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Istruttori e umità

Aperto da Melis, Ottobre 22, 2016, 09:58:10 PM

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Melis

Citazione da: alex - Ottobre 24, 2016, 10:25:03 AM
Io guardo il bicchiere mezzo pieno, trovo conferma, da quello che è stato raccontato, dell'alto livello di competenza di Melis e prendo al tempo stesso atto che Melis partecipa al forum.... la conclusione (scontata, ma non troppo) è che cavalieri di alta competenza partecipano effettivamente a questo piccolo  forum; lo sapevo già, ovviamente, ma è una piacevole ulteriore evidenza.

Secondo me mi confondi con qualcun altro...
Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

alex

Non credo... :-)

Spero che tu continui a contribuire.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nefferit

Citazione da: rhox - Ottobre 23, 2016, 09:57:11 AM
penso non sia solo un problema degli istruttori, ma in generale della gente.. quella che sa tutto perché ha letto 2 libri, fatto due corsi, è nato con la scienza infusa, ecc.

concordissimo!
Anche con chi ha scritto che certi istruttori ci sono perchè c'è una certa richiesta... alla fine è businnes! questione di soldi come ha lapidariamente scritto Melis, sentenza di morte per conoscenza ed evoluzione.

In campo equestre ho praticato il "fai da te" in giovinezza, senza legarmi perciò ad una persona, nè ad un gruppo, nè ad un'attività specifica, il vantaggio di avere una formazione NON formazione è che sono rimasta sempre ad orecchie tese, pronta ad ascoltare tutti, facendo mie solo le cose che sentivo più adatte a me.
Nella mia seconda vita equestre invece ho incontrato saggi maestri dai quali sto imparando molto. Il minimo comun denominatore in tutti loro è la formazione continua e l'apertura verso tutto, le nuove proposte si vagliano, si provano e si verificano.. se sono utili al raggiungimento dello scopo si integrano nel lavoro altrimenti si scartano. Questo implica un grande dispendio di energie e tanta, tanta umiltà... come dice bene Melis, a parer mio l'umiltà è la sola porta dalla quale può entrare la conoscenza.

Secondo me c'è anche una bella dose di pigrizia in certi istruttori "arrivati"... si accontentano di passare quello che si ricordano senza chiedersi se sia poi ancora valido nè se i ricordi di gioventù siano abbastanza freschi! un ripassino ogni tanto non fa male a nessuno!

Idunas-Sanni

Io mi associo a chi pretende che un istruttore dovrebbe continuare ad imparare, soprattutto in equitazione dove ognuno sa che si impara per tutta la vita e alla fine comunque non hai raggiunto la perfezione o accumulato tutto il sapere. I vecchi maestri lo sapevano e lo ammettevano.

Stranamente in tutti gli altri sport è normalissimo che anche da professionista continui ad avere un trainer (ma anche nel equitazione se ci penso, gli agonisti ad alto livello hanno i loro trainer). Solo il fallito di turno che nella vita non è riuscito a fare altro e ha deciso di fare l'istruttore di equitazione si permette di credersi già imparato.

Il problema credo l'avete già individuato, sono i clienti (indirettamente i soldi). Uguale con la pessima gestione dei cavalli nei vari maneggi. Se la maggior parte dei clienti resta zitto ed accetta non cambierà mai niente, tanto i soldi entrano.
Quando però continui a perdere clienti perché non soddisfi le richieste del mercato ti sveglierai e cambi qualcosa o chiudi.

Dopo certo ci sono anche quelli che semplicemente non hanno voglia di imparare.  Beati ignoranti!
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Nefferit

allora per cambiare le cose deve esserci un "risveglio" delle intelligenze... se i cavalieri/allievi/clienti iniziano a ricercare la conoscenza.. in ogni ambito, dal mantenimento alla cura fino al lavoro con in cavallo... allora le richieste si fanno più pertinenti e specifiche.. allora non è più possibile "darla a bere" accampare scuse, mascherare errori, omissioni ed ignoranza da parte di chi dovrebbe fornire un servizio.
Ma come si produce questo movimento?

Luna di Primavera

in me, è nato grazie ai forum.
oggi la conoscenza è davvero alla portata di tutti. basta averne voglia, e interesse nella materia  :blob3:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Wild

Riflettendoci un attimino in più mi è venuta in mente una cosa: l'istruttore deve conoscere e su questo non ci piove, è indiscusso però che ci sarà sempre qualcuno che ne sa più di lui in qualcosa o anche in tutto. Ora, se anche l'istruttore fosse "ignorante" e ne fosse consapevole e per questo si limitasse alle lezioni di base, ma fosse in grado di appassionare l'allievo, rassicurarlo, fargli vivere bei momenti e indirizzarlo al momento giusto verso un bravo istruttore, tutto questo lasciando l'allievo (soprattutto se "adulto") libero di fare le proprie esperienze anche in altri posti, non sarebbe ugualmente una persona-professionista apprezzabile?
Io credo di sì, se non altro lo sarebbe per l'umiltà e la consapevolezza dimostrate.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Idunas-Sanni

Nefferit questa è una bella domanda. Se avessimo la risposta presumo potremmo cambiare il mondo non solo l'equitazione.  :occasion14:

Wild, certo un istruttore che ammette i suoi limiti e sa dove mandare un allievo quando è la sua ora di andare oltre è un buon istruttore. Ma dove li trovi? Sono rari, in via di estinzione.  :chewyhorse:
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

segreto

Quello che è curioso è che, leggendo i post, sembra che esistano due sole categorie di istruttori: quelli bravi e quelli che vendono nebbia.
Qualcuno osserva che i bravi possono diventare pigri, e qui son dolori perchè la loro stitichezza professionale li porterà a dare poco.
Qualcun'altro sostiene (giustamente) che quelli che commerciano in nebbia danno solo materiale scadente, vendendolo per oro (il notissimo "or del giapùn, che a milan el ciàmen utun)*.

Ma c'è un'altra categoria subdola (e vi invito a scavare) che spesso si trova sotto una bella maschera (bella spessa): quella dell'istruttore limitato di zucca e ignorante come una capra, ma ignaro dell'ignoranza.
Imparare l'equitazione di base, avendo una discreta situazione psicofisica, non è, per una persona motivata, molto arduo.
Però, se ci si vuole vivere ma manca il vero talento e la materia grigia non è sovrabbondante, bisogna industriarsi fingendo sicurezza e mestiere.
Chiaro che, contrariamente a quelli che vendono fumo confezionato in un bellissimo packaging, qui c'è poco da mettere sul banchetto.
E allora coraggio: si maschera, con espressione saputa, la vera espressione dell'anima, quella di uno che ha poco da dire, non sapendo elaborare l'esperienza.

E' difficile smascherare i tonti che hanno la furbizia di non parlare. Ergo: il tonto elude le domande e tira sera.

Segreto

* Trad.: L'oro del giappone che a milano chiamano ottone.

Nefferit

Segreto... io ho notato che "l'istruttore" zuccone è spesso anche quello "violento" con allievi e con cavalli.
Quello che (siccome non ha LA MINIMA IDEA di cosa ti sta facendo fare nè di come potresti farla) ad un certo punto si mette a sbraitare in modo spesso anche colorito, per non dire volgare e offensivo.
Allora si dirà che è perchè l'allievo non capisce, perchè è un "artista" eccentrico e particolare... insomma si va giù di ulteriori camuffi per nascondere l'amara triste realtà:
E' un INCOMPETENTE che finge capacità che non ha, per evitare ritorsioni/domande alza la voce, in modo da intimidire gli ignari allievi.

Il bravo maestro magari si arrabbia, ma sa che deve cercare il modo di farti entrare in testa una data cosa, che sta a lui, non a te (allievo), cambiare strada se quella intrapresa non porta a nulla.
Il bravo maestro se si rende conto di non riuscire con un allievo lo indirizza verso altri insegnanti, per il bene di tutti.
Il bravo maestro è orgoglioso e felice di ogni piccolo passo che compiono gli allievi, si annota le attività che fa con ciascuno per poter essere sempre in grado di farli progredire.
Al bravo maestro non servon le coppe e le coccarde, lo sa già quando "vince" sfornando equitanti in grado di montare serenamente e seriamente.
Il bravo maestro ad un certo punto sa che deve lasciare l'allievo e fa di tutto perchè questo diventi autonomo e capace su ogni cavallo in ogni situazione.

segreto

Citazione da: Nefferit - Ottobre 27, 2016, 09:05:33 AM
Il bravo maestro magari ....
.... supera le antipatie (che abbiamo tutti) e, soprattutto, non elargisce il verbo solo a chi gli è simpatico, dimostrando di avere una soglia di irritazione ridicolmente bassa quando insegna a chi non gli va.
Esempio:
Con feeling: Tieni le mani più basse ché se no lo disturbi sulla commessura labiale e gli alzi la testa.
Senza feeling: Vuoi tenere basse quelle mani o devi grattarti il naso?

Segreto

AnnaQ

Vabbè però non ammantiamo nemmeno l'istruttore in una coltre di purezza e saggezza imprescindibile per fare un buon lavoro...

Cioè capisco le belle idee, ma come fa un essere umano a dire a uno che gli dà 500 euro al mese "vai via, sei oltre il mio livello, non ci troviamo, devi cambiare strada, sei negato, con questo cavallo non funzionerai mai"? Davvero complimenti se voi fareste questo discorso.

L'istruttore dovrebbe essere un fornitore di conoscenze. Come l'insegnante di ripetizioni, il prof a scuola, il maestro di chitarra. Finchè stiamo imparando qualcosa, per me ogni istruttore è valido. Poi senza dubbio il metodo varia da allievo ad allievo e da cavallo a cavallo, a nessuno piace prendersi delle urla dietro ma a volte ci spinge a riflettere molto di più un richiamo forte piuttosto che cento parole carine, a volte invece è deleterio e non bisogna insisterci su.
Insomma entra in gioco la sfera del talento e della sensibilità nel comunicare, che ahimè purtroppo non si impara e non si può neanche pretendere che tutti abbiano al 100%... sta all'allievo capire quanto si sta imparando e quanto è tempo perso
And but for the sky there are no fences facing

Nefferit

mah.. io sono una zuccona, ma a me se uno mi urla dietro lo mollo lì dov'è senza passare per il via.
Ci stanno i richiami, ci sta che mi fai scendere da cavallo se ritieni di averne le tasche piene di me, ma mai mai, mai accetto che mi si urli contro, o che mi si offenda.
L'insegnante ha il dovere professionale di trovare la strada e se non la trova di dirti chiaramente non sono capace di insegnarti.
Se non lo fa' non è un professionista.
Difficile? certo.. per questo è lui l'insegnante.
Da professionista in altro settore ti dico che so benissimo quanto sia difficile il rapporto con certi clienti, si media, si cerca di trovare una chiave per ciascuno. Ma c'è anche il giorno in cui si dice "no, questo io da professionista non lo posso fare." i più cambiano idea capendo ed apprezzando, qualcuno cerca altri professionisti compiacenti ed "ottengono" ... una momentanea soddisfazione. Ma dato che tutti i nodi vengono al pettine, io mi siedo sulla riva e attendo che passi...
Io ringrazio il cielo che ci siano clienti che mettono alla prova l'integrità morale dei professionisti, perchè ci fanno capire tutti i giorni quanto sia importante tenere la rotta.
Un buon professionista non è quello che ha tanti clienti, ma quello che ha per clienti persone che, sapendo quello che sa fare, si fidano del suo parere professionale.

Ecco perchè noi "allievi" dobbiamo continuamente pretendere dagli istruttori senza avere paura di dire "questo non fa per me", senza avere paura di cambiare maneggio, insegnante, metodo, monta ecc... non accontentandosi ma cercando la cosa giusta per noi in quel momento.

segreto

Citazione da: Nefferit - Ottobre 27, 2016, 12:44:25 PM
L'insegnante ha il dovere professionale di trovare la strada...
Ovazione concorde, scomposta e schiamazzante: mica glielo ha ordinato il medico di fare l'istruttore.
Se ama i cavalli può sempre chiedere di "fare" i box, che già per taluni è difficile.
Segreto

Miky Estancia

Citazione da: AnnaQ - Ottobre 27, 2016, 12:01:34 PM


Cioè capisco le belle idee, ma come fa un essere umano a dire a uno che gli dà 500 euro al mese "vai via, sei oltre il mio livello, non ci troviamo, devi cambiare strada, sei negato, con questo cavallo non funzionerai mai"? Davvero complimenti se voi fareste questo discorso.



Grazie per i complimenti  :pollicesu:

A volte capitano gli allievi "di coccio"  o quelli che hanno, come dire...altro nella testa (dai "pensieri impuri" nei confronti del tuo compagno/a, a problemi familiari, relazionali, ecc. che li portano a tenere comportamenti inappropriati ).....ebbene,  non c'è cifra che tenga, chez nous, vengono accompagnati oltre il cancello.

E la selezione cerchiamo di farla già dall'ingresso.
Fare un certo lavoro, non vuol dire x forza dover servire tutti. Se una persona non ci convince, non la serviamo.
Ho letto liste di caratteristiche che dovrebbe avere un buon maestro/istruttore...concordo e aggiungo:
- deve svolgere il suo lavoro con passione
- non deve "prostitursi" x denaro/gloria/onori
- deve avere il coraggio di dire :scendi, basta, hai strapazzato i cabasisi al cavallo e a me oltre ogni limite, dedicati al ricamo (perché quelli negati ci sono e gli istruttori non fanno i miracoli).
- non deve dare le risposte, ma indirizzare l'allievo nella giusta direzione per fargliele trovare da solo (utilissimo x quegli allievi internetdipendenti, che siccome hanno letto, sanno e mettono in dubbio tutto ciò che gli viene detto).
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.