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Gambe,gambe!

Aperto da milla, Novembre 27, 2013, 02:32:14 PM

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Roy

CitazioneIl mio dubbio è che anche i nostri istruttori ci insegnano a fare le transizioni solo pensando di farle ed in effetti spesso così funziona poi però insegnano che il galoppo "va sostenuto", ovvero che dobbiamo pensare ad ogni falcata di galoppo come se fosse una nuova partenza al galoppo. Lo stesso concetto l'ho sentito esprimere da amazzoni a livello olimpionico durante i loro stages, ma a me pare un po' contraddittorio.


é vero , anch io ho spesso sentito questo concetto durante i clinics etc, ma l ho interpretato diversamente: quando si parla di "falcata di galoppo come se fosse la prima " si intende qualitativamente .

Di solito, si parla di questo in relazione alla preparazione ai cambi, e lì viene sempre fuori il discorso - ovviamente- della qualità del galoppo; è abbastanza facile verificare che , solitamente, la transizione è alta , bella etc, poi il galoppo si "spegne" .. in quel senso si parla di "montare il galoppo" , ma non tanto nel momento stesso, quanto più curando in generale la qualità dell andatura.

IMHO of course  :horse-wink:



bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

Ho citato Mclean, ma vi incoraggio a leggere tutti gli articoli; noterete che condivide con Karl l'impressione che quanto viene correntemente insegnato nell'attuale equitazione, e particolarmente nel dressage agonistico ad altissimo livello, è sbagliato e dannoso per il cavallo, per danni fisici ma soprattutto per stress psicologico. L'elemento più stressante, per il cavallo, è la contraddizione fra aiuti sovrapposti e contrastanti; le reazioni possono esser in sostanza due: o la resistenza e la ribellione, derivanti dalla confusione e conseguente frustrazione e irritazione, o la rassegnazione, la cosiddetta "learned helplessness", una specie di rassegnata depressione; e se per qualcuno questo stato penoso è il prototipo del cavallo "buono ed obbidiente" (è un cavallo che non prende mai iniziative, e che non si ribella più), secondo me un cavallo del genere è stato semplicemente "castrato nell'anima".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Roy

Citazionequanto viene correntemente insegnato nell'attuale equitazione, e particolarmente nel dressage agonistico ad altissimo livello, è sbagliato e dannoso per il cavallo, per danni fisici ma soprattutto per stress psicologico.


non ti sembra di esagerare ?

mica tutto il dressage "moderno" è rollkur ! poi dico io, se è una disciplina che non vi interessa praticare, come potete giudicare generalizzando a livello così assoluto ?

non tutti i "dressagisti moderni" sono Anky Van Grunsven !   :dontknow:

alex

#34
Io non ho idee precise al proposito; ho solo citato il pensiero di McLean e la sua notevole coincidenza con il pensiero di Karl. Forse ho esagerato nel dire "tutto" (anzi, è sempre sbagliato!); diciamo "il dressage che attualmente ottiene i maggiori riconoscimenti ed i maggiori successi", e quindi -  per chi vuole vincere - il dressage di riferimento. Sia McLean che Karl sono estremamente duri al riguardo.  E intravedo - dalle discussioni sul forum - che i concetti e i principi criticati aspramente dai due autori sono MOLTO diffusi nel comune insegnamento dell'equitazione, e ritornano fuori continuamente..... il che vuol dire che, se i due autori hanno ragione, il danno è molto esteso e fortemente radicato.

Non solo.... pensa a quanto è ignorato il principio della "esclusività degli aiuti", la cui violazione sarebbe la causa profonda della confusione del cavallo, il "mani senza gambe, gambe senza mani"; con il rollkur non c'entra nulla. La critica è molto più profonda e molto più difficile da digerire.

ma pochi sono disposti ad ammettere la possibilità che quanto gli è stato insegnato, e che danno per scontato, sia sbagliato e da rivedere profondamente.... la prospettiva è troppo deprimente.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Il grande dilemma dei cavalli " rotti".
Cioe' cosi' ben addestrati da smettere di pensare quando sono in lavoro.
Fine OT

Il mio pensiero su gambe gambe e' questo: un cavallo ben addestrato non prende iniziative. Aspetta il comando. Esegue fino ad comando diverso.
Vedi video reining e simili. Partono. Vanno, non cambiano cadenza.
Si fermano immediatamente, ma solo a richiesta.
A richiesta invertono velicissimi la mano e ripartono. O indieyreggiano. O restano immobili. Sempre attenti, in ascolto,
Li ho guardati a lungo durante gli " allenamenti", sono perfetti, ancora piu' che non in gara.
Eseguono. Veloci, precisi, senza dubbi.
Possono star fermi in centro arena per secoli. E ripartire gia' concentrati.
Macchine.
Esecutori perfetti. In una parola, addestrati.





alex

La mia competenza in discipline MW è insufficiente per cogliere le finezze, ma a quanto ho capito, nel lavoro con il bestiame le azioni necessarie sono troppo rapide per essere finemente controllate dal cavaliere. Il cavaliere "indica il lavoro" e il cavallo esegue "il lavoro" che gli è stato indicato. Come muoversi, entro certi limiti (che non conosco), lo devide lui. "Prende l'iniziativa". Qualcosa mi dice che anche il cavallo da guerra ideale era capace di "capire il lavoro" ed agire con una certa autonomia; proprio per lo stesso motivo, per la stessa esigenza di velocità di esecuzione.

