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la manifestazione del dolore

Aperto da Wild, Agosto 31, 2016, 10:06:53 AM

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Wild

Il cavallo, lo sappiamo, non è molto espressivo quando si tratta di dirci che non sta bene, tuttavia ho notato che i cavalli che hanno proprietari attenti ai loro bisogni e che si sforzano di comprenderli e andare incontro alle loro esigenze sono più espressivi di quelli che hanno proprietari che invece se ne fregano e non notano o fingono di non notare il problema.
Penso che, se la mia osservazione ha senso, questo avvenga perchè i primi traggono beneficio dallo sforzo che fanno per comunicare con l'umano, mentre i secondi, non ottenendo mai nulla, imparano a cavarsela da soli e non si sforzano neppure di far notare bisogni o malesseri, anzi, vedendo nell'uomo null'altro che un antagonista e non nutrendo fiducia nei suoi confronti, sono più portati a nascondere qualunque segnale di debolezza.

Voi avete notato qualcosa di simile?
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

PokerFace

secondo me è proprio il contrario.
i proprietari ipocondriaci tendono a vedere malessere e malattia e disagio in ogni cosa che fa il cavallo.
a loro SEMBRA che i loro cavalli diano segno di sofferenza ogni due per tre.

tipo io quando leggo il diario di kriss rimango esterefatto.
mi sbigottisce il suo modo di ansiarsi per ogni movimento strano, gonfiore, botta... il suo modo di chiamare veterinari, osteopati, maniscalchi mille volte al giorno.



Luna di Primavera

beh poker, però c'è una certa differenza tra attento e ipocondriaco!

non saprei trovare riscontro di quello che dice wild nelle mie limitate esperienze, ma in effetti ha un senso.

del resto, se il proprietario è menefreghista, il cavallo sarà meno comunicativo in tutto (non solo nella "richiesta di aiuto"). sono quei cavalli chiusi in se stessi, sordi e muti, rassegnati e spenti.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

aDy_90

Boh, io dirò che CERCO di essere la giusta via di mezzo ... Forse una kriss (ma non solo eh, ne conosco tanti) è un po'troppo apprensiva, ma i menefreghisti mi urtano di più. Perchè tra chi insiste a saltare su un cavallo zoppo e chi si fa troppi problemi, preferisco il secondo. Problemi suoi se spende tanti ghelli in vet, maniscalco, osteopata e chi più ne ha più ne metta, basta che sia felice e sereno/a, con un cavallo che sta bene. Per me il vero problema è quando il vet viene chiamato ogni tre per due e il cavallo infiltrato e bombardato ogni tre per due, quello sì che è una forma di maltrattamento, ben mascherato ma pur sempre maltrattamento. Perchè o hai un rottame irrecuperabile o cerchi il pelo nell'uovo e la scusa per qualcosa che non riesci a fare in campo magari. Una che conosco qualche anno fa ha chiamato 9 vet in 10 giorni ...... VI PARE NORMALE?!? Dico solo che mio padre ha commentato con me: "Ma il decimo dov'è? Sono dieci i giorni ... Qui si batte la fiaccaaa!" :firuu: :firuu: :firuu:
Io ad esempio sono cambiata cambiando scuderia, per vari motivi. Sono in linea di massima più serena anche su questo aspetto, prima ero la fotocopia della kriss, o quasi. Con ciò cerco di essere attenta sempre, anche se son meno iPPocondriaca di sicuro.

