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Miti del membro

Aperto da segreto, Ottobre 05, 2016, 08:25:15 PM

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segreto

Premetto che con quel titolo ho cercato palesemente di aggirare la censura.
Cito da Idunas, della quale ho peraltro un'ottima opinione. Lo faccio, approfittandomi del suo testo solo perché mi servono quelle sue righe per introdurre l'argomento:
Citazione da: Idunas-Sanni - Settembre 14, 2016, 03:23:40 PMIn una scommessa del anno 1684 con un nobile inglese il Sig. von Haxthausen sosteneva che i cavalli danesi avevano la stessa resistenza come quelli inglesi e fu così che questo stalloncino tigrato addestrato nell'alta scuola fino alla capriola era quello scelto per percorrere il tratto tra il castello di Frederiksborg e il castello di Christiansborg a Copenaghen (35km) in massimo 45 minuti. Lui partì e arrivò alla meta in 42 minuti salvando l'onore della Danimarca e della sua razza. Purtroppo lui, esausto e schiumando, fu dimenticato e morì sul posto. Per ringraziarlo il suo corpo è stato imbalsamato e si può vederlo nella posa di una capriola nel museo del castello di Christiansborg.
E vengo al dunque.
Ogni volta che sento testimonianze di questo tipo (che parlano di animali vittime della stupidità umana, il cui ricordo ora viene asservito alla perpetuazione di valori inesistenti) penso che l'uomo, come condizione irrinunciabile per resistere al peso (non lieve) della realtà, abbia bisogno di raccontarsi favole o creare miti che sfociano in paradisi della memoria.
Quelli là avevano vinto la scommessa ed erano contenti. Ma il tragico è che avevano ben calcolato i vantaggi della vittoria: molto più preziosi della sofferenza di un essere vivente nel quale, ne sono certo, lo stato d'animo con cui ha vissuto tutta la vicenda è stato l'angosciata inconsapevolezza.
Ricordo qui il cavallo del raccontino di RdM, che annegò nel mar di Marmara o da quelle parti; ricordo le foto dei cavalli nelle nostre civilissime carneficine europee (la prima e la seconda, con tante altre in mezzo e dopo); ricordo i cavalli che cadono nelle corse in ippodromo; ricordo i palii, alcuni utili alla mafia, altri utili a far spettacolo per non-cresciuti.
Ma quel che mi irrita di più è l'alta probabilità che simili falsi valori vengano proposti alla gioventù: il buon animale che si sacrifica (o meglio, è sacrificato) per il padrone.

Segreto

P.S.: Anni fa mi ero fatto una maglietta con la scritta:"non far fare al tuo cavallo quello che non sai fare tu". Facevo gare di endurance e, per un minimo di coerenza, non sono mai partito in gare più lunghe di sessanta chilometri, distanza che, spostando di poco i valori, corrispondeva a una gara di maratona (quarantadue chilometri e pochi). E non più di due gare a stagione.
Sono stato costretto a non indossarla, la mia maglietta, su richiesta di una persona a cui dovevo qualcosa (non soldi) e che ne vedeva disturbati i suoi "Clienti".


alex

Chissà perchè, questo tuo topico mi era sfuggito. Peccato! Mi piace molto. In particolare mi è piaciuta l'associazione fra l'episodio di Raabe, il salto dalla piattaforma sul mare,  e quello della galoppata mortale. Anch'io ho fatto questa associazione immediatamente.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Forse vado OT  :horse-embarrassed: ma ricordo che nel sito long rider c' e' una hall of shame. Riporta tutti i cavalieri che han tentato di entrare nella storia dei lunghi viaggi a scapito della salute delle cavalcature

alex

Purtroppo devo correggerti, magari fossero tutti....  in realtà ci sono solo quelli di cui si ha notizia; moltiplicherei il numero per cento o forse per mille, per avere una vaga idea del loro effettivo numero. In equitazione si riferiscono più volentieri i successi che gli insuccessi.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba


alex

Ci sono anche quelli che fanno una porcata e pure se ne vantano pubblicamente; ma per fortuna sono di più (spero) quelli che dopo averla fatta se ne vergognano....
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

grinta

mi allaccio al tuo discorso dei cavalli utilizzati nelle nostre utili ed indiscutibili guerre .
spero di non essere OT :
chi conosce questa storia ?  ha ispirato un recente film .

Io sono ALBINO nato nel 1932 assegnato da puledro al Reggimento Savoia Cavalleria 3°, ove ho imparato ad essere orgoglioso, generoso e coraggioso come tutti cavalli ed i Cavalieri che hanno avuto l'onore di servire questo Reggimento fino dal 1692. Il mio occhio cieco conserva luminosa l'immagine del glorioso Stendardo – la mia gamba lancina per la ferita da guerra : orgoglio di combattente – le mie orecchie odono sempre la tromba del CARICAT ed il grido incitatore degli squadroni al galoppo verso la morte, la gloria e la vittoria – la mia groppa porta ancora la sella affardellata ed in arcione è sempre FANTINI, il sergente maggiore che colpito a morte tenne la punta della sciabola verso il nemico in fuga – la mia memoria vive del ricordo di tutti gli eroici Cavalieri che nella leggendaria carica di Isbuschenskij scrissero col sangue la piu bella la più gloriosa pagina di Storia della cavalleria di tutto il mondo. Ringrazio il Reggimento "Gorizia Cavalleria 3°" per avermi concesso di trascorrere la vecchiaia nella scuderia del mio Colonnello Bettoni comandante ad Isbuschenskij, ed auguro "bonnes nuovelles" al Reggimento, allo Stendardo ed ai suoi cavalli corazzati.
ALBINO
Mutilato, ferito e reduce dalla Russia.

segreto

Grinta richiama alla mia memoria qualcosa che pensavo fosse ormai totalmente cancellato: il mito di Albino, cavallo d'Italia (tra l'altro un maremmano arrivato all'esercito, se ben ricordo, per requisizione).
Me la presentavano dorata, da bambino e da nipote di un ufficiale che aveva fatto la scuola di Pinerolo. E io mi rammaricavo che non ci fossero più cariche da fare!
Ahimè, che distorsioni nelle zucchette de bambini. E quanto rimangono, le tracce.

Segreto

Idunas-Sanni

#8
Ammetto che a me piacciono le storie di cavalli eroi ben consapevole che l'eroismo per l'animale non esiste. Anzi sono certa che come scrive segreto i cavalli in questione sono angosciati.
Letto però nella versione "raccontata"da parte del cavallo come qua la storia di Albino l'angoscia viene a me. Leggendola l'unico pensiero mio era come sia perverso il genere umano.

La maglietta è carina. Ma più significativo trovo la domanda

Vorresti essere il tuo proprio cavallo?
La maggior parte dei cavalieri direbbe, senza riflettere, di sì.
Io onestamente non vorrei essere la Dori. Certo mangia, beve e viene accudita. Ma del ultimo se ne potrebbe fregare di meno. Intanto sta almeno 20 ore in box, quando esce esce da sola e gli viene distribuito fieno solo due volte al giorno. E questa non è vita da cavallo. Soli che non ho alternativeal momento.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Idunas-Sanni

Un racconto più realistico dalla parte di un cavallo è quello di Black Beauty della scrittrice Anna Sewell. Magari dovrebbe diventare letteratura obbligatoria per cavalieri.

Ma tanto oggi il cavallo non viene più dichiarato eroe, ma porta piuttosto le xolpe se il successo manca.

A pensarci tutta l'umanità è basata su storie e favole. Oltre a quelle l'uomo ha bisogno di una guida e a chi dare colpe.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

alex

Uno dei "miti del membro" è quello della doma miracolosa. Ho già detto qua e là che sto lavorando su wikisource per la digitalizzazione di Morgante (di Pulci), opera scritta con un certo fascino, perfino divertente.... ebbene, ho trovato anche (fra le moltissime descrizioni di cavalli e del loro comportamento) una di queste mitiche "dome in un colpo solo", interessa a qualcuno o sto perdendo il mio tempo facendone perdere anche a voi....?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

grinta

Continui pure a suonare maestro

alex

Grazie Grinta.

Il cavallo selvaggio era cattivissimo:

Noi savam cinquecento cavalieri,
     Diceva il messo e giunti alla montagna,
     Fumo assaliti da questo destrieri;
     Non si potea fuggir per la campagna;
     Missesi in mezzo fra' tuoi cavalieri:
     Non fu mai lupo arrabbiato nè cagna,
     Che così morda, e divori, ed attosche,
     Nè anco i calci suoi paion di mosche.


Rinaldo scende dal suo forte Baiardo e lascia che si arrangino:

Come Baiardo il caval bravo vede,
     Non l'arebbon tenuto cento corde:
     A guisa di battaglia lo richiede,
     Corsegli addosso, e tempestava e morde;
     E l'uno e l'altro si levava in piede;
     Parean le voglie lor del pari ingorde:
     Chi annitrisce, chi soffia, e chi sbuffa;
     E per due ore o più durò la zuffa.


Poi esegue la doma miracolosa:

Rinaldo un poco si stette a vedere;
     Ma poi veggendo che 'l giuoco pur basta,
     E che co' morsi quel bravo destriere
     E colle zampe Baiardo suo guasta,
     Dispose fare un colpo a suo piacere;
     E mentre che Baiardo pur contasta,

     Dette a quell'altro un pugno tra gli orecchi
     Col guanto, tal che non ne vuol parecchi.


E cadde come e' fussi tramortito;
     Baiardo si scostò, ch'ebbe paura:
     Gran pezzo stette il cavallo stordito,
     Poi si riebbe, e tutto s'assicura:
     Rinaldo verso lui presto fu gito;
     Prese la bocca alla mascella dura,
     Missegli un morso ch'aveva recato,
     E quel cavallo umíle è diventato.


Miracolo! Doma completa, Rinaldo ne fa dono alla bella del canto:

Rinaldo, che gli avea donato il core,
     Ben poteva il caval donare a quella:
     Trovossi un fornimento al corridore;
     Rinaldo addosso gli pose la sella,
     E lasciossi trattar dal suo signore,
     Come si mugne una vil pecorella:
     Poi vi montava, e preso in man la briglia,
     Gli fe far cose che fu maraviglia.


Il canto completo qui: https://it.wikisource.org/wiki/Morgante_maggiore_I/Canto_decimoterzo
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

silviasco

Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 18, 2016, 12:59:58 PM
Un racconto più realistico dalla parte di un cavallo è quello di Black Beauty della scrittrice Anna Sewell. Magari dovrebbe diventare letteratura obbligatoria per cavalieri.
Black Beauty! Che meraviglia! A casa dei miei c'era (c'è tuttora) una collana di libri per ragazzi in inglese, che in adolescenza mi misi in testa di leggere, dizionario alla mano. Il primo che scelsi fu, guarda caso, proprio Black Beauty (il tutto, prima di iniziare anche le prime lezioni in maneggio, da totale ignorante). La storia mi piacque molto, ma porca paletta non c'era verso di trovare traduzione di molti termini tecnici equestri (e non si poteva googolare all'epoca!)! Perplessa, proseguivo nella lettura sperando di capirci qualcosa più avanti, in alcuni casi era così, in altri meno... ora lo rileggerei volentieri (googolando a più non posso!). È davvero una bella, commovente storia, molto "dalla parte del cavallo", che ti fa capire cosa era la vita quotidiana dei cavalli al lavoro nella società ottocentesca, quelli dei poveri erano soggetti a sforzi immani e sistemazioni pessime, quelli dell'alta società si beccavano le mode e le fisse del momento (ad esempio quella di far andare i carrozzieri con il collo tirato indietro in verticale tramite apposito finimento, di cui non trovai traduzioni ma che compresi bene come funzionava).
Grazie Idunas per avermi ricordato questo bel libro, appena inventano le giornate da 48 ore me lo rileggerò con piacere 😛)

bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
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