Anche questo è addestramento. Ma questi cavalli sono diversamente addestrati.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Vero  :horse-embarrassed:
Io parlavo di reining, ma i cavalli da cutting " fanno loro" . Scegli il vitello, metti le redini sul collo e loro fanno.
La leggenda narra che si divertano pure  :horse-smile:

alex

Possiamo giungere alla conclusione che non esiste "un addestramento", ma "molti addestramenti"? E che questi diversi addestramenti sono, appunto, diversi  :horse-cool:, ma nulla dice che uno sia "migliore" degli altri? E che questa idea - non molto profonda, a dire il vero - sia però piuttosto sconosciuta, perchè ciascuno immagina che l'addestramento che gli è stato proposto sia l'unico possibile - in modo, come dire, un po' assiomatico:horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

kitiara

Citazione da: Bubba - Novembre 28, 2013, 04:20:35 PM
Vero  :horse-embarrassed:
Io parlavo di reining, ma i cavalli da cutting " fanno loro" . Scegli il vitello, metti le redini sul collo e loro fanno.
La leggenda narra che si divertano pure  :horse-smile:

lo si dice anche di certi cavalli da salto....chi sta sopra di solito lo si chiama "tu pensa a reggerti"  :firuu:
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Bubba

 :laughter-485:  tu pensa a reggerti rende l' idea!!! 


Alex. Direi di si. Ovviamente tutti pensiamo di fare il meglio, ma e' indubbio che i cavalli si possono adattare a infiniti sistemi di comunicazione.
:horse-smile:

Roy

CitazioneIo non ho idee precise al proposito; ho solo citato il pensiero di McLean e la sua notevole coincidenza con il pensiero di Karl. Forse ho esagerato nel dire "tutto" (anzi, è sempre sbagliato!); diciamo "il dressage che attualmente ottiene i maggiori riconoscimenti ed i maggiori successi", e quindi -  per chi vuole vincere - il dressage di riferimento. Sia McLean che Karl sono estremamente duri al riguardo.  E intravedo - dalle discussioni sul forum - che i concetti e i principi criticati aspramente dai due autori sono MOLTO diffusi nel comune insegnamento dell'equitazione, e ritornano fuori continuamente..... il che vuol dire che, se i due autori hanno ragione, il danno è molto esteso e fortemente radicato.

Non solo.... pensa a quanto è ignorato il principio della "esclusività degli aiuti", la cui violazione sarebbe la causa profonda della confusione del cavallo, il "mani senza gambe, gambe senza mani"; con il rollkur non c'entra nulla. La critica è molto più profonda e molto più difficile da digerire.

ma pochi sono disposti ad ammettere la possibilità che quanto gli è stato insegnato, e che danno per scontato, sia sbagliato e da rivedere profondamente.... la prospettiva è troppo deprimente.



ok scusami , avevo frainteso.

non sono totalmente daccordo  sulla questione dell esclusività degli aiuti.
O meglio, sono convinta che bisogna fare una distinzione tra aiuti complementari e aiuti contradditori; per esempio, una partenza al galoppo è "codificata" con diversi aiuti ( di mano e gamba) , idem per un appoggiata, una spalla in dentro etc..questi per me sono aiuti complementari, ma non contrastanti uno con l altro, cosa che (estremizzando) sarebbe invece chiedere di avanzare bloccando con le mani..

milla

Quoto Roy, molto interessante anche quello che hai scritto sopra sull'interpretazione del concetto che ogni falcata di galoppo deve essere come una partenza, credo che tu abbia centrato il punto della questione.

FedeCege

Secondo quanto mi è stato detto dal mio istruttore le gambe devono farsi sentire, che non vuol dire continuamente colpire il costato del cavallo a mo' di farfalla, ma premere omogeneamente dal ginocchio in giù...
I cavalli da scuola che ho provato in effetti non sono molto sensibili, complice il fatto che vengono cavalcati da chiunque, come già detto... e faticavo a mandarli al galoppo...
Ora invece con i miei due cavalli senza sforzo gli faccio fare le andature che voglio, e le gambe le uso, ma non in modo eccessivo...
Sul fatto che dovrebbero mantenere le andature sino ad altro comando.... con i miei purtroppo non ci siamo... ogni tanto hanno bisogno che gli venga ricordato....  :horse-embarrassed:

milla

Una delle mie istruttrici sostiene anche lei che le gambe debbano premere dal ginocchio in giù in modo uniforme, non gambate, certo, ma gambe presenti. Io non sono convintissima perchè leggendo alcuni autori pare che il cavallo addestrato bene debba mantenere l'andatura fino a comando contrario senza bisogno del contatto i gambe.