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Viva le donne che si sollazzano....

Aperto da Miky Estancia, Ottobre 08, 2015, 02:28:37 PM

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alex

#60
Dal tuo racconto molto simpatico sembrerebbe che i cavalieri maschi prendano le cose con più allegria, e perfino con autoironia, pur impegnandosi, mentre le amazzoni sembra che le prendano più "seriamente". Corrisponde? E' un caso o è quasi una regola?

PS: anche se parliamo di uomini, siamo in topic, perchè una donna che si è sollazzata c'è: sei tu  :horse-wink:, che "ti sei sollazzata con parecchi uomini tutti insieme". Letteralmente vero, ma non so perchè suona male.  :blob3:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Citazione da: alex - Ottobre 16, 2015, 01:30:08 PM
1. Dal tuo racconto molto simpatico sembrerebbe che i cavalieri maschi prendano le cose con più allegria, e perfino con autoironia, pur impegnandosi, mentre le amazzoni sembra che le prendano più "seriamente". Corrisponde? E' un caso o è quasi una regola?

2. PS: anche se parliamo di uomini, siamo in topic, perchè una donna che si è sollazzata c'è: sei tu  :horse-wink:, che "ti sei sollazzata con parecchi uomini tutti insieme". Letteralmente vero, ma non so perchè suona male.  :blob3:

1. Diciamo che quello era un caso particolare: un gruppo di uomini, la maggior parte padri di famiglia, alcuni con figli al seguito (che abbiamo inserito in spettacolo in esibizioni adatte alla giovane età ), che si conoscevano da molti anni, alcuni già da bambini, molto affiatati tra di loro. Era normale per loro essere giocosi, allegri e sostenersi a vicenda.

La stessa giocosita', allegria e sostegno reciproco, la abbiamo ogni volta che le mie amiche Sylvie e Alicia vengono in stage o a lezione: lavorano insieme, sono amiche da anni e vivono nello stesso cascinale con le rispettive famiglie.

Quando invece agli stages partecipano persone che non si conoscono tra loro, ci va qualche ora prima che l'atmosfera si scaldi...entra in gioco la timidezza, la riservatezza...non sembra, ma non è facile per tutti mettere in piazza eventuali problemi col proprio cavallo, ammettere i propri (momentanei) limiti di fronte agli altri partecipanti, sentirsi osservati...parte del nostro lavoro, sta proprio nel cercare di mettere a proprio agio i partecipanti in modo che possano trarre il massimo dallo stage.

Ci sono anche persone che ci chiedono di fare uno stage solo per loro, perché magari si sentono già troppo sotto pressione e sotto osservazione nel loro maneggio...ogni persona è un caso a sé.

2. È vero, detta così suona male  :laughter-485: :laughter-485: sicuramente suona male ad orecchie maliziose  :horse-wink:
Scherzi a parte, siamo perfettamente in topic! Anche gli uomini si sollazzano col lavoro a terra, non è prerogativa unica di donnete pavide di mezza età con problemi di ogni genere e tipo.... :desismileys_2762:
Alla fine, si sono sollazzate tantissimo anche le mogli dei cavalieri di cui ho parlato: sovente venivano ad assistere alle lezioni e se la sghignazzavano a bordo campo mentre torturavo i loro maritini con trotto senza staffe e trotto in sospensione senza staffe  :evil3:
Il venerdì dopo lo stage dei fumogeni, la moglie di uno dei cavalieri, un uomo simpaticissimo ma un pò stressato dal suo pesante lavoro, ci ha telefonato e ci ha chiesto se ce lo poteva rimandare per il weekend: il corso gli aveva fatto bene, era stato tranquillo ed era riuscita a parlargli per tutta la settimana  :laughter-485: :laughter-485:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Tornando a gli stages tutti al maschile,  a me sono serviti tantissimo.
È stato proprio mentre lavoravo con un  particolare cavaliere, che mi è scattata la molla per imbastire il progetto lavoro in libertà/disabili/persone in stato di disagio.

Progetto su cui una mia conoscente ha scritto una tesina per il master in R.E. e poi realizzato con la mia amica Sylvie.

Il cavaliere a cui devo dir "grazie", è quello la cui moglie ci ha telefonato per potercelo rimandare in stage il weekend successivo, visti i buoni risultati ottenuti sull'umore del marito  :laughter-485:

Questa persona è estremamente attiva, quasi iper attiva, un po stressata dal lavoro, perennemente in movimento...argento vivo.  :tornado:
Nessuno, nel gruppo di cavalieri suoi amici, avrebbe scommesso un soldo bucato sul fatto che lui riuscisse a tessere una relazione col suo cavallo, tantomeno che riuscisse a lavorare col cavallo in libertà.

E invece lui ci è non solo riuscito alla grande, ma ci è anche arrivato molto prima degli altri.  :ola:

Ecco...in certi casi, se esistono delle forti motivazioni, si può riuscire a lavorare sul proprio IO ed ottenere ottimi risultati.
E be'?...la scoperta dell'acqua calda....

Ho provato ad immaginare come si poteva utilizzare quest'acqua calda in modo diverso dalla solita ippoterapia...e un pò di anni e di lavoro dopo:

https://youtu.be/FhcwDRi3GWY
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

#63
A volte, le donne vengono a sollazzarsi ai nostri stages insieme ai mariti/fidanzati/compagni

:horse-scared: oooopsssss....che cosa ho scritto...vabbè, le menti malate/maliziose/tendenziose, ricameranno sicuramente su quel che ho scritto  :benedizione: ma per me vale il detto "omnia munda mundis" (tutto è puro per i puri), quindi.... :ciao:

È divertente lavorare con le coppie. Di solito si sostengono e aiutano a vicenda, cercano di compensarsi.
A volte hanno un cavallo in comune, altre volte ne hanno uno ciascuno.
Poi ci sono quelli che hanno un cavallo in comune e dopo lo stage si mettono alla ricerca del secondo cavallo  :pollicesu:

Non sempre le coppie arrivano al corso con obiettivi comuni.
Di recete abbiamo lavorato con una coppia di amici, che praticano equitazione di campagna: lei ha una cavalla praticamente perfetta e voleva imparare il lavoro in libertà,  lui ha un castrone bravissimo con il quale vuole lavorare con il lazo.
È stato un piacere lavorare con entrambi e io e Tony, dopo le basi comuni, ci siamo divisi i compiti: io ho seguito lei e Tony lui.

Se si ha già un cavallo perfetto o quasi, perché fare un corso? Per imparare cose nuove, in modo da poter stare col cavallo anche in altri modi.
La vita della nostra coppia di amici è cambiata da quando sono nate le loro due bellissime bambine.
Il tempo da dedicare al cavallo, è molto meno, non possono più sellare ed uscire quando vogliono, ma devono organizzarsi e quindi molte volte rinunciano.
I cavalli, poi, li hanno a casa, quindi niente maneggio coperto, bisogna impiegare del tempo prezioso per pulirli e se piove, addio passeggiata.

Per lei, il lavoro in libertà rappresenta un buon modo per stare con la sua cavalla, senza imposizioni di orario, vincoli di pulizia o bardatura...in più....lo trova molto, molto molto rilassante! Alla fine, col cavallo ci si possono fare tante cose utili e divertenti, al di fuori dell'equitazione...
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

Citazione da: Miky Estancia - Ottobre 18, 2015, 03:35:26 PM
Alla fine, col cavallo ci si possono fare tante cose utili e divertenti, al di fuori dell'equitazione...

Esempio una grigliata.
Purtroppo non è uno scherzo: quanto ero in seria difficoltà, dopo nata Asia, figlia di Tabi venduta incinta a un deficente (io), c'è stato chi mi ha proposto appunto ri risolvere il "problema Asia" con una grigliata.  :vfncl: Ho dovuto guardarlo freddamente come si guarda uno che fa una battuta di pessimo gusto, ma temo che non scherzasse.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

In generale Alex, poiché non conosco Asia, ci sono casi in cui si, una grigliata, un arrosto, uno spezzatino, risolverebbero radicalmente i problemi  :laughter-485:

Ma fa parte dell'essere umano, a volte, continuare ad ostinarsi a cercare risposte dove non ce ne possono essere.
E così nascono le "crocerossine" e i "macho-man" del mondo del cavallo. l

Le prime si innamorano follemente del primo cavallo psicopatico che vedono e sono pronte a subire e accettare ogni sorta mal comportamento perché Lui, poooooveriiiiino ha avuto un passato di maltrattamenti  (a volte solo presunti).

I secondi, se la fanno nelle mutande silenziosamente (e morirebbero pur di non ammetterlo, ma anzi cercano di convincere il prossimo che si divertono e che gli altri cavalli sono dei morti in piedi), convinti che montare tali esempi di demenzialita' equina li faccia sembrare forti e virili, senza macchia e paura, come veri guerrieri.

E che ci dobbiamo fare...ognuno si racconta le storie che vuole e si diverte come crede  :benedizione:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Ritornando al lavoro di coppia...
La prima volta che anni fa, ho portato Tony ad uno stage di JFP, lo ha fatto solo per accontentarmi...aveva un cartello sulla fronte, lampeggiante e a lettere cubitali "andiamo a farci fottere un pò di euri dai francesi"  :laughter-485: :laughter-485:

Insomma, domava, addestrava e rieducava da anni, con successo... non vedeva la necessità di far diverso.
Dopo un quarto d'ora di stage ha cominciato a cambiare idea, e da li in poi, è partita l'evoluzione.

È queloo che capita sovente alle coppie che partecipano agli stages (non solo ai nostri, ovviamente  :horse-wink:).
Uno dei due è  convinto e l'altro segue giusto per far compagnia.
Poi scatta qualcosa. Una frase, un movimento, una sensazione, un risultato.
E si accende la lampadina, si attiva il collegamento.
Quel che prima era considerato inutile, inesistente, acquista corpo, significato e viene la voglia di applicarlo dove, finalmente, se ne percepisce l'utilità.

Ed inizia il sollazzo  :happy_birthday-736:


La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Sono reduce da una "settimana di fuoco": stages a gogo' da lunedì a lunedì,  tutti al maschile!
Anche ai maschietti piace "sollazzarsi" con il cavallo, in attività che non hanno nulla a che vedere con l'equitazione.

Io e Tony ci siamo divertiti molto a lavorare con queste persone, diversissime tra di loro, per età, carattere, formazione, ambito di interesse e lavoro.

Andrea è un giovane agricoltore, che intende introdurre il cavallo nella sua azienda agricola, per lavori in vigna, orticoltura e manutenzione varia. Mai avuto un cavallo, mai avvicinato un cavallo, ne aveva un pò paura.
Paura ché è svanita dopo la prima giornata di lavoro con Prince.
Si sa, Prince è  una buona nave scuola e mette chiunque a proprio agio,  ma Andrea si è impegnato molto e ha la dote di saper ascoltare e saper guardare e...mettere subito in pratica in modo corretto, ciò che ha visto e sentito.
Doti molto utili se vi si vuole imparare e quindi, divertirsi.
È stato molto facile lavorare con lui, perché non avendo esperienze precedenti, non c'erano "cattive abitudini" da correggere, inoltre, le sue doti (capacità di vedere e ascoltare), lo rendono capace di entrare subito in sintonia con il cavallo con cui lavora.


La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Andrea e Prince, slalom tra i birilli per imparare a gestire tempi e spazi a redini lunghe



...e poi si passa l'erpice


La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

L'esperienza di Andrea con noi, è stata molto positiva, tanto che, se i suoi progetti andranno come previsto, a breve lo reincontreremo nel topic "i puledri di Save The Working Horse ".

Gli stages servono non solo per avvicinarsi ad una disciplina/attività,  approfondirne degli aspetti, migliorare le proprie capacità,  ma anche per capire se si è portati per fare una certa cosa, se piace,  se è utile, se una cosa è  fattibile.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Giamprimo e la sua famiglia hanno cavalli già da tempo. Avevano una Comtois che attaccavano alla carrozza e che usavano anche per rilassanti passeggiate a sella.
Hanno deciso di salvare un puledro (rigorosamente Comtois, vista l'esperienza positiva vissuta) con il progetto Save The Working Horse ed è arrivato Fanion,  bello e bravo.

Lavorare con chi ha già esperienza, è facile e difficile allo stesso tempo.
Facile perché si parte di solito da buone basi, una buona manualità e dimestichezza sia nel gestire l'animale, sia nel maneggiare finimenti e attrezzature.
Difficile perché a volte è dura correggere piccoli errori o abitudini ormai radicati.

In questo caso è stato facile lavorare con Giamprimo perché partivamo da ottime basi ed un alto entusiasmo....e per le cose da correggere (poche in verità ), beh, a quelle ha provveduto Fanion! Ogni volta che Giamprimo ricadeva in vecchie abitudini errate, Fanion lo "correggeva" non eseguendo quanto richiesto! I cavalli, ci addestrano   :blob9:



Il lavoro che inizialmente ha messo un pò in difficoltà Giamprimo, è  stato quello del lavoro in libertà, per imparare a comunicare con il cavallo, creare una relazione e successivamente andare a lavorare sulle paure del cavallo.
Difficoltà superata molto brillantemente, tanto che poi Giamprimo ci ha preso gusto a lavorare sulla relazione, si è divertito molto e si è fatto venire in mente un bel pò di idee sui giochetti da fare con Fanion a casa.



Lavorare sia con Fanion che con i nostri cavalli, ha aiutato Giamprimo a capire quanto sia importante creare una relazione forte con il cavallo. Finché non si tocca con mano la differenza,  è difficile capire quanto conta la relazione, il corretto atteggiamento mentale, sia se con il cavallo ci lavoriamo o se ci vogliamo solo divertire.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Kimimela

Sono molto contenta che anche I maschietti si avvcinino a questa equitazione...solitamente e' molto "rosa" l'approccio da terra
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Miky Estancia

In effetti Kimi, sono contenta anche io  :pollicesu:
La relazione, come la intendiamo noi, trasforma il cavallo da esecutore a collaboratore.
Si lavora meglio con un collaboratore.
Anche qui, in ambito agricolo, la mentalità sta cambiando. Per i vecchi, il cavallo era più uno schiavo che un collaboratore. Saltando una generazione,  ora ci troviamo con giovani agricoltori che hanno ben chiaro in mente che con le mazzate non si ottiene granché, quindi sono loro, in prima persona, a cercare altri tipi di approccio, con il fine di lavorare meglio, più in sicurezza e in tranquillità.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

E poi, Stefano.
Stefano viene dalla Sicilia, ha già frequentato diversi stages qui al nord sulla trazione animale.
La sua zona non offre possibilita' al riguardo e inoltre, lui non condivide certi modi di fare/pensare, relativi al cavallo/asino, in uso dalle sue parti.

Stefano sta sperimentando un metodo di coltivazione di matrice giapponese (agricoltura sinergica), molto attento al rispetto della terra e dei suoi equilibri, ha lavorato con un asino, e ne ha preso uno nuovo, sdomo, che vuole addestrare per lavorare con la kassine.

Lavorare con lui è stato molto bello ed istruttivo. Persona solare, di cultura, umile e di una simpatia trascinante.
Ci ha colpito molto la sua capacità di entrare in sintonia con tutti i cavalli e i puledri con cui lo abbiamo fatto lavorare.
Sempre calmo, sereno, sorridente, ha gestito al meglio tutte le situazioni che gli abbiamo presentato....compreso un bel fugone del nostro puledro Nueva Vida  :icon_axe:
Avendo già pratica del lavoro agricolo, non ha fatto nessuna fatica ad eseguire anche le manovre più complesse, ed essendo una persona molto sensibile e attenta, è riuscito a far suo il nostro metodo, lavorando e facendo lavorare i cavalli, sempre con il corretto atteggiamento mentale.


La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

maya

Vedi vedi non sono l'unica esaurita che macina centinaia di Km per fare cose nuove😎😎😎...stavolta mi ha battuto Stefano!!!