A conclusione dico che è vero: i cavalli di chi se ne frega sono apparentemente sempre sani, non vedono mai il vet ...... Ma anche quando un cavallo ha sempre qualcosa, per me non tutto funziona a dovere. La via di mezzo penso sia sempre la cosa migliore.  :pollicesu:

kriss

Diamine Poker! Non leggermi allora! Aahahahahah
No , scherzi a parte, io ho notato che la cosa varia da soggetto a soggetto, razza, indole. Ci sono quelli che sono comunicativi a prescindere dal proprietario e quelli che invece rimango più "freddi". Potrei fare un sacco di esempi di cavalli che esternano problemi e i proprietari  non se ne accorgono (o travisano la cosa) o cavalli con proprietari attentissimi che hanno un problema ma non lo esternano (perdonate la forma, spero si capisca cosa intendo)

Io sono ipocondriaca, a volte io stessa mi prenderei a calci, fossi nella mia cavalla smetterei di essere espressiva solo per liberarmi di quell'angosciante figura umana che si trova appresso

Kimimela

penso che quelli che dicono che il loro cavallo non ha mai niente e' perche' non lo vogliono vedere. Fa comodo.
Detto questo, io ho notato quello che scrive Wild: se il cavallo sa che ha un padrone attento si comportera' di conseguenza.
Questo puo' essere anche un male, dipende dal soggetto che hai davanti.
Nel mio caso ad esempio Africa e' una che ingigantisce molto, probabilmente se fosse nelle mani di una meno attenta di me alcune manifestazioni non le avrebbe...
Mi consola il fatto che le volte che pero' ho chiamato il veterinario/osteopata o altro professionsta il problema era esistente per cui non mi ritengo ipocondriaca ma giusta.
Certo non mi allarmo subito se le cavalle zoppicano o se si tagliano o se un giorno mangiano con poco appetito ma questa consapevolezza viene col tempo e con l'esperienza e poi va a carattere personale.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Nefferit

concordo pienamente con wild, anche io ho notato la stessa cosa.
Non sono ipocondriaca, ma attenta, cerco di osservare la mia cavalla e di percepirne i cambiamenti, anche perchè quando ho ignorato i segnali poi ho dovuto prendere atto comunque della situazione, quindi ora gioco di anticipo.
Io riconosco un "problema" dal "ritmo" con cui mangia... se è svogliata appena un po' è segno di un problema, può essere acqua sporca, colpo di caldo, leggera costipazione .... ma alla fine c'è sempre qualche cosa. Se non la vedessi probabilmente la cosa si risolverebbe da sola, tuttavia il saperlo mi rende "partecipe" e pronta ad intervenire.
se vedendomi non arriva al cancello del paddok nitrendo è segno di un doloretto da qualche parte... anche minimo eh?

Ho notato inoltre che se li si ascolta ci dicono anche cosa vogliono fare.. la mia dopo aver attirato la mia attenzione "indica con la testa" il pratone dove la porto a pascolare.

I cavalli ci danno il 100% della loro attenzione quando sono con noi.. noi siamo capaci di dedicarci forse per un 25% a loro. il resto è per "cosa faccio poi?", "chissà cosa pensano di me quelli che mi vedono montare", ecc. ecc..

Kimimela

I cavalli ci dicono esattamente quello che pensano e provano.
Sta solo a noi capirli...anche se a volte non e' sempre facile
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Luna di Primavera

Citazione da: Nefferit - Agosto 31, 2016, 12:44:29 PM
I cavalli ci danno il 100% della loro attenzione quando sono con noi..

guarda, su questo proprio non mi trovi d'accordo.
la maggior parte del lavoro che faccio e vedo fare ad altri, particolarmente ad inizio sessione, è proprio finalizzato a ottenere l'attenzione e la partecipazione del cavallo, che prima di essere preso e sellato stava a fare altro pensando ai cavoli suoi (giustamente).

e non è un problema di leadership, è che il cavallo non è automaticamente "connected".
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

madamen67

Tanti in maneggio dicono che tutti i cavalli dovrebbero avere un proprietario come me. Magari esagerano ma sotto sotto sono contenta che almeno qualcuno lo pensi davvero. Tenderei a essere IPPOcondriaca ma mi trattengo con severità perchè penso a quei poveri bambini a cui è vietato fare tutto da mamme troppo apprensive. No, no, per carità. Il cavallo lancia precisi segnali di disagio e malessere, sta a noi coglierli con la giusta dose di buonsenso e attenzione ha ragione Kimi. Se proprio non mi sento tranquilla faccio una telefonata alla vet ma per fortuna non succede poi così spesso. Però con il tempo sono diventata un silenzioso radar vivente, soprattutto per il mio cavallo: controllo lui al centimetro, la lettiera, il box, i finimenti...e la stessa cosa in gara. E sono contenta così, se poi c'è qualcosa che non va mi attivo davvero. Alla fine si rischia di finire come nella favoletta del bambino che gridava "al lupo, al lupo". Quando il lupo è arrivato davvero nessuno lo ha soccorso.   
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Nefferit

luna.. il fatto che non sia "connesso con il cavaliere" non vuol dire che non gli presti attenzione, è nella sua natura di predato il fare attenzione alle cose.. questione di sopravvivenza.

la connessione che si cerca prima del lavoro è questione di leadership, è il dire al cavallo.. "ok sono qui ora ti dico cosa faremo"

segreto

Citazione da: Wild - Agosto 31, 2016, 10:06:53 AM
Penso che, se la mia osservazione ha senso, questo avvenga perchè i primi traggono beneficio dallo sforzo che fanno per comunicare con l'umano, mentre i secondi, non ottenendo mai nulla, imparano a cavarsela da soli e non si sforzano neppure di far notare bisogni o malesseri, anzi, vedendo nell'uomo null'altro che un antagonista e non nutrendo fiducia nei suoi confronti, sono più portati a nascondere qualunque segnale di debolezza.

Ed io penso che Wild abbia acutamente centrato il problema, peraltro restando in linea con quanto detto da Darwin (che in fondo rimane uno dei padri fondatori del pensiero occidentale).
Wild ha ben attirato l'attenzione su un meccanismo che, nel pur piccolo del mondo dell'equitazione, può portare ad un ulteriore passo evolutivo sia l'animale cavallo che l'animale cavaliere.
Dare attenzione al cavallo allena il suo sistema cognitivo a chiederne; aumenta il dialogo, nasce empatia (base di ogni buona equitazione) e aumentano le possibilità di "essere insieme", opzione tanto auspicata anche in altri cantoni del forum. Fermo restando, con buona pace di Poker, che il cavallo resta cavallo (e tutt'al più propone) e il cavaliere resta quello che dispone.

Segreto

rhox

Per me è carattere a prescindere dall'atteggiamento.. ho 4 cavalletto e pur avendo tutte una soglia di attenzione e rispetto elevata e standard reagiscono in momenti diversi in modo diverso. Io stessa non ho ancora decifrare certi segnali delle mie cavalle

Diciamo che ho visto più spesso riconoscere i segnali come malessere e stress dai proprietari attenti più che non essere.dimostrati. è ovvio che se si da un significato a qualche atteggiamento non sembra che il cavallo manifesti
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Jimmyhaflinger

il punto e' che certa gente usando metodi coercitivi abitua i cavalli a comportarsi come macchinette che devono dare sempre e comunque il massimo in qualsiasi situazione, ed il cavallo purtroppo e' un'animale che si presta a queste cose...

quando invece un cavallo capita in mano ad un padrone che lo tratta come un'amico e non come una macchinetta, il cavallo non e' sotto pressione e quindi si permette di mostrare i suoi malesseri anche minori andando piu lento o fermandosi ecc...

lo ho visto col mio Clinton... quando lo ho preso era abituato ad essere montato con morso e speroni ed andava come un trattore, sempre e comunque senza discutere... ora che si e' abituato alla mia mano gentile invece sta mostrando ad esempio di soffrire molto il caldo estivo e quando ha caldo cammina piano piano e si ferma quando trova l'ombra...

PokerFace

se rinasco cavallo voglio andare a vivere da Jimmi