasciano vuote anche le quarter ( ma questo e' un altro discorso)
Ovviamente stiamo parlando "a briglia sciolta", perchè qualsiasi allevamento serio deve porsi un obiettivo a lunga scadenza, e il mondo va così in fretta, che nessuno è in grado di prevedere cosa succederà fra pochi anni, altro che fra alcuni decenni. :dontknow:
Io conosco un appaloosaxhaflinger: da vedere è meraviglioso, un haflinger più alto e snello ma comunque compatto, a pois ma col crinierone biondo. Però la meraviglia finisce nell'aspetto fisico, la testa proprio non c'è. La proprietaria non riesce a farci del semplice lavoro in piano, lasciamo perdere passeggiate/salti/trekking/tiro leggero.
Gli incroci sono così: non puoi mai sapere quel che ti capita. Esteticamente sto cavallo sembrerebbe super, e invece mentalmente ha preso i lati peggiori dei genitori. Allora perchè rischiare? :chewyhorse:
Come diceva Bubba, già coi fratelli pieni ci sono differenze enormi: noi ne abbiamo 4 (fratelli pieni a due a due) che più diversi non potevano essere, fisicamente e di testa.
Sì, ma infatti si fa per dire, sono ipotesi, fantasia appunto...
Per le spese di nascita e mantenimento puledro, moltissimi amatori semplici desiderano un puledro loro, è differente da comprarlo adulto, magari già domato o comunque non vederlo nascere e credo che qualcuno riuscirebbe anche a venderlo. Detto questo si può parlare di cosa sia meglio far nascere e da quali cavalli, potremmo discutere persino di fino a che punto sia giusto che i cavalli nascano anche presso privati e la riproduzione non sia esclusivamente in mano agli allevatori, potremmo parlare dei pro e dei contro di questa realtà.
Per quel che riguarda gli incroci di incroci, specie se da genitori sconosciuti o incroci a loro volta, sono contraria anch'io, ma se uno ci vuole provare, provi, magari gli va bene, basta che poi non mi venga a vendere il puledro rachitico nato con gravi difetti di appiombo come un puledro coi fiocchi, bellissimo, meraviglioso, adattissimo a me, etc etc perché non ha pensato a dove metterlo nel caso non fosse di suo gradimento e ha accoppiato senza avere la minima conoscenza in fatto di genealogia, genetica, gestione del parto e della crescita del puledro.
Ho sentito di una puledra nata da un incrocio con un avelignese e da un avelignese puro che era...un'avelignese a tutti gli effetti ed è stata acquistata da due giovani che sostenevano di voler cercare di farle fare i documenti di razza.
Una meticcia sudamericana incrociata con, probabilmente, un argentino (in argentina) ha dato un bel cavallo similissimo all'argentino, se non identico, ma che ha cambiato in pochi anni non so quanto proprietari.
La stessa meticcia con un Paint, ha dato un puledro mancino, che non è né paint né argentino, e che ha la fortuna di aver trovato chi a lui si è affezionato perché altrimenti davvero non si potrebbe immaginare dive collocarlo e per quale attività proporlo, oltre tutto i due genitori erano cavallo di un certo carattere e lui lo ha ereditato almeno in parte.
Insomma, con incroci di incroci davvero è tutta un'incognita...ma con gli incroci tra cavalli puri penso che, scegliendo bene stallone e fattrice, ovviamente, sia molto più semplice prevedere come sarà il puledro.
Una ragazza che mi ha insegnato moltissimo ci ha messo un anno per trovare uno stallone per coprire una delle sue cavalle, diceva che la testa la prendono dal padre e lei voleva un campione figlio di campioni figli di campioni, la cavalla aveva vinto qualche gara, ma era difficile di testa, diciamo.
Il problema del meticcio sconosciuto acquistato da altri è che non sai e non puoi sapere da chi proviene a quel punto devi saperlo scegliere.
Citazione da: Wild - Febbraio 10, 2016, 01:13:25 PM
Ho sentito di una puledra nata da un incrocio con un avelignese e da un avelignese puro che era...un'avelignese a tutti gli effetti ed è stata acquistata da due giovani che sostenevano di voler cercare di farle fare i documenti di razza.
Il mio è frutto dello stesso incrocio! Fisicamente è avelignese più tipico forse di certi approvati, caratterialmente non saprei, si parla di avelignesi testardi e lui non lo è, coraggiosi e adatti ai trekking anche lì...lasciamo perdere non ama particolarmente le passeggiate! Una cosa curiosa che ho notato è che ad ogni cambio di pelo aumentano i peli bianchi soprattutto a livello della spalla e della grassella non so se sia dovuto al suo incrocio o se può succedere anche negli avelignesi puri :dontknow: