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Cavallo da sella, cavallo da tiro

Aperto da Wild, Novembre 11, 2015, 01:59:34 PM

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Wild

Prendo spunto dalla piega che mi sembra stia prendendo il topic riguardante il Join Up per dare fiato ad una riflessione che, da un po' di tempo, avevo in mente di proporre.
Si tratta di una riflessione riguardante l'esistenza o meno di differenze tra cavallo da sella e cavallo da tiro e tra cavallo sportivo (amatoriale o meno) e cavallo da lavoro (non solo tiro, ma anche lavoro nel sociale).

Nel primo caso vorrei soffermarmi sulo meditare quanto effettivamente un cavallo selezionato negli anni per una determinata finalità sia diverso da uno la cui selezione si è rivolta verso altri orizzonti. Io credo che vi siano differenze enormi tra le caratteristiche di cavalli "pesanti" e quelle di cavalli "da sella" e che questo debba comportare l'utilizzo di metodologie differenti soprattutto durante l'addestramento. L'indole, le motivazioni e le reazioni di queste due tipologie di cavalli sono differenti, almeno questa è la mia sensazione.

Nel secondo caso invece vorrei che ci soffermassimo sul fine ultimi della preparazione del cavallo. Le finalità sono differenti, un cavallo che lavora in un maneggio o in un'azienda non può ad esempio concedersi il lusso di un fugone o di uno scarto come invece può fare un cavallo destinato allo sport o ad attività amatoriali (in quest'ultimo caso, c'è chi si diverte ad avere sotto il sedere una bomba ad orologeria...buon per lui, tutta salute...forse...).

La riflessione è solamente accennata per due ragioni: non ho avuto modo di approfondire più di tanto l'argomento che infatti è rimasto a livello di una mia sensazione e perché mi piace riflettere assieme ad altri, dato che a pensare tanto da soli si perde solo tempo girando in tondo a uno stesso argomento...

Ho provato su me stessa quanto possa essere grande la differenza tra il rapportarsi con un cavallo "da tiro" e il farlo con uno "da sella"...è tutta un'altra cosa! Personalmente riesco meglio coi primi, mi viene più naturale, molti mi dicono che è per forza così, che i cavalli da tiro, essendo a sangue freddo, sono più facili e che riescono tutto, ma chissà perché ho molte meno difficoltà io su un cavallo da sella che molte di queste persone su uno da tiro...Sarà questione di compatibilità di indoli? Di atteggiamento?

Spero riteniate il topic uno spunto per una riflessione interessante...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

nyna

Ma per cavallo da tiro intendi solo quelli da tiro pesante o tutti i cavalli da attacchi? Perché i trottatori o gli olandesi da attacco sono tutt'altro che a sangue freddo. E anche quelli da tiro pesante..parliamone...ho visto certe belve tra percheron e tpr da mettersi le mani nei capelli

Wild

Il cavallo da attacchi lo distinguerei da quello da tiro: gli attacchi li considererei una disciplina sportiva, il tiro un'attività lavorativa.

Potremmo, per comodità, dividere i cavalli in due grandi categorie, tralasciando, in parte, le razze che fanno "eccezione" in qualche modo, oppure considerandole e evidenziandole come "eccezioni". Insomma, mi concentrerei a livello macro per ora, per poi andare successivamente sul micro...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

rhox

Quindi brachimorfo Vs mese dolicomorfo?
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Wild

Si, penso che si pptrebbe anche classificarli così : brachimorfo VS dolicomorfo con il mesomorfo che sta in mezzo tra i due... concentrandosi in particolare sulle differenze caratteriali e, in generale, "di testa" tra le due categorie, de esistono e quali sono e come queste, assieme alle differenze fisiche, influenzino l'addestramento  e il modo di rapportarsi con questi cavalli.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

segreto

Forse la differenza tra le due tipologie potrebbe essere cercata nel punto dove sembra che il cavallo collochi il baricentro: i cavalli che "tirano" sembra che siano più concentrati sul petto e sulle spalle mentre quelli che "portano" sembra che lo siano sulle anche.
O è una scemenza?

Segreto

The Shire

Beh veramente secondo me questa differenza è un po' azzardata. Il mio, pur essendo un cavallo da sella, ha il baricentro più su gli anteriori che sui posteriori, poi ovviamente questa è la mia opinione

Miky Estancia

Citazione da: Wild - Novembre 11, 2015, 01:59:34 PM


Nel primo caso vorrei soffermarmi sulo meditare quanto effettivamente un cavallo selezionato negli anni per una determinata finalità sia diverso da uno la cui selezione si è rivolta verso altri orizzonti. Io credo che vi siano differenze enormi tra le caratteristiche di cavalli "pesanti" e quelle di cavalli "da sella" e che questo debba comportare l'utilizzo di metodologie differenti soprattutto durante l'addestramento. L'indole, le motivazioni e le reazioni di queste due tipologie di cavalli sono differenti, almeno questa è la mia sensazione.



Prendo le tue riflessioni punto per punto, poiché il discorso è ampio  :blob3:

È vero, ci sono differenze. A parte quelle morfologiche, che sono facilmente visibili, reazioni, tempi di reazione, carattere, attitudini, nevrilita', sono differenti.
Ci è capitato di avere in doma e addestramento soggetti da sella e soggetti da tiro contemporaneamente.
Ed è stato inevitabile far paragoni.
Abbiamo usato per entrambi lo stesso metodo addestrativo,  poiché le basi di lavoro sono comuni: quel che variava erano i tempi di lavoro e gli sforzi richiesti al cavallo e l'energia che dovevamo mettere nelle richieste, per vederle soddisfatte.

Il puledro da sella, era nato in casa, già capezzato, girava già in tondino e seguiva a capezza,  aveva tre anni, castrato.
Il puledro da tiro aveva circa un anno e mezzo, completamente sdomo, intero.

Le differenze in sintesi:
Puledro da sella
- fisicamente era più debole del PdT (puledro da tiro) e quindi il carico di lavoro era ridotto rispetto a quello del PdT. Tradotto in fatti, vuol dire che, dopo un mese di lavoro, il PdT veniva montato 3 volte a settimana, lavoro in piano elementare alle tre andature in campo grande, per 20/30 minuti a sessione di lavoro, mentre il PdS veniva montato per massimo 15 minuti in tondino, due volte a settimana al passo e trotto. L'anno seguente, quindi a 4 anni, il PdS ha raggiunto lo sviluppo fisico che gli ha permesso di sopportare il carico di lavoro a sella che il PdT sopportava benissimo a 18 mesi.
Ps: carichi e i tempi di lavoro sopportabili vuol dire che questi non  provocano danni psicofisici.

- essendo più nevrile, si spaventava più facilmente per gli stimoli esterni, necessitava di più tempo di riscaldamento in tondino, per smaltire le energie in eccesso ed entrare mentalmente in lavoro, era molto sensibile al tocco (a volte è utile, altre è una rottura),  aveva reazioni più eclatanti,  ad inizio doma è  andato in opposizione alcune volte prima di capire che era meglio collaborare.

Puledro da tiro
- il fisico, dai diametri notevoli, superiori a quelli del PdS, gli ha permesso di superare il livello addestrativo dell'altro puledro.

- il carattere tranquillo gli ha consentito di affrontare le varie fasi della doma e dell'addestramento con molto meno stress rispetto al PdS, e di apprendere molto velocemente. Praticamente non è mai andato in opposizione, necessitava di pochissimo tempo per entrare mentalmente in lavoro e richiedeva meno sforzo da parte nostra nel modulare le nostre energie perché, pur essendo sensibile, le sue reazioni erano molto meno eclatanti.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Wild - Novembre 11, 2015, 01:59:34 PM

Nel secondo caso invece vorrei che ci soffermassimo sul fine ultimi della preparazione del cavallo. Le finalità sono differenti, un cavallo che lavora in un maneggio o in un'azienda non può ad esempio concedersi il lusso di un fugone o di uno scarto come invece può fare un cavallo destinato allo sport o ad attività amatoriali (in quest'ultimo caso, c'è chi si diverte ad avere sotto il sedere una bomba ad orologeria...buon per lui, tutta salute...forse...).



Le finalità sono differenti, verissimo.
Quel che è allegramente tollerato in un caso, non è assolutamente ammesso nell'altro.
Generalmente.
Non a casa nostra.
Noi non tolleriamo allegramente proprio nulla, perché sia che il cavallo lo usiamo per lavorare, che per divertirci, la nostra salute vale molto e non ci teniamo affatto a rischiare di trovarci in ospedale perché l'equino si sente autorizzato ad esplodere in tutta la sua cavallinita' quando gli pare e piace. Fosse anche un cavallo che vince alle Olimpiadi o va a lavorare in bosco da solo, certi atteggiamenti pericolosi non li accettiamo.

Il fatto è che oggi, il cavallo viene principalmente usato per divertirsi e si sono perse di vista tante vose importanti...fa lo stesso se fisicamente ha qualche difetto (tanto ci sono i veterinari che mettono una pezza alle magagne), fa lo stesso se il carattere è un pò troppo di tutto (tanto ci sono i groom in scuderia e a mal parata lo si può mandare in rieducazione o ci si spara qualche corso), fa lo stesso se l'educazione è carente e l'addestramento è approssimativo (tanto ci sono gli istruttori che amano gli allievi a vita, altrimenti di che campano?).

Insomma, se salta fuori un problema o più di uno, c'è  sempre qualche scappatoia....poi, diciamocelo, in tanti ambienti fa figo avere il cavallobombaadologeria sotto a sedere...fa così figo che se ne scegli uno bravo buono ed educato vieni bollato come fifone.....e poi è  bello avere il cavallo che ha sempre bisogno di cure e attenzioni, soddisfa la sindrome della crocerossina/infermiere da cui molte persone sono affette.

Le cose cambiano, se con il cavallo ci devi lavorare, produrre reddito
E se per produrre reddito, devi camminare dietro al sedere del cavallo,  le cose cambiano ancor di più.
Il cavallo nevrile, al limite del nevrastenico, quello ipersensibile che pure le mosche in Cina gli danno fastidio, quello che calcia, sgroppa o fa i fugoni per allegria, eh, li non vanno di moda, non fanno figo...
E neanche quelli con difetti fisici che li portano ad essere affezionati clienti fissi del veterinario, non fanno più figo...

E cambiano le cose anche a livello addestrativo. ...i cavalli che non si fanmo prendere al prato, quelli che non stanno fermi quando li bardi, quelli incapaci di star fermi per più di un nanosecondo anche da legati,  quelli che si mettono contro qualsiasi richiesta o che optano per la fuga ogni tre x due....eh....anche quelli, non vanno di moda, non fanno figo. ...
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Lux

Citazione da: Miky Estancia - Novembre 12, 2015, 10:15:54 AM

Le differenze in sintesi:
Puledro da sella
- fisicamente era più debole del PdT (puledro da tiro) e quindi il carico di lavoro era ridotto rispetto a quello del PdT. Tradotto in fatti, vuol dire che, dopo un mese di lavoro, il PdT veniva montato 3 volte a settimana, lavoro in piano elementare alle tre andature in campo grande, per 20/30 minuti a sessione di lavoro, mentre il PdS veniva montato per massimo 15 minuti in tondino, due volte a settimana al passo e trotto. L'anno seguente, quindi a 4 anni, il PdS ha raggiunto lo sviluppo fisico che gli ha permesso di sopportare il carico di lavoro a sella che il PdT sopportava benissimo a 18 mesi.
Ps: carichi e i tempi di lavoro sopportabili vuol dire che questi non  provocano danni psicofisici.

- essendo più nevrile, si spaventava più facilmente per gli stimoli esterni, necessitava di più tempo di riscaldamento in tondino, per smaltire le energie in eccesso ed entrare mentalmente in lavoro, era molto sensibile al tocco (a volte è utile, altre è una rottura),  aveva reazioni più eclatanti,  ad inizio doma è  andato in opposizione alcune volte prima di capire che era meglio collaborare.

Puledro da tiro
- il fisico, dai diametri notevoli, superiori a quelli del PdS, gli ha permesso di superare il livello addestrativo dell'altro puledro.

- il carattere tranquillo gli ha consentito di affrontare le varie fasi della doma e dell'addestramento con molto meno stress rispetto al PdS, e di apprendere molto velocemente. Praticamente non è mai andato in opposizione, necessitava di pochissimo tempo per entrare mentalmente in lavoro e richiedeva meno sforzo da parte nostra nel modulare le nostre energie perché, pur essendo sensibile, le sue reazioni erano molto meno eclatanti.

Miky, ovviamente tu sei più per i cavalli da tiro, ma ti voglio lanciare una domanda provocatoria: al di la delle mode, e spiriti da crocerossini vari, pensando solo logicamente, perché per l'uso medio che ne fanno i cavalieri oggi, non si scelgono tutti il cavallo pesante? Io in giro ne vedo veramente pochi, anche in mano a persone che non badano all'apparenza, cioè non si prendono cavalli a sangue caldo per fare i figoni, ma che vogliono fare passeggiate in tranquillità; tutti si buttano sulle razze americane (nord e su - quarter, criolli, argentini, paint..) o razze derivate.

Citazione da: Miky Estancia - Novembre 12, 2015, 10:15:54 AM
Le cose cambiano, se con il cavallo ci devi lavorare, produrre reddito
E se per produrre reddito, devi camminare dietro al sedere del cavallo,  le cose cambiano ancor di più.
Il cavallo nevrile, al limite del nevrastenico, quello ipersensibile che pure le mosche in Cina gli danno fastidio, quello che calcia, sgroppa o fa i fugoni per allegria, eh, li non vanno di moda, non fanno figo...
E neanche quelli con difetti fisici che li portano ad essere affezionati clienti fissi del veterinario, non fanno più figo...

E cambiano le cose anche a livello addestrativo. ...i cavalli che non si fanmo prendere al prato, quelli che non stanno fermi quando li bardi, quelli incapaci di star fermi per più di un nanosecondo anche da legati,  quelli che si mettono contro qualsiasi richiesta o che optano per la fuga ogni tre x due....eh....anche quelli, non vanno di moda, non fanno figo. ...

Per lavoro io intendo anche il cavallo della scuola, dove tutti questi atteggiamenti sono indesiderati, perché anche questi cavalli devono produrre reddito. E' desiderabile non mettere in pericolo gli allievi che stanno imparando, che se si spaventano poi non vengono più a lezione, è desiderabile che il cavallo goda di un'ottima salute perché il vet costa, è desiderabile che il cavallo sopporti un buon carico di lavoro, più di un'oretta al giorno.
Quindi perché anche per le scuole non si utilizzano le razze pesanti?

Le mie ovviamente sono domande provocatorie, più volte ho apprezzato il lavoro dell'Estancia :)
... e forse sono andata un po' fuori topic..

Miky Estancia

Citazione da: Lux - Novembre 12, 2015, 11:38:48 AM


1. Miky, ovviamente tu sei più per i cavalli da tiro, ma ti voglio lanciare una domanda provocatoria: al di la delle mode, e spiriti da crocerossini vari, pensando solo logicamente, perché per l'uso medio che ne fanno i cavalieri oggi, non si scelgono tutti il cavallo pesante? Io in giro ne vedo veramente pochi, anche in mano a persone che non badano all'apparenza, cioè non si prendono cavalli a sangue caldo per fare i figoni, ma che vogliono fare passeggiate in tranquillità; tutti si buttano sulle razze americane (nord e su - quarter, criolli, argentini, paint..) o razze derivate.


2. Per lavoro io intendo anche il cavallo della scuola, dove tutti questi atteggiamenti sono indesiderati, perché anche questi cavalli devono produrre reddito. E' desiderabile non mettere in pericolo gli allievi che stanno imparando, che se si spaventano poi non vengono più a lezione, è desiderabile che il cavallo goda di un'ottima salute perché il vet costa, è desiderabile che il cavallo sopporti un buon carico di lavoro, più di un'oretta al giorno.
Quindi perché anche per le scuole non si utilizzano le razze pesanti?

Le mie ovviamente sono domande provocatorie, più volte ho apprezzato il lavoro dell'Estancia :)
... e forse sono andata un po' fuori topic..

Grazie Lux per le domande provocatorie, mi dai modo di approfondire il discorso e andare a pizzicare qua e là   :horse-wink:

1. Io amo i cavalli da tiro, ma amo soprattutto i buoni cavalli, indipendentemente dalla razza.
Perché non si scelgono tutti un cavallo pesante?
Per due motivi: questione di gusto personale; troppi pregiudizi/disinformazione sulle razze pesanti.
Sui gusti personali, non si discute: ognuno spende i propri soldi come gli pare, se ha sempre sognato il cavallo a pallini alto due metri, è giusto che si compri quello e non quello a righe alto un metro e una banana.
Sui pregiudizi/disinformazione....eh.....non hai idea di quantre sciocchezze sentiamo dire, sia davanti che alle nostre spalle.
Chi non sa, ci chiede e le domande sono: ma si possono montare? Si, non ci risulta nessuna bolla papale o legge che lo vieti.
Ma galoppano? Si, ci risulta che galoppano, anche per lunghe distanze continuativamente (bastano i 3/4 km da casa nostra al paese vicino?).
Ma si fermano? Eh....basta che fischi o dici "Ooooooo" a seconda di come li addestriamo.
Ma ce la fanno in montagna? Questi sono originari di zone montane! In montagna fanno esbosco, il che buol dire che tirano in pendenza a strascico pesi che si aggirano sui 300 kg e oltre.
Ma sono grossi,  in montagna non hanno fiato e gli spazi sono ristretti! Come qualsiasi altro cavallo, li devi allenare:grosso non vuol dire grasso o obeso, un uomo di due metri di 130 kg va in montagna esattamente come un uomo
di 180 cm e 80 kg di peso. E se i sentieri e gli spazi sono ristretti non deve poi essere questo gran problema, visto che per l'esbosco usano da secoli i cavalli da tiro e non gli arabi o i quarter....
Montati sono pesanti e dormono e non sono reattivi. Dipende da come li addestri e come li monti.

Poi ci sono quelli che parlano alle spalle...e alcuni,  sono i gestori dei maneggi a cui scoccia un sacco perdere la stecca derivante dal vendere al cliente  (che si è rivolto a noi x salvare un puledro) un loro cavallo, altri, sono persone che neanche sonmo quel chd facciamo e che no  hanjo mai avuto a che fare con un buon cavallo da tiro. Parlano parlano e ne dicono di stupidaggini....e lasciamoli parlare, tanto i fatti che produciamo li smentiscono alla grande, facendogli fare la figura che si meritano  :horse-cool:

2. Perchè nelle scuole non si utilizzano i cavalli pesanti?
Eh....
Perché poche scuole investono in buoni cavalli da scuola. La corrente comune è raccattare il cavallo a fine carriera, spendere poco e spremerlo come un limone.
Salvare un puledro costa, costa addestrarlo, bisogna saperlo portare avznti e mantenerlo buono. È più facile e comodo prendere il cavallo già fatto, limitando al minimo le cure veterinarie e se ha qualche difetto....beh, si sa che per imparare ad andare s cavallo, bisogna cadere....
I collaboratori al nostro progettoSave the Working Horse,  utilizzano i soggetti salvati per la scuola....è una scelta vincente, zero problemi, cavalli giovani e in salute, polivalenti....magari lo capiranno anche altri....

https://youtu.be/W6PFg11l0LE

Poi...la maggior parte delle scuole sono finalizzare all'agonismo...so o gare coi vitelli....li guadagnano vendendo i cavalli agli allievi, portandoli in gara, cambiandohli i cavalli ad ogni passaggio di categoria....sono kondi vhe non hanno nulla z che vedere con le razze pesanti o con i demi trait (per fortuna!).
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

manu

Quoto al 100% Miky. Nella mia zona funziona esattamente così! Aggiungerei che è anche difficile vederne da noi di cavalli da tiro.
Spero che la mia dia il buon esempio e cancelli tanti pregiudizi delle persone.

Luna di Primavera

Citazione da: Miky Estancia - Novembre 12, 2015, 12:20:01 PM
2. Perchè nelle scuole non si utilizzano i cavalli pesanti?
Eh....
Perché poche scuole investono in buoni cavalli da scuola. La corrente comune è raccattare il cavallo a fine carriera, spendere poco e spremerlo come un limone.
Salvare un puledro costa, costa addestrarlo, bisogna saperlo portare avznti e mantenerlo buono. È più facile e comodo prendere il cavallo già fatto, limitando al minimo le cure veterinarie e se ha qualche difetto....beh, si sa che per imparare ad andare s cavallo, bisogna cadere....

rispettosamente dissento.
una buona scuola cercherà un buon cavallo, magari non più giovanissimo, certo possibilmente sano, che sappia fare il suo mestiere (vitelli, salto, dressage o qualunque altra specialità). se la scuola avvia i giovanissimi per es. al SO, mi spieghi che senso avrà prendere un TPR? e per la monta inglese la maggioranza delle scuole è orientata al SO, perlomeno dalle mie parti.

quindi, una buona scuola prenderà possibilmente un ex agonista, anche eventualmente da portare in concorso con gli allievi (e quindi ci vuole un animale d'esperienza, non un puledro che lo porti fuori per le prime volte), e se la scuola ha molti bambini piccoli (cioè, astutamente, un vivaio) certamente non vuole un animale viziato o sull'occhio che scarta, perché i bambini piccoli possono facilmente spaventarsi, cadere o avere brutte esperienze per cui magari decidono di smettere (e addio cliente).

io ho sempre visto fare così, e i cavalli non adatti - per fisico, capacità, esperienza e carattere - velocemente rispediti al mittente o ahimè al commerciante.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Kimimela

Citazione da: Miky Estancia - Novembre 12, 2015, 10:49:43 AM
....poi, diciamocelo, in tanti ambienti fa figo avere il cavallobombaadologeria sotto a sedere...fa così figo che se ne scegli uno bravo buono ed educato vieni bollato come fifone.....e poi è  bello avere il cavallo che ha sempre bisogno di cure e attenzioni, soddisfa la sindrome della crocerossina/infermiere da cui molte persone sono affette.
uhhh non tocchiamo questo tasto!!!
e' cosa molto molto commune additare chi ha il cavallo bravo come fifone, come uno che vuole vincere facile e ca**e varie.
dietro si nasconde spesso invidia perche' chi lo dice spesso non ha un buon cavallo.
io sono fiera di essere additata fifona e sono fiere che le mie cavalla siano brave  :horse-cool:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

AnnaQ

Premetto che io ho pochissima esperienza in merito a razze pesanti e che quindi di certo non posso generalizzare a ogni singolo soggetto.

Ho montato per un po' di anni in un maneggio dove a fare scuola c'era un pony fjord (quindi mesomorfo, non brachimorfo) ma che ci avevano detto che aveva fatto in passato corse al trotto e lavoro a sella. Il maneggio lo usava per l'ippoterapia, da terra era un peluche, comodo, resistente, mai visto zoppo o con qualunque altro problema, una roccia insomma.
Poi ci saliva sopra una persona normodotata. E lì andava in crisi per ogni minimo esercizio. Nonostante avesse una gran bella morfologia, un bel gesto sul salto (relativamente ovviamente), col cavaliere sopra se era in giornata no non riusciva neanche a trottare tranquillo in pista, accelerava, mezze fughe, non ne voleva sapere insomma. E anche se il lavoro era leggerissimo e largamente alla sua portata, nonostante ci facessimo anche volteggio per cui sapeva lavorare benissimo cadenzato alle tre andature, con la sella non ne voleva sapere ed era sempre una lotta continua.

Io mi sono fatta l'idea che, fermo restando che non doveva aver ricevuto una mega doma a sella, un cavallo brachimorfo può essere nevrile tanto quanto un dolicomorfo. Poi ovvio le reazioni sono forse meno esuberanti, ma alla fine è stato uno dei cavalli che ho montato di più e da cui ho tirato fuori di meno... nonostante altri partissero da situazioni ben peggiori.
E di certo se la selezione è fatta prettamente sul tiro (e quindi non sulle attitudini a sella) non si può neanche pretendere che un cavallo sia perfetto in un qualcosa per cui non è geneticamente "programmato"! Già certi cavalli da sella.....  :horse-scared:
And but for the sky there are no fences